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    Ranieri dopo Roma-Juve, rivivi la diretta: le parole in tv e in conferenza stampa

    23:46

    Ranieri sul suo futuro nella Roma: “Non sarò un dirigente, ma…”

    Dopo il match contro la Juve, Ranieri ha parlato del suo futuro nella Roma confermando che lascerà la panchina e dando ulteriori dettagli sul ruolo che assumerà in seno al club:”Non sarò dirigente, ma un consigliere del presidente – ha detto l’attuale tecnico giallorosso in conferenza stampa -. Spero che abbia fiducia cieca su di me perché io faccio il bene della Roma”. (LEGGI TUTTO)

    23:43

    Le parole sulla rincorsa Champions della Roma

    “La Roma che ha ancora un gap di qualità per giocarsi la Champions? Abbiamo una grossa voglia di far bene, con la determinazione cerchiamo di sopperire al gap che c’è – ha detto Ranieri in conferenza stampa dopo l’1-1 con la Juve all’Olimpico -. Ma io sono contento di questi ragazzi, danno tutto sempre. Chi entra vuole aiutare i compagni, è un gruppo stupendo e noi lotteremo per tutto il rettilineo finale”.

    23:40

    L’elogio di Koné: “Ragazzo d’oro, lo stimo tantissimo”

    Ranieri elogia Koné in conferenza stampa: “È un ragazzo d’oro – ha detto il tecnico della Roma sul centrocampista francese, titolare nel match pareggiato con la Juve -, molto forte per i 23 anni che ha. Deve eliminare alcune cosettine, ci parlo sempre ma lo stimo tantissimo”.

    23:38

    “Dovbyk e Shomurodov subito insieme? Ci devo pensare bene”

    Ancora Ranieri in conferenza stampa quando gli chiedono se Shomurodov e Dovbyk possono giocare insieme dall’inizio: “Ci devo pensare bene, perché se devo togliere uno dei due poi non ho un altro centravanti in panchina. Poi mai dire mai, però ci rifletto ogni volta. Shomu merita di giocare sempre, ma anche così quando entra a sorpresa la sua partita la fa sempre e questo mi rende molto soddisfatto”,

    23:35

    Ranieri, l’analisi della partita in conferenza stampa

    Così Claudio Ranieri in conferenza stampa dopo Roma-Juve, finita 1-1 all’Olimpico: “Davanti c’era una grande Juventus, con carattere, valori asssoluti e grande determinazione – ha detto il tecnico della Roma -. Ci aspettavamo una partita difficile e all’inizio ci hanno schiacciato. Noi volevamo rispondere colpo su colpo e dopo i primi venti minuti ne abbiamo venti buoni noi, ma abbiamo preso gol nel momento migliore nostro. Buon per noi che siamo riusciti a pareggiarla a inizio ripresa, poi la partita si è incanalata in un certo modo e sia loro che noi volevamo provare a vincere senza però rischiare di perdere”.

    23:29

    Roma-Juve, migliori e peggiori: i giudizi sul match

    Una sfida ad alta intensità all’Olimpico quella tra la Roma di Ranieri e la Juve di Tudor, scontro diretto in zona Champions League finito 1-1: leggi qui chi sono stati i migliori e i peggiori.

    23:21

    Le parole sul derby con la Lazio: “Una partita ‘immensa’, speriamo che…”

    Dopo il pari con la Juve, la Roma di Ranieri è attesa dalla sfida contro la Lazio, altro scontro diretto in zona Champions League: “Il derby è una partita bellissima, immensa – ha detto il tecnico giallorosso in collegamento con ‘Dazn’ -. Siamo al rettilineo finale e sarà importante. Speriamo di far bene, che tutti i tifosi possano divrtirsi e che ci sia tanta tecnica in campo”

    23:19

    Ranieri sul match: “Importante non perdere. Champions? Scommetto sulla Juve”

    Così, sempre ai microfoni di ‘Dazn’, Ranieri analizza la partita dell’Olimpico pareggiata 1-1 dalla sua Roma: “La Juve è una grande squadra e in avvio sono stati molto bravi, poi nel momento migliore nostro ci hanno segnato ma siamo riusciti a riprenderla. Nella ripresa poi ci abbiamo provato, ma quando non puoi vincere è importante non perdere, quindi è giusto rischiare ma non troppo. Ripeto, la Juve è forte, scommetto che arriverà tra le prime quattro”.

    23:15

    Siparietto tra Ranieri e Buffon: “Non lo conosco”

    “Non lo conosco”. Così sorridendo Claudio Ranieri ha parlato ai microfoni di ‘Dazn’ di Gigi Buffon. Poi ha risposto a una domanda dell’ex portiere bianconero, che gli ha chiesto perché lasciare la Roma che con lui sta ottenendo grandi risultati: “Avevo già smesso l’anno scorso e avevo detto che solo per Roma o Cagliari sarei tornato in pista, ma pregando che non succedesse perché non volevo che le squadre avessero problemi. Non volevo più allenare perché dopo tanti anni, prima di morire vorrei vedere cosa c’è oltre al calcio”,

    23:07

    Svilar su Ranieri: “Gli abbiamo chiesto di restare, ma…”

    Dopo il match ai microfoni di ‘Dazn’ ha parlato Mile Svilar, portiere della Roma che come già rivelato nell’intervista esclusiva rilasciata al Corriere dello Sport-Stadio ha confermato di aver provato a convincere Ranieri a non lasciare la guida della squadra: “Gli abbiamo chiesto di restare, ma dobbiamo rispettare anche le sue scelte”. Così sulla partita dell’Olimpico pareggiata con la Juve: “Non perdere oggi era importante per il morale. Peccato che sia rrivato un solo punto, ma va bene così”. Poi un saluto verso la tribuna: “È per la mamma di mia moglie”. Questa invece la risposta sulla corsa per un posto in Champions League: “Se ci crediamo? È difficile da dire ora, perché mancano ancora sette partite. Intanto pensiamo al derby che per il nostro popolo è una partita importante e non vediamo l’orta di giocarla”. Chiusura su Buffon, presente negli studi di ‘Dazn’ e sorridente nell’ascoltare le parole del portiere serbo: “Non lo conosco personalmente, ma è una leggenda”.

    23:00

    Retroscena Shomurodov: “Ecco cosa mi ha detto Ranieri prima di entrare”

    Il suo ingresso in campo a inizio ripresa è stato decisivo, perché poco dopo Eldor Shomurodov ha segnato il gol che ha dato alla Roma l’1-1 contro la Juve: “Cosa mi ha detto Ranieri prima di entrare? Di giocare vicino a Artem (Dovbyk, ndr) – ha spiegato l’attaccante dopo il match ai microfoni di ‘Dazn’ -. Siamo partiti bene nel secondo tempo facendo subito l’1-1, poi potevamo segnarne un altro gol ma con la Juve non è mai facile. Il premio di ‘Player of the match’? Sono contento, ma se ne facevo due era meglio. Derby? Vale sei punti, dobbiamo prepararci bene e fare quello che abbiamo fatto finora, per fare felici i nostri tifosi’.

    22:54

    Dybala tifoso, Pruzzo sotto la Sud e tnti vip per la Roma di Ranieri: chi c’era

    Non solo l’infortunato Paulo Dybala a fare il tifo per i compagni, ma anche l’ex bomber giallorosso Roberto Pruzzo ospite speciale e tanti vip all’Olimpico per assistere al match tra la Roma di Ranieri e la Juve di Tudor.

    22:46

    La Roma di Ranieri resta in corsa per la Chhampions: la situazione

    Dopo 7 vittorie consecutive la Roma di Ranieri ha pareggiato in casa con la Juve ma resta in piena corsa per un posto in Champions League, (qui la classifica)

    22:39

    Roma-Juve 1-1: i numeri della partita

    È finito 1-1 il confronto tra Roma e Juve, big-match dell’Olimpico valido per la 31ª giornata di Serie A: avanti i bianconeri nel primo tempo con Locatelli, a inizio ripresa il pari giallorosso con il subentrato Shomurodov. (Qui i numeri e le statistiche del match)

    Roma, stadio Olimpico LEGGI TUTTO

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    Giuntoli: “Tudor al Mondiale”, poi la frase su Motta. Tutta la conferenza Juve

    12:41

    Tudor: “Lippi? Con lui penso alla Juve”

    Infine su Marcello Lippi: “È un allenatore che mi ha portato alla Juventus, è andato via e poi è tornato. Quando penso a quella persona penso alla Juventus. I modi di fare, di allenare, di comunicare. Gli voglio bene”.

    12:37

    Tudor: “Pochi gol da calcio piazzato? Sono fondamentali”

    Sui pochi gol realizzati dalla Juve da palla inattiva: “Non mi va di commentare quello che è successo prima. Mi metto a lavorare e vedremo più in là. Spiegare queste cose non sarebbe bello ed educato da parte mia. Con i calci piazzati si smuove la classifica, diventano sempre più importanti nel calcio di oggi”.

    12:36

    “Dna Juve? Ne ho parlato tanto, qui grandi allenatori”

    Tudor sulla mentalità che cercherà di trasmettere: “Ho parlato tanto oggi di quella roba là. Ci sono tanti ragazzi nuovi. Ho preso tanto, non sono stato allenato da gente scarsa. Ho avuto Lippi, Capello, Ancelotti… hanno vinto poco mi sembra (ride, ndr). E’ stata una scuola di vita di tutto, quegli anni mi hanno costruito”.

    12:34

    “Ieri ho sentito il papà di Thuram”

    Una rivelazione su una chiacchierata avuta con Lilian Thuram: “Ieri ho sentito il papà di Thuram, abbiamo fatto una chiacchierata. Mi ha detto: ‘Se fa qualcosa di sbagliato, dagli uno schiaffo’. Lo conosco da Nizza, quando ero sotto contratto con il Marsiglia. Kolo l’ho visto ieri il primo giorno, è un giocatore fortissimo. Ci siamo conosciuti ieri e sono contento di averlo”.

    12:33

    “Genoa? Vieira sta facendo bene”

    Sul Genoa, suo primo avversario: “Vieira sta facendo bene, il Genoa ha qualità ed è una squadra pericolosa. Patrick è un allenatore capace, è riuscito a trasmettere le cose giuste alla propria formazione”.

    12:32

    Tudor: “Quarto posto? Dobbiamo rendere al massimo”

    Sull’obiettivo Champions League: “Senti sempre nello spogliatoio cosa pensano i giocatori. La juventinità qui la senti nell’aria. Ci sta il cuore e l’appartenenza, ma non si vince con quello, sennò portiamo qui il più grande tifoso e facciamo allenare a lui. Ci sono tanti punti da toccare, da parte di tutto il club. I giocatori sono sempre protagonisti, ma noi altri dobbiamo farli rendere al massimo facendo tutte le cose. Il giocatore capisce in fretta com’è fatto il proprio allenatore”.

    12:30

    “Voglio sempre fare un gol in più per vincere”

    Tudor ha risposto così ad una domanda sull’assetto offensivo che potrebbe dare alla squadra: “Non bisogna rinunciare a niente, bisogna fare tutto. Voglio gente che si diverta, sennò il calcio va in una direzione… La mia opinione è che si deve sempre fare un goal in più, ma anche correre e difendere. Mi piace attaccare con tanti ma anche non prendere goal. Se andiamo tutti là e poi prendiamo contropiede, cosa facciamo… Il lavoro dev’essere completo”.

    12:29

    Tudor: “Clima allo stadio? Dobbiamo prepararci, la Juve si ama sempre”

    Quindi su come intende affrontare la crisi ed il clima di contestazione allo Stadium: “Scuotere o coccolare la squadra? Tutte e due. Bisogna prepararsi, mettere cattiveria giusta, però senza ansia e pressione. Qua sappiamo com’è. I tifosi sono sempre importanti, sabato ci daranno un bel supporto. Il club si ama anche in momenti del genere. I ragazzi ci tengono e sono sicuro che partiranno bene”.

    12:27

    “Senso di appartenenza? Vi parlo di Zidane e Del Piero”

    Tudor ha svelato due curiosità del suo periodo da calciatore alla Juve: “Mi metto ad aspettare per fare una terapia, il lettino si libera e arriva Zidane: io mi sposto, lui però mi prende e dice che tocca a me. Poi, dopo un allenamento, prendo le calze e le butto via. Arriva Del Piero e mi dice di metterle in ordine. Sono due cose belle dei miei tempi, così vi ho raccontato due curiosità”.

    12:23

    “Difesa a tre? La differenza la farà lo spirito”

    Tudor ha anche risposto ad una domanda su come intende costruire tatticamente la sua Juve: “In carriera ho giocato sia a quattro che a tre, pressing a uomo o a zona. Bisogna trovare l’assetto giusto per i calciatori a disposizione, ma non è questo a fare la differenza, bensì lo spirito e la voglia di sacrificio. Non posso paragonare la mia Juve con quella precedente. Faccio il mio, vedo e lavoro in allenamento, sabato dobbiamo mettere in pratica il nostro lavoro. Ora abbiamo lavorato poco, ma spero di far vedere qualcosa”.

    12:21

    Tudor, l’annuncio sul capitano

    Il nuovo allenatore ha annunciato il capitano: “Sarà Locatelli. Poi di altri due o tre nomi, parleremo in questi giorni. Manuel è il ragazzo giusto. Tutti devono prendersi delle responsabilità, è il calcio, non esiste o l’uno o l’altro. Svolta? Ci credo tanto. Bisogna lavorare su tutto, dare un po’ di spensieratezza ma, allo stesso tempo, dare cattiveria e motivazione. Dal punto di vista tattico bisogna lavorare su tutti gli aspetti, senza trascurare niente. Dobbiamo andare forte, consapevoli di quello che rappresentiamo”.

    12:19

    “Leader? Alla Juve non importa se sei giovane o vecchio, devi vincere!”

    Tudor sui leader nella squadra e su cosa vuol dire essere Juve: “Qualcuno l’ho conosciuto ieri, non posso dire in qualche ora come sono le persone. Chiaro, generazioni sono diverse, non di calciatori ma anche di giovani che arrivano. Chiaro che prima c’era tanta più personalità, ovunque. Però va anche detto che si è intrapresa una strada di cambiamento, quando ci sono tanti giocatori il percorso di crescita di una squadra può rallentare. Alla Juve, non frega a nessuno se sei giovane o vecchio: devi vincere e crescere in fretta. Questo vale per tutti. La Juve fa le cose giuste scegliendo le persone giuste, se si sbaglia persone non si fa bene. Qua, invece, c’è stata sempre questa forza, a partire dalla gente ai vertici. L’umilità me l’hanno trasmessa questi 7-8 anni qui da calciatori come Del Piero, Zidane e Montero. Ricordo bene la cultura della Juve 1990/2000: c’era sempre voglia di vincere, sia il mercoleedì in Champions che la domenica contro squadre meno forti in campionato. E’ una cosa che ho provato a trasmettere anche da allenatore”.

    12:17

    Tudor: “Scelgo con il cuore, gli anni di contratto non mi interessano”

    L’allenatore ha spiegato perché ha accettato un contratto così breve con la Juve: “Mi considero un allenatore, nella mia carriera ho iniziato ad allenare abbastanza presto per problemi di infortuni. Posso essere un po’ particolare, faccio le scelte con il cuore: avere dieci anni di contratto o meno, per me cambia poco, faccio ugualmente il mio lavoro. Io vorrei stare qui dieci anni, ma faccio comunque il mio lavoro. Il futuro e il passato non possiamo controllarlo, vivo nel presente, stamattina ho preparato l’allenamento e devo parlare con i giocatori”.

    12:16

    “Yildiz e Koopmeiners? Facile trovare un ruolo”

    Tudor ha quindi spiegato come intende utilizzare Yildiz e Koopmeiners: “Quando un giocatore è forte, è facile trovare il suo ruolo. Tutti i ragazzi li ho visti dispiaciuti, quando un allenatore va via è anche responsabilità loro. Allo stesso tempo li ho visti molto motivati per ripartire. Koop e Kenan hanno caratteristiche rare, devono e possono fare goal, sono sempre i calciatori che fanno differenza nel calcio. Proverò a metterli nel ruolo giusto per farli rendere di più. I giocatori si devono sentire a loro agio giocando dove possono rendere di più. Koop è un giocatore forte con voglia di fare, è mio compito farlo rendere al massimo e sono sicuro che lo farò”.

    12:13

    “Vlahovic è fortissimo, ha fatto un bel gesto”

    Il nuovo allenatore ha subito parlato di Dusan Vlahovic: “Dusan ha fatto un bel gesto, quello di rientrare in anticipo. Si tratta di un calciatore fortissimo, sono felice di allenarlo. Ho fatto qualche dichiarazione su di lui, ma dimostra le sue doti con i fatti. Sa fare goal, capisce le azioni, è un trascinatore. Abbiamo parlato, scambiato le opinioni e ci siamo messi a lavorare. Lui e Kolo Muani sono due giocatori forti, possono giocare insieme, si può fare tutto. L’importante è avere giocatori forti, sennò un allenatore non può fare niente. La rosa poi è giovane, è stimolante”.

    12:11

    Tudor: “Tutti vorrebbero allenare la Juve”

    Prende la parola Igor Tudor: “Ringrazio il direttore e il club per questa opportunità, questa possibilità. Darò tutto per non deludere nessuno. Emozioni ci sono, chiaramente: tutti vorrebbero allenare la Juventus. Ma soprattutto c’è la voglia di lavorare, fare bene e raggiungere l’obiettivo, sappiamo tutti qual è. Credo tanto in questa squadra, ci sono giocatori forti. Ieri sono rientrati tutti dalle nazionali, però non ci sono scuse. Cerco responsabilità dai miei calciatori”.

    12:07

    Giuntoli: “Tudor resterà fino al Mondiale per Club, la speranza è continuare insieme”

    Spazio poi alla scelta di affidare la panchina a Tudor: “Le nostre scelte sono andate subito su Igor, non solo per il suo passato in bianconero, ma anche e soprattutto per le sue qualità tecniche, umane e morali. Rimarrà con noi fino alla fine della stagione, compreso il Mondiale per Club, poi ci siederemo attorno a un tavolo e la speranza è quella di continuare insieme, ha qualità importanti per continuare il nostro progetto. Questa squadra può dare grandi soddisfazioni per il futuro, siamo fiduciosi data la giovane età e l’esperienza in più di un anno fatta tutti insieme. Questo ci potrà garantire da subito una maggiore competitività sin da subito”.

    12:06

    Giuntoli ringrazia Motta: “Resterà una grande stima”

    Il dirigente bianconero ha subito speso della parole per l’ex allenatore: “Volevo cominciare questa conferenza nel ringraziare Motta e il suo staff per il grande impegno profuso in questi mesi. Il rapporto tra me e Thiago resterà uno di grande stima. Durante la settimana di sosta ci siamo presi tempo e abbiamo analizzato l’andamento delle gare, decidendo così di dare una sterzata importante per la squadra e per la Juve”.

    11:53

    Conferenza Tudor, a minuti l’inizio

    Sempre più vicino l’inizio della conferenza stampa di presentazione di Igor Tudor alla Juventus, in programma alle 12:00.

    11:42

    Capitano Juve, la novità con Tudor

    Dopo i tanti cambi di che hanno caraterizzato la gestione Thiago Motta, Tudor dovrebbe applicare un gestione diversa della fascia di capitano. 

    11:30

    Juve, l’attacco può rinascere

    L’arrivo in panchina di Igor Tudor potrebbe contribuire a sbloccare il reparto offensivo bianconero, ormai a secco da due partite. Una “cura” che l’allenatore croato ha già sperimentato al Verona ed al Marsiglia.

    11:18

    Nico Gonzalez, possibile svolta con Tudor

    Dopo una prima parte di stagione deludente in bianconero, Nico Gonzalez potrebbe cambiare ruolo sotto la gestione di Igor Tudor.

    11:07

    Rogic e Javorcic, chi sono i collaboratori di Tudor

    Oltre all’allenatore, con l’esonero di Motta è cambiato anche parte dello staff tecnico. Tra le novità ci sono Tomislav Rogic e Ivan Javorcic, entrambi con una storia particolare che si intreccia anche a quella di Gatti.

    10:56

    Vlahovic, il confronto e la promessa a Tudor

    Nei suoi primi giorni di lavoro alla Continassa, Igor Tudor ha parlato spesso con Dusan Vlahovic. Il nuovo allenatore bianconero intende infatti puntare di nuovo molto sul serbo.

    10:44

    Tudor, il punto sul futuro

    L’allenatore può giocarsi la conferma alla Juve anche per la prossima stagione in caso di qualificazione alla prossima Champions League.

    10:32

    Juve-Tudor, tutto pronto per la presentazione

    La conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore bianconero inizierà alle 12:00.

    Torino – Allianz Stadium LEGGI TUTTO

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    Motta esonerato, è ufficiale! Tudor nuovo allenatore della Juve: il comunicato

    “Cosa si chiede a Tudor. Motta? La cosa più difficile…”

    A Sky Sport a dire la sua sull’esonero di Motta e l’arrivo di Tudor anche il giornalista Marco Bucciantini: “Le ultime due partite avevano in sé qualcosa di definitivo, erano titoli di coda, era il finale che nessuno si aspettava e che nessuno voleva, a partire dall’allenatore. Ma raccontavano un finale: due partite con assenza di reazione. Ciò che si stava mostrando in campo, in relazione alla storia che dovevi rappresentare, era già qualcosa di definitivo. L’aspettare la gara col Genoa aveva un senso fosse stata un’attesa vera, ma siccome già sormontavano discorsi che riguardavano incastri finanziari più che volontà… Poi probabilmente in questi giorni hanno cercato di capire un po’ l’umore, comprendere quanto potesse essere efficace la voglia di Motta per uscirne, e il suo messaggio nello spogliatoio. E allora hab capito che non c’era più quel rapporto affinché il tecnico desse un senso di squadra, trasformando il tutto in un riscatto in campo. Credo che la decisione arriva davanti alla realtà dei fatti”. Ma cosa non ha funzionato? “Non lo so, è difficile. Era arrivata subito un’idea nuova, quella era stata la scelta: si voleva cambiare la proposta di calcio. Ogni tanto la Juve prova ad affiancare questo discorso ai risultati, non gli riesce sempre bene. Si voleva uscire dal rifugio dei risultati, il tentativo si è visto. Ciò che non si son visti sono stati i miglioramenti continui: un passo avanti e uno indietro, bene la difesa male l’attacco e poi il contrario, qualche infortunio. La cosa più difficile da spiegare per Motta è lo scarso rendimento della campagna acquisti. Togliendo Douglas Luiz che veniva da un altro campionato, ma Nico Gonzalez e Koopmeiners avevano ruoli definiti in Serie A, non solo ruoli in campo ma anche nell’importanza della Serie A, che sapevano incidere e che si sono persi. Anche calciatori come Yildiz che trovano il campo, poi lo perdono. C’è stato un disorientamento, che seguiva un tentativo di andare avanti, ma in realtà non c’era nulla di consolidato. I cambiamento continuavano a disorientare un po’ tutti, a fine marzo ancora non conosciamo una Juve ideale, con una squadra titolare con dei ruoli definiti. E non conosciamo il valore degli acquisti: sappiamo quello economico, che è altissimo, ma quello del rendimento ancora no”. 

    Tudor, che nel tempo ha dimostrato di avere un senso di appartenenza nei colori bianconeri, da tecnico del Verona disse che Osimhen era tra i più forti della Serie A, ma che il più forte secondo lui era Vlahovic: “Io credo che dopo la fine dell’esperienza col Marsiglia ci sia stato anche un corteggiamento o comunque un avvicinamento con la Juventus, e quello aveva affrettato anche il venir via da un posto dove aveva fatto benissimo. Tudor si è incontrato due volte, prima da giocatore e poi da vice allenatore: lui è un uomo che fa bene e fa in fretta. Nella sua carriera è curioso come non resista, perché probabilmente è molto esigente. Poco o tanto che sia stato, dovunque è stato ha fatto bene. Secondo me la Juve gli chiede questo, di fare bene in fretta in questi mesi, e dare un senso a questa stagione. Questa stagione ha perso il senso iniziale, che era quello di superare e ricominciare, ora serve conservare, e quindi arrivare almeno al posto Champions e anche un po’ un posto nella storia, perché la Juve non può chiudere l’annata con queste prestazioni. Curiosa la battuta su Vlahovic: c’è anche un po’ di sindacalismo slavo, c’è il ceppo. Poi è un’opinione che non condivido, Osimhen per me è superiore. Però negli obiettivi di queste ultime partite c’è sicuramente anche quello di rimettere in campo Vlahovic: comunque lui è della Juventus, mentre Kolo Muani no. Quest’ultimo deve o doveva aiutare la Juventus e sbloccarne l’attacco, ma Vlahovic invece è un calciatore bianconero. Non so per quanto ancora lo sarà, ma anche se devi piazzarlo sul mercato serve farlo vedere. Dall’esonero di Allegri in poi nessuna scelta della Juve ha indicato la strada per risolvere i problemi, e nemmeno ci ha indicato l’analisi di quale sia il problema. Apro una parentesi: curiosamente sono arrivati 2 esoneri in 10 mesi da un club che di solito non esonera mai. Questo ci racconta che è cambiata la Juventus che conoscevamo: è cambiata la proprietà anche se è la stessa famiglia, cambiato quanto la proprietà può incidere sul calcio italiano e sul Paese in generale”.
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    Juve LIVE, segui la partita contro il Como in diretta

    21:54

    Subito Como!

    Subito pericolosa la formazione di Fabregas, che costringe ancora una volta Di Gregorio a respingere su Nico Paz che calcia di prima su assist di Diao. Il portiere bianconero evita lo svantaggio con il piede. 

    21:52

    Si ricomincia! Fuori Savona: c’è Kelly

    Inizia il 2º tempo. Subito cambio per la Juve: Kelly per Savona. 

    21:50

    Como: possesso palla e tiri in porta

    Il Como chiude il primo tempo con il 60% di possesso palla, con 3 tiri in porta su 9 contro i 2 degli ospiti sui 3 complessivi. Sono invece 7 i calci d’angolo conquistati dai Lariani: solo 1 il corner calciato dai bianconeri.  

    21:48

    Kolo Muani: dopo Tevez, superato anche Baggio

    Con la 4ª rete messa a segno nelle prime 3 gare disputate con la maglia della Juve, il francese ha superato sia il record di 2 reti di Carlos Tevez che quello di Roberto Baggio, autore di 3 reti nelle prime 3 gare in bianconero nella stagione 1990/91.

    21:40

    Como-Juve, 1-1 al 45′: il commento

    Più Como che Juve in questi primi 45 minuti di gioco. I padroni di casa prevalgono sulla destra grazie alle incursioni di Strefezza e alle letture di Nico Paz. A pagarne le spese è Savona, che rimedia acnhe un giallo per un fallo sull’ex Lecce. Poi, il lampo di Kolo Muani, che ancora una volta fa a sportellate verso la porta e gela il Sinigaglia. Ma gli uomini di Fabregas non ci stanno e pareggiano i conti con la complicità di un errore di Koopmeiners che si lascia portar via palla da Cutrone – a  seconda metà di stagione inoltrata, si cerca ancora il tanto atteso (e pagato) Koop – . L’ex Milan la butta dentro e Diao firma l’1-1 nel momento peggiore. Un minuto dopo infatti, Abisso manda tutti negli spogliatoi.

    21:34

    Fine primo tempo

    Duplice fischio al Sinigaglia: 1-1 il parziale.

    21:33

    1-1 Como: Diao

    I padroni di casa pareggiano i conti. Decisivo il recupero di Cutrone su Koopmeiners che anticipa il cross in area ricevuto da Diao che di testa firma l’1-1 (45’+1′). 

    21:32

    Nico Paz di testa: il Como non molla

    I Lariani non si abbattono e tornano nell’area ospite, dove Strefezza serve in area un traversone intercettato di testa da Nico Paz. L’argentino però non inquadra la porta. 

    21:29

    Reazione Juve

    Altro bel segnale restituito dagli uomini di Motta, che nonostante le difficoltà iniziali riescono comunque a trovare la via del gol. E questa volta, senza dovere neppure rimontare lo svantaggio. 

    21:26

    Ammonito Valle

    Giallo anche per il difensore dei Lariani (37′).

    21:24

    Ancora Kolo Muani: 4º gol in 3 partit e

    Dopo il vantaggio di Napoli e la doppietta contro l’Empoli, l’ex Psg lascia ancora una volta il segno. Il francese finalizza il contropiede dei bianconeri, vincendo l’uno contro uno con il portiere con un destro imprendibile che vale il vantaggio. È il 4º gol nelle ultime 3 partite di campionato. 

    21:22

    Kolo Muani! 1-0 Juventus!

    Juve in vantaggio! Il francese sblocca le marcature al 34′.

    21:20

    Ci prova Nico Gonzalez: palla alta

    L’argentino ci prova di sinistro ma il tiro termina alto sopra la traversa.

    21:18

    Ammonito Savona

    Cartellino giallo per il difensore bianconero (28′), sanzionato per l’intervento su Strefezza. 

    21:17

    Nico Paz-Strefezza: la Juve si difende

    Crescono i pericoli sull’asse Nico Paz-Strefezza. L’argetino è ispiratissimo e legge bene il gioco, servendo il compagno che si buca ancora una volta la difesa bianconera e calcia in porta.

    21:14

    Gatti di testa: nessun problema per Butez

    Il difensore bianconero ci prova di testa, ma il tentativo non impensierisce il portiere dei Lariani che blocca il pallone: 0-0 al 26′.

    21:12

    Il Como continua a pressare

    Como messo benissimo in campo. Gli uomini di Fabregas costruiscono sulla trequarti e risalgono in velocità per inibire le manovre offensive dei bianconeri: Nico Gonzalez arginato a ogni iniziativa.  

    21:10

    Da Cunha da fuori: angolo Como

    Ci prova anche Da Cunha da fuori area, dopo aver ricevuto palla da Nico Paz. Di Gregorio respinge in corner.

    21:07

    Juve: 0 tiri in porta al 20′

    Al 20′ minuto, il Como è in vantaggio di 4 tiri di cui 1 in porta: 4 anche i calci d’angolo conquistati. Ancora a secco invece la formazione di Motta. 

    21:03

    Savona in affanno su Strefezza

    Il difensore bianconero soffre le incursioni dell’esterno del Como, che calcia da posizione defilata e conquista il 4º calcio d’angolo. Fatica a ripartire la Juve dopo 15 minuti di gioco. 

    20:59

    Ancora Como! Di Gregorio dice no a Nico Paz

    Sfiorano il vantaggio i Lariani, con Nico Paz che riceve palla in area da Strefezza e chiama in causa Di Gregorio che con la punta delle dita devia in angolo. È la prima grande occasione del match. La Juve soffre la pressione alta del Como subendone troppo facilmente le incursioni in area.

    20:54

    Cutrone pericoloso, palla respinta!

    La formazione di Fabregas alza subito l’asticella e costringe la difesa ospite a respingere sulla conculsione a rete di Cutrone. 

    20:52

    Al Como i primi 2 corner

    È dei padroni di casa il primo calcio d’angolo dell’incontro, che conquistano subito anche il secondo dopo una nuova deviazione. Valle è l’ultimo a calciare dalla distanza ma senza inquadrare la porta. 

    20:47

    Si comincia!

    È iniziata Como-Juventus. Ai bianconeri il primo pallone dell’incontro.

    20:45

    Juve: a novembre le ultime 2 vittorie consecutive

    L’ultima volta che i bianconeri si sono aggiudicati 2 incontri consecutivi rimanda alla sfide contro Udinese e Torino del 2 e 9 novembre, entrambe vinte per 2-0. 

    20:41

    Manca poco a Como-Juve

    Ancora pochi minuti prima del fischio d’inizio di Como-Juventus.

    20:27

    Giuntoli: “Momento difficile. Dobbiamo vincere”

    “È sempre tutto sullo spalle del club, del mister e dei ragazzi – ha detto a Sky – . Dobbiamo lottare sempre tutti insieme. È stato un periodo difficile perché siamo stati tanti mesi sotto numero e non ci hanno permesso di fare rotazioni. Siamo contenti del mercato che abbiamo fatto. Dobbiamo affrontare le gare una per volta. Ci è mancata continuità nei risultati. Diventa fondamentale vincere anche per questo motivo. Motta ha provato Kolo Muani e Vlahovic anche insieme, possono giocare insieme anche con gli altri attaccanti. Le decisioni vanno prese in base agli avversarsi. Rimpianto per Kean? Noi pensiamo di avere parco attaccanti molto valido. Pensiamo alla Juventus e non agli altri. Abbiamo cercato di sopperire con questi tre difensori che ci daranno sicuramente una mano – ha aggiunto a Dazn – . Dopo l’infortunio di Milik abbiamo cercato un rinforzo sul mercato. Abbiamo trovato questa opportunità e l’abbiamo colta al volo. Kolo è un giocatore molto importante e può giocare sia prima punta che esterno. Può giocare anche con tutti gli altri attaccanti. Cambiaso? C’è stato l’interesse di un importante club inglese che poi non si è concretizzato. Niente di strano. Abbiamo tanti ragazzi giovani che interessano ma ce li teniamo stretti. La Juventus ha sempre il dovere e la voglia di fare il massimo in tutte le competizioni”.

    20:20

    Fabregas: “Yildiz? Sono innamorato”

    “Difficoltà è una parola negativa, oggi vogliamo energia e positività e dopo la partita vediamo che succede – ha dichiarato ai microfoni Sky – . Ho fatto tanta esperienza dalla prima contro la Juventus. Allenamento dopo allenamento e partita dopo partita. Sono giovane e per me è un piacere essere qua e affrontare squadre come la Juventus. Serve una bella atmosfera al Sinigaglia per mettere in difficoltà la Juve. Partita per Nico Paz? Assolutamente si. Il calcio è molto veloce. Abbiamo provato a portare i giocatori pronti per quello che vogliamo fare – ha aggiunto a Dazn – C’è tutto un processo di adattamento, ma devo fare capire ai ragazzi che devono darsi da fare subito. Abbiamo un’emergenza a livello di numeri in difesa. Sono sicuro che il messaggio sia entrato nella testa dei giocatori. Anche dei nuovi arrivati. Dobbiamo guardare alle squadre a cui vogliamo somigliare. La Juve è una grande squadra che ha iniziato un progetto nuovo con un allenatore moderno e giovane. Alla Juve si deve vincere oggi oggi oggi, ma nel calcio ci vuol tempo. In panchina ci sono giocatori da 50 milioni. Yilidz e Nico Paz? La gente vuole talento. Yildiz mi è panciuto molto all’andata. Si vedeva qualcosa di diverso. Qualità e talento. Sono innamorato di questo tipo di giocatore”.

    20:17

    Savona: “Obiettivo Nazionale”

    “Non mi sarei mai aspettato di diventare un titolare della Juve. Ricordo l’esordio all’andata davanti ai nostri tifosi. Una sensazione indimenticabile per me. Il Como è cambiato, è molto tecnico e con grandi giocatori di talento soprattutto davanti. Non sarà semplice. Spalletti? È motivo d’orgoglio che il ct della Nazionale venga a guardare le partite del nostro campionato. La Nazionale è un obiettivo e lo sarà sempre”.

    20:03

    Como-Juventus 37 anni dopo

    La Juventus torna a giocare al Sinigaglia per la prima volta dal 9 ottobre 1988, quando i bianconeri si imposero per 3-0: reti di De Agostini, Laudrup e Buso. In panchina sedeva Zoff. Le due formazioni si sono poi ritrovate nel 2003, affrontandosi però sul campo neutro di Piacenza. 

    19:54

    Motta schiera la stessa formazione per la 2ª volta consecutiva

    Il tecnico bianconero non schierava la stessa formazione per due incontri consecutivi dalla 2ª e 3ª giornata di campionato contro Verona e Roma.

    19:47

    Como-Juventus: le formazioni ufficiali

    COMO (4-2-3-1): Butez; Smolcic, Goldaniga, Dossena, Valle; Perrone, Da Cunha; Strefezza, Nico Paz, Diao; Cutrone. Allenatore: Fabregas.

    A disposizione: Vigorito, Reina, Iovine, Douvikas, Jack, Ikoné, Engelhardt, Braunoder, Chinetti, Van der Brempt, Caqueret, Lesjack. 

    JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Weah, Gatti, Veiga, Savona; Locatelli, Koopmeiners; Nico Gonzalez, McKennie, Yildiz; Kolo Muani. Allenatore: Motta. 

    A disposizione: Perin, Pinsoglio, Alberto Costa, Kelly, Rouhi, Thuram, Douglas Luiz, Adzic, Conceiçao, Mbangula, Vlahovic. 

    19:35

    Como-Juve: la designazione arbitrale

    Questa la designazione arbitrale della sfida al Sinigaglia:

    Arbitro: Abisso 

    Assistenti: Vecchi-Bahri 

    IV ufficiale: Monaldi 

    Var: Guida

    Ass. Var.: Maggioni

    19:30

    Juve-Como: il tris dell’andata

    La sfida di andata tra Juve e Como si è tenuta il 19 agosto allo Stadium in occasione del match inaugurale del campionato. La formazione di Motta esordì nel migliore dei modi imponendosi per 3-0: risultato che ha visto Mbangula segnare la prima marcatura dei bianconeri in Serie A (23’), seguita da quelle di Weah (45’+1’) e Cambiaso (90’+1’)

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    Stadio Giuseppe Sinigaglia, Como LEGGI TUTTO

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    Diretta Juventus-Empoli ore 12.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    La Juventus ospita l’Empoli nell’incontro valido per la 23ª giornata di Serie A. Gli uomini di Motta non possono più sbagliare, il bilancio stagionale si è appesantito con la prima sconfitta in campionato sul campo del Napoli, seguita dal 2º ko in Champions contro il Benfica allo Stadium. Risultati che hanno lasciato l’amaro in bocca per l’inadeguatezza dell’approccio e le discutibili scelte del tecnico nel distribuire i ruoli secondo criteri non sempre chiari ma evitentemente inefficaci. Contro la formazione di D’Aversa, i bianconeri sono dunque chiamati a ritrovare una vittoria che manca dal 18 gennaio, quando il 2-0 sul Milan convinse l’ambiente che si fosse finalmente imboccata la strada della continuità. E invece, la trasferta di Brugge e il secondo tempo del Maradona hanno lasciato seri dubbi sulla solidità del nuovo progetto. C’è chi predica pazienza, ma la classifica non concede ulteriori ritardi. La Lazio, che lunedì 3 sarà ospite del Cagliari, è distante 2 lunghezze, ma il Bologna è riuscito nell’aggancio superando in Casa il Como. Il calendario mette poi in programma l’uscita al Sinigaglia (07/02) prima del doppio appuntamento dei playoff di Champions contro il Psv (11/02 e 19/02), intervallato dalla sfida interna con l’Inter di Inzaghi (16/02) – che alle ore 18 scenderà in campo a San Siro per il derby della Madonnina – . Insomma, vincere è un dovere. Dall’altra parte del campo, ci saranno i toscani reduci dal pareggio con il Bologna e con una classifica che la vede impegnata nella lotta salvezza con 21 punti e a un sola lunghezza dal terzultimo posto. La prossima giornata c’è il Milan al Castellani.

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    Diretta Juventus-Empoli: streaming e diretta tv

    L’incontro tra le formazioni di Motta e D’Aversa è in programma domenica 2 febbraio alle ore 12.30 presso l’Allianz Stadium di Torino. Sarà possibile assistere all’evento in diretta streaming sulla piattaforma Dazn e in pay tv sul canale Sky Zona Dazn 1 (214).

    Segui la diretta di Juventus-Empoli su Tuttosport.com

    Juventus-Empoli: le probabili formazioni

    JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Veiga, Weah; Locatelli, McKennie; Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz; Kolo Muani. Allenatore: Thiago Motta.

    A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rouhi, Alberto Costa, Douglas Luiz, Fagioli, Adzic, Thuram, Conceicao, Mbangula, Vlahovic. 

    Indisponibili: Bremer, Cabal, Cambiaso, Kalulu, Milik.

    Squalificati: nessuno.

    Diffidati: Fagioli, Cambiaso.

    EMPOLI (3-4-2-1): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, De Sciglio; Gyasi, Henderson, Maleh, Cacace; Esposito, Fazzini; Colombo. Allenatore: D’Aversa. 

    A disposizione: Silvestri, Seghetti, Sambia, Gravelo, Anjorin, Zurkowski, Tosto, Marianucci, Bacci, Bembnista, Konate.

    Indisponibili: Brancolini, Ebuehi, Haas, Pellegri, Sazonov, Solbakken, Viti. 

    Squalificati: Grassi, Pezzella.

    Diffidati: Cacace.

    Arbitro: Zufferli (Udine). Assistenti: Mondin-Mokhtar. IV Uomo: Perri. Var: Camplone. Ass. Var: Marini.

    Juventus-Empoli: scopri tutte le quote. LEGGI TUTTO

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    Calendario Juve, anticipi e posticipi Serie A dalla 24ª alla 26ª giornata

    Como-Juventus: venerdì 7 febbraio, ore 20:45 (Dazn/Sky)

    Juventus-Inter: domenica 16 febbraio, ore 20:45 (Dazn)

    Cagliari-Juventus: domenica 23 febbraio, ore 20:45 (Dazn)

    Serie A: il calendario della 24ª giornata

    07/02/2025 Venerdì Como-Juventus DAZN/SKY

    08/02/2025 Sabato 15.00 Hellas Verona-Atalanta DAZN

    08/02/2025 Sabato 18.00 Empoli-Milan DAZN

    08/02/2025 Sabato 20.45 Torino-Genoa DAZN/SKY

    09/02/2025 Domenica 12.30 Venezia-Roma DAZN

    09/02/2025 Domenica 15.00 Cagliari-Parma DAZN

    09/02/2025 Domenica 15.00 Lazio-Monza DAZN

    09/02/2025 Domenica 18.00 Lecce-Bologna DAZN/SKY

    09/02/2025 Domenica 20.45 Napoli-Udinese DAZN

    10/02/2025 Lunedì 20.45 Inter-Fiorentina DAZN

    Serie A: il calendario della 25ª giornata

    14/02/2025 Venerdì 20.45 Bologna-Torino DAZN

    15/02/2025 Sabato 15.00 Atalanta-Cagliari DAZN

    15/02/2025 Sabato 18.00 Lazio-Napoli DAZN

    15/02/2025 Sabato 20.45 Milan-Hellas Verona DAZN/SKY

    16/02/2025 Domenica 12.30 Fiorentina-Como DAZN

    16/02/2025 Domenica 15.00 Monza-Lecce DAZN

    16/02/2025 Domenica 15.00 Udinese-Empoli DAZN

    16/02/2025 Domenica 18.00 Parma-Roma DAZN/SKY

    16/02/2025 Domenica 20.45 Juventus-Inter DAZN

    17/02/2025 Lunedì 20.45 Genoa-Venezia DAZN/SKY

    Serie A: il calendario della 26ª giornata

    21/02/2025 Venerdì 20.45 Lecce-Udinese DAZN

    22/02/2025 Sabato 15.00 Parma-Bologna DAZN

    22/02/2025 Sabato 15.00 Venezia-Lazio DAZN

    22/02/2025 Sabato 18.00 Torino-Milan DAZN

    22/02/2025 Sabato 20.45 Inter-Genoa DAZN/SKY

    23/02/2025 Domenica 12.30 Como-Napoli DAZN

    23/02/2025 Domenica 15.00 Hellas Verona-Fiorentina DAZN

    23/02/2025 Domenica 18.00 Empoli-Atalanta DAZN/SKY

    23/02/2025 Domenica 20.45 Cagliari-Juventus DAZN

    24/02/2025 Lunedì 20.45 Roma-Monza DAZN/SKY

    Sono state inoltre rese note le date dei recuperi di Bologna-Milan, rimandata per maltempo, e Fiorentina-Inter, sospesa a causa del malore che ha colpito il centrocampista della Viola Edoardo Bove, nonché delle gare di Coppa Italia Juventus-Empoli e Inter-Lazio valide per i quarti di finale del torneo. LEGGI TUTTO

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    Come sta Conceicao? L’esito degli esami dopo l’infortunio prima del Milan

    Conceicao in campo con il Torino? La situazione
    Scongiurato il peggio, le condizioni del calciatore portoghese saranno valutate quotidianamente, ma la sua presenza nel derby con il Torino, in programma sabato alle 18, è a forte rischio. Inoltre, Thiago Motta dovrà rinunciare certamente a capitan Manuel Locatelli, squalificato per un turno per somma di ammonizioni. Non si apre nel migliore dei modi uno dei periodi chiave per la Juventus, che sarà impegnata in un tour de force che dirà molto sul futuro dei bianconeri.
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    “Cosa non sta funzionando nella Juve. Vlahovic? In un club così non basta mai”

    “La Juventus è una squadra alla ricerca della propria identità. L’idea alla base del progetto è chiara, ma i bianconeri non hanno ancora trovato quel filo conduttore che permetta loro di essere competitivi, a pieno titolo, ai massimi livelli”.
    Il processo di crescita sarebbe potuto o dovuto essere più veloce?
    “Nel calcio, quando si scende in campo, si pensa sempre di essere pronti a vincere. Ma la realtà è che un progetto nascente, con un allenatore nuovo, tanti giocatori nuovi e pure una dirigenza nuova, necessita di tempo. È fisiologico, al fine di assorbire al meglio tutti i concetti inediti”.
    Ma ha intravisto aspetti che possano far pensare a un progetto vincente?
    “La Juventus, nel concreto, è ancora alla ricerca di qualcosa, ma almeno nella teoria ci sono aspetti già lampanti. Ancora manca quel tocco di magia che, all’improvviso e spesso senza preavviso, dà un senso a tutto, permettendo di creare gioco e produrre occasioni con continuità. Quella scintilla deve ancora scoccare, ma il tempo provvederà”.
    Cosa non ha funzionato, fino a questo momento?
    “Ci sono sicuramente delle attenuanti, a partire dagli infortuni. Non ci si può scordare del fatto che la squadra stia facendo a meno di Bremer, per esempio, uno dei centrali più forti al mondo. Guardate il City di Guardiola: ha perso un equilibratore come Rodri e sembra non funzioni più nulla. E poi…”.
    E poi?
    “E poi ci sono tanti giovani. Che stanno pure facendo bene, ma anche in questo caso serve pazienza: giocare nella Juventus non è come giocare in altre squadre. Tutti vogliono vincere, ma alcuni club non hanno alternativa: vale per i bianconeri come per Real Madrid, Bayern Monaco, Manchester United. E Milan”. LEGGI TUTTO