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    Ramsey, l'assist pazzesco con la maglia del Galles è virale sul web

    Dopo l’esperienza in Scozia con i Glasgow Rangers, Aaron Ramsey, che non verrà riscattato dal club scozzere, è pronto a tornare a Torino. Le intenzioni della Juve però sono chiare: il centrocampista gallese non fa più parte del progetto e al momento la via più percorribile sembra quella della separazione che potrebbe arrivare tramite la risoluzione consensuale del contratto. In attesa di conoscere il suo futuro, Ramsey è impegnato nelle sfide di Nations League con la sua nazionale e proprio con la maglia del Galles si è reso protagonista di una giocata che è diventata subito virale sul web.Guarda la galleryRamsey sbaglia il rigore decisivo, i social non perdonano FOTO

    Ramsey e l’assist a Johnson: tifosi increduli

    Nella sfida di Nations League tra Galles e Belgio, finita in parità, il centrocampista gallese di proprietà della Juve ha dato spettacolo lasciando increduli i tifosi. Dopo essere entrato in campo nella ripresa, è stato proprio Ramsey il protagonista della giocata che ha permesso al club scozzese di pareggiare la partita. L’azione del gallese, che ha prima agganciato il pallone in scivolata e poi ha fornito l’assist a Johnson con una splendida ‘ruleta’ di tacco, ha  impressionato i tifosi che non hanno perso tempo e subito hanno commentato attraverso i social.: alcuni hanno pensato a un colpo di fortuna, altri invece ritengono che la giocata dell’anno sia stata proprio voluta. LEGGI TUTTO

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    Juve, perchè Rabiot va al Max. E perchè potrebbe comunque partire

    Se solo segnasse qualche gol, potrebbe essere il nuovo Khedira: criticato da una buona fetta di tifosi e opinione pubblica, imprescindible per Massimiliano Allegri. In effetti all’inizio della scorsa stagione il tecnico bianconero lo aveva anche detto, ad Adrien Rabiot, che con i suoi mezzi avrebbe dovuto realizzare 10 reti. Salvo ricredersi dopo qualche mese, verificato che, pur tra tante qualità, il francese quella di vedere la porta non la possiede. O perlomeno non è ancora riuscito a tirarla fuori, assieme ad altre doti relative alla fase offensiva: ed è il mix tra questa lacuna e l’ingaggio da 7 milioni a stagione una delle ragioni principali delle critiche. […] Un rinnovo ora è da escludere, visto che probabilmente la proposta dovrebbe essere al ribasso. Così esiste il rischio che la Juventus possa perdere Rabiot a parametro zero la prossima estate: poco male dal punto di vista economico, visto che a parametro zero era stato anche ingaggiato.Sullo stesso argomentoRabiot: “Ho un contratto con la Juve e non voglio andare via”Juventus

    Proprio per questo, però, venderlo adesso consentirebbe di realizzare una plusvalenza pari all’intera cifra incassata e di risparmiare più di nove milioni di ingaggio lordo (il francese beneficia delle agevolazioni del decreto crescita). Introiti e risparmi che potrebbero essere funzionali all’opera di rafforzamento che non si fermerà a Pogba. Ovviamente, oltre a un’offerta tale da convincere la Juventus (compreso Allegri), perché l’esperienza torinese di Rabiot si chiuda in anticipo dovrebbe arrivarne anche una tale da convincere lui, che sta bene in bianconero e sarebbe avvantaggiato andandosene eventualmente tra un anno da svincolato. Manchester United e Newcastle potrebbero provarci, ma è probabile che Allegri possa contare sul suo pupillo anche nella prossima stagione: magari sperando di vederlo diventare in tutto e per tutto un “nuovo Khedira”.

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    Sullo stesso argomentoJuve, visto il centrocampo Real? Con Tchouameni ne ha 6 da urloCalcio Estero LEGGI TUTTO

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    Di Maria alla Juve, la risposta è imminente: c'è ottimismo

    Il tempo delle attese è finito, comincia quello delle risposte. È una settimana importante per la Juventus su due fronti aperti da tempo. Di Paul Pogba scriviamo a pagina 11, qui l’attenzione è puntata su Angel Di Maria. Il nome dell’argentino è, insieme con quello del francese, simbolicamente cerchiato di rosso sul tabellino di Massimiliano Allegri. […] Per averlo il club bianconero non ha insistito sull’ipotesi di un biennale, che avrebbe permesso di usufruire delle agevolazioni fiscali del Decreto Crescita. Di Maria vuole concedersi un anno soltanto in Europa, in ottica Mondiale, per poi rientrare a casa e giocare di nuovo con quel Rosario Central salutato nel 2007.Sullo stesso argomentoJuve, Di Maria verso il sì: la decisione in 72 oreCalciomercato Juventus

    E la Juventus gli ha subito offerto un annuale da 7 milioni più bonus. Una volta avanzata la proposta, alla Continassa attendono una risposta per non ritrovarsi a dover portare al dunque le altre trattative messe su un tavolo. Di Maria non è che abbia molte soluzioni alternative da esaminare. Quella del Benfica è durata lo spazio di un’indiscrezione. Quella del Barcellona dovrebbe fermarsi a livello delle intenzioni, nonostante il parere favorevole della famiglia a un ritorno in Spagna dopo la parentesi vissuta con il Real Madrid dal 2010 al 2014.

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    Sullo stesso argomentoDi Maria, attesa Juve tra feste in famiglia e mateJuventus LEGGI TUTTO

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    Juve e Allegri, nessuna distrazione: serve una super partenza

    TORINO – Primo comandamento dell’anno secondo dell’era Allegri bis: evitare la partenza con il freno a mano tirato della passata stagione. Quando la Juventus aveva racimolato appena due punti (pareggi di Udine e con il Milan) dopo quattro giornate (sconfitte contro Empoli e Napoli) e, alla decima, stazionava al settimo posto (insieme con la Fiorentina) con 15 punti, a 13 lunghezze di distanza dalle capolista Napoli e Milan. Poi è iniziata la rincorsa, ma l’ampio ritardo e qualche altro incidente di percorso hanno impedito alla squadra bianconera di alzare la Coppa scudetto, come invece era accaduto nel 2015-16, stagione in cui Buffon e compagni erano riusciti nel miracolo di vincere il tricolore sebbene fossero dodicesimi – con 12 punti – alla 10ª giornata.
    Chiellini svuota l’armadietto: commovente post sui social
    Preparazione estiva mirata
    Memore di queste partenze a handicap (due su sei, a dire la verità), il tecnico livornese vuole mettere subito benzina nel serbatoio con una preparazione estiva mirata a un avvio sprintoso, all’assalto delle avversarie, per incamerare punti e fiducia, tanto più in un campionato anomalo come quello del 2022-23. Non è infatti mai accaduto prima che a metà novembre, quando ci sarà lo stop per i Mondiali in Qatar, si sarà già giocata tutta la fase a gironi di Champions League e quasi metà campionato (15 giornate su 38): il calendario prevede un’alta concentrazione di partite, con tante settimane consecutive in cui la squadra avrà doppi impegni – tra Champions e turni infrasettimanali – e non potrà svolgere i normali allenamenti, ma passerà dallo scarico post gara alla rifinitura pre partita. Una partenza con il diesel rischierebbe, se non di vedere compromessa già in autunno l’intera annata, comunque di demoralizzare l’ambiente perché la squadra non avrebbe l’opportunità di rimediare subito, visto che il campionato si fermerà per un mese e mezzo. Al contrario, arrivare a metà novembre in vetta a una classifica, che rimarrà tale e quale fino al nuovo anno, darebbe sicuramente slancio al momento della ripresa.
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    Vlahovic il primo a tornare
    Allegri spiegherà con chiarezza i suoi propositi, e soprattutto gli errori da evitare, alla squadra al momento del raduno, con il rientro scaglionato dei giocatori: Dusan Vlahovic sarà il primo a fare ritorno alla Continassa lunedì 4 luglio e, in quella settimana, via via arriveranno anche i compagni vecchi e nuovi. Fondamentali saranno i primi dieci giorni di ritiro, nel centro sportivo bianconero, dove si getteranno le basi della preparazione, visto che poi la Juventus volerà negli Stati Uniti per la tournée estiva e, al rientro, sarà impegnata in altre amichevoli. A differenza degli altri anni, anche i preparatori dovranno cambiare metodologia negli allenamenti perché la stagione è divisa a metà: non si cercherà di mantenere una condizione quanto più costante possibile, ma si sfrutterà la freschezza dell’inizio fino allo stop. Poi, per la ripresa di gennaio, si dovrà procedere con una nuova preparazione considerando che nella stessa squadra conviveranno giocatori che hanno partecipato al Mondiale, con dispendio di energie fisiche e mentali, e giocatori che invece i Mondiali li hanno visti in tv. LEGGI TUTTO

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    Juve, omaggio a due ex: “Buon compleanno a Isla e a Vignola”

    TORINO – La Juve non dimentica i suoi ex e oggi, domenica 12 giugno, ne celebra due in particolare. “Oggi è il compleanno di Mauricio Isla. Tanti auguri” ha twittato il club bianconero omaggiando il 34enne cileno, che ora gioca con i brasiliano del Flamengo ed è stato juventino dal dal 2012 al 2015 (con in mezzo una parentesi in prestito agli inglesi del Qpr). Con il Cile ha vinto due volte la Copa America (2015 e 2016) mentre in bianconero ha vinto due scudetti (nel 2013 e nel 2014) e due volte la Supercoppa italiana (2013 e 2015).
    Buon compleanno anche a Vignola
    DI anni ne compie invece 63 Beniamino Vignola al quale, sempre sui social, arriva il “buon compleanno” della Juve con cui ha vissuto due parentesi: dal 1983 al 1985 e poi dal 1986 al 1988 con in mezzo una stagione nel Verona, in cui aveva iniziato la carriera. Ricco il suo palmares juventno, con uno scudetto (1983-84), una Coppa delle Coppe (1983-84), una Supercoppa Uefa (1984) e la Coppa dei Campioni alzata il 29 maggio del 1985 nella tragica serata dell’Heysel.
    Guarda la galleryJuve, il ricordo sulla Mole Antonelliana per le vittime dell’Heysel LEGGI TUTTO

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    A Bola: “Juve su David Neres se salta l'affare Di Maria”

    LISBONA (Portogallo) – Continua a lavorare sul mercato la Juventus per rinforzare la rosa da mettere a disposizione di Max Allegri in vista della prossima stagione. Il nodo da sciogliere è quello legato ad Angel Di Maria, da settimane in orbita bianconera, ma non ancora deciso a trasferirsi in quel di Torino. Il club studia le alternative qualora dovesse saltare l’operazione per l’argentino ex Psg e per “A Bola” sarebbe già stata individuata l’alternativa. Secondo il quotidiano portoghese, la Juve sarebbe interessata all’acquisto di David Neres dello Shakhtar Donetsk per il quale sarebbe già stata formalizzata l’offerta di 10 milioni di euro. Sul 25enne brasiliano è forte l’interesse anche del Benfica che avrebbe già raggiunto un accordo con il club ucraino, ma con la Juve alla finestra, l’ex Ajax non si sarebbe ancora deciso nel firmare con i portoghesi. LEGGI TUTTO

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    La Juve aspetta Di Maria ma non in eterno e non cambia offerta

    TORINO – La Juventus aspetta. Ma non lo farà molto a lungo. Per classe, esperienza, carisma, mentalità vincente, vale la pena attendere che Angel Di Maria rifletta prima di scegliere la maglia da indossare nella sua ultima stagione in Europa. Le esigenze di un’annata che vedrà il campionato di Serie A iniziare per la prima volta prima di ferragosto a causa del Mondiale in programma a novembre e dicembre, però, impongono di anticipare anche i tempi delle trattative, rispetto ad estati normali. La società bianconera vuole che fin dall’inizio del ritiro, previsto ai primi di luglio, Massimiliano Allegri abbia a disposizione almeno due nuovi innesti e che uno di questi sia il giocatore destinato a rinforzare il reparto offensivo.Guarda la galleryJuve, non solo Di Maria per l’attacco: il borsino del mercato

    Quel giocatore, è ormai noto, nei piani bianconeri è Di Maria: ritenuto ideale per valore assoluto, per caratteristiche perfette per esaltare Dusan Vlahovic, per personalità ed esperienza che gli permetterebbero di non sentire minimamente né il peso della maglia della Juve, né quello del confronto con Paulo Dybala. Pazienza se ha 34 anni e se è deciso a rimanere in Europa soltanto un’altra stagione: al suo erede la Juventus preferirebbe pensare tra 12 mesi, forte di un Vlahovic e di un Chiesa nel frattempo ulteriormente cresciuti e maturati e con un budget non intaccato da un’operazione pesante come quella per il serbo, fatta a gennaio ma in realtà un’anticipazione del mercato estivo.

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    Sullo stesso argomentoJuve o Barcellona? Intanto Di Maria posa con la maglia del Rosario Central…Calciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve su Arnautovic per aiutare Vlahovic (ma ci vuole un altro gioco)

    Nel campionato vinto dal Milan (69 gol fatti), davanti all’Inter (84) e al Napoli (74), la Juve, quarta, ha segnato 57 reti, 20 meno della Lazio, quinta; 2 meno della Roma, sesta e della Fiorentina, settima; 9 meno dell’Atalanta, ottava e del Verona, nono; 7 meno del Sassuolo, undicesimo. Gli attaccanti a disposizione di Allegri hanno fornito questo rendimento: Vlahovic, 21 presenze e 9 reti (7 in campionato, in Champions, 1 in Coppa Italia; tesserato il 28 gennaio dalla Juve dopo avere segnato 20 gol in 24 partite, fra campionato e coppa Italia): Dybala; 39 presenze e 15 reti (10 in campionato, 3 in Champions e 2 in Coppa Italia); ; Morata 48 presenze e 12 reti (9 in campionato, 2 in Coppa Italia, 1 in Champions); Kean 42 presenze e 6 reti (5 in campionato e 1 in Champions).Sullo stesso argomentoArnautovic-Juve, c’è l’incontro: tutti i dettagliCalciomercato Juventus

    I due binari

    Si capisce perché, in questo momento, sul mercato la Juve viaggi su due binari: il primo si chiama Morata e la trattativa per la conferma dello spagnolo promette bene, ma l’esito dipenderà molto dall’Atletico; il secondo si chiama Arnautovic che nel Bologna, cui è legato per altre due stagioni, si è prepotentemente rilanciato: 48 partite, 15 gol (14 in campionato, 1 in Coppa Italia) e 5 assist. Per le sue caratteristiche tecniche e atletiche, alla Continassa l’austriaco viene considerato l’ideale vice Vlahovic. La Juve ne ha proprio bisogno: punto primo, perché è impensabile che Dusan regga il peso di un’intera stagione fra campionato, Champions, Coppa Italia e Serbia, particolarmente attesa al Mondiale grazie anche all’ascesa verticale del bianconero. Punto secondo, perché, lo dimostrano i numeri che schiacciano le parole, la Juve deve guarire dal mal di gol che l’ha assillata durante l’ultima, grigia stagione. Morata è un attaccante ben diverso da Vlahovic e da Arnautovic; la sua affidabilità tattica è totale così come la sua volontà di rimanere a Torino.

    Un gioco migliore

    Ciò detto, sarà interessante verificare come e quanto cambierà il gioco della squadra di Allegri, il cui finale di campionato ha depresso non soltanto i tifosi, intristendo visibilmente il rendimento di Vlahovic, servito poco e male. Per non dire dell’intero reparto offensivo che, nell’ultima giornata a Firenze, non è riuscito a fare un tiro in porta. Cambiare registro si deve.

    Guarda la galleryJuve, casting vice-Vlahovic: chi scende e chi sale LEGGI TUTTO