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    Inter-Verona 1-0: decide Darmian, Conte a +13 da Juve e Milan

    MILANO – Darmian si conferma ancora una volta l’uomo della provvidenza. Così come era accaduto contro il Cagliari, due settimane fa, l’esterno nerazzurro entra in campo nel momento più complicato della sfida casalinga contro il Verona e la risolve, con un gol bello e importante. L’Inter, dopo due pareggi consecutivi, torna al successo e mette le mani sullo scudetto, con tredici punti di vantaggio sul Milan (impegnato domani contro la Lazio) e la Juventus. Il Verona, che nella ripresa ha sfiorato più volte il gol, torna da S.Siro con gli applausi, ma senza punti. 
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    Inter partenza sprint, Verona pericoloso con Dimarco
    Conte non fa calcoli e si affida ai migliori. In attacco la coppia formata da Lukaku e Lautaro Martinez, a centrocampo Barella, Brozovic ed Eriksen, con Hakimi e Perisic sulle fasce. Nel Verona Lasagna punta centrale, supportato da Bessa e Barak. Sulle corsie esterne la spinta di Faraoni e Lazovic. I nerazzurri partono forte e creano subito pericoli. Dopo due minuti Martinez vince il duello con Dimarco e si presenta solo davanti a Silvestri, il suo pallonetto termina alto. Passano tre minuti e Hakimi si invola sulla destra, entra in area e prova un tiro a giro che sfiora il palo. Gli uomini di Conte fanno la partita, sfruttando le sponde di Lukaku e il movimento costante degli esterni. Al diciassettesimo ancora Hakimi protagonista: destro potente dal limite dell’area sul quale Silvestri risponde presente. Il Verona sembra in difficoltà, ma improvvisamente si accende. Dimarco innesca Bessa, che da buona posizione si fa respingere il tiro da Handanovic, sulla ribattuta si avventa Dimarco che a porta vuota sfiora il palo. Capovolgimento di fronte e punizione pericolosa per i nerazzurri: fallo di Ceccherini (ammonito) su Martinez; Eriksen spara in curva. L’Inter rallenta (fermata anche dal caldo), il Verona prova a farsi vedere creando un paio di mischie pericolose su corner. Lukaku prova a lottare in area avversaria, ma è spesso raddoppiato e non riesce ad emergere.
    Guarda la galleryL’Inter vince con il Verona: Conte scatenato
    Il Verona cresce, l’Inter si affida alle ripartenze
    La ripresa inizia con un doppio cambio nel Verona. Juric lascia negli spogliatoi gli ammoniti Magnani e Ceccherini, sostituendoli con Gunter e Dawidowicz. Gli ospiti partono forte e dopo due minuti sfiorano il gol sugli sviluppi di un corner: il colpo di testa di Faraoni sfiora il palo. Conte continua ad affidarsi alla fisicità di Lukaku, per far salire la squadra e creare spazi. Il belga prova ad avventarsi, senza riuscirci, su un cross tagliato di Perisic. Ma rispetto al primo tempo è il Verona a fare la partita: ancora Faraoni, dopo un corner di Lazovic controlla in area e carica il destro, che viene ribattuto a pochi passi dalla porta di Handanovic. I gialloblu alzano il baricentro e schiacciano l’Inter, che si affida esclusivamente alle ripartenze: al diciottesimo Lasagna non riesce a calciare da buona posizione; la difesa dell’Inter ribatte e fa partire il contropiede: coast to coast di Lautaro Martinez, che una volta in area si fa ribattere la conclusione da Silvestri.  
    Darmian entra e segna
    Conte corre ai ripari: fuori Perisic ed Eriksen, dentro Darmian e Sensi. L’azzurro prova subito a farsi vedere con una conclusione dal limite che termina altissima. Ben più pericoloso, al ventiquattresimo, Hakimi, che su punizione scheggia il palo a Silvestri battuto. Il Verona però continua a creare pericoli e su un tiro cross di Lazovic, Bastoni salva su Salcedo, libero sul secondo palo. Al settantesimo, Conte si gioca la carta Sanchez, in sostituzione di uno spento Martinez. Ma è ancora il Verona a sfiorare il gol: Barak (su ennesima azione da corner) prova a girare da sotto misura, con palla che termina alta. Arriviamo al momento decisivo ed ancora una volta è Darmian l’uomo della provvidenza. L’esterno si avventa su un assist di Hakimi e chiude, con un rasoterra chirurgico, una ripartenza velocissima: 1-0. Il Verona, punto nell’orgoglio prova a rifarsi sotto: Lazovic si vede stoppare un tiro pericoloso da Bastoni, poi viene annullato un gol a Faraoni per carica su Handanovic. Gli ospiti spingono, ma non riescono a sfondare l’attenta difesa nerazzurra. Finisce 1-0. L’Inter è ad un passo dal titolo.
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    Diretta Inter-Verona ore 15: probabili formazioni e come vederla in tv e in streaming

    MILANO – Reduce dai due pari di fila ottenuti sui campi di Napoli e Spezia l’Inter di Antonio Conte, capolista a +10 sul Milan (impegnato nel posticipo di domani in casa della Lazio) e a +11 su Atalanta e Juventus, vuole tornare alla vittoria per riprendere la sua corsa verso lo scudetto. A otto giornate dalla fine del campionato i nerazzurri ospitano oggi (domenica 25 aprile, ore 15) a San Siro il Verona di Juric, che cerca invece riscatto dopo tre ko di fila.
    Le probabili formazioni di Inter-Verona
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen, Perisic; Lukaku, L. Martinez. Allenatore: Conte. A disposizione: Radu, Padelli, Ranocchia, D’Ambrosio, Darmian, Young, Gagliardini, Vecino, Sensi, Sanchez, Pinamonti.Indisponibili: Kolarov, Vidal. Diffidati: Darmian, Lukaku, Young.
    VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Gunter, Magnani; Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic; Barak, Bessa; Lasagna. Allenatore: Juric. A disposizione: Berardi, Pandur, Dimarco, Cetin, Ceccherini, Ruegg, Zaccagni, Colley, Salcedo, Favilli, Kalinic.Indisponibili: Veloso, Vieira, Benassi, Lovato. Squalificati: Sturaro Diffidati: Ceccherini, Tameze
    ARBITRO: Abisso di Palermo.
    GUARDALINEE: Galetto e L. Rossi.
    IV UOMO: Prontera.
    VAR: Nasca.
    AVAR: Valeriani.
    Segui Inter-Verona in diretta su Dazn e Dazn 1 LEGGI TUTTO

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    Conte e la Superlega: “Lo sport è meritocratico, ma Uefa deve cambiare”

