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    Politano e Pellegrini lasciano il ritiro della Nazionale

    NAPOLI – Dopo Marco Verratti anche l’attaccante del Napoli Matteo Politano ha lasciato il ritiro della Nazionale di Roberto Mancini. Il Napoli ha comunicato ufficialmente che: “Matteo Politano lascia la Nazionale e rientra a Napoli. L’attaccante azzurro, che domenica a San Siro contro il Milan aveva subìto un trauma distorsivo alla caviglia destra, dopo la valutazione dello Staff medico della Nazionale tornerà all’SSCN Konami Training Center dove inizierà la riabilitazione”.
    Anche Pellegrini out. I sostituti chiamati da Mancini
    Problema muscolare invece per Lorenzo Pellegrini anche lui costretto a lasciare il raduno azzurro. Il giocatore giallorosso ha effettuato esami in Nazionale che hanno confermato un affaticamento al flessore sinistro. Non sono quindi previsti ulteriori accertamenti e sono escluse lesioni. Pellegrini, dunque, sarà a disposizione di Mourinho per la gara con l’Inter al rientro dalla sosta. Il Ct Roberto Mancini ha convocato Salvatore Esposito (Spal, era già in raduno con l’under 21), Davide Frattesi (Sassuolo) e Manolo Gabbiadini (Sampdoria), che arriveranno a Coverciano nelle prossime ore.
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    Milan-Napoli è anche Calabria-Di Lorenzo: incrocio scudetto con vista sulla Nazionale

    MILANO – Terzini destri, e capitani, contro. È il confronto tra Davide Calabria e Giovanni Di Lorenzo. Avversari in Milan-Napoli e in concorrenza per una maglia azzurra. Un confronto, quello in chiave Italia, ancora una volta vinto dal giocatore di Luciano Spalletti. Di Lorenzo è ormai divenuto un elemento fisso nell’undici di partenza di Roberto Mancini. Altrettanto non avviene per il rossonero, ignorato nelle convocazioni per il duplice impegno che vedrà gli azzurri di scena in Nations League contro l’Inghilterra (proprio al Meazza) venerdì sera e poi a Budapest contro l’Ungheria il lunedì successivo. Due partite in cui l’Italia si gioca ancora una possibilità di Final Four, ma con un occhio attento all’ultimo posto – oggi occupato dall’Inghilterra – che significa retrocessione. Un’assenza che ha fatto inarcare più di un sopracciglio.
    Calabria totalePerché Calabria, da oltre un paio di stagioni a questa parte, ha evidenziato una continuità di rendimento che prima gli mancava. Questo grazie a una crescita nella sicurezza personale, che ne fa uno dei migliori interpreti del ruolo, per l’attenzione alla fase difensiva e il contributo in quella offensiva. Figlio del vivaio del Milan, per Stefano Pioli è stato naturale consegnargli la fascia dopo l’eclissarsi di Alessio Romagnoli e dopo l’infortunio di Simon Kjaer. Calabria impersona quello spirito rossonero che ha contribuito alla costruzione dell’ultimo scudetto.
    Di Lorenzo onnipresenteLa fascia di capitano a Di Lorenzo è invece il frutto della fiducia ottenuta dalla squadra una volta incassato l’addio di Lorenzo Insigne. In estate, quando è stato il momento di decidere, lo spogliatoio non ha avuto dubbi nell’individuare nel terzino destro l’elemento cui consegnare tale responsabilità sul campo. Questo perché Di Lorenzo, fin dal suo arrivo da Empoli nel 2019, ha risposto con il lavoro a quanti non lo ritenevano all’altezza della nuova realtà. Mai appariscente, sempre concreto. E sempre presente, con un rendimento in cui gli sbandamenti sono stati ridotti al minimo. È la traiettoria vissuta anche nell’Italia, con una crescita progressiva che lo ha portato alla titolarità nella squadra che ha vinto l’Europeo nel 2021. E ora la sfida a Calabria, in un confronto verso il titolo che avrà anche inevitabili ricadute con vista sulla maglia azzurra.
