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    Inter-Liverpool, no a vendita alcolici in prossimità dello stadio

    MILANO – La Prefettura di Milano ha disposto il divieto di vendita degli alcolici nei pressi della stadio Meazza in occasione di Inter-Liverpool del 16 febbraio dalle 12 alle 24. Il Prefetto, Renato Saccone, lo ha deciso sia sulla scorta di possibili problemi di ordine pubblico, sia in considerazione dell’attuale pandemia. A Milano sono attesi circa 3000 tifosi del Liverpool, la cui tifoseria più accesa ha creato in passato turbative dell’ordine pubblico. “Il comportamento delle tifoserie è accompagnato e caratterizzato dalla consolidata abitudine di eccedere nel consumo di bevande alcoliche che facilitano atti di violenza, “o comunque se effettuati in gruppo” sono in grado di generare pericolo per la pubblica incolumità”.Sullo stesso argomentoInzaghi: “Inter brava a dimenticare il derby. Perisic è forte”Inter LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “Felice per l'accoglienza, triste per la mia Roma”

    MILANO – Prima l’abbraccio di tutta San Siro, poi i gol di Dzeko e Sanchez che lo hanno costretto alla resa. Per Josè Mourinho è stata una notte dalla mille emozioni. Il tecnico giallorosso ha visto la sua Roma subire l’inizio veemente nerazzurro, reagire e sfiorare più volte il pareggio, prima di cedere alla distanza. I giallorossi sono costretti a dire addio alla Coppa Italia. “Non posso nascondere il mio rapporto con l’Inter, che sarà eterno – dichiara Mourinho ai microfoni di Canale 5 – ma sono venuto quì per vincere. Per la mia Roma, per i miei tifosi e la mia società. E purtroppo non ci sono riuscito”.
    Dzeko e Sanchez puniscono Mourinho
    “Felice per l’accoglienza, triste per la mia Roma”
    Il tecnico dei giallorossi ringrazia la società nerazzurra per l’accoglienza (“è stato molto emozionante), ma si rammarica per il risultato. “Dopo i primi cinque minuti abbiamo giocato bene, Nel primo tempo abbiamo sfiorato per ben due volte il pareggio e nella ripresa, pur non creando molto, eravamo dentro la partita. Il secondo gol ha cambiato la partita ed ha cambiato anche l’arbitro, che pur è stato bravissimo”. Il tecnico giallorosso scherza sull’ammonizione subita: “L’arbitro potrà scriverlo sul suo curriculum”, ma preferisce non tornare sulle polemiche legate a Zaniolo. Ad inizio gara il direttore sportivo della Roma Pinto ha chiesto una maggior tutela per il suo talento. “Preferisco non rispondere, tanto non cambierebbe niente. Sono felice per le feste ricevute da San Siro, ma molto triste per la mia Roma, che amo”.  
    Guarda la galleryDzeko e Sanchez show, Inter in semifinale: Mourinho ko LEGGI TUTTO

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    Inzaghi: “Inter brava a dimenticare il derby. Perisic è forte”

    MILANO – Simone Inzaghi sorride per il successo sulla Roma per 2-0 di stasera, che vale la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia. Il tecnico nerazzurro elogia i suoi uomini, capaci di dimenticare in fretta la bruciante sconfitta nel derby di sabato scorso contro il Milan: “I ragazzi sono stati bravissimi perché non era una partita semplice – le parole di Inzaghi a Mediaset – la Roma ha qualità, ha un’ottima rosa e abbiamo tenuto benissimo il campo, meritando la semifinale, sapendo che venivamo da una brutta battuta d’arresto. Dopo due giorni e mezzo, organizzare una partita così non era facile, sono stati bravi”.Guarda la galleryDzeko e Sanchez show, Inter in semifinale: Mourinho ko
    Inzaghi, carezze a Perisic
    Con tanti impegni ravvicinati (i prossimi sono contro Napoli e Liverpool), c’è rammarico per l’infortunio di Alessandro Bastoni: “Speriamo che non sia niente, la dinamica purtroppo dice che è caduto male. Adesso i medici faranno gli esami, speriamo di non perderlo per troppo tempo perché per noi è molto importante”. Sul fatto che l’Inter, ogni tanto, ha delle pause durante i 90 minuti, Inzaghi dice: “Comandare la partita non è semplice. Lo facciamo quasi sempre, ma dobbiamo mettere in conto che ci sono gli avversari, che si chiamano Napoli, Milan, Liverpool, Roma. Dobbiamo mettere in conto che ci sono momenti in cui soffrire. Stavolta siamo stati bravi a tenere la porta inviolata”. Infine ci sono parole d’elogio per Perisic, ancora una volta protagonista di un’ottima prestazione: “È un giocatore che da inizio anno sta avendo livelli altissimi. Sono contento, ma come i compagni. L’Inter è prima in classifica, ha superato il turno in Champions, siamo in semifinale di Coppa Italia, abbiamo vinto la Supercoppa, possiamo essere contenti. Abbiamo avversari forti e un cammino difficile, ma volevamo la semifinale e l’abbiamo ottenuta, con una Roma forte e contro un ottimo allenatore”.
    INTER-ROMA 2-0, TABELLINO E STATISTICHE LEGGI TUTTO

