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    Toro-Sassuolo, Juric prepara la sorpresa Seck

    Torino. Odor di sorpresa in attacco, questa sera per il Torino. Juric nella rifinitura ha infatti riprovato Seck da centravanti, come già in alcune fasi degli ultimi allenamenti dei giorni scorsi. Se giocherà lui, Seck, formalmente un jolly offensivo sin qui impiegato da ala o da trequartista nel 3-4-2-1, avrà alle spalle Radonjic, destinato a tornare dal primo minuto dopo la panchina iniziale di San Siro (stavolta è atleticamente a posto), e Vlasic, alla ricerca del quarto gol in granata. Se effettivamente sarà questa la soluzione nella gara di stasera contro il Sassuolo, a rimanere seduti tra le riserve saranno Sanabria e Pellegri. Una doppia bocciatura in un colpo solo? Soprattutto stupirebbe, nel caso, il confinamento del più giovane attaccante italiano, l’unico vero centravanti a disposizione di Juric, finora schierato titolare in campionato solo una volta, nella vittoria con il Lecce. Nella conferenza della vigilia, Ivan aveva ammesso il problema del gol che in più di una partita ha già attanagliato il Torino. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino-Sassuolo, Juric: “A casa ho sofferto parecchio. Loro sono fortissimi”

    TORINO – Dopo il ko nel finale contro l’Inter, il Torino ospita nel settimo turno il Sassuolo. All’Olimpico è atteso il pubblico delle grandi occasioni, con i tifosi granata pronti a spingere i propri beniamini verso la quarta vittoria stagionale. Nonostante l’ottima prestazione fornita al Meazza contro i nerazzurri, i ragazzi di Juric – nell’occasione in panchina c’era il secondo Matteo Paro – sono tornati a casa con zero punti ma consapevoli della propria forza. Di fronte domani alle 20.45 ci sarà un Sassuolo partito con il freno a mano tirato. In sei turni i neroverdi di Alessio Dionisi hanno conquistato una sola vittoria, quella in casa per 1-0 contro il Lecce. Nella conferenza stampa della vigilia il tecnico croato del Torino Ivan Juric, che ha superato la polmonite che lo ha tenuto fuori per le gare contro Lecce e Inter, ha presentato così la sfida contro gli emiliani.
    Come ha vissuto le due partite da casa?
    “È una sensazione diversa, non puoi fare le scelte di cambi o intervenire. È una sofferenza, non è semplice”.

    Domani tornerà in campo contro il Sassuolo. Nell’ultimo incrocio, una partita stregata. Che insegnamento avevate tratto?

    “Mi aspetto una partita difficilissima. Il Sassuolo ha creato di nuovo una squadra fortissima con un mercato faraonico a livello economico. Hanno preso giocatori forti con caratteristiche giuste: gambe forti, accelerazioni, talenti promettenti. Mi aspetto una partita difficile, loro hanno qualità nel palleggio e accelerazioni. Noi dovremo essere tosti, aggressivi, giocare il nostro calcio, per metterli in difficoltà”.

    La squadra è poco cattiva sottoporta. Manca una punta? Come pensate di rimediare?
    “È chiara questa situazione, i numeri sono quelli. La storia dei miei giocatori è quella. Abbiamo perso giocatori capaci di fare gol da dietro, sia su piazzati sia su inserimenti. Per migliorare questo aspetto ognuno dei miei giocatori dovrà andare oltre a quanto fatto finora, facendo la stagione migliore. Guardando i numeri del passato, è chiara la difficoltà nel fare gol. Inoltre, come ho detto, abbiamo perso giocatori che avevano la qualità dell’inserimento”.
    Capitolo fascia destra. Come sta Singo e come ha trovato Lazaro?
    “Singo ha avuto un problema che lo ha tenuto fuori, poi nelle ultime due settimane ha lavorato bene, vediamo domani. Lazaro secondo me può fare di più. Ha fatto bene, ma secondo me ha margine. Sono giocatori che giocando poco negli anni passati hanno perso qualcosa e ancora devono trovare la forma migliore, magari ti fanno alcune partite bene e poi calano. Per domani ancora devo decidere”.
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    Le tre mosse di Juric

    TORINO – Singo, Pellegri e Ilkhan: sono queste le possibile tre sorprese per sabato sera quando il Toro, allo Stadio Grande Torino, affronterà il Sassuolo. L’esterno ivoriano prenderà il posto di Lazaro con Vojvoda confermato a sinistra. Il Toro, sulle corsie esterne, ha bisogna di spinta, molta più spinta di quanto non ne abbia avuto sino ad oggi. Singo a San Siro è entrato a partita in corsa dimostrando di essere a posto. Se in condizione, il giocatore può dare un contributo importante. E in avanti, in una partita come quella contro gli emiliani, c’è bisogno di una prima punta vera, non “camuffata” come Sanabria che predilige duettare e aprire varchi piuttosto che puntare a rete. Il ragazzo potrebbe dunque avere l’occasione per partire dal primo minuto davanti al pubblico amico. E anche il giovane turco ha possibilità di cominciare dall’inizio dopo la disavventura di Milano: il ragazzo deve essere recuperato a livello psicologico e schierarlo dall’inizio contro il Sassuolo potrebbe essere la mossa giusta. Oltretutto ha le caratteristiche per interpretare bene, a livello tattico, una partita del genere. Dovrebbero essere queste le tre mosse a sorpresa di Juric tenendo conto che Schuurs non è una sorpresa e dovrebbe scendere in campo dall’inizio al posto di Buongiorno. Nonostante la sconfitta immeritata di San Siro contro l’Inter il morale della squadra è alto. L’obiettivo è quello dei tre punti per tornare subito ad occupare le zone alte della classifica.
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    Beretta esclusivo: “Toro giovane, da Juric”

    Beretta, anche considerata la sua esperienza nel Toro ritiene essere stata penalizzante o responsabilizzante l’assenza di Juric per due gare?

    «Il fatto che ci sia l’allenatore in panchina è importante, però contestualmente in tal modo Paro e i giocatori si sono responsabilizzati. E in campo, mi riferisco alla trasferta contro l’Inter, la maturità del gruppo si è vista. Il Toro avrebbe meritato almeno il pari, se non la vittoria».

    In estate è andata in scena un’autentica rivoluzione, sul mercato, eppure questa squadra continua a funzionare.

    «Quando ti vendono tanti giocatori un po’ ti incazzi… A parte la battuta spontanea non è facile riassemblare un gruppo, ma Juric è un valore aggiunto nel valorizzare il materiale che gli viene messo a disposizione».

    Anche lei ritiene che gli arrivi siano di qualità, ma che l’opera non sia stata completata?

    «Juric aveva formulato richieste che non sono state assecondate, ad esempio in riferimento al centrocampista di sostanza che avrebbe voluto ricevere una volta persi Mandragora e Pobega. Non entro nelle pieghe del perché ciò sia avvenuto, però il dato è oggettivo».

    Il valore della rosa è comunque tale da consentire a Juric di tentare l’ingresso nelle coppe?

    «Il Toro ha giocatori interessanti, quindi la possibilità esiste. Questa è una stagione particolare, molto dipenderà dal Mondiale, da quanti granata andranno in Qatar e da quanti resteranno ad allenarsi al Filadelfia».

    Manca un autentico bomber, in attacco? Lo stesso Paro ha detto che Sanabria fa giocare bene la squadra, ma si muove più da trequartista che non da centravanti.

    «Sì, tornando alla prova contro l’Inter verticalità e profondità non sembrano prerogative di questo Toro. Che comunque ha saputo creare tantissime occasioni da gol». Soprattutto con Vlasic, detto che pure Radonjic si è reso pericoloso, quando è entrato in campo».

    Si sarebbe atteso un impatto così positivo, da parte dei due attaccanti esterni?

    «Il fatto che Vlasic sia croato come Juric, e che Radonjic venga dallo stesso territorio, ha sicuramente aiutato l’integrazione dei due. Molto bravi a calarsi in una realtà particolare come il campionato italiano, che non è il più bello, ma che resta il più difficile al mondo: tatticamente non c’è palestra migliore».

    Schuurs è l’uomo giusto per il dopo Bremer?

    «L’avevo visto nell’Ajax e mi era piaciuto, ma soprattutto la proposta di Juric è vicina alla scuola olandese, è fatta di quegli uno contro uno che sono caratteristica del suo gioco. Sì, acquisto azzeccato».

    La coperta del Toro è corta se non cortissima, ma Juric ha la possibilità di far crescere diversi giovani: da Ilkhan a Zima per arrivare a Pellegri, Singo, Adopo e Ricci. Giusto dire che il materiale sia poco, ma di qualità?

    «Parliamo di profili interessanti, e al gruppo voglio aggiungere Buongiorno: contro Dzeko, non l’ultimo arrivato, se l’è cavata alla grande. Con Juric possono maturare al meglio».

    Milinkovic-Savic resta un azzardo o è una scommessa ben ponderata?

    «È un giocatore da diverso tempo nel Toro, quindi non è un azzardo, ma un portiere sul quale evidentemente Juric fa affidamento».

    Il Sassuolo fin qui ha pagato le partenze di Scamacca e Raspadori e l’infortunio di Berardi?

    «Le cessioni sono eccellenti, e Berardi manca. Però, sul lungo periodo, il Sassuolo potrà ripetere la stagione scorsa che è stata positiva. La rosa ha tante risorse, e Dionisi è un allenatore di valore. Sabato mi aspetto una partita intrigante: potrà anche finire 0-0, ma gli spunti interessanti non mancheranno».

    Cosa deve avere un allenatore da Toro?

    «La consapevolezza di arrivare in una piazza ambiziosa anche in virtù di un passato glorioso. E poi ovunque c’è passione, ma quella che anima il tifoso granata è particolare e va rispettata. Serve una “garra” speciale, per fare bene nel Torino: Juric la esprime, e per questo ha conquistato velocemente la piazza». LEGGI TUTTO

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    Beretta: «Schuurs perfetto per Juric»

    TORINO – L’esperienza in granata è stata particolarmente breve, appena cinque partite nel 2009-10 (una tra le più buie della tribolata era Cairo): da Gallipoli-Torino 0-1 a Cittadella-Torino 2-0. Una parentesi poco soddisfacente all’interno di una carriera che di gioie, al tecnico di Milano, ne ha riservate diverse. Tra i molti contenuti dell’intervista che sarà integralmente pubblicata sull’edizione cartacea di Tuttosport di domani, Beretta ne propone uno interessante legato a Schuurs. «Un acquisto intelligente – apre la valutazione il tecnico -: lo seguivo quando era all’Ajax e mi aveva destato buone impressioni. E’ un centrale ideale per Juric, in Italia uno tra gli allenatori più vicini alla scuola olandese che è impostata sui duelli uno contro uno. Non mi stupisce si stia integrando bene in questo Torino, e ha un potenziale per maturare ancora. Un altro difensore che si sta confermando ad alti livelli è Buongiorno. Fa piacere perché è un giovane azzurro: a Milano si è confrontato senza alcun timore con Dzeko, non certo l’ultimo arrivato».Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Il Toro ha una freccia in più: torna Singo per colpire l'Inter

    TORINO – Il Toro ci crede, eccome se ci crede. I granata sono convinti di sbancare San Siro sabato sera e impreziosire ancora di più la loro classifica. Per questo motivo al Filadelfia si vivono giorni intensi, giorni di grande lavoro con il sorriso sulle labbra da parte di tutti. E arriva anche una buona notizia: Wilfried Singo è tornato in gruppo ed è disponibile per la sfida del Meazza. Il terzino, dunque, entra in concorrenza con Valentino Lazaro, che contro il Lecce è stato uno dei migliori in campo. Ivan Juric, che segue la squadra da casa e fornisce le istruzioni in diretta al vice Matteo Paro, ora ha due giocatori fortissimi sulla destra ed è proprio su questa zona del campo che i granata vogliono colpire. Tra i due è ballottaggio, ma di sicuro entrambi scenderanno in campo nel corso dei 90 minuti. La staffetta sarà concordata prima dell’inizio della partita. Contro l’Inter, chi scenderà in campo dall’inizio dovrà dare tutto senza risparmiarsi per poi venire sostituito quando sarà finita la benzina.
    Le altre scelteIl resto della squadra è praticamente fatto: Vanja Milinkovic-Savic in porta, poi Koffi Djidji, Perr Schuurs e Ricardo Rodriguez. E ancora: Singo (o Lazaro) sulla destra e Mergim Vojvoda sulla sinistra (l’alternativa è Ola Aina), Karol Linetty e Sasa Lukic centrali, Nikola Vlasic e Nemanja Radonjic trequartisti con Antonio Sanabria unica punta. E in panchina tanti giocatori-titolari che scalpitano per entrare: Alessandro Buongiorno, Emirhan Ilkhan e Pietro Pellegri, pronti a dare il cambio in qualsiasi momento. Oltre naturalmente ad Aina e a colui che non partirà dall’inizio tra Singo e Lazaro.
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    Missione Toro: a San Siro con Schuurs

    TORINO – Stringere i denti per regalarsi San Siro (si gioca sabato alle 18) e sfidare Edin Dzeko e Lautaro Martinez che, al netto della variabile Correa, dovrebbero essere gli attaccanti titolari scelti da Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter. Questo sta facendo Perr Schuurs, penultimo arrivato nella rosa del Torino (l’ultimo è Yann Karamoh) ma rapido nell’apprendimento al punto da essere già una colonna della difesa granata. Un reparto nel quale ha trovato posto una prima volta a Cremona, quindi lunedì contro il Lecce confermando di possedere tutte le qualità che si erano manifestate allo stadio Zini. Cattivo il giusto in marcatura, lineare nella circolazione di palla, veloce nelle chiusure (negli occhi resta quella sullo zambiano Lameck Banda – avversario particolarmente veloce – lanciato a rete in Toro-Lecce). Ivan Juric – e il vice Matteo Paro che lo sostituirà a Milano essendo il croato alle prese con la polmonite – spera che l’olandese riesca a rimettersi pienamente dopo la botta alla caviglia subita contro i giallorossi. In tal caso toccherebbe nuovamente all’ex dell’Ajax, tendenzialmente in un reparto completato da Koffi Djidji e Ricardo Rodriguez. David Zima è recuperato, ma la prima alternativa a Schuurs sarebbe Alessandro Buongiorno.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Toro davanti alla Juve per due campionati di fila alla 5ª: non accadeva da 43 anni!

    TORINO – Non accadeva da 43 anni: la svolta targata Juric – tecnico ora alle prese con la polmonite – si riflette anche in un dato che inorgoglisce il tifoso del Toro. Come già nel passato campionato dopo 5 giornate, così in questo i granata hanno messo dietro la Juve. Migliorando decisamente la classifica: se nel 2020-21 il Torino aveva 7 punti contro i 5 dei bianconeri, in questa grazie a tre successi e un pari (una sola sconfitta, a Bergamo contro l’Atalanta) è salito a quota 10 con la Juve che insegue di una lunghezza. Non sarà facile mantenere il trend anche dopo il prossimo turno, visto che il Toro sarà a Milano per affrontare l’Inter (9 i punti dei nerazzurri) e che la Juve riceverà la Salernitana. Per quanto fatto vedere fin qui la possibilità di un colpaccio a San Siro è però sì difficile, ma affatto impossibile a realizzarsi. Il valore tecnico dell’Inter è decisamente superiore a quello dei granata, i quali però stanno procedendo da squadra, con un’unità di intenti e una compattezza da prima della classe.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO