Inter-Sheriff Tiraspol, tabellino e statistiche
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Inter-Sheriff, le scelte di Simone Inzaghi
Ancora a caccia della prima vittoria stagionale in Champions League, l’Inter ospita al Meazza la capolista del gruppo D, lo Sheriff Tiraspol, che nei primi due turni ha sorpreso Real Madrid e Shakhtar Donetsk. Simone Inzaghi non rinuncia al 3-5-2 e nel trio di difesa a protezione di Handanovic, con Skriniar e De Vrij, schiera Dimarco. Chance a centrocampo per Vidal, che completa il reparto con Brozovic e Barella, più Dumfries e Perisic a tutta fascia. In avanti, confermato il tandem Dzeko-Lautaro Martinez. La risposta di Vernydub, tecnico della formazione della Transnistria, una regione della Moldavia autoproclamatasi indipendente, è un 4-2-3-1: in porta c’è Celeadnic al posto dell’infortunato Athanasiadis, retroguardia composta da Fernando Costanza, Arboleda, Duranto e Cristiano, la coppia Addo-Thill in mediana e Castaneda, Kolovos e Bruno a supporto di Traoré, che sostituisce Yakhshiboev, anch’egli ai box.
Inter-Sheriff: al 45′ decide Dzeko
L’Inter colleziona calci d’angolo (Skriniar di testa non inquadra la porta dopo soli 3′, imitato da De Vrij 7′ più tardi), ma si espone a qualche ripartenza: lo Sheriff crea più di un grattacapo alla retroguardia nerazzurra, senza tuttavia riuscire a rendersi davvero pericoloso dalle parti di Handanovic. Dopo una prima fase di studio reciproco, i ragazzi di Simone Inzaghi aumentano i giri del proprio motore e, trascinati dall’entusiasmo del pubblico del Giuseppe Meazza, prendono in mano le redini del centrocampo. Macroscopiche le occasioni fallite dai padroni di casa tra il 15′ e il 17′: Celeadnic prima si oppone a Dumfries in uscita bassa, poi dice no a Dzeko con il petto. Il miracolo del numero uno del Tiraspol sulla punizione di Dimarco al 34′ fa da prologo al vantaggio meneghino: sul conseguente tiro dalla bandierina, infatti, il vice-Athanasiadis si arrende al piattone di Dzeko dopo la sponda di Vidal. Il primo tempo volge al termine con un’occasione per parte: al 40′ Handanovic respinge la sassata di Cristiano, centoventi secondi più tardi Perisic trova l’ennesima parata dell’estremo difensore moldavo.
Lo Sheriff pareggia, poi Vidal-De Vrij: l’Inter vince 3-1
Al rientro in campo dagli spogliatoi c’è – nelle fila ospiti – Radeljic in luogo di Castaneda: l’Inter, invece, riparte senza cambi. È un altro Sheriff, però, e Bruno avvisa i nerazzurri, prima con un tentativo dalla distanza facile preda di Handanovic, poi con una sgroppata che costringe Dimarco al fallo, che gli costa il giallo e la sostituzione (dentro Bastoni), da cui nasce la punizione dell’1-1: magistrale l’esecuzione di Thill al 52′, che bissa la perla segnata al Real Madrid. Simone Inzaghi incita i suoi alla reazione immediata, e se la conclusione di Perisic sbatte contro il palo, al 58′ Vidal valorizza lo splendido filtrante di Dzeko siglando il 2-1: per la seconda volta in carriera il cileno trova gol e assist nella stessa partita (la prima con la Juve nel 2012 contro il Chelsea). Il nuovo vantaggio non inibisce la verve dei padroni di casa, che chiudono virtualmente il match al 67′: da corner, sponda di Dumfries e girata vincente di De Vrij. Sanchez, Gagliardini, Sensi e Kolarov fanno tirare il fiato a Dzeko, Vidal, Brozovic e Perisic nel finale, nello Sheriff entra invece Nikolov (lo scorso anno al Lecce), mentre l’Inter gestisce con personalità l’ultimo quarto d’ora di gara, sfiorando il poker con Lautaro all’83’ (traversa piena) e con il neoentrato centrocampista ex Sassuolo al 91′: i nerazzurri interrompono così un digiuno a livello europeo che durava da cinque incontri e tornano prepotentemente in corsa per un posto negli ottavi di finale di Champions League. LEGGI TUTTO