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    Torino, il cuore d'oro di Juric e il grazie di Ugi

    TORINO – «Un grazie di CUORE a mister #JURIC del @TorinoFC_1906 e IRENA per aver adottato un appartamento in Casa Ugi garantendo la copertura delle spese di utenze e gestione di due anni». E’ il messaggio che Ugi posta per il tecnico granata e per la moglie, autori di un bellissimo gesto solidale. Pagheranno un alloggio per i bimbi malati. Il croato sta portando la squadra più in alto, la vittoria con il Milan ha dato vigore al gruppo e in città l’allenatore è sempre più idolo. LEGGI TUTTO

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    Torino: ansia per lo stop a Juric

    TORINO – Si attendono con una certa apprensione al Toro le decisioni del giudice sportivo, che deve deliberare in merito alle partite della dodicesima giornata. Il motivo è la nuova espulsione in cui è incorso Ivan Juric, nemmeno un mese dopo il cartellino rosso rimediato a Napoli, cartellino che gli costò una giornata di squalifica scontata contro l’Empoli, quando in panchina andò Matteo Paro, che in questa stagione già aveva sostituito il tecnico  quando era stato colpito  dalla polmonite. Domenica sera Juric è stato punito da Abisso per avere protestato in modo eccessivo dopo la rete del Milan: aveva ragione, l’allenatore, perché la spinta di Messias ai danni di Buongiorno è parsa evidente a tutti (tranne che all’arbitro e a chi stava al Var), ma gli insulti con cui si è rivolto al direttore di gara e ai suoi collaboratori rIschia di costare caro, essendo Juric in diffida. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino-Milan, il commento di Juric sulla spinta di Messias a Buongiorno

    TORINO – Il Torino batte 2-1 il Milan e ferma la corsa dei rossoneri. I granata chiudono la prima frazione con il doppio vantaggio grazie all’1-2 micidiale di Djidji e Miranchuk tra il 35′ e il 37′. Nella ripresa Messias accorcia le distanze: Juric e la panchina di casa protestano per un fallo del numero 30 su Buongiorno, ma per Abisso è tutto regolare. Il tecnico croato protesta e si becca prima il giallo e poi l’espulsione. La squadra di Pioli non riesce però a riprenderla e ferma a 17 la striscia di risultati utili consecutivi in trasferta in campionato – il Diavolo non perdeva lontano dal Meazza dal 4-3 del Franchi contro la Fiorentina del 20 novembre 2021 -. Per i granata si tratta della seconda vittoria consecutiva dopo il 2-1 alla Dacia Arena contro l’Udinese di domenica scorsa. Guarda la galleryBuongiorno, la FOTOSEQUENZA del fallo di Messias: tifosi furiosi
    Torino-Milan 2-1: la felicità di Juric nel postpartita
    Juric, smaltito il nervosismo, ha commentato così il successo per 2-1 contro il Milan nel postpartita: “La rabbia mi è passata. In quel momento ero così, ora sono contento e felice. Determinazione, voglia ed episodi sono stati importanti e li ho già visti col Cittadella. Anche oggi. In un certo senso dobbiamo essere più lucidi, anche io magari. Abbiamo cambiato tanto, ci sono ragazzi nuovi con alti e bassi. L’ambizione ti spinge a chiedere di più, tutto e subito non è possibile. Spero di no ma passeremo altri momenti belli e altri meno belli. Bisogna mantenere la concentrazione ed essere vicini ai ragazzi senza porsi grandi obiettivi”. Sul lancio lungo di Milinkovic-Savic, divenuto ormai un’opzione per il Torino: “Loro oggi venivano in un tre contro tre, non avevamo altre soluzioni oltre il lancio lungo. Oggi ci è andata bene, però sono due aspetti diversi: a Udine abbiamo preso gol perché volevamo giocare troppo in mezzo, oggi eravamo più solidi e concentrati e abbiamo fatto bene”.
    Torino-Milan: Juric sulla partita di Pellegri e l’episodio Buongiorno-Messias
    Juric giudica poi la prestazione di Pellegri: “Se lui riesce a continuare così, può aiutarci tanto. Ma può anche migliorare tanto, finalmente riesce ad allenarsi con continuità e mi auguro prosegua così perché è uno che lotta, tira, va in profondità e si fa sentire”. Tornando all’episodio Buongiorno-Messias, rivedendo le immagini, fa dietrofront: “Vedendo le immagini, non mi sembra evidentissimo il fallo, dalla panchina mi sembrava più evidente. Bisognava comunque gestire meglio la situazione”.
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    Il Toro si scopre grande contro il Milan: così si svolta

    TORINO – Meritatissima, prima vittoria contro un’avversaria di alto livello per il Torino di Ivan Juric in Serie A: superato il Milan grazie alle reti di Djidji e Miranchuk. Nella ripresa Messias accorcia, ma la rete del brasiliano è viziata da una netta spinta del medesimo ai danni di Buongiorno. Folle, nella circostanza, l’uscita di Milinkovic che lascia campo libero all’ex del Crotone. Circostanza che porta alle proteste di Juric – espulso da un Abisso gravemente insufficiente – con Paro cui tocca la complessa gestione dell’ultima frazione di gara: missione compiuta, per il vice del croato.
    Torino, il botto mancava dal 2021
    Curioso l’andamento del primo tempo: nei dieci minuti iniziali il Torino è in balia di un Milan che spreca una buona e una pazzesca chance con Leao, quindi i granata crescono e sono i rossoneri a uscire dalla partita smarrendo distanze e geometrie. La conseguenza sono i due gol che mettono avanti la squadra di Juric, cui va il grande merito di trovare quel paio di aggiustamenti che rimettono velocemente in carreggiata i granata. Che prima passano con Djidji – punizione di Lazaro e colpo di testa ad anticipare Gabbia dell’ivoriano – quindi raddoppiano con Miranchuk: lancio lunghissimo di Milinkovic, Pellegri costringe all’intervento maldestro lo stesso Gabbia che consegna a Vlasic, assist per il russo e 2-0. Gol che arrivano al 35’ e al 37’, cioè nell’arco di tempo – il quarto d’ora conclusivo della prima frazione – in cui il Toro segna di più (5 reti, fin qui). Ripresa con i granata in controllo fino a che Milinkovic non decide per un’uscita senza senso, favorendo Messias che si aiuta spingendo alle spalle Buongiorno. E’ il 22’, il Milan avrebbe tempo per recuperare ma la difesa del Torino, che pure cambia gli ammoniti Schuurs e Buongiorno con Zima e Rodriguez, tiene botta. Per trovare la precedente vittoria contro una big bisogna tornare al 18 aprile del 2021, al 3-1 alla Roma con Nicola allenatore. Toro che sale a quota 17 avvicinandosi all’Udinese, ottava della classe con 22 punti; Milan che resta a -6 dalla capolista Napoli.
    Udine e Grande Torino, non è un  caso
    Dopo il successo della Dacia Arena arrivano altri tre punti molto importanti per una squadra granata che, continuando di questo passo, avrà la possibilità di reinserirsi nella parte alta della classifica, continuando a sperare in una qualificazione alle prossime coppe europee. Notevole l’iniezione di autostima che si regala il Torino, trascinato da uno Schuurs monumentale, da un Ricci lucidissimo, un Vlasic unico e da un Pellegri che disputa una gara di grande sacrificio. Ora sì la storia può ripartire.

    Guarda la galleryDjijdji e Miranchuk segnano e il Torino fa festa: Milan battuto 2-1Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, Juric furioso per il gol di Messias: espulso. La frase urlata del tecnico

    TORINO – È un Juric furioso quello espulso da Abisso al 71′ del match tra Torino e Milan. Il tecnico granata protesta in maniera veemente con il direttore di gara per non aver annullato il gol di Messias. Nell’occasione, il numero 30 rossonero spinge in maniera anche piuttosto vistosa Buongiorno che, sbilanciato, beffa anche Milinkovic-Savic in uscita, spalancando così la porta all’avversario che, da posizione defilata, la mette dentro e firma il 2-1. L’allenatore del Torino, che rivede le immagini su un monitor in panchina, esplode all’indirizzo del fischietto palermitano. Abisso estrae il giallo, ma il tecnico croato è furibondo e continua a protestare costringendo l’arbitro a tirare fuori il rosso. Le telecamere raccolgono lo sfogo dell’allenatore granata che urla la frase: “Vergognatevi, pezzi di m***a”. Subito dopo Juric lascia il terreno di gioco e si accomoda in tribuna, al primo anello, a pochi metri di distanza dal campo per continuare a dirigere i suoi. Guarda la galleryBuongiorno, la FOTOSEQUENZA del fallo di Messias: tifosi furiosiIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, la notte della rivincita

    TORINO – 12 maggio 2021, stadio Grande Torino. Il Milan di Stefano Pioli batte i granata per 7-0.  Risultato umiliante, mortificante, con i rossoneri che sotto l’aspetto sportivo (come è giusto che sia) non hanno avuto nessuna pietà con i giocatori di Nicola, il tecnico di allora. Dei giocatori della rosa granata attuale c’erano Buongiorno, Singo, Linetty, Rodriguez, Lukic, Sanabria e Vojvoda. E quasi tutti questi domenica sera scenderanno in campo dall’inizio con una gran voglia di riscatto perché certe batoste te le porti dietro per tutta la vita. Lo scorso anno con Juric davanti ai propri tifosi il Toro ha pareggiato (0-0), ma per cancellare quel 7-0 ci vuole un successo che per i granata varrebbe oro. Innanzitutto il Toro di Juric conquisterebbe la prima vittoria contro una grande e poi, fatto più importante, si rilancerebbe ancora in classifica dopo il successo di Udine.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Ahi Toro, si fa male Ola Aina: ecco quando tornerà

    TORINO – Aveva segnato il primo dei due gol con cui il Toro si era sbarazzato dell’Udinese, domenica 23 all’ora di pranzo. Sembrava un momento propizio della sua stagione, vissuta in crescendo di forma e nelle prestazioni, e invece Ola Aina proprio ieri si è dovuto fermare. Il nazionale nigeriano del Torino ha concluso in anticipo la seduta di allenamento di ieri agli ordini di Ivan Juric. La diagnosi dopo i primi accertamenti è chiara: interessamento distrattivo a livello del bicipite femorale sinistro. Esami più approfonditi sono previsti nei prossimi giorni, ma il 2022 dell’ex Fulham, cresciuto nella “cantera” del Chelsea, è finito qui. Si parla, infatti, di almeno un mese di stop.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, con Ricci non si perde mai. Ma Juric lo sprona: vuole di più

    TORINO – Ci si accorge della sua importanza capitale soltanto quando non c’è. Perché la squadra non gira come dovrebbe: la trasmissione del pallone incontra spesso degli ostacoli, quasi come se la sfera facesse perennemente i conti con delle interferenze. Non è poi così casuale che il Toro, proprio nel giorno del ritorno in campionato di Samuele Ricci dal primo minuto, abbia conquistato i tre punti a Udine. Sebbene abbia segnato il gol vittoria soltanto dopo la sua sostituzione, la formazione di Ivan Juric ha ritrovato l’equilibrio perduto. Bravissimo Karol Linetty quando è entrato al suo posto, ma fino al cambio anche Ricci aveva giocato più che bene. Nonostante le parole del tecnico a fine gara: «Secondo me ha fatto meglio Linetty quando è entrato. Samuele è un giocatore tecnico, deve trovare la forma migliore. Giusto forzarlo un po’ perché per noi è importante, ma deve crescere. Linetty è entrato e ha fatto bene, ma Ricci lo aspettiamo: ha passato un po’ di tempo fuori, per cui deve migliorare». Tutt’altro che una bocciatura, bensì un modo per stimolare un ragazzo che vive una fase delicata della sua avventura al Toro. Dopo l’infortunio i fari su di lui si sono un po’ spenti, ma adesso ha bisogno di ritrovare la condizione migliore per incidere ancora di più. Già contro Cittadella e Udinese, oltre all’ultimo quarto d’ora contro l’Empoli, i miglioramenti della manovra sono stati tangibili proprio grazie all’apporto di Ricci. L’uomo preposto a dettare tempi e metodi, a mettere in connessione difesa e trequarti, a far capire quando accelerare e quando respirare. Ovviamente a livello fisico ha bisogno di compiere progressi: l’interessamento distrattivo del muscolo soleo di sinistra, che lo ha fatto finire ai box sin dal riscaldamento del match contro l’Atalanta, ha pregiudicato il suo ottimo avvio di stagione.

    Esiste un Toro con e uno senza Ricci

    Proprio così, perché esiste un Toro con e uno senza Ricci. I numeri raccontano più di mille parole: con la partecipazione del centrocampista classe 2001, dall’inizio oppure a partita in corso, i granata hanno ottenuto una notevole quantità di soddisfazioni. In primo luogo, perché non sono mai usciti sconfitti dal terreno di gioco: cinque successi nelle sette gare disputate dal ragazzo nel giro della nazionale maggiore. Senza Samuele, invece, i dolori sono stati tanti: una sola vittoria in sei gare. La postilla sulle sconfitte, tuttavia, è necessaria: oltre a quella evitabilissima contro il Sassuolo, i ko riguardano incontri sulla carta proibitivi contro Atalanta, Inter, Napoli e Juventus. I dati, tuttavia, sottolineano il peso di Ricci e della sua presenza. La sua crescita, da quando veste la maglia del Toro, è stata sempre progressiva. Prima ha avuto bisogno di una fase di adattamento, che ha pagato con un po’ di panchina: l’anno scorso doveva confrontarsi con la concorrenza di Mandragora e Pobega, tutt’altro che banale considerando la qualità dei due ex granata. In primavera Samuele è poi sbocciato, iniziando a comprendere le richieste di Juric, che in estate gli ha consegnato le chiavi della regia. Si è responsabilizzato ed è diventato la spalla ideale di Lukic, che su di lui qualche mese fa si è espresso in maniera molto chiara: «Mi trovo proprio bene con lui: è un grande talento. Sicuramente è un giocatore di prospettiva e sono sicuro che farà una grande carriera». Certezza che riguarda anche il Toro, che per Ricci ha speso tanto a gennaio. La volontà di Juric ha fatto la differenza ed ecco che emerge il motivo dei continui riferimenti del mister alla condizione di Ricci. Indispensabile, soprattutto se sta bene. Contro il Milan si gioca il posto con Linetty, ma se dipendesse dai numeri non ci sarebbero dubbi: con Samuele in campo è un altro Toro. Anche la scaramanzia sorride all’ex Empoli.
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