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    Juric, ore alla tv per studiare l'Inter

    TORINO – Per Ivan Juric e il suo staff quella di ieri è stata una lunga serata di lavoro. Trascorsa davanti alla tv, ma non certo a mangiucchiare patatine e sorseggiare birra scura. La sfida di Champions League fra Liverpool e Inter ha catalizzato l’attenzione del tecnico granata, che ha studiato gli avversari di domenica sera. […] La gara di San Siro è la fedele rappresentazione di ciò che manca ai granata contro le grandi: Bremer e compagni sono attenti, precisi, meticolosi. Ma non pungono mai in zona gol: basti pensare che contro le prime quattro della graduatoria l’unica rete a referto è quella di Andrea Belotti nel derby di ritorno contro la Juventus. Dunque, il mirino di Juric è puntato più che mai sulla produzione offensiva del suo Toro. […] Ivan lavora per colpire i punti deboli della capolista virtuale (se batte il Bologna nel recupero della 20ª giornata). Esistono, d’altronde: vedi l’anno poco brillante di De Vrij, ma anche qualche gentile concessione sulla corsia di destra presidiata dall’iperoffensivo Dumfries. Insomma, il Toro lavora per piegare l’Inter, consapevole che sotto il profilo della prestazione contro le regine della Serie A assai raramente si è fatto cogliere impreparato.Sullo stesso argomentoTorino, Bremer: “In Brasile vendevo gelati, ora sfido i più grandi”Torino LEGGI TUTTO

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    Inter, Inzaghi: “Ci abbiamo provato fino alla fine. Il rimpianto è grande”

    LIVERPOOL (REGNO UNITO) – L’Inter esce a testa alta dalla Champions League. La vittoria sul campo del Liverpool (1-0, grazie ad una prodezza di Lautaro Martinez) non consente ai nerazzurri di ribaltare lo svantaggio maturato a San Siro nella gara d’andata. “Il rimpianto è grande – esordisce il tecnico ai microfoni di Sky – abbiamo voluto raggiungere questo ottavo di finale con tutte le nostre forze. L’urna ci ha regalato una delle più grandi squadre d’Europa, ma ce la siamo giocata ad armi pari. Resta il rammarico per l’ultimo quarto d’ora della gara d’andata”. Il risultato maturato a San Siro è risultato decisivo per l’eliminazione: “Per quello che abbiamo fatto nei primi 75 minuti meritavamo altro. Abbiamo preso il primo gol su palla inattiva, poi il secondo ci ha piegato le gambe. Nonostante tutto, siamo venuti ad Anfield a giocarcela ed usciamo fortificati dal doppio confronto”.
    Inzaghi: “Ci abbiamo provato fino alla fine”
    Il tecnico dei nerazzurri ripercorre i momenti salienti della gara. “Nel nostro momento migliore c’è stata l’esplusione di Sanchez. Di solito sono molto attento alle ammonizioni, ma Sanchez stava tenendo il campo benissimo e non l’avrei mai sostituito”. Nel finale Inzaghi ha inserito Vecino, lasciando in panchina sia Dzeko che Caicedo. “Non ho voluto difendere l’1-0, ma ho fatto dei calcoli alla luce della condizione dei miei calciatori. Avevamo un pò di probemi fisici. Eravamo con un uomo in meno e ho cercato di preservare Dzeko che non era al meglio e sarà fondamentale per Torino. Anche in dieci si può vincere e noi ci abbiamo provato fino alla fine”.
    Guarda la galleryGioiello di Lautaro, espulso Sanchez: l’Inter di Inzaghi fuori dalla Champions LEGGI TUTTO

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    Liverpool-Inter 0-1: Lautaro non basta, Inzaghi saluta la Champions

    LIVERPOOL (Regno Unito) – Un gioiello di Lautaro Martinez al 62′ permette all’Inter di espugnare – invano – l’Anfield di Liverpool. Alla luce del 2-0 dell’andata, infatti, sono i Reds di Jurgen Klopp a qualificarsi per i quarti di finale di Champions League. A “tradire” il forcing nerazzurro alla porta di Alisson è Sanchez, fino a quel momento tra i migliori in campo, che rimedia un’ingenua seconda ammonizione appena sessanta secondi dopo il vantaggio firmato dal compagno di reparto. Con lui, espulso per proteste anche il vice di Inzaghi Farris. I nerazzurri, protagonisti sin dalle prime battute e pericolosi a più riprese con Dumfries, Calhanoglu e i due sopracitati attaccanti, rischiano tantissimo sulla traversa colpita da Matip al 30′ e sui pali centrati da Salah, col mancino al 52′ e col destro al 76′.
    Liverpool-Inter, le scelte di Klopp e Inzaghi
    Forte del 2-0 ottenuto nel match d’andata al Giuseppe Meazza di Milano, il tecnico del Liverpool Jurgen Klopp – nella sfida valida per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League – ospita l’Inter ad Anfield Road affidandosi al 4-3-3 con l’ex Roma Alisson tra i pali, Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk e Robertson in difesa, Jones, Fabinho e Thiago Alcantara, recuperato in extremis, a centrocampo e l’altra vecchia conoscenza giallorossa – oltre che della Fiorentina – ‘Momo’ Salah nel tridente offensivo completato da Diogo Jota e Mané. La risposta di Simone Inzaghi è il classico 3-5-2 con Skriniar, De Vrij e Bastoni a protezione di Handanovic, Dumfries e Perisic a tutta fascia, Brozovic in cabina di regia, Vidal e Calhanoglu mezz’ali e la coppia sudamericana Sanchez-Lautaro Martinez in attacco. Fuori Dzeko e Barella. 
    Matip centra la traversa: Liverpool-Inter 0-0 al 45′
    ‘Imagine’ di John Lennon veicola il messaggio di pace, calorosamente accolto da tutto lo stadio, mentre i fischi dell’Anfield accompagnano le prime trame nerazzurre dopo il fischio d’inizio dell’arbitro spagnolo Lahoz. L’Inter prova a imporre il proprio ritmo e il duello più acceso in avvio è quello tra Perisic ed Alexander-Arnold, ma un’accelerazione improvvisa di Salah costringe Brozovic ad una provvidenziale chiusura nel cuore della propria area (3′). Il vento soffia forte, ma non impedisce a Sanchez di mettere un’insidiosa palla in mezzo allontanata per due volte da Matip (4′), imitato poi da Perisic, con l’azione che si conclude con un debole tentativo di Dumfries facile preda di Alisson (6′). I ragazzi di Inzaghi giocano senza timori reverenziali e tra le linee dimostrano di poter mettere alle corde gli avversari, ma Calhanoglu fallisce un filtrante sulla trequarti facendo disperare Sanchez. I Reds replicano con rapidi scambi di prima, ma in poco più di un quarto d’ora un corner su cui svetta Van Dijk (e blocca senza problemi Handanovic) è l’occasione più “pericolosa” creata (16′). Al minuto 21, invece, Alexander-Arnold è protagonista di una grande copertura su Lautaro lanciato a rete dopo il pregevole velo di Sanchez. Proprio El Niño Maravilla sembra il più ispirato, a tutto campo, e si prende gli applausi di Inzaghi quando strappa il pallone a Fabinho ed interrompe un’azione in stile rugbistico del Liverpool, minaccioso al limite. Al 25′ Klopp richiama l’attenzione del direttore di gara e il match