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    Juve, il Chelsea pensa a Rabiot: pronta un'offerta

    TORINO – Per Massimiliano Allegri i due non sarebbero giocatori sacrificabili per più di un motivo, incluso il fatto che l’uno ha giocato 45 partite in questa stagione e con 3358 minuti è il terzo bianconero più presente alle spalle di Matthijs de Ligt e Wojciech Szczesny, mentre l’altro è stato fermato da un infortunio in assenza del quale sarebbe stato tra i primi cannonieri della squadra. Già, l’apporto di Weston McKennie è mancato molto in questa stagione bizzarra e, per certi versi, difficilmente ripetibile per la Juventus. Però il tecnico sa altrettanto bene che il mercato è imponderabile e coloro che sembrano blindati possono d’un tratto diventare un oggetto del desiderio altrui. Tanto da mettere a rischio la loro permanenza a Torino.Guarda la galleryJuve, chi resta, chi è in bilico e chi parte: le mosse per Allegri

    Il Chelsea su Rabiot

    Prendete Adrien Rabiot, 129 presenze e 6 gol in tre stagioni di Juve: visti i numeri, si direbbe che Maurizio Sarri, Andrea Pirlo e Allegri ne abbiano fatto un punto fermo del loro undici ideale. Ma attenzione a ciò che potrà accadere di qui a poco oltre Manica. Il Chelsea, non esattamente un club per la prima volta sulle tracce dell’ex Paris Saint-Germain, sta pensando di tornare alla carica e stavolta confidando su argomenti estremamente convincenti. Il passaggio di proprietà del club londinese da Roman Abramovich alla coppia di imprenditori Wyss-Boehly non si è ancora completato ed è questo l’ostacolo principale. Stando a quanto filtra dai salotti inglesi del mercato, non appena il nodo sarà sciolto l’assalto a Rabiot potrà cominciare. La tempistica è incerta: il governo inglese deve ancora mettere la firma sul passaggio di consegne, forse entro la fine di questa settimana l’affare si chiuderà. Fermo restando che l’ammontare della proposta economica dipende assai spesso dalle intenzioni della società acquirente, è lecito ipotizzare che i Blues offrano intorno ai 15-20 milioni.

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    Nedved vede Pogba per blindare il sì ma occhio a Zidane: il retroscena dell’incontro

    TORINO – La Juventus continua la marcia su Paul Pogba. L’obiettivo è quello di chiudere in fretta per evitare ogni tipo di rischio. A partire dal possibile ritorno in panchina di Zinedine Zidane, corteggiatissimo dal Psg. Così Pavel Nedved, grande regista dell’operazione Polpo bis, nei giorni scorsi è passato dalle telefonate agli incontri di persona. Il vicepresidente bianconero è stato avvistato in compagnia del 29enne centrocampista francese in un luogo classico del mercato estero. Stando a quanto filtra dagli ambienti vicino a Pogba, un faccia a faccia per far capire a Paul quanto la Juventus voglia ripartire dal suo mix di qualità e potenza. E quanto tutti alla Continassa, dalla dirigenza al tecnico Massimiliano Allegri, intendano mettere il grande ex al centro del progetto per far decollare il nuovo ciclo.Guarda la galleryLa nuova Juve: le esigenze di Allegri e le idee sul tavolo

    Una bella chiacchierata, nella quale probabilmente Nedved avrà fatto valere tutto il suo carisma, però non ancora risolutrice. Già, perché Pogba ha sì deciso di lasciare ancora il Manchester United a parametro zero, come dieci anni fa (in mezzo gli inglesi lo hanno riacquistato per 105 milioni più bonus), ed è veramente sempre più convinto di ripartire dalla sua amata Juventus e dal tecnico (Allegri) che più lo ha esaltato a livello di club. Però Paul non ha ancora acceso il semaforo verde. E non è soltanto perché ha sul tavolo delle offerte più ricche di quella che la Juventus ha presentato la scorsa settimana all’avvocato Rafaela Pimenta, la socia di Mino Raiola diventata plenipotenziaria dell’agenzia dopo la scomparsa del super agente italo-olandese. Pogba ha già messo in conto di guadagnare meno in bianconero (7.5 milioni più bonus) rispetto ai 13 milioni netti più bonus dei sei anni inglesi che il Psg è disposto a confermargli sotto la Tour Eiffel. Ma più che i soldi, è l’ombra di Zidane a far riflettere il campione del mondo.

