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    Calciomercato Juve, la difesa: Molina resta caldo, attesa Koulibaly

    TORINO – Prima Paul Pogba e Angel Di Maria. Ma una volta sbloccate le prime cessioni – occhio anche a Juan Cuadrado – la Juventus ha intenzione di cambiare marcia per Nahuel Molina, laterale destro dell’Argentina e dell’Udinese. L’ex Boca Juniors è l’erede designato del 34enne colombiano per il futuro o per il presente, in caso di addio repentino dell’ex Chelsea e Fiorentina. Ma a prescindere da Cuadrado, alla Continassa hanno intenzione di anticipare la concorrenza su Molina (Atletico Madrid e Arsenal) sfruttando gli ottimi rapporti con il club della famiglia Pozzo. Non a caso ci sono già stati diversi contatti tra i friulani e il ds Federico Cherubini. L’intesa non è ancora stata trovata, ma i dialoghi proseguono e dagli ambienti del mercato filtra ottimismo. La sensazione è che il matrimonio Molina-Juventus convinca tutti, a partire dall’esterno sudamericano. Seppur l’Udinese non sia un club da grandi sconti (l’ex Boca è valutato 25-30 milioni), la fiducia è segnalata in crescita.Sullo stesso argomentoMarino esclusivo: “Molina, la Juve può spuntarla”Calciomercato Juventus

    Koulibaly e Gabriel

     La Juventus continua anche la caccia a un centrale difensivo. Meglio se mancino o abituato a giocare sul centrosinistra per colmare (almeno in parte) il vuoto creatosi con l’addio del capitano Giorgio Chiellini, pronto a buttarsi nell’avventura in Mls con i Los Angeles Fc. Il nome in cima ai pensieri di Massimiliano Allegri e dei dirigenti bianconeri è quello di Kalidou Koulibaly, alle prese con un rinnovo in salita con il Napoli (contratto in scadenza nel 2023). Alla Continassa tengono le antenne dritte per il presente e per il futuro, quando KK potrebbe addirittura svincolarsi (c’è anche il Barcellona).

    Sullo stesso argomentoJuve, il doppio piano per KoulibalyCalciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    De Ligt sprona la Juve: il patto per il futuro

    Matthijs de Ligt non spaventa la Juventus dicendo di voler andar via. Il suo messaggio, dal ritiro della nazionale olandese, vuole essere invece di sprono affinché il club si rinforzi e torni nuovamente a essere competitivo. Nulla di strano, ma un pensiero condiviso dalla stessa società e da milioni di tifosi bianconeri. E anche sulla sua situazione personale, non avverte di non voler prolungare il suo contratto, in scadenza nel 2024, ma sottolinea con profonda onestà che la trattativa per il rinnovo sta proseguendo e che, alla fine, sarà lui a decidere l’ultima parola.Sullo stesso argomentoJuve, De Ligt ‘temporeggia’: “Prolungamento? Al momento giusto deciderò”Juventus

    Il contratto

    È probabile che la firma arrivi. O almeno, la Juventus è cautamente ottimista sulla possibilità di legarsi al difensore olandese fino al 2026. Le parti ne stanno parlando da almeno sei mesi, ma siamo ancora a una fase embrionale, serve tempo. «Al momento sono in corso dei colloqui – dice ai microfoni di Nos Voetbal -, ci sono dei passi da fare e quando sarà il momento deciderò se rinnovare oppure se guardare oltre…». Molto dipenderà dal progetto sportivo della Juventus, se soddisferà le ambizioni dell’olandese, amareggiato per gli ultimi risultati.

    Sullo stesso argomentoCalciomercato Juve, la difesa: Molina resta caldo, attesa KoulibalyCalciomercato Juventus

    «Guardo sempre a ciò che è meglio per me in termini di progetto sportivo. Siamo reduci da due quarti posti consecutivi e non può bastare, è un risultato deludente, dovremo fare dei passi avanti. La Juventus è un club che vuole e deve essere sempre campione». E lui di scudetti ne ha vinto soltanto uno, l’ultimo del ciclo di nove consecutivi: arrivato dall’Ajax per 75 milioni nell’estate del 2019, il difensore lo conquista con la Juventus di Maurizio Sarri, poi l’anno successivo, con Andrea Pirlo in panchina, vince una Coppa Italia e una Supercoppa, in questa stagione, per la prima volta insieme con Massimiliano Allegri, resta invece a digiuno.

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    Sullo stesso argomentoJuve, Allegri si racconta: “De Ligt leader, Locatelli capitan futuro. Conta solo vincere”Juventus LEGGI TUTTO

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    Zaniolo sul mercato: duello Juve-Milan, che succede

    La Juventus sta cercando elementi da inserire sulla fascia nel tridente offensivo, in attesa del recupero di Federico Chiesa. Il Milan sta cercando un giocatore, possibilmente mancino, da schierare tra l’ala destra e la trequarti. Nicolò Zaniolo mette tutti d’accordo in casa rossonera, sia la dirigenza sia Stefano Pioli. E l’azzurro, non più così sicuro di restare alla Roma, è elemento che il club bianconero monitora da tempo, ritenendolo una alternativa credibile sul mercato qualora l’affare Angel Di Maria non andasse in porto. Per questo si torna a duellare sull’asse Torino-Milano, anche se l’avversario stavolta assume i lineamenti dei nuovi campioni d’Italia. Entrambe le società sanno quanto il giocatore costi caro: in casa giallorossa non si scende sotto i 60 milioni.Sullo stesso argomentoJuve, due nodi per il vice VlahovicCalciomercato Juventus

    Ma Claudio Vigorelli, agente dell’esterno, non chiude nessuna porta in questa fase e segue i sondaggi che vengono effettuati sul suo ragazzo, indispettito dal fatto che la società giallorossa abbia rinviato a settembre il discorso rinnovo invece di affrontarlo subito, al termine di una stagione positiva per il club e per il giocatore. Juventus e Milan ritengono la valutazione non alla portata, per questo l’idea è di inserire nella trattativa una contopartita tecnica: Weston McKennie da una parte e Ante Rebic dall’altra sono le carte spendibili, il primo non incedibile (come tutti i giocatori bianconeri) e il secondo non più al centro del progetto rossonero.

    Sullo stesso argomentoJuve, il post di Pogba scatena i tifosi: “Tutti hanno il diritto di essere felici”Calciomercato Juventus

    Eventuali alternative? Per la Juventus non un’alternativa, ma una prima scelta, come Di Maria. Da aggiungere a Domenico Berardi, obiettivo anche del Milan, che tiene sempre osservazione Charles De Ketelaere (Bruges), mentre è in calo Marco Asensio, che chiede un ingaggio troppo generoso per lasciare il Real Madrid. Un particolare da ricordare, infine, legato a Zaniolo. In caso di acquisto, Juventus e Milan darebbero un aiuto economico all’Inter. I nerazzurri hanno infatti diritto al 15% sull’importo della vendita, come stabilito nel contratto per la cessione alla Roma.

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    Sullo stesso argomentoMarino esclusivo: “Molina, la Juve può spuntarla”Calciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve, due nodi per il vice Vlahovic

    Uno degli snodi del mercato Juventus riguarda l’attacco. Tutto (o quasi) ruota intorno ad Alvaro Morata e a Moise Kean, in questo momento lontani – per differenti motivi – dal compito di vice Dusan Vlahovic nella prossima stagione. Il primo, ieri sera protagonista (con gol) nella Spagna contro il Portogallo, vorrebbe restare a Torino, come hanno raccontato i messaggi sociale disseminati lungo lo stagione. Morata si trova benissimo in città, e in bianconero, e non vorrebbe allontanarsi. Il problema è rappresentato dalla sua situazione contrattuale. Lo spagnolo è al secondo anno di prestito dall’ Atletico Madrid, anno in cui l’accordo prevede il possibile riscatto da parte della Juventus. Un’idea che il club bianconero ha anche preso in considerazione, ma soltanto di fronte a un considerevole sconto da parte della controparte biancorossa. Per il cartellino di Morata servono infatti 35 milioni: troppi per la Juventus, che ne mette sul piatto non più di 20, cifra che l’Atletico ritiene bassa. I contatti ci sono ma, finora, non si è arrivati al nocciolo della questione. Per Kean, invece, la questione è meramente tecnica. L’annata dell’azzurro è stata a dir poco complicata, anche se i suoi (pochi) gol hanno risolto più di una situazione difficile.Sullo stesso argomentoSzczesny strizza l’occhio a Pogba: “Tra i più forti del mondo”Calciomercato Juventus

    Quello che non ha convinto è stato il rendimento complessivo del centravanti, apparso fuori dal gioco e poco incisivo se chiamato a partita in coso. Per questo Kean non ha alzato le barricate quando si è ragionato su una sua possibile stagione lontano da Torino, per poter rigenerarsi appieno. Come Morata, anch’egli è in prestito, dall’Everton. Ma, nel suo caso, c’è un obbligo di riscatto per una cifra considerevole (28 milioni), pagabile in tre esercizi. Un’operazione che dovrebbe essere risolta nei prossimi giorni. Con il mancato riscatto di Morata e un prestito di Kean, si aprirebbe così un vuoto dietro Vlahovic. Tatticamente alla Juventus servirebbe uno con le caratterestiche tecniche dello spagnolo e il carattere di Mario Mandzukic, uno che sappia muoversi da seconda punta con la capacità di sacrificarsi con cattiveria per il gruppo. Però Massimiliano Allegri spinge anche per un elemento che possa far tirare il fiato a Vlahovic, visto il numero importante di partite che attende il serbo, tra club e Nazionale. Molti i nomi sul taccuino – da Luis Muriel a Giacomo Raspadori, per esempio – ma la sensazione è che non se ne farà nulla fino a quando non saranno decisi i destini di Morata e Kean.

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    Sky Sports Uk: “Pogba alla Juve, ecco quando ci sarà l'annuncio”

    TORINO – Una proposta difficile da rifiutare: triennale da 8 mlioni netti a stagione più bonus. Filtra un sensibile ottimismo per la chiusura in tempi brevi della trattativa che porterebbe nuovamente Paul Pogba alla Juve. Il francese, una volta salutato il Manchester United, sarebbe infatti sempre più incline ad accettare l’offerta dei bianconeri: i colloqui con Pimenta, che segue il 29enne centrocampista dopo la morte di Mino Raiola, sono andati avanti speditamente e alla società bianconera sarebbero state fornite assicurazioni verbali sul sì del calciatore. Nonostante gli approcci di Psg e Real Madrid, a Torino – riporta “Sky Sports Uk” – sono convinti che si chiuderà presto e un annuncio potrebbe arrivare in occasione della messa in onda il 17 giugno di “The Pogumentary” prodotto da Amazon Prime.  LEGGI TUTTO

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    Miretti, camaleonte per Allegri: “Juve, emozione indescrivibile”

    Fabio Miretti, cosa significa essere stato convocato nell’Under 21 e come si è trovato negli schemi del ct Paolo Nicolato al primo allenamento?

    «Ovviamente ogni volta che si viene chiamati in Nazionale è un onore e a maggior ragione con l’Under 21 per uno come me che sono sotto età. Non posso che essere strafelice per questa convocazione. Il mister sta cominciando a conoscere il mio modo di giocare e nelle sedute ho avuto un’ottima impressione iniziale, vediamo cosa riuscirò a trasmettergli negli allenamenti. Io sono ovviamente disponibile a giocare in qualsiasi ruolo a seconda di quelle che saranno le sue esigenze. Non ho pretese, ci mancherebbe altro».

    In questa stagione, nella parte finale, è arrivata anche la prima squadra della Juventus dove ha giocato in tutti i ruoli del centrocampo. In quale crede di potersi esprimere al meglio?

    «Il mio ruolo ideale penso sia la mezzala ma mi trovo bene anche a fare il mediano o il trequartista come mi è capitato di fare con la Nazionale Under 19. Mi trovo bene a fare qualsiasi ruolo a centrocampo».

    Sullo stesso argomentoJuve, scatto su Molina: l’affare si scaldaCalciomercato Juventus

    Che emozioni le ha regalato l’esordio in Serie A in bianconero?

    «Sicuramente da quando ho iniziato ad allenarmi stabilmente con la prima squadra sono cresciuto molto. Ho avuto la fortuna di fare alcune partite da titolare ed essendo un tifoso cresciuto nel settore giovanile juventino è stata un’emozione indescrivibile giocare con la squadra del mio cuore. Stare con campioni di questo livello mi ha permesso di crescere tantissimo sia dal punto di vista tecnico che come persona. Per cui è stato un percorso che mi ha aiutato molto».

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    Ha vissuto anche l’esperienza dello stage a Coverciano con Mancini, cosa le ha lasciato?

    «E’ stata una bella esperienza, mi ha fatto piacere che il ct mi abbia convocato anche se poi di fatto ho vissuto un solo giorno. Abbiamo fatto una partitella undici contro undici, una sfida di livello perché tutti i calciatori erano bravissimi».

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    Sullo stesso argomentoBaggio: “Juve? Vincere per nove anni di fila non capita per caso”Calcio

    Cosa le ha dato in più Allegri?

    «MI ha dato tanti spunti su cui lavorare. Sia dal punto di vista tecnico ma soprattutto nella fase difensiva che è un fattore su cui posso ancora migliorare tanto. Allegri e il suo staff mi hanno fatto capire quanto sia importante che io riesca a crescere in quel settore».

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    È vero che i giovani italiani sono un po’ indietro rispetto ai coetanei degli altri Paesi?

    «Non saprei, ma non credo. In Under 19 stiamo facendo un bel percorso. Forse all’estero fisicamente sono un po’ più preparati». 

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    Un aggettivo per questa stagione?

    «Entusiasmante. Per gli adattamenti che ho dovuto fare nelle diverse squadre. E poi è stato stimolante giocare con persone nuove che sono diventati amici». 

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    Sullo stesso argomentoNations League, Italia-Germania: una sfida nel segno della JuveItalia LEGGI TUTTO

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    Juve su Kostic: tutto sul miglior crossatore della Bundesliga 

    Player of the Season della scorsa Europa League. Miglior crossatore dell’ultimo quadriennio della Bundesliga. Per inquadrare Filip Kostic e il suo peso nell’Eintracht Francoforte potrebbero bastare questi due dati. A trent’anni, l’esterno serbo ha trovato la sua dimensione. Dopo che le prime due esperienze in Germania, a Stoccarda e ad Amburgo, si erano chiuse entrambe con la retrocessione, la scelta di trasferirsi “am Main”, sulle rive del fiume Meno nel 2018 è stata vincente. Da ala si è trasformato in “quinto”, sempre battendo la sua amata fascia sinistra. E il rendimento si è impennato. Merito di Adi Hütter, allenatore attualmente disoccupato dopo una stagione al Borussia Mönchengladbach: è stato lui, a settembre 2018, a convincerlo ad arretrare la posizione di partenza nello scacchiere. Intuizione vincente, per tutti. Compreso Kostic, che ha potuto sfruttare maggiormente il suo impatto fisico avendo più campo da percorrere in avanti.Sullo stesso argomento LEGGI TUTTO

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    Di Maria vede la Juve: l’argentino vuole Torino

    TORINO – Scherza con Paulo Dybala e Leandro Paredes, s’allena al fianco del Papu Gomez e di Rodrigo de Paul: c’è stata e c’è tanta Italia tra i compagni di Angel Di Maria, nel ritiro dell’Albiceleste. Stasera a Londra sfiderà gli azzurri nella Finalissima, di fronte Italia e Argentina, i vincitori dell’Europeo e della Copa America. Prima di scendere in campo, però, si gioca un’altra partita nella capitale inglese, quella tra l’agente dell’ala argentina e il ds della Juventus Federico Cherubini.Guarda la galleryPre Italia-Argentina: Di Maria con Florenzi, Chiellini “marca” Lautaro

    La missione

    Il dirigente bianconero unisce l’utile al dilettevole nel viaggio a Londra: prima il dovere, cioè il vertice con il procuratore dell’ex Psg per portare a casa il primo colpo del mercato estivo, poi il piacere di assistere al big match di Wembley dove potrà applaudire Giorgio Chiellini nell’ultima partita del difensore anche con la maglia azzurra.

    Sensazioni della vigilia in chiave mercato? Conta molto la volontà di Di Maria, che ha individuato nella Juventus la destinazione giusta per chiudere la sua esperienza in Europa. Una carriera lunga e luccicante, iniziata al Benfica, che lo prese a 19 anni dal Rosario Central, proseguita al Real Madrid, con cui ha vinto Champions e Supercoppa Europea, al Manchester United e, soprattutto, al Psg, dove c’è rimasto per sette stagioni, fino alla scadenza del contratto.

    Adesso vuole vivere un’ultima grande avventura europea in Italia (uno dei top campionati che ancora gli manca) prima di fare ritorno a casa, come ha ribadito nell’intervista a Olé. «Il mio sogno è quello di finire la carriera al Rosario central». La Juventus, che resta l’unica concreta possibilità in mano all’argentino, ha deciso di accontentarlo accettando la firma soltanto per un anno, consapevole che in questo modo non potrà sfruttare il Decreto Crescita, lo sconto fiscale che si applica nei contratti pluriennali. Il club avrebbe preferito un accordo biennale, ma Di Maria si è reso disponibile ad abbassare leggermente le cifre dell’ingaggio (7 milioni più bonus) per far combaciare le sue esigenze (restare in Europa soltanto un anno) a quelle bianconere. Insomma, a meno di clamorose sorprese, oggi potrebbe già esserci la fumata bianca di una trattativa decollata ormai un mese fa, con continui contatti tra le parti per valutare se domanda e offerta collimavano, se i desideri del giocatore potevano coincidere con le necessità del club.

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    Guarda la galleryItalia-Argentina, Di Maria pensieroso: ha in testa la Juve? LEGGI TUTTO