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    “Inter favorita: Juventus, servono testa e forza”

    TORINO – «Importante, ma non decisiva»: così Massimiliano Allegri. E non potrebbe dire diversamente il tecnico. La rincorsa della Juventus, partita con la vittoria di La Spezia e fatta di 12 punti in quattro partite in campionato, ha riaperto le prospettive bianconere, con una rimonta in classifica che permette di guardare al big-match del Meazza domenica sera con occhi differenti. E più sereni. «Sarà una bellissima serata – aggiunge Allegri -: per la prima volta ci saranno 60.000 spettatori, si torna a vivere un certo tipo di partite e con due squadre importanti, le più importanti del calcio italiano, insieme con il Milan. Non è una gara decisiva. Quella con la Roma lo era molto di più ai fini della classifica. Mi aspetto la prestazione e mi aspetto il risultato, ovviamente, che renderebbe ancora più bella la serata: ci permetterebbe di fare un salto in avanti anche se, comunque, c’è tanto giocare. La stagione si decide a febbraio, conterà esserci in quel momento».
    Difesa a treAllegri fa la conta e ritrova tutti. A cominciare da Paulo Dybala: «Sta bene, ha fatto due allenamenti con la squadra e sarà a disposizione. Rabiot si è negativizzato, devo vedere come sta, visto che non ha potuto lavorare con noi. Arthur? Ha giocato due spezzoni, dà qualità alla squadra. Gli serve trovare minutaggio per diventare uno dei titolari. Chiesa anche l’altro giorno ha fatto cose buone. La formazione la deciderò all’ultimo momento. In difesa ho quattro centrali e Chiellini sta bene. Quando De Ligt sarà pronto a giocare nel centro-destra potremo disporci a tre: è un ruolo che può tranquillamente ricoprire». E visto l’assetto tattico dell’Inter, Allegri pensa al 3-5-2 già per la trasferta di Milano, con Danilo (in attesa del De Ligt di cui sopra) in difesa con Bonucci e Chiellini, una linea di centrocampo con Cuadrado, Bentancur, Locatelli, Bernardeschi e Alex Sandro, più Morata e Chiesa in attacco. Un assetto basculante, pronto a trasformarsi in un 4-4-2 difensivo, con arretramento di Alex Sandro e scivolamento di Bernardeschi sulla sinistra.
    Il valore dei cambiUna Juventus nuovamente completa negli uomini a disposizione e, soprattutto, equilibrata nei valori: chi entra non fa rimpiangere chi esce, come si è visto a San Pietroburgo: «Chi è entrato ha fatto ciò che mi aspettavo. Le riserve devono avere la testa giusta, a cominciare dall’atteggiamento in panchina. Devono mettersi a disposizione: si gioca ogni tre giorni, i cinque cambi intorno al 60′ rendono diverse le partite. All’inizio li conoscevo meno, ora sono più agevolato ma è merito loro: danno un contributo importante». Il tutto per una Juventus differente, come diceva Bonucci, rispetto a quando c’era Cristiano Ronaldo: «Quando hai uno come CR7, che fa 30 gol a stagione, è normale che la squadra si appoggi su di lui,. Partito lui, ognuno ha più responsabilità, si deve cercare il gol con più gente possibile. Con l’Inter servirà grande attenzione difensiva, loro sono forti fisicamente e tecnicamente, in uno stadio che spingerà molto. Non voglio mettere le mani avanti: per me resta la favorita allo scudetto. Noi dovremo essere lucidi, dei killer quando abbiamo palla». LEGGI TUTTO

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    Mancini: “Inter-Juve non decisiva. Locatelli? Ha il futuro in mano”

    “Locatelli e Barella? Hanno in mano il loro futuro e saranno importanti per le loro squadre e per la nazionale. Importante giochino a questi livelli”. Mancini elogia i centrocampisti della Nazionale che domenica a San Siro si sfideranno in Inter-Juve: “Sarà una bella partita e non sarà decisiva. La Juve che insegue deve cercare di vincere ma la gara sarà aperta a ogni risultato. La Juve si sta riprendendo, ora è importante fare risultato per recuperare” ha commentato il ct al Premio Giuseppe Colalucci presso il circolo Antico Tiro a Volo di Roma. Poi su Inzaghi: “E’ arrivato da tre mesi, ha bisogno di ambientarsi. L’Inter deve vincere tutte le partite e non è scontato che ciò accada”.
    Mancini su Napoli e Roma
    “Anche Roma-Napoli sarà una bella gara, la squadra di Spalletti sta facendo bene e può essere tra le candidate allo scudetto. Il Napoli credo sia la squadra che insieme al Milan giochi meglio. Merita di essere lì e giocare insieme da tanti anni è un vantaggio” ha aggiunto Mancini. Sul 6-1 della Roma in Conference League: “Come diceva Boskov, sempre meglio perdere una volta 6-1 che sei volte 1-0. La Roma ha giocato su un campo ostico, a volte può capitare”. Infine un augurio sul campo dell’Olimpico dopo le tante polemiche per le sue condizioni in vista di Italia-Svizzera del 12 novembre: “Speriamo che il campo possa essere buono e migliorare nelle prossime settimane”. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi: “Handanovic? Si può sbagliare. Vidal valore aggiunto per l'Inter”

    MILANO – “Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, loro venivano da due vittorie e arrivavano qui sulle ali dell’entusiasmo. La partita è stata complicata, ma siamo stati squadra creando tantissimo. Abbiamo preso due pali e una traversa, possiamo migliorare ancora tanto ma abbiamo espresso un ottimo gioco. Dobbiamo capire quando non si deve sbagliare, abbiamo preso ripartenze pericolose”. Il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine del match vinto 3-1 contro lo Sheriff, valido per la terza giornata della fase a gironi di Champions League: “Di lavoro ce n’è da fare, ma questa squadra è un piacere vederla. Abbiamo giocato poche volte in casa, sfortunatamente; con questo pubblico meraviglioso siamo trascinati, abbiamo perso col Real in maniera incredibile e pareggiato con l’Atalanta sbagliando un rigore. Dobbiamo migliorare, ma mi diverto a vedere giocare questa squadra”.
    Inzaghi: “Correa e Calhanoglu non ancora al 100%”
    “Stiamo recuperando, c’è ancora qualcuno non al 100%, come Correa e Calhanoglu che sono ancora fuori, mentre Gagliardini sta rientrando. Giocando ogni tre giorni serve l’aiuto di tutti. Le ripartenze subite? Secondo me dobbiamo migliorare lì; quando troviamo squadre di ripartenza dobbiamo essere puliti tatticamente. La sensazione è che abbiamo concesso 4-5 ripartenze pericolose, dobbiamo migliorare e stiamo lavorando. I gol sono pochi per quanto creato, abbiamo avuto 14 palle clamorose segnando due gol da calcio piazzato. Dovevamo segnare di più nel primo tempo”.
    Inzaghi su Handanovic e Vidal
    “Handanovic non impeccabile sul gol? Devo rivedere, però possono sbagliare tutti. Vidal? Si allena sempre con entusiasmo, lui e Sanchez mi hanno sempre dimostrato di voler aiutare. Volevano esserci già con la Lazio ma abbiamo fatto un’altra scelta. Arturo sta meritando questo spazio, è stato decisivo anche entrando a gara in corso; è un valore aggiunto della squadra e ha l’entusiasmo di un ragazzino”.
    Guarda la galleryInter, che show in Champions: Dzeko, Vidal e De Vrij stendono lo Sheriff LEGGI TUTTO

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    Inter-Sheriff 3-1: Dzeko-Vidal-De Vrij, Inzaghi torna in corsa per gli ottavi

    Inter-Sheriff Tiraspol, tabellino e statistiche
    Champions League, risultati e classifiche gironi
    Inter-Sheriff, le scelte di Simone Inzaghi
    Ancora a caccia della prima vittoria stagionale in Champions League, l’Inter ospita al Meazza la capolista del gruppo D, lo Sheriff Tiraspol, che nei primi due turni ha sorpreso Real Madrid e Shakhtar Donetsk. Simone Inzaghi non rinuncia al 3-5-2 e nel trio di difesa a protezione di Handanovic, con Skriniar e De Vrij, schiera Dimarco. Chance a centrocampo per Vidal, che completa il reparto con Brozovic e Barella, più Dumfries e Perisic a tutta fascia. In avanti, confermato il tandem Dzeko-Lautaro Martinez. La risposta di Vernydub, tecnico della formazione della Transnistria, una regione della Moldavia autoproclamatasi indipendente, è un 4-2-3-1: in porta c’è Celeadnic al posto dell’infortunato Athanasiadis, retroguardia composta da Fernando Costanza, Arboleda, Duranto e Cristiano, la coppia Addo-Thill in mediana e Castaneda, Kolovos e Bruno a supporto di Traoré, che sostituisce Yakhshiboev, anch’egli ai box.
    Inter-Sheriff: al 45′ decide Dzeko
    L’Inter colleziona calci d’angolo (Skriniar di testa non inquadra la porta dopo soli 3′, imitato da De Vrij 7′ più tardi), ma si espone a qualche ripartenza: lo Sheriff crea più di un grattacapo alla retroguardia nerazzurra, senza tuttavia riuscire a rendersi davvero pericoloso dalle parti di Handanovic. Dopo una prima fase di studio reciproco, i ragazzi di Simone Inzaghi aumentano i giri del proprio motore e, trascinati dall’entusiasmo del pubblico del Giuseppe Meazza, prendono in mano le redini del centrocampo. Macroscopiche le occasioni fallite dai padroni di casa tra il 15′ e il 17′: Celeadnic prima si oppone a Dumfries in uscita bassa, poi dice no a Dzeko con il petto. Il miracolo del numero uno del Tiraspol sulla punizione di Dimarco al 34′ fa da prologo al vantaggio meneghino: sul conseguente tiro dalla bandierina, infatti, il vice-Athanasiadis si arrende al piattone di Dzeko dopo la sponda di Vidal. Il primo tempo volge al termine con un’occasione per parte: al 40′ Handanovic respinge la sassata di Cristiano, centoventi secondi più tardi Perisic trova l’ennesima parata dell’estremo difensore moldavo.
    Lo Sheriff pareggia, poi Vidal-De Vrij: l’Inter vince 3-1
    Al rientro in campo dagli spogliatoi c’è – nelle fila ospiti – Radeljic in luogo di Castaneda: l’Inter, invece, riparte senza cambi. È un altro Sheriff, però, e Bruno avvisa i nerazzurri, prima con un tentativo dalla distanza facile preda di Handanovic, poi con una sgroppata che costringe Dimarco al fallo, che gli costa il giallo e la sostituzione (dentro Bastoni), da cui nasce la punizione dell’1-1: magistrale l’esecuzione di Thill al 52′, che bissa la perla segnata al Real Madrid. Simone Inzaghi incita i suoi alla reazione immediata, e se la conclusione di Perisic sbatte contro il palo, al 58′ Vidal valorizza lo splendido filtrante di Dzeko siglando il 2-1: per la seconda volta in carriera il cileno trova gol e assist nella stessa partita (la prima con la Juve nel 2012 contro il Chelsea). Il nuovo vantaggio non inibisce la verve dei padroni di casa, che chiudono virtualmente il match al 67′: da corner, sponda di Dumfries e girata vincente di De Vrij. Sanchez, Gagliardini, Sensi e Kolarov fanno tirare il fiato a Dzeko, Vidal, Brozovic e Perisic nel finale, nello Sheriff entra invece Nikolov (lo scorso anno al Lecce), mentre l’Inter gestisce con personalità l’ultimo quarto d’ora di gara, sfiorando il poker con Lautaro all’83’ (traversa piena) e con il neoentrato centrocampista ex Sassuolo al 91′: i nerazzurri interrompono così un digiuno a livello europeo che durava da cinque incontri e tornano prepotentemente in corsa per un posto negli ottavi di finale di Champions League. LEGGI TUTTO

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    Inter, Skriniar: “Nessun confronto di squadra, non ci serve”

    MILANO – L’Inter va a caccia del riscatto in Champions League dopo il ko incassato all’Olimpico contro la Lazio. A San Siro arriva lo Sheriff, a sorpresa in testa al gruppo D a punteggio pieno (6 punti). Sarà compito anche di Skriniar proteggere la difesa e aiutare i nerazzurri a tenere la porta inviolata. In conferenza stampa il difensore ha spiegato: “Hakimi è forte, ma anche con Darmian mi trovo bene sulla fascia destra. Per me non fa differenza, io faccio il mio ruolo pensando solo al bene per la squadra. Ultimamente stiamo subendo tanti gol, ma le squadre di Inzaghi sono sempre state così. Dobbiamo trovare equilibrio, non siamo contenti di questo aspetto e dobbiamo migliorare”.
    Classifica gruppo D Inter
    Skriniar: “Nessun confronto tra noi giocatori”
    Poi Skriniar ha aggiunto: “Abbiamo ottimi battitori che calciano bene, sono contento di trovare i palloni in area e spero di segnare qualche gol in più quest’anno. Se c’è stato un confronto tra noi giocatori? Non serve, anche chi è arrivato quest’anno sa che vogliamo arrivare in fondo in Champions, sappiamo tutti cosa significa giocare nell’Inter e cosa significa la Champions per l’Inter. Siamo solo concentrati sulla partita di domani”. La chiusura sul calendario fitto: “Non è più difficile giocare in questo periodo, ci sono tante partite ma quando giochi nelle grandi squadre sai che ci sono tante competizioni, noi siamo forti e vogliamo continuare, siamo contenti di giocare in tutte le competizioni”.
    Guarda la galleryRissa in campo nel finale di Lazio-Inter: è caos al gol di Felipe Anderson! LEGGI TUTTO

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    Inzaghi: “Inter arrabbiatissima, nessun complesso in Champions”

    MILANO – Dimenticare la bruciante sconfitta con la Lazio in campionato per riscattarsi in Champions League. Sono le parole d’ordine di Simone Inzaghi, alla ricerca dei primi gol e del primo successo in Europa con la sua Inter, che domani ospita i moldavi dello Sheriff Tiraspol, sorprendentemente primi nel girone a punteggio pieno: “Penso che lo Sheriff non abbia vinto due partite per caso – le parole di Inzaghi in conferenza stampa – abbiamo affrontato il Real Madrid e lo Shakhtar Donetsk, sappiamo che sono due buone squadre. Affrontiamo una squadra sulle ali dell’entusiasmo, che si difende abbastanza bassa, ma non sempre. Poi, sfruttando gli uomini in ripartenza, può far male. Bisogna essere bravi, attaccare ma non sbagliare mai le misure. Sappiamo che è una partita fondamentale per il nostro cammino in Champions League”.
    Inzaghi: “Arrabbiati per la sconfitta con la Lazio”
    Inzaghi vuole trovare energia positiva dal passo falso con la Lazio di sabato scorso: “Rimane la partita persa che ci ha fatto arrabbiare molto. Ho parlato coi ragazzi, li ho visto arrabbiatissimi e mi fa molto piacere perché so che ho a che fare con dei vincenti. Domani dovremo essere bravi ad avere possesso mantenendo le distanze, sfruttando le occasioni che solitamente creiamo indipendentemente dall’avversario. Sapendo che non abbiamo ancora segnato in Champions”. Ripensando alla gara con i biancocelesti, il tecnico dell’Inter spiega: “Avevo fatto un’analisi a caldo, poi ho rivisto la gara e sono ancora più convinto: per 65 minuti è stata la miglior partita in trasferta. L’unico grande problema è che non siamo riusciti a fare il secondo gol, abbiamo tenuto la Lazio in partita, una squadra di qualità. Sull’occasione del rigore abbiamo sbagliato e dobbiamo migliorare. Li abbiamo rimessi in gara, poi l’ultimo quarto d’ora è da cancellare. Una squadra forte come la nostra deve sempre rimanere dentro la partita. Ieri ho visto nella squadra delusione e incazzatura, mi fa piacere perché la sconfitta fa male a tutti”.
    Inter in difficoltà in Champions League?
    L’allenatore nerazzurro è convinto che l’Inter non abbia un ‘complesso Champions’ quest’anno, nonstante un solo punto racimolato in due gare: “Penso che non ci sia un blocco. Penso che col Real Madrid ci sia stata anche un po’ di casualità e un po’ di imprecisione, perché abbiamo tirato diciotto volte e non abbiamo segnato. La partita dopo abbiamo tirato diciannove volte e non abbiamo segnato. Non penso a un blocco, ma a due partite in cui purtroppo non siamo riusciti a segnare. Domani abbiamo una grande occasione per tornare a vincere, contro una squadra che sta dominando il girone”. Poi aggiunge: “Domani ci vorrà cattiveria, aggressività, determinazione. Vogliamo invertire il trend in Europa, con intelligenza e lucidità bisogna arrivare alla vittoria”.
    Sanchez e Vidal cercano spazio
    E’ possibile qualche novità in formazione: “Sanchez e Vidal sono arrivati ieri. Si sono allenati bene con i reduci della partita di sabato, hanno fatto un buon allenamento. Sono contento che Alexis abbia giocato tre partite di fila in nazionale, la condizione sta migliorando. Quando lo riterrò opportuno sarà un valore aggiunto senz’altro”.  LEGGI TUTTO

