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    Vlahovic scalda il big match con l'Inter: “Forza Juve”

    TORINO – Lo sguardo rivolto verso gli spalti, la maglia da riscaldamento pre-gara e un gesto con la mano sinistra: così il bomber della Juventus Dusan Vlahovic si presenta in un post su Instagram, accompagnato dall’inequivocabile didascalia “Forza Juve”, nella settimana che porta al big match contro l’Inter. La foto del serbo ex Fiorentina ha fatto immediatamente incetta di like, tra cui quelli dei compagni di squadra Matthijs de Ligt, Leonardo Bonucci, Alvaro Morata, Weston McKennie, ancora ai box dopo l’infortunio rimediato nell’andata degli ottavi di Champions a Vila-Real, e Carlo Pinsoglio, oltre ad Arianna Caruso della Juve Women. Nei commenti, il grido dei tifosi è unanime: il popolo bianconero gli chiede a gran voce almeno un gol contro i rivali storici. Vlahovic, ad ogni modo, dovrà essere valutato attentamente dal tecnico Massimiliano Allegri, avendo rinunciato alla convocazione in nazionale per un problema all’inguine – evidenziato da un’eloquente smorfia di dolore – nel corso dell’ultimo match di campionato vinto 2-0 all’Allianz Stadium contro la Salernitana.Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    La Juve-Inter dei Nazionali: sfida dell'altro mondo

    Derby d’Italia, ok. Si sa. Anche se ormai risulta persino riduttivo. Quello che si giocherà domenica all’Allianz Stadium tra Juventus e Inter assume – anche questa volta – i connotati d’un match internazionale, mondiale. Condizionato – per l’appunto – dal rientro di giocatori provenienti da svariate latitudini e longitudini. La qual cosa potrebbe ovviamente andare a condizionare rendimenti, prestazioni e risultato se non sarà gestita opportunamente dai due tecnici Massimiliano Allegri e Simone Inzaghi , che al momento di definire le formazioni (o i cambi) dovranno tenere in conto anche i minutaggi disputati dai loro giocatori in questa sosta per le Nazionali, l’umore con cui si ripresenteranno (nero, ad esempio, sarà quello degli azzurri Bonucci , Chiellini , De Sciglio , Locatelli , Barella , Bastoni appena estromessi dal Mondiale, insieme con l’Italia tutta), i chilometri percorsi da ciascuno (con annessi fusi orari superati).

    La Juve prepara la sfida con l’Inter

    La Juventus ha risposto con 12 elementi alle convocazioni dei commissari tecnici. E chiaramente bisogna considerare che se non fossero stati infortunati/acciaccati, anche i vari Paulo Dybala , Federico Chiesa , Federico Bernardeschi , Weston McKennie , Denis Zakaria sarebbero stati chiamati a giocare per le rispettive selezioni. Allegri, dunque, in questi giorni ha lavorato con pochi elementi a disposizione. Ha fissato la ripresa degli allenamenti, alla Continassa, per domani. Gradualmente recupererà, pezzo per pezzo, tutti gli assenti. Il primo dei rientranti, a sorpresa, sarà il colombiano Juan Cuadrado : è stato ammonito contro la Bolivia e dunque, diffidato, non potrà giocare contro il Venezuela, ecco perché è stato esentato dal restare con il gruppo. […]

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    Inter, come arriva alla sfida con la Juve

    […] La missione Stadium entrerà nel vivo domani con la ripresa degli allenamenti alla Pinetina. Simone Inzaghi – che ha fissato strategicamente l’orario di inizio dei lavori sempre al pomeriggio per accogliere i nazionali al rientro – attende in gruppo pure Stefan De Vrij e soprattutto Marcelo Brozovic , i due lungodegenti che hanno lavorato anche in questi giorni al centro sportivo (ieri ai due si è aggiunto Lautaro Martinez , immediatamente arruolato dopo essersi negativizzato dal Covid). Il centrale olandese e il metronomo croato – spina dorsale della squadra – dovrebbero gradualmente riprendere insieme ai compagni: c’è certezza sul ritorno di Brozovic a Torino, mentre quella di recuperare De Vrij è una speranza, ma in difesa Inzaghi ha comunque più scelta per attutire gli effetti dell’assenza dell’olandese. Piuttosto, visti i precedenti mai fortunati dell’Inter con i nazionali, l’allenatore si augura che tutti rientrino sani alla base.

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    Sullo stesso argomentoJuve-Marotta, la resa dei conti: domenica la sfida veritàJuventusMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Juve-Marotta, la resa dei conti: domenica la sfida verità

    TORINO – Certo, quando ancora c’era Fabio Paratici nelle vesti di responsabile del mercato bianconero, il faccia a faccia da derby d’Italia risultava ancora più pepato e intriso di sentimentalismi (e non era necessariamente l’affetto, il sentimenti più in voga…). Da una parte infatti, quella nerazzurra, figurava l’amministratore delegato Beppe Marotta: che alla Juventus a un certo punto è stato ritenuto non più funzionale ai piani e alle strategie. Dall’altra, quella bianconera, l’uomo che ne aveva preso il posto dopo anni e anni d’un apprendistato sfociato anche oltre la soglia del rapporto fraterno.[..] Oggettivamente si fatica a non riconscere che l’approdo di Marotta all’Inter abbia avuto gli effetti sperati, riportando il club alla vittoria e ad un ruolo di sicuro protagonista del panorama nazionale, come non lo era da tempo. Lo Scudetto vinto lo scorso anno lo dimostra (stessa parabola bianconera: un anno di rodaggio, poi il trionfo) e pure il fatto che in questa stagione sin dall’estate tutti indicassero l’Inter quale favorita (persino Allegri), certifica un certo buon livello di lavoro svolto. […]Guarda la galleryLa Juve verso l’Inter: la probabile formazione di Allegri

    La Juve e il dopo Marotta

    Ciò che è possibile fare, però, è sottolineare il fatto che è iniziata una strategia più arrembante, o azzardata, o ambiziosa, o rischiosa, o passionale (a ciascuno la scelta in base alla propria sensibilità): a partire dall’acquisto di Cristiano Ronaldo- accanto al quale era seduto Paratici in conferenza stampa di presentazione e mica Marotta che pure era ancora in carica, – s’è passati a De Ligt (85 milioni), Chiesa (che risulta formalmente in prestito il primo anno a 3 milioni e il secondo a 7 ma c’è un obbligo di riscatto fissato ad ulteriori 40 milioni più bonus), Vlahovic (75 milioni). In passato mai si erano spese cifre simili per giocatori comunque giovani e che avevano grandi potenzialità, ma in buona parte ancora le dovevano dimostrare. No, sotto la gestione Marotta solo in un caso s’era osato tanto, ma l’uomo in questione era Gonzalo Higuain: attaccante già esperto e fresco realizzatore del record di gol segnati in Serie A. Decisamente un investimento sicuro per l’immediato, non una scommessa in prospettiva alla Chiesa, De Ligt, Vlahovic (presi tutti 20enni o poco più). Proprio Vlahovic, peraltro,rappresenta uno degli elementi di distacco più emblematici tra le strategie tipiche della Juventus marottiana rispetto a quella post. Mai, in passato, s’era speso tanto in una sessione invernale di calciomercato. Cherubini e Arrivabene, invece, hanno fatto il botto. Tornando al discorso delle grandi cifre, la controprova la offre proprio il mercato che ha fatto Marotta in casa nerazzurra. [..] In questi tre anni di mercato messo a confronto (non considerando la prima stagione di Marotta all’Inter visto che era entrato in carica solo a dicembre e dunque non aveva partecipato alla campagna estiva), a fronte dei 408,5 milioni spesi dai nerazzurri, ecco i 467,6 spesi dai bianconeri con Paratici e Cherubini prima, e con Cherubini e Arrivabene poi. Posto, però, che ai 467,6 sborsati fino ad ora si aggiungeranno certamente i 40 milioni 8più eventuali bonus) che la Juventus pagherà alla Fiorentina pe ril riscatto obbligatorio di Chiesa così come i 28 più eventuali bonus per il riscatto di Kean. Si va oltre 550. Attenzione però ad un aspetto: oltre alle ambizioni da Champions, influiscono anche i prescisi contesti. Marotta doveva aprire un ciclo, la Juve ringiovanire un gruppo che ormai aveva fatto la storia. Non a caso l’età media nerazzurra è di circa 30 anni, quella bianconera di 27. Fin qui, comunque, le riflessioni. Domenica la palla passa al campo.

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    Serie A, il calendario di Milan, Napoli, Inter e Juve per la lotta scudetto

    Ad otto giornate dalla fine il campionato di Serie A è più aperto che mai, con quattro formazioni racchiuse in 7 punti e in lotta per vincere lo scudetto. In testa, attualmente, c’è il Milan di Stefano Pioli con 66 punti, reduce dalla vittoria contro il Cagliari di Mazzarri. Segue il Napoli di Luciano Spalletti a soli tre punti e reduce dalla vittoria in rimonta al Maradona contro l’Udinese per 2-1. Terza l’Inter di Simone Inzaghi a quota 60 punti, reduce da soli sette punti conquistati nelle ultime sette giornate e dal pari interno contro la Fiorentina. I campioni d’Italia in carica devono però recuperare una partita al Dall’Ara contro il Bologna. Chiude il quartetto in testa la Juve di Massimiliano Allegri che si è resa protagonista di un’incredibile rimonta dopo una partenza sottotono: sono 16 i risultati utili consecutivi conquistate, con solo sette punti di distacco dalla capolista. Si ritorna in campo con il derby d’Italia, che potrebbe risultare decisivo per i sogni scudetto dei nerazzurri o dei bianconeri. Di seguito ecco il calendario, giornata per giornata, delle quattro formazioni in corsa per la vittoria dello scudetto. Guarda la galleryDa Dybala a Belotti, la Top 10 dei parametri zero in Serie A LEGGI TUTTO

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    Frattesi, è già derby d'Italia: che sfida tra Juve e Inter!

    L’Italia saluta il Mondiale in Qatar, ma la Juventus non cambia i programmi: avanti con il “made in Italy” sul mercato. Orientamento chiaro e confermato una volta di più dagli ultimi spifferi che giungono dai salotti delle trattative. Non solo Nicolò Zaniolo: i dirigenti bianconeri hanno fatto irruzione su Davide Frattesi, 22enne rivelazione del Sassuolo, anticipando di fatto il derby d’Italia della prossima domenica.

    La Juve piomba su Frattesi

    Già, perché non è un mistero l’interesse dell’Inter per il centrocampista specializzato negli inserimenti e con il vizio del gol: 4 in questo campionato dopo gli 8 realizzati la passata stagione quando era al Monza in prestito. Sicuramente Frattesi sarà tra i protagonisti del nuovo corso azzurro. Non è ancora chiaro, invece, il suo futuro a livello di club. Perché se l’Inter si è mossa in anticipo, la Juventus nelle ultime settimane ha cambiato marcia tanto con l’entourage del giocatore quanto con il Sassuolo. Il club della famiglia Squinzi è una bottega tutt’altro che da saldi: per il mediano romano si viaggia sui 25 milioni più bonus. Quello per Frattesi si preannuncia un derby aperto e incerto fino all’ultimo, un po’ come quello della prossima settimana tra la squadra di Massimiliano Allegri e quella di Simone Inzaghi. L’ad nerazzurro Beppe Marotta, da sempre convinto sostenitore del “made in Italy”, nei mesi scorsi ha sfruttato gli ottimi rapporti con il collega del Sassuolo, Giovanni Carnevali, per guadagnare la pole position sul centrocampista cresciuto nel settore giovanile della Roma, che detiene tuttora una percentuale sulla rivendita intorno al 30%. Alla mossa dell’Inter è seguita quella del ds juventino Federico Cherubini, il quale punta a rafforzare le fondamenta azzurre della squadra per costruire un nuovo ciclo vincente. Da qui l’inserimento per Frattesi, il quale oltre a essere italiano ha una caratteristica che tanto manca ad Allegri: il gol.

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    Sullo stesso argomentoFrattesi elogia Marchisio: “Una grande persona, uno dei miei idoli”Juventus LEGGI TUTTO

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    Inter, l'ambizione di Dumfries: “Voglio raggiungere il livello di Maicon”

    AMSTERDAM (Paesi Bassi) – È arrivato all’Inter la scorsa estate dal Psv Eindhoven – in cambio di un corrispettivo di 13 milioni e 700 mila euro – con il difficile compito di sostituire Achraf Hakimi, ceduto al Psg: Denzel Dumfries ci ha messo un po’ a farsi apprezzare a Milano ma, dopo un avvio non particolarmente brillante, si è preso a pieno merito la fascia destra nel 3-5-2 di Simone Inzaghi con una serie di prestazioni convincenti, che hanno fatto lievitare il suo valore di mercato già oltre i 20 milioni. L’esterno olandese di origine arubana, dal ritiro della nazionale dei Paesi Bassi dove domani sfiderà in amichevole la Danimarca dell’ex nerazzurro Christian Eriksen, ha concesso un’intervista ad ELF Voetbal, confidando un’ambizione che sta facendo sognare i tifosi interisti: “È stato tutto molto intenso, ma divertente, mi sono scontrato con così tante novità, ho dovuto ascoltare molto e imparare. Chi mi ha aiutato di più? Parlo molto con Calhanolgu e Perisic, ma De Vrij è stato decisivo nel mio inserimento, mi ha insegnato tutto sul club e su Milano, per me è stato fondamentale. Il futuro nerazzurro? All’Inter hanno giocato diversi grandi terzini destri, Maicon è sicuramente è un esempio per me. Spero di arrivare al suo livello”. LEGGI TUTTO

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    Corsa all'Inter, Allegri studia il derby d'Italia

    TORINO – La ripresa. Degli allenamenti, innanzitutto. Anche se, sotto sotto, l’obiettivo vero è la ripresa dell’Inter. Il sorpasso. Domenica 3 aprile c’è il derby d’Italia (Allianz Stadium, ore 20.45) e i bianconeri hanno l’occasione di scavallare i nerazzurri: e va bene che loro hanno giocato una partita in meno, ma comunque di sorpasso si tratterebbe. Roba da mandare in tilt i rivali, peraltro. E roba da ridestare gli spiriti per un finale di stagione che potrebbe a quel punto regalare sorprese. Massimiliano Allegri ha iniziato ieri a preparare la partitissima. Lo ha fatto con quel che offriva il convento al netto delle convocazioni per le Nazionali. Niente Szczesny, De Ligt, Bonucci, Chiellini, De Sciglio, Locatelli (da ieri di nuovo negativo al Covid, è partito per Coverciano in serata), Danilo e Arthur, Cuadrado, Rabiot e Morata. Considerando che sono infortunati Denis Zakaria, Weston McKennie, Kaio Jorge, Federico Chiesa più il giovane Marley Aké, il tecnico bianconero ha avuto modo di lavorare con nove giocatori della prima squadra: i due portieri Perin e Pinsoglio, i difensori Alex Sandro, Rugani e Pellegrini, il centrocampista Bernardeschi e gli attaccanti Dusan Vlahovic (che però deve recuperare da un fastidio muscolare), Moise Kean e Paulo Dybala. Già, Dybala: al suo primo allenamento da quando ha saputo che la Juventus non ha alcuna intenzione di rinnovargli il contratto. Un allenamento fatto di torelli ed esercizi di possesso palla, alternati a corsa a secco. Dovrà essere bravo, Allegri, a cercare di coinvolgere tutti sino alla fine. Anche perché Dybala potrebbe non essere l’unico a ricever certe notizie dalla Juventus.Guarda la galleryDa Conte o all’Inter: il web si scatena sul futuro di DybalaMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Eriksen, Il Ct danese: “Con l'Olanda ci sarà al 100%”

    MILANO – Parlando in vista dell’amichevole di sabato contro l’Olanda, Il Ct della Danimarca Kasper Hjulmand dice questo su Christian Eriksen: “Al Parken ci sarà al 100%”. Il centrocampista ex Inter dovrebbe tornare ad allenarsi con la sua nazionale giovedì e sabato potrebbe scendere in campo per la prima volta dopo aver subito un arresto cardiaco durante una partita del Campionato Europeo a giugno contro la Finlandia. L’ex Tottenham ha ripreso a giocare nelle ultime settimane con il club della Premier League del Brentford, ma ha saltato l’ultima partita contro il Leicester dopo aver contratto il Covid-19.Sullo stesso argomentoEriksen positivo al Covid: slitta il ritorno in nazionaleCalcio

    Hjulmand: “Quando avremo gli ultimi dati decideremo”

    Secondo l’emittente danese DR, l’ex giocatore dell’Inter dovrebbe unirsi al gruppo della nazionale danese già questo pomeriggio. Così Hjulmand: “Dobbiamo solo vedere cosa ha fatto esattamente a Brentford, dove ha ricominciato ad allenarsi domenica – ha spiegato il Ct -. Prima di allora, aveva saltato gli allenamenti per quattro giorni. Dobbiamo vedere quanto ha fatto e quando avremo gli ultimi dati decideremo”.

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