consigliato per te

  • in

    Inter, Inzaghi: “Che peccato non aver allenato Eriksen”

    SALERNO – “Stasera penserò all’atteggiamento che ha avuto la squadra. Chiaramente in questo tipo di partite, vedendo prima la classifica, hai tutto da perdere e in questi giorni l’avevamo preparata molto bene, perché sapevamo che dovevamo approcciare subito per cercare di non mettere mai in partita la Salernitana e così è stato”. Il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ha commentato ai microfoni di Dazn la cinquina inflitta ai granata di Colantuono: “Abbiamo trovato una linea a cinque come nelle ultime partite, però quella della Salernitana era un po’ più alta, lo sapevamo, ne hanno approfittato Sanchez, Dumfries, Perisic e Dzeko, ma abbiamo fatto bene. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Una squadra seria, concentrata, che è venuta qui a Salerno sapendo che doveva fare una partita importante e così è stato”.
    Inzaghi: “Ho subito sentito ‘mia’ l’Inter”
    “Io architetto d’interni come ha detto Ausilio? Mi fa piacere, ma come ho detto più volte ho trovato una società molto molto importante, che mi ha supportato fin dal primo giorno, che ha creduto in me e nel mio staff sempre, sono contento che stiamo andando bene, poi la fortuna degli allenatori è quella di lavorare con giocatori forti e che danno grandissima disponibilità. Io fin da subito, per come mi hanno accolto i calciatori e per la disponibilità che mi hanno dato, ho sentito ‘mia’ questa squadra. Se si pensa anche alle prime partite, quelle giocate a San Siro con Genoa e Bologna, per me l’Inter era questa. Era già l’Inter ad agosto, creavamo tanto, giocavamo bene. Poi abbiamo perso qualche punto, sbagliando qualche rigore, subendone qualcuno e la classifica, complice anche la Champions, era diventata difficile con due squadre che avevano fatto en plein. Ma non mi sono, anzi, non ci siamo scoraggiati e siamo riusciti ad arrivare in testa alla classifica anche se sappiamo che si tratta di un percorso lungo e complicato”.
    Inzaghi: “Che peccato non aver allenato Eriksen”
    “Chi è l’avversaria per lo Scudetto? Le ho affrontate tutte e tre e sono una meglio dell’altra: tre squadre molto organizzate, con tanto talento, con ottimi allenatori, quindi sarà tutto aperto fino alla fine del campionato. A volte, da qualche partita e da alcune sconfitte, si esce più forti. Chiaramente la sconfitta con la Lazio, in quel momento, ci aveva creato problemi, però siamo stati lucidi, lo abbiamo analizzato e poi siamo ripartiti nel migliore dei modi. Eriksen? Gli do un grandissimo abbraccio. Ho il dispiacere di non averlo potuto allenare, però gli auguro di ripartire. So che sta bene, gli faccio un grandissimo in bocca al lupo”.
    Guarda la galleryInter straripante all’Arechi: Salernitana travolta dalla capolista LEGGI TUTTO

  • in

    Salernitana-Inter 0-5: Inzaghi non molla la vetta e tenta la fuga

    SALERNO – Sesta vittoria di fila e prove di fuga per l’Inter di Simone Inzaghi, che domina all’Arechi nel secondo anticipo della 18ª giornata di Serie A e allunga in vetta, in attesa di vedere cosa faranno prima l’Atalanta (ora a -6 e attesa dalla gara casalinga contro la Roma) e poi il Milan (a-4) e il Napoli (a -7) che si sfideranno a San Siro in un importantissimo scontro diretto. A essere travolta dal ‘rullo compressore’ nerazzurro stavolta è la Salernitana di Colantuono, caduta sotto i colpi di Perisic, Dumfries, Sanchez, Lautaro Martinez e Gagliardini (0-5) e sempre più ultima in classifica (quarto ko consecutivo per i granata, il settimo nelle ultime 8 gare).
    Salernitana-Inter 0-5: statistiche e tabellino
    Le scelte dei tecnici
    Indisponibili Correa e Darmian per Inzaghi che lascia in panchina Skriniar e Lautaro Martinez per dare spazio a D’Ambrosio in difesa (con De Vrij e Bastoni) e a Sanchez in attacco, con il cileno a far coppia con Dzeko. In mediana è Brozovic il ‘cervello’ del 3-5-2 nerazzurro, con Barella e Calhanoglu ai suoi lati e le fasce consegnate a Dumfries e a Peris. Sull’altro fronte out Strandberg, Ruggeri, il senegalese Mamadou Coulibaly e Capezzi per il tecnico di casa Colantuono, che schiera i suoi ‘a specchio’ con i campioni d’Italia: il maliano Lassana Coulibaly è il metronomo in mezzo al campo tra Kastanos e Obi, dietro ci sono Gyomber e Gagliolo ai lati di Bogdan mentre capitan Ribery fa coppia con Simy davanti e Delli Carri e Ranieri sono gli esterni.
    Guarda la galleryInter straripante all’Arechi: Salernitana travolta dalla capolista
    Perisic la sblocca, Dumfries raddoppia
    Inter subita aggressiva e Salernitana ben presto chiusa nella propria metà campo, sono appena undici i minuti che impiegano i nerazzurri a sbloccare il match: angolo pennellato da Calhanoglu sulla testa di Perisic che si sfila dalla marcatura di Gagliolo e supera Fiorillo in girata. I granata accusano il colpo e rischiano di crollare immediatamente, tenuti però in piedi da un grande intervento del portiere che devia in corner una conclusione ravvicinata di Dumfries, innescato da Sanchez (13′). L’Inter è in controllo ma il diffidato Barella si prende un giallo evitabile (salterà la prossima sfida a San Siro contro il Torino) e per poco non viene punita da Ribery, che alla mezz’ora mette Obi davanti ad Handanovic bravo però a chiudere lo specchio a tu per tu con il nigeriano. Il brivido ‘risveglia’ la squadra di Inzaghi che ricomincia a comandare la partita e al 33′ raddoppia: Dzeko si libera con un bel movimento e riceve palla, servendo poi l’arrembante Dumfries che tutto solo in area non lascia scampo a Fiorillo. E prima del riposo è clamoroso l’errore di Dzeko che a porta vuota, dopo un’uscita a vuoto del portiere di casa, su azione da corner spedisce la palla a lato di testa (41′).
    Serie A, la classifica
    I nerazzurri dilagano nella ripresa
    Si va al riposo con la capolista avanti 2-0 e dagli spogliatoi rientrano gli stessi ventidue, con Colantuono che punta sulla voglia di riscatto dei suoi. E a reagire la Salernitana ci prova, alzando il baricentro, ma lascia inevitabilmente spazi a un’Inter che se li prende senza fare troppi complimenti. In uno di questi Barella invita D’Ambrosio, che cerca la porta scheggiando il palo (49′), mentre è magistrale la ripartenza orchestrata da Dzeko e Calhanoglu e finalizzata da Sanchez. Sul 3-0 e con la partita ormai ‘in ghiaccio’, Inzaghi può iniziare a gestire le forze e fa un triplo cambio al 56′ (dentro Vidal, Dimarco e Lautaro Martinez al posto di Barella, Bastoni e Sanchez) e getta nella mischia anche Gagliardini (per Brozovic al 71′). Tra i granata arriva invece il momento di Djuric e Schiavone prima (fuori Simy e Kastanos al 61′) e di Jaroszkynski e Gondo poi (al 71′ per Ribery e Ranieri). Mosse vane quelle di Colantuono, che non riescere a scuotere una Salernitana ormai in balia di un’Inter che cala anche il poker con Lautaro Martinez (77′) e nel finale (87′) fissa il risultato sul 5-0 con Gagliardini.
    Serie A, risultati e calendario LEGGI TUTTO

  • in

    Salernitana-Inter, da provare il Multigol 2-4 al novantesimo

    La 18ª giornata di Serie A prevede il confronto tra la Salernitana (ultima) e l’Inter (prima). I granata la scorsa settimana hanno perso sul campo della Fiorentina (4-0) mentre i nerazzurri sono reduci dal successo interno contro il Cagliari (4-0).
    Fai ora i tuoi pronostici!
    Sulla carta non c’è partita
    Per le quote non sembrano esserci dubbi. L’Inter parte favorita per la conquista dei tre punti. La squadra allenata da Simone Inzaghi dopo aver perso all’Olimpico contro la Lazio ha fatto registrare 3 vittorie (contro Empoli, Venezia e Roma tutte senza subire gol) 1 pareggio (con il Milan per 1-1) nelle successive 4 trasferte di campionato. Dzeko e compagni in Serie A lontano dai lidi amici hanno sempre segnato 2 o 3 reti in 7 gare su 9. La Salernitana in casa viaggia a una media di 2 reti esatte subite a partita (16 in 8 incontri) ed ha sempre perso nelle precedenti 4 gare disputate all’Arechi. Intriga la “combo” che associa il “2” al Multigol 2-4.  LEGGI TUTTO

  • in

    Onana snobba l'Inter: “Barcellona la mia prima opzione, lì mi sento a casa”

    Ha soli 25 anni, eppure André Onana è già finito sul taccuino dei top club europei. Il portiere dell’Ajax andrà in scadenza a giugno e ha già deciso che lascerà il club olandese. Nella finestra di trasferimenti di gennaio potrà pertanto accordarsi con quello che diventerà il suo prossimo club. Tra le pretendenti c’è l’Inter che, attraverso Marotta, ha manifestato il proprio interesse per l’estremo difensore camerunese. Il classe ’96, però, ha rilasciato delle interviste al portale Sport e al quotidiano spagnolo Marca nel quale sembra snobbare i nerazzurri, preferendo un’altra destinazione, il Barcellona, club nel quale è cresciuto calcisticamente: “Un accordo con l’Inter? Si dicono tante cose, parlano anche di Arsenal, Barcellona, ma al momento non c’è nulla – ammette -. Sono in contatto con il Barça, ho un ottimo rapporto con il club essendoci cresciuto da ragazzo. Barcellona è casa mia, i contatti sono sempre vivi ed è la mia prima opzione. Se ci saranno i presupposti perché la mia nuova squadra sia il Barça, ci andrò. Siamo in contatto con diverse squadre – prosegue -, ma non ne abbiamo ancora scelta nessuna. Non si sa mai cosa può succedere in certe situazioni. Aspettiamo di vedere che progetto ci piace di più, poi sceglieremo. Il Barcellona continua ad essere uno dei top al mondo. Per me conta molto andare in una squadra dove giocare ogni settimana. Voglio competere per vincere tutto”. 
    Onana e la squalifica per doping: ecco come è andata
    Onana torna anche sulla vicenda doping raccontando nei minimi dettagli quanto accaduto: “Venivamo dalla partita con l’Atalanta. Abbiamo pareggiato (2-2) in una partita molto intensa. Siamo arrivati ??all’alba e mi sono svegliato con il mal di testa. Sono andato a prendere un medicinale che mi era stato prescritto (Litacol), ma mia moglie, che aveva appena partorito, aveva una pillola simile (Lasimac) che serve per la ritenzione idrica e l’ho presa involontariamente. Quel giorno sono stato il primo a fare il controllo antidoping e a tornare a casa. Quando un mese dopo, mentre ero in Camerun, mi dissero di essere positivo, dissi al dottore: ‘Sicuramente ti sei sbagliato. Ho fatto più di 23 test nella mia carriera’. Quando mi ha detto che era risultato positivo alla furosemide, ho risposto: ‘Che cos’è?’ È stata mia moglie a dirmi: ‘André, queste sono le pillole che mi ha prescritto il dottore’. Ecco cosa è successo. Ero nel pieno della mia carriera! Ero appena stato eletto quattro volte miglior portiere della Eredivisie, ero tra i migliori al mondo”. Il portiere camerunese inizialmente è stato squalificato per un anno, ma poi la pena è stata ridotta a nove mesi. Onana, pertanto, è già tornato in campo sia con la nazionale – contro il Malawi e la Costa d’Avorio il 13 e il 16 novembre – che con il club – il 24 novembre nel match di Champions League contro il Besiktas -. “Giocare di nuovo è stato come rinascere – racconta -. In Camerun mi hanno sostenuto dal primo minuto e, quando sono tornato, non mi aspettavo di giocare, ma l’allenatore mi ha detto: ‘André, sei il mio guerriero’. Ho pensato: ‘Wow, non gioco da nove mesi! Spero di potergli restituire la fiducia che mi sta dando’. È andato tutto bene”.
    Inter, già nel futuro: Onana, Raspadori e Kostic
    Inter, non solo Onana: svincolati di lusso nel mirino LEGGI TUTTO

  • in

    Inzaghi, che scivolone al termine di Inter-Cagliari!