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    Cheddira, da Bari al sogno Mondiale

    TORINO – Walid Cheddira rischia di essere un grande rimpianto azzurro. Ormai è certo: l’attaccante del Bari sarà convocato dal Marocco per le amichevoli che a inizio mese la nazionale africana giocherà contro Cile e Paraguay. Il neo ct, Hoalid Regragui, lo ha fatto seguire nelle recenti uscite dei pugliesi e quasi certamente lo farà esordire già nelle prossime amichevoli. E se Cheddira dovesse convincere, potrebbe inserirlo nella rosa dei giocatori che rappresenteranno il Marocco ai prossimi Mondiali. Con gli azzurri a casa, Walid sarebbe l’unico giocatore italiano presente, visto che  è nato 24 anni fa a Loreto, nelle Marche, figlio di Aziz, già buon giocatore in Marocco che ora va in curva al San Nicola a tifare suo figlio Ualino, Pasqualino in dialetto, come a Bari simpaticamente storpiano il nome di Walid. Quest’estate il ct azzurro Mancini aveva annunciato che avrebbe avuto un occhio anche per i giocatori di B, dopo aver avuto buoni riscontri a giugno coi debutti in azzurro di Gatti, Zerbin ed Esposito. Ma su Cheddira, al momento, non ci sono segnali di convocazione, anche se i suoi numeri non sono certo sfuggiti allo staff azzurro. Walid, comunque, è ben felice di essere convocato dal Marocco, a cui si sente culturalmente legato. Certo, dovesse scendere in campo ai Mondiali, si scorderebbe la Nazionale italiana per sempre. Finché disputa solo le amichevoli col Marocco, una speranza per l’azzurro resta. Perché al momento non c’è un attaccante italiano così promettente. Nessuno da inizio stagione ha segnato di più in gare ufficiali. Già 9 gol, così ripartiti: 5 in Coppa Italia di cui è il capocannoniere (2 al Padova nel preliminare, 3 al Verona, al Bentegodi, al 1° turno), 4 in campionato per 4 partite di fila (nell’1-1 col Palermo, nel 3-1 al Perugia in trasferta, nel 2-2 con la Spal in casa e nella vittoria di sabato scorso a Cosenza). Walid, in questo inizio di annata, sta tenendo una media realizzativa stratosferica, segna un gol ogni 68’. E mettiamoci anche un rigore procurato e due assist nel 2-2 del suo esordio in B a Parma e contro la Spal. Cheddira segna in tutti i modi perché sa essere devastante: agilità, progressione irresistibile con cui divora gli spazi, buon dribbling, grande agonismo, ottimo tiro secco e porta che la vede sempre bene, anche segnando di testa, come sabato a Cosenza. Giusto dunque che un ragazzo così promettente e serio nel suo lavoro, possa coltivare il sogno di andare in Qatar a novembre. E pazienza se noi italiani dovessimo rimpiangerlo, l’importante è che Walid, o Ualino, continui a farci divertire ad ogni partita.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Dall'Argentina di Di Maria alla Germania: le maglie mondiali. E l'Italia non c'è tra l'indifferenza generale

    TORINO – (e.e.) Le varie nazionali stanno presentando le maglie per i Mondiali. Dalla Germania all’Argentina di Angel Di Maria, stella della Juventus bloccato dopo la prima di campionato da un infortunio muscolare e pronto per rientrare in Champions League contro il Psg dei suoi ex compagni Lionel Messi, Neymar, Kylian Mbappé e via discorrendo. Uno sfoggio di colori e di azzardi non sempre in linea con la tradizione, fantasiose e molto social. E l’Italia? Sì, presenta la nuova maglia ma in Qatar non ci sarà, fra l’indifferenza generale, perché alla Coppa del Mondo invernale ci saranno tutti, ma proprio tutti, tranne gli azzurri di Roberto Mancini. Un flop (che segue un altro flop, quello di Russia 2018) passato quasi in silenzio, senza reazioni indignate, senza un sussulto di orgoglio. E intanto i giovani italiani sono costretti a cambiare aria per giocare. Fabio Miretti della Juve è una delle poco eccezioni. Ma gli attaccanti Gianluca Scamacca e Lorenzo Lucca sono andati in Premier e in Olanda per cercare di trovare la loro strada. Sperando nei loro gol, l’Italia dovrà ripartire. E la parentesi del Qatar farà male, molto male. Anzi, comincia a fare male adesso…Guarda la galleryItalia, nuovo look: ecco la maglia da trasfertaIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, Venezia e Verona eliminate: avanzano Ascoli e Bari

    ROMA – Proseguono i trentaduesimi di Coppa Italia. Il Venezia di Javorcic, falcidiato da casi Covid e parecchi assenti, viene sconfitto 3-2 dall’Ascoli. Ai sedicesimi gli uomini di Bucchi affronteranno la Sampdoria. Autentico disastro dell’Hellas Verona che cade sotto i colpi del Bari con un super Cheddira (tripletta). Dopo l’iniziale vantaggio di Lasagna la formazione gialloblù è uscita dal campo ed è stata surclassata dai galletti. Gli uomini di Mignani incontreranno la vincente di Salernitana-Parma, gara in programma questa sera alle 21.
