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    Barella zoppica nel riscaldamento, brividi Inter: Nick c'è

    MILANO – Brividi a San Siro. Nicolò Barella che zoppica durante il riscaldamento. Il pubblico resta con il fiato sospeso perché il centrocampista è il cuore dei nerazzurri campioni d’Italia. Tutta colpa di un pestone subito negli attimi di preparazione al big match. Barella mette la casacca dei panchinari ma stringe i denti e c’è. Simone Inzaghi tira un sospiro di sollievo. LEGGI TUTTO

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    Inter-Juve, 10 mesi dopo: finalmente la gente

    MILANO – Faceva un freddo cane il 17 gennaio 2021 e ad abbassare la temperatura non era solo l’inverno, ma la totale assenza di tifosi. Inter-Juventus era in un momento di lockdown quasi totale, coprifuoco e stadi blindati: intorno a San Siro faceva compagnia la nebbia e qualche poliziotto che controllava i permessi. Dieci mesi dopo è un piacere il brulicare della folla intorno agli iconici torrioni del Meazza, il profumo dei camion che vendono salsicce, i colori delle bancarelle di sciarpe e magliette. Il 17 gennaio 2021 avevo scattato questa fotografia, sono andato nello stesso punto e l’ho rifatta, per fermare la bellezza della normalità. LEGGI TUTTO

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    Inter-Juventus, al via il derby d'Italia

    In Serie A è giunto il momento di assistere alla sfida tra l’Inter di Simone Inzaghi e la Juventus di Massimiliano Allegri. La compagine nerazzurra proverà a tornare al successo contro una squadra che nel recente periodo sembra aver chiuso la porta a chiave (0 gol subiti contro Zenit, Roma, Chelsea e Torino). 
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    Al Meazza si gioca il derby d’Italia
    L’Inter dopo aver perso per 3-1 sul campo della Lazio dovrà fare attenzione a non sottovalutare una Juventus che pian piano sta risalendo la classifica. La “Vecchia Signora” con il successo ottenuto Russia contro lo Zenit ha fatto registrare la 6ª vittoria consecutiva tra campionato e Champions League. Per le quote sono i nerazzurri a partire con i favori del pronostico ma occhio alle sorprese. I bianconeri hanno le carte in regola per segnare almeno uno o due gol. LEGGI TUTTO

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    Verona-Lazio, spettacolo al “Bentegodi”

    Allo stadio Marcantonio Bentegodi si gioca Verona-Lazio. La scorsa settimana l’undici allenato da Igor Tudor ha perso per 3-2 contro il Milan mentre la Lazio ha battuto in casa l’Inter per 3-1.
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    Previsti molti gol al novantesimo
    Entrambe le compagini segnano e subiscono gol con estrema facilità. Il Verona nelle ultime 5 gare di campionato (14 reti fatte e 10 subite) ha fatto registrare la “combo” che associa il Goal all’Over 2,5 in 4 occasioni. La Lazio (3 Over 2,5 di fila) invece nelle precedenti 5 partite ne ha segnati e subiti 9. La “combo” che associa il Goal all’Over 2,5 può rispondere ancora una volta presente. LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Udinese, possibile il segno 1

    Nona giornata di campionato, l’Atalanta dopo aver battuto l’Empoli per 4-1 si prepara a ricevere l’Udinese. In classifica la “Dea” si trova a un punto di distanza dalla zona Champions. I friulani invece sono undicesimi con 9 punti conquistati nelle prime 8 giornate del torneo.
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    Lo stato di forma delle due squadre
    In questa prima parte di stagione il ruolino di marcia di Atalanta e Udinese parla chiaro. Zapata e compagni nelle ultime 5 gare di campionato hanno fatto registrare 3 vittorie, 1 pareggio (a Milano contro l’Inter) e una sconfitta (con il Milan). L’Udinese nelle precedenti 5 partite invece ha totalizzato solamente due punti frutto di due pareggi con Sampdoria (3-3) e Bologna (1-1). La “Dea” parte favorita, l’undici allenato da Gasperini difficilmente sbaglierà l’approccio al match.  Ok il Multigol Casa 2-4 al triplice fischio dell’arbitro LEGGI TUTTO

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    “Inter favorita: Juventus, servono testa e forza”

    TORINO – «Importante, ma non decisiva»: così Massimiliano Allegri. E non potrebbe dire diversamente il tecnico. La rincorsa della Juventus, partita con la vittoria di La Spezia e fatta di 12 punti in quattro partite in campionato, ha riaperto le prospettive bianconere, con una rimonta in classifica che permette di guardare al big-match del Meazza domenica sera con occhi differenti. E più sereni. «Sarà una bellissima serata – aggiunge Allegri -: per la prima volta ci saranno 60.000 spettatori, si torna a vivere un certo tipo di partite e con due squadre importanti, le più importanti del calcio italiano, insieme con il Milan. Non è una gara decisiva. Quella con la Roma lo era molto di più ai fini della classifica. Mi aspetto la prestazione e mi aspetto il risultato, ovviamente, che renderebbe ancora più bella la serata: ci permetterebbe di fare un salto in avanti anche se, comunque, c’è tanto giocare. La stagione si decide a febbraio, conterà esserci in quel momento».
    Difesa a treAllegri fa la conta e ritrova tutti. A cominciare da Paulo Dybala: «Sta bene, ha fatto due allenamenti con la squadra e sarà a disposizione. Rabiot si è negativizzato, devo vedere come sta, visto che non ha potuto lavorare con noi. Arthur? Ha giocato due spezzoni, dà qualità alla squadra. Gli serve trovare minutaggio per diventare uno dei titolari. Chiesa anche l’altro giorno ha fatto cose buone. La formazione la deciderò all’ultimo momento. In difesa ho quattro centrali e Chiellini sta bene. Quando De Ligt sarà pronto a giocare nel centro-destra potremo disporci a tre: è un ruolo che può tranquillamente ricoprire». E visto l’assetto tattico dell’Inter, Allegri pensa al 3-5-2 già per la trasferta di Milano, con Danilo (in attesa del De Ligt di cui sopra) in difesa con Bonucci e Chiellini, una linea di centrocampo con Cuadrado, Bentancur, Locatelli, Bernardeschi e Alex Sandro, più Morata e Chiesa in attacco. Un assetto basculante, pronto a trasformarsi in un 4-4-2 difensivo, con arretramento di Alex Sandro e scivolamento di Bernardeschi sulla sinistra.
    Il valore dei cambiUna Juventus nuovamente completa negli uomini a disposizione e, soprattutto, equilibrata nei valori: chi entra non fa rimpiangere chi esce, come si è visto a San Pietroburgo: «Chi è entrato ha fatto ciò che mi aspettavo. Le riserve devono avere la testa giusta, a cominciare dall’atteggiamento in panchina. Devono mettersi a disposizione: si gioca ogni tre giorni, i cinque cambi intorno al 60′ rendono diverse le partite. All’inizio li conoscevo meno, ora sono più agevolato ma è merito loro: danno un contributo importante». Il tutto per una Juventus differente, come diceva Bonucci, rispetto a quando c’era Cristiano Ronaldo: «Quando hai uno come CR7, che fa 30 gol a stagione, è normale che la squadra si appoggi su di lui,. Partito lui, ognuno ha più responsabilità, si deve cercare il gol con più gente possibile. Con l’Inter servirà grande attenzione difensiva, loro sono forti fisicamente e tecnicamente, in uno stadio che spingerà molto. Non voglio mettere le mani avanti: per me resta la favorita allo scudetto. Noi dovremo essere lucidi, dei killer quando abbiamo palla». LEGGI TUTTO

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    Mancini: “Inter-Juve non decisiva. Locatelli? Ha il futuro in mano”

    “Locatelli e Barella? Hanno in mano il loro futuro e saranno importanti per le loro squadre e per la nazionale. Importante giochino a questi livelli”. Mancini elogia i centrocampisti della Nazionale che domenica a San Siro si sfideranno in Inter-Juve: “Sarà una bella partita e non sarà decisiva. La Juve che insegue deve cercare di vincere ma la gara sarà aperta a ogni risultato. La Juve si sta riprendendo, ora è importante fare risultato per recuperare” ha commentato il ct al Premio Giuseppe Colalucci presso il circolo Antico Tiro a Volo di Roma. Poi su Inzaghi: “E’ arrivato da tre mesi, ha bisogno di ambientarsi. L’Inter deve vincere tutte le partite e non è scontato che ciò accada”.
    Mancini su Napoli e Roma
    “Anche Roma-Napoli sarà una bella gara, la squadra di Spalletti sta facendo bene e può essere tra le candidate allo scudetto. Il Napoli credo sia la squadra che insieme al Milan giochi meglio. Merita di essere lì e giocare insieme da tanti anni è un vantaggio” ha aggiunto Mancini. Sul 6-1 della Roma in Conference League: “Come diceva Boskov, sempre meglio perdere una volta 6-1 che sei volte 1-0. La Roma ha giocato su un campo ostico, a volte può capitare”. Infine un augurio sul campo dell’Olimpico dopo le tante polemiche per le sue condizioni in vista di Italia-Svizzera del 12 novembre: “Speriamo che il campo possa essere buono e migliorare nelle prossime settimane”. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi: “Handanovic? Si può sbagliare. Vidal valore aggiunto per l'Inter”

    MILANO – “Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, loro venivano da due vittorie e arrivavano qui sulle ali dell’entusiasmo. La partita è stata complicata, ma siamo stati squadra creando tantissimo. Abbiamo preso due pali e una traversa, possiamo migliorare ancora tanto ma abbiamo espresso un ottimo gioco. Dobbiamo capire quando non si deve sbagliare, abbiamo preso ripartenze pericolose”. Il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine del match vinto 3-1 contro lo Sheriff, valido per la terza giornata della fase a gironi di Champions League: “Di lavoro ce n’è da fare, ma questa squadra è un piacere vederla. Abbiamo giocato poche volte in casa, sfortunatamente; con questo pubblico meraviglioso siamo trascinati, abbiamo perso col Real in maniera incredibile e pareggiato con l’Atalanta sbagliando un rigore. Dobbiamo migliorare, ma mi diverto a vedere giocare questa squadra”.
    Inzaghi: “Correa e Calhanoglu non ancora al 100%”
    “Stiamo recuperando, c’è ancora qualcuno non al 100%, come Correa e Calhanoglu che sono ancora fuori, mentre Gagliardini sta rientrando. Giocando ogni tre giorni serve l’aiuto di tutti. Le ripartenze subite? Secondo me dobbiamo migliorare lì; quando troviamo squadre di ripartenza dobbiamo essere puliti tatticamente. La sensazione è che abbiamo concesso 4-5 ripartenze pericolose, dobbiamo migliorare e stiamo lavorando. I gol sono pochi per quanto creato, abbiamo avuto 14 palle clamorose segnando due gol da calcio piazzato. Dovevamo segnare di più nel primo tempo”.
    Inzaghi su Handanovic e Vidal
    “Handanovic non impeccabile sul gol? Devo rivedere, però possono sbagliare tutti. Vidal? Si allena sempre con entusiasmo, lui e Sanchez mi hanno sempre dimostrato di voler aiutare. Volevano esserci già con la Lazio ma abbiamo fatto un’altra scelta. Arturo sta meritando questo spazio, è stato decisivo anche entrando a gara in corso; è un valore aggiunto della squadra e ha l’entusiasmo di un ragazzino”.
    Guarda la galleryInter, che show in Champions: Dzeko, Vidal e De Vrij stendono lo Sheriff LEGGI TUTTO