    LA SPEZIA – “La pressione si sente, è inevitabile. Non dimentichiamo quanti calciatori sono per la prima volta vicini a vincere qualcosa di importante. Oggi sono contento di come abbiamo giocato, potevamo essere un po’ più qualitativi – e per questo stiamo parlando di un pareggio – ma se oggi avessimo vinto non avremmo rubato nulla. Anche il gol dell’1-1… Quasi stavamo cercando di non farlo! Ma le giornate sono sempre meno, il traguardo inizia a vedersi e siccome abbiamo speso tante energie, dobbiamo riposarci e pensare alla prossima gara contro il Verona, che sarà molto fisica”. Al termine del match pareggiato 1-1 contro lo Spezia, il tecnico dell’Inter capolista, Antonio Conte, offre la propria disamina ai microfoni di Sky Sport. Poi il siparietto con Goran Pandev, ex nerazzurro ed autore di una doppietta in Genoa-Benevento: “Vicino all’Inter a gennaio? Era un’ipotesi. Vuole ritirarsi? Gli consiglio di continuare se ha ancora voglia di allenarsi e andare al campo, ha ancora tanto da dare al calcio”.
    Conte sulla Superlega: “La Uefa deve riflettere”
    “Come sono stati questi giorni con la telenovela della Superlega? Dopo il Napoli siamo rientrati lunedì, chi aveva giocato ha fatto defaticante, quindi abbiamo avuto un solo giorno per lavorare, ed è stato bello concentrato. Abbiamo ascoltato come tutti le notizie che ci sono giunte. Da uomo di sport penso che non bisogna mai dimenticare le tradizioni, e vanno rispettate. Ci deve essere passione per lo sport e lo sport deve essere meritocratico. Noi lavoriamo per cercare di vincere, guadagnandocelo. Detto questo, però, io penso che tutto quello che è successo, anche organismi come l’Uefa debbano pensare a tutto il resto. L’Uefa organizza competizioni e riserva solo una piccola parte alle squadre che partecipano. I club mettono i calciatori, che vanno anche in nazionale e vengono spremuti come limoni. E chi ci rimette sono solo le società. I club meritano una fetta più congrua dei guadagni. Se prendi 10 diritti, riservi 3 per tutti e te ne tieni 7, non è giusto. Perché chi investe su allenatori e calciatori sono le società e la filosofia va cambiata. La Champions e l’Europa League la devono giocare chi a livello meritocratico ne ha diritto, non importa se le squadre sono 32, 36 o 50, altrimenti di che parliamo? Lo sport perderebbe di significato, quindi ribadisco sia che la meritocrazia debba stare al prima posto sia che gli organismi internazionali riflettano sulla ripartizione dei soldi, che deve essere più congrua per i club”.
    Guarda la galleryPerisic risponde a Farias, l’Inter pareggia con lo Spezia: +10 sul Milan LEGGI TUTTO

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    Diretta Spezia-Inter ore 20.45: probabili formazioni, dove vederla in tv e in streaming

    LA SPEZIA – All’Alberto Picco alle ore 20.45 va di scena Spezia-Inter, valida per il turno infrasettimanale della 32ª giornata di Serie A. La squadra di Conte, dopo il pari col Napoli che ha interrotto la serie di 11 vittorie consecutive in campionato, vuole riprendere la marcia vincente e contro la formazione di Italiano dovrebbe scendere in campo con la formazione tipo. Lo Spezia invece, dopo la pesante debacle di Bologna, vuole riscattarsi immediatamente e gettare un altro mattoncino nella lotta salvezze e tenere le distanze dal terz’ultimo posto del Cagliari, lontano sette punti.
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    Spezia-Inter: dove vederla in tv e in streaming
    Spezia-Inter è in programma alle 20.45 allo Stadio Alberto Picco di La Spezia e sarà visibile in esclusiva su Sky Sport Serie A e Sky Sport 252. Il match è visibile in streaming anche su Now e attraverso l’app Sky Go.
    Spezia-Inter: probabili formazioni
    SPEZIA (4-3-3): Provedel; Ferrer, Terzi, Chabot, Marchizza; Pobega, Sena, Estevez, Farias, Gyasi, Piccoli. A disposizione: Zoet, Dell’Orco, Ismajli, Vignali, Pobega, Agoumè, Acampora, Maggiore, Saponara, Verde, Agudelo, Galabinov. Allenatore: Italiano.
    INTER (3-5-2): Handanovic; De Vrij, Skriniar, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen, Perisic; Lukaku, Martinez. A disposizione: Radu, Padelli, D’Ambrosio, Ranocchia, Darmian, Young, Gagliardini, Sensi, Vecino, Sanchez, Pinamonti. Allenatore: Conte.
    ARBITRO: Chiffi di Padova.
    GUARDALINEE: Longo-Bottegoni. 
    IV UOMO: Volpi.
    VAR: Valeri. 
    AVAR: Giallatini. LEGGI TUTTO

