consigliato per te

  • in

    Onana snobba l'Inter: “Barcellona la mia prima opzione, lì mi sento a casa”

    Ha soli 25 anni, eppure André Onana è già finito sul taccuino dei top club europei. Il portiere dell’Ajax andrà in scadenza a giugno e ha già deciso che lascerà il club olandese. Nella finestra di trasferimenti di gennaio potrà pertanto accordarsi con quello che diventerà il suo prossimo club. Tra le pretendenti c’è l’Inter che, attraverso Marotta, ha manifestato il proprio interesse per l’estremo difensore camerunese. Il classe ’96, però, ha rilasciato delle interviste al portale Sport e al quotidiano spagnolo Marca nel quale sembra snobbare i nerazzurri, preferendo un’altra destinazione, il Barcellona, club nel quale è cresciuto calcisticamente: “Un accordo con l’Inter? Si dicono tante cose, parlano anche di Arsenal, Barcellona, ma al momento non c’è nulla – ammette -. Sono in contatto con il Barça, ho un ottimo rapporto con il club essendoci cresciuto da ragazzo. Barcellona è casa mia, i contatti sono sempre vivi ed è la mia prima opzione. Se ci saranno i presupposti perché la mia nuova squadra sia il Barça, ci andrò. Siamo in contatto con diverse squadre – prosegue -, ma non ne abbiamo ancora scelta nessuna. Non si sa mai cosa può succedere in certe situazioni. Aspettiamo di vedere che progetto ci piace di più, poi sceglieremo. Il Barcellona continua ad essere uno dei top al mondo. Per me conta molto andare in una squadra dove giocare ogni settimana. Voglio competere per vincere tutto”. 
    Onana e la squalifica per doping: ecco come è andata
    Onana torna anche sulla vicenda doping raccontando nei minimi dettagli quanto accaduto: “Venivamo dalla partita con l’Atalanta. Abbiamo pareggiato (2-2) in una partita molto intensa. Siamo arrivati ??all’alba e mi sono svegliato con il mal di testa. Sono andato a prendere un medicinale che mi era stato prescritto (Litacol), ma mia moglie, che aveva appena partorito, aveva una pillola simile (Lasimac) che serve per la ritenzione idrica e l’ho presa involontariamente. Quel giorno sono stato il primo a fare il controllo antidoping e a tornare a casa. Quando un mese dopo, mentre ero in Camerun, mi dissero di essere positivo, dissi al dottore: ‘Sicuramente ti sei sbagliato. Ho fatto più di 23 test nella mia carriera’. Quando mi ha detto che era risultato positivo alla furosemide, ho risposto: ‘Che cos’è?’ È stata mia moglie a dirmi: ‘André, queste sono le pillole che mi ha prescritto il dottore’. Ecco cosa è successo. Ero nel pieno della mia carriera! Ero appena stato eletto quattro volte miglior portiere della Eredivisie, ero tra i migliori al mondo”. Il portiere camerunese inizialmente è stato squalificato per un anno, ma poi la pena è stata ridotta a nove mesi. Onana, pertanto, è già tornato in campo sia con la nazionale – contro il Malawi e la Costa d’Avorio il 13 e il 16 novembre – che con il club – il 24 novembre nel match di Champions League contro il Besiktas -. “Giocare di nuovo è stato come rinascere – racconta -. In Camerun mi hanno sostenuto dal primo minuto e, quando sono tornato, non mi aspettavo di giocare, ma l’allenatore mi ha detto: ‘André, sei il mio guerriero’. Ho pensato: ‘Wow, non gioco da nove mesi! Spero di potergli restituire la fiducia che mi sta dando’. È andato tutto bene”.
    Inter, già nel futuro: Onana, Raspadori e Kostic
    Inter, non solo Onana: svincolati di lusso nel mirino LEGGI TUTTO

  • in

    Inzaghi, che scivolone al termine di Inter-Cagliari!

