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    Inzaghi applaude l'Inter: “Dopo la Juve serviva continuità”

    MILANO – È un Simone Inzaghi visibilmente soddisfatto quello che si presenta ai microfoni dopo il 2-0 rifilato al Verona dalla sua Inter sul prato amico di San Siro, seconda vittoria consecutiva dopo quella ottenuta allo Stadium contro la Juve: “Avevamo preparato bene questa gara – ha detto il tecnico nerazzurro – perché sapevamo di affrontare una squadra forte che continuerà a mettere tutti in difficoltà fino alla fine. Nel primo tempo abbiamo fatto benissimo, nel secondo abbiamo gestito. Un segnale importante”.
    Inter-Verona 2-0: statistiche e tabellino
    Fiducia per la volata scudetto
    Il periodo difficile sembra dunque alle spalle, con Inzaghi fiducioso in vista della volata scudetto: “Conta molto la testa, noi abbiamo fatto un tour de force, poi nelle ultime partite non arrivava la vittoria e la testa era pesante. Siamo stati bravissimi a vincere una partita importantissima sul campo della Juve e oggi dovevamo dare continuità. La fiducia? L’ho avuta sempre, conoscevo a luglio i rischi di prendere una squadra che aveva vinto lo scudetto ma senza pezzi importanti. Stiamo secondo me facendo un ottimo cammino, ora mancano sette partite – ha concluso Inzaghi – e ce le giocheremo tutte nel migliore dei modi. Cosa abbiamo in più di Milan e Napoli? Solo aver già vinto in questa giornata. Ci siamo equivalsi, siamo tutte lì e ci sarà da lottare in ogni gara”.
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    L'Inter non sbaglia: 2-0 al Verona, Inzaghi a -1 dalla vetta

