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    Bayern Monaco-Inter, Inzaghi pensa già alla Juventus: turnover annunciato

    MONACO DI BAVIERA (Germania) – La qualificazione agli ottavi è già stata centrata con un turno d’anticipo, l’Inter di Simone Inzaghi può approcciarsi in modo più “rilassato” al match contro il Bayern Monaco, pensando anche alla prossima gara con la Juventus: “Sappiamo che partita abbiamo domenica, cambierò qualcosa ma non troppo. La squadra sta dando ottime risposte”. All’Allianz Arena, però, i nerazzurri vogliono chiudere in bellezza il girone, come spiegato dal tecnico nella conferenza stampa della vigilia: “Siamo messi meglio rispetto all’andata, è cresciuta la condizione dei singoli. Domani non conta per il girone, ma sarà una partita in un bellissimo stadio, contro una delle migliori squadre d’Europa. Vogliamo fare una gara seria, sapendo che ci saranno delle difficoltà contro un avversario molto forte e con una rosa profonda”.Guarda la galleryChampions, voti Inter-Viktoria: Dzeko super, Dimarco risorgeIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    “Realizzate il sogno di Caglari e della Sardegna”

    TORINO – Cagliari è ancora stordita dall’ennesima rivoluzione dirigenziale messa in atto dal presidente Giulini, ormai sempre più “uomo solo al comando”: via il dg Mario Passetti e, soprattutto, il ds Stefano Capozucca. La rottura con quest’ultimo ha suscitato molto scalpore e alimentato voci e tensioni. Oggi il Cagliari è atteso da una sfida difficilissima contro la Reggina di Pippo Inzaghi, uno dei candidati in estate alla panchine dei sardi per scelta dello stesso ds. Giulini, invece, virò coneicsione su Liverani. Dopo l‘esonero Capozucca ha scritto ai giocatori una lettera d’addio. Una lettera toccante in cui chiede ai “suoi ragazzi” di dare il massimo per it tifosi sardi. Eccola,
    Cari ragazzi, Vi scrivo queste righe nel cuore della notte. Una notte insonne, fatta di pensieri, ricordi che si accavallano l’uno sull’altro. Non è facile per me, però è arrivato il momento di salutarsi. E mi dispiace non essere lì con voi per farlo di persona. Però credetemi… l’emozione è talmente forte che purtroppo non sarei riuscito a spiegare, a raccontarvi tutto quello che ora vi dirò. Con la mente ritorno allo scorso maggio, a quella maledetta notte di Venezia. Soprattutto quelli di voi che sono qui da più tempo lo sanno bene: il Cagliari rappresenta tanto (a volte tutto) per tanta gente. Una città, una regione, vive dei risultati della squadra. Penso per esempio a quei tifosi che ci accompagnano sempre, in casa e fuori, facendo tanti sforzi e sacrifici. A quelle persone che del Cagliari non si perdono una notizia, pur frequentando meno lo stadio per via del loro lavoro. A chi di loro purtroppo un lavoro non ce l’ha. Ai tanti emigrati sardi che incontriamo in ogni trasferta, ovunque andiamo. Gente comune, che dietro si porta spesso il suo grande fardello di problemi: ecco, noi abbiamo un grande potere. Abbiamo la magia di alleviare le loro preoccupazioni, possiamo infondere in loro la forza per superarle. E invece noi quel giorno abbiamo dato a quella gente un dispiacere enorme. Ho sentito di aver fallito, di aver tradito la fiducia di un intero popolo. E quella retrocessione è diventata una delle esperienze più dolorose della mia carriera.Asciugate le lacrime, ho capito però che non doveva finire in quel modo. Sarei potuto andare via, ma non potevo scappare. Dovevo ricominciare. Così da giugno ho lavorato davvero sodo, ho dato tutto me stesso, con un pensiero stupendo: far rivivere a tutti, alla squadra, a tutto l’ambiente, il campionato di B 2015-16, quello della pronta risalita in A. Come quella notte di Bari: la festa in campo e negli spogliatoi, l’arrivo in aeroporto a Cagliari, totalmente avvolti dall’affetto e dall’entusiasmo travolgente dei tantissimi che erano venuti ad accoglierci. Da quel sogno ad occhi aperti, tassello dopo tassello, con pazienza, è arrivato un allenatore, un nuovo gruppo costruito per riportare il Cagliari dove merita. È così che è nata questa squadra. Chi è restato, rinunciando anche ad altre offerte, chi è arrivato qui per mettersi in gioco… fate tutti parte di quel grande disegno iniziale. Potete quindi immaginare ora quanto sia grande il mio rammarico, mi trovo costretto a interrompere il cammino che avevamo da poco iniziato. In queste settimane abbiamo trovato delle difficoltà, come era anche nell’ordine delle cose. Nulla che però non sia superabile, ragazzi miei: ne sono convinto. A patto ci sia da parte di ognuno tanta fame, fiducia, una grande unità di intenti: dovete essere come una famiglia. Per cui, anche se ora non sarò più a gioire e soffrire con voi, vi chiedo una cortesia: completate l’opera, realizzate il sogno. Per la gente di Cagliari e della Sardegna, per voi stessi, e anche per me. Vi ringrazio per quanto mi avete dato, per la stima che mi avete sempre dimostrato. Il mio cuore resterà sempre con voi. Stefano Capozucca
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    Inter-Viktoria Plzen, Inzaghi: “Siamo andati oltre le aspettative”

    MILANO – L’Inter di Simone Inzaghi non sbaglia e stacca definitivamente il pass per gli ottavi di finale di Champions League. I nerazzurri si sono imposti per 4-0 contro il Viktoria Plzen spegnendo le speranze del Barcellona, queste le parole dell’allenatore nerazzurro nel post-partita ai microfoni di Amazon Prime: “C’era la speranza (il giorno dei sorteggi), girone difficilissimo con Bayern e Barcellona però c’era la speranza, volevano fare un girone alla grande. Siamo andati al di là delle aspettative. Bisogna fare un grosso plauso ai giocatori. Soddisfatto del gioco e della crescita, serviva qualcosa di speciale – aggiunge – debutto con il Bayern difficile ma poi siamo cresciuti di partita in partita, abbiamo fatto un doppio confronto contro il Barcellona che ci ha dato autostima. Serata che rimarrà”.
    Inzaghi ed il ruolo di Calhanoglu davanti alla difesa
    “Hakan è un giocatore che unisce quantità e qualità, qualche volta l’avevo messo davanti alla difesa ma anche quando lo vedo fare la mezzala vuole venire a prendere la palla tra i piedi. Senza Brozovic eravamo in un momento difficile, ho messo Hakan lì e sta crescendo partita dopo partita”.
    Inzaghi e la squadra al completo
    “Si mette benissimo. Oggi è rientrato Lukaku, è rientrato Gagliardini, a giorni speriamo di reinserire Brozovic. Giocando sempre, devo avere la possibilità di cambiare”.
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    Inter, la nuova spina dorsale di Inzaghi

    MILANO – Romelu Lukaku domani tornerà in gruppo, mentre Marcelo Brozovic spera di esserci per la Juve. Bollettini dai lungodegenti che da un po’ fanno meno notizia e incutono meno apprensione tra i tifosi nerazzurri. Merito di Simone Inzaghi ma pure di Beppe Marotta e Piero Ausilio, perché questa Inter ha effettivamente due titolari per ruolo. Nell’ultimo campionato non era così ed è bastato non avere Brozovic per tre partite (Sassuolo e Fiorentina a San Siro, il Toro al Grande Torino) per perdere lo scudetto a causa dei due punti racimolati sui nove disponibili. Ora la musica è radicalmente cambiata e, come certificato da Marotta lunedì al Galà del Calcio: «È tornata la squadra che ci ha dato soddisfazioni nella passata stagione».

    Nuovi leader

    Un’Inter dove però sono nuovi i punti di riferimento in campo e all’interno dello spogliatoio. La “spina dorsale” nata a stagione in corso vede Onana come base (il camerunese ha dato coraggio a tutta la difesa e ha portato grande positività pure in campo), Acerbi al centro della difesa (non ha sbagliato una partita e conosce a memoria il calcio di Inzaghi) e Dzeko in attacco (doveva essere eclissato dalla LuLa invece è stato preziosissimo come regista alto). Un pensierò a sé lo merita Hakan Calhanoglu, non fosse perché si è rivelato uno straordinario alter-ego di Brozovic, il che ha permesso ad Asllani di non vivere schiacciato dalle pressioni: il turco – basta pensare alle due partite giocate con il Barça – è stato semplicemente straordinario per come ha guidato la squadra e per la qualità delle sue giocate. Questa varietà di soluzioni può rappresentare la forza di un’Inter che non ha per nulla perso l’ambizione di vincere il ventesimo scudetto, quello della seconda stella: fondamentale in tal senso, chiudere bene prima della maxi-sosta per il Mondiale. Tre trasferte: Firenze, Torino per affrontare la Juve e Bergamo, diranno moltissimo sulle ambizioni dei nerazzurri.
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    La Reggina di Inzaghi all'esame Parma

