consigliato per te

  • in

    Djalo, schiaffo Juve all’Inter: sorpasso e prossime mosse. E Boteli si avvicina

    La strada è bella tracciata: come direzione e come selciato. Ora bisogna asfaltare…, per poi farci viaggiare sopra la macchina con dentro Djalò e portarlo così a Torino. La Juventus ha infatti rotto gli indugi per provare a fare lo sgambetto all’Inter. I nerazzurri hanno un accordo con il difensore portoghese per fargli firmare un contratto a luglio appena sarà scaduto il suo attuale legame con i francesi del Lille.

    Djalò, l’offerta della Juve

    Ma il difensore di piede destro a cui piace giocare a sinistra, fermo dalla scorsa primavera per la rottura del legamento crociato, intriga assai la dirigenza juventina. E così la coppia Giuntoli-Manna dopo aver bussato al club transalpino per sensibilizzarlo a cedere il giocatore in questa sessione di mercato, versando loro circa 3 milioni di euro più bonus invece di vederselo sfilare senza un euro, è pronta ad andare all’attacco del calciatore. Previsto a inizio della prossima settimana, dunque dopo l’ultima giornata del girone d’andata di domani che vedrà la Juve impegnata a Salerno, il contatto con l’agente per verificare quali margini ci siano al fine di concludere l’operazione dopo aver ottenuto di fatto il beneplacito della società francese. LEGGI TUTTO

  • in

    Calhanoglu: “La Juve dice che punta al quarto posto? Non ascolto…”.

    “Offerte dall’Arabia Saudita? Sì è vero, le ho rifiutate. Ho deciso di non andare via perché voglio bene all’Inter”. Lo ha detto il centrocampista dell’Inter Hakan Calhanoglu, intervistato da Sport Mediaset. “Ringrazio Ausilio perché sa come la penso. Quando sono arrivate quelle offerte ho detto alla società: decidete voi – ha aggiunto -. Tutti pensano che sia andato via dal Milan per una questione economica ma i soldi non sono sempre tutto. La cosa più importante per me è sentirmi importante, ed è quello che provo qui. Ai tifosi rossoneri che dicono che ho fatto male, visto lo scudetto perso nel 2022, auguro il meglio e dico che con pazienza si vedrà”.

    Poi il centrocampista dell’Inter parla delle sue emozioni in occasione del primo match con la maglia nerazzurra: “La ricordo ancora, contro il Genoa. Ero nervoso per come avrebbe reagito lo stadio ma anche sicuro che l’amore sarebbe arrivato perché ho fiducia nelle mie qualità. Quando i tifosi ti danno tanto, devi restituire indietro”. LEGGI TUTTO

  • in

    Inter al lavoro per il Verona: Calhanoglu assente! Lautaro e Dimarco…

    Lautaro, Dimarco e Calhanoglu: il punto Inter
    Qual è, ad oggi, lo stato dei due calciatori? Sia l’accante argentino che l’esterno azzurro, nella sessione di allenamento odierna, avrebbero continuato a svolgere lavoro a parte. Chi invece sarebbe andato via presto da Appiano Gentile è Hakan Calhanoglu. Il centrocampista classe 1994, infatti, sarebbe tornato a casa per un leggero attacco febbrile. La sua presenza nella sfida contro il Verona, comunque, non sembrerebbe comunque essere messa in discussione. Da valutare giornalmente invece le condizioni di Lautaro e Dimarco, per capire se potranno essere a disposizione di Inzaghi per il match di sabato e, nel caso, se già pronti per scendere in campo dal 1′ o soltanto per la panchina. LEGGI TUTTO

  • in

    Morata: “Vicinissimo all’Inter, poi…in Champions è una finale”

    L’estate di Alvaro Morata è stata molto travagliata in ottica mercato. Sin dalle prime battute a luglio si ipotizzava potesse essere tra le idee dell’Inter visto il mancato arrivo di Lukaku. Il suo entourage è stato anche nella sede dei nerazzurri per confrontarsi con la società del suo possibile arrivo a Milano. Le cose, però, sono presto cambiate con l’ex Juve che è rimasto a Madrid. Una scelta importante, un segnale di fiducia nei suoi confronti e una volontà forte e chiara di voler continuare ad essere importante per l’Atletico.
    Simeone gli ha dato la fascia da capitano al braccio e l’attaccante l’ha ripagato a suon di gol: un partenza sprint visto che in questi mesi ha segnato ben 14 reti in 23 presenze (tra campionato e Champions). Proprio Morata si è raccontato ad As e ha svelato proprio il retroscena estivo con l’Inter sullo sfondo. “Con Inzaghi e Ausilio ho un ottimo rapporto, Marotta, poi, mi aveva portato alla Juventus e abbiamo sempre avuto un grande rapporto. E…” LEGGI TUTTO

  • in

    Inter stanca e malconcia: il calendario preoccupa, ecco perché

    L’Inter è stanca e pure un po’ acciaccata. Ha giocato sette partite in più rispetto alla Juventus (le sei in Champions, più l’ottavo di Coppa Italia con il Bologna) e questo ha prodotto come effetto collaterale indesiderato gli ultimi infortuni muscolari. Perché è vero che Simone Inzaghi sa centellinare come pochi altri il turnover, ma certi accorgimenti sono palliativi quando si gioca per mesi ogni tre giorni, come accade ai Nazionali. Il pari col Genoa non è un campanello d’allarme – a Marassi hanno vinto solo la Fiorentina a inizio stagione e il Milan con il gol contestatissimo di Pulisic sul gong – ma il dominio della squadra di Gilardino sui palloni alti in area di rigore ha mostrato l’usura fisica di un’Inter che fin qui non aveva mai subìto un gol da palla inattiva.
    Inter in riserva, serve ripartire
    Che la spia fosse in riserva, si era intuito già nel secondo tempo con il Lecce: lì a rendere dolce la discesa aveva pensato Arnautovic con quella genialata di tacco, stavolta nella ripresa – fatta eccezione per il colpo di testa di Acerbi ben parato da Martinez – l’Inter non è mai riuscita a dare seriamente la sensazione di poter vincere la partita. Come non mai sono mancati Lautaro Martinez – capitano, leader e capocannoniere – e Federico Dimarco, l’unico tra gli esterni in grado di tirare fuori dal cilindro la giocata del campione. Non è dato a sapersi se con loro a Genova sarebbe finita in modo diverso, certamente l’Inter avrebbe prodotto qualcosa in più dalle parti di Martinez.
    Rodri: “Il gol all’Inter il sogno di una vita: mi ha cambiato la carriera” LEGGI TUTTO

  • in

    Trefoloni: “Gol Inter da annullare, è fallo di Bisseck: Doveri ha sbagliato”

    MILANO – Nell’ultima puntata di “OpenVar”  è stato analizzato il discusso l’episodio che ha portato l’Inter in vantaggio nel match poi pareggiato per 1-1 a casa del Genoa. Sugli sviluppi di una rimesa laterale a favore dei nerazzi al 40′ Bisseck spinge Strootman in area colpendo la palla di testa, nel proseguo dell’azione arriva il gol di Arnautovic in tap-in per l’1-0 Inter. Il direttore di gara, il signor Doveri, ed il Var composto da Irrati e Miele non sono intervenuti.
    Bisseck-Strootman, l’analisi di Trefoloni
    Presente negli studi di Dazn Matteo Trefoloni, responsabile del settore tecnico dell’AIA, il quale ha analizzato l’episodio e ha amesso l’errore della direzione arbitrale: “In quell’azione la spinta di Bisseck su Strootman era fallo. Sui contatti sulla parte alta del corpo conta l’intensità, qui probabilmente, in una decisione presa nel giro di pochi secondi, Doveri ha valutato in modo sbagliato”. LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, Arnautovic gol ma il Genoa protesta con Doveri per la spinta di Bisseck

    Il gol dell’Inter e le proteste del Genoa

    L’azione dell’Inter parte da una rimessa laterale di Darmian: il pallone, lanciato lungo dall’esterno nerazzurro, arriva in area, Bisseck fa la sponda con un colpo di testa (in realtà sfiora solamente il pallone ma questo conta poco nella valutazione dell’episodio da moviola) per Barella (che successivamente colpirà il palo favorendo l’intervento di Arnautovic per sbloccare il risultato) ma per prendere posizione sembra spingere con le due mani l’ex centrocampista della Roma, che finisce a terra. LEGGI TUTTO

  • in

    Genoa-Inter sospesa da Doveri 7 minuti per fumogeni

    La partita tra Genoa e Inter, anticipo della 18ª giornata di Serie A, è stata sospesa dall’arbitro Doveri intorno al 15′ a causa di una coltre di nebbia calata sul campo di Marassi per un fitto lancio di fumogeni sugli spalti. L’arbitro, durante la pausa, ha parlato con i calciatori in campo, in attesa della ripresa del gioco. LEGGI TUTTO