consigliato per te

  • in

    Juric prima di Union SG-Roma: “Sento la fiducia dei Friedkin”, rivivi la diretta

    20:20
    Roma, l’ottimo bilancio contro le squadre belghe
    I giallorossi sono imbattuti nelle ultime 14 sfide contro le squadre proveniente dal Belgio: la curiosità.

    20:10
    Scarica l’App del Corriere dello Sport e segui le ultime sulla Roma
    Il download dell’App del Corriere dello Sport è disponibile su App Store e Google Play. Attiva le notifiche personalizzate e segui gli eventi in tempo reale.

    20:00
    Dybala e la “risposta” a Scaloni: la Roma è la sua unica chance
    Quando gioca lui la squadra brilla: vuole ritrovare tutta la Joya in giallorosso per vestire ancora la maglia dell’Argentina. Come vuole reagire l’ex Juve.

    19:50
    Pocognoli: “Non ci interessa la situazione della Roma”
    Le parole dell’allenatore del club belga alla vigilia della sfida contro i giallorossi. “Sfida speciale per le mie origini. Roma? Squadra che ho apprezzato sin da piccolo”, ecco cosa ha detto.

    19:40
    Roma, il walkaround in campo
    I giallorossi hanno fatto la consueta passeggiata in campo allo stadio Re Baldovino di Bruxelles dove domani scenderanno in campo.

    19:30
    Union SG-Roma, Hummels verso un posto da titolare
    La lista dei convocati di Ivan Juric per la trasferta europea in Belgio: assenti due difensori, ecco chi ci sarà in Belgio.

    19:23
    Terminata la conferenza stampa
    Termina così la conferenza stampa di Juric e Svilar alla vigilia della sfida della Roma contro l’Union Saint Gilloise.

    19:22
    Svilar racconta il post-Firenze
    Svilar prosegue: “Dopo Firenze abbiamo parlato negli spogliatoi anche con il mister. Stiamo parlando tutti i giorni, ma l’episodio di Firenze rimane una paritta bruttissima, non eravamo noi. Nelle successive due partite abbiamo reagito bene, poi domenica ci sono stati episodi non dipesi da noi”.

    19:20
    Svilar: “A Verona episodi ingiusti. Sentiamo che sia tutto contro di noi”
    Le parole di Svilar: “Mi sento normale, provo a concentrarmi sul lavoro quotidiano con il mister e il resto della squadra e sulle vittorie. Arbitri? Non so che posso dirti, ci sono stati episodi non giusti, come quello di domenica. Il secondo gol era da annullare e sarebbe stata tutt’altra partita, e purtroppo non è stato l’unico. A volte sentiamo che sia tutto contro la Roma e questo non è bello. Noi però dobbiamo concentrarci su ciò che controlliamo noi, poi i risultati arriveranno”.

    19:18
    “Disastro nelle transizioni, squadra addormentata”
    Juric prosegue: “Disastro nelle transizioni, squadra addormentata e non concentrato. Ma se guardo Verona mi ricordo solo l’ultima ripartenza, non mi ricordo altro, nessuna parata di Svilar e nessuna occasione. Contro il Torino abbiamo subito 4 tiri in totale, contro il Verona 7. Domani dobbiamo vincere, ci concentriamo molto su domani. I ragazzi ne hanno bisogno per il morale. A Verona erano convinti di ribaltarla, non è successo e ora i ragazzi hanno bisogno dei risultati”.

    19:17
    “A Verona partita molto positiva”
    “Dopo Firenze abbiamo fatto due belle partite, a volte gli episodi determinano tutto il giudizio. Analizzando tutto quello che è stato concesso, l’errore dell’arbitro, quanto abbiamo creato, tutta la partita è stata molto positiva. Io penso che in questo momento il risultato diventa primario e nessuno è contento di non farlo. Io penso che i ragazzi devono attaccarsi a quello che stanno facendo, mettendo ancora più concentrazione, più cattiveria agonistica, se è possibile cercare di vincere le partite, però secondo me devono credere in quello che fanno”.