    MILANO – L’Inter è tornata e lancia un messaggio alle rivali in vista della volata scudetto. Dopo la rigenerante vittoria dello Stadium contro la Juve i nerazzurri di Simone Inzaghi ritrovano la continuità mancata nelle ultime e non sbagliano a San Siro contro il Verona. Approccio ‘famelico’ dei nerazzurri, che infilano l’Hellas nel primo tempo con Barella e Dzeko (doppio assist di Perisic) e nella ripresa gestiscono il risultato. Arriva così la seconda vittoria di fila che consente ai campioni d’Italia (con la gara contro il Bologna ancora da recuperare) di agganciare momentaneamente il Napolia -1 dalla capolista Milan, in attesa degli impegni degli azzurri (in casa contro la Fiorentina) e dei rossoneri (attesi dalla trasferta sul campo del Torino).
    Inter-Verona 2-0: statistiche e tabellino
    Lautaro out, tocca a Correa
    Out solo lo squalificato Lautaro Martinez tra i nerazzurri, che recuperano De Vrij nella difesa a tre completata da Skriniar e Dimarco con Bastoni a riposo, mentre in attacco c’è Correa al fianco di Dzeko con Dumfries e Perisic esterni e Brozovic regista tra Barella e Calhanoglu. Sull’altro fronte restano ai box gli infortunati Barak, Berardi, Dawidowicz, Pandur e Veloso: c’è ancora Bessa a supportare Simeone con Caprari nel 3-4-2-1, con Lazovic e Faraoni sulle fasce e la coppia Tameze-Ilic in mediana davanti alla difesa, dove Gunter è affiancato da Casale e Ceccherini.
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    Barella e Dzeko ispirati da Perisic
    La partenza dell’Inter è veemente e il primo a provarci è Dimarco: cavalcata e blitz in area, dove l’ex di turno vien però chiuso in corner da Bessa. Due minuti dopo si accende Correa, steso al limite da Ceccherini: punizione calciata sulla barriera da Calhanoglu. Il Verona prova a prendere campo ma lascia spazi ai nerazzurri e al 18′ serve una prodezza di Montipò per negare il gol a Perisic, che cerca il destro a giro rasoterra su cross di Dumfries. Il croato è ispirato e al 22′ propizia il vantaggio dei padroni di casa: cavalcata a sinistra (dove il Verona gli lascia una prateria) e cross morbido per Barella che insacca con un pregevole esterno destro in controbalzo. In campo è un monologo dell’Inter: Barella innesca Correa che calcia di prima trovando però un’altra grande parata di Montipò (25′). Chi si vede di meno è Dzeko, che compare però alla mezz’ora e lo fa alla sua maniera: corner di Dimarco, Perisic sul primo palo prolunga spizzando di testa per il bosniaco che raddoppia a due passi dalla porta (13°gol  in campionato e 98° in A per il centravanti). Il Verona non ci sta e al 35′ c’è lavoro anche per Handanovic, che si salva d’istinto su una ‘puntata’ ravvicinata di Simeone, bravo a combinare con Bessa.
    Ripresa in controllo
    Si val riposo con l’Inter avanti 2-0 e al rientro in campo non c’è De Vrij tra i nerazzurri: affaticamento muscolare per l’olandese, sostituito da D’Ambrosio. La prima occasione è dei padroni di casa, con Dumfries che calcia però fuori dopo aver saltato Lazovic in area (49′), ma il Verona è tornato dagli spogliatoi con la voglia di reagire e Simeone testa ancora i riflessi di Handanovic (51′). Inzaghi getta allora nella mischia Gosens al posto di Correa (59′) ma insiste l’Hellas ed è ghiotta l’occasione sprecata da Ceccherini, che calcia male e alto con il sinistro tutto solo nel cuore dell’area interista (62′). Nel frattempo arrivano i primi cambi di Tudor, che manda in campo Depaoli e Lasagna al posto di Faraoni e Bessa ed è proprio Lasagna a provarci subito dalla distanza senza però inquadrare la porta. Vidal e Bastoni al posto dell’acciaccato Barella e di Dimarco (66′) sono le ‘contromosse’ di Inzaghi ma è Calhanoglu a fiorare il tris con un destro a lato di un soffio (68′). L’Inter vuole chiudere la partita e ci va vicina al 73′: azione corale che coinvolge Dzeko, Brozovic e Vidal per liberare in area D’Ambrosio al quale nega però il tris Montipò (73′), con Calhanoglu che cerca poi invano il gol olimpico sul successivo corner. Ancora Vidal apre poi a sinistra per Perisic che crossa sulla testa di Dzeko la cui conclusione finisce alta di poco (78′), mentre Skriniar spegne le ultime velleità del Verona deviando in corner il destro di Ilic (83′), servito da Cancellieri entrato poco prima con Sutalo (fuori Lazovic e Ceccherini). Nel finale uno stremato Calhanoglu alza bandiera bianca e lascia il posto a Gagliardini (84′) e al triplice fischio è feste nerazzurra, con Handanovic e compagni a esultare insieme ai tifosi. LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Juventus, occhio alla “Somma Gol: 3”

    La sfida in programma all’Unipol Domus mette a confronto due squadre che ambiscono a due obiettivi completamente differenti. Il Cagliari, quart’ultimo, sta lottando per non retrocedere mentre la Juventus, quarta, ha bisogno di far punti per non mettere a rischio la qualificazione in Champions League. 
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    Bene la Juventus in trasferta, scopri il pronostico
    Per la “Vecchia Signora” la sconfitta interna contro l’Inter (0-1) ha messo la parola fine su una serie di risultati utili consecutivi che andava avanti dalla lontana 15ª giornata (11 vittorie e 5 pareggi). Per le quote i bianconeri partono con i favori del pronostico, la squadra allenata da Massimiliano Allegri in questa stagione ha già dimostrato di poter ottenere buoni risultati anche in trasferta. La Juventus in esterna con 27 gol realizzati e 17 subiti ha alzato bandiera bianca solamente in due occasioni, nelle restanti 13 gare ha fatto registrare 8 vittorie e 5 pareggi. Osservando il ruolino di marcia dei bianconeri si nota subito come la “Somma Gol: 3” non esca da 20 giornate di fila. Il Cagliari in casa ha terminato 10 incontri su 15 con 2 o 3 reti al 90′. Intriga il Multigol 2-3 al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Inter-Verona, quote favorevoli ai nerazzurri