    TORINO – Dopo l’anticipo Venezia-Frosinone (1-3 che ha portato i ciociari di Grosso temporaneamente in vetta, assieme a Reggina e Bari), la 9ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 gare, sette alle 14 e una alle 16.15, dove il Bari, spera di allungare ricevendo l’Ascoli. Mignani, la guida dei pugliesi, dice di sorriderci su al pensiero che la squadra ora sia considerata una favorita per la A. Certo, le big sarebbero altre, ma è anche vero che il Bari non ha ancora perso e sembra avere una marcia in più di tutti, col miglior attacco del campionato, 18 gol, di cui 13 segnati dalla premiata ditta Cheddira & Antenucci, i migliori marcatori del torneo (8+5). Proverà a limitarlo l’Ascoli di Bucchi, che non se la passa bene (2 punti nelle ultime 5 partite), avrà in difesa Bellusci squalificato, con l’allenatore che potrebbe essere messo in discussione in caso di pesante ko. L’altra capolista, la Reggina, ha un esame di maturità non da poco, va a Parma, cioè in casa di una delle squadre teoricamente più attrezzate per la promozione. Negli emiliani però, è lunga la lista degli indisponibili e nelle ultime ore s’è aggiunto anche Man, in totale sono 8 gli assenti per Pecchia, compreso lo squalificato Juric. Buffon è fuori e visto che Chichizola non è al meglio, potrebbe esordire fra i pali il 21enne Corvi, parmigiano doc. Finora, i calabresi di Inzaghi hanno beneficiato di un calendario relativamente abbordabile, questa potrebbe essere la gara della verità sulle effettive ambizioni della piazza, scossa in settimana da una perquisizione della Finanza in sede (ma per faccende legate alla precedente proprietà). Sfida di richiamo anche a Cagliari, dove sbarca il Brescia. I sardi, a -7 dalla vetta, un punto nelle ultime 3 gare, non possono più fallire e la squadra, per dare un segnale, ha chiesto di preparare la sfida in ritiro, senza che glielo chiedesse la società. I lombardi hanno perso il 1° posto dopo il pari interno col Cittadella e continuano a sostenere che l’obiettivo stagionale, visti i problemi giudiziari di Cellino e la rosa ristretta (ma rientra Cistana dall’infortunio, partirà dalla panchina), non può essere che la salvezza, anche se il 1° posto dista solo 2 punti. Clotet, tecnico del Brescia, sarà assente (ha l’influenza), lo rileva in panchina Gastaldello, uomo di fiducia di Cellino, probabilmente andrà anche lui in panchina da dirigente accompagnatore, nella piazza dove è stato presidente per 22 anni. Il Genoa, a -3 dalla vetta, ha mostrato finora solo parte del suo sconfinato potenziale. Il Grifone va in casa del Cosenza, dove in passato non ha mai vinto (5 ko e altrettanti pari). I calabresi di Dionigi non vanno presi sottogamba: è vero che nell’ultima uscita hanno perso al Granillo il derby calabrese con la Reggina, ma prima in casa hanno messo sotto l’ambizioso Como e sentono aria di playoff anche se l’obiettivo è una salvezza il più possibilmente tranquilla. Riflettori anche a Cittadella, dove sbarca la Spal in cui fa l’esordio assoluto da allenatore Daniele De Rossi che in settimana ha rilevato Roberto Venturato. Le squadre hanno gli stessi punti, 9, e inseguono la svolta, anche per non rischiare di essere risucchiate nella zona calda della classifica. E occhio anche a Palermo-Pisa: nei siciliani, Corini è reduce da 3 ko di fila ma avrà  ancora un paio di partite prima di rischiare l’esonero, di sicuro i rosanero sono una delle delusioni più grandi. Il Pisa è in ripresa: col ritorno di D’Angelo i toscani hanno lasciato l’ultimo posto e raccolto 4 punti nelle 2 uscite col tecnico-guru. Cannavaro invece, col suo Benevento insegue la prima vittoria su una panchina italiana (dopo 2 pari) ma non sarà semplice, ospitando una Ternana che è forse la squadra più in forma, viene da 4 vittorie di fila (come il Bari) e per quanto Lucarelli e patron Bandecchi invitino tutti alla calma, l’essere a -2 dalla vetta fa sognare tutta la città. Nel Benevento si rivedrà Forte in avanti (partirà dalla panchina) ma la squadra resta parecchio rimaneggiata. Il Modena di Tesser, in grande ripresa dopo due vittorie di fila, riceve il Como, da due turni sotto la guida di Longo che s’è sbloccato nell’ultima uscita battendo il Perugia, anche se i lariani restano attardati a 6 punti e le tante stelle, fra cui Fabregas, devono dare di più per raddrizzare la stagione. Domani alle 16.15, il turno si chiude con Perugia-Sudtirol. LEGGI TUTTO

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    Barcellona-Inter, Inzaghi: “Non temo l'arbitraggio, abbiamo le nostre armi”

    BARCELLONA (Spagna) – Dopo l’1-0 della gara d’andata a San Siro nel segno di Calhanoglu e le svariate polemiche sull’arbitraggio da parte del Barcellona che hanno incendiato l’ultima settimana l’Inter si presenta al Camp Nou per provare ad ipotecare una qualificazione agli ottavi di Champions League che avrebbe tutto il retrogusto di un’impresa. Il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi si è espresso così in conferenza stampa sulla sfida di domani contro i blaugrana di Xavi: “All’andata abbiamo fatto una gara aggressiva, molto compatta. Domani purtroppo si cambia stadio, ma ci siamo preparati per fare una partita all’altezza dell’Inter. Domani sappiamo che si tratta di una gara importantissima per la qualificazione. Il giorno del sorteggio, sapevamo che avendo preso Bayern e Barcellona, bisognava fare qualcosa di straordinario. Ci stiamo giocando il girone con tutte le nostre armi, domani sarà dura ma siamo l’Inter e dobbiamo cercare di fare la nostra partita, sapendo che ci saranno delle difficoltà. Ma dovremo essere bravi a soffrire tutti insieme”. LEGGI TUTTO

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    Reggina e Bari, il Sud che vince

    TORINO – In Serie B comandano due squadre del Sud, che bella notizia e soprattutto, chi l’avrebbe detto? Presto per dire se le due in testa, la Reggina di Pippo Inzaghi e il Bari di Mignani, resisteranno al ritorno di quelle che erano considerate le big della categoria, impossibile tirare conclusioni dopo 8 giornate. Però questo primato non è casuale ma frutto di un ottimo lavoro (lontano dai riflettori, che spesso aiuta). Alla Reggina, dopo la vittoria per 3-0 nel derby calabrese sul Cosenza, s’inizia a sognare con un Granillo sempre più gremito (sabato erano in 15mila). Inzaghi ha iniziato la stagione parlando di progetto triennale per la A. Ma dopo ogni vittoria, ha sempre rettificato leggermente il tiro, fino ad ammettere implicitamente che ora ci si inizia tutti a credere perché la squadra sta stupendo e ha grandi potenzialità. Vincere la B sarebbe un’impresa quasi leggendaria, se si pensa a come erano messi gli amaranto soltanto a giugno, con l’iscrizione a rischio. Poi è sbarcato patron Saladini a portare una ventata nuova, archiviando i guai della precedente proprietà, ed è stata tutta un’altra storia. Inzaghi è partito più tardi della concorrenza eppure, fin dalla prima giornata, fa giocare la squadra più in palla, con la miglior difesa della B (solo 3 gol al passivo). Questo anche perché gli amaranto restano molto corti in campo, non partendo con un centravanti di ruolo. Anzi, a fare il falso nueve c’è il 35enne Jeremy Menez che alla sua terza stagione sullo Stretto sta incantando tutti: tre gol e due assist, tutte prodezze del suo genio calcistico. E’ vero, Saladini ha dato una squadra competitiva a Inzaghi ma che si mettesse alle spalle le corazzate della B, no, nessuno se l’aspettava, i playoff potevano essere il traguardo massimo. A quota 18 c’è anche il Bari, l’unica squadra di questa B che non ha mai perso e anche la più pimpante, visto che viene da quattro vittorie di fila. L’ultima, il successo di Venezia (1-2), firmato, manco a dirlo, dalla premiata ditta Cheddira-Antenucci, la più prolifica coppia d’attacco del campionato, 13 gol (8+5) e nessuno ha segnato più dei pugliesi che vantano il miglior attacco (18 gol). Una bella soddisfazione per la famiglia De Laurentiis, già in testa in Serie A col Napoli. E un plauso anche al tecnico Mignani che a 50 anni sta debuttando in B proponendo un calcio equilibrato e verticale, in una parola, efficace. Certo, avere una squadra che è quasi identica a quella che viene dalla promozione dalla C, ha aiutato a trovare subito gli automatismi ma c’è tanto buonsenso nelle sue scelte. La maggiore incognita resta Cheddira. No, a gennaio non sarà ceduto nonostante le infondate voci di mercato che già girano (in Italia è il giocatore che ha segnato più reti in gare ufficiali, 13, considerato le 5 di Coppa Italia). E’ che probabilmente andrà ai Mondiali col Marocco e la B sarà in campo mentre si giocherà in Qatar fra un mese. Ma il Bari ha fatto un ottimo mercato e in attacco dispone di alternative di livello (Salcedo, Scheidler e Ceter), anche se è da verificare che siano letali come l’italo-marocchino. Insomma, non sarà semplice per Reggina e Bari confermarsi in vetta, vista la feroce concorrenza della B. Ma per quel che stanno mettendo in mostra, non è impossibile. LEGGI TUTTO

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    Reggina, Bari, Brescia: chi scatta?

    TORINO – Dopo l’anticipo di lusso Genoa-Cagliari, uno 0-0 che ha portato i liguri in testa assieme a Reggina, Bari e Brescia, l’8ª giornata della Serie B prosegue oggi con 7 partite. Match clou a Venezia, dove arriva il Bari di Mignani, ancora imbattuto. Il tecnico dei pugliesi è apparso molto prudente alla vigilia, forse si ricorda che il suo collega e avversario, il croato Javorcic, è stato l’ultimo a batterlo, alla fine della scorsa stagione, durante la Super Coppa di Lega Pro, quando era alla guida del Sudtirol. Ma soprattutto, il Venezia capace di vincere 4-1 a Cagliari nello scorso turno, è una squadra che potrebbe aver svoltato dopo un inizio di stagione balbettante, ora il russo Cheryshev (2 gol e 1 assist a Cagliari giocando l’ultima mezz’ora) si candida ad essere l’uomo in più e oggi per la prima volta potrebbe figurare nell’undici iniziale perché sta trovando la forma. Sfida di cartello anche al Granillo, dove Reggina e Cosenza si giocano il derby di Calabria. Gli amaranto devono dimostrare che 7 giorni fa, il ko di Modena, è stato un episodio. Inzaghi carica tutti, vuole tenersi stretto il 1° posto. Ma non sarà semplice perché il Cosenza è in buona forma (viene dal 3-1 al Como) e l’allenatore Dionigi è anche un ex amaranto (da giocatore e da allenatore) che ci tiene a fare bene. Il Brescia ospita il Cittadella, entrambe non se la passano bene: i lombardi sono reduci dal 6-2 incassato a Bari, che ha fatto infuriare Cellino, i veneti vengono da 2 ko di fila (con Ternana in casa e Reggina) che iniziano a preoccupare la piazza, già turbata dal grave infortunio a Baldini. Attenzione anche a Ternana-Palermo: gli umbri sono la squadra più in forma (tre vittorie di fila con Cittadella, Perugia e Parma) e un altro successo farebbe sognare tutta la città, anche se Lucarelli invita tutti a non volare troppo con la fantasia. Il Palermo invece, fatica ad ingranare, viene da 2 ko di fila (a Frosinone e n casa col Sudtirol) ma Corini non sarebbe a rischio, però oggi cambierà qualcosa sperando nella scossa, visto che  il Palermo è in zona playout, nonostante i forti investimenti di Football City Group. Esame di maturità anche per il Parma che, reduce da due successi di fila (ad Ascoli e sul Frosinone), va a Pisa, rivitalizzato dal ritorno di D’Angelo in panchina, all’esordio ha vinto 3-1 a Perugia e che cerca una vittoria per lasciare i bassifondi dove erano finiti sotto la guida di Maran. Diversi infortunati negli emiliani, fra cui Buffon, che ne avrà per un mese (gioca Chichizola), out anche il talentino spagnolo Bernabé. Il Frosinone di Grosso ospita la Spal di Venturato, con l’obiettivo di riscattare l’immeritato ko di Parma e restare in alta quota mentre i ferraresi devono archiviare la caduta interna col Genoa che aveva fermato una serie positiva di 5 partite. Infine il Modena, dopo aver battuto la Reggina, va ad Ascoli a cercare i primi punti esterni ma non sarà semplice perché i marchigiani vengono dal pareggio di Benevento, dove avrebbero meritato di più. Domani chiudono il turno Como-Perugia e Sudtirol-Benevento.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO