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    Inter, Conte: “Mi dà fastidio parlare sempre di Eriksen”

    GENOVA – Antonio Conte sorride dopo il successo ritrovato della sua Inter, che ha piegato il Genoa 2-0 a Marassi dopo tre gare senza vittoria, con la sconfitta nel derby: “Sin dall’inizio abbiamo comandato la partita – dice il tecnico nerazzurro a Sky – siamo scesi in campo con questa idea. A volte la sblocchi prima, a volte più tardi. Anche con il Borussia Mönchengladbach abbiamo fatto un’ottima partita. Abbiamo preso due tiri su un rigore e una palla sbagliata. Oggi abbiamo subito zero tiri senza prendere gol. C’è soddisfazione, siamo venuti da squadra cosciente”.
    Conte ed Eriksen
    Conte analizza poi le incertezze difensive delle scorse gare: “Il problema è capire quando concedi tante occasioni, ma se prendi tre gol su tre tiri significa che l’equilibrio c’è. Magari ci può essere qualche errore che ci può stare, ma questa squadra ha sempre mostrato equilibrio, non siamo dei matti che andiamo tutti all’attacco. Voi parlate con i numeri, io faccio un’analisi fredda, ma è giusto così”. Il discorso scivola poi sul rendimento di Eriksen, titolare oggi, ma autore di una prestazione non brillante: “Vi state fossilizzando troppo su Eriksen, dalla scorsa stagione. Continuate a sottolineare questa cosa. Lui fa parte della rosa: se merita, gioca; se non merita, non gioca. Mi dà fastidio che sistematicamente debba parlare di Eriksen e magari non di altri che sono rimasti in panchina o hanno giocato 10 minuti. Problemi? È con noi, i problemi possono esserci per gli avversari. A volte si esprime meglio, altre no. E’ un ragazzo positivo, noi proviamo ad aiutarlo a crescere dal punto di vista dell’intensità. E lui ci sta mettendo tutto se stesso. Ma non si può passare da una partita discreta a una bocciatura: non credo sia giusto per lui, per me e per l’Inter”. Nessun dubbio su Lukaku: “E’ un giocatore diverso rispetto a un anno fa, è migliorato tanto. Ho sempre parlato di un diamante grezzo su cui lavorare e l’ho sempre voluto, anche quando ero in altre squadre. Sta lavorando e si vede, tiene più palla ed ha più qualità nell’ultimo passaggio. Poi segna sempre ed è importante”. LEGGI TUTTO

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    Inter, Hakimi ha il Coronavirus

    L’Inter ha comunicato che Achraf Hakimi è risultato positivo al Coronavirus in seguito all’ultimo controllo Uefa (previsto dal protocollo della manifestazione) effettuato in vista della gara di questa sera contro il Borussia Mönchengladbach. L’esterno nerazzurro è totalmente asintomatico e seguirà da ora le procedure previste dal protocollo sanitario. Una tegola pazzesca per la squadra di Conte, già costretta a fare a meno per lo stesso motivo di tanti altri giocatori come Gagliardini e Young. I recuperati sono soltanto Bastoni e Nainggolan.
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    L'Inter chiede a Conte il guizzo per svoltare

    MILANO – Mister pensaci tu. E’ in momenti come quello attuale dell’Inter, dunque di difficoltà – sarebbe sbagliato parlare di crisi -, che c’è bisogno dell’apporto dei migliori, di un guizzo, di idee che aiutino a trovare le soluzioni giuste per rimettersi in carreggiata e svoltare. L’Inter due estati fa, quando ha deciso di esonerare Luciano Spalletti, nonostante due qualificazioni di fila alla Champions e un contratto rinnovato fino al 2022, è perché aveva deciso di fare un ulteriore step verso l’alto. E aveva scelto quello che per tutti, da Suning al presidente Steven Zhang, dall’ad Marotta al ds Ausilio, era il miglior allenatore sulla piazza, ovvero Antonio Conte. E per convincerlo a sposare un progetto ambizioso, ma non semplice, il club nerazzurro gli aveva consegnato un ingaggio da top player mondiale: 12 milioni a stagione. Nessuno nell’Inter prende quanto Conte – Lukaku ed Eriksen arrivano a 7.5 più bonus -, così come nessun tecnico della nostra Serie A ha minimamente uno stipendio che si avvina a quello dell’allenatore pugliese, visto che Fonseca arriva a 2.5 milioni, Gasperini a 2.2, Pirlo, Pioli e Inzaghi intorno ai 2 e Gattuso 1.5. Insomma, nessuno si aspetta che Conte, solo per il bonifico che riceve mensilmente, vinca le gare da solo, ma è chiaro che il pianeta Inter a lui si affidi completamente.

    Il guizzo
    Domani sera inizierà una Champions che l’Inter, dopo due eliminazioni consecutive ai gironi, non può permettersi di fallire nuovamente. Il Borussia Monchengladbach, insieme allo Shakhtar, sono i due avversari da battere, anche se il Real Madrid di quest’anno (per ora) non fa paura. Ovviamente Conte non cambierà sistema, non passerà alla difesa a quattro che in molti invocano, ma il ritorno al 3-5-2, come accaduto nella fase finale dell’Europa League, potrebbe essere una soluzione. Un guizzo, quello che l’Inter chiede al suo comandante.
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    Inter, Conte: “Milan bravo e fortunato. Barella top player, meglio di me”

    MILANO – Dopo il derby perso contro il Milan, Antonio Conte non cerca attenuanti per la sua Inter, reduce da giorni difficili per i tanti casi di Coronavirus in squadra: “Non è il momento di andare a vedere situazioni extra calcio – dice il tecnico dell’Inter a Sky – dispiace perdere un match in cui abbiamo creato tanto e in cui loro sono stati bravi e fortunati. Ho visto tanto impegno, i ragazzi ci tenevano tanto. Due disattenzioni, poi tantissime occasioni per pareggiare e vincere. Complimenti a loro. Creiamo tante occasioni, ma dobbiamo essere più bravi, freddi e cinici per sfruttarle. Però, ripeto, non ho nulla da rimproverare, atteggiamento positivo e determinazione fino all’ultimo. Non siamo stati fortunati”.

    Conte: “Barella più bravo di me”
    Kolarov, secondo Conte, va bene da centrale: “Penso sia il miglior ruolo per lui. Lo faceva nella Roma e in nazionale. C’è da lavorare con lui e con tutti quanti. Sarò anche contrario alla situazione, ma la partita l’abbiamo fatta, abbiamo creato tante occasioni e sfruttandole si poteva parlare di un’Inter bella. Godin poteva restare? Di mercato non parlo, sapete benissimo. Qualsiasi cosa accaduta è stata una situazione ponderata, valutata con il club e con i dirigenti”. Poi Conte elogia Barella: “Se rivedete il derby, Nicolò in area ci è arrivato spesso e le sue caratteristiche mi fanno rivedere in lui, come inserimento per esempio, lui è più bravo di me e ha una grande carriera davanti e può diventare un top player. Nel nostro gioco tutti i centrocampisti possono arrivare al tiro e da questo punto di vista siamo ben messi”. LEGGI TUTTO

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    Suarez tuona: “Conte sa solo chiedere. Suning? All'Inter per fare affari”

    MADRID (Spagna) – “In questa Inter dei cinesi non conosco nessuno, tranne i dipendenti che sono lì da tanti anni. Non so se qualcuno si sia dimenticato che non solo ho giocato per l’Inter per nove anni e ho vinto due Coppe dei Campioni, ma che poi ho lavorato per più di 15 anni con Massimo, il figlio di Angelo Moratti che mi ha ingaggiato come giocatore”. Luisito Suarez, ex leggenda nerazzurra, non usa mezze misure ai microfoni di As per commentare l’operato della famiglia Suning. “Questi signori comprano il club non per renderlo di nuovo fantastico, ma per fare affari. Non sono interessati a nient’altro. Hanno persino cambiato il nome del centro sportivo e ora la chiamano Suning e il nome di Moratti si vede appena. Quelli che c’erano prima dei cinesi hanno già fatto affari e vogliono lo stesso. Non hanno una cultura calcistica, non conoscono il calcio, solo i soldi”.
    Suarez: “Conte sa solo chiedere”
    “Quello che non mi piace è che gli allenatori chiedono tanto. Non smettono di chiedere. Si spendono centinaia di milioni di lire, scusate in euro (ride ndr) e credono di vincere loro i campionati. Ma quelli che li vincono sono i giocatori. Coloro che cambiano le partite non sono gli allenatori con i cambi, sono i buoni giocatori con le loro azioni. Gli allenatori oggi pensano di farsi ascoltare urlando. Ma contano i giocatori con personalità. Conte pensa di essere il capo del club. Chiede, chiede, chiede. E firmano contratti di due-tre anni e hanno 3-4 assistenti, il secondo, il preparatore, il preparatore del portiere e quello che firma i contratti. Poi se le cose vanno male, per mandarlo via devi pagare 40 mln. Per questo dovrebbero comprarsi un club, per poter fare quello che vogliono. Non smette di lamentarsi e se non gli dai quello che vuole dice che se ne va. E quasi si faceva mandare via”. LEGGI TUTTO

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    Dal Cile: “Sanchez ko in nazionale, salta Inter-Milan”

    SANTIAGO DEL CILE – Un altro problema in vista del derby per Antonio Conte. Già costretto a fare i conti con le indisponibilità dei giocatori positivi al Coronavirus, il tecnico dell’Inter potrebbe dover rinunciare anche all’attaccante Alexis Sanchez, protagonista con la Roja nelle qualificazioni sudamericane ai Mondiali del 2022 (gol sia all’Uruguay che alla Colombia). Secondo la stampa cilena, il giocatore potrebbe saltare la sfida di sabato contro il Milan per un infortunio muscolare riportato nel match di martedì contro la Colombia. Secondo ADN Deportes, l’ex Udinese potrebbe saltare anche il debutto in Champions in programma il 21 contro il Borussia Moenchengladbach.
    Coronavirus, tutti i positivi in Serie A LEGGI TUTTO

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    Inter, Eriksen attacca Conte: “Almeno in nazionale gioco”

    TORINO – All’Inter fatica a trovare spazio, ma in nazionale Christian Eriksen si conferma l’uomo in più. L’ex Tottenham è stato il grande protagonista della vittoria della Danimarca a Wembley, festeggiando la sua gara numero 100 in nazionale con un gol su rigore che permette ai danesi di agganciare in classifica proprio l’Inghilterra, al secondo posto del Gruppo 2.
    Inter, Eriksen: “Non voglio passare tutto l’autunno in panchina”

    Eriksen, che frecciatina a Conte!
    Al termine della sfida, Eriksen ha mostrato tutta la propria felicità, lanciando anche una frecciatina al tecnico dei nerazzurri Antonio Conte: “Sono felice di tornare ogni volta (in nazionale n.d.r.) perchè qui mi fanno giocare e sono contento”. Arrivato a gennaio, all’Inter ha fin qui collezionato 28 presenze e 4 gol, alternando grandi prestazioni a partite meno brillanti. Il danese poi continua: “Naturalmente, come tutti sanno, tante cose sono cambiate, non gioco più tanto quanto al Tottenham, ma non è cambiato nulla, sono entusiasta quando vengo in nazionale, non importa in quale club io giochi”.  LEGGI TUTTO

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    Inter, Young è il sesto positivo al Coronavirus

    MILANO – Ashley Young è il sesto giocatore dell’Inter rimasto contagiato dopo Bastoni, Skriniar, Gagliardini, Nainggolan e Radu. Per il derby di sabato alle 18 dunque il tecnico Antonio Conte dovrà a fare a meno di pedine importanti, tra cui l’esterno inglese. Nel Milan invece restano al momento due i calciatori indisponibili per il tecnico Stefano Pioli: si tratta di Duarte e Gabbia. Ha invece recuperato Ibrahimovic appena uscito dalla quarantena dopo due gli ultimi due tamponi risultati negativi. LEGGI TUTTO