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    Inter-Liverpool 0-2: Firmino e Salah gelano San Siro

    MILANO – Settantacinque minuti di un’Inter perfetta, capace di reggere l’urto delle offensive del Liverpool concendo pochissimo, di rispondere con un possesso di personalità e coraggio al pressing dei Reds, anche brava a creare (trema ancora la traversa colpita da Calhanoglu), devono lasciare il passo a un uno-due micidiale firmato Firmino-Salah, glaciali al 75′ e all’83’ su due situazioni di palla inattiva. Con la regola che non vale più dei gol in trasferta, lo 0-2 pesa meno in vista del ritorno (8 marzo), ma i nerazzurri dovranno comunque compiere una rimonta complicata ad Anfield, dove servirà ripetere la stessa prestazione di stasera, ma con più cattiveria negli ultimi metri, per centrare la qualificazione ai quarti, missione quasi impossibile.Guarda la galleryInter ko contro il Liverpool: il web è scatenato
    Le scelte: Vidal per Barella, sorpresa Klopp
    Alla solita Inter, quella titolarissima schierata con il collaudato 3-5-2, con unica eccezione Barella squalificato (dentro Vidal) e con Dzeko-Lautaro in attacco e il recupero di Bastoni in difesa, Klopp risponde cambiando due uomini e sorprendendo: accanto a Van Dijk non c’è Matip ma Konaté, in mezzo al campo invece si muove il classe 2003 Elliott al posto di Henderson. Il tridente Salah-Mané-Diogo Jota non si tocca.
    Calendario ottavi Champions League
    Traversa di Calhanoglu
    Il Liverpool mette in campo un’intensità altissima da subito, aggredendo l’Inter fino all’area di rigore per non farla ragionare. I nerazzurri reggono l’urto con personalità e corrono in contropiede negli spazi che spalanca il baricentro alto dei Reds: Lautaro si infila e spara fuori. Brozovic va spesso col lancio per le punte, Dzeko si muove molto, Dumfries e Perisic sono propositivi, Vidal lotta, ma l’occasione più grande ce l’ha Calhanoglu al 16′: stoppa il cross dalla sinistra di Perisic e tira in area, centrando la traversa interna. Si dispera Inzaghi, che soffre sul colpo di testa (alto) e sulla rovesciata (esterno della rete) di Mané. La punizione insidiosa di Alexander-Arnold minaccia Handanovic, l’incornata di Skriniar è larga, sono questi gli ultimi affondi di un primo tempo coraggioso dell’Inter.
    Gol annullato a Dzeko, prodezza di Skriniar su Luis Diaz
    Inzaghi non cambia nessuno, nonostante De Vrij accusi problemi di vista prima dell’intervallo, Klopp invece sgancia ad inizio ripresa Firmino, fuori Diogo Jota. Il Liverpool è tanto pericoloso davanti quanto distratto dietro, dove concede molto e lascia praterie: per centimetri Lautaro non gira di testa il traversone di Perisic proprio dopo una discesa a campo aperto. L’Inter arriva bene dalle parti di Alisson, anche se le manca la stoccata finale, e per Klopp suona l’allarme. Corre ai ripari, triplo cambio, entrano Luis Diaz, Henderson e Keita, escono Mané, Fabinho e Elliott. Al 60′ Dzeko va in gol lanciato in ripartenza, ma è fuorigioco, segnalato dal guardalinee. Dall’altra parte Skriniar mura Luis Diaz con un intervento provvidenziale.
    Firmino e Salah gelano San Siro
    Al 70′ Inzaghi si gioca la carta Sanchez per Lautaro, ma cinque minuti più tardi Firmino gela San Siro: l’attaccante brasiliano gira di testa, in anticipo sul primo palo, il cross proveniente da calcio d’angolo, segnando l’1-0 e battendo Handanovic di fatto al primo tiro pericoloso nello specchio di porta del Liverpool. Beffa tremenda per l’Inter che all’83’ diventa punizione ancora più severa, quasi ingiusta: sempre dagli sviluppi di palla inattiva, la sponda di testa di Van Dijk trova Salah che col mancino, complice una deviazione, spiazza Handanovic e raddoppia. Darmian, Gagliardini, Ranocchia e Dimarco sono le ultime mosse di Inzaghi, che dovrà giocarsi il tutto per tutto nella sfida di ritorno.
    Guarda la galleryL’Inter spreca, il Liverpool non perdona. Klopp batte Inzaghi LEGGI TUTTO

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    Il Milan parte favorito contro la Sampdoria

    Nel “lunch match” domenicale il Milan ospita la Sampdoria. Il club rossonero nelle ultime due partite disputate ha battuto in rapida successione prima l’Inter per 2-1 e poi la Lazio in Coppa Italia per 4-0. I ragazzi di Gianpaolo con soli 23 punti conquistati in 24 giornate non partono di certo con i favori del pronostico.
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    Il numero di reti
    Il “Diavolo”, terzo in classifca, nelle prime 12 gare interne ha realizzato soltanto 20 dei 49 gol segnati complessivamente in campionato. I rossoneri in casa, considerando solo le partite disputate in Serie A, non ne hanno mai segnati più di tre in una singola partita. La Sampdoria (3 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte fuori casa) nelle precedenti 4 trasferte ha sempre subito esattamente un gol ed in trasferta viaggia a una media di 1,45 reti al passivo. Può starci il segno 1, intriga il Multigol Casa 2-4 al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Il Torino può segnare almeno due reti al Venezia

    Serie A, 25ª giornata. Il Torino dopo aver perso per 2-0 sul campo dell’Udinese torna a giocare in casa contro il Venezia. I granata nelle prime 12 gare disputate davanti al proprio pubblico hanno conquistato la bellezza di 24 punti, soltanto Napoli (25) ed Inter (29) sono riuscite a fare di meglio.
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    In casa si vola
    Il ruolino di marcia del Torino parla chiaro: la squadra allenata da Ivan Juric non ha mai perso nelle precedenti 8 partite casalinghe (6 vittorie e 2 pareggi). Il Venezia, terz’ultimo a meno due dalla zona salvezza, dopo aver conquistato 15 punti nelle prime 13 giornate sembra essersi un po’ perso. Henry e compagni nelle precedenti 10 partite hanno fatto registrare 3 pareggi e 7 sconfitte. I granata (24 gol realizzati in casa) hanno le carte in regola per segnare almeno due reti in questo incontro. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Inter, all'andata è uscito il “Goal/Goal”

    Al “Maradona” il Napoli, secondo, ospita l’Inter. Di fronte le due migliori difese del campionato (la coppia Ospina-Meret ha incassato fin qui soltanto sedici reti mentre Handanovic ne ha subìti diciannove) mentre, per quanto riguarda i gol realizzati, i nerazzurri possono vantare il miglior attacco del torneo (54 i gol fatti) mentre i partenopei, in questa classifica, occupano la quarta posizione (con 45 reti all’attivo).
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    Se si guarda alla combo “Goal 1° tempo + Goal 2° tempo”…
    Restando alle “cifre” del match può valere la pena osservare che il Napoli, in ventiquattro giornate di campionato, ha fatto registrare cinque volte l’esito “Goal primo tempo” mentre l’Inter ne ha collezionato uno in più (sei). Se però si prova ad osservare meglio si scopre che sia la formazione allenata da Spalletti che quella guidata da Inzaghi, in questo particolare ambito, hanno un dato in comune. Entrambe, infatti, hanno all’attivo soltanto due gare nelle quali hanno fatto archiviare l’esito “Goal” sia nella prima che nella seconda frazione di gioco: la prima combo “Goal primo tempo + Goal secondo tempo” è stata vista nel match d’andata proprio tra Inter e Napoli a San Siro mentre la seconda per Koulibaly e compagni è stata in casa contro l’Atalanta (alla sedicesima giornata) mentre per i nerazzurri la seconda è stata in casa (alla quarta giornata) contro il Bologna. LEGGI TUTTO

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    Il ritorno di Diego Forlan: è un nuovo giocatore dell'Old Boys & Old Girls

    Il ritorno di Diego Forlan. Tramite il proprio account Twitter, la società Old Boys & Old Girls Club ha reso nota la firma dell’ex campione, che giocherà nella categoria riservata a chi ha più di 40 anni. Le parole dell’ex Manchester United a Sport 890: “L’idea è quella di divertirmi con i miei amici. Non gioco dalla partita d’addio”. L’Old Boys è un’istituzione che ha più di 100 anni di storia e che milita nella Lega Universitaria di Sport dell’Uruguay.

    La sua carriera

    Diego sbarca in Europa a 23 anni, nel 2002, quando viene acquistato dal Manchester United, dove rimarrà fino al 2004, anno in cui arriva in Spagna. Lo ingaggia il Villareal con la quale segna 59 gol in 128 partite. Dal 2007 al 2011 gioca nell’Atletico Madrid, formando con Sergio Aguero una coppia d’attacco fortissima e che porterà in dote, per i madrileni, tra le altre cose, la Supercoppa Europea 2010, vinta ai danni dell’Inter. Gioca con i nerazzurri nella stagione 2011/12, preso al posto del partente Eto’o, ma l’avventura si rivelerà un fallimento. Si è ritirato nel 2019. Ha tentato la carriera da allenatore, prima nel Penarol e poi nell’Atenas SAD, ma in entrambi i casi è stato esonerato.  LEGGI TUTTO

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    Inter-Liverpool, no a vendita alcolici in prossimità dello stadio

