consigliato per te

  • in

    Izzo, il Torino, Juric e la rinascita a Monza

    TORINO – Ivan Juric l’ha messo tra i fuori progetto con Simone Verdi e Simone Zaza. Zaza ha rescisso, Verdi è andato a Verona e lui, Armando Izzo, è già idolo al Monza. «Sono venuto qui – dice a Mediaset il difensore – perché è una società molto ambiziosa, un po’ come sono io. Qui si può crescere molto, si respira una bellissima aria, c’è tanta positività. Sono in prestito secco dal Torino, con i tifosi granata e il presidente Cairo ho un bellissimo rapporto. Il mister (Juric, ndr) ha fatto altre scelte, anche se non le condivido le accetto». LEGGI TUTTO

  • in

    Ricci per la ripartenza Toro: quanto è mancato a Juric

    TORINO – (e.e.) Samuele Ricci è l’equilibratore. Quello che è mancato negli ultimi tempi al Torino dopo un grande avvio. E’ mancato al centrocampo dove è emersa la coperta corta e dove il giovane Ilkhan ancora non è all’altezza, pur possedendo dei numeri. L’ex empolese lavora duro per tornare titolare e Ivan Juric punta ad rimetterlo dentro con il Napoli. Anche Aleksej Miranchuk mette la ripresa nel mirino: da quel gol splendido al Monza, nella prima gara, seguito dal guaio muscolare, non si è più rivisto. Con lui il tecnico croato ha più varianti in attacco (Pellegri è a rischio dopo il guaio muscolare emerso con l’Under 21, lunedì nuovi accertamenti) e soprattutto più chance di buttarla dentro.  LEGGI TUTTO

  • in

    L'agente: «Schuurs, l'Olanda grazie al Toro»

    Schuurs va di corsa: l’olandese preso da Vagnati per puntellare la difesa granata dopo la partenza di Bremer sta bruciando le tappe. Pur arrivando da una scuola, quella olandese, che raramente propone la difesa a 3, si è calato in una differente realtà tattica con umiltà. E grazie a una spiccata intelligenza calcistica gli è servito poco tempo per trovarsi a suo agio sia da centrale che da braccetto di destra. Questo anche perché è sì dovuto passare da un modulo a un altro, ma all’interno di una cornice analoga. I duelli uno contro uno che sono propri della tradizione olandese sono infatti uno dei tratti distintivi anche del gioco di Juric. Dell’inserimento nel campionato italiano, e di una trattativa lunga, inizialmente molto difficile a concretizzarsi ma poi andata a buon fine parla George Gardi, noto agente e intermediario nell’affare Schuurs: «Quando il Toro si è fatto vivo mi sembrava impossibile poter chiudere l’operazione, vista la nobile e nutrita concorrenza su Perr – racconta Gardi – Parliamo di realtà come Tottenham, Liverpool o Psg. Abbiamo però ritenuto fosse la Serie A, e nello specifico il Torino, il passaggio ideale nel percorso di crescita del mio assistito. La sua volontà è poi risultata decisiva: scelto il granata, non ha più avuto ripensamenti, anzi ha insistito affinché l’operazione andasse a buon fine. Oltretutto grazie al Toro è convinto di poter aumentare le chance di impiego con la Nazionale olandese: fa parte del giro, ma vuole diventarne un punto fermo, un titolare». Domani sull’edizione cartacea di Tuttosport sarà pubblicata l’intervista integrale, nella quale Gardi svela retroscena interessanti dell’affare, parla delle qualità caratteriali del giocatore, entra nel confronto tra l’olandese e Bremer e fissa l’obiettivo del Torino per la stagione in corso.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Torino: Pellegri-Sanabria, due mesi per non fallire