    19:15
    Inizia la conferenza
    Inizia la conferenza stampa di Juric: “Friedkin? Sì ci siamo sentiti, Penso che sia tutto chiaro, non dovete indagare troppo, mi sembra. Io sento fiducia, è chiaro che bisogna fare risultati, questo è ovvio e siamo concentrati su quello. Il giorno di riposo è stato un programma che arriva da lontano, che era programmato giorno libero, per cui avendo tutte queste partite secondo tutti quanti era giusto fare un bellissimo allenamento il giorno dopo la partita con quelli che non hanno giocato”.

    19:14
    Juric: “Friedkin non contenti dei risultati, ma sempre fiducia da loro”
    Anche Juric ha parlato a Sky Sport: “In questo momento abbiamo bisogno di vincere, siamo molto concentrati sulla partita di domani. A Verona abbiamo subito solo un contropiede e siamo stati puniti. Molto diverso rispetto a Firenze. Contro l’Hellas abbiamo fatto degli errori come gli arbitri. In questo momento dobbiamo fare i risultati. Bisogna resistere con le idee e con il gioco. Gioca Hummels domani? Non lo so ancora. Siamo in contatto con i Friedkin: vedono certe cose positive ma non sono contenti dei risultati. Ho sentito sempre fiducia da loro”.

    19:10
    Le parole di Svilar
    Prima dell’inizio della conferenza, Svilar ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Sono nato qua ed è bello giocare una partita importantissima. Nelle ultime partite abbiamo preso troppi gol ma siamo stati un po’ sfortunati. Dobbiamo fare meglio. Mi preoccupa la classifica? Non ci pensiamo, dobbiamo pensare partita dopo partita”.

    19:05
    Rivoluzione Juric, scossa alla Roma: le tre mosse per uscire dalla crisi
    Il tecnico vuole cambiare marcia: servono più leader durante la partita. Il croato ha bisogno del miglior Pellegrini.

    18:50
    Europa League, Celik domina in una speciale classifica
    Nonostante la stagione poco esaltante, il laterale giallorosso domina in una classifica speciale in Europa League: ecco quale.

    18:35
    I Friedkin tornano a Roma: gli scenari e cosa succederà a Trigoria
    Dan e Ryan, ora in Tanzania, hanno pianificato lo sbarco tra domani e venerdì. Previsti colloqui con Juric e i giocatori che devono dare un segnale prima della sosta: i dettagli.

    18:20
    L’arbitro di Union SG-Roma
    La Uefa nei giornis corsi ha reso nota la squadra arbitrale della sfida di Bruxelles: ecco chi dirigerà la sfida.

    18:15
    La rifinitura della Roma
    Prima di partire per Bruxelles, Juric ha diretto la rifinitura a Trigoria questa mattina. LEGGI TUTTO

  • in

    Juric: “Roma grande occasione. De Rossi, la carriera insegna. E su Dybala…”

    Roma-Udinese, parla Ivan Juric
    Sulla rosa a disposizione, della quale vuole conservare alcuni concetti tattici messi a punto da De Rossi: “La squadra ha dimostrato che può lottare con chiunque, in 8-9 mesi con Daniele abbiamo visto tanti concetti che mi piacciono, con aggressività e gioco da tre. Poi cerchiamo di amalgamare tutto in una partita”. Con una prima idea di gioco molto chiara: “Ho visto lo scorso anno, con De Rossi, una Roma molto aggressiva e mi sembrava che i giocatori lo potessero fare. Bisogna riprendere questo discorso, è un discorso di posizione, conoscenze, anche a Torino c’erano giocatori magari non adatti ma poi intelligenti. La squadra può fare pressing alto e accettare certe situazioni”.
    Secondo l’ex Toro, nelle prime quattro partite di campionato “a tratti ci sono state cose positive a tratti cose negative. Durante le stesse partite vedevamo movimenti positivi dove si esprimeva buon calcio e momenti dove no. Sicuramente c’è da migliorare questi aspetti. Non è tutto da buttare”.
    E non mancano i complimenti al suo predecessore: “La squadra sta a un buon livello, Daniele ha dato un bel metodo di lavoro, poi vorrei introdurre della cose con il tempo”.
    Incalzato sulle ragioni dell’esonero dell’ex capitano, ha aggiunto: “La carriera ci insegna che se non fai i risultati rischi l’esonero. La squadra ha dato tutto a Daniele, io qui non ho percepito problemi, mi sembra che non ci siano stati problemi, l’unica ragione sono i risultati come per tutti gli allenatori del mondo”.
    All’Olimpico i bianconeri ci arrivano sulle ali dell’entusiasmo: “L’Udinese va forte, ha cambiato mentalità, i giocatori mi piacciono, sono una delle squadre più forti in Serie A. Stanno facendo bellissime prestazioni tanti punti e possono fare i goal in 1000 modi. Sarà durissima affrontarli e hanno una struttura fisica impressionante”.
    Juric, le prime indicazioni tattiche
    Su Dybala: “Paulo è intelligente, sappiamo le sue qualità, fa un ottimo lavoro anche difensivo. Dybala fa tutte e due le fasi benissimo, lo vorrei far giocare a destra così rientra sul sinistro. Non vedo nessun problema, ha tantissima qualità”. Aggiungendo che può giocare tranquillamente con Solulè.
    Su di una possibile difesa a 3: “La difesa è strutturata bene, Hermoso terzo a sinistra, ci ha giocato tanto, lui e Hummels non sono ancora al top ma hanno fatto buonissimo allenamenti. A volte si parla tanto di fisicità, ma bisogna essere intelligenti, saper anticipare il momento, il ruolo si può interpretare bene con intelligenza”.
    Mentre sul possibile reintegro di Zalewski, ancora fuori rosa: “La situazione si sta risolvendo nel modo giusto, mi piace il giocatore, ha iniziato ad allenarsi con la squadra. Per me può essere davvero importante per lo sviluppo di tutta la stagione”.
    Juric: “Roma la mia grande occasione”
    Quella dei giallorossi è stata una chiamata che Juric attendeva da tempo: “Lavoro già da 14 anni, ultimi 8 anni in A, la Roma è la squadra più grande che ho allenato. E’ una grande occasione, non pensi al contratto, pensi solo che puoi fare bene. L’obiettivo è quello di entrare in Champions e restarci, è il principale obiettivo della società”.
    Quali sono state le prime richieste della società? “La proprietà è stata molto chiara e diretta. Secondo me stanno facendo un cambiamento societario in senso che la rosa sta diventando molto più giovane. Che hanno tanti giocatori da crescere e da sviluppare. C’è un buon mix tra giocatori esperti e giovani. C’è tanto da lavorare. Mi hanno chiesto lo sviluppo dei giocatori e certamente i risultati. Alzando il livello di tutta la rosa. L’obiettivo della società è che la Roma debba entrare in Champions e rimanerci nel tempo. Questo l’obiettivo principale”. LEGGI TUTTO

  • in

    Juric non intende mollare l’Europa: Toro a rapporto

    Il mister non ha alcuna intenzione di concedere una passerella scudetto domenica all’Inter a San Siro, cosi? come non intende mollare un solo centimetro da qui alla fine. Rimangono cinque gare da vivere senza ansie. Dando tutto cio? che resta di un triennio bello, ma che difficilmente diventera? meraviglioso.
    “Nessuno si è arreso”
    Anche perche? il calendario dopo il duello proibitivo contro l’Inter non regala chissa? quali slanci di ottimismo: resteranno infatti Bologna, Verona, Milan e Atalanta. Non proprio pizza e fichi, insomma. Juric ha parlato alla squadra. Lo aveva fatto con la bocca avvelenata dalla prestazione gia? a caldo dopo il pareggio contro il Frosinone. Successivamente, invece, i toni sono stati quelli di un condottiero che non ha alcuna intenzione di concedere alla squadra un mese in piu? di vacanza.
    Da qui al 26 maggio il Toro vuole sudare tutte le magliette che indossera?. Gia? Matteo Paro lo aveva spiegato domenica dopo lo 0-0 contro i ciociari: “A Empoli la squadra ha fatto un’ottima partita, ma ci e? andata male. Il derby lo abbiamo affrontato bene contro una squadra forte. Contro il Frosinone invece abbiamo trovato delle difficolta?, ma non abbiamo subito gol e i ragazzi ce l’hanno messa tutta. Noi prepariamo le partite bene e li carichiamo, dal canto loro i giocatori ci tengono tanto a rimanere aggrappati fino alla fine: qui nessuno si e? arreso”.