    MILANO – La Prefettura di Milano ha disposto il divieto di vendita degli alcolici nei pressi della stadio Meazza in occasione di Inter-Liverpool del 16 febbraio dalle 12 alle 24. Il Prefetto, Renato Saccone, lo ha deciso sia sulla scorta di possibili problemi di ordine pubblico, sia in considerazione dell’attuale pandemia. A Milano sono attesi circa 3000 tifosi del Liverpool, la cui tifoseria più accesa ha creato in passato turbative dell’ordine pubblico. “Il comportamento delle tifoserie è accompagnato e caratterizzato dalla consolidata abitudine di eccedere nel consumo di bevande alcoliche che facilitano atti di violenza, “o comunque se effettuati in gruppo” sono in grado di generare pericolo per la pubblica incolumità”.Sullo stesso argomentoInzaghi: “Inter brava a dimenticare il derby. Perisic è forte”Inter LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “Felice per l'accoglienza, triste per la mia Roma”

    MILANO – Prima l’abbraccio di tutta San Siro, poi i gol di Dzeko e Sanchez che lo hanno costretto alla resa. Per Josè Mourinho è stata una notte dalla mille emozioni. Il tecnico giallorosso ha visto la sua Roma subire l’inizio veemente nerazzurro, reagire e sfiorare più volte il pareggio, prima di cedere alla distanza. I giallorossi sono costretti a dire addio alla Coppa Italia. “Non posso nascondere il mio rapporto con l’Inter, che sarà eterno – dichiara Mourinho ai microfoni di Canale 5 – ma sono venuto quì per vincere. Per la mia Roma, per i miei tifosi e la mia società. E purtroppo non ci sono riuscito”.
    Dzeko e Sanchez puniscono Mourinho
    “Felice per l’accoglienza, triste per la mia Roma”
    Il tecnico dei giallorossi ringrazia la società nerazzurra per l’accoglienza (“è stato molto emozionante), ma si rammarica per il risultato. “Dopo i primi cinque minuti abbiamo giocato bene, Nel primo tempo abbiamo sfiorato per ben due volte il pareggio e nella ripresa, pur non creando molto, eravamo dentro la partita. Il secondo gol ha cambiato la partita ed ha cambiato anche l’arbitro, che pur è stato bravissimo”. Il tecnico giallorosso scherza sull’ammonizione subita: “L’arbitro potrà scriverlo sul suo curriculum”, ma preferisce non tornare sulle polemiche legate a Zaniolo. Ad inizio gara il direttore sportivo della Roma Pinto ha chiesto una maggior tutela per il suo talento. “Preferisco non rispondere, tanto non cambierebbe niente. Sono felice per le feste ricevute da San Siro, ma molto triste per la mia Roma, che amo”.  
    Guarda la galleryDzeko e Sanchez show, Inter in semifinale: Mourinho ko LEGGI TUTTO

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    Inzaghi: “Inter brava a dimenticare il derby. Perisic è forte”

    MILANO – Simone Inzaghi sorride per il successo sulla Roma per 2-0 di stasera, che vale la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia. Il tecnico nerazzurro elogia i suoi uomini, capaci di dimenticare in fretta la bruciante sconfitta nel derby di sabato scorso contro il Milan: “I ragazzi sono stati bravissimi perché non era una partita semplice – le parole di Inzaghi a Mediaset – la Roma ha qualità, ha un’ottima rosa e abbiamo tenuto benissimo il campo, meritando la semifinale, sapendo che venivamo da una brutta battuta d’arresto. Dopo due giorni e mezzo, organizzare una partita così non era facile, sono stati bravi”.Guarda la galleryDzeko e Sanchez show, Inter in semifinale: Mourinho ko
    Inzaghi, carezze a Perisic
    Con tanti impegni ravvicinati (i prossimi sono contro Napoli e Liverpool), c’è rammarico per l’infortunio di Alessandro Bastoni: “Speriamo che non sia niente, la dinamica purtroppo dice che è caduto male. Adesso i medici faranno gli esami, speriamo di non perderlo per troppo tempo perché per noi è molto importante”. Sul fatto che l’Inter, ogni tanto, ha delle pause durante i 90 minuti, Inzaghi dice: “Comandare la partita non è semplice. Lo facciamo quasi sempre, ma dobbiamo mettere in conto che ci sono gli avversari, che si chiamano Napoli, Milan, Liverpool, Roma. Dobbiamo mettere in conto che ci sono momenti in cui soffrire. Stavolta siamo stati bravi a tenere la porta inviolata”. Infine ci sono parole d’elogio per Perisic, ancora una volta protagonista di un’ottima prestazione: “È un giocatore che da inizio anno sta avendo livelli altissimi. Sono contento, ma come i compagni. L’Inter è prima in classifica, ha superato il turno in Champions, siamo in semifinale di Coppa Italia, abbiamo vinto la Supercoppa, possiamo essere contenti. Abbiamo avversari forti e un cammino difficile, ma volevamo la semifinale e l’abbiamo ottenuta, con una Roma forte e contro un ottimo allenatore”.
    INTER-ROMA 2-0, TABELLINO E STATISTICHE LEGGI TUTTO