consigliato per te

  • in

    Gasperini, Torino-Atalanta e l’aneddoto su Juric: “Litigi? Solo una volta”

    Gasperini e l’aneddoto con Juric
    Queste le parole del tecnico bergamasco: “Se ho mai litigato con Juric? Una volta, ai tempi di Crotone, nei primi giorni. Voleva andare via era un calciatore superiore alla Serie C, io volevo a tutti i costi che rimanesse. In un derby di Coppa Italia lui non voleva giocare, e io non lo impiegai. Vincemmo quella partita, dal giorno dopo rientrò in formazione. Quella tra me e Juric è una bella storia: insieme abbiamo vinto il campionato a Crotone, poi ci siamo ritrovati a Genova, vincendo pure lì. Con lui ho vissuto tanti anni, l’ho avuto sia da calciatore che da collaboratore. Ha sempre avuto lo spirito di chi gioca per la squadra”. Non solo Juric. Immancabile una battuta su Scamacca, che si è fatto male e salterà sicuramente il match contro il Torino: “Si corrono certi reschi quando si giocano tante partite, soprattutto in Europa, di sera e magari anche con temperature più basse. Per alcune settimane ci è andata bene, poi quando capitano certi problemi, anche se piccoli, ti ritrovi a non poter avere dei calciatori in campionato”. LEGGI TUTTO

  • in

    Juric: “Toro, quando domini devi fare gol”. Su Gemello e Milinkovic…

    Il Torino esce sconfitto dalla trasferta del Dall’Ara contro il Bologna, che si impone con il risultato di 2-0 grazie alle reti di Fabbian e Zirkzee nel secondo tempo. Al termine della sfida Ivan Juric ha commentato la prestazione dei granata: “Fino al gol la squadra ha fatto un’ottima partita. Ci sono state diverse occasioni e il gol annullato, ci sembrava di controllare e dominare. Dopo la prima rete del Bologna non siamo riusciti a reagire bene, non ci aspettavamo di andare in svantaggio. Gemello ha sempre fatto belle prestazioni, anche in Coppa ha fatto sempre bene e sembrava molto sicuro. È difficile commentare l’episodio, l’errore gli servirà per migliorare in futuro. Milinkovic non era al meglio dopo la Nazionale. I cambi non hanno dato una scossa, da quel momento è stata una prestazione negativa ma fino al gol è stato un Torino ottimo”.
    Juric, le parole su Zapata e sul portiere
    Il tecnico granata ha proseguito: “Negli ultimi metri dobbiamo migliorare, ci sono state tante situazioni dove si poteva fare meglio. Commentare una partita così è dura. Se vogliamo fare il salto di qualità dobbiamo fare più gol giocando con due attaccanti. Zapata? La mia sensazione è che questa è stata la sua prima prestazione negativa, fino ad oggi eravamo sempre tutti molto contenti con lui, ha sbagliato qualche gol ma ha sempre fatto molto bene. Spero che già dalla prossima partita possa riprendersi” per poi concludere: “Quando domini così fuori casa devi fare gol. Più di una volta ci è successo di non reagire, merito al Bologna che si è sistemato meglio. Non ci aspettavamo di andare sotto, per 60′ è stata un’ottima partita e dobbiamo ripartire da questo. Portiere? Le gerarchie sono le stesse, Milinkovic-Savic resta il titolare. Speriamo che si riprenda bene”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Infortunio Linetty, c’è lesione: comunicato Torino e altro guaio per Juric

    TORINO – Continua a riempirsi l’infermeria del Torino specie a centrocampo, l’ultimo ad aggiungersi è Karol Linetty. Anche il centrocampista polacco, dopo Ricardo Rodriguez, si è infortunato nella trasferta a Monza, il club granata ha comunicato: “Gli esami strumentali cui è stato sottoposto Karol Linetty hanno evidenziato una lesione miofasciale di basso grado del lungo adduttore di destra. La prognosi verrà definita secondo l’evoluzione clinica dell’infortunio”. Con quello di Linetty salgono a 18 il numero di infortuni stagionali (di cui 12 a livello muscolare) per i giocatori del Toro che hanno visto tra le vittime Schuurs (stagione finita), Djidji, Sanabria, Vojvoda, Buongiorno, Pellegri, Zapata, Karamoh, Tameze e Rodriguez. LEGGI TUTTO

  • in

    Juric: “Zapata? Non è un infortunio. Come stanno Pellegri e Sanabria”

    Il Torino si prepara ad affrontare l’Inter al ritorno dalla sosta per le Nazionali. I granata vengono dalla sconfitta nel derby della Mole contro la Juventus e domani, nel match in programma alle 18, dovranno fare a meno di Duvan Zapata, out a causa di un infortunio. Juric ha presentato la sfida nella consueta conferenza stampa della vigilia proprio partendo dall’assenza del colombiano: “Il suo non è un infortunio, è una vecchia cicatrice e la sente tirare: succedono queste cose, spero torni già per la prossima anche se con i muscoli non si sa mai. Non ci prendiamo un rischio. Ma per domani non mi cambia nulla” per poi parlare degli altri infortunati: “Buongiorno è al limite, spero che torni per la prossima. Vlasic è tornato prima, si merita tutto. Ilic e Radonjic sono tornati solamente ieri e non posso ancora dare un giudizio”.
    Juric, l’Inter e il derby perso contro la Juve
    Juric ha proseguito: “L’Inter è ancora più forte, hanno aggiunto tanti cambi. Derby? Sono andato a casa triste e il giorno dopo ero già carico e pronto per lavorare. Avere emozioni è bello”. Poi, sulla situazione di Milinkovic-Savic: “In Nazionale non ci siamo parlati. Anche i grandi portieri fanno errori, lui lavora come un matto e sa cosa va bene e cosa va male. Bisogna dargli fiducia”. Successivamente il tecnico granata ha dichiarato: “Ho visto voglia di lavorare, c’è un ambiente positivo. Ricci e Ilic sono fragili a livello fisico. Ne siamo consapevoli, possono migliorare anche a livello tecnico. Tameze e Linetty in certe situazioni reggono meglio. Pellegri è pronto, a volte si ferma per fastidi ma ora ha fatto bene queste due settimane piene. Sanabria devo ancora vederlo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Juric su Lazio-Torino: “Subito gol al primo tiro. Buongiorno? Un fastidio”

    Una partita risolta dai biancocelesti nel secondo tempo grazie ai gol di Vecino e Zaccagni, quando il Torino aveva già perso per infortunio il suo capitano. “Buongiorno ha sentito un fastidio – ha commentato in proposito Juric -, lui per noi in questo momento è fondamentale perchè dietro ci dà tanta sicurezza”. 
    Juric: “Sanabria bene come secondo attaccante”
    L’allenatore granata pensa però già al futuro ripartendo da quanto di buono visto a livello tattico: “Sanabria mi è piaciuto molto di più come secondo attaccante che come primo, quindi penso che lo proveremo di nuovo là in futuro. Avevo la sensazione che la mia squadra avesse speso molto nell’ultima partita contro la Roma e oggi non ho visto quella carica agonistica che ti fa avere qualche spunto di più in attacco”. LEGGI TUTTO

  • in

    Spalletti all’allenamento del Torino: colloquio con Juric

    Il Torino continua la preparazione in vista del delicato match di domenica contro la Roma. All’allenamento odierno dei granata, però, un ospite d’eccezione: il commissario tecnico della Nazionale italiana, Luciano Spalletti. Il neo ct azzurro, avendo da poco assunto l’incarico, dopo le prime partite ufficiali ha così deciso di iniziare il giro di visite nei vari centri sportivi dei club italiani, partendo dalla Juventus.
    Spalletti visita il Torino di Juric
    Ieri il lungo confronto con Massimiliano Allegri, frangente nel quale ha tenuto un colloquio approfondito anche con Nicolò Fagioli e Moise Kean, in ottica convocazioni in vista degli impegni dell’Italia del prossimo ottobre. Da una squadra di Torino all’altra, dai bianconeri ai granata: quest’oggi il ct è stato ospite d’eccezione al Filadelfia. Accolto dalla dirigenza, il tecnico ha dapprima visitato il centro sportivo del club, per poi assistere all’allenamento della squadra. A fargli compagnia durante la seduta il direttore Davide Vagnati ed Emiliano Moretti. Infine, lungo colloquio con mister Ivan Juric, col quale ha anche scattato una fotografia con tanto di maglia del Toro in vista. LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Zapata è già fondamentale: potente, centrale e 43 volte utile

    Però Belotti, quel Belotti, era un bisonte ancora un po’ grezzo, correva dappertutto, sbagliava parecchio, ma aggiustava i cocci col cuore, la generosità. E non conosceva il concetto di zolla perché quasi tutto il prato era di sua proprietà, si gettava in avanti su ogni pallone, partecipava molto spesso anche ai recuperi in difesa, era un bomber tuttocampista, un unicum. E allora? Quel paragone con Zapata? In buona parte salta in aria. Né ci pare calzante in toto, tornando indietro nel tempo, l’evocazione con Rolando Bianchi, ragazzone grande e grosso, cui pure vanno ascritti innumerevoli meriti, ripensando ai suoi anni migliori in granata. Ma la classe nei piedi che ha Zapata ci sembra superiore, decisamente.
    Il paragone con Casagrande
    Assurdi sarebbero poi i paragoni con Marco Ferrante, straordinario piccoletto tutto furbizia e piedi fini, un volpone, però con caratteristiche tattiche e fisiche completamente diverse da quelle di Duvan. Magari a voi potrà parere blasfemo, ma a noi Zapata fa (in parte) tornare alla mente il brasiliano Walterone Casagrande, anni d’oro 1991-’93, la finale Uefa e la Coppa Italia vinta. Fisico molto simile per altezza e peso (un briciolo meno massiccio Walter), tecnica di altissimo livello, fiuto rapace per il gol e pure la capacità di creare assist per i compagni, non solo sponde, varchi, spazi. Era un campione, Casagrande. Zapata è un ottimo centravanti e a certificarlo basterebbero i 116 gol segnati nei suoi primi 10 campionati in Italia (l’11° è l’attualità in granata). A 32 anni, può vivere con Juric un meraviglioso canto del cigno chissà quanto lungo (tocchiamo ferro affinché lo assista la salute muscolare). Motivazioni lucidate, di nuovo protagonista principe, colonna, trascinatore e cecchino conclamato, pur se attende ancora di segnare il primo gol col Toro.
    I numeri di Zapata
    A differenza di Belotti, Zapata mantiene molto di più la zona di permanenza e percorrenza. In avanti, in mezzo, senza perdere tempo ed energie per allargarsi dietro a palloni inutili. Occupa il cuore della difesa altrui. Assorbe un paio di difensori. A Salerno ha subito la pressione avversaria per una percentuale del 70%, quando ha avuto il pallone tra i piedi (statistiche della Lega: l’indice è calcolato con i parametri della distanza nelle marcature e della velocità nel pressing patito). Nessun granata ha subito più pressioni e attenzioni. E oltre ai gol provocati (il primo di Buongiorno, staccando di testa), evocati (il 2° e il 3° di Radonjic, con i suoi movimenti a portar via difensori) o consegnati (l’assist puro del 4 a 0 ancora di Rado, pur annullato per un fuorigioco millimetrico del serbo), Zapata ha illuminato il gioco con le sue sponde, le aperture, gli inserimenti, la capacità di tenere il pallone, i dai e vai di piede o di testa, la potenza, la tecnica. Ha giocato la bellezza di 43 palloni, da terminale. Tirando e facendo tirare. In questo campionato, comprese le 2 presenze iniziali con l’Atalanta e un gol, vanta l’80% di precisione nei passaggi e una distanza media percorsa a partita di appena 6 chilometri (la metà di un Belotti vecchio stampo!). Correrà sempre di più, ma è proprio la sua stanzialità a far la differenza, con la cifra tecnica, la stazza e il fiuto sottoporta. LEGGI TUTTO

  • in

    Juric post Salernitana-Toro: “Radonjic può fare ancora meglio. Zapata…”

    Al termine del match, Ivan Juric ha dichiarato: “La partita era difficile, siamo stati bravi ad essere cinici e a fare gol. Dopo le cose sono diventate più semplici, sono molto contento di non aver preso gol per la terza partita su quattro. Sono molto soddisfatto. Radonjic? Ha fatto due gol e ne ha sbagliato uno clamoroso. Può fare meglio in certe situazioni, ora ha più continuità di allenamento e speriamo che continui così. È difficile spiegare il suo andamento, lui è bravo ma non è sempre sul pezzo”. 
    Juric: le parole su Zapata, Ricci, Sanabria e Tameze
    Successivamente, sulla prestazione di Zapata e non solo: “Ha fatto benissimo, ha fatto assist e ha tenuto molto bene il pallone. Ha fatto una grandissima partita, poteva segnare ma va bene così. Sanabria? Prima era lui da solo con Pellegri, ora deve allenarsi bene e sperare di sfruttare la sua occasione, quando arriverà”. Sullo stato di forma di Ricci e del centrocampo: “Abbiamo un reparto interessante, giovane e fresco. Tameze ci fornisce la sostanza che ci mancava. Ricci ha già continuità di rendimento, deve solo continuare così. Gli stimoli sono quelli che ci devono far proseguire al massimo”. LEGGI TUTTO