viene interrotto per quasi 4′: gli steward si recano nella parte alta della curva Kop, seguiti dai medici del club inglese, per soccorrere uno spettatore colpito da un malore. Dopo il mini-time out, i padroni di casa sembrano aver improvvisamente cambiato marcia e sugli sviluppi di due calci d’angolo consecutivi, Matip centra in pieno la traversa (30′), quindi Skriniar salva tutto sulla zuccata di Van Dijk (31′). Le marcature preventive non piacciono ad Inzaghi, che manda a scaldarsi Darmian, possibile mossa durante l’intervallo, mentre Lautaro scalda i guantoni di Alisson 3′ più tardi con una timida conclusione centrale. Diogo Jota è il primo a finire nella lista dei cattivi dell’arbitro, seguito a stretto giro di posta – dopo la velenosa punizione di Calhanoglu che per poco non beffa l’estremo difensore brasiliano ex Roma (41′) – da Sanchez e Vidal. Al settimo di recupero, poi, sempre su calcio da fermo, è Alexander-Arnold a cercare invano fortuna: il pallone termina a lato di pochissimo, ma Handanovic sembrava sulla traiettoria. 
    Gol di Lautaro, espulso Sanchez: 1-0 Inter, Liverpool ai quarti
    Inzaghi sorprende tutti e in campo per i secondi 45 minuti c’è D’Ambrosio, e non Darmian: a fargli spazio è De Vrij. Robertson è autore di un brutto fallo che gli costa inevitabilmente il giallo, mentre Alexander-Arnold sciupa una buona chance calciando centrale contro Handanovic (48′). Quattro giri di lancetta più tardi, invece, Thiago Alcantara prolunga d’esterno per Diogo Jota, il portiere sloveno esce di pugno in tuffo e Salah, a porta sguarnita, colpisce clamorosamente il palo. Improvviso capovolgimento di fronte e Lautaro Martinez perde un tempo di gioco prima di allargare a destra per Dumfries e l’occasione potenzialmente pericolosissima sfuma. Al 59′ il match s’infiamma: prima El Toro si divora una chance monumentale, ignorando ancora una volta l’esterno olandese e tirando (male) alla destra di Alisson, poi, subito dopo un pallone mandato in curva da D’Ambrosio, s’inventa l’1-0 con un imparabile gioiello che si spegne sotto l’incrocio dei pali (62′), mandando in visibilio i 2.500 tifosi nerazzurri volati nel Regno Unito. Neanche il tempo di organizzare l’assalto alla porta dei Reds, però, che Sanchez rimedia un’ingenua seconda ammonizione (con lui espulso anche il vice-Inzaghi Farris per proteste) che costringerà i nerazzurri a 27′ più recupero in inferiorità numerica. Durante il break, Klopp richiama accanto a sé Thiago Alcantara e Jones e getta nella mischia Henderson e Keita, mentre Inzaghi – dopo il giallo vistosi sventolare da Mané – risponde con un triplo cambio (Gagliardini, Darmian e Correa per Brozovic, infortunato, Dumfries e Lautaro). Serata no per Salah, fermato nuovamente dal palo al 76′ (stavolta col piede destro). Scintille Perisic-Henderson alle porte dell’80’, alterco rapidamente sedato da Lahoz. Da una parte Vecino rileva Calhanoglu, dall’altra Luis Diaz fa tirare il fiato ad uno spento Diogo Jota, mentre Bastoni – anche lui sanzionato dal fischietto spagnolo – regala una punizione su cui prova a pungere Mané (86′). Al 92′, col pallone a un metro dalla porta, clamoroso salvataggio di Vidal sul neoentrato Diaz a botta sicura. Nel finale ammonito anche Gagliardini: vittoria beffarda per l’Inter, ai quarti di Champions va il Liverpool. LEGGI TUTTO