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    Inter, inchiesta plusvalenze: Gdf acquisisce documenti in sede Covisoc

    MILANO – Il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Milano si è recato in mattinata presso gli uffici della Covisoc, ovvero la Commissione di vigilanza sulle società di calcio, organo interno della Federcalcio, nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze dell’Inter e di altre squadre realizzate attraverso la compravendita di giovani calciatori. Da quanto si apprende, le Fiamme Gialle hanno acquisito la relazione stilata proprio dalla Covisoc su 62 operazioni sospette che sarebbero avvenute tra il 2019 e il 2021, relative al trasferimento di altrettanti giocatori a Inter, Juventus, Napoli ed altre squadre italiane. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Inter, troppe richieste di biglietti: sito in tilt, è caos

    NAPOLI – Caos biglietti in vista di Napoli-Inter, sfida scudetto in programma sabato prossimo alle 18. Molti tifosi partenopei hanno atteso per ore sul sito su cui vengono venduti i tagliandi del big-match allo Stadio Maradona, che si annuncia pieno grazie ai prezzi popolari disposti dal Napoli (curve a 20 euro e distinti a 35 euro). Il sito è stato preso d’assalto oggi da migliaia di tifosi ed è andato in difficoltà con oltre un’ora di attesa per l’acquisto dei biglietti. Tanti tifosi si sono lamentati sui social network. LEGGI TUTTO

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    Maignan punge l'Inter: “San Siro è la casa del Milan”

    MILANO – Ha avuto il merito con le sue parate, delle quali almeno due miracolose, di tenere in partita il Milan in una fase del derby in cui l’Inter campione in carica, capolista, in vantaggio di una rete e in totale controllo del match, cercava con rabbia il raddoppio: insieme a Giroud, autore dell’uno-due da ko tra il 75′ e il 78′, il grande protagonista della magica nottata rossonera è senza dubbio Mike Peterson Maignan, estremo difensore transalpino originario della Guyana Francese, dove è nato – a Caienna – il 3 luglio di 27 anni fa. Arrivato la scorsa estate dal Lilla per raccogliere la pesante eredità lasciata da Donnarumma, il portiere scuola Psg ha infiammato il post-gara, raccontando su Twitter un simpatico aneddoto avvenuto qualche ora prima del calcio d’inizio della stracittadina.
    Maignan e l’aneddoto sul parcheggiatore dell’Inter
    “Ieri quando ho voluto parcheggiare la macchina allo stadio, il parcheggiatore mi ha detto: ‘Scusa ma oggi la tua macchina deve stare fuori! Questa è la casa dell’Inter questo fine settimana!’. Io gli ho risposto: ‘Hai appena cambiato l’arredamento senza il mio permesso! San Siro mi è stata presentata come la casa del Milan'”, il tweet pubblicato insieme a quattro foto (due che lo immortalano in alcune delle sue decisive parate, un abbraccio di gruppo dopo il triplice fischio finale e una sulla coreografia della Curva Sud) durante la notte da Maignan.
    Guarda la galleryClamoroso Giroud, doppietta show in 3’: Inter ko, il Milan a -1 LEGGI TUTTO

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    Inter-Milan 1-2: Giroud riapre il campionato. Pioli a -1 da Inzaghi

    Inter-Milan, le scelte di Inzaghi e Pioli
    L’Inter va a caccia di un successo che le garantirebbe di portarsi a +7 sui cugini rossoneri, con una gara – contro il Bologna – da recuperare. Il Milan, dal canto suo, ha l’occasione di riaprire il discorso Scudetto accorciando a -1. Simone Inzaghi non rinuncia al tanto caro 3-5-2 e al Meazza di presenta con Skriniar, De Vrij e Bastoni a protezione di Handanovic, Brozovic, l’ex Calhanoglu e Barella a centrocampo, Perisic e Dumfries – preferito a Darmian – a tutta fascia e la coppia formata da Lautaro Martinez, preferito a Sanchez, e Dzeko in attacco. Unico indisponibile, oltre Correa, il neo-acquisto Gosens, mentre Caicedo non va neppure in panchina. La risposta di Pioli, privo di Kjaer, Ibrahimovic, Ballo-Touré e Rebic e con Tomori recuperato ma non ancora al top, conferma il 4-2-3-1 con Maignan tra i pali, Calabria, Kalulu, Romagnoli e Theo Hernandez in difesa, Tonali e Bennacer in mediana e Saelemaekers, Kessie e Rafael Leao sulla linea dei trequartisti alle spalle del terminale offensivo Giroud. Un po’ a sorpresa, fuori dall’undici iniziale Florenzi, Messias e Brahim Diaz.
    Perisic batte un super Maignan: Inter-Milan 1-0 al 45′
    Calabria prova a sfondare e dopo due minuti guadagna il primo corner della partita, poi è costretto a inseguire Perisic sull’altro versante del campo: duelli individuali, pressing, tackle e falli infiammano il pubblico del Meazza nei primi nove minuti del derby meneghino. L’equilibrio si spezza al 10′, precisamente sul gol di testa di Dumfries, annullato dal Var per una precedente posizione di fuorigioco dell’esterno croato autore del cross. I nerazzurri non si lasciano prendere dallo sconforto per la delusione, anzi danno vita ad un vero e proprio assedio e se all’11’ Maignan salva il risultato con uno strepitoso colpo di reni sul tiro di Brozovic nettamente deviato da Kalulu, al 21′ Romagnoli spende un giallo per fermare Dzeko, al 26′ Barella si divora il vantaggio calciando clamorosamente fuori a due passi dalla porta, al 27′ Lautaro Martinez si lascia ipnotizzare dal portiere francese, che si ripete sessanta secondi più tardi con un altro prodigioso intervento, stavolta su Dumfries, che calcia a botta sicura da pochi metri. I rossoneri provano a beffare i cugini al 35′, con Handanovic che toglie dal sette la sassata di Tonali e Leao che non riesce a ribadire in rete sulla prosecuzione dell’azione, ma capitolano a 7′ dal duplice fischio dell’arbitro Guida: super Maignan su Lautaro, ma non può nulla sul piattone mancino di Perisic (al 50° centro con questa maglia) sugli sviluppi di un angolo battuto da Calhanoglu. Nel finale di primo tempo l’Inter ha la chance di raddoppiare, ma è ancora l’estremo difensore scuola Psg ed ex Lille a negare il tentativo del turco, con una uscita bassa coi piedi al di fuori dell’area di rigore, e poi bloccando a terra il tiro di Dzeko.
    Giroud show in 3′: il Milan batte l’Inter 2-1 e riapre il campionato
    Messias per Saelemaekers è la sola novità tra i 22 in campo per la ripresa. Al 48′, miracoloso intervento difensivo di Bennacer su Calhanoglu, al 49′, squillo di Tonali, che guadagna un corner con una prodezza balistica dalla distanza, al 50′, tentativo del neoentrato brasiliano ex Crotone e, al 51′, splendida uscita bassa di Maignan in anticipo su Perisic: Pioli, galvanizzato dall’atteggiamento dei suoi, si lascia andare a plateali applausi d’incoraggiamento, prima di rimettere mano alla formazione al 57′, quando richiama accanto a sé uno spento Kessie, reduce dalla Coppa d’Africa, gettando nella mischia al suo posto Brahim Diaz. L’intensità è la medesima della prima frazione e lo stesso vale per il copione, con il Milan costretto ad attingere a forze extra per proporre il proprio gioco – senza tuttavia riuscire a creare reali occasioni sotto porta – e al tempo stesso contenere le arrembanti ripartenze avversarie: la capolista della Serie A appare in pieno controllo della sfida e, in questo senso, s’inserisce il tentativo dalla lunga distanza di Barella al 62′, col quale guadagna un prezioso tiro dalla bandierina. Prova a smentire questa lettura Rafael Leao al 65′, che riceve palla da Brahim Diaz dopo un impressionante break di Kalulu, ma il destro del portoghese – forse deviato – termina alto. Quattro minuti più tardi, invece, Perisic sfiora la doppietta in una situazione analoga all’1-0: stavolta, però, l’esterno ex Bayern cerca un controbalzo mancino che non inquadra lo specchio. Al 70′ Perisic sente un fastidio al flessore e chiede il cambio: con lui esce anche Lautaro, dentro Dimarco e Sanchez, mentre Vidal rileva Calhanoglu tre minuti più tardi. Tre minuti, centottanta secondi: gli stessi che, tra il 75′ e il 78′, impiega il Milan – o meglio Giroud – per ribaltare la partita. L’attaccante francese prima si avventa spedendo in rete in scivolata il tiro deviato di Brahim Diaz, poi, con la complicità di Handanovic, riceve da Calabria, aggira De Vrij e sigla il 2-1 aprendo il piattone mancino. Clamoroso al Meazza. Pioli manda in campo Krunic per Bennacer, Inzaghi si gioca le carte Vecino e Darmian per Brozovic e Bastoni, mentre Maignan e Theo Hernandez arginano le immediate, rabbiose sortite nerazzurre. Nonostante l’espulsione diretta rimediata dal terzino franco-spagnolo dal 95′, fa festa il Milan, che riapre clamorosamente il discorso Scudetto. LEGGI TUTTO

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    Lapo Elkann e il derby della bontà: «I tifosi rossoneri distribuiranno cibo e coperte ai senzatetto. Complimenti»

    TORINO – Tempo di derby a Milano. E tempo anche di buone azioni. Come sottolinea Lapo Elkann, spettatore (juventino) e appassionato interessato: «Inter-Milan delle 18 sarà preceduta da una bellissima iniziativa da parte dei tifosi rossoneri che distribuiranno cibo e coperte ai senzatetto. Complimenti@acmilan». Anche così si vincono le sfide fuori dal campo. Lapo è fortemente impegnato in campagne solidali: e anche il calcio può dare una spinta per aiutare i più deboli. LEGGI TUTTO