    Venezia-Ascoli 2-3
    Al Penzo il Venezia, falcidiato da casi Covid e assenti e con in campo parecchi Primavera, parte con il giusto piglio anche se le occasione da gol stentano ad arrivare. Al 36′ è l’Ascoli a portarsi in vantaggio sugli sviluppi di un corner: corto assist di Bidaoui in area per l’accorrente Saric (il centrocampista bosniaco ex Carpi è nel mirino della Samp) che, con un potente sinistro, supera Joronen. Il secondo tempo prende il via con lo stesso spartito del primo: Venezia propositivo sul piano della personalità ma quasi mai pericoloso dalle parti di Leali. L’Ascoli va al raddoppio al 70′ con l’appoggio in rete di Falzerano su cross dalla destra di Ciciretti. Quasi allo scadere del match si scatena il diciottenne Mikaelsson. Nel giro di due minuti (88′ e 88′) l’islandese fa doppietta, prima con un tap-in facile su assist di Novakovich e poi con un pregevole pallonetto a superare Leali. Succede di tutto nel finale di gara. Al 90+1′ l’autorete del 18enne Baudouin condanna il Venezia e decreta il passaggio del turno dell’Ascoli di Bucchi. 
    Venezia-Ascoli: tabellino e statistiche
    Hellas Verona-Bari 1-4
    Grande protagonista sin dai primi minuti si rivela l’attaccante dell’Hellas Verona, Kevin Lasagna. Dopo due tentativi non andati a buon fine, al 16′ al terzo tentativo l’ex Udinese trova la rete con un facile destro a porta vuota, dopo un tentativo di colpo di testa di Henry su suggerimento di Lazovic. Al 24′ Ceccherini costretto ad abbandonare il campo dolorante (al suo posto Magnani) dopo il tackle subito da Ruben Botta. La reazione del Bari non si fa attendere e al 30′ i galletti trovano il pareggio con Folorunsho: il centrocampista finalizza di testa dopo un’azione personale di Cheddira. Al 44′ splendida l’azione tutta in verticale del Bari che dal portiere, Elia Caprile, si conclude con il gol di Cheddira che si fa beffe di Gunter e spiazza Montipò. Poco dopo i pugliesi vanno vicino al tris con Maita ma si supera il portiere gialloblù. Nella ripresa al 52′ Hongla ferma fallosamente e ingenuamente in area la percursione di Maita: dal dischetto Cheddira firma la sua personale doppietta spiazzando Montipò. Al 69′ l’Hellas rimane in 10 per l’espulsione di Faraoni: fallo e reazione scomposta del difensore gialloblù su Botta sanzionata con il cartellino rosso. Al 78′ dilaga la formazione di Mignani con la tripletta di Cheddira: destro a incrociare da pochi passi che batte Montipò.
    Hellas Verona-Bari: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, ok Monza e Parma: fuori Venezia, Verona e Frosinone

    ROMA – Proseguono i trentaduesimi di Coppa Italia. Nella gare serali sono arrivati il colpaccio del Parma all’Arechi contro la Salernitana (0-2) e la vittoria nel finale per 3-2 del Monza contro il Frosinone (decisivo Gytkjaer). Gli uomini di Pecchia ai sedicesimi giocheranno contro il Bari che nel pomeriggio ha liquidato l’Hellas Verona con un netto poker al Bentegodi (1-4). Tripletta show di Cheddira. I brianzoli avranno come avversari nel prossimo turno l’Udinese. Il Venezia di Javorcic, falcidiato da casi Covid e parecchi assenti, viene sconfitto 3-2 dall’Ascoli. Ai sedicesimi gli uomini di Bucchi affronteranno la Sampdoria. 
    Venezia-Ascoli 2-3
    Al Penzo il Venezia, falcidiato da casi Covid e assenti e con in campo parecchi Primavera, parte con il giusto piglio anche se le occasione da gol stentano ad arrivare. Al 36′ è l’Ascoli a portarsi in vantaggio sugli sviluppi di un corner: corto assist di Bidaoui in area per l’accorrente Saric (il centrocampista bosniaco ex Carpi è nel mirino della Samp) che, con un potente sinistro, supera Joronen. Il secondo tempo prende il via con lo stesso spartito del primo: Venezia propositivo sul piano della personalità ma quasi mai pericoloso dalle parti di Leali. L’Ascoli va al raddoppio al 70′ con l’appoggio in rete di Falzerano su cross dalla destra di Ciciretti. Quasi allo scadere del match si scatena il diciottenne Mikaelsson. Nel giro di due minuti (88′ e 88′) l’islandese fa doppietta, prima con un tap-in facile su assist di Novakovich e poi con un pregevole pallonetto a superare Leali. Succede di tutto nel finale di gara. Al 90+1′ l’autorete del 18enne Baudouin condanna il Venezia e decreta il passaggio del turno dell’Ascoli di Bucchi. 
    Venezia-Ascoli: tabellino e statistiche
    Hellas Verona-Bari 1-4
    Grande protagonista sin dai primi minuti si rivela l’attaccante dell’Hellas Verona, Kevin Lasagna. Dopo due tentativi non andati a buon fine, al 16′ al terzo tentativo l’ex Udinese trova la rete con un facile destro a porta vuota, dopo un tentativo di colpo di testa di Henry su suggerimento di Lazovic. Al 24′ Ceccherini costretto ad abbandonare il campo dolorante (al suo posto Magnani) dopo il tackle subito da Ruben Botta. La reazione del Bari non si fa attendere e al 30′ i galletti trovano il pareggio con Folorunsho: il centrocampista finalizza di testa dopo un’azione personale di Cheddira. Al 44′ splendida l’azione tutta in verticale del Bari che dal portiere, Elia Caprile, si conclude con il gol di Cheddira che si fa beffe di Gunter e spiazza Montipò. Poco dopo i pugliesi vanno vicino al tris con Maita ma si supera il portiere gialloblù. Nella ripresa al 52′ Hongla ferma fallosamente e ingenuamente in area la percursione di Maita: dal dischetto Cheddira firma la sua personale doppietta spiazzando Montipò. Al 69′ l’Hellas rimane in 10 per l’espulsione di Faraoni: fallo e reazione scomposta del difensore gialloblù su Botta sanzionata con il cartellino rosso. Al 78′ dilaga la formazione di Mignani con la tripletta di Cheddira: destro a incrociare da pochi passi che batte Montipò.
    Hellas Verona-Bari: tabellino e statistiche
    Salernitana-Parma 0-2
    All’Arechi nei primi 45 minuti le due squadre provano a imbastire azioni offensive ma non riescono a superarsi. I granata provano a impensierire Chichizola con i tiri di Bothem, Lassana Coulubaly e Kechrida, i ducali con Inglese, Bernabè e Man. Nella ripresa la partita si sblocca con la rete siglata dal Parma al 59′. Drissa Camara, appena entrato al posto di Dennis Man, supera Sepe con un tap-in vincente dopo la respinta del portiere granata su tiro di Bernabè. Al 74′ raddoppia il Parma con Mihaila che insacca in rete dopo errore collettivo della difesa granata. 
    Salernitana-Parma: tabellino e statistiche 
    Monza-Frosinone 3-2
    Nei primi minuti di gioco la partita risulta molto chiusa con poche azioni offensive degne di nota. Al 24′ rigore per il Monza: ingenuo il fallo di Ben Lhassine Kone su Birindelli in area di rigore. Dal dischetto Valoti porta avanti i brianzoli al 25′. Un minuto dopo Kone prova a farsi subito perdonare con un slalom in area avversaria: il suo tiro angolato viene parato da Cragno con un grande intervento. Al 40′ rigore bis Monza per il fallo di Oyono su Valoti. Questa volta si presenta dagli undicime metri Caprari che non sbaglia: palo-gol e 2-0 brianzolo al 43′. In avvio di ripresa il Frosinone trova il pareggio al 52′ con il tiro di Haoudi deviato da Ranocchia: Cragno beffato. Al 56′ pareggio degli uomini di Fabio Grosso con Lhassine Kone, bravo a pescare il tiro vincente dopo una carambola in area di rigore brianzola. All’83’ arriva il gol decisivo di Gytkjaer su assist di Colpani. Il Monza vince 3-2 e si qualifica al prossi turno.
    Monza-Frosinone: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, l'Udinese supera la Feralpisalò: Cagliari ok di rimonta

    ROMA – Cagliari-Perugia e Udinese-Feralpisalò hanno inaugurato i trentaduesimi di Coppa Italia. Alla Unipol Domus il Cagliari di Liverani supera 3-2 il Perugia di Castori con una rimonta confezionata dal rigore trasformato da Lapadula e dalla punizione di Nicolas Viola. I sardi affronteranno nel prossimo turno la vincente di Bologna-Cosenza. Alla Dacia Arena l’Udinese di Sottil supera l’ostacolo Ferapisalò di Vecchi con non poche difficoltà. A regalare il passaggio del turno ci pensano Deulofeu e Success. Agli ospiti non basta la rete di Siligardi. I friulani così incontreranno ai sedicesimi la vincente di Monza-Frosinone.
    Cagliari-Perugia 3-2: rimonta rossoblù con Lapadulà e Viola
    Alla Unipol Domus parte forte il Cagliari di Fabio Liverani. Al 2′ è subito vantaggio sardo: il corner preciso di Nicolas Viola trova in area il colpo di testa vincente di Giorgio Altare che batte Gori. Al 10′ occasione clamorosa sciupata dal Perugia con Kouan che da due passi a porta vuota manca il bersaglio. Al 31′ arriva il pareggio meritato di un buon Perugia con il gol dell’ex Melchiorri che con un diagonale sinistro batte Radunovic. Grave l’errore di Di Pardo che ha permesso la ripartenza dei perugini. Nel secondo tempo entra al 63′ Gianluca Lapadula al posto di Gaston Pereiro. Il Perugia ribalta il match al 67′: assist di Melchiorri al centro area per Di Serio che supera Radunovic con un piattone di sinistro. Vantaggio Perugia. Al 77′ viene atterrato Luvumbo in area di rigore perugina. Dopo un controllo al Var viene confermato il penalty per il Cagliari: dal dischetto si presenta il nuovo arrivato Lapadula che non sbaglia battendo Gori (2-2). La partita non finisce qui. All’89 l’ennesimo ribaltone: splendida punizione col mancino del numero 10 rossoblù, Nicolas Viola, con il pallone che finisce sotto all’incrocio dei pali (3-2). 
    Udinese- Feralpisalò 2-1: bastano Deulofeu e Success per superare il turno
    L’Udinese di Sottil va subito in vantaggio al 10′ quando viene concesso un calcio di rigore ai friulani per fallo di Pilati su Success. Dal dischetto segna Deulofeu. Tra il 20′ e il 21′ buona doppia occasione per la Feralpisalò prima con Siligardi e poi con Balestrero. Nonostante la buona pressione degli avversari, più volte vicini al pareggio, nella ripresa raddoppia l’Udinese al 64′ con il tap-in vincente di Success. Dopo tre minuti la Feralpisalò accorcia le distanze con uno splendido mancino al volo sotto il sette di Siligardi. A passare il turno però è l’Udinese di Sottil. 
    Guarda la galleryCalciomercato, tutte le probabili formazioni della Serie A LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, Udinese e Samp avanti. Cagliari ok di rimonta

    ROMA – Cagliari-Perugia e Udinese-Feralpisalò hanno inaugurato i trentaduesimi di Coppa Italia. Alla Unipol Domus il Cagliari di Liverani supera 3-2 il Perugia di Castori con una rimonta confezionata dal rigore trasformato da Lapadula e dalla punizione di Nicolas Viola. I sardi affronteranno nel prossimo turno la vincente di Bologna-Cosenza. Alla Dacia Arena l’Udinese di Sottil supera l’ostacolo Ferapisalò di Vecchi con non poche difficoltà. A regalare il passaggio del turno ci pensano Deulofeu e Success. Agli ospiti non basta la rete di Siligardi. I friulani così incontreranno ai sedicesimi la vincente di Monza-Frosinone. In archivio altre due gare dei trentaduesimi di Coppa Italia. Al Via del Mare il Lecce di Marco Baroni perde clamorosamente 2-3 contro il Cittadella di Gorini e viene eliminato dal torneo. I veneti incontreranno nel prossimo turno la vincente di Palermo-Torino. La Sampdoria di Giampaolo al Ferraris supera una Reggina in palla con un rigore di Sabiri tra polemiche e consulti al Var. I blucerchiati nei sedicesimi se la vedranno con la vincente di Venezia-Ascoli. 
    Cagliari-Perugia 3-2: rimonta rossoblù con Lapadulà e Viola
    Alla Unipol Domus parte forte il Cagliari di Fabio Liverani. Al 2′ è subito vantaggio sardo: il corner preciso di Nicolas Viola trova in area il colpo di testa vincente di Giorgio Altare che batte Gori. Al 10′ occasione clamorosa sciupata dal Perugia con Kouan che da due passi a porta vuota manca il bersaglio. Al 31′ arriva il pareggio meritato di un buon Perugia con il gol dell’ex Melchiorri che con un diagonale sinistro batte Radunovic. Grave l’errore di Di Pardo che ha permesso la ripartenza dei perugini. Nel secondo tempo entra al 63′ Gianluca Lapadula al posto di Gaston Pereiro. Il Perugia ribalta il match al 67′: assist di Melchiorri al centro area per Di Serio che supera Radunovic con un piattone di sinistro. Vantaggio Perugia. Al 77′ viene atterrato Luvumbo in area di rigore perugina. Dopo un controllo al Var viene confermato il penalty per il Cagliari: dal dischetto si presenta il nuovo arrivato Lapadula che non sbaglia battendo Gori (2-2). La partita non finisce qui. All’89 l’ennesimo ribaltone: splendida punizione col mancino del numero 10 rossoblù, Nicolas Viola, con il pallone che finisce sotto all’incrocio dei pali (3-2).
    Udinese- Feralpisalò 2-1: bastano Deulofeu e Success per superare il turno
    L’Udinese di Sottil va subito in vantaggio al 10′ quando viene concesso un calcio di rigore ai friulani per fallo di Pilati su Success. Dal dischetto segna Deulofeu. Tra il 20′ e il 21′ buona doppia occasione per la Feralpisalò prima con Siligardi e poi con Balestrero. Nonostante la buona pressione degli avversari, più volte vicini al pareggio, nella ripresa raddoppia l’Udinese al 64′ con il tap-in vincente di Success. Dopo tre minuti la Feralpisalò accorcia le distanze con uno splendido mancino al volo sotto il sette di Siligardi. A passare il turno però è l’Udinese di Sottil. 
    Lecce-Cittadella 2-3: Tounkara show, delusione per i salentini
    Inizio di gara vivace con le due squadre che si fronteggiano a viso aperto. Al 20′ vanno vicini al vantaggio i veneti con Lores Varela che spara alto a tu per tu con Falcone. Il Lecce è costretto al primo cambio per l’infortunio muscolare di Dermaku: al suo posto entra Baschirotto. Solo al 44′ i padroni di casa sfiorano il gol con un tiro di poco alto di Bistrovic. Nella ripresa il Cittadella domina i primi dieci minuti ma è il Lecce a firmare la rete che sblocca la gara. Al 61′ Di Francesco mette un cross in area che supera tutta la difesa avversaria: Strefezza mette dentro col destro di controbalzo e porta i salentini sull’1-0. Il Cittadella non demorde e trova il pareggio al 73′ con l’ex Raul Asencio che anticipa Falcone di testa. L’1-1 persiste. Si va ai tempi supplementari e al 93′ Tounkara trova la rete con un tiro dal limite dell’area. Il Cittadella non si ferma e firma il tris con la doppietta personale di Tounkara con un gran gol al volo (100′). Al 105’+1 Colombo accorcia le distanze sul filo del fuorigioco (2-3). Il classe 2002 va vicinissimo al pareggio all’ultimo minuto di recupero ma il suo tiro sfiora il palo. Tonfo Lecce, gioia Cittadella. 
    Sampdoria-Reggina 1-0: Sabiri e Audero mandano i blucerchiati al prossimo turno
    Pronti-via ed è la Reggina ad avere la prima occasione con il tiro dalla distanza di Liotti sventato in corner da Audero. La gara si trascina via con ritmi piuttosto blandi, con entrambe le squadre che faticano ad aumentare i giri del motore. Al 32′ occasione per la Sampdoria: cross di Candreva per il colpo di testa di Caputo: Ravaglia si salva in angolo. Al 48′ e ultimo minuto di recupero del primo tempo blucerchiati ad un passo dal vantaggio con la punizione di Sabiri respinta dal portiere amaranto. Poche le occasioni nel secondo tempo. Al 65′ l’arbitro Ferrieri Caputi assegna un rigore per la Sampdoria dopo fallo di Pierozzi sul neo entrato De Luca. Sabiri con un preciso e angolato tiro batte Ravaglia e porta avanti i suoi. All’80’ la Reggina segna con il colpo di testa di Crisetig ma il Var annulla per fuorigioco dell’assistman Cicerelli. All’88’ fallo di Augello su Pierozzi in area di rigore. Dopo un consulto al Var, Ferrieri Caputi indica il dischetto. Cicerelli si fa però ipnotizzare da Audero. Dopo 9 minuti di recupero passa la Samp di Giampaolo. 
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