consigliato per te

  • in

    Torino, idea Juric per il Nottingham

    Ci sono i risultati, come vengono conseguiti e attraverso quale spinta emotiva a dire che Ivan Juric vive il ruolo di allenatore del Torino senza pensare ad altro. Soltanto un gruppo sanificato, e quello granata nell’ultimo anno e mezzo è stato ripulito dalle scorie passate – anche in virtù dell’addio a qualche elemento che aveva fatto il suo tempo e che più o meno volontariamente inquinava l’aria -, avrebbe potuto reagire come è successo al ko nel derby. Certo, l’occasione di battere i bianconeri per quella che sarebbe stata la seconda vittoria dell’era Cairo (in 27 precedenti) è stata ghiotta, e male ha fatto al Toro subire l’ennesima sconfitta, però la risposta è stata orgogliosa, netta e ha prodotto tre vittorie: in Coppa Italia contro il Cittadella, a Udine superando la sorpresa del campionato, e contro il Milan campione d’Italia.

    Come un padre

    Prova, quest’ultima, nella quale il comportamento di Juric ha messo in evidenza il legame tra tecnico e giocatori. Quando l’arbitro Abisso non ha fischiato la spinta di Messias ai danni di Buongiorno – dinamica che assieme all’uscita scomposta di Milinkovic-Savic ha portato al gol del brasiliano – il tecnico croato ha reagito come il padre di fronte a un sopruso perpetrato ai danni del figlio. Che non va difeso a prescindere, anzi, ma che nella situazione specifica ha indubbiamente subito un torto. La difesa può essere portata avanti attraverso molteplici modalità, e quella prodotta da Juric – sopra le righe – ha portato al giusto allontanamento dal campo dell’allenatore. Che ha inevitabilmente pagato l’intemperanza, ma del quale resta puro l’intento: proteggere la squadra. Ci sono differenti gradi, nelle relazioni interne al Torino. Quello che lega tecnico e giocatori è un vincolo quasi famigliare.

    I rapporti con le componenti societarie

    Così non si può dire per il rapporto in essere con altre componenti societarie. Le furenti tensioni estive sono passate, ma la ricomposizione non ha portato a ristabilire una grantitica fiducia. Da qui, quel «è presto per parlare di cosa farò in estate, vedremo», dettato da Juric. Che con il club di Cairo, e del quale l’uomo mercato è Vagnati, ha un contratto in scadenza nel 2024. Resta però, appunto, da vedere quale sarà la decisione finale: il tecnico allena volentieri questo gruppo di giocatori, ma rimane perplesso sull’operato dei vertici societari. Una situazione chiara ai più, e circolante nel ristretto mondo del calcio.

    L’interesse del Nottingham

    La questione è evidentemente filtrata fino in Inghilterra, dove un club ha iniziato a sondare il terreno. Ivan Juric è infatti nei pensieri del Nottingham Forest, ultimo in Premier League dove mancava dal 1998-99, ma club ambizioso, come dimostrano i 160 milioni abbondanti investiti nell’ultima sessione di mercato dal miliardario greco Evangelos Marinakis. E il Nottingham, a quanto trapela dai corridoi del mercato, non sarebbe l’unica inglese ad aver preso le prime informazioni, sul tecnico granata. Che, ripetiamo, in questa fase si tappa le orecchie e resta unicamente mentalizzato sul Toro. Tocca al suo entourage, raccogliere le informazioni e, quando sarà il momento, sottoporre a Juric le varie possibilità. Certo, è parso strano che un lottatore a 360° qual è il croato, a un certo punto abbia smesso di confrontarsi con Cairo e Vagnati in maniera anche dura, ma soltanto nell’ottica di garantire un futuro roseo alla società. Come se, appreso lo stato delle cose e legato dai vincoli imposti dalla proprietà, la sua strategia si fosse modificata. Continuando a dare tutto nelle vesti di allenatore sul campo, ma arrendendosi di fronte alle difficoltà di impostare un mercato secondo le sue esigenze. Un esempio in tal senso è Ilkhan, giovane indubbiamente interessante, ma non quel centrocampista di sostanza che Juric avrebbe fortemente voluto per dare nerbo al centrocampo. Tanto che il turco, a gennaio, ha buone possibilità di cambiare aria, trasferendosi in un club che possa dargli il minutaggio che nel Toro gli è precluso. I conti si tireranno alla fine, quindi solo a campionato finito si conoscerà la volontà di Juric, ma indubbio, come da parole dello stesso allenatore, è la situazione di limbo rispetto al futuro. Sono in molti a sostenere che un terzo anno in granata non ci sarà, ma questo potrà dirlo solo Juric: a stagione conclusa e dopo aver dato tutto al Filadelfia come al momento di guidare la squadra dalla panchina. LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, il cuore d'oro di Juric e il grazie di Ugi

    TORINO – «Un grazie di CUORE a mister #JURIC del @TorinoFC_1906 e IRENA per aver adottato un appartamento in Casa Ugi garantendo la copertura delle spese di utenze e gestione di due anni». E’ il messaggio che Ugi posta per il tecnico granata e per la moglie, autori di un bellissimo gesto solidale. Pagheranno un alloggio per i bimbi malati. Il croato sta portando la squadra più in alto, la vittoria con il Milan ha dato vigore al gruppo e in città l’allenatore è sempre più idolo. LEGGI TUTTO

  • in

    Torino: ansia per lo stop a Juric

    TORINO – Si attendono con una certa apprensione al Toro le decisioni del giudice sportivo, che deve deliberare in merito alle partite della dodicesima giornata. Il motivo è la nuova espulsione in cui è incorso Ivan Juric, nemmeno un mese dopo il cartellino rosso rimediato a Napoli, cartellino che gli costò una giornata di squalifica scontata contro l’Empoli, quando in panchina andò Matteo Paro, che in questa stagione già aveva sostituito il tecnico  quando era stato colpito  dalla polmonite. Domenica sera Juric è stato punito da Abisso per avere protestato in modo eccessivo dopo la rete del Milan: aveva ragione, l’allenatore, perché la spinta di Messias ai danni di Buongiorno è parsa evidente a tutti (tranne che all’arbitro e a chi stava al Var), ma gli insulti con cui si è rivolto al direttore di gara e ai suoi collaboratori rIschia di costare caro, essendo Juric in diffida. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Torino-Milan, il commento di Juric sulla spinta di Messias a Buongiorno