    TORINO – Sanabria e Pellegri hanno due mesi di tempo per segnare qualche gol e tenersi aperte le porte del Torino. Perché il problema  si sta ingigantendo. Senza reti la squadra non può andare da nessuna parte e questo lo hanno capito tutti. Per il giovane Pellegri sono stati investiti 5 milioni e Juric solo una volta lo ha fatto partire dall’inizio, addirittura contro il Sassuolo ha preferito Seck (un trequartista) alle punte. Una mossa che a livello psicologico avrà addirittura sgonfiato come una gomma bucata il morale dei due giocatori. Il Toro ha dato loro ancora un po’ di tempo anche perché gennaio è lontano. Prima ci sarà la lunga pausa dei mondiali e, quindi, con il campionato fermo ci sarà la possibilità di valutare la situazione con estrema calma. Vagnati, nel frattempo, si sta guardando attorno, soprattutto in Italia, per individuare un’eventuale prima punta da prendere nel mercato invernale. La partenza di Belotti, che tra l’altro a Roma non ha il posto da titolare e sta incontrando diverse difficoltà, ha ingigantito il problema. Probabilmente il Gallo ha capito l’errore, visto che è stato scartato da Mancini mentre al Toro giocava sempre ed era preso in considerazione dal ct. Insomma, in questa situazione hanno sbagliato un po’ tutti. Il Toro a non cercare il sostituto di Belotti e il Gallo ad andarsene da Torino.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Da Vlasic a Radonjic, un Torino mondiale in cerca di gol. Dilemma Seck

    TORINO – (e.e.) C’è un Toro mondiale che in Italia ha perso la via del gol. E allora ben vengano le Nazionali se restituiranno un po’ di verve ai granata. La Serbia punta su Vanja Milinkovic Savic, Sasa Lukic e Namanja Radonjic. E se  il portiere sta facendo il suo, ecco che l’aria di casa potrebbe ringalluzzire l’ex capitano e l’esterno. Nella Croazia c’è Nikola Vlasic che nel Torino si sta rilanciando, dopo la panchina al West Ham. Un valore aggiunto in cerca di conitnuità.Guarda la galleryTorino-Sassuolo, le pagelle granata: Schuurs dominatore, Buongiorno flop
    FORZA DEMBA E cerca un posto per il Qatar anche Demba Seck: incredibile ma vero, il Senegal lo vuole testare. Il ct Aliou Cissé lo ha chiamato in Francia per le due amichevoli programmate il 24 settembre contro la Bolivia e 27 contro l’Iran. L’attaccante-trequartista ha mostrato fin qui grandi doti di scattista, ma con la palla tra i piedi tanta approssimazione, per non dire dei tiri… Insomma, il materiale è grezzo e c’è da lavorare. Juric ci sta provando. La soluzione per ritrovare la via del gol passa anche da lui, ma se per davvero “impazzissero” Pellegri (ora va con l’Under 21 azzurra) e Sanabria sarebbe il top.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Toro, Singo in nazionale per tornare a volare

    TORINO – Un passo indietro per tutti o quasi nella sconfitta interna contro il Sassuolo, a cui si sono aggiunti i fischi dell’Olimpico Grande Torino dopo una partita iniziata male e finita peggio. Promossi in pochi e rimandati in tanti tra i granata, a cominciare da Singo, autore di una partita con più bassi che alti. Tranne un’accelerazione a inizio ripresa, l’ivoriano ha giocato una partita al di sotto delle aspettative: il dirimpettaio Rogerio lo ha ben controllato per tutto il tempo, azzardando anche di proporsi in fase offensiva. L’esterno del Toro, invece, non è riuscito a trovare lo spazio anche perché non lo ha cercato con la veemenza che lo ha contraddistinto in carriera. In fase difensiva, poi, ancora una volta non ha convinto fino in fondo. Scarico di idee e condizione fisica (a causa anche dell’infortunio muscolare accusato a fine agosto che gli ha fatto saltare due gare di campionato contro Atalanta e Lecce), è sembrato la brutta copia del giocatore ammirato soprattutto nella passata stagione, in cui è stato tra le note più positive insieme con Bremer e Lukic. Nonostante l’età – compirà 22 anni il 25 dicembre – Juric considera Singo al pari dei più esperti, ma sabato è rimasto deluso dalla sua prova. Pochi squilli e una serie di errori tecnici che hanno permesso al Sassuolo di non soffrire sulla fascia destra, dove Laurienté è stato spesso pericoloso e Rogerio ha disegnato l’assist che Alvarez ha girato in rete al minuto 93. Sul punto, oltre alla responsabilità di Zima nella marcatura leggera su Laurienté c’è anche quella di Singo nel mancato pressing su Rogerio, libero di far arrivare in area il traversone. Un errore di atteggiamento, inaccettabile in un momento della partita – a una manciata di secondi dal fischio finale – in cui bisognava tenere alta l’attenzione.Guarda la galleryTorino-Sassuolo, le pagelle granata: Schuurs dominatore, Buongiorno flop

    La prestazione di Singo

    La prestazione di Singo è la fotografia di quella del Torino in generale, abulico in alcune circostanze e scarico di idee oltre che di energie nella seconda parte di gara. La sconfitta contro il Sassuolo lascia a Juric una serie di punti interrogativi a cui trovare le risposte durante il periodo della sosta in cui non avrà pienamente a disposizione Singo. Il laterale della Costa d’Avorio, infatti, risponderà alla chiamata della sua nazionale e sarà in campo nelle amichevoli da disputare in Francia contro il Togo (il 24 settembre a Rouen) e la Guinea (il 27 settembre ad Amiens). Solo dopo tornerà al Filadelfia, per preparare, insieme ai compagni di squadra, la trasferta di Napoli del 1º ottobre. Nella speranza, in mezzo, di ritrovare la condizione giusta e tornare a essere quel giocatore spesso decisivo per il Toro.

    Guarda la galleryTorino ko con il Sassuolo: Juric scatenato in panchinaIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Toro, allenamenti speciali per Miranchuk e Ricci. Obiettivo Napoli già nel mirino

    TORINO – Per fortuna c’è la pausa. Anche perché così Juric potrà recuperare in pieno due giocatori importanti: Miranchuk e Ricci. Il russo, che al suo debutto in maglia granata a Monza era andato subito a bersaglio, rinforzerà la trequarti, considerato che soprattutto Radonjic sta incontrando difficoltà. E Ricci andrà a colmare il vuoto a centrocampo, visto che uno tra Linetty e Lukic avrà la possibilità di tirare il fiato. Il tecnico del Torino punta molto sui due giocatori per superare il momento complicato in seguito alle ultime due sconfitte consecutive: abbastanza indolore quella di Milano contro l’Inter, perché il Toro a San Siro ha giocato un calcio di livello, molto doloroso sotto l’aspetto psicologico e della classifica il ko di sabato sera contro il Sassuolo. Miranchuk e Ricci, quindi, in questi giorni al Filadelfia lavoreranno sulla parte atletica (a livello fisico sono guariti) per raggiungere la condizione migliore e scendere in campo dall’inizio nella trasferta, difficilissima, di Napoli alla ripresa dopo la sosta riservata alle Nazionali. Per loro, naturalmente, un lavoro personalizzato e molto intenso. Il Torino ha bisogno di quei due.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Toro: nessun gol da difensori e centrocampisti

    TORINO – Se le punte realizzano poco, tra centrocampo e difesa non si segna affatto. Il Toro ha fin qui infilato sei volte la porta avversaria (in sette gare, media di nemmeno un gol a gara) grazie alle reti – appunto poche – di esterni offensivi o punte. E non tutte, visto che Pellegri, il quale se giocherà con il nervosismo che lo ha penalizzato contro il Sassuolo segnerà ben poco e Seck che sta risultando acerbo per la categoria sono ancora a quota 0. I protagonisti sono stati Miranchuk (a Monza), Sanabria (sempre in Brianza), Vlasic (bomber attuale con le reti a Cremonese, Atalanta e Lecce) e Radonjic (con la Cremonese). Dai difensori e dai centrocampisti – intesi interni o esterni – non è arrivato il benché minimo contributo. Consequenziale a quanto si è visto sul mercato: il Toro ha perso Pobega e Bremer, che a questo punto dello scorso campionato avevano segnato contro la Salernitana. Lukic che è rimasto ha buona confidenza con la porta, ma ancora paga l’ammutinamento di Monza, come dimostrano prestazioni prive della determinazione e della leggerezza che lo avevano animato al primo anno di Juric. In queste due settimane di stop tanto dovrà lavorare, il tecnico croato, per affrontare anche questo problema.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO