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    Serie A, il Milan può vincere contro il Sassuolo

    Il Milan la scorsa settimana ha perso sul campo della Fiorentina, un 4-3 pirotecnico che ha sancito il primo ko in campionato dei rossoneri. Il “Diavolo” ora per rialzare subito la testa cercherà di ottenere i tre punti in casa contro il Sassuolo.
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    Il “Diavolo” parte favorito
    La squadra allenata da Pioli nelle prime 6 gare disputate di fronte ai propri tifosi ha fatto registrare la bellezza di 5 vittorie (con Cagliari, Lazio, Venezia, Verona e Torino) e un pareggio (nel derby contro l’Inter). I rossoneri in queste 6 sfide sono andati a segno in 13 occasioni, 4 invece i gol subiti. Il Sassuolo in trasferta è una squadra del tutto imprevedibile. Per la compagine neroverde ci sono da segnalare i successi ottenuti sui campi di Verona (3-2) e Juventus (2-1) ma anche le sconfitte contro Roma (2-1), Atalanta (2-1) e Udinese (3-2). Berardi e compagni lontano dai lidi amici hanno pareggiato solamente all’8ª giornata contro il Genoa (2-2). Osservando con attenzione tutti i risultati fatti registrare dal Sassuolo fuori casa si nota subito una cosa: l’undici di Dionisi ha sempre regalato l’Over 2,5 al novantesimo (11 reti all’attivo e 12 al passivo). Facendo un rapido calcolo il Milan al Meazza viaggia a una media di 2,16 gol segnati a partita mentre il Sassuolo in trasferta ne subisce di media due. Detto ciò è lecito aspettarsi almeno due reti da parte di Ibrahimovic & Co. Ok l’Over 1,5 Casa al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Venezia-Inter, assenti due “parziali/finali” opposti

    Il Venezia ha il morale alle stelle. La compagine veneta grazie ai 7 punti conquistati nelle ultime 3 giornate si è allontanata notevolmente dalla zona retrocessione. L’Inter con la vittoria ottenuta in casa contro il Napoli è volata in classifica a quattro lunghezze di distanza dalla coppia di testa. La sfida con i lagunari rappresenta un’occasione quanto mai propizia per non vanificare il recupero di punti effettuato sette giorni fa e le premesse per un match aperto e, magari, con qualche rete in più sembrano esserci tutte.
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    Neroverdi in casa due volte sotto al riposo ma poi niente “X”
    Il ruolino di marcia casalingo del Venezia presenta due vittorie, altrettante sconfitte e un pareggio. Questo dato serve solo come spunto per evidenziare un dato abbastanza interessante relativo al rendimento interno dell’undici guidato da Paolo Zanetti. Nelle cinque partite disputate allo stadio Penzo i neroverdi sono andati due volte sotto al riposo: nel primo caso, era la quarta giornata, contro lo Spezia (0-1 al 45’), nel secondo, due turni fa, contro la Roma (1-2 al termine della prima frazione di gioco). Quello che vale la pena evidenziare è che al “2” di metà gara ha fatto seguito un altro “2” al 90’ contro lo Spezia (1-2 il risultato finale) e un segno “1” al 90’ contro la Roma (3-2 il risultato finale). L’accoppiata “Parziale/Finale” che manca al Venezia (mai fatta registrare neanche in occasione di tutti gli altri incontri fin qui disputati) è la “2/X” e, come vedremo, fa da contraltare a quella che invece manca all’Inter.
    Nerazzurri ancora in attesa dell’X al 45’ e il “2” a fine gara
    Se il Venezia, come si diceva, non ha ancora mai collezionato un’accoppiata “Parziale/Finale 2/X” anche l’Inter è alle prese con una situazione analoga e… opposta. La formazione allenata da Simone Inzaghi, infatti, dopo tredici giornate, ha chiuso il primo tempo in parità soltanto due volte, una in casa (contro l’Udinese e poi ha vinto) e l’altra, diciamo in trasferta, contro il Milan ma qui il risultato di 1-1 registrato prima dell’intervallo è rimasto uguale anche quando le squadre sono tornate negli spogliatoi. E così se al Venezia manca l’accoppiata “Parziale/Finale 2/X” all’Inter c’è attesa invece per una ”X/2”. E chissà che non possa essere proprio questa l’occasione perché una delle due decida di farsi vedere. LEGGI TUTTO

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    Inter-Shakhtar, Inzaghi: “Partita difficile, Perisic grande risorsa”

    MILANO –  L’allenatore dei nerazzurri Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il 2-0 con cui l’Inter ha battuto a San Siro lo Shakthar Donetsk: “La corsa dopo il gol di Dzeko? Avevamo bisogno di questa vittoria, dopo un buon primo tempo eravano ancora sullo 0-0 quindi c’era un po’ di tensione. Il primo gol è stato una liberazione. Arrivare in fondo in Italia e in Europa? Siamo in un buon momento ma le insidie e le partite sono tante”.
    Inter-Shakhtar Donetsk, tabellino e statistiche
    Inter-Shakthar 2-0: Dzeko scatenato, sorride Inzaghi
    Inzaghi: “Perisic grande risorsa, deve continuare così”

    Qualificazione? Sarebbe un grande traguardo, come detto in passato avevamo questo obiettivo, dopo più di dieci anni si doveva provare a passare il turno. Abbiamo vinto tre partite di fila, oggi soprattutto dopo il Napoli non era facile recuperare. Veniamo da due vittorie fondamentali ma la strada è ancora lunga. Cos’è cambiato con l’Inzaghi della Lazio? Dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori, normale che non avendo più a disposizione giocatori con certe caratteristiche ho cambiato un po’ il modo di giocare. Siamo il miglior attacco in serie A, dobbiamo portare tutti dentro. Ho dei ragazzi che si allenano sempre bene, per me fare le scelte non è semplice”. Perisic? Sta facendo benissimo, da avversario mi dava sempre grattacapi da esterno alto o da quinto di centrocampo. Appena arrivato sapevo sarebbe stato una grande risorsa, deve continuare così”, conclude il tecnico nerazzurro.  LEGGI TUTTO

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    Inter-Napoli 3-2: Calhanoglu-Perisic-Lautaro, Inzaghi a -4 da Spalletti

    MILANO – Dopo il Milan cade anche l’altra capolista della Serie A: il Napoli esce sconfitto 3-2 dal Meazza contro l’Inter. I ragazzi dell’ex Luciano Spalletti, che restano in testa alla classifica in coabitazione con i rossoneri di Pioli a quota 32 punti, sbloccano il risultato al 17′ con Zielinski, ma chiudono in svantaggio la prima frazione di gioco, rimontati dal rigore di Calhanoglu (25′) e dalla spizzata di Perisic a un passo dal riposo (44′). Nella ripresa, con Osimhen costretto ad abbandonare il campo dopo un terribile scontro con Skriniar, il tris di Lautaro Martinez (61′) e il capolavoro di Mertens, appena entrato (78′), fissano il punteggio sul 3-2, che non cambia nonostante gli otto minuti di recupero, un miracolo di Handanovic al 91′, che si oppone a Mario Rui con l’aiuto della traversa, e alla volée a botta sicura di Mertens, che si spegne in curva al 97′. Simone Inzaghi sale a 28 punti, a -4 dalla coppia in vetta.
    Inter-Napoli, tabellino e statistiche
    Serie A, risultati e classifica
    Inter-Napoli, le scelte di Inzaghi e Spalletti
    Senza De Vrij e Sanchez e con Dzeko non ancora al top della condizione, Simone Inzaghi sfida la prima della classe affidandosi al tandem offensivo argentino Correa-Lautaro Martinez. Darmian e Perisic a tutta fascia, Barella-Brozovic-Calhanoglu a centrocampo, Ranocchia nel cuore della difesa con accanto Skriniar e Bastoni ed Handanovic tra i pali completano il 3-5-2 del tecnico dell’Inter. Il collega del Napoli, l’ex nerazzurro Luciano Spalletti, risponde con il 4-2-3-1: Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly e Mario Rui a protezione di Ospina, Anguissa e Fabian Ruiz in mediana e Lozano, Zielinski ed Insigne alle spalle di Osimhen.
    Guarda la galleryL’Inter non molla lo scudetto: Napoli ko, Lautaro si risveglia
    Zielinski apre, Calhanoglu-Perisic rispondono: Inter-Napoli 2-1 al 45′
    È soltanto il quinto giro di lancetta quando Insigne non allarga il gioco e scarica su Fabian Ruiz, ma il tentativo sul primo palo dello spagnolo non sorprende Handanovic. L’Inter risponde al 7′ con un colpo di testa di Lautaro Martinez: proteste azzurre per l’azione viziata da un contatto Barella-Anguissa a centrocampo. Particolarmente nervoso Osimhen, che si prende un giallo al 10′ per una pressione troppo energica su Skriniar. Seguono alcuni minuti di calma apparente, un’inerzia spezzata prima dalla progressione di Darmian, il cui mancino dal limite si spegne sul fondo, quindi dal vantaggio del Napoli, firmato da Zielinski al 17′: il polacco vince un duello con Barella, Osimhen e Insigne ricamano per lo stesso ex Udinese, che trova il quarto centro stagionale beffando l’estremo difensore sloveno con un piattone destro. Padroni di casa pericolosi al 19′, ma Skriniar non riesce ad impattare di testa la sfera scodellata in mezzo sugli sviluppi di un calcio da fermo. Il match però si accende e il Meazza si trasforma in una bolgia dopo un tocco di mano di Koulibaly in area in opposizione alla conclusione ravvicinata di Insigne: giallo a Inzaghi per proteste e al senegalese per il fallo, mentre dal dischetto Hakan Calhanoglu fa 1-1 al 25′, trasformando con freddezza e scatenando la plateale esultanza di Edin Dzeko in panchina. Rinvigoriti dal pareggio, i nerazzurri alzano il pressing e la capolista mostra qualche crepa in fase di costruzione dal basso: Ranocchia, attaccante aggiunto, viene colto in fuorigioco, il turco-tedesco cerca invano la doppietta. La reazione ospite arriva al 34′, con Osimhen che spaventa San Siro, mentre Lautaro Martinez – subito dopo l’ammonizione di Rrahmani – non trova il palo lontano alla sinistra di Ospina (36′). C’è grande intensità, l’equilibrio amplia gli scenari possibili e con essi le emozioni: dopo due angoli di matrice meneghina, Lozano salta netto Perisic e crossa al centro, dove Osimhen svetta, peccando nella precisione (39′). Mentre anche Calhanoglu finisce nella lista dei cattivi dell’arbitro, doppia chance per Barella tra il 41′ e il 42′: nel primo caso è strepitosa la risposta di Ospina, che neutralizza anche la ribattuta di Correa, nel secondo trova la deviazione di un avversario e guadagna il tiro dalla bandierina che vale il sorpasso. Al minuto 44, infatti, Calhanoglu batte dalla bandierina, Perisic anticipa tutti sul primo palo e l’ennesimo incredibile riflesso di Ospina è vanificato dalla goal line technology: lo smart watch del direttore di gara suona, è 2-1 Inter, risultato che permane fino al vicino intervallo.
    Tris di Lautaro, Mertens accorcia: Inter-Napoli 3-2
    Si riparte senza cambi, ma la verve dei ventidue in campo non appare essersi attenuata durante il quarto d’ora di riposo: al 46′ Osimhen si prende i fischi del Meazza, chiedendo a gran voce all’arbitro Valeri un calcio di rigore per una lieve spinta ricevuta da Bastoni (46′), Ospina tiene a galla il Napoli con un’altra super parata su Lautaro Martinez (48′). Non c’è un attimo di respiro, senza soluzione di continuità: Skriniar è decisivo sul tiro-cross di Lozano al 50′, da cui nasce un terribile scontro aereo tra lo stesso difensore slovacco ed Osimhen. Sanitari in campo, ma l’occhio sinistro del bomber nigeriano si è gonfiato e si opta per il cambio: al 55′ fa il suo ingresso Petagna. Un’uscita con forza e personalità di Bastoni, che resiste a Petagna ed Anguissa, infiamma la curva nerazzurra, che esplode al 61′ sul 3-1 di Lautaro Martinez: Napoli che attacca, Barella mura Fabian Ruiz, Correa scatta in contropiede ed El Toro che interrompe il digiuno con un diagonale chirurgico. Inzaghi getta nella mischia Vidal e Dzeko per Calhanoglu e Correa, ma rischia su un paio di attacchi campani sventati con qualche apprensione di troppo dalla propria retroguardia. È ancora Inter, però, al 70′: Perisic scappa via sull’out sinistro, converge verso il centro e scarica un violento rasoterra sul primo palo bloccato a terra da Ospina. Quindi, reduce dal fallaccio su Félix Navarro Torres che gli è costato l’espulsione in Cile-Ecuador, Vidal si prende un giallo per una brutta entrata su Koulibaly. La capolista prova a sfruttare maggiormente le fasce, ricorrendo sovente al cross, e – a 15′ dal termine – l’ex allenatore della Lazio inserisce forze fresche in un’ottica conservativa: fuori Lautaro Martinez e Barella, dentro Gagliardini e Dimarco. Spalletti si gioca invece le carte Mertens ed Elmas per Insigne e Lozano e il fuoriclasse belga impiega appena 180 secondi per riaprire il match: riceve da Koulibaly e fredda Handanovic con un vero e proprio capolavoro. I padroni di casa si riversano in attacco, e dopo quello che ha messo ko Osimhen, va in scena un altro terribile scontro, stavolta tra Dzeko ed Ospina, che rientrano in campo dopo alcuni minuti con un’evidente fasciatura. Si riparte con i giri del motore che non accennano a calare: Zielinski ci prova dalla distanza, Rrahmani anticipa Dzeko, Satriano prende il posto di Perisic, Handanovic e Dzeko si vedono sventolare l’ennesimo giallo della partita: si arriva così al 91′, quando il portiere sloveno è miracoloso su Mario Rui, la cui smanacciata trova il prezioso della traversa, e al 97′, con Mertens che spara in curva a botta sicura. Dopo otto minuti di recupero termina Inter-Napoli: il 3-2 proietta i nerazzurri a quota 28 punti, a -4 dalla coppia in testa formata dagli stessi azzurri dell’ex Spalletti e dai cugini del Milan. LEGGI TUTTO

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    Al Meazza è in programma Inter-Napoli

    Riflettori puntati sullo stadio Meazza. L’Inter, reduce dal pareggio con il Milan, ospita il Napoli. Anche il club allenato da Luciano Spalletti nell’ultima partita disputata ha conquistato solamente un punto (1-1 con il Verona).
    Indovina il risultato esatto di Inter-Napoli
    Il match si preannuncia equilibrato
    Il Napoli ha 32 punti (10 vittorie e 2 pareggi) e può vantare la miglior difesa con soli 4 gol al passivo e addirittura 8 partite chiuse con porta inviolata (clean sheet). Trovare gli Azzurri in svantaggio al riposo è un evento più unico che raro. Così è stato solo al Maradona contro la Juventus (0-1), ko parziale ribaltato poi nella ripresa da Insigne e compagni. L’Inter da questo punto di vista prende le distanze dagli uomini allenati da Luciano Spalletti visto che la “Beneamata” è andata sotto al riposo già in quattro occasioni. A proposito di primo tempo, il ruolino di marcia recente delle due squadre è rivelatore di una svolta a “X”. Prima di giocare contro Udinese e Milan mai i nerazzurri avevano collezionato l’X primo tempo. Un esito che ha caratterizzato anche cinque degli ultimi sei incontri disputati dai partenopei. Restando in tema di “svolta” è da registrare anche la nuova tendenza nerazzurra che ora guarda con favore all’Under 2,5, per la precisione da quattro match di campionato a questa parte. Nelle precedenti otto esibizioni, invece, Lautaro Martinez e compagni avevavo sempre chiuso con almeno tre reti sul tabellino. Poche reti sì, pochissime no. Alla voce Under 1,5 in Serie A, infatti, il team di Simone Inzaghi fa registrare ancora lo “zero”. Chi cerca questa particolare classe di esito in corrispondenza del ruolino di marcia del Napoli la può individuare in una tripla circostanza: Napoli-Torino (1-0), Roma-Napoli (0-0) e Salernitana-Napoli (0-1). Tanti spunti interessanti per un match che genera grande attesa. L’Inter per le quote parte favorita in una sfida che, sempre per i bookie, dovrebbe regalare almeno un gol per parte. L’Inter a secco del resto finora non ci è ancora mai stata, il Napoli ha avuto le polveri bagnate solo contro la Roma di Mourinho. LEGGI TUTTO

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    Inter, Inzaghi: “Il rinnovo di Brozovic? Ne parliamo…”

    MILANO –  Il crocevia è fondamentale per l’Inter campione d’Italia, che domani alle 18 affronta a San Siro il Napoli con la voglia di riavvicinarsi alla vetta della classifica. Il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi sa bene che la posta in palio è alta: “Sarà una partita importantissima com’è stata 15 giorni fa prima della sosta col Milan – le parole di Inzaghi in conferenza stampa – è una gara importantissima per la classifica, si affrontano il miglior attacco contro la miglior difesa. Sarà una partita in cui il coraggio e le motivazioni faranno la differenza. Abbiamo fatto un ottimo percorso in Serie A, come in Champions League. In campionato siamo indietro di due punti rispetto all’anno scorso. I tifosi ci aiutano, Milan e Napoli stanno tenendo un passo che in Italia non si vedeva da quarant’anni. Contro Atalanta, Juve e Milan meritavamo di più, sono arrivati tre pari, dobbiamo fare di più negli scontri diretti a partire da domani”.
    Inzaghi e il Napoli di Spalletti
    Sulle condizioni di Dzeko, degli altri possibili titolari e sulla gestione del turn-over, l’allenatore dell’Inter dice: “Abbiamo avuto le nazionali: abbiamo perso de Vrij e Sanchez, abbiamo avuto qualche problema con Bastoni e Dzeko. Adesso mancano l’allenamento di oggi e di domani mattina, il mio focus è solo sul Napoli, sapendo che mercoledì avremo un’altra partita molto importante per noi. In questo momento abbiamo qualche defezione, fra oggi e domani cercheremo di mettere in campo la miglior formazione per affrontare il Napoli. Domani giocherà Ranocchia che è molto affidabile ed è qui da tanti anni. Farà una grande partita e non farà rimpiangere nessuno”. Inzaghi non sembra sorpreso del rendimento del Napoli con Spalletti in panchina: “Luciano ha sempre fatto bene, all’Italia e all’estero, è un valore aggiunto per le proprie squadre. Il Napoli è un’ottima squadra, hanno mantenuto i giocatori migliori, si parlava di Koulibaly, Fabian Ruiz e altri che potevano cambiare; la società li ha tenuti e Spalletti sta andando molto bene. Nell’ultimo anno e mezzo anche Gattuso aveva fatto ottime cose”. Poi ha parole di elogio per Calhanoglu: “Penso che fino a qui abbia fatto bene, ha quantità e qualità, nelle grandi partite ha fatto molto bene, qui gioca in un altro modo, ma fa gol e assist e deve continuare così, siamo contenti di averlo”. Di Brozovic, che ha il contratto in scadenza a giugno 2022, dice: “E’ un grandissimo calciatore ed è qui da tanti anni. Ho la fortuna di avere Marotta, Ausilio e Baccin che sono qui tutti i giorni e sono loro che trattano queste cose in prima persona. Sanno il mio pensiero su Marcelo”.
    Guarda la gallerySerie A, la classifica degli allenatori che usano meno la panchina
    Inzaghi, l’Inter e i big-match
    Sulle partite pareggiate Juventus, Atalanta e Milan osserva: “Probabilmente ci manca quel pizzichino in più; a livello di numeri e di statistiche siamo in una buonissima situazione. Negli scontri diretti avremmo meritato di più, ma se vai ad analizzarle tutte le volte c’è un rigore dato o sbagliato. Sono molto orgoglioso di questa squadra, dei miei ragazzi che mi stanno dando tanto. Secondo me, insieme al mio staff, possiamo fare ancora meglio. Sono orgoglioso della scelta che ho fatto di venire all’Inter, dopo le perdite pesanti in estate si pensava fosse un anno di transizione invece siamo competitivi in tutto. Ho la fortuna di avere la società sempre al mio fianco e ho conosciuto dei tifosi che sono sempre l’uomo in più per noi. Domani giochiamo in casa e sappiamo che saranno accanto a noi”. Di Lautaro Martinez rigorista commenta: “A Reggio Emilia ha segnato un rigore importantissimo, poi ci sono Calhanoglu e Perisic. Ci prepareremo per ogni evenienza. Gli attaccanti possono passare momenti difficili, come me, come mio fratello, come Immobile, per fortuna raramente, a Roma. Martinez è dentro al cento per cento nel progetto, si deve preoccupare solo se non gli capitano le occasioni. Deve continuare come sta facendo e credere nelle proprie potenzialità, tornerà a segnare come ha sempre fatto”. Inzaghi non cerca alibi negli eventuali errori arbitrali: “Da tanti anni andiamo in Europa e abbiamo capito che non possiamo lamentarci dei nostri direttori di gara. Si può sbagliare, come sbagliano i calciatori, dopo il derby ho fatto i complimenti alla squadra arbitrale. Siamo fortunati in Italia”.  LEGGI TUTTO

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    Possono starci almeno tre reti in Fiorentina-Milan

    Riflettori puntati sullo stadio Artemio Franchi di Firenze dove è in programma la sfida tra la Fiorentina e il Milan. La “Viola” è l’unica squadra in Serie A a non aver ancora mai pareggiato mentre i rossoneri non hanno ancora mai perso.
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    Show in vista a Firenze
    In questa prima parte di stagione la “Viola” davanti al pubblico amico ha sempre fatto registrare l’Over 2,5 (3 vittorie e 2 sconfitte). L’undici allenato da Vincenzo Italiano all’esordio in casa ha battuto il Torino per 2-1 poi ha perso con Inter (1-3) e Napoli (1-2) e di nuovo vinto con Cagliari (3-0) e Spezia (3-0). Anche il Milan in trasferta sembra aver stretto una forte amicizia con l’Over 2,5, il “Diavolo” lontano dal Meazza “ritarda” l’Under 2,5 dalla 4ª giornata.  I presupposti per assistere a un’altra gara divertente ci sono tutti, ok il Multigol 3-5 al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Supercoppa, Inter-Juve il 12 gennaio a San Siro: è ufficiale

    MILANO – La Lega Serie A ha fissato ufficialmente la data e la sede della Supercoppa Italiana 2021-22, che si disputerà tra l’Inter campione d’Italia e la Juventus, vincitrice dell’ultima Coppa Italia: la finale si giocherà mercoledì 12 gennaio 2022 a San Siro (Stadio Meazza di Milano). Il match quindi tornerà a disputarsi in casa della squadra vincitrice dello scudetto e non in campo neutro, come accaduto quasi sempre nelle ultime edizioni. In ballo c’era l’ipotesi dell’Arabia Saudita, che ha un accordo con la Lega Serie A per ospitare un’altra edizione della Supercoppa.
    Un solo precedente in Supercoppa
    La Juventus è la squadra con più successi nella storia della Supercoppa Italiana, 9 trofei vinti, mentre l’Inter ha conquistato 5 edizioni del trofeo. C’è un solo precedente di un derby d’Italia in questa manifestazione, nata nel 1988: il 20 agosto 2005 l’Inter si impose 1-0 (gol di Veron) ai supplementari al Delle Alpi di Torino sulla Juventus, che poi sarebbe stata travolta dal ciclone di Calciopoli. A Milano non si gioca invece dal 2010, quando l’Inter superò la Roma per 3-1. LEGGI TUTTO