    TORINO – Il Torino batte 2-1 il Milan e ferma la corsa dei rossoneri. I granata chiudono la prima frazione con il doppio vantaggio grazie all’1-2 micidiale di Djidji e Miranchuk tra il 35′ e il 37′. Nella ripresa Messias accorcia le distanze: Juric e la panchina di casa protestano per un fallo del numero 30 su Buongiorno, ma per Abisso è tutto regolare. Il tecnico croato protesta e si becca prima il giallo e poi l’espulsione. La squadra di Pioli non riesce però a riprenderla e ferma a 17 la striscia di risultati utili consecutivi in trasferta in campionato – il Diavolo non perdeva lontano dal Meazza dal 4-3 del Franchi contro la Fiorentina del 20 novembre 2021 -. Per i granata si tratta della seconda vittoria consecutiva dopo il 2-1 alla Dacia Arena contro l’Udinese di domenica scorsa. Guarda la galleryBuongiorno, la FOTOSEQUENZA del fallo di Messias: tifosi furiosi
    Torino-Milan 2-1: la felicità di Juric nel postpartita
    Juric, smaltito il nervosismo, ha commentato così il successo per 2-1 contro il Milan nel postpartita: “La rabbia mi è passata. In quel momento ero così, ora sono contento e felice. Determinazione, voglia ed episodi sono stati importanti e li ho già visti col Cittadella. Anche oggi. In un certo senso dobbiamo essere più lucidi, anche io magari. Abbiamo cambiato tanto, ci sono ragazzi nuovi con alti e bassi. L’ambizione ti spinge a chiedere di più, tutto e subito non è possibile. Spero di no ma passeremo altri momenti belli e altri meno belli. Bisogna mantenere la concentrazione ed essere vicini ai ragazzi senza porsi grandi obiettivi”. Sul lancio lungo di Milinkovic-Savic, divenuto ormai un’opzione per il Torino: “Loro oggi venivano in un tre contro tre, non avevamo altre soluzioni oltre il lancio lungo. Oggi ci è andata bene, però sono due aspetti diversi: a Udine abbiamo preso gol perché volevamo giocare troppo in mezzo, oggi eravamo più solidi e concentrati e abbiamo fatto bene”.
    Torino-Milan: Juric sulla partita di Pellegri e l’episodio Buongiorno-Messias
    Juric giudica poi la prestazione di Pellegri: “Se lui riesce a continuare così, può aiutarci tanto. Ma può anche migliorare tanto, finalmente riesce ad allenarsi con continuità e mi auguro prosegua così perché è uno che lotta, tira, va in profondità e si fa sentire”. Tornando all’episodio Buongiorno-Messias, rivedendo le immagini, fa dietrofront: “Vedendo le immagini, non mi sembra evidentissimo il fallo, dalla panchina mi sembrava più evidente. Bisognava comunque gestire meglio la situazione”.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Il Toro si scopre grande contro il Milan: così si svolta

    TORINO – Meritatissima, prima vittoria contro un’avversaria di alto livello per il Torino di Ivan Juric in Serie A: superato il Milan grazie alle reti di Djidji e Miranchuk. Nella ripresa Messias accorcia, ma la rete del brasiliano è viziata da una netta spinta del medesimo ai danni di Buongiorno. Folle, nella circostanza, l’uscita di Milinkovic che lascia campo libero all’ex del Crotone. Circostanza che porta alle proteste di Juric – espulso da un Abisso gravemente insufficiente – con Paro cui tocca la complessa gestione dell’ultima frazione di gara: missione compiuta, per il vice del croato.
    Torino, il botto mancava dal 2021
    Curioso l’andamento del primo tempo: nei dieci minuti iniziali il Torino è in balia di un Milan che spreca una buona e una pazzesca chance con Leao, quindi i granata crescono e sono i rossoneri a uscire dalla partita smarrendo distanze e geometrie. La conseguenza sono i due gol che mettono avanti la squadra di Juric, cui va il grande merito di trovare quel paio di aggiustamenti che rimettono velocemente in carreggiata i granata. Che prima passano con Djidji – punizione di Lazaro e colpo di testa ad anticipare Gabbia dell’ivoriano – quindi raddoppiano con Miranchuk: lancio lunghissimo di Milinkovic, Pellegri costringe all’intervento maldestro lo stesso Gabbia che consegna a Vlasic, assist per il russo e 2-0. Gol che arrivano al 35’ e al 37’, cioè nell’arco di tempo – il quarto d’ora conclusivo della prima frazione – in cui il Toro segna di più (5 reti, fin qui). Ripresa con i granata in controllo fino a che Milinkovic non decide per un’uscita senza senso, favorendo Messias che si aiuta spingendo alle spalle Buongiorno. E’ il 22’, il Milan avrebbe tempo per recuperare ma la difesa del Torino, che pure cambia gli ammoniti Schuurs e Buongiorno con Zima e Rodriguez, tiene botta. Per trovare la precedente vittoria contro una big bisogna tornare al 18 aprile del 2021, al 3-1 alla Roma con Nicola allenatore. Toro che sale a quota 17 avvicinandosi all’Udinese, ottava della classe con 22 punti; Milan che resta a -6 dalla capolista Napoli.
    Udine e Grande Torino, non è un  caso
    Dopo il successo della Dacia Arena arrivano altri tre punti molto importanti per una squadra granata che, continuando di questo passo, avrà la possibilità di reinserirsi nella parte alta della classifica, continuando a sperare in una qualificazione alle prossime coppe europee. Notevole l’iniezione di autostima che si regala il Torino, trascinato da uno Schuurs monumentale, da un Ricci lucidissimo, un Vlasic unico e da un Pellegri che disputa una gara di grande sacrificio. Ora sì la storia può ripartire.

    Guarda la galleryDjijdji e Miranchuk segnano e il Torino fa festa: Milan battuto 2-1Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Juric furioso per il gol di Messias: espulso. La frase urlata del tecnico

    TORINO – È un Juric furioso quello espulso da Abisso al 71′ del match tra Torino e Milan. Il tecnico granata protesta in maniera veemente con il direttore di gara per non aver annullato il gol di Messias. Nell’occasione, il numero 30 rossonero spinge in maniera anche piuttosto vistosa Buongiorno che, sbilanciato, beffa anche Milinkovic-Savic in uscita, spalancando così la porta all’avversario che, da posizione defilata, la mette dentro e firma il 2-1. L’allenatore del Torino, che rivede le immagini su un monitor in panchina, esplode all’indirizzo del fischietto palermitano. Abisso estrae il giallo, ma il tecnico croato è furibondo e continua a protestare costringendo l’arbitro a tirare fuori il rosso. Le telecamere raccolgono lo sfogo dell’allenatore granata che urla la frase: “Vergognatevi, pezzi di m***a”. Subito dopo Juric lascia il terreno di gioco e si accomoda in tribuna, al primo anello, a pochi metri di distanza dal campo per continuare a dirigere i suoi. Guarda la galleryBuongiorno, la FOTOSEQUENZA del fallo di Messias: tifosi furiosiIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, la notte della rivincita

    TORINO – 12 maggio 2021, stadio Grande Torino. Il Milan di Stefano Pioli batte i granata per 7-0.  Risultato umiliante, mortificante, con i rossoneri che sotto l’aspetto sportivo (come è giusto che sia) non hanno avuto nessuna pietà con i giocatori di Nicola, il tecnico di allora. Dei giocatori della rosa granata attuale c’erano Buongiorno, Singo, Linetty, Rodriguez, Lukic, Sanabria e Vojvoda. E quasi tutti questi domenica sera scenderanno in campo dall’inizio con una gran voglia di riscatto perché certe batoste te le porti dietro per tutta la vita. Lo scorso anno con Juric davanti ai propri tifosi il Toro ha pareggiato (0-0), ma per cancellare quel 7-0 ci vuole un successo che per i granata varrebbe oro. Innanzitutto il Toro di Juric conquisterebbe la prima vittoria contro una grande e poi, fatto più importante, si rilancerebbe ancora in classifica dopo il successo di Udine.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Ahi Toro, si fa male Ola Aina: ecco quando tornerà

    TORINO – Aveva segnato il primo dei due gol con cui il Toro si era sbarazzato dell’Udinese, domenica 23 all’ora di pranzo. Sembrava un momento propizio della sua stagione, vissuta in crescendo di forma e nelle prestazioni, e invece Ola Aina proprio ieri si è dovuto fermare. Il nazionale nigeriano del Torino ha concluso in anticipo la seduta di allenamento di ieri agli ordini di Ivan Juric. La diagnosi dopo i primi accertamenti è chiara: interessamento distrattivo a livello del bicipite femorale sinistro. Esami più approfonditi sono previsti nei prossimi giorni, ma il 2022 dell’ex Fulham, cresciuto nella “cantera” del Chelsea, è finito qui. Si parla, infatti, di almeno un mese di stop.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO