Locatelli convinto: vuole solo la Juve. L’Arsenal in silenzio
TORINO – Il calcio di rigore sbagliato, che ha ammutolito milioni di italiani, è un ricordo lontano. È andata così, si cresce anche commettendo errori, si volta pagina e via. Si ricomincia. Però pensare che Manuel Locatelli fra tre giorni si giochi il titolo di campione d’Europa a 23 anni, nel pieno di una crescita che promette ancora follie, fa bene alla salute di tutti: soprattutto dei tifosi del Sassuolo, ma anche di quelli della Juventus che non vedono l’ora di goderselo in tutta la sua completezza. Massimiliano Allegri è il capofila di chi spera in un accordo non lontano tra i club, epperò ancora da trovare. Ormai non si discute più del fatto che sia giusto o meno valutare 40 milioni il centrocampista, ma il nodo è legato a tante variabili. Anche alle tempistiche del pagamento, a quella benedetta (dal lato bianconero) formula Chiesa che prevede un prestito a cifre ridotte e un riscatto obbligatorio del cartellino in base a condizioni fortemente vantaggiose per la parte venditrice. L’alternativa consisterebbe in una spesa ridotta con l’inserimento di una contropartita tecnica: Radu Dragusin o molto più probabilmente – stando al fixing di ieri – Nicolò Fagioli. Ma il giovanotto apprezzato da Max quanto costerebbe? Anche quello è il punto e i club devono trovare una quadra.
Locatelli la sua scelta l’ha fatta da quasi un anno
Devono, nel senso che sarà pur vera la concorrenza dell’Arsenal e del Borussia Dortmund, i sondaggi del Manchester City, gli emissari al lavoro per conto – raccontano fonti spagnole – del Real Madrid. E chissà se la finale di Wembley modificherà le cifre in ballo, come se d’un tratto da lunedì in poi ogni giorno fosse buono per recapitare al Sassuolo una proposta tale da frantumare le aspettative juventine. La verità è che Locatelli la sua scelta l’ha fatta da quasi un anno, quando nella calura d’agosto Andrea Pirlo si piazzò alla guida della navicella bianconera attendendo il grande colpo.
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