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    Inter-Torino, Juric: “Mercato? Le cose sono chiare. La società poi deciderà”

    TORINO – “L’Inter è la squadra che gioca meglio, sfruttano bene il lavoro di Conte e Inzaghi ha dato imprevedibilità. Si sentono più liberi, hanno giocate meno codificate e si vede. Le ultime giornate mi hanno impressionato per come attaccano e come difendono, è una novità per il nostro calcio. Inzaghi è bravissimo: è un top allenatore”. Alla vigilia della trasferta al Meazza contro l’Inter vincitrice dell’ultimo scudetto e matematicamente campione d’inverno con una giornata d’anticipo, il tecnico del Torino Ivan Juric è intervenuto in conferenza stampa: “Partite così ti possono dare tanto: è sbagliato andare là e pensare che quello che viene, viene. Fare risultato potrebbe darci uno slancio per il futuro. Oggi vedo se tutti hanno recuperato, mentalmente stiamo bene e vogliamo stupire provando a vincere. Il nostro atteggiamento non cambierà, sarà quello solito: andremo alti con tutte le conseguenze positive e negative”. Sul fatto che i nerazzurri avranno 48 ore in più di riposo, Juric risponde che “anche a noi è capitato di trovare avversari più stanchi. Oggi faccio l’allenamento e valuto tutti: spero che i risultati positivi ti diano lo slancio per recuperare prima”.
    Juric: “Out Praet, Vojvoda è un esempio”
    “Praet non ci sarà, speriamo sia una cosa piccola. Per il resto, tutti sono convocabili e li valuto in base agli allenamenti. Da dopo Udine, siamo andati alla grande. Sarebbe eccezionale fare risultato domani, ma abbiamo fatto grandi partite e con l’Empoli ci è girata male. Domani è una grande occasione, ma le cose sono andate bene. Vojovda? È un esempio positivo di questa squadra. Per me non ha mai visto il campo, non è facile ma si è sempre allenato al massimo e ora raccoglie i frutti. Sono molto contento di ciò che ci dà, è probabile che giocherà se non lo vedo particolarmente stanco”.
    Juric e la questione tifosi
    “Non è mai stato un problema. Le vele servono per non far vedere agli allenatori ciò che proviamo, magari sui piazzati o sulle cose tattiche. Devi tenerti le cose per te. È dalla prima partita che sento sostegno allo stadio, ma purtroppo viene poca gente. Sento grande positività intorno alla squadra”.
    Juric: “Voglio un Torino affamato”
    “I ragazzi lavorano e si impegnano, hanno percepito che stanno meglio: giochiamo alla pari e a volte anche meglio delle big, sono sfide in cui raramente abbiamo visto il Toro essere messo sotto. Ma ho anche percepito un senso di accontentarsi, non andava bene. Bisogna avere fame e sana rabbia di andare più avanti, cercando di fare cose stupende. Mi sembra che la mia squadra lo abbia fatto abbastanza, ora dobbiamo mantenere la voglia di fare sempre risultato e non accontentarsi della prestazione. Abbiamo fatto sei punti contro chi ci stava davanti, in questo ho visto un cambiamento. Serve lo stesso spirito. Leader? Ci sono tanti ragazzi interessanti, ce l’hanno dentro e ancora non lo esprimono completamente. Devono ancora liberarsi per trasmettere la mentalità che voglio io, non siamo ancora al livello di aver cambiato la mentalità del passato. Spero che succeda il prima possibile. Quale giocatore è il simbolo del mio lavoro? Sono in tanti. Da Vanja, a Bremer, a Djidji, a Buongiorno che ha fatto enormi passi in avanti. Vojvoda gioca con grande calma, Rodriguez ha recuperato, in tanti hanno fatto meglio di quanto si pensasse. Davanti, invece, abbiamo avuto problemi: Praet e Pjaca tanti problemi, Belotti non lo abbiamo mai avuto. Non abbiamo avuto una costante positiva, ma in tanti dei miei ragazzi hanno fatto passi molto importanti. Abbiamo lavorato sul campo e sulla testa, vanno di pari passo. Ci sono momenti positivi, ma non abbiamo mai avuto Belotti che è importante per noi. Sicuramente gli attaccanti non hanno avuto la stessa continuità, ma a periodi ci hanno dato. Speriamo di migliorare quella fase”.
    Juric: “Torino competitivo, nonostante sia in costruzione”
    “In cosa ho cambiato la squadra? Un po’ in tutto: nel modo di giocare, nell’alzare il baricentro, e anche mentalmente stiamo lavorando per cambiare le cose. I miglioramenti si vedono, spero di continuare così mantenendo le cose buone e crescendo sul resto. La classifica? Ci sono ancora tante incognite, possiamo avere grossi problemi se perdiamo qualche giocatore e si è visto nelle partite in cui abbiamo avuto assenze. Siamo in una fase di costruzione, ma sono stra-contento e siamo andati oltre in tante cose. Ora vediamo cosa farà la società e come andremo avanti: possiamo competere, ma non ho la sensazione di dire che siamo da parte sinistra. Non sono in grado di dirlo. Mercato? Le cose sono chiare. La società poi deciderà che segnale dare in tutti i sensi, sia in entrata che in uscita”. LEGGI TUTTO

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    Juric, ora riscattati! Devi essere migliore di Cairo

    TORINO – Tu quoque, Juric. Sarà che la cairite è contagiosa, una sorta di variante alessandrina che da troppi anni rende la pandemia granata non debellabile. Sarà che abbiamo sopravvalutato la capacità del tecnico croato di cogliere del tutto la criticità ormai cronica di questa fase storica per un club un tempo glorioso. Sarà che in questi giorni, dopo le ultime tensioni interne, il presidente può aver trovato i sistemi per convincere l’allenatore a darsi una regolata e rispettare come tutti l’allineamento societario alla filosofia del patron (vedi le parole sul mercato di gennaio – “faremo poco o niente, tanto non serve, quello che volevo fare io ce l’avevo in testa ad agosto” – rimarcate dai media presidenziali come sintomi di realismo e concretezza).Guarda la galleryTorino, addio Coppa Italia: Sampdoria avanti con Quagliarella e Verre

    Cosa pensa di fare Juric?

    O sarà magari che il tecnico, costretto a fare buon viso a cattivo gioco, pensi davvero di inviare dei messaggi più o meno subliminali al suo datore di lavoro, schierando cioè: giocatori impresentabili, o comunque inadeguati tecnicamente o fisicamente, o comunque da tempo ai margini al punto da aver proprio staccato la spina che li collegava al contesto Toro, o comunque in un ruolo improbabile (vedi Rincon difensore centrale, quando avevi almeno Zima, in assenza dell’infortunato Bremer). Forse così conta davvero di convincere Cairo a fare quello che mai ha fatto in 16 anni di reggenza; reggenza impreziosita da ben due settimi posti in campionato, un ottavo di finale (perso) in Europa League, due o tre quarti in Coppa Italia e un paio di trofei con la Primavera il cui artefice (l’ex ds Bava) ha mandato via imputandogli di tenere rapporti troppo empatici e cordiali con l’ambiente granata. Ammazza oh, che palmares, per uno che si era insediato parlando di Pulici e di Champions […]

    Sullo stesso argomentoTorino, Juric: “Abbiamo giocato al di sotto del nostro potenziale”Torino LEGGI TUTTO

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    Ai piedi di capitan Lukic: che salto di qualità con Juric!

    TORINO – I tifosi del Toro, fino all’arrivo di Juric, lo hanno sempre considerato un mezzo giocatore. Un eterno vorrei, ma non posso. Perché Sasa Lukic, pur mostrando a più riprese le proprie qualità, non si è mai veramente imposto. Anche per colpa di una collocazione tattica non sempre chiara: è approdato a Torino nel 2016 come progetto di regista, poi con Mazzarri ha fatto l’interno di centrocampo, con Giampaolo il trequartista puro e adesso con Juric il centrale di centrocampo.Guarda la gallerySanabria e un autogol: festa Torino col Bologna

    L’assist per Sanabria è un gioiello

    Forse è questa la sua collocazione: lo dimostrano le prestazioni scintillanti di questa stagione, che hanno toccato il punto più alto contro il Bologna. L’assist per Sanabria è un gioiello, così come la prova offerta al cospetto di Mihajlovic, il suo primo allenatore sotto la Mole.

    Sullo stesso argomentoTorino, Juric: “Partita stradominata. Sono più aziendalista del presidente”Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, sospiro di sollievo per Juric: nulla di grave per Bremer

    TORINO – A quattro mesi di distanza dal balbettante passaggio del turno contro la Cremonese, superata soltanto ai calci di rigore a Ferragosto, il Torino giovedì sera tornerà in campo per il secondo turno di Coppa Italia in casa della Sampdoria. Non ci sarà Bremer, ma l’esito degli accertamenti dopo la sostituzione di domenica con il Bologna ha permesso di tirare un sospiro di sollievo: il sovraccarico al gemello mediale sinistro lo estrometterà dalla sfida con i blucerchiati, ma il difensore brasiliano può provare a mettere nel mirino la gara con il Verona di domenica o, alla peggio, la gara di San Siro con l’Inter del mercoledì successivo […]Sullo stesso argomentoTorino, Sanabria: “Sotto con la Coppa! Siamo in condizione, si vede”Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, tra Juric e Cairo confronto a cena: è in gioco il futuro

    TORINO – L’incontro di Natale. Subito la notizia: senza alcun contratto con gli italiani da far firmare a Juric. Ivan, sempre tutto d’un pezzo davanti a Cairo. Il faccia a faccia si è però dipanato all’insegna della cordialità. Nessun confronto antipatico. Ma ovviamente nemmeno un clima da caserma tra storielle sconce, pur se nel Torino le “barzellette” sono d’attualità di questi tempi, dopo lo sfogo di sabato di Ivan sul mercato di agosto che non fu una roba esattamente normale, “un lavoro serio”. Nessun contratto con gli italiani stendibile da Cairo, giacché Juric tira dritto, sempre: è il suo modo di fare. “Io sono fatto così”: lo diceva già 6 anni fa, questa sua frase era anche finita in un libro-intervista.Guarda la gallerySanabria e un autogol: festa Torino col Bologna

    Juric: “L’Atalanta è il modello”

    Domenica, non appena schiantato il Bologna, quindi non 6 anni fa, diceva: «Sì, a volte vado un po’ oltre nelle parole e sbaglio. Ma soltanto perché vivo tutto a mille. La mia intenzione è solo il bene del Torino. Mi auguro che il presidente creda al fatto che io non penso a me stesso, ma alla società. Perché io sono il più grande aziendalista che ci sia. Basti vedere a Verona quello che abbiamo fatto in 2 anni, chi abbiamo preso e chi abbiamo venduto e a quanto, così da costruire una squadra importante senza investimenti. A me piace lavorare con giovani di qualità, di prospettiva. Per squadre come il Torino di oggi è l’unico modo giusto di fare le cose, con l’aggiunta di un bel vivaio. L’Atalanta è il modello, una crescita di squadra e di società anno dopo anno. Io non pretendo giocatori da 20 milioni. Io chiedo un concetto diverso, miglioramenti globali. Serve costruire per rendere questa società sempre più forte, perché ha tutto: la piazza e una proprietà solida». Ditecelo voi: ha torto o ha ragione?

    Sullo stesso argomentoTorino-Bologna, le pagelle: Pobega e Lukic al topTorino LEGGI TUTTO

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    Toro, anche Linetty e Kone out: altri guai per Juric

    Una buona notizia compensata da due negative […] Non fa in tempo ad abbracciare i rientranti, Juric, che però già deve dare l’arrivederci ad altre due risorse: non sono infatti partiti per Cagliari né Kone, né Linetty […] L’ivoriano si è fermato per un fastidio ai flessori, il polacco è fuori dai giochi per una gastroenterite. Due indisponibilità che si aggiungono alla lunga lista compilata già in precedenza (e dalla quale, come detto, all’ultimo è uscito il solo Ansaldi) […] LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Torino, granata abbonati all'Under in trasferta

    Il secondo posticipo del 16° turno di Serie A va in scena alla Unipol Domus, tana del Cagliari. I sardi ospitano il Torino di Juric, reduce dal 2-2 con l’Empoli. Ecco le curiosità di un match aperto a qualsiasi risultato.
    Indovina il risultato di Cagliari-Torino e vinci!
    Cagliari-Torino, pronostico in bilico
    Le statistiche parlano chiaro. In casa il Cagliari ha giocato 8 volte, collezionando sempre l’Over 1,5 e in 7 occasioni il Goal. Numeri che non si specchiano affatto in quelli del Torino versione trasferta. I granata nelle ultime 6 “esterne” hanno abbracciato l’Under 2,5 e 5 di questi sono stati addirittura Under 1,5 (un gol al massimo in partita). Una situazione di “disaccordo” all’interno di un match dall’esito piuttosto incerto. Il Multigol 1-2 primo tempo potrebbe rappresentare una valida via di fuga dal labirinto. LEGGI TUTTO

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    Toro, Juric richiama subito Brekalo per portare più imprevedibilità

    TORINO – Contro il Cagliari, lunedì sera, tornerà Brekalo dal primo minuto. Il trequartista croato contro l’Empoli non è entrato per ragioni tattiche e la sua assenza si è fatta sentire. Il giocatore è diventato importante per il Toro di Juric grazie alla sua imprevedibilità. Le sue giocate, infatti, sono sempre diverse e il più delle volte velenose. E così contro la formazione di Mazzarri riprenderà il suo posto dal primo minuto. Resta da stabilire chi sarà il suo compagno dietro all’unica punta. Il ballottaggio è tra Pjaca e Praet. […]Sullo stesso argomentoRincon: “Torino, ci toglieremo delle soddisfazioni”Torino

    […] Nessun problema, per fortuna del Toro, a centrocampo. Pobega e Lukic anche contro l’Empoli sono stati tra i migliori e di conseguenza verranno riconfermati. La mediana granata offre garanzie assolute e per questo non si tocca. […] Da segnalare, per concludere, che Aina è entrato in diffida per un’ammonizione presa ad inizio secondo tempo nella partita contro l’Empoli. […] Al tecnico Ivan Juric, è toccata invece la prima ammonizione in panchina granata.

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