    MILANO – Nonostante il netto 4-0 contro il Cagliari e il primato solitario in classifica, al Meazza non è filato tutto liscio. Al termine della gara contro i sardi di Walter Mazzarri, infatti, Simone Inzaghi è stato tradito dai gradini del Meazza ed è scivolato per terra mentre si stava dirigendo verso gli spogliatoi. Aiutato da due assistenti, il tecnico dell’Inter si è rialzato e ha rassicurato con un gesto i tifosi in tribuna. Poi una sana risata. Un piccolo “incidente” fuori dal campo, dunque, mentre dentro al rettangolo verde per Inzaghi e i nerazzurri è stata una serata magica, con Lautaro (doppietta) – il Toro ha anche sbagliato un calcio di rigore -, Sanchez e Calhanoglu – quinto gol nelle ultime sei partite di campionato – che hanno archiviato la pratica Cagliari portando i nerazzurri da soli in vetta alla classifica di Serie A. Guarda la gallerySpettacolo Inter, Cagliari ko: doppietta di Lautaro, Inzaghi sorride LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta sorteggi ottavi Champions ore 12: come vederli in tv e streaming

    La Juve da testa di serie, l’Inter da seconda del gruppo. Oggi alle 12, a Nyon, si terrà il sorteggio degli ottavi di Champions League. Nessuna squadra può affrontarne una della stessa nazionalità o già incontrata nella fase a gironi: per i bianconeri il rischio è il Psg di Messi, Mbappé e Neymar mentre sui nerazzurri incombono le inglesi come le due di Manchester o il Liverpool. Ma occhio anche al Bayern Monaco di Lewandowski. La regola dei gol in trasferta è stata abolita, quindi in caso di parità di reti dopo 180 minuti si va ai supplementari ed eventualmente ai calci di rigore. Le partite di andata si giocheranno il 15, 16, 22 e 23 febbraio e quelle di ritorno l’8, 9, 15 e 16 marzo.
    Dove vedere in tv e in streaming i sorteggi di Champions
    La cerimonia dei sorteggi di Nyon, in programma alle 12, sarà visibile in tv su Canale 20 e Sky Sport 24. Tuttosport.com seguirà l’evento in tempo reale.
    Le squadre teste di serie
    AjaxBayernJuventusLiverpoolLille Manchester CityManchester UnitedReal Madrid 
    Le squadre non teste di serie
    Atletico MadridBenfica ChelseaInterPsgSalisburgoSportingVillarreal LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, Inzaghi: “Quando sono arrivato non credevo di perdere Lukaku”

    MILANO – La netta vittoria sul Cagliari fa sorridere Simone Inzaghi, che si gode la vetta della classifica a due giornate dal giro di boa del campionato: “I ragazzi sono stati bravissimi – le parole dell’allenatore dell’Inter a Dazn – avevo chiesto attenzione, era una partita particolare anche per i risultati del weekend dove squadre importanti hanno fatto fatica. Dovevamo essere bravi a interpretarla e i ragazzi lo sono stati sin dall’avvio. Dopo l’1-0 del primo tempo ho fatto loro i complimenti e ho detto loro di sistemare la partita”. Guarda la gallerySpettacolo Inter, Cagliari ko: doppietta di Lautaro, Inzaghi sorride
    L’Inter crede nello scudetto
    Inzaghi elogia Lautaro Martinez, che ha segnato due gol, ma ha anche sbagliata un rigore: “Lautaro resta il nostro rigorista, poi c’è Calhanoglu e Perisic! I rigori li ho sbagliati anche io, chi non li tira non li sbaglierà mai. Lautaro Martinez deve continuare in questo modo, nelle ultime partite ha sempre fatto bene. Ha saltato la partita di Roma perché non era al cento per cento però è un giocatore che lavora tanto, sente la porta e lavora per la squadra”. L’Inter stasera torna a credere nello scudetto: “La vetta è importante e vogliamo rimanerci, però abbiamo visto il campionato com’è: un mese fa eravamo indietro. Dobbiamo guardare avanti, alla prossima avversaria visto che venerdì ne avremo una impegnativa”.
    Il retroscena di Inzaghi
    Il tecnico dei campioni d’Italia è contento anche di chi gioca meno: “Indipendentemente da chi gioca, ho cambiato e non ci sono problemi. Sanchez cresce sempre di più, Correa fino all’infortunio ha fatto benissimo, Lautaro e Dzeko fanno sempre bene. Ho sempre risposte importanti da chi chiamo in causa”. Inzaghi svela infine un retroscena estivo, che l’ha convinto a mutare spartito: “Quando ho accettato l’Inter pensavo di non avere Hakimi. Poi è successa la cosa di Eriksen, poi l’addio di Lukaku. Quindi ho dovuto cambiare. Ma ho la fortuna di avere una società alle spalle. Ci siamo messi sotto e abbiamo cercato giocatori funzionali. Abbiamo fatto un ottimo cammino in Europa e quello era il nostro obiettivo prima di Natale. Ci siamo arrivati con merito, con una giornata di anticipo, e adesso sotto con il campionato. Dobbiamo essere bravi ad andare avanti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Inter-Cagliari 4-0, Inzaghi vola al primo posto in classifica

    MILANO – L’Inter di Simone Inzaghi batte 4-0 il Cagliari e scavalca il Milan in vetta alla classifica di Serie A, coronando un inseguimento durato 17 giornate. I detentori dello scudetto, alla quinta vittoria consecutiva in campionato, sono trascinati dai gol di Lautaro Martinez (doppietta), Sanchez, stasera in versione vice Dzeko, e Calhanoglu. Festa sugli spalti per gli ultras nerazzurri, che hanno ricordato con striscioni e bandiere lo storico vicepresidente Peppino Prisco, di cui ricorrevano, due giorni fa, i 100 anni dalla nascita e, oggi, i 20 anni dalla scomparsa. I guai continuano per il Cagliari dell’ex interista Walter Mazzarri, a secco di vittorie dal 17 ottobre (9 gare) e a soli 2 punti dall’ultimo posto in classifica.Guarda la gallerySpettacolo Inter, Cagliari ko: doppietta di Lautaro, Inzaghi sorride
    Inter-Cagliari, la cronaca
    I nerazzurri scendono in campo con De Vrij nuovamente al centro della difesa e Sanchez partner d’attacco di Lautaro Martinez per far rifiatare Dzeko, mentre Dumfries e Perisic sono i cursori sulle fasce. Nel Cagliari difesa a tre con l’ex interista Godin centrale preferito a Ceppitelli (finito in tribuna), mentre davanti agiscono capitan Joao Pedro con l’altro ex nerazzurro Keita Baldé, che vince il ballottaggio con Pavoletti. Il primo tempo è un monologo dell’Inter, che mette alle corde i sardi con occasioni a ripetizione: inizialmente i ragazzi di Inzaghi ci provano soprattutto dalla distanza con conclusioni di Barella (alta), Skriniar (Cragno risponde in tuffo) e Lautaro Martinez (parata facile di Cragno). Il gol nerazzurro matura al 29′ su azione d’angolo: Calhanoglu batte il corner e Lautaro Martinez, sul primo palo, incorna alla perfezione con un balzo impressionante. La reazione del Cagliari si limita a un bel destro di Deiola, troppo centrale per impensierire Handanovic. Nel finale del primo tempo Cragno si erge a protagonista del match con due interventi provvidenziali: al 41′ salva d’instinto su Sanchez lanciato a rete e al 44′ para un rigore di Lautaro Martinez, concesso per un suo fallo in uscita su Dumfries; Calhanoglu peraltro si avventa sulla ribattuta, ma spara alto.
    Doppietta per Lautaro Martinez
    I campioni d’Italia raddoppiano al 50′: Barella alza il pallone e lo mette in mezzo, in mezza rovesciata quasi senza vedere, per Sanchez, che colpisce al volo di destro, battendo Cragno. La festa dell’Inter si trasforma in show: al 66′ Calhanoglu cala il tris con un bolide di destro, indirizzato all’incrocio dei pali. Due minuti più tardi è ancora Barella a inventarsi l’assist vincente, stavolta per lanciare Lautaro Martinez, che controlla di petto e supera Cragno con un tocco morbido. E’ il 4-0. L’attaccante argentino si conferma una bestia nera per il Cagliari, a cui ha segnato il suo primo gol in Serie A nel settembre 2018, colpendo ancora i sardi altre cinque volte fino a oggi. Cragno deve fare un lavoro super anche nel finale, per evitare un passivo peggiore: una sua parata su Skriniar all’80’, soprattutto, ha del miracoloso. All’85’ Sanchez colpisce anche la traversa e cala il sipario: l’Inter vince 4-0, volando in testa, il Cagliari affonda nelle sabbie mobili della zona retrocessione. LEGGI TUTTO

  • in

    Serie A, l'Inter può vincere contro il Cagliari

    L’Inter dopo aver battuto la Roma all’Olimpico per 3-0 (con tutti i gol segnati nel primo tempo) ha le carte in regola per vincere anche in casa contro il Cagliari. I rossoblù lontano dai lidi amici non hanno ancora mai vinto e nelle precedenti quattro sfide di campionato hanno sempre portato a casa un punto.
    Fai ora i tuoi pronostici!
    I numeri parlano chiaro
    Per le quote non c’è partita, il segno 1 non sembra in discussione. Tra campionato e Champions League Dzeko e compagni al Meazza hanno sempre segnato due o tre reti in sei gare su dieci. Joao Pedro e soci invece hanno sempre incassato almeno due reti in cinque delle precedenti sei trasferte. Piace il Multigol Casa 2-3 al novantesimo. LEGGI TUTTO

  • in

    Gabigol, stoccata all'Inter: “Una spina nel fianco”

    Durante un’intervista per il podcast Podpah, Gabriel Barbosa, conosciuto ai più come Gabigol, ex attaccante dell’Inter ora in forza al Flamengo, è tornato a parlare della sua esperienza a Milano: “Sono io che decido il mio futuro, perché che mi piaccia o no, è la mia vita. Non mi pento di essere tornato in Brasile. Volevo farlo, ma per me l’Inter è sempre stata una spina nel fianco. Perché non ho giocato e non mi lasciavano andare. Mi dicevo che avevo 18 anni, che avevo bisogno di giocare. Poi c’è stata l’opportunità per me di andare al Benfica, in quell’istante pensavo: ‘Ovunque, tranne che tornare all’Inter’. Sapevo che se fossi tornato in Brasile, sarei diventato capocannoniere”. Gabigol ha poi aggiunto: “L’Inter non mi ha lasciato fare quello che volevo. Ho sempre voluto tornare al Santos. Il mio desiderio è sempre stato quello. Ma il Santos all’epoca era in difficoltà finanziare e lo è ancora. Poi ho parlato con Corinthians, São Paulo e alcune altre squadre. Avevo una proposta dalla Spagna, ma volevo tornare in Brasile”.Guarda la galleryInzaghi-Barella, pace fatta. L’Inter si sfida a palle di neve LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, Barella e il futuro da capitano: “Felici con Handanovic”

    MILANO – “La fiducia l’Inter me l’ha sempre dimostrata anche prima di questo rinnovo. Sono felice che sia arrivato perchè è stato voluto da entrambe le parti, spero che siano contenti anche i tifosi, io non posso fare altro che ringraziare il club e la tifoseria, mi hanno sempre dato sostegno da quando sono arrivato”. Con queste parole lasciate ai micorofni di Sky, Nicolò Barella ha parlato di passato, presente e futuro con la maglia nerazzurra. L’Inter è pronta da ripartire dal centrocampista sardo per continuare la sua lotta al titolo, ma si pensa anche al futuro. Un rinnovo del contratto recentemente firmato e la possibilità, guardando avanti, di prendere la fascia di capitano, anche se l’ex Cagliari non ha fretta: “C’è Handanovic, c’è Ranocchia, tanti giocatori che hanno vissuto anche periodi bui qui all’Inter, in una squadra che non era questa, quindi è giusto che adesso si godano il momento, sono loro i capitani e noi siamo felicissimi di averli perchè ci danno una mano”.Guarda la galleryInter, follia Barella: reazione a Militao, espulso FOTO LEGGI TUTTO