    Il sabato di Serie A vede l’Inter giocare… d’anticipo su Napoli e Milan, rivali nella lotta Scudetto. Al Meazza sbarca a testa alta il Verona di Tudor, autentica rivelazione di questo campionato.
    Inter-Verona, indovina il risultato e vinci i premi in palio
    Inter, possibile ritorno all’Over 2,5
    Pochi dubbi sul fatto che la pressione sia tutta sulle spalle dei nerazzurri, rinfrancati però dalla vittoria in casa della Juventus allo Stadium. Al pari del Milan la squadra di Simone Inzaghi sta faticando sotto porta, la difesa però regge l’urto ed ecco il perché dei 9 Under 2,5 collezionati negli ultimi dieci incontri giocati tra campionato e coppe varie.
    L’Hellas di Tudor ha invertito la rotta “Goal e Over” battendo 1-0 il Genoa e nelle ultime dieci giornate di campionato è andato in bianco solo contro la Juventus, un paio di mesi fa. Nulla da perdere a San Siro ma tanta voglia di fare l’ennesima bella figura, stavolta nella “Scala del calcio”.
    Sulla carta è una gara dal pronostico favorevole all’Inter, il segno 1 però non sembra l’esito più conveniente da provare. Possibile un ritorno all’Over 2,5 dei nerazzurri, che potrebbero realizzare due o tre reti al 90′: esito Multigol Casa 2-3. LEGGI TUTTO

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    Calhanoglu punta lo scudetto: “Ci crediamo. Rigore in Juve-Inter? Il più importante”

    MILANO – Decisivo col suo penalty per il successo dell’Inter in casa della Juve nel big match della 31ª giornata di serie A, il trequartista nerazzurro Hakan Calhanoglu ha commentato in un’intervista a SportMediaset la gara contro i bianconeri e la sua realizzazione dal dischetto, la settima in questo campionato: “E’ stato il rigore più importante della mia carriera, in questa partita volevamo vincere. Il primo l’ho sbagliato, ma ero in fiducia e ho segnato il secondo. L’importante è avere vinto. Lasciare il secondo tiro a qualcun altro? Assolutamente no, avevo fiducia in me e nel mio tiro”, afferma il turco.
    Allegri dopo Juve-Inter: “Siamo fuori dalla corsa scudetto”
    Juve-Inter, senti Moggi: “Bianconeri giustiziati”
    Calhanoglu: “Crediamo allo scudetto. Voglio un futuro vincente all’Inter”
    “Perchè ho chiesto scusa dopo il gol? Per il mio primo errore, so quanto i tifosi tengono al match”, afferma Calhanoglu, che aggiunge: “Vittoria importante? Un match che ci dà carica in più, non era facile. Non abbiamo fatto la miglior partita della stagione ma non ci interessa, servivano tre punti e così è stato”. La testa è già al prossimo match col Verona: “Non dobbiamo abbassare la guardia, è una partita che non si può sbagliare”. Una chiosa sulla lotta scudetto e sul suo futuro: “Crediamo allo scudetto, non mi piace parlarne troppo ma lotteremo fino alla fine del campionato. I miei obiettivi futuri? Restare all’Inter per vincere…e non farmi male”, conclude il numero 20 di Inzaghi.
    Guarda la galleryJuve ko con l’Inter: decisivo il rigore realizzato da Calhanoglu LEGGI TUTTO

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    Juve, tapiro d'oro ad Allegri dopo la sconfitta contro l'Inter

    TORINO – Questa sera a ‘Striscia la notizia’ (Canale 5, ore 20.35) l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, riceve da Valerio Staffelli il Tapiro d’oro – il quarto della sua carriera – dopo l’amara sconfitta nel derby d’Italia contro l’Inter, che rischia di tagliare definitivamente fuori i bianconeri dalla corsa per lo Scudetto. “Le sconfitte fanno parte del calcio, bisogna andare avanti perché la stagione non è finita: la vetta è ormai quasi irraggiungibile, dobbiamo stare attenti alla Roma di Mourinho che è lì dietro e anche alla Fiorentina in Coppa Italia”, ha ammesso Allegri, che in chiusura dribbla le domande di Staffelli sugli eventuali errori arbitrali nel match contro i nerazzurri: “Irrati è stato molto bravo, ha arbitrato bene. Poi le decisioni ogni tanto vanno da una parte e ogni tanto dall’altra”.Guarda la galleryJuve, Allegri è una furia: getta via il cappotto dopo il rigore per l’Inter LEGGI TUTTO

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    Juve-Inter: Tevez allo Stadium con Marchisio e Pepe

    Grande entusiasmo sugli spalti dello Stadium per il «ritorno a casa» di Carlos Tevez. L’ex bianconero, acclamato dai tifosi e sommerso da richieste di autografi e foto, ha voluto salutare così sui social il popolo bianconero: «Ciao, vi mando un forte abbraccio. Spero vada tutto bene, un saluto a tutti. Si torna a casa». Tevez era insieme con due ex compagni alla Juve, Claudio Marchisio e Simone Pepe. Ma ieri sera è stato un ritorno di vip allo stadio, con di nuovo il 100% della capienza. Tra questi, Eros Ramazzotti, Federica Pellegrini, Alessandro Cattelan, Linus e Nicola Savino, Khaby Lame e Laura Chiatti. Prima della gara, momenti di grande emozione quando Gaia e la cantante ucraina Kateryna Pavlenko hanno cantato “Imagine” di John Lennon con i giocatori abbracciati a centrocampo: è una delle iniziative della Lega per manifestare contro la guerra in Ucraina.Guarda la galleryJuve-Inter, da Ramazzotti alla Pellegrini: quanti vip in tribuna LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri: “Ora si potrà dire che siamo fuori dalla corsa scudetto”

    TORINO – Il contestato gol su calcio di rigore di Calhanoglu regala all’Inter il successo sul campo della Juventus. Il tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri evita le polemiche e preferisce elogiare la squadra per l’atteggiamento e la prestazione. “Evitiamo di dire cose che non servono. Parlerei molto volentieri della prestazione della squadra. Abbiamo creato molto, tirato molto in porta – ha dichiarato ai microfoni di Dazn –  peccato per la sconfitta perchè è stata una bella Juventus. Abbiamo margini di miglioramento, ma siamo già migliorati tanto. Oggi abbiamo verticalizzato di più e giocato una buona gara.  C’è mancato solo il gol, ma sono contento della prestazione. Da oggi si potrà dire che siamo tagliati fuori definitivamente dallo scudetto. Ora dobbiamo fare più punti possibii per difendere il quarto posto e poi puntare allo scudetto il prossimo anno”. Uno sguardo al futuro, un altro al presente. “Ci sono margini affinchè questa squadra migliori. Ci sono tutti i presupposti per far si che il prossimo anno lotteremo per vincere il campionato. Ora abbiamo sette partite e dobbiamo cercare di fare più punti possibili per mantenere il quarto posto, visto che abbiamo la Roma a meno cinque”. 
    “Guardiamo il bicchiere mezzo pieno”
    Allegri evidenzia i miglioramenti della sua squadra. “Quest’anno siamo partiti male e abbiamo recuperato tanti punti. Siamo stati condannati dagli episodi nei match decisivi. Ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno. I giovani sono cresciuti e la squdra è migliorata. In questo mese e mezzo continueremo a lavorare per crescere e fare più punti possibili. La Juve del prossimo anno? Ci vedremo con la società e faremo il punto della situazione. Oggi non era il momento giusto”. Ier in conferenza stampa aveva lasciato molti dubbi di formazione. “In realtà l’avevo decisa già ad inizio settimana. Avevo solo un dubbio a metà campo perchè Rabiot veniva da tante gare giocate. Stasera ha fatto una grandissima partita. Poi è entrato Zakaria al posto di Locatelli e ha fatto benissimo. E’ un giocatore lineare, ma che ogni partita crea un’occasione da gol. La favorita per lo scudetto? Resta l’Inter, ha un calendario più facile rispetto alle altre. E la vittoria di questa sera regalerà ai nerazzurri una grande spinta. Locatelli? Starà fuori almeno una ventina di giorni”. 
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