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    Champions, Liverpool-Inter interrotta al 25': ecco cosa è successo

    LIVERPOOL (Regno Unito) – È il minuto 25 di Liverpool-Inter, sfida valida per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League, quando il tecnico dei padroni di casa Jurgen Klopp richiama l’attenzione del quarto uomo e dell’arbitro Lahoz, che interrompe il match. Il medico sociale dei Reds Jim Moxon e il fisioterapista Chris Morgan, seguiti dagli steward dell’Anfield e defibrillatore alla mano, corrono sulla parte alta della curva Kop per soccorrere uno spettatore colpito da un malore. Come sottolineato da Liverpool Echo, gli applausi dello stadio britannico hanno accompagnato il pronto intervento del personale sanitario dei Reds. Dopo quasi quattro minuti di stop, il direttore di gara ha poi richiamato le squadre in campo. LEGGI TUTTO

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    Liverpool, Klopp: “L'Inter vuole qualificarsi, non viene in vacanza”

    LIVERPOOL (Gran Bretagna) – Jürgen Klopp non si fida dell’Inter di Inzaghi, battuta 2-0 a Milano nell’andata degli ottavi di finale della Champions League, tre settimane fa. Alla vigilia della gara di ritorno, l’allenatore del Liverpool invita i suoi al massimo della concentrazione per evitare sorprese: “Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che siamo già qualificati, manca ancora una partita da disputare – le parole di Klopp nelle conferenza stampa di rito – tante squadre in passato hanno rimontato uno 0-2. L’andata a San Siro è stata difficilissima, il risultato finale non deve ingannare. Sappiamo che l’Inter ha tanta qualità e viene da una vittoria per 5-0. I nerazzurri non verranno qui in vacanza e domani ci affronteranno per vincere, ma noi faremo lo stesso. Il 2-0 è il risultato che è stato ribaltato più spesso nel calcio. Se sei a metà  tempo e pensi di aver già finito il percorso, allora sei sulla strada sbagliata. Il risultato di San Siro è stato nettamente migliore di quanto mi aspettassi, ci aspetta una partita difficile da giocare. Nell’ultimo turno di campionato Dzeko è tornato al gol e Lautaro pure. Per fortuna contro di noi non c’è Barella, che ha fatto due assist con la Salernitana”.
    Klopp, gli infortunati e Salah
    Klopp fa poi il punto su Thiago Alcantara, Matip e Firmino, reduci da problemi fisici: “Si sono tutti allenati ieri. Bobby (Firmino, n.d.r.) sta bene, ma dobbiamo vedere, è stato fuori parecchio tempo. Joel (Matip, n.d.r.) è rimasto fuori solo 3-4 giorni, quindi è ok. Bobby potrebbe invece aver bisogno di un altro po’ di tempo”. L’allenatore tedesco poi riflette sui tanti impegni ravvicinati dei suoi ragazzi: “Abbiamo giocato domenica, mercoledì, sabato e martedì. È un programma orribile. Se possiamo fare dei cambi, li faremo. Se non sarà possibile, no. È essenziale ricorrere alle cinque sostituzioni. In Premier League abbiamo solo tre sostituzioni, non capisco perché visto che è necessario salvare l’incolumità dei giocatori di livello top. Non è un vantaggio per le grandi squadre: a marzo hai meno infortuni così”. Poi gli viene chiesto di Salah, sostituito con il West Ham, magari proprio perché domani c’è da affrontare l’Inter: “Momo ha lo stesso trattamento degli altri giocatori. È alla disperata ricerca di un gol, è bravo in contropiede e difende fino alla fine, ma abbiamo avuto l’opportunità di portare freschezza inserendo Diogo Jota e l’abbiamo fatto. Non l’ho cambiato per motivi diversi da questo”. LEGGI TUTTO

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    Inter, Farris: “Abbiamo in mano il nostro destino”

    MILANO – Grazie alla tripletta di Lautaro Martinez e alla doppietta di Dzeko, l’Inter batte nettamente la Salernitana e torna al successo in campionato. Inzaghi festeggia il ritorno al gol dei suoi attaccanti e (in attesa dello scontro diretto tra Napoli e Milan) il primo posto in classifica. Al termine della gara con la Salernitana è il suo vice Farris a presentarsi davanti ai microfoni: “Ci aspettavamo questa risposta. Abbiamo avuto una flessione psicologica dovuta ai tanti impegni e alle gare ravvicinate. C’era bisogno di una scintila per far ripartire tutto. Affrontavamo la Salernitana – ha dichiarato a Sky –  che era reduce da quattro risultati utili consecutivi e che aveva blindato la porta. La squadra ha fatto bene e vedere gioire Lautaro e Dzeko è stato molto bello”.Guarda la galleryLautaro e Dzeko, Inter show di triplette e doppiette: Salernitana ko
    “Non avevamo dubbi sul nostro valore”
    Farris elogia la prestazione della squadra. “A causa dei tanti impegni non ci siamo potuti allenare con continuità. Ma eravamo convinti che la stanchezza fosse più mentale che fisica. E tutto ciò era confermato dai numeri a nostra disposizione. Non abbiamo avuto dubbi sul valore dei nostri calciatori: su Lautaro e Barella, che oggi hanno fatto benissimo. Abbiamo avuto le risposte che cercavamo da questo gruppo”. Chiusura dedicata alla prossima trasferta europea sul campo del Liverpool. “Sappiamo che ribaltare il risultato non sarà facile, ma vogliamo una grande prestazione. E’ vero che partiamo da un risultato di svantaggio, ma non possiamo dimenticare quello che abbiamo fatto nella prima parte di stagione. Siamo l’Inter e la squadra e lo staff è lo stesso di inizio anno. In questi giorni, parlando tra di noi, ci siamo detti che siamo l’unica squadra che ha in mano il proprio destino. Se le vinciamo tutte vinceremo lo scudetto” LEGGI TUTTO

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    Inter-Salernitana 5-0: Lautaro e Dzeko show, tripletta e doppietta!

    MILANO – Si sbloccano Lautaro Martinez e Dzeko e si sblocca l’Inter, il 5-0 alla Salernitana rimette a posto le cose e scongiura il prolungarsi di un’astinenza da gol fastidiosa che durava da quattro partite tra coppe e campionato. Inzaghi, sotto gli occhi degli ex campioni Eto’o, Materazzi, Sneijder e Pagliuca, premiati prima della partita ed entrati nella Hall of Fame nerazzurra, ritrova sia le firme d’autore dei sui attaccanti – tripletta di Lautaro e doppietta di Dzeko – sia la vittoria che mancava dal match dell’8 febbraio contro la Roma, e si riprende il primo posto in classifica a 58 punti in attesa di Napoli-Milan (l’Inter deve recuperare ancora la sfida col Bologna). Ora l’obiettivo si sposta sul Liverpool in Champions League. Per Nicola un brutto ko che mantiene la sua squadra all’ultimo posto, ma con due gare in meno.Guarda la galleryEto’o, Materazzi, Sneijder e Pagliuca nella Hall of Fame dell’Inter: la celebrazione
    Due novità di formazione
    Rispetto allo 0-0 contro il Milan in Coppa Italia Inzaghi cambia solo Perisic con Darmian e conferma la coppia offensiva Dzeko-Lautaro. Anche per Nicola una sola variazione di formazione: out Ribery, rimasto coinvolto in un incidente stradale, al suo posto c’è Mousset.
    Guarda la galleryL’appello del Meazza prima di Inter-Salernitana: “Pace”
    Barella-Lautaro, doppiette di assist e gol
    L’intenzione dell’Inter è quella di scrollarsi di dosso l’astinenza da gol, si fionda in attacco, sbilanciandosi però e favorendo al 4′ una clamorosa occasione per la Salernitana che Verdi sciupa incredibilmente, sparando alto con il sinistro da dentro l’area. Da questo momento in poi aumenta il dominio nerazzurro e Lautaro e Barella diventano protagonisti assoluti, con il “Toro” che al 10′ prende le misure di testa e poi al 19′ spacca la traversa con una bella volée mancina su lancio del centrocampista ex Cagliari. I due si cercano e si trovano, al 22′ l’assist del centrocampista è perfetto e l’argentino incrocia con il destro il pallone dell’1-0, sbloccando se stesso (ultima rete il 17 dicembre proprio alla Salernitana) e il digiuno in zona gol dell’Inter. Lautaro è incontenibile, con un altro tiro fa volare in tuffo Sepe, dall’altra parte invece Verdi chiude un contropiede calciando addosso ad Handanovic. Al 40′ il raddoppio: il filtrante verticale di Barella innesca il taglio di Lautaro Martinez che controlla, protegge e poi insacca.
    Tripletta di Lautaro e doppietta di Dzeko
    Nemmeno la pausa tra primo e secondo tempo spegne il furore dell’argentino che al 56′, stavolta su invito di Dzeko, si regala la tripletta. Gara ampiamente chiusa, Inzaghi dà minuti a Vidal, Ranocchia e Gosens che alla prima discesa sulla sinistra pesca l’assist per Dzeko al 64′. Altri cinque minuti e il bosniaco scrive il pokerissimo con la doppietta. Sul 5-0 la testa dell’Inter si sposta al Liverpool, dalla panchina entrano anche Gagliardini e Correa per dosare le energie in vista della Champions, ma l’assedio verso la porta di Sepe non finisce. Salvataggi, imprecisione dei tiratori e parate evitano alla Salernitana che il risultato si aggravi ulteriormente.
    Guarda la galleryLautaro e Dzeko, Inter show di triplette e doppiette: Salernitana ko LEGGI TUTTO

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    Inter-Salernitana, quota popolare per l'1 nerazzurro

    Il Liverpool può attendere, la prossima sfida è sempre la più importante e sul calendario dell’Inter il prossimo impegno, venerdì sera alle 20.45, è contro la Salernitana. Ecco analisi e pronostico dell’anticipo di Serie A con riferimento anche al possibile “Risultato esatto”.
    Inter-Salernitana, indovina il risultato dell’anticipo di Serie A
    Quota popolare per l’1 nerazzurro al 90′
    L’ultimo, sofferto successo nerazzurro in Serie A coincide con il 2-1 al Venezia, altra neopromossa. La mancanza di concretezza è ciò che sta rallentando la truppa di Inzaghi, per cui sarà importante segnare il prima possibile per evitare che il trascorrere dei minuti diventi un alleato dei campani e un assillo in più per Barella e soci.
    La quota dell’1 è inevitabilmente bassa, perciò è obbligatorio guardare altrove. L’1 primo tempo può essere un primo riferimento. Se si vuole alzare ancora un po’ l’asticella il suggerimento è di considerare la combo 1+Multigol 3-5. Quest’anno l’Inter versione Serie A in casa ha vinto 9 volte su 13 e solo contro il Napoli ha realizzato tre reti esatte (3-2). In ottica “Risultato esatto” avanzano quindi la loro candidatura il 3-0 e il 3-1. LEGGI TUTTO