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    Diretta Sampdoria-Inter ore 12.30: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    GENOVA – Mantenere alta la concentrazione, dimenticando il rientro in extremis dei sudamericani, le incognite che le gare dopo la sosta solitamente regalano e l’imminente esordio in Champions League contro il Real Madrid. Sul campo della Sampdoria, Simone Inzaghi chiede all’Inter la massima concentrazione. “Per il nostro cammino sarà una sfida importante, anche se siamo solo all’inizio. Vogliamo disputare una prova da vera Inter – ha dichiarato il tecnico piacentino – e l’unico modo per riuscirci è focalizzarci solo ed esclusivamente sugli uomini di D’Aversa, non sull’esordio in Champions. Se non ci comportassimo così, commetteremo un errore imperdonabile”. In casa Sampdoria, la sfida contro i campioni d’Italia, è vista come un piccolo esame di maturità. “Dovremo scendere in campo con la stessa attenzione messa con Milan e Sassuolo – ha detto D’Aversa – cercando di limitare gli errori e provando a essere più precisi sotto porta. Per provare a invertire il pronostico ci vorrà la miglior Sampdoria: queste partite vanno affrontate al massimo delle proprie potenzialità”.
    Sampdoria-Inter: come vederla in tv e in streaming
    Sampdoria-Inter si giocherà alle ore 12.30 allo stadio Marassi di Genova e sarà visibile in diretta su Dazn, Sky Sport Calcio e Sky 251. Inoltre sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma Sky Go e su Now. 
    Sampdoria-Inter, le probabili formazioni
    SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Candreva, Thorsby, Silva, Damsgaard; Caputo, Quagliarella. All.: D’Aversa. A disp.: Falcone, Ravaglia, Depaoli, Dragusin, Ferrari, Chabot, Murru, Askildsen, Verre, Ciervo, Ihattaren, Torregrossa. Indisponibili: Ekdal, Gabbiadini, Vieira. 
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Dimarco; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro Martinez. All.: Inzaghi. A disp.: Radu, D’Ambrosio, Ranocchia, Kolarov, Dumfries, Vidal, Sensi, Gagliardini, Vecino, Correa, Satriano. Indisponibili: Eriksen, Brazao, Bastoni.
    ARBITRO: Orsato di Schio.
    ASSISTENTI: Peretti e Pagliardini.
    QUARTO UOMO: Baroni.
    VAR: Nasca.
    AVAR: Giallatini.
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    Inter, Inzaghi: “Bastoni non gioca, Sanchez convocabile”

    MILANO – Simone Inzaghi si presenta di fronte ai microfoni per la consueta conferenza stampa della vigilia. Il tecnico nerazzurro analizza il prossimo match dell’Inter a Marassi contro la Sampdoria: “Sicuramente sappiamo che domani incontriamo una squadra importante, che ha qualità, con un allenatore che conosco che dà sempre una grande organizzazione. Si è rinforzata nel mercato, ha fatto un colpo importante con Caputo e sappiamo che sarà una sfida difficile e importante anche se siamo solo all’inizio. Cercheremo di fare una partita da vera Inter. Formazione? Devo valutare, i quattro sudamericani (Vidal, Vecino, Correa e Lautaro) sono arrivati la notte scorsa e non li ho ancora visti. Parlerò con loro e faremo una sgambata, poi deciderò sul loro utilizzo. Non avrò tanta abbondanza, devo capire chi ha recuperato dalla fatica. Anche Bastoni ha problemi, è affaticato: si è allenato ma sentiva fastidio, non giocherà domani. Lunedì farà esami. Kolarov, D’ambrosio o Dimarco al suo posto”.
    Sampdoria-Inter, le probabili formazioni
    Inzaghi: “Real? Testa alla Samp. Ecco chi batterà i rigori”
    “Real Madrid? Sarà una sfida affascinante che vivrò coi miei ragazzi nel migliore dei modi, ora però la testa è alla Samp, al Real ci inizieremo a pensare da domenica sera. Rigoristi? Calhanoglu e Lautaro, poi all’occorrenza ci sono Dimarco, Sanchez e Correa”, afferma il tecnico nerazzurro.
    Inter-Real Madrid, stadio Meazza sold out
    Inzaghi su turnover, Dumfries e le condizioni dei nazionali
    “Il match con la Samp è una partita che possiamo preparare in pochi giorni per gli impegni delle nazionali, ci sono questi calendari stabiliti da tempo e dobbiamo gestirli. Turnover? Bisogna ragionare di volta in volta, Bastoni avrebbe giocato ma si è fatto male, come minutaggi l’inter ha avuto i maggiori impieghi in nazionale rispetto agli altri club. Devo ragionare e parlare coi ragazzi, capire quanto sono stanchi dai viaggi”. Una battuta anche su Dumfries: “E’ un grandissimo giocatore, viene da un altro campionato e sta imparando la lingua, in nazionale ha giocato bene ed è tornato nel migliore dei modi. Diventerà un giocatore importante per noi, con 7 partite in 21 giorni ci sarà sicuramente spazio per lui. Salto di qualità? Lo voglio in poco tempo, saranno importanti le motivazioni per superare la fatica e i problemi. Errori da non fare? Pensare alla partita dopo prima di vincerne un’altra. Domani sappiamo che c’è la Samp, squadra intensa che proverà a crearci problemi: dobbiamo focalizzarci solo su quello”.
    Inter, Vidal: “Tre partite in otto giorni? E’ folle”
    Inzaghi su Sensi e Sanchez: “Alexis dietro le punte? Perchè no”
    “Sensi è tornato dalla nazionale e si è allenato leggermente, gli altri due giorni ha lavorato molto bene superando il fastidio e si sta mettendo nelle migliori condizioni per domani. Sanchez si è allenato a pieno regime, è indietro di condizione ma lavora bene e vuole recuperare velocemente: viene dall’infortunio in Coppa America, se andrà bene la rifinitura di oggi lo convocherò. E’ normale che non abbia risposto alla chiamata del Cile , dall’8 luglio la prima volta che l’ho visto è stato mercoledì, ha fatto 4 allenamenti. E’ un ragazzo disponibile e di grande qualità. Lui dietro gli attaccanti? Perchè no”. Inzaghi si sofferma anche sul benvenuto riservatogli dai tifosi: “L’affetto della Curva? Io penso che già prima di Inter-Genoa mi abbiano dimostrato il loro affetto, è stato un segnale molto importante. Li ho visti anche ad Appiano e durante l’amichevole col Parma, è normale che però per me deve parlare il campo e conquistarmi la loro fiducia. Satriano è rimasto alla base nonostante le tante richieste: “Assolutamente entrerà nelle rotazioni, mi ha dimostrato di poter stare nel gruppo, ha grande forza ed è molto volenteroso. Normale che davanti abbia attaccanti forti, ma deve essere bravo a lavorare…ha meritato l’esordio col Genoa”, conclude l’allenatore dell’Inter.
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    Vidal: “Giocare 3 partite in 8 giorni è una follia”

    TORINO – Anche Arturo Vidal si unisce al coro di voci contrarie all’eccessiva concentrazione di partite nel calendario internazionale. Il centrocampista dell’Inter lo ha fatto ai media cileni dopo la sconfitta con la nazionale in Colombia per 3-1 nelle qualificazioni ai Mondiali: “Giocare qui a Barranquilla è un inferno, la Colombia diventa davvero formidabile. Ma bisogna anche dire che tre partite in otto giorni ci hanno ammazzato”.Guarda la galleryInter, ecco tutti gli stipendi del 2020-21
    Vidal, troppe partite col Cile
    Il centrocampista nerazzurro ha poi sottolineato le difficoltà per un calendario che ha costretto i giocatori a disputare 3 partite in meno di dieci giorni: “Non so quante ore di volo abbiamo fatto… Una follia”.
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    Italia, Sensi e il messaggio social ai tifosi dell'Inter

    “Ragazzi non è nulla, ci vediamo domenica allo stadio! Forza Azzurri”. Stefano Sensi ha scelto una storia Instagram per rassicurare i tifosi dell’Inter circa le sue condizioni, dopo l’indisponibilità a disputare Italia-Lituania. Il centrocampista si aggiunge alla lunga lista di giocatori a cui il ct Roberto Mancini ha dovuto rinunciare, ma domenica 12 settembre sarà abile ed arruolabile per la trasferta di campionato in casa della Sampdoria. Visti i lunghi e pesanti infortuni che lo hanno tormentato, Sensi ha voluto chiarire l’entità (minima) dello stop. LEGGI TUTTO

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    Inter, Stankovic sull'incontro con Moratti per il rinnovo: cosa accadde