    Buongiorno: “Non molleremo di un millimetro”
    Anche Alessandro Buongiorno ha confermato questa versione: “Dobbiamo essere consci che ce la possiamo fare (riferimento all’Europa, ndr) e affronteremo ogni partita che ci rimane al massimo delle nostre possibilita?: non vogliamo mollare un millimetro e andare forte fino alla fine, e? solo una questione mentale”. Cosi? anche Juric, in questi giorni, sara? impegnato in questa missione: rigenerare il gruppo sul piano psicologico, cercando di mostrare un Toro all’altezza da qui alla fine.
    Ai granata non mancheranno le sfide stimolanti. A partire dall’Inter, passando per la rivelazione Bologna alla vigilia della commemorazione di Superga. Poi Verona, Milan e Atalanta. Se oggi parlare di Europa diventa un esercizio stucchevole, allora e? meglio cambiare registro: chiudere la stagione superando i 53 punti dello scorso anno e? un obiettivo decisamente piu? realistico. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Toro perde Ilic: lesione del legamento, che botta per Juric

    Non c’è pace in casa Toro. Il match con la Fiorentina – terminato con un pareggio a reti inviolate – ha lasciato sulle spalle di Juric il rischio di una severa squalifica, l’espulsione di Ricci e l’infortunio di Ilic. Il centrocampista serbo è andato Ko al 9º minuto del primo tempo, e le sue condizioni hanno da subito preoccupato staff e tifosi.
    Il comunicato del Torino
    Questa mattina, l’ex Verona si è sottoposto agli esami strumentali, e stando a quanto comunicato dal club granata, si tratta di una lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. Ilic salterà dunque la sfida con il Napoli, in programma l’8 marzo allo stadio Maradona.
    Questo il comunicato della società: “Gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto Ivan Ilichanno evidenziato la lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. Nuove valutazioni previste nelle prossime settimane”. LEGGI TUTTO

  • in

    Toro, casi su casi: è sempre la solita storia. E Juric rischia 2 o 3 giornate

    Per poi andarsi a rifugiare in mezzo ai tifosi, in tribuna dietro alle panchine: raggiunto in fretta e furia da Vagnati nel timore che anche lì potesse scatenarsi un alterco, magari con qualche spettatore non esattamente innamorato di Ivan. Mentre Cairo e Moretti, il vice del dt, lasciavano anche loro precipitosamente i palchi per poi spuntare a bordocampo con la partita ancora in corso, seppure agli sgoccioli.
    “Ho esagerato. Ingiusta l’espulsione”
    Obiettivo: calmare gli animi di tutti, porgere le scuse a Italiano, buttare acqua sul fuoco, evitare altre follie emulative. Certo, poi Juric avrebbe chiesto “scusa” in diretta tv. E Italiano, spuntato all’improvviso davanti alle telecamere mentre il tecnico granata stava parlando, sanciva la pace, abbracciando Ivan: “Amici come prima”. Juric: “Colpa della tensione, dell’adrenalina a mille… La partita la vivi così e poi purtroppo litighi quando non devi litigare… Ma sono cose che succedono, si va avanti, Vincenzo è un amico”.
    “Il nostro sangue è lo stesso, andiamo entrambi un po’ fuori dalle righe… c’è stato questo duello intenso… poi ho esagerato e sono stato espulso giustamente… infatti devo chiedere scusa. Ma non prometto niente per la prossima volta”, il finalino di Juric per cercare di buttarla sul ridere, tarallucci e vino, tutto va bene madama la marchesa, cose così insomma.
    La gravità del gesto a Italiano
    Ma non sono cose così. Ingiustificabile e grave. Perché è stato grave quel gesto, quel comportamento, ed è fin un’ovvietà sottolinearlo. Sotto gli occhi di tutti, un allenatore di Serie A. Inqualificabile, sì. Altro che mantenere sempre il self control, evitare di trasmettere ulteriore nervosismo e, sopra a tutto, dare il buon insegnamento al mondo attorno. Il segno del “tagliagole”: su, dai, non dovrebbe manco venire in mente un gestaccio così violento nel suo significato! Mai, in nessuna circostanza. Immaginate cosa possono aver pensato Cairo, Vagnati. E i loro collaboratori. E i giocatori.
    La reazione dei tifosi
    E i tifosi? Molti sui social hanno duramente e nuovamente censurato Juric, già colpevole (novembre, Torino-Sassuolo) di aver mostrato il dito medio alla Maratona (e di entrambe le mani, per non farsi mancare nulla). “Chiedo scusa”, disse a posteriori. Come a inizio febbraio, dopo aver di nuovo criticato la tifoseria. O come ieri, post… gola. Anche con i suoi comportamenti Juric sta “favorendo” l’addio.
    Intanto il tecnico (che già era diffidato) si prenderà presumibilmente tra 2 e 3 giornate di squalifica dal giudice sportivo, domani (mesi, se quel gesto l’avesse fatto a un arbitro o a un suo collaboratore invece che a un avversario: le norme sono queste). Rischiano invece al massimo una multa Cairo e Moretti per il loro ingresso non autorizzato a bordocampo, però con finalità solo pacifiche. LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, la missione di Vlasic: ancora più decisivo. Garantisce Juric

