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    Liverpool-Inter 0-1: Lautaro non basta, Inzaghi saluta la Champions

    LIVERPOOL (Regno Unito) – Un gioiello di Lautaro Martinez al 62′ permette all’Inter di espugnare – invano – l’Anfield di Liverpool. Alla luce del 2-0 dell’andata, infatti, sono i Reds di Jurgen Klopp a qualificarsi per i quarti di finale di Champions League. A “tradire” il forcing nerazzurro alla porta di Alisson è Sanchez, fino a quel momento tra i migliori in campo, che rimedia un’ingenua seconda ammonizione appena sessanta secondi dopo il vantaggio firmato dal compagno di reparto. Con lui, espulso per proteste anche il vice di Inzaghi Farris. I nerazzurri, protagonisti sin dalle prime battute e pericolosi a più riprese con Dumfries, Calhanoglu e i due sopracitati attaccanti, rischiano tantissimo sulla traversa colpita da Matip al 30′ e sui pali centrati da Salah, col mancino al 52′ e col destro al 76′.
    Liverpool-Inter, le scelte di Klopp e Inzaghi
    Forte del 2-0 ottenuto nel match d’andata al Giuseppe Meazza di Milano, il tecnico del Liverpool Jurgen Klopp – nella sfida valida per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League – ospita l’Inter ad Anfield Road affidandosi al 4-3-3 con l’ex Roma Alisson tra i pali, Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk e Robertson in difesa, Jones, Fabinho e Thiago Alcantara, recuperato in extremis, a centrocampo e l’altra vecchia conoscenza giallorossa – oltre che della Fiorentina – ‘Momo’ Salah nel tridente offensivo completato da Diogo Jota e Mané. La risposta di Simone Inzaghi è il classico 3-5-2 con Skriniar, De Vrij e Bastoni a protezione di Handanovic, Dumfries e Perisic a tutta fascia, Brozovic in cabina di regia, Vidal e Calhanoglu mezz’ali e la coppia sudamericana Sanchez-Lautaro Martinez in attacco. Fuori Dzeko e Barella. 
    Matip centra la traversa: Liverpool-Inter 0-0 al 45′
    ‘Imagine’ di John Lennon veicola il messaggio di pace, calorosamente accolto da tutto lo stadio, mentre i fischi dell’Anfield accompagnano le prime trame nerazzurre dopo il fischio d’inizio dell’arbitro spagnolo Lahoz. L’Inter prova a imporre il proprio ritmo e il duello più acceso in avvio è quello tra Perisic ed Alexander-Arnold, ma un’accelerazione improvvisa di Salah costringe Brozovic ad una provvidenziale chiusura nel cuore della propria area (3′). Il vento soffia forte, ma non impedisce a Sanchez di mettere un’insidiosa palla in mezzo allontanata per due volte da Matip (4′), imitato poi da Perisic, con l’azione che si conclude con un debole tentativo di Dumfries facile preda di Alisson (6′). I ragazzi di Inzaghi giocano senza timori reverenziali e tra le linee dimostrano di poter mettere alle corde gli avversari, ma Calhanoglu fallisce un filtrante sulla trequarti facendo disperare Sanchez. I Reds replicano con rapidi scambi di prima, ma in poco più di un quarto d’ora un corner su cui svetta Van Dijk (e blocca senza problemi Handanovic) è l’occasione più “pericolosa” creata (16′). Al minuto 21, invece, Alexander-Arnold è protagonista di una grande copertura su Lautaro lanciato a rete dopo il pregevole velo di Sanchez. Proprio El Niño Maravilla sembra il più ispirato, a tutto campo, e si prende gli applausi di Inzaghi quando strappa il pallone a Fabinho ed interrompe un’azione in stile rugbistico del Liverpool, minaccioso al limite. Al 25′ Klopp richiama l’attenzione del direttore di gara e il match viene interrotto per quasi 4′: gli steward si recano nella parte alta della curva Kop, seguiti dai medici del club inglese, per soccorrere uno spettatore colpito da un malore. Dopo il mini-time out, i padroni di casa sembrano aver improvvisamente cambiato marcia e sugli sviluppi di due calci d’angolo consecutivi, Matip centra in pieno la traversa (30′), quindi Skriniar salva tutto sulla zuccata di Van Dijk (31′). Le marcature preventive non piacciono ad Inzaghi, che manda a scaldarsi Darmian, possibile mossa durante l’intervallo, mentre Lautaro scalda i guantoni di Alisson 3′ più tardi con una timida conclusione centrale. Diogo Jota è il primo a finire nella lista dei cattivi dell’arbitro, seguito a stretto giro di posta – dopo la velenosa punizione di Calhanoglu che per poco non beffa l’estremo difensore brasiliano ex Roma (41′) – da Sanchez e Vidal. Al settimo di recupero, poi, sempre su calcio da fermo, è Alexander-Arnold a cercare invano fortuna: il pallone termina a lato di pochissimo, ma Handanovic sembrava sulla traiettoria. 
    Gol di Lautaro, espulso Sanchez: 1-0 Inter, Liverpool ai quarti
    Inzaghi sorprende tutti e in campo per i secondi 45 minuti c’è D’Ambrosio, e non Darmian: a fargli spazio è De Vrij. Robertson è autore di un brutto fallo che gli costa inevitabilmente il giallo, mentre Alexander-Arnold sciupa una buona chance calciando centrale contro Handanovic (48′). Quattro giri di lancetta più tardi, invece, Thiago Alcantara prolunga d’esterno per Diogo Jota, il portiere sloveno esce di pugno in tuffo e Salah, a porta sguarnita, colpisce clamorosamente il palo. Improvviso capovolgimento di fronte e Lautaro Martinez perde un tempo di gioco prima di allargare a destra per Dumfries e l’occasione potenzialmente pericolosissima sfuma. Al 59′ il match s’infiamma: prima El Toro si divora una chance monumentale, ignorando ancora una volta l’esterno olandese e tirando (male) alla destra di Alisson, poi, subito dopo un pallone mandato in curva da D’Ambrosio, s’inventa l’1-0 con un imparabile gioiello che si spegne sotto l’incrocio dei pali (62′), mandando in visibilio i 2.500 tifosi nerazzurri volati nel Regno Unito. Neanche il tempo di organizzare l’assalto alla porta dei Reds, però, che Sanchez rimedia un’ingenua seconda ammonizione (con lui espulso anche il vice-Inzaghi Farris per proteste) che costringerà i nerazzurri a 27′ più recupero in inferiorità numerica. Durante il break, Klopp richiama accanto a sé Thiago Alcantara e Jones e getta nella mischia Henderson e Keita, mentre Inzaghi – dopo il giallo vistosi sventolare da Mané – risponde con un triplo cambio (Gagliardini, Darmian e Correa per Brozovic, infortunato, Dumfries e Lautaro). Serata no per Salah, fermato nuovamente dal palo al 76′ (stavolta col piede destro). Scintille Perisic-Henderson alle porte dell’80’, alterco rapidamente sedato da Lahoz. Da una parte Vecino rileva Calhanoglu, dall’altra Luis Diaz fa tirare il fiato ad uno spento Diogo Jota, mentre Bastoni – anche lui sanzionato dal fischietto spagnolo – regala una punizione su cui prova a pungere Mané (86′). Al 92′, col pallone a un metro dalla porta, clamoroso salvataggio di Vidal sul neoentrato Diaz a botta sicura. Nel finale ammonito anche Gagliardini: vittoria beffarda per l’Inter, ai quarti di Champions va il Liverpool. LEGGI TUTTO

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    Champions, Liverpool-Inter interrotta al 25': ecco cosa è successo

    LIVERPOOL (Regno Unito) – È il minuto 25 di Liverpool-Inter, sfida valida per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League, quando il tecnico dei padroni di casa Jurgen Klopp richiama l’attenzione del quarto uomo e dell’arbitro Lahoz, che interrompe il match. Il medico sociale dei Reds Jim Moxon e il fisioterapista Chris Morgan, seguiti dagli steward dell’Anfield e defibrillatore alla mano, corrono sulla parte alta della curva Kop per soccorrere uno spettatore colpito da un malore. Come sottolineato da Liverpool Echo, gli applausi dello stadio britannico hanno accompagnato il pronto intervento del personale sanitario dei Reds. Dopo quasi quattro minuti di stop, il direttore di gara ha poi richiamato le squadre in campo. LEGGI TUTTO

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    Liverpool, Klopp: “L'Inter vuole qualificarsi, non viene in vacanza”

    LIVERPOOL (Gran Bretagna) – Jürgen Klopp non si fida dell’Inter di Inzaghi, battuta 2-0 a Milano nell’andata degli ottavi di finale della Champions League, tre settimane fa. Alla vigilia della gara di ritorno, l’allenatore del Liverpool invita i suoi al massimo della concentrazione per evitare sorprese: “Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che siamo già qualificati, manca ancora una partita da disputare – le parole di Klopp nelle conferenza stampa di rito – tante squadre in passato hanno rimontato uno 0-2. L’andata a San Siro è stata difficilissima, il risultato finale non deve ingannare. Sappiamo che l’Inter ha tanta qualità e viene da una vittoria per 5-0. I nerazzurri non verranno qui in vacanza e domani ci affronteranno per vincere, ma noi faremo lo stesso. Il 2-0 è il risultato che è stato ribaltato più spesso nel calcio. Se sei a metà  tempo e pensi di aver già finito il percorso, allora sei sulla strada sbagliata. Il risultato di San Siro è stato nettamente migliore di quanto mi aspettassi, ci aspetta una partita difficile da giocare. Nell’ultimo turno di campionato Dzeko è tornato al gol e Lautaro pure. Per fortuna contro di noi non c’è Barella, che ha fatto due assist con la Salernitana”.
    Klopp, gli infortunati e Salah
    Klopp fa poi il punto su Thiago Alcantara, Matip e Firmino, reduci da problemi fisici: “Si sono tutti allenati ieri. Bobby (Firmino, n.d.r.) sta bene, ma dobbiamo vedere, è stato fuori parecchio tempo. Joel (Matip, n.d.r.) è rimasto fuori solo 3-4 giorni, quindi è ok. Bobby potrebbe invece aver bisogno di un altro po’ di tempo”. L’allenatore tedesco poi riflette sui tanti impegni ravvicinati dei suoi ragazzi: “Abbiamo giocato domenica, mercoledì, sabato e martedì. È un programma orribile. Se possiamo fare dei cambi, li faremo. Se non sarà possibile, no. È essenziale ricorrere alle cinque sostituzioni. In Premier League abbiamo solo tre sostituzioni, non capisco perché visto che è necessario salvare l’incolumità dei giocatori di livello top. Non è un vantaggio per le grandi squadre: a marzo hai meno infortuni così”. Poi gli viene chiesto di Salah, sostituito con il West Ham, magari proprio perché domani c’è da affrontare l’Inter: “Momo ha lo stesso trattamento degli altri giocatori. È alla disperata ricerca di un gol, è bravo in contropiede e difende fino alla fine, ma abbiamo avuto l’opportunità di portare freschezza inserendo Diogo Jota e l’abbiamo fatto. Non l’ho cambiato per motivi diversi da questo”. LEGGI TUTTO

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    Inter, Farris: “Abbiamo in mano il nostro destino”

    MILANO – Grazie alla tripletta di Lautaro Martinez e alla doppietta di Dzeko, l’Inter batte nettamente la Salernitana e torna al successo in campionato. Inzaghi festeggia il ritorno al gol dei suoi attaccanti e (in attesa dello scontro diretto tra Napoli e Milan) il primo posto in classifica. Al termine della gara con la Salernitana è il suo vice Farris a presentarsi davanti ai microfoni: “Ci aspettavamo questa risposta. Abbiamo avuto una flessione psicologica dovuta ai tanti impegni e alle gare ravvicinate. C’era bisogno di una scintila per far ripartire tutto. Affrontavamo la Salernitana – ha dichiarato a Sky –  che era reduce da quattro risultati utili consecutivi e che aveva blindato la porta. La squadra ha fatto bene e vedere gioire Lautaro e Dzeko è stato molto bello”.Guarda la galleryLautaro e Dzeko, Inter show di triplette e doppiette: Salernitana ko
    “Non avevamo dubbi sul nostro valore”
    Farris elogia la prestazione della squadra. “A causa dei tanti impegni non ci siamo potuti allenare con continuità. Ma eravamo convinti che la stanchezza fosse più mentale che fisica. E tutto ciò era confermato dai numeri a nostra disposizione. Non abbiamo avuto dubbi sul valore dei nostri calciatori: su Lautaro e Barella, che oggi hanno fatto benissimo. Abbiamo avuto le risposte che cercavamo da questo gruppo”. Chiusura dedicata alla prossima trasferta europea sul campo del Liverpool. “Sappiamo che ribaltare il risultato non sarà facile, ma vogliamo una grande prestazione. E’ vero che partiamo da un risultato di svantaggio, ma non possiamo dimenticare quello che abbiamo fatto nella prima parte di stagione. Siamo l’Inter e la squadra e lo staff è lo stesso di inizio anno. In questi giorni, parlando tra di noi, ci siamo detti che siamo l’unica squadra che ha in mano il proprio destino. Se le vinciamo tutte vinceremo lo scudetto” LEGGI TUTTO

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    Inter-Salernitana 5-0: Lautaro e Dzeko show, tripletta e doppietta!

    MILANO – Si sbloccano Lautaro Martinez e Dzeko e si sblocca l’Inter, il 5-0 alla Salernitana rimette a posto le cose e scongiura il prolungarsi di un’astinenza da gol fastidiosa che durava da quattro partite tra coppe e campionato. Inzaghi, sotto gli occhi degli ex campioni Eto’o, Materazzi, Sneijder e Pagliuca, premiati prima della partita ed entrati nella Hall of Fame nerazzurra, ritrova sia le firme d’autore dei sui attaccanti – tripletta di Lautaro e doppietta di Dzeko – sia la vittoria che mancava dal match dell’8 febbraio contro la Roma, e si riprende il primo posto in classifica a 58 punti in attesa di Napoli-Milan (l’Inter deve recuperare ancora la sfida col Bologna). Ora l’obiettivo si sposta sul Liverpool in Champions League. Per Nicola un brutto ko che mantiene la sua squadra all’ultimo posto, ma con due gare in meno.Guarda la galleryEto’o, Materazzi, Sneijder e Pagliuca nella Hall of Fame dell’Inter: la celebrazione
    Due novità di formazione
    Rispetto allo 0-0 contro il Milan in Coppa Italia Inzaghi cambia solo Perisic con Darmian e conferma la coppia offensiva Dzeko-Lautaro. Anche per Nicola una sola variazione di formazione: out Ribery, rimasto coinvolto in un incidente stradale, al suo posto c’è Mousset.
    Guarda la galleryL’appello del Meazza prima di Inter-Salernitana: “Pace”
    Barella-Lautaro, doppiette di assist e gol
    L’intenzione dell’Inter è quella di scrollarsi di dosso l’astinenza da gol, si fionda in attacco, sbilanciandosi però e favorendo al 4′ una clamorosa occasione per la Salernitana che Verdi sciupa incredibilmente, sparando alto con il sinistro da dentro l’area. Da questo momento in poi aumenta il dominio nerazzurro e Lautaro e Barella diventano protagonisti assoluti, con il “Toro” che al 10′ prende le misure di testa e poi al 19′ spacca la traversa con una bella volée mancina su lancio del centrocampista ex Cagliari. I due si cercano e si trovano, al 22′ l’assist del centrocampista è perfetto e l’argentino incrocia con il destro il pallone dell’1-0, sbloccando se stesso (ultima rete il 17 dicembre proprio alla Salernitana) e il digiuno in zona gol dell’Inter. Lautaro è incontenibile, con un altro tiro fa volare in tuffo Sepe, dall’altra parte invece Verdi chiude un contropiede calciando addosso ad Handanovic. Al 40′ il raddoppio: il filtrante verticale di Barella innesca il taglio di Lautaro Martinez che controlla, protegge e poi insacca.
    Tripletta di Lautaro e doppietta di Dzeko
    Nemmeno la pausa tra primo e secondo tempo spegne il furore dell’argentino che al 56′, stavolta su invito di Dzeko, si regala la tripletta. Gara ampiamente chiusa, Inzaghi dà minuti a Vidal, Ranocchia e Gosens che alla prima discesa sulla sinistra pesca l’assist per Dzeko al 64′. Altri cinque minuti e il bosniaco scrive il pokerissimo con la doppietta. Sul 5-0 la testa dell’Inter si sposta al Liverpool, dalla panchina entrano anche Gagliardini e Correa per dosare le energie in vista della Champions, ma l’assedio verso la porta di Sepe non finisce. Salvataggi, imprecisione dei tiratori e parate evitano alla Salernitana che il risultato si aggravi ulteriormente.
    Guarda la galleryLautaro e Dzeko, Inter show di triplette e doppiette: Salernitana ko LEGGI TUTTO

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    Inter-Salernitana, quota popolare per l'1 nerazzurro

    Il Liverpool può attendere, la prossima sfida è sempre la più importante e sul calendario dell’Inter il prossimo impegno, venerdì sera alle 20.45, è contro la Salernitana. Ecco analisi e pronostico dell’anticipo di Serie A con riferimento anche al possibile “Risultato esatto”.
    Inter-Salernitana, indovina il risultato dell’anticipo di Serie A
    Quota popolare per l’1 nerazzurro al 90′
    L’ultimo, sofferto successo nerazzurro in Serie A coincide con il 2-1 al Venezia, altra neopromossa. La mancanza di concretezza è ciò che sta rallentando la truppa di Inzaghi, per cui sarà importante segnare il prima possibile per evitare che il trascorrere dei minuti diventi un alleato dei campani e un assillo in più per Barella e soci.
    La quota dell’1 è inevitabilmente bassa, perciò è obbligatorio guardare altrove. L’1 primo tempo può essere un primo riferimento. Se si vuole alzare ancora un po’ l’asticella il suggerimento è di considerare la combo 1+Multigol 3-5. Quest’anno l’Inter versione Serie A in casa ha vinto 9 volte su 13 e solo contro il Napoli ha realizzato tre reti esatte (3-2). In ottica “Risultato esatto” avanzano quindi la loro candidatura il 3-0 e il 3-1. LEGGI TUTTO

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    Inter, Marotta: “Juve in corsa Scudetto? I punti sono ancora tanti”

    MILANO – L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, è intervenuto ai microfoni di SportMediaset a pochi minuti dal del derby di andata valido per la semifinale di Coppa Italia: “La posizione dell’Inter sul procedimento dell’Uefa? I tifosi possono stare tranquilli, si tratta di una informazione dei vertici della Uefa che riguarda decine di club alla luce delle conseguenze a partire da una situazione economica, dovuta al Covid, che ha portato a grosse perdite ai club. Vuole dunque capire quali sono gli accorgimenti necessari per poter tornare alla situazione di prima”. Poi, un parere sulla Juventus: “Se la Juve può rientrare in lotta per lo scudetto? I punti a disposizione sono ancora tanti, non dobbiamo avere paura a dire che vogliamo esserci in questa lotta e ce la giocheremo fino alla fine – ha detto il dirigente nerazzurro – Le prime cinque sono le candidate, per la Juve è un fatto ordinario: forse è straordinario il fatto che non lotti e dobbiamo guardarci anche da questo senza sottovalutare il valore di Milan, Napoli e Atalanta. La cerchia delle pretendenti si chiude a queste cinque squadre”.
    Marotta: “Siamo l’Inter, dobbiamo ambire sempre al massimo”
    Non è mancata una domanda su Simone Inzaghi e sugli obiettivi stagionali della squadra: “Se è vero che non abbiamo chiesto lo scudetto a Inzaghi? Noi siamo l’Inter e dobbiamo sempre ambire al massimo, per ogni obiettivo – ha spiegato Marotta – Anche contro il Liverpool dobbiamo cercare di ribaltare per quanto possibile. Le ambizioni devono essere alte e non deve essere una vergogna. L’allenatore sta facendo bene, se qualcuno ci supererà ci toglieremo il cappello e diremo che saranno stati più bravi. Ma l’allenatore è ambizioso e sa che dobbiamo lottare sino in fondo. Quanto ci ha dato fastidio la parola ‘crisi’? Ci sono momenti in cui si soffre e altri in cui si gioisce, e nelle sofferenze bisogna essere determinati e trovare dei rimedi per tornare a ripercorrere quel ruolino che ci ha visto meritatamente ai vertici della classifica”, ha concluso l’amministratore delegato nerazzurro.
    Guarda la galleryMilan-Inter, S.Siro contro la guerra: bandiere e maglie dell’Ucraina LEGGI TUTTO

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    Inzaghi: “Venti tiri in porta e zero gol, ma non ci abbattiamo”

    L’Inter ‘imita’ il Milan e sbatte anche al Ferraris. Nella battaglia contro il Genoa, i nerazzurri non vanno oltre lo 0-0 e restano a -2 dai rossoneri, pur con una partita da recuperare (quella con il Bologna) e con la possibilità di riprendersi la vetta. “Il risultato ci lascia l’amaro in bocca, avremmo potuto approcciare meglio questa gara – ha dichiarato il tecnico Inzaghi a Sky Sport – Il Genoa ci ha creato qualche problema nei primi venti minuti, poi avremmo meritato qualcosa in più visti i venti tiri in porta: non riusciamo a fare gol, non dobbiamo abbatterci ma siamo consapevoli di dover lavorare meglio. Dobbiamo tornare il prima possibile alla vittoria”.
    Genoa-Inter 0-0: Inzaghi resta dietro al Milan
    Inzaghi: “In questo momento va così”
    “L’avversario non era semplice, siamo entrati in area di rigore 37 volte e abbiamo fatto 20 tiri centrando anche una traversa. In questo momento va così, probabilmente ciò che stiamo facendo non basta per vincere determinare partite. Non vincono le big? È una cosa strana, ma in questo momento del campionato ci può stare perché si comincia a sentire la stanchezza. Col Sassuolo abbiamo corso più del solito e abbiamo perso, forse dovevamo correre meglio”.
    Guarda la galleryL’Inter di Inzaghi ancora a secco: solo 0-0 in casa del Genoa
    Inzaghi: “I tifosi siano orgogliosi”
    “Il campo non era nelle migliori condizioni, abbiamo provato a giocare di più anche sulle seconde palle. Dobbiamo analizzare questo momento per capire cosa non va: prima ogni 5 corner facevamo un gol, oggi ne abbiamo battuti 14 ed è finita 0-0. Torneremo presto alla vittoria, ma non dobbiamo perdere la serenità. Stiamo cercando di migliorarci quotidianamente, questa partita l’abbiamo preparata in 4 giorni. Ci manca quel guizzo che prima riuscivamo a trovare, negli ultimi 20′ abbiamo cambiato anche strategia ma non è girata nel verso giusto. L’episodio non ci sta venendo incontro: onore al Genoa, ma per quanto fatto avremmo meritato un altro risultato. Ci dispiace per i tifosi, ma devono essere orgogliosi per quello che stiamo facendo: siamo in semifinale di Coppa Italia e ancora in corsa in Champions League, oltre che nei primi posti in Serie A da inizio stagione. Solo col duro lavoro gli episodi torneranno ad esserci favorevoli”. LEGGI TUTTO