    Massimo Moratti è stato molto di più che un semplice presidente per i calciatori dell’Inter. In molti, tra cui Samuel Eto’o, lo hanno definito come un secondo padre, tanta era la passione e l’affetto che legava il numero uno del club alla squadra e ai suoi calciatori. Dazn ha deciso di omaggiare l’ex presidente con una docu-serie dal titolo “Simpatico”. Tra i protagonisti l’ex centrocampista serbo Dejan Stankovic, che ha parlato dei suoi anni in nerazzurro e del rapporto speciale con Massimo Moratti.
    Stankovic e l’aneddoto con Moratti 
    A proposito dell’incontro con l’ex presidente per firmare il rinnovo dice: “Sono andato da lui, abbiamo preso il solito caffè e sigarettina. Non era bello, ma se parliamo di cose vere, fa capire che signore che era il presidente. Abbiamo parlato di calcio, di tutto, cose private, delle famiglie, lui prende la penna e scrive 4 anni su un foglio bianco, mette MM e mi passa il foglietto e mi chiede: va bene? Io senza guardare il foglio, lo metto in tasca e gli dico: va benissimo presidente. Era così Massimo Moratti, faceva tutte le cose con il cuore in mano, le cifre non cambiavano nulla. Il suo gesto, il suo amore che aveva verso i suoi giocatori e la maglia era incredibile”. 
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    Inter, Dzeko: “Juve inviolabile? Le cose sono un po’ cambiate…”

    “In nerazzurro tutti sanno cosa possono aspettarsi da me e io in campo farò quello che so fare meglio”. Idee piuttosto chiare per Edin Dzeko. Il nuovo attaccante dell’Inter ha parlato del nuovo campionato dal ritiro della nazionale bosniaca. “Ho molto rispetto per Inzaghi. Mi piace la sua filosofia calcistica che è estremamente offensiva e credo che avrò molte più occasioni davanti alla porta avversaria. L’Inter sa perché mi ha scelto, così come so cosa devo fare per migliorare il mio gioco, ma anche quello di tutta la squadra. Siamo compatti e credo che con il passare del tempo il gioco migliorerà perché abbiamo bisogno di un po’ più di tempo per giocare insieme”.Guarda la galleryCalhanoglu e Dzeko, è subito show: Inter-Genoa 4-0
    Dzeko: “La squadra prima del singolo”
    “Il compito dell’attaccante è quello di segnare, non esiste un attaccante che possa prevedere il numero di gol a fine stagione. Vorrei poter segnare un gol in ogni partita, ma è impossibile. So che farò del mio meglio per far vincere la squadra, al titolo di capocannoniere non penso neanche. Vorrei solo che la squadra vincesse. Il successo di una squadra è sempre più importante del successo di un singolo”.
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    Dzeko sulla Juve: “Le cose sono cambiate”
    “Difficile fare i pronostici adesso, l’Inter sta difendendo lo scudetto e sa quanto sia difficile farlo. Il campionato italiano è molto equilibrato e al vertice trovi sempre delle squadre molto vicine tra di loro. La Juventus è inviolabile da anni, ma ora le cose sono un po’ cambiate. L’Inter ha dimostrato di essere sulla buona strada per ereditare il trono in Serie A, ma sarà molto difficile soprattutto perché ci sono diverse squadre che hanno grandi ambizioni, e la scorsa stagione ha dimostrato che anche una partita può essere una svolta. Penso che sarà un campionato combattuto fino all’ultima giornata e spero che alla fine sarà l’Inter a vincere lo scudetto”.
    Dzeko: “Io vecchio? Parla il campo”
    “La mia età? Le risposte le ho sempre date sul campo. Non importa se sei vecchio, importa cosa riesci a fare sul campo. Mi sento bene e non faccio caso a quelli che dicono di queste cose. Sono concentrato sulle mie partite e sul gioco di squadra. Auguro tanta fortuna alla Roma. La sosterrò in tutte le 36 partite di Serie A”.
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    Inzaghi: “Spiazzati da Lukaku, ma l'Inter resta competitiva”

    VERONA – È un Simone Inzaghi visibilmente soddisfatto quello che si presenta ai microfoni dopo il 3-1 rifilato in rimonta al Verona, secondo successo in due gare per la sua Inter che resta così in vetta a punteggio pieno: “Una vittoria sofferta e importante – ha detto il tecnico nerazzurro al termine del match del Bentegodi -, avevamo approcciato bene la partita ma abbiamo preso il gol e nell’ultima mezz’ora del primo tempo abbiamo fatto poco. Poi nel secondo tempo siamo stati bravi a trovare il pareggio: i cambi ci hanno dato qualcosa in più che ci serviva in quel momento”. Nessuna esaltazione per il momentaneo primato solitario: “Ai fini della classifica questo successo conta poco, ma avevo detto alla squadra che non sarebbe stato facile. Loro sono molto aggressivi e hanno un ottimo allenatore. Abbiamo visto la partita contro il Sassuolo e sapevamo cosa ci saremmo trovati davanti”.
    Verona-Inter 1-3: statistiche e tabellino
    “Vittoria dedicata ai tifosi”
    Inzaghi si è poi soffermato sulle cessioni estive: “Hakimi non l’ho mai allenato ma so che è fortissimo e Lukaku è un giocatore impressionante, ha deciso di andar via (al Chelsea, ndr) e ci ha spiazzato, ma la società è intervenuta e ci ha dato una rosa competitiva con giocatori imporanti come Dzeko, Dumfries e Correa. Il presidente era stato chiaro: si doveva mettere in sicurezza il club. Ora guardiamo avanti, le prime partite sono andate bene ma tra poco inizierà anche la Champions”. Il tecnico ha infine parlato anche dei cori dedicatigli dai tifosi nerazzurri giunti a Verona: “Fanno piacere, col tempo sarà il campo a parlare ma ora devo ringraziarli perché anche quando perdevamo ci hanno sempre incitato. Penso che sia giusto dedicare a loro questo successo”.
    Guarda la galleryHandanovic sbaglia, Lautaro e Correa rimediano: Inter tris a VeronaTuttosport League, iscrizioni aperte: schiera la tua formazione, vinci viaggi in Europa e buoni Amazon. Partecipa, è gratis! LEGGI TUTTO

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    Inter, Dzeko: “Grazie Lukaku, ma io guardo avanti”

    “Lukaku ha fatto grandi cose, bisogna dirgli grazie perché ha fatto veramente bene. Però, non mi piace guardare indietro, io guardo avanti. Per me conta solo fare bene qui. So cosa posso dare e sono sicuro di poter dare tanto”. Lo ha detto l’attaccante dell’Inter, Edin Dzeko, intervistato da Dazn. “L’esordio a San Siro? Ero nervoso, anche se non è da me. Cercavo il primo gol, anche perché quando fai subito gol fa un effetto ancora maggiore. Alla fine ho segnato e mi sono rilassato – ha proseguiuto l’attaccante bosniaco -. Lautaro? È un grande giocatore, sono contento sia rimasto anche sapendo che ha avuto offerte importanti. Significa molto per questo club che i giocatori vogliono rimanere”. Testa poi alla partita di venerdì contro l’Hellas Verona. “Venerdì vogliamo fare bene e continuare il percorso iniziato con la vittoria con il Genoa”, le sue parole.
    Dzeko: “Inter piena di campioni, alla Roma non segnavo da un po’…”
    Edin Dzeko è poi intervenuto ai microfoni del canale tematico nerazzurro Inter Tv: “L’esordio in campionato con la maglia dell’Inter? È stato un giorno emozionante per me anche perché dopo aver giocato tutta la scorsa stagione senza tifosi vederli tornare sugli spalti è stato bello. È stata la mia prima partita con questa maglia, poi c’era anche mia mamma allo stadio, è stato un giorno importante che è finito molto bene con la nostra vittoria e il mio gol che ho cercato tanto. Non segnavo da tanto tempo in Serie A, gli ultimi gol con la Roma li ho segnati in Europa League e anche da quel punto di vista era importante sbloccarsi per me. Fare subito gol nella prima partita, nel mio nuovo stadio, davanti ai tifosi è stato bellissimo e mi ha dato ancora più fiducia per il futuro. Il feeling coi compagni? Sì, già contro la Dinamo Kiev ho visto questa cosa, l’ho sentito anche in campo, sembrava che stessi giocando con questi ragazzi da tanto tempo ma devo dire che non è difficile, qui ci sono tanti campioni ed è uno dei motivi per cui sono venuto qui. Mi sono divertito molto non solo nella partita contro il Genoa ma anche nella partita contro la Dinamo Kiev. Siamo una squadra forte e vogliamo continuare questo percorso che è iniziato veramente bene contro il Genoa. Il Verona? Ogni partita e ogni punto sono importanti, l’Inter è campione d’Italia e la prossima partita contro l’Hellas Verona non sarà facile. Conosco bene il loro allenatore e carica molto, però noi siamo l’Inter, siamo pronti e vogliamo fare bene prima della sosta per le nazionali”.
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