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    Inter, Vidal apre all'addio: “Sogno di giocare nel Flamengo”

    “Dico sempre che il mio sogno è giocare nel Flamengo. Ho un contratto con l’Inter ma forse l’anno prossimo verrò qui. Sarebbe un sogno. La mia grinta è quella di sempre”. Così Arturo Vidal, centrocampista nerazzurro, ai microfoni dell’emittente cilena W Radio. Il futuro dell’ex Juve, attualmente impegnato con la sua nazionale in Coppa America, è un rebus, visto che è legato all’Inter da un contratto da 7,5 milioni di euro all’anno, cifra che rende difficile una sua uscita, nonostante il club stia cercando diverse soluzioni per “liberarsi” di alcuni ingaggi pesanti, tra cui quello dello stesso Vidal. LEGGI TUTTO

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    Lukaku snobba il record di Ronaldo e manda un messaggio all'Inter

    Romelu Lukaku è stato protagonista di una lunga sessione di domande e risposte su Twitter e ha soddisfatto senza sosta e per lungo tempo la curiosità dei fan su questioni sportive e non. L’attaccante del Belgio non ha dribblato la classica domanda di mercato: “Hai voglia di trasferirti al Manchester City?”; la risposta è stata netta: “Sono felice all’Inter”. L’unica nota polemica Romelu l’ha riservata per le critiche che gli sono piovute addosso dai media anche quando i suoi numeri raccontavano una storia diversa. A chi gli chiedeva dell’impatto dei mezzi di comunicazione così aggressivi su un giovane calciatore ha risposto: “Pfff, per rispondere a questa domanda avrei bisogno di un giorno intero”.

    Lukaku, Ronaldo e gli obiettivi futuri

    Sulla piattaforma social BigRom ha parlato dei prossimi obiettivi, dei gol e dei primati personali. Qualcuno ha provato a pungerlo sulle reti in nazionale che, in proiezione, gli permetterebbero di scavalcare un mostro sacro come Cristiano Ronaldo, al momento a 107 marcature, solo due in meno rispetto al detentore del record Ali Daei. Il belga non si è scomposto e ha fatto capire di non pensarci poi tanto:”Io voglio solo vincere, non me ne frega dei premi individuali, io lavoro per conquistare i titoli di squadra”. 

    Lukaku ricorda Kobe Bryant e ringrazia Conte e Henry

    Un appassionato di basket ha chiesto a Lukaku quale fosse il suo giocatore preferito in Nba: “Per me era senza dubbio Kobe Bryant”, la risposta. Dopo questo ricordo il campione nerazzurro ha ringraziato per gli insegnamenti e i consigli calcistici sia Antonio Conte che Thierry Henry: il primo perchè gli ha fatto capire l’importanza di saper giocare spalle alla porta e il secondo per tutte le dritte che gli sta dando con la nazionale come assistente del ct Roberto Martinez. LEGGI TUTTO

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    Eriksen e la speranza dell'Inter: a quali condizioni può tornare a giocare

    […] Nelle prossime ore il giocatore sarà dimesso e tra un mese verrà di nuovo visitato. La speranza dell’Inter è i controlli diano il via libera per togliere il “salvavita” anche perché, in caso contrario, ovvero con il defibrillatore impiantato sotto cute, in Italia non ci può giocare. Il Protocollo Cardiologico per il Giudizio di Idoneità Sportiva non contempla neppure questa possibilità. «Eriksen farà una vita pressoché normale perché questo defibrillatore blocca qualsiasi forma aritmica possa avere il ragazzo, per la vita sportiva però qualche dubbio onestamente viene – spiega Enrico Castellacci, medico della Nazionale campione del Mondo nel 2006 – Queste situazioni purtroppo possono accadere perché alcuni tipi di patologie non sono rilevabili con i test d’idoneità che normalmente si fanno. Se dobbiamo essere onesti, dobbiamo dire che la sua carriera potrebbe essere compromessa. Se è una patologia che per i protocolli può permettere di riprendere a giocare ben venga, sarei veramente felice, qualora ciò non dovesse succedere la riflessione che dobbiamo fare è che in pochi minuti è passato dalla morte alla vita e questo ci deve far comunque sorridere».

    L’esempio di Blind

    All’Europeo c’è però un nazionale dell’Olanda, Daley Blind, che gioca con il dispositivo impiantato a Eriksen dopo che, nel dicembre 2019, gli era stata diagnosticata una miocardite. In Olanda ha ottenuto l’idoneità e il 12 febbraio 2020 è tornato in campo. «In caso di aritmia, ci pensa il defibrillatore per rinstaurare il ritmo sinusale, evidentemente dove gioca hanno ritenuto che questo sia sufficiente a non far rischiare niente al giocatore», abbozza Castellacci. Certo è che quanto accaduto il 25 agosto 2020 deve far riflettere: durante un’amichevole con l’Hertha Berlino, il defibrillatore si è improvvisamente spento e Blind si è accasciato al suolo tenendosi la mano sul petto. Per fortuna, è stato solo un grande spavento e da allora non è successo più niente.

    Tutti gli approfondimenti nell’edizione odierna di Tuttosport LEGGI TUTTO

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    Inter, stagione 2021-22 al via l'8 luglio

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    Vidal: “Vorrei giocare in America, ma ho un contratto con l'Inter”

    RIO DE JANEIRO (Brasile) – Fresco di sesto scudetto italiano, dopo i cinque vinti con la Juventus, il centrocampista dell’Inter Arturo Vidal, che ha festeggiato il titolo anche in Cile per tre volte con il Colo-Colo, altrettante in Germania con il Bayern Monaco ed una in Spagna con il Barcellona, apre ad un futuro lontano da Milano: “Bisogna vedere – afferma ai microfoni di Tudn -,ho sempre detto che mi piace il Messico e mi piace l’America, spero che un giorno mi venga data la possibilità di andare lì, ma ci deve essere l’interesse di entrambe le parti. Ho un contratto con l’Inter e continuerò la mia carriera dando il massimo. Se ad un certo punto succede, sarò felice”. LEGGI TUTTO