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    Inter, Inzaghi: “Abbiamo perso la testa, finale amaro”

    ROMA – Simone Inzaghi si mangia le mani per la sconfitta della sua Inter contro la Lazio, maturata negli ultimi 26 minuti di gara dopo il vantaggio nerazzurro iniziale di Perisic: “Abbiamo fatto la miglior partita tra le ultime – dice l’allenatore nerazzurro a Dazn – una squadra come la nostra, in vantaggio, ha gestito male l’ultimo passaggio. Nei primi 60 minuti potevamo fare il secondo gol. La Lazio è squadra di qualità, abbiamo preso il secondo gol un po’ strano e non deve succedere: ci sta che l’arbitro non fischi o che l’avversario non metta fuori la palla, abbiamo perso la testa. Nel terzo gol c’è un solo giocatore della Lazio. Dispiace, è una battuta d’arresto che non ci voleva per la nostra classifica”. Niente polemiche, ma sulla rissa che ha scatenato il 2-1 dell’Inter non puo’ tacere: “La palla andava buttata fuori? E’ normale che si poteva buttare fuori, l’arbitro può fermare il gioco, ma non mi soffermerei su questo, sono cose che succedono. Nel primo tempo noi abbiamo messo fuori la palla. Lautaro non si è accorto che c’era Dimarco a terra, la sorte ha voluto che prendessimo gol nella zona di campo dove c’era il nostro giocatore a terra”.Guarda la galleryInter battuta dalla Lazio: emozioni, gol e tensione all’Olimpico
    Inzaghi: “Emozionato dall’accoglienza dei laziali”
    “Quando trovi avversari di valore come la Lazio non devi dargli la possibilità di rientrare in partita. La prestazione la squadra l’ha fatta, non dovevamo prendere il gol dell’1-1 e dovevamo rimanere in partita nonostante gli eventi. Bisognava almeno cercare di portare a casa il pareggio”, ha proseguito Inzaghi nella sua analisi, che poi tocca anche l’accoglienza ricevuta dai suoi ex tifosi prima della partita: “E’ stata un’emozione, sono stati 4 o 5 minuti molto intensi quelli prima della partita. Mi ha fatto molto piacere l’accoglienza dei miei tifosi, poi ho fatto il professionista e ho cercato di dare il 100% per la mia squadra. Il finale è stato amaro perché rallenta la nostra corsa. Cosa è mancato? Il secondo gol, la rifinitura nell’ultimo passaggio. Dovevamo essere bravi ad ammazzare il match, ora saranno due giorni di analisi perché non possiamo perdere 3-1 dopo una partita del genere. Felipe-Correa? Non ho visto nulla, ma so che sono grandi amici”.
    Guarda la galleryRissa in campo nel finale di Lazio-Inter: è caos al gol di Felipe Anderson! LEGGI TUTTO

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    Per Udinese-Bologna (2-1/2-2), Genoa-Sassuolo (1-1/2-2) ed Empoli-Atalanta (1-2/2-2) e Napoli-Torino (2-0/2-1) il rimando è alla pagina di Gollo per i dettagli.
    La domenica sera propone il piatta forte, il classico Juventus-Roma: secondo Gollo il match potrebbe tendere dalla parte dei giallorossi con l’Over 2.5 e il GOAL segni da preferire. I due risultati esatti più probabili sono il 2-2 e l’1 a 2. Il consiglio della redazione è per il GOAL.
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