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    Superlega, lettera dei tifosi vip a Zanetti: “Inter dica no”

    Un gruppo di tifosi celebri dell’Inter ha scritto una lettera rivolta a Javier Zanetti, ex capitano ed oggi vicepresidente del club, per chiedere alla società di non partecipare alla nuova Superlega, di cui l’Inter è tra i 12 fondatori. Il noto giornalista Michele Serra e gli altri firmatari, chiedono all’ex capitano di “fare quanto è nelle possibilità per dissuadere la società Internazionale FC da un passo falso così grave”.
    L’appello dei tifosi
    “E’ un’iniziativa che sovverte in modo brutale i criteri di ammissione ai tornei continentali fino a qui conosciuti, e seguiti con passione da un pubblico tanto vasto quanto vasta è la base sportiva interessata”, scrivono. Nella lettera si ricorda anche l’importanza della conquista sul campo del diritto di partecipare e che nessuna squadra “può considerarsi automaticamente ammessa per diritto divino, o meglio perché economicamente più potente”. Se i ricchi si frequentano solo tra loro – conclude la lettera – in genere è perché hanno paura di perdere qualcosa. Aiuta l’Inter, caro Capitano, a rimanere nel calcio di tutti”. Tra i firmatari più noti troviamo: Gad Lerner, Enrico Mentana, Paolo Rossi, Riccardo Milani, Roberto Zaccaria e Gabriele Salvatores. LEGGI TUTTO

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    «Scudetto, non è finita»

    Le premesse e forse le aspettative erano altre in seno a tifosi e società ad inizio anno. Non è stata una stagione da incorniciare per la squadra di Andrea Pirlo. La Juve si ritrova a lottare per un posto che possa garantirle la qualificazione alla Champions, obiettivo che non deve assolutamente fallire, però calcoli e calendario a portata di mano, i bianconeri hanno l’obbligo morale di credere ancora nel sogno scudetto. È pur vero che l’Inter è vicina al tricolore, ma la squadra di Conte che meritatamente si trova in testa alla classifica, non può permettersi di rilassarsi nonostante i 12 punti di vantaggio. Con 24 punti a disposizione e con lo scontro diretto a Torino, non è utopia tentare di fare un’impresa che avrebbe dell’incredibile. È pur vero che se lì davanti i nerazzurri continueranno a macinare punti i giochi sono conclusi, ma la Juve ha la rosa e le carte in regola per tentare di vincerle tutte fino alla fine senza avere rimpianti, più di quanti già ce ne siano.

    Almeno 6 puntiLa settimana che intercorre tra la sfida con il Napoli, la trasferta di La Spezia e la partita in casa con il Verona è decisiva per l’assegnazione del tricolore, sulla sponda dei Navigli. Non me ne vogliano i tifosi nerazzurri, però se malauguratamente l’Inter non dovesse portare a casa minimo 6 punti in queste tre partite potrebbe riaccendere un lumicino di speranza all’ombra della Mole. I bianconeri, sottolineando ancora che bisognerebbe vincerle tutte da qui alla fine, dovrebbero cercare di arrivare allo scontro diretto a 5 punti di distacco e poi lì giocarsi il tutto per tutto come se fosse una partita secca da dentro o fuori, cercando di vincere con due gol di scarto e costringendo i nerazzurri a prendere obbligatoriamente i tre punti nell’ultima partita in casa con l’Udinese. È pur vero che bisogna concentrarsi di più sul raggiungere un posto certo tra le prime 4, ma se lì davanti qualcuno dovesse avere qualche tentennamento, bisognerà essere bravi a non lasciarsi sfuggire nulla, anche perché la storia ci insegna che finché non c’è l’aritmetica tutto è possibile e il calcio sa regalare sempre grandi emozioni. Si sa, la pressione e le vertigini quando stai lassù in alto possono fare brutti scherzi.

    * intermediario e procuratore sportivo LEGGI TUTTO