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    Qui si fa la nuova Juve: vertice con Allegri

    TORINO – «Abbiamo una buona base, ma il prossimo anno dobbiamo fare meglio. Con la società c’è unità d’intenti, da lunedì parleremo e valuteremo le scelte da fare, con calma e lucidità». E poi quell’accenno al mix di «giovani e giocatori esperti». Ecco, lunedì è oggi ed è da oggi che la nuova Juve, chiamata a presentarsi nuovamente da prim’attrice il 13 agosto al salotto delle candidate allo scudetto, non sarà più il frutto di chiacchiere perché la stagione è ancora in corso. No, per un po’ non si gioca e alla Continassa c’è una squadra da fare. Non da rifare, perché secondo Allegri «non c’è bisogno di una rivoluzione marcata». Può essere vero, ma i ruoli da rinnovare sono chiari e insomma, se non sarà un cataclisma chiamatelo un corposo restyling. Se ne parlerà diffusamente nel corso di un vertice in calendario entro metà settimana, tra domani e al massimo mercoledì. Perché c’è bisogno di confrontarsi serenamente con la società, aspettando un paio di colpi ormai caldissimi. Attesi al tavolo il vicepresidente Pavel Nedved, l’ad Maurizio Arrivabene, il ds Federico Cherubini, il responsabile dello scouting Matteo Tognozzi e il tecnico bianconero.Guarda la galleryDi Maria saluta il Psg con un gol e tante lacrime: ora c’è la Juve

    Di Paul Pogba si scrive a pagina 13, di Angel Di Maria è il caso di ricordare gli ultimissimi eventi. Sabato sera al Parc des Princes l’esterno/fantasista argentino ha salutato Parigi e i suoi tifosi dopo sette anni pieni di magie sotto forma di gol e soprattutto assist. Il miglior assistman di tutti i tempi del Psg ha pubblicato una toccante lettera d’addio sui social dopo aver versato lacrime sincere al momento del cambio con standing ovation incorporata, poiché si aspettava un trattamento diverso dal club. Leggasi: la proposta di un rinnovo annuale come da opzione che il Paris avrebbe potuto esercitare unilateralmente. Non l’ha fatto e allora il Fideo ha immediatamente voltato pagina, tanto che in zona mista a una domanda su un’ipotesi di futuro juventino ha risposto sgranando gli occhi e ridendosela. È un’immagine diventata virale in un amen e i cuori juventini già sognano. Per l’operazione Di Maria a Torino siamo alla stretta finale e nel corso del vertice di mercato tra Allegri e la dirigenza sarà fatto un punto della situazione. La condivisione degli obiettivi tra Max e la società è praticamente totale. In un centrocampo poverissimo di gol e soluzioni offensive, c’è bisogno di una mezz’ala tecnica e di fisico come Pogba. E chi se non Di Maria può contribuire a risolvere il problema degli assist mancati a Vlahovic? Il Fideo aspetta fiducioso, al netto di eventuali sviluppi juventini sui fronti Perisic e Zaniolo.

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    Guarda la galleryFiorentina-Juve, Bernardeschi e Dybala: addio flop. Le pagelle bianconere LEGGI TUTTO

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    Ogbonna compie 34 anni, gli auguri speciali della Juve

    Angelo Ogbonna compie oggi 34 anni. Il difensore, al West Ham dal 2015, ha indossato la maglia della Vecchia Signora dal 2013 al 2015 contribuendo alla vittoria di due scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Cresciuto nelle giovanili del Torino, dopo aver esordito in Serie A con i granata nel 2006-07, andò in prestito al Crotone rientrando al termine della stagione. Il quinquennio successivo al Toro gli ha permesso di mettersi in mostra e diventare uno dei migliori difensori del nostro campionato tanto da venire chiamato in Nazionale e attirare l’attenzione della Juve che lo acquistò nell’estate del 2013 per 13 milioni di euro più due di bonus.
    Il passaggio alla Juve e la rabbia dei tifosi del Torino
    Il suo passaggio alla Vecchia Signora scatenò l’ira dei tifosi granata. Ogbonna, infatti, fu il primo calciatore a crescere nelle giovanili del Toro, indossare la fascia di capitano del club, e passare poi ai rivali cittadini. Chiuso il biennio alla Juve si trasferì in Inghilterra, dove attualmente gioca con gli Hammers. Nel giorno del suo compleanno la società bianconera lo ha voluto omaggiare con un post sui social.  LEGGI TUTTO

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    Juve, Del Piero ricorda la Champions vinta nel 1996: la risposta di Ravanelli

    22 maggio 1996. Una data che i tifosi della Juve non dimenticheranno mai. Sì, perché quella sera, allo stadio Olimpico di Roma, i bianconeri di Marcello Lippi battevano ai calci di rigore l’Ajax di Van Gaal mettendo in bacheca la seconda, e fin qui ultima, Coppa dei Campioni/Champions League. Fu una serata magica per i tifosi della Vecchia Signora e a distanza di 26 anni le emozioni e i ricordi restano indelebili, sia per chi era sugli spalti o per chi seguì il match davanti al televisore, che, ancora di più, per chi era in campo.
    26 anni fa la Juve sul tetto d’Europa: il ricordo di Del Piero e la risposta di Ravanelli
    Alessandro Del Piero, che all’epoca non era ancora il capitano della Juve – la fascia di capitano era al braccio di Gianluca Vialli – ha ricordato quella serata fantastica con un post sui social nel quale si vedono lui e Fabrizio Ravanelli, autore di un gol rimasto nella storia della competizione nei minuti regolamentari, poi pareggiato da Litmanen verso la fine del primo tempo, con la coppa dalle grandi orecchie in mano. Istantanee di felicità di un tempo passato che rimarrà però impresso per sempre nella mente e nei cuori dei protagonisti e di chi quella serata c’era o se l’è sentita raccontare dai propri genitori o dai propri nonni. Immediata la risposta di Penna Bianca, che al post di Del Piero ha replicato con un cuore bianco e uno nero, il fuoco e la coppa, quella che nella Torino bianconera manca proprio dalla notte di Roma del 22 maggio 1996.  LEGGI TUTTO

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    Juve, gli auguri a Mandzukic: “Buon compleanno”

    Tramite un Tweet pubblicato sul proprio account ufficiale, la Juventus ha voluto fare gli auguri di compleanno a Mario Mandzukic, che oggi compie 36 anni. “Buon compleanno”, il messaggio della Vecchia Signora per l’ex attaccante croato.

    Mandzukic, i trofei con la Juve

    Mandzukic è arrivato alla Juve dall’Atletico Madrid nell’estate del 2015, prendendo il posto di Fernando Llorente, facendosi subito notare segnando il primo gol all’esordio, nel 2-0 in Supercoppa Italiana contro la Lazio, disputata l’8 agosto 2015 a Shangai. Entrato nel cuore dei tifosi bianconeri per la sua determinazione, grinta e voglia di vincere, con la maglia della Juve ha collezionato 162 presenze condite da 44 gol, molto spesso pesanti e decisivi. Durante la sua permanenza a Torino, il croato ha vinto quattro campionati di Serie A, due Supercoppe Italiane e tre Coppe Italia.

    Sullo stesso argomentoCroazia, Mandzukic cambia vita: entra nello staff del ct DalicCalcio Estero LEGGI TUTTO

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    The Guardian: “Pulisic infelice al Chelsea, la Juve sonda il terreno”

    LONDRA (Regno Unito) – Potrebbe concludersi dopo tre anni, l’ultimo dei quali in chiaroscuro, l’esperienza dello statunitense Christian Pulisic con la maglia del Chelsea: il trequartista classe ’98 infatti, secondo quanto riportato dal The Guardian, sembra infatti aver già comunicato alla dirigenza dei Blues la sua insoddisfazione per lo scarso utilizzo da parte di Tuchel e il suo desiderio di cambiare aria non appena si aprirà il mercato. Il quotidiano britannico afferma che Pulisic avrebbe chiesto al club di ascoltare le offerte per lui poiché il suo desiderio è quello di andare in un’altra squadra dove possa avere più risalto.
    Juve, si chiude per Pogba. E Di Maria scalpita
    Perisic, non c’è solo la Juve: anche il Tottenham di Conte interessato al croato
    “La Juve è sulle tracce di Pulisic”
    Nelle ultime settimane ci sono state molte speculazioni e voci sulla sua possibile futura destinazione: una di queste riguarda la Juventus, intenzionata a sostituire Dybala proprio con lo statunitense. Tuttavia, il trasferimento potrebbe non essere semplice visto che il Chelsea ha pagato per lui 64 milioni di euro e i bianconeri non sarebbero disposti a pagare una cifra così elevata per ottenere i servizi di un giocatore che attualmente non è titolare nel suo club. LEGGI TUTTO

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    Juve, accelerata per Pogba: si chiude. E Di Maria scalpita

    La cura dimagrante cui la rosa della Juventus si sta sottoponendo per presentarsi al via del prossimo campionato in una “mise” più adeguata ai tempi che corrono prosegue. […] Dopodiché al tifoso juventino puoi pure raccontare che alcuni giocatori non rientrano più nel progetto se alla loro partenza non seguono colpi importanti in entrata. E in questo senso ogni giorno che passa diventa un giorno in meno per Paul Pogba dipendente del Manchester United e più vicino ai bianconeri. Il centrocampista, che a 29 anni e mezzo potrebbe cogliere la grande occasione di firmare nuovamente per la Juventus a 10 anni dalla prima volta, freme nell’attesa di buone notizie. […] Di sicuro, dopo il recente faccia a faccia di Torino fra i vertici bianconeri e l’avvocato Rafaela Pimenta – che ha ereditato l’impero in mano al compianto Mino Raiola – i contatti tra le parti sono proseguiti nei giorni successivi e nei salotti del mercato vicini a Juve e United c’è chi crede che la prossima settimana possa essere determinante per la buona riuscita dell’affare.Sullo stesso argomentoPogba, il retroscena del Times: “Sì al City, poi il clamoroso dietrofront”Calciomercato

    La ragione principale non è un mistero: Paul, assai corteggiato anche dal Paris Saint-Germain, sa benissimo che il club dell’emiro Nasser Al-Khelaifi l’avrebbe ricoperto d’oro garantendogli perlomeno lo stesso ingaggio percepito in Inghilterra, vale a dire 13 milioni netti. Una cifra che, con l’aggiunta degli introiti dallo sfruttamento dei diritti d’immagine, supera i 20 milioni. Ma Paul, al tempo stesso, è perfettamente consapevole del fatto che alla Continassa non intendono avanzare un’offerta simile. Difatti si ragiona su un contratto di durata triennale a 7,5 milioni di euro più bonus. […] Il problema, per chi tifa per un ultimo colpo di coda parigino, è che il mercato condotto dalla dirigenza del club pluricampione di Francia (in seno alla quale potrebbero presto esserci novità) non trova certezze nella scelta del nuovo allenatore. […]

    Sullo stesso argomentoPogba e l’offerta Juve: fino a dove si può arrivareCalciomercato Juventus

    Juve d’Argentina

    […] A proposito dell’atmosfera bollente del Parc des Princes: per l’ultimo vernissage della stagione è stato lo stesso Al-Khelaifi a chiamare a raccolta i tifosi perché celebrino l’argentino Angel Di Maria come si deve. Il Fideo, per chi avesse ancora dubbi sul suo destino, ha salutato tutti ieri con un post su Instagram in cui, a corredo di una foto di gruppo, ha scritto scarnamente: «Gracias. Merci». Avesse aggiunto un bel «Grazie» sarebbe subito partito il tam tam mediatico sul Fideo che già si vede italiano a tutti gli effetti, senza contare l’origine dei suoi avi.

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    Sullo stesso argomentoJuve, Di Maria saluta il Psg: il post su InstagramCalciomercato LEGGI TUTTO