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    Capello critico con l'Inter: “Gli unici a non capire Roberto Carlos”

    “Roberto Carlos? Solo l’Inter non aveva capito che giocatore fosse”. Fabio Capello, a pochi minuti dal calcio d’inizio di Real Madrid-Chelsea, è protagonista di un simpatico siparietto con l’ex esterno dei Blancos. In diretta Sky, dopo aver scherzato sul suo stato attuale: “Così grasso non lo comprerei mai”, ha svelato dei retroscena gustosi sul suo trasferimento dall’Inter al Real. “Un giorno arrivò Branchini e mi disse che l’Inter voleva vendere Roberto Carlos. Pensavo stesse scherzando e non ci credevo. Ma lui mi mandò un fax dove c’era addirittura il prezzo già fissato e non discutibile. Chiamai subito il presidente del Real e gli dissi di volare immediatamente in Italia, perchè appena si sarebbe diffusa la notizia, sarebbero arrivati tutti a Milano”. Una trattativa lampo. “Chiudemmo il suo acquisto in meno di 24 ore. Solo l’Inter non aveva capito che giocatore fosse Roberto Carlos. A Milano erano convinti che non sapesse marcare, tutta colpa di Hodgson”. 
    Capello su Florentino Perez: “Non ammette mai gli errori”
    Capello ha poi puntato l’indice su Florentino Perez, che dopo le polemiche sulla Superlega è ancora nell’occhio del ciclone “Non vuole fare mai vedere che ha sbagliato o che ha perso. Non ama ammettere gli errori. Anche quando acquistava calciatori. Questa volta però l’errore c’è stato, e anche grave a livello di comunicazione”. Capello è molto critico sull’attuale presidente del Real. “Leggo che vuole comprare Neymar o Mbappé. Ma con quali soldi? Quando ero al Real, che aveva problemi finanziari, lo salvò la Comunità di Madrid, acquistando un terreno che era già di proprietà della Comunità. Stavolta non so come potranno salvarsi”.  LEGGI TUTTO

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    Inter, Conte campione d'Italia già la prossima giornata: ecco come

    La sconfitta del Milan in casa della Lazio avvicina ancora di più l’Inter di Antonio Conte allo scudetto numero 19. Ai nerazzurri, infatti, bastano quattro punti per laurearsi aritmeticamente campioni d’Italia. Un titolo che dalle parti di Appiano Gentile manca dalla stagione 2009-10 e che scriverebbe la parola fine all’egemonia della Juve dopo nove trionfi consecutivi. Lukaku e compagni, oltre all’ampio vantaggio di punti, hanno anche gli scontri diretti a favore sia sull’Atalanta (andata a Bergamo 1-1, ritorno al Meazza 1-0 per l’Inter) che sul Milan (2-1 per i rossoneri all’andata, 3-0 per i nerazzurri al ritorno) e il Napoli (vittoria per 1-0 a Milano e 1-1 a Napoli), mentre con la Juve la squadra di Conte deve ancora giocare la sfida di ritorno dopo aver vinto quella d’andata per 2-0. Al momento, però, la prima inseguitrici è proprio l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che conta 11 punti di distacco dalla capolista a cinque turni dalla fine del campionato. Conte e i suoi ragazzi, dunque, potrebbero festeggiare il tricolore già nel nel prossimo turno.  LEGGI TUTTO

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    Inter, Conte: “Scudetto al 95%”. E su Barzagli, Bonucci e Chiellini…

    MILANO – “Nella corsa dell’esultanza vedo il 95% dello Scudetto. Una corsa importante perchè una vittoria contro una squadra forte che è venuta a giocare la sua partita. Vincere questa partita vale non 3, non 6, ma 9 punti”. Dopo due pareggi consecutivi torna al successo l’Inter battendo 1-0 il Verona e  Antonio Conte mostra tutta la sua soddisfazione al termine della partita. La capolista allunga e si porta a +13 da Milan e Juve, rossoneri con una partita in meno, ma il tecnico nerazzurro è consapevole che bisogna restare concentrati: “Arrivati a questo punto il pallone inizia a pesare, come ribadisco sempre ho tanti calciatori che per la prima volta si trovano in questa condizione di classifica. Abbiamo fatto bene con Napoli e Spezia, avevano detto che ci eravamo fermati ma non era così. Oggi abbiamo giocato la nostra partita, nelle occasioni uno contro uno con il portiere pesa proprio questa condizione di classifica alla quale molti non sono abituati”.
    Inter-Verona 1-0: Darmian decisivo
    Conte: “La difesa? Rivedo la BBC agli inizi con la Juve”
    “Vincere quest’anno significa mettere nella testa di questi calciatori di essere vincenti, noi abbiamo un ruolino costante, a volta fatichiamo di più a volte di meno, ma stiamo tenendo il piede sull’acceleratore. La difesa? Vedo tante similitudini con l’inizio del percorso con Barzagli, Bonucci e Chiellini. Quando ho iniziato alla Juve anche loro erano ragazzi che non avevano vinto niente e quindi vedo molte similitudini con questi ragazzi che ho oggi. Se iniziano a vincere anche loro avranno più consapevolezza, più autostima. Barzagli, Bonucci e Chiellini erano vergini quando li ho presi io, sicuramente stiamo parlando di campioni che hanno delle grandi basi. Al Chelsea era diverso perchè avevo già dei calciatori vincenti”. Parla così Antonio Conte della sua difesa con Skriniar, De Vrij e Bastoni.
    Guarda la galleryL’Inter vince con il Verona: Conte scatenato
    Conte: “Se io non vinco è un problema”
    “In questi due anni abbiamo lavorato tanto anche al di fuori del calcio, abbiamo lavorato sulla testa perchè era da tantissimo tempo che l’Inter non si trovava ad essere competitiva. Lo scorso anno la finale di EL, quest’anno siamo vicini allo Scudetto. I ragazzi sanno che a volte sono pesante, ma ho trovato raramente dei vincenti che riescono ad essere leggeri. Il percorso che indichi richiede voglia e sacrificio e tante rinunce, quanti sono disposti a fare questo? Chi propina questo a volta non viene visto bene, ma poi si viene a creare un gruppo che vede che la guida è quella giusta. Io dello Scudetto ho sempre parlato, un allenatore del mio livello non può pensare di accontentarsi. Quando ho firmato per tre anni pensavo di avere solo l’1% di possibilità di vincere, ma io punto sempre al massimo. Mi rendo conto che i media la gente si apsettino sempre tanto da me, e se non vinci poi è un problema”. LEGGI TUTTO