    Evidentemente i due parlano un linguaggio comune, si intendono in fretta e Juric dimostra di capire l’attaccante anche quando quest’ultimo in campo non si esprime al meglio. Come purtroppo è successo un po’ troppo spesso, in una stagione che fin qui per Vlasic non si può dire possa essere stata quella della definitiva e ineludibile consacrazione.
    “Pronto a scommettere su Vlasic”
    Il suo allenatore comunque non ha dubbi, e anzi prefigura per il nazionale croato un percorso da autentica stella: “Gli stanno mancando i gol, a lui come pure a Sanabria – riconosce Juric -, però sono convinto che quello di Nikola sarà un gran percorso. Per me ha giocato molto bene nelle ultime due partite nonostante avesse male a un dito, e su di lui sono pronto a scommettere: vedrete che sarà un grande protagonista per sette o otto anni, Vlasic per come lavora è uno di quelli destinati ad avere quello che vuole”.
    E che forse riesce a ottenere maggiormente partendo dalla fascia. Almeno nel Toro è ciò che si è visto. Il croato ha dato il meglio di sé prima dello scorso Mondiale, quando la condizione fisica lo sosteneva al meglio e in più occupava la posizione di esterno d’attacco. In questa stagione ha iniziato agendo da destra con Radonjic a sinistra, ma poi l’involuzione del serbo, nel frattempo passato al Maiorca, ne ha dirottato al centro i movimenti visto il passaggio al modulo a due punte.
    ll pitbull a caccia di gol
    Vlasic, che si era ritagliato il soprannome di pitbull per la grinta e la tenacia con la quale interpreta(va) le partite, ha forza fisica e visione di gioco per agire anche alle spalle delle punte. Là dove, però, non ha ancora trovato continuità di rendimento, anche se nelle ultime settimane è stato tra i più convincenti.
    Deve prendere per mano una squadra che ha tantissimo bisogno di altri gol, oltre a quelli che garantisce Zapata. Pochi i 3 di Sanabria, come pure sono pochi i 2 infilati da Vlasic. Autore del raddoppio contro il Napoli nella sfida poi vinta 3-0, e in precedenza del gol vittoria contro il Sassuolo (2-1). Due gol che fanno il paio con gli assist, riservati entrambi a Zapata e nella gara che ha visto il colombiano segnare una doppietta.
    A servire, adesso, sono anche le marcature di Vlasic. Il quale con la proverbiale disponibilità negli ultimi giorni ha insistito al Filadelfia per trovare nuove linee di attacco, differenti soluzioni per colpire. Anche con tiri da fuori: ha una buona conclusione dalla media distanza, ma la sfrutta poco. E questo vale per molti granata: contro la Roma i tentativi di sorprendere Svilar dai 20 metri sono stati parecchi, ma tutti sono stati vanificati da scarsa potenza al tiro o da imprecisione.
    Garantisce Juric
    Questa è comunque una strada che la squadra di Juric deve continuare a battere: in molte occasioni Bellanova prende il fondo e avrebbe facoltà di giocarla dietro per il tentativo di conclusione di un compagno. Spesso alle spalle del terzino c’è proprio Vlasic: un elemento che ha sorpreso positivamente ormai più di un anno fa, ma che poi non si è del tutto espresso. Per lui promette, anzi garantisce Juric. Dimostri, l’attaccante, che il tecnico nei suoi confronti non si sta sbagliando, prima di concentrarsi sull’Europeo con la Croazia. LEGGI TUTTO

  • in

    Okereke si gioca il Torino: “Ecco cosa mi dice Juric”

    TORINO – «In questa stagione a Cremona in B sono partito col piede sbagliato. Ma qui, fin da quando sono arrivato, tutti mi hanno accolto a braccia aperte e in panchina contro il Sassuolo mi sono detto: Davide, qui devi dare il massimo per ripagare tutti. Ho cercato di farlo, quando poi sono entrato. E così farò anche nei prossimi mesi». David Okereke, seconda punta preso a gennaio, ha anche rivelato cosa vuole da lui Juric: «In allenamento stiamo lavorando tanto affinché io diventi sempre più incisivo nell’uno contro uno contro gli avversari. Sono uno che deve dare fastidio ai difensori in zone diverse dl campo».

    Okereke, c’è Toro-Lecce per… segnare

    Sette reti con il Venezia in Serie A, altrettanti con la Cremonese nel ’22-23, l’anno dopo. Anche a lui Juric si aggrappa per aumentare la prolificità offensiva. E lui deve convincere il Torino a riscattarlo, a fine stagione. Ce la farà? Costa circa 4 milioni. Ogni partita, a cominciare da quella di venerdì sera in casa con il Lecce: orariodi inizio alle 19. LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Juric e i dubbi in vista del Sassuolo: “Ha avuto la febbre a 39,5”

    “Noi abbiamo già svoltato come carattere e come stare in campo. A volte andiamo oltre e altre un po’ meno come con la Salernitana, ma tante cose stanno andando bene. Dobbiamo continuare così ed essere positivi, trasformiamo l’energia positiva in risultati per creare una mentalità vincente. Quando vinciamo, lo meritiamo alla grande; altre gare, giocando meno bene, dovresti portarle a casa. È questo che ci manca per completare un percorso positivo”.

    Può esserci una difesa tutta nuova?

    “Le perdite di Schuurs e Buongiorno sono pesanti, sono pezzi da novanta e ce li siamo costruiti. Mancano entrambi, Rodriguez ha fatto quasi tutta la settimana a parte e vediamo se riusciamo a utilizzarlo. Lovato ha fatto tante presenze a Verona e a Salerno, a volte bene e a volte male, ma è un ragazzo che può crescere: è un’opzione”.

    Torino, senti Lovato: “Per me Juric è l’ideale per crescere”

    Sugli infortunati?

    “Linetty ha avuto l’influenza tutta la settimana con febbre alta a 39,5, vediamo come sta. Anche Pellegri è stato influenzato”.

    Che Sassuolo sarà?

    “Quando sei nella loro situazione, a livello di carattere dai qualcosa in più e meno tranquillità. Mi aspetto il solito Sassuolo: si chiudono, ma sanno ciò che fanno e lavorano bene in entrambe le fasi”.

    Sta pensando qualcosa di nuovo per l’attacco?

    “A volte riusciamo a creare tanto e altre in cui con la stessa disposizione in campo creiamo meno. Non solo in questa settimana, ma negli ultimi mesi lavoriamo molto di più sull’attacco e su come fare gol. Speriamo di migliorare, anche sui calci piazzati che sono fondamentali: le grandi squadre sbloccano le gare sui calci d’angolo, dobbiamo crescere”.

    Laurienté è la chiave della partita?

    “È un giocatore forte e veloce, riesce a determinare. All’andata ha fatto bene anche Tameze su di lui, ma ne hanno anche altri come Volpato e Pinamonti. Hanno diverse soluzioni, Laurienté è quello che dà qualcosa in più e spacca la partita. Ora vediamo se sarà Djidji o Tameze a prenderlo”.

    Cosa ci dice di Kabic? Può finire in Primavera?

    “Lo vogliamo conoscere. Ha una posizione alla Miranchuk e alla Seck, ha fatto un paio di allenamento e vediamo nelle prossime settimane a che livelli siamo”.

    Zapata per l’Europa e il Sassuolo nel destino: il Toro cerca i gol decisivi LEGGI TUTTO