    MILANO – Nonostante il netto 4-0 contro il Cagliari e il primato solitario in classifica, al Meazza non è filato tutto liscio. Al termine della gara contro i sardi di Walter Mazzarri, infatti, Simone Inzaghi è stato tradito dai gradini del Meazza ed è scivolato per terra mentre si stava dirigendo verso gli spogliatoi. Aiutato da due assistenti, il tecnico dell’Inter si è rialzato e ha rassicurato con un gesto i tifosi in tribuna. Poi una sana risata. Un piccolo “incidente” fuori dal campo, dunque, mentre dentro al rettangolo verde per Inzaghi e i nerazzurri è stata una serata magica, con Lautaro (doppietta) – il Toro ha anche sbagliato un calcio di rigore -, Sanchez e Calhanoglu – quinto gol nelle ultime sei partite di campionato – che hanno archiviato la pratica Cagliari portando i nerazzurri da soli in vetta alla classifica di Serie A. Guarda la gallerySpettacolo Inter, Cagliari ko: doppietta di Lautaro, Inzaghi sorride LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta sorteggi ottavi Champions ore 12: come vederli in tv e streaming

    La Juve da testa di serie, l’Inter da seconda del gruppo. Oggi alle 12, a Nyon, si terrà il sorteggio degli ottavi di Champions League. Nessuna squadra può affrontarne una della stessa nazionalità o già incontrata nella fase a gironi: per i bianconeri il rischio è il Psg di Messi, Mbappé e Neymar mentre sui nerazzurri incombono le inglesi come le due di Manchester o il Liverpool. Ma occhio anche al Bayern Monaco di Lewandowski. La regola dei gol in trasferta è stata abolita, quindi in caso di parità di reti dopo 180 minuti si va ai supplementari ed eventualmente ai calci di rigore. Le partite di andata si giocheranno il 15, 16, 22 e 23 febbraio e quelle di ritorno l’8, 9, 15 e 16 marzo.
    Dove vedere in tv e in streaming i sorteggi di Champions
    La cerimonia dei sorteggi di Nyon, in programma alle 12, sarà visibile in tv su Canale 20 e Sky Sport 24. Tuttosport.com seguirà l’evento in tempo reale.
    Le squadre teste di serie
    AjaxBayernJuventusLiverpoolLille Manchester CityManchester UnitedReal Madrid 
    Le squadre non teste di serie
    Atletico MadridBenfica ChelseaInterPsgSalisburgoSportingVillarreal LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, Inzaghi: “Quando sono arrivato non credevo di perdere Lukaku”

    MILANO – La netta vittoria sul Cagliari fa sorridere Simone Inzaghi, che si gode la vetta della classifica a due giornate dal giro di boa del campionato: “I ragazzi sono stati bravissimi – le parole dell’allenatore dell’Inter a Dazn – avevo chiesto attenzione, era una partita particolare anche per i risultati del weekend dove squadre importanti hanno fatto fatica. Dovevamo essere bravi a interpretarla e i ragazzi lo sono stati sin dall’avvio. Dopo l’1-0 del primo tempo ho fatto loro i complimenti e ho detto loro di sistemare la partita”. Guarda la gallerySpettacolo Inter, Cagliari ko: doppietta di Lautaro, Inzaghi sorride
    L’Inter crede nello scudetto
    Inzaghi elogia Lautaro Martinez, che ha segnato due gol, ma ha anche sbagliata un rigore: “Lautaro resta il nostro rigorista, poi c’è Calhanoglu e Perisic! I rigori li ho sbagliati anche io, chi non li tira non li sbaglierà mai. Lautaro Martinez deve continuare in questo modo, nelle ultime partite ha sempre fatto bene. Ha saltato la partita di Roma perché non era al cento per cento però è un giocatore che lavora tanto, sente la porta e lavora per la squadra”. L’Inter stasera torna a credere nello scudetto: “La vetta è importante e vogliamo rimanerci, però abbiamo visto il campionato com’è: un mese fa eravamo indietro. Dobbiamo guardare avanti, alla prossima avversaria visto che venerdì ne avremo una impegnativa”.
    Il retroscena di Inzaghi
    Il tecnico dei campioni d’Italia è contento anche di chi gioca meno: “Indipendentemente da chi gioca, ho cambiato e non ci sono problemi. Sanchez cresce sempre di più, Correa fino all’infortunio ha fatto benissimo, Lautaro e Dzeko fanno sempre bene. Ho sempre risposte importanti da chi chiamo in causa”. Inzaghi svela infine un retroscena estivo, che l’ha convinto a mutare spartito: “Quando ho accettato l’Inter pensavo di non avere Hakimi. Poi è successa la cosa di Eriksen, poi l’addio di Lukaku. Quindi ho dovuto cambiare. Ma ho la fortuna di avere una società alle spalle. Ci siamo messi sotto e abbiamo cercato giocatori funzionali. Abbiamo fatto un ottimo cammino in Europa e quello era il nostro obiettivo prima di Natale. Ci siamo arrivati con merito, con una giornata di anticipo, e adesso sotto con il campionato. Dobbiamo essere bravi ad andare avanti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Inter-Cagliari 4-0, Inzaghi vola al primo posto in classifica

    MILANO – L’Inter di Simone Inzaghi batte 4-0 il Cagliari e scavalca il Milan in vetta alla classifica di Serie A, coronando un inseguimento durato 17 giornate. I detentori dello scudetto, alla quinta vittoria consecutiva in campionato, sono trascinati dai gol di Lautaro Martinez (doppietta), Sanchez, stasera in versione vice Dzeko, e Calhanoglu. Festa sugli spalti per gli ultras nerazzurri, che hanno ricordato con striscioni e bandiere lo storico vicepresidente Peppino Prisco, di cui ricorrevano, due giorni fa, i 100 anni dalla nascita e, oggi, i 20 anni dalla scomparsa. I guai continuano per il Cagliari dell’ex interista Walter Mazzarri, a secco di vittorie dal 17 ottobre (9 gare) e a soli 2 punti dall’ultimo posto in classifica.Guarda la gallerySpettacolo Inter, Cagliari ko: doppietta di Lautaro, Inzaghi sorride
    Inter-Cagliari, la cronaca
    I nerazzurri scendono in campo con De Vrij nuovamente al centro della difesa e Sanchez partner d’attacco di Lautaro Martinez per far rifiatare Dzeko, mentre Dumfries e Perisic sono i cursori sulle fasce. Nel Cagliari difesa a tre con l’ex interista Godin centrale preferito a Ceppitelli (finito in tribuna), mentre davanti agiscono capitan Joao Pedro con l’altro ex nerazzurro Keita Baldé, che vince il ballottaggio con Pavoletti. Il primo tempo è un monologo dell’Inter, che mette alle corde i sardi con occasioni a ripetizione: inizialmente i ragazzi di Inzaghi ci provano soprattutto dalla distanza con conclusioni di Barella (alta), Skriniar (Cragno risponde in tuffo) e Lautaro Martinez (parata facile di Cragno). Il gol nerazzurro matura al 29′ su azione d’angolo: Calhanoglu batte il corner e Lautaro Martinez, sul primo palo, incorna alla perfezione con un balzo impressionante. La reazione del Cagliari si limita a un bel destro di Deiola, troppo centrale per impensierire Handanovic. Nel finale del primo tempo Cragno si erge a protagonista del match con due interventi provvidenziali: al 41′ salva d’instinto su Sanchez lanciato a rete e al 44′ para un rigore di Lautaro Martinez, concesso per un suo fallo in uscita su Dumfries; Calhanoglu peraltro si avventa sulla ribattuta, ma spara alto.
    Doppietta per Lautaro Martinez
    I campioni d’Italia raddoppiano al 50′: Barella alza il pallone e lo mette in mezzo, in mezza rovesciata quasi senza vedere, per Sanchez, che colpisce al volo di destro, battendo Cragno. La festa dell’Inter si trasforma in show: al 66′ Calhanoglu cala il tris con un bolide di destro, indirizzato all’incrocio dei pali. Due minuti più tardi è ancora Barella a inventarsi l’assist vincente, stavolta per lanciare Lautaro Martinez, che controlla di petto e supera Cragno con un tocco morbido. E’ il 4-0. L’attaccante argentino si conferma una bestia nera per il Cagliari, a cui ha segnato il suo primo gol in Serie A nel settembre 2018, colpendo ancora i sardi altre cinque volte fino a oggi. Cragno deve fare un lavoro super anche nel finale, per evitare un passivo peggiore: una sua parata su Skriniar all’80’, soprattutto, ha del miracoloso. All’85’ Sanchez colpisce anche la traversa e cala il sipario: l’Inter vince 4-0, volando in testa, il Cagliari affonda nelle sabbie mobili della zona retrocessione. LEGGI TUTTO