consigliato per te

  • in

    Inter, da Bonolis a Fognini: già 40 'soci vip' per l'azionariato popolare

    MILANO – Si continua a lavorare sull’azionariato popolare nel mondo Inter, con il progetto ‘guidato’ da quaranta tifosi vip. Si va dai musicisti Max Pezzali, Luciano Ligabue e Andrea Bocelli, Enrico Ruggieri e Roberto Vecchioni ai presentatori Paolo Bonolis e Alessandro Cattelan, dai diversi giornalisti ‘capeggiati’ da Enrico Mentana fino al regista Gabriele Salvatores e al tennista Fabio Fognini: a svelare l’elenco completo delle quaranta personalità che hanno deciso di entrare in Interspac Srl è il presidente Carlo Cottarelli, che in un comunicato annuncia il questionario on line per monitorare le adesioni al grande progetto: “Si apre oggi una fase molto importante dell’iniziativa che stiamo promuovendo – scrive Cottarelli -. I tifosi delle squadre di calcio potranno esprimere il proprio interesse a partecipare in una iniziativa di azionariato popolare per diventare proprietari del loro club, qualora ce ne fosse la possibilità”.
    Lla lista dei primi 40 ‘soci vip’
    Cottarelli poi pubblica la lista dei nomi: Beppe Bergomi, Enrico Bertolino, Andrea Bocelli, Stefano Boeri, Paolo Bonolis, Alessandro Cattelan, Claudio Cecchetto, Valerio De Molli, Gianfelice Facchetti, Fabio Fognini, Massimo Galli, Peter Gomez, Tommaso Labate, Giancarlo Leone, Gad Lerner, Luciano Ligabue, Maurizio Mannoni, Enrico Mentana, Pietro Modiano, Michele Mozzati (Michele), Mario Nava, Roberto Nicastro, Enrico Pazzali, Max Pezzali, Mariangela Pira, Antonio Polito, Giacomo Poretti (Giacomo), Gianni Riotta, Enrico Ruggeri, Gabriele Salvatores, Sergio Scalpelli, Pietro Senaldi, Michele Serra, Beppe Severgnini, Giovanni Storti (Giovanni), Marco Tarquinio, Flavio Valeri, Roberto Vecchioni, Antonio Versace, Luigi Vignali (Gino).
    Un sondaggio online per la tifoseria
    Si apre quindi oggi la prima fase del progetto di azionariato popolare per rafforzare il club nerazzurro. “Vogliamo misurare quanto interesse ci sia per la nostra iniziativa – si legge ancora nella nota -. Abbiamo incaricato IQUII e la sua Sport Intelligence Unit di condurre uno studio approfondito in proposito, tramite cui anche i tifosi interisti potranno far conoscere la propria opinione, in via informale. Se, come pensiamo, ci sarà sufficiente interesse da tutte le parti coinvolte, inclusa la proprietà – già informata dell’iniziativa – dopo aver definito i dettagli tecnici dell’operazione, richiederemo le necessarie autorizzazioni da tutti gli organi competenti per poi iniziare la raccolta di risorse dai tifosi e da altri. Questo richiederà diversi mesi, anche se l’esatta tempistica dipenderà dai dettagli tecnici dell’operazione”. L’unico scopo, assicura Cottarelli, è quello di “sostenere la squadra che amiamo, ma pensiamo che il nostro modello di azionariato popolare sia valido anche per altre società di calcio italiane. Per discuterlo in una visione strutturale, di lungo termine, il 24 settembre organizzeremo a Milano un incontro pubblico invitando, oltre che i soci di Interspac, personalità del mondo del calcio italiano e internazionale. A questo punto, si parte! Forza Inter! E speriamo che altre tifoserie italiane vogliano imitarci”. LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, Vidal apre all'addio: “Sogno di giocare nel Flamengo”

    “Dico sempre che il mio sogno è giocare nel Flamengo. Ho un contratto con l’Inter ma forse l’anno prossimo verrò qui. Sarebbe un sogno. La mia grinta è quella di sempre”. Così Arturo Vidal, centrocampista nerazzurro, ai microfoni dell’emittente cilena W Radio. Il futuro dell’ex Juve, attualmente impegnato con la sua nazionale in Coppa America, è un rebus, visto che è legato all’Inter da un contratto da 7,5 milioni di euro all’anno, cifra che rende difficile una sua uscita, nonostante il club stia cercando diverse soluzioni per “liberarsi” di alcuni ingaggi pesanti, tra cui quello dello stesso Vidal. LEGGI TUTTO

  • in

    Lukaku snobba il record di Ronaldo e manda un messaggio all'Inter

    Romelu Lukaku è stato protagonista di una lunga sessione di domande e risposte su Twitter e ha soddisfatto senza sosta e per lungo tempo la curiosità dei fan su questioni sportive e non. L’attaccante del Belgio non ha dribblato la classica domanda di mercato: “Hai voglia di trasferirti al Manchester City?”; la risposta è stata netta: “Sono felice all’Inter”. L’unica nota polemica Romelu l’ha riservata per le critiche che gli sono piovute addosso dai media anche quando i suoi numeri raccontavano una storia diversa. A chi gli chiedeva dell’impatto dei mezzi di comunicazione così aggressivi su un giovane calciatore ha risposto: “Pfff, per rispondere a questa domanda avrei bisogno di un giorno intero”.

    Lukaku, Ronaldo e gli obiettivi futuri

    Sulla piattaforma social BigRom ha parlato dei prossimi obiettivi, dei gol e dei primati personali. Qualcuno ha provato a pungerlo sulle reti in nazionale che, in proiezione, gli permetterebbero di scavalcare un mostro sacro come Cristiano Ronaldo, al momento a 107 marcature, solo due in meno rispetto al detentore del record Ali Daei. Il belga non si è scomposto e ha fatto capire di non pensarci poi tanto:”Io voglio solo vincere, non me ne frega dei premi individuali, io lavoro per conquistare i titoli di squadra”. 

    Lukaku ricorda Kobe Bryant e ringrazia Conte e Henry

    Un appassionato di basket ha chiesto a Lukaku quale fosse il suo giocatore preferito in Nba: “Per me era senza dubbio Kobe Bryant”, la risposta. Dopo questo ricordo il campione nerazzurro ha ringraziato per gli insegnamenti e i consigli calcistici sia Antonio Conte che Thierry Henry: il primo perchè gli ha fatto capire l’importanza di saper giocare spalle alla porta e il secondo per tutte le dritte che gli sta dando con la nazionale come assistente del ct Roberto Martinez. LEGGI TUTTO

  • in

    Eriksen e la speranza dell'Inter: a quali condizioni può tornare a giocare

    […] Nelle prossime ore il giocatore sarà dimesso e tra un mese verrà di nuovo visitato. La speranza dell’Inter è i controlli diano il via libera per togliere il “salvavita” anche perché, in caso contrario, ovvero con il defibrillatore impiantato sotto cute, in Italia non ci può giocare. Il Protocollo Cardiologico per il Giudizio di Idoneità Sportiva non contempla neppure questa possibilità. «Eriksen farà una vita pressoché normale perché questo defibrillatore blocca qualsiasi forma aritmica possa avere il ragazzo, per la vita sportiva però qualche dubbio onestamente viene – spiega Enrico Castellacci, medico della Nazionale campione del Mondo nel 2006 – Queste situazioni purtroppo possono accadere perché alcuni tipi di patologie non sono rilevabili con i test d’idoneità che normalmente si fanno. Se dobbiamo essere onesti, dobbiamo dire che la sua carriera potrebbe essere compromessa. Se è una patologia che per i protocolli può permettere di riprendere a giocare ben venga, sarei veramente felice, qualora ciò non dovesse succedere la riflessione che dobbiamo fare è che in pochi minuti è passato dalla morte alla vita e questo ci deve far comunque sorridere».

    L’esempio di Blind

    All’Europeo c’è però un nazionale dell’Olanda, Daley Blind, che gioca con il dispositivo impiantato a Eriksen dopo che, nel dicembre 2019, gli era stata diagnosticata una miocardite. In Olanda ha ottenuto l’idoneità e il 12 febbraio 2020 è tornato in campo. «In caso di aritmia, ci pensa il defibrillatore per rinstaurare il ritmo sinusale, evidentemente dove gioca hanno ritenuto che questo sia sufficiente a non far rischiare niente al giocatore», abbozza Castellacci. Certo è che quanto accaduto il 25 agosto 2020 deve far riflettere: durante un’amichevole con l’Hertha Berlino, il defibrillatore si è improvvisamente spento e Blind si è accasciato al suolo tenendosi la mano sul petto. Per fortuna, è stato solo un grande spavento e da allora non è successo più niente.

    Tutti gli approfondimenti nell’edizione odierna di Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, stagione 2021-22 al via l'8 luglio

    L’edizione digitale del giornale, sempre con teOvunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.Sempre con te, come vuoiABBONATI ORALeggi il giornale LEGGI TUTTO

  • in

    Vidal: “Vorrei giocare in America, ma ho un contratto con l'Inter”

    RIO DE JANEIRO (Brasile) – Fresco di sesto scudetto italiano, dopo i cinque vinti con la Juventus, il centrocampista dell’Inter Arturo Vidal, che ha festeggiato il titolo anche in Cile per tre volte con il Colo-Colo, altrettante in Germania con il Bayern Monaco ed una in Spagna con il Barcellona, apre ad un futuro lontano da Milano: “Bisogna vedere – afferma ai microfoni di Tudn -,ho sempre detto che mi piace il Messico e mi piace l’America, spero che un giorno mi venga data la possibilità di andare lì, ma ci deve essere l’interesse di entrambe le parti. Ho un contratto con l’Inter e continuerò la mia carriera dando il massimo. Se ad un certo punto succede, sarò felice”. LEGGI TUTTO