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    Torino: domani test con la Cremonese

    TORINO – Domani alle ore 14.30, allo Stadio Grande Torino, i granata affronteranno in amichevole la Cremonese. Un test importante di preparazione alla ripresa del campionato, quando il 4 gennaio la squadra di Juric affronterà, davanti ai propri tifosi, il Verona. C’è molta attesa per il test di domani per valutare quale sarà l’approccio di Lukic, il centrocampista serbo che in un’intervista “esplosiva” prima del Mondiale ha manifestato, anzi ha ribadito in maniera perentoria, la volontà di lasciare il Torino per andare a giocare in un club più competitivo, ovveroun club che disputi la Champions League. Juric e i dirigenti vogliono capire se il giocatore è motivato per i prossimi impegni oppure se ha ancora la testa altrove. Quasi sicuramente sarà ceduto al miglior offerente perché il club non vuole ripetere l’errore fatto con Belotti che se n’è andato a parametro zero. A Lukic il contratto scade nel 2024 e, di conseguenza, non c’è tempo da perdere. Sul giocatore serbo ci sono Roma e Napoli più alcuni club di Premier. E il Toro ha già fissato il prezzo: non meno di 15 milioni. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juric, c’è il Wolfsburg! Non solo Premier. Pure la Bundesliga

    TORINO – La partita è aperta, tutta da giocare e dall’esito quanto mai incerto. La partita in questione è il futuro di Ivan Juric. Tre le possibilità: la risoluzione del contratto a fine stagione, la permanenza fino alla scadenza naturale fissata nel 2024 (il croato aveva firmato un triennale), o il prolungamento del rapporto. Chiara e palesata la volontà dei vertici dirigenziali, cioè del presidente Urbano Cairo e del suo uomo mercato Davide Vagnati: puntano non solo alla conferma dell’allenatore, ma anche ad allungare il rapporto con Juric. Questo l’obiettivo che si sono posti, nel momento in cui il patron ha deciso di far sottoscrivere al dt un nuovo contratto con scadenza fissata al 30 giugno del 2025.

    Dall’altra parte c’è però Juric, in questa fase aperto a ogni soluzione: compresa quella che lo può portare al Wolfsburg. Già, dall’estero è questo il club tedesco che, oltre alle inglesi Nottingham e Southampton, ha preso informazioni su Ivan attraverso il suo entourage. Con l’ex del Verona che, dal canto suo, mantiene una posizione d’attesa. Vuole continuare a valutare l’operato della società, in particolare ma non solo in tema di mosse sul mercato. Prosegue, Ivan, a mantenersi nella posizione dell’osservatore, in attesa di avere a disposizione ogni elemento per operare la scelta. In tal senso la prossima finestra di mercato prevista tra il 2 e il 31 gennaio sarà utile a tutti: a Cairo e Vagnati per dare un segnale forte al proprio allenatore dotando il Toro innanzi tutto di quel centrocampista e di quell’attaccante necessari, al netto di ogni uscita, a Juric per pesare le ambizioni del club.

    Dai primi tempi qualcosa è cambiato, le sfuriate per farsi ascoltare senza pretendere la luna, ma battendo i pugni per avere i calciatori giusti per sviluppare la sua proposta di gioco sono parzialmente servite. In estate la rosa si è ad esempio impoverita a causa delle partenze di Belotti e Bremer, Mandragora e Pobega, Praet e Brekalo, ma è stata pure rinforzata da arrivi importanti: si pensi a Schuurs, o a Vlasic e Miranchuk per arrivare allo stesso Lazaro che, rispetto al rendimento atteso, è una tra le sorprese più nitide di questa stagione granata (pur con tutte le pause del caso, ma anche Radonjic sta dando un contributo in fantasia e pericolosità, al Toro). Mancano, e le prestazioni lo hanno evidenziato e ribadito più volte, un centrocampista e un attaccante di media/alta prolificità. Il Torino è senza un frangiflutti davanti alla difesa avendo perso in un colpo solo Pobega e Mandragora, e alle spalle di Ricci, Lukic e Linetty il tecnico ha davvero poco: Ilkhan che ha doti e limiti coerenti ai suoi 18 anni, e Adopo che sembra ancora acerbo per la categoria. In attacco basta un numero, per dire che un centravanti serve come il pane: Sanabria in campionato ha segnato 2 gol, Pellegri è fermo a uno. Anche sommate assieme, si tratta proprio di poche reti: appena 3.

    E così se da una parte Juric mette sulla bilancia gli sforzi fatti, dall’altra pesa le mancanze di questo club. Emerse sul mercato, come nello sviluppo delle strutture e della società stessa. Scarna quest’ultima, incomplete (il Fila) o inesistenti (il Robaldo) le strutture. Ragioni che mantengono in bilico l’allenatore. Da un lato c’è il Toro, una tifoseria che lo adora e un club dal quale bene o male sa cosa aspettarsi, dall’altro la possibilità di stracciare un contratto – quello con Cairo ripetiamo che si esaurirà nel 2024 – per poi firmarne un altro (come a Verona, nel 2021). In questo secondo caso, probabilmente, non con una società italiana. Juric ha un ingaggio da circa 2 milioni netti annui, tetto di spesa che taglia fuori molte eventuali pretendenti. Potrebbero pensarci l’Atalanta o magari la Fiorentina, ma Gasperini e Italiano sono pure legati ai rispettivi club fino al 2024, con i club stessi che avranno facoltà di esercitare un’opzione unilaterale di rinnovo per un’altra stagione (fino al 2025).

    Non a caso i sondaggi più convinti, per Juric, sono arrivati dall’estero, in particolare da Inghilterra e Germania. Nei giorni scorsi si era dato conto dell’interesse del Nottingham (la prima a farsi sotto) e del Southampton, mentre fresca è la notizia relativa alla tedesca che ha preso informazioni: il Wolfsburg. Club al quale, la scorsa estate, Brekalo ha fatto ritorno dopo la positiva annata trascorsa con Juric in granata. Brekalo che, dopo aver inizialmente rifiutato di restare a Torino, sempre nel corso dell’estate era tornato sui suoi passi chiedendo a Vagnati di acquistarlo: una scelta modificata anche e soprattutto per il desiderio di continuare il percorso di crescita alle dipendenze di Ivan. No, grazie, la comprensibile risposta del dt. Paradossale sarebbe la partenza di Brekalo a gennaio – tra le altre, in Italia, lo vogliono Monza e Fiorentina – e l’arrivo di Juric al Wolfsburg in estate. Così fosse, all’attaccante croato nessuno leverebbe più l’etichetta di “uomo giusto al posto sbagliato”. LEGGI TUTTO

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    Zima e il Torino: “Sarà il mio anno”

    TORINO – «Sarà il mio anno»: David Zima ne è sicuro e va diffondendo il messaggio nello spogliatoio granata come tra le persone che più sono vicine al ceco. Il centrale prelevato dallo Slavia Praga si è presentato a Torino con l’atteggiamento mentale giusto, da subito mettendosi a disposizione di Juric con la voglia di migliorare.

    In concorrenza con Djidji per la ripresa del campionato

    E il tecnico croato di questo ha tenuto conto, tanto da utilizzare Zima in 20 partite di campionato, al primo anno in maglia granata. E 7 sono state le presenze nella Serie A in corso. Juric sa che il centrale merita fiducia, ma ogni giorno pesa anche con mano il margine di crescita di un ragazzo ancora giovane: Zima ha infatti compiuto 22 anni da poco più di un mese (l’8 novembre). Il tempo c’è – anche considerato che il contratto è blindato fino al 2025 – ma Zima vuole che il prossimo, cioè il 2023, sia l’anno della svolta, quello nel quale operare il passaggio da giovane di belle speranze, ad assoluta certezza della retroguardia granata. Possibile, intanto, nel test contro la Cremonese di dopodomani Zima venga impiegato, da Juric, anche in vista della ripresa del campionato. Il 4 gennaio contro il Verona sarà infatti squalificato Buongiorno, con Zima e Djidji che sono candidati a prenderne il posto.

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    Natale al Filadelfia: Torino, voglia di regali sotto l'albero

    TORINO – (e.e.) Natale al Filadelfia. Non è il titolo di un nuovo cinepanettone, ma la festa andata in onda al centro di allenamento. Tutti presenti tranne Nikola Vlasic, terzo al Mondiale in Qatar e ancora in vacanza. Il presidente Urbano Cairo non ha perso l’occasione per elogiare il suo tecnico Ivan Juric: con il croato c’è sul piatto la volontà di rinnovare il contratto, altrimenti si rischierebbe l’addio anticipato a giugno. In ballo però le garanzie sul mercato. Perr Schuurs, colpo estivo, si è presentato con la compagna Roos e Ilkhan. Lui si è ambientato alla grande a Torino e crede nelle possibilità della squadra di puntare all’Europa. “Mi trovo bene in granata, è stato facile scegliere questo club – la risposta dell’olandese ex Ajax intervistato dai tifosi – e il pubblico è sempre caloroso: cantano tanto e ci danno grande carica, è bella la connessione che c’è tra la squadra e la sua gente”. LEGGI TUTTO

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    Torino: è tornato Rodriguez

    TORINO – Un pezzetto alla volta e Juric sta ritrovando tutti i giocatori, infortunati a parte, ovviamente. Ma dei granata che hanno partecipato al Mondiale da ieri manca soltanto Vlasic, che ha concluso il torneo in Qatar sabato e quindi raggiungerà i compagni dopo Natale. Ieri è stata la volta di Rodriguez, la cui avventura era invece terminata agli ottavi, quando la Svizzera era stata travolta dal Portogallo 6-1. L’esterno ha svolto una parte del lavoro al Filadelfia da solo e poi si è aggiunto al resto della squadra, riprendendo così il cammino con il Toro in vista della ripresa del campionato, prevista il 4 gennaio contro il Verona. Ma prima la squadra di Juric disputerà due amichevoli: il 23 al Grande Torino contro la Cremonese e il 28 in casa del Monza. LEGGI TUTTO

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    Toro show con l'Almeria, ma solo un pari

    Dopo il successo per 1-0 contro l’Espanyol il Toro ha chiuso il ritiro di San Pedro del Pinatar con una seconda uscita: contro l’Almeria è finita 1-1. Il vantaggio è stato firmato dai granata al 36’ con Schuurs, mentre il pareggio spagnolo è maturato al 43’ della ripresa ad opera di Ramazani. Juric ripropone Milinkovic-Savic dall’inizio e fa subentrare Lukic e Radonjic, gli altri due serbi che hanno preso parte al Mondiale. Assenti Singo, Aina, Ricci, Rodriguez e Linetty, oltre a Vlasic che domani affronterà il Marocco nella finale per il terzo posto. Nella ripresa, al posto di un evanescente Sanabria, è entrato Pellegri. Discreta la prova dei granata, con qualche occasione di troppo sprecata nel corso della prima frazione. In particolare si è avuta conferma del valore di Schuurs, sempre più leader tecnico di questa squadra. Contro l’Almeria ha disputato un’ottima prova difensiva, e al momento giusto è anche stato letale nell’area avversaria. Chiuso il ritiro spagnolo, domani per i granata è previsto il volo di rientro: sabato e domenica dovrebbero essere lasciati di riposo, con la ripresa dei lavori che, salvo variazioni, è fissata per lunedì al Fila.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO