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    Juve, la squadra torna agli ordini di Allegri dopo il riposo

    TORINO – Dopo i due giorni di riposo dati alla squadra post finale di Coppa Italia, nella giornata odierna la Juventus di Massimiliano Allegri si è riunita per l’allenamento in vista del monday night contro la Lazio (ore 21:00). Il gruppo si è concentrato principalmente su esercitazioni sul possesso palla prima di chiudere con una partitella. Invece sarà solo mattutina la sessione do allenamento domenica alla vigilia dell’ultima partita di campionato tra le mura dell’Allianz Stadium. Allegri potrà contare sul ritorno di Mattia De Sciglio (squalificato) mentre niente da fare per Danilo infortunatosi durante la finale di Roma.Guarda la galleryLa Juve si rifà il look: ecco la prima maglia 2022-23 LEGGI TUTTO

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    Di Maria-Juve, nuovo indizio social: il post di Soulé

    Angel Di Maria sembra avvicinarsi sempre di più alla Juventus. I dirigenti bianconeri stanno effettuando diverse valutazioni economiche sulla fattibilità dell’eventuale affare che porterebbe El Fideo alla Continassa. Il 34enne, attualmente al Psg, in stagione ha collezionato 24 presenze in Ligue 1 e 5 in Champions League, arricchite da 3 gol e 8 assist.Sullo stesso argomentoDi Maria aspetta la Juve: ecco cosa mancaCalciomercato Juventus

    Di Maria-Juve, l’indizio di Soulé

    Dall’altro lato, sui social network i tifosi continuano a sognare. Nella giornata di venerdì 13 maggio, lo stesso Di Maria aveva lanciato un indizio social mettendo like al post con cui la Juve ha annunciato la nuova maglia Home per la stagione 2022-2023. Stagione che la Vecchia Signora inizierà senza Dybala, ma che potrebbe vedere a Torino un altro componente della nazionale albiceleste. A proposito di argentini, a rincarare la dose ci ha pensato il giovane Matias Soulé, che su Twitter ha repostato una sua foto con Di Maria (precedentemente pubblicata da un tifoso), scatenando ancora di più le reazioni dei tifosi. LEGGI TUTTO

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    Pogba alla Juve, salto in avanti: il grande ritorno si avvicina

    Da una parte l’amore per la Juventus, dall’altra l’offerta più vantaggiosa del Psg. Stavolta Paul Pogba, pronto a svincolarsi dal Manchester United per la seconda volta in dieci anni, sembra sempre più convinto a privilegiare l’ambiente, la squadra e il club che lo hanno aiutato a diventare grande quando era un ragazzino. Merito del feeling rimasto intatto anche a distanza e del lavoro svolto da Pavel Nedved. Il vicepresidente bianconero ha un rapporto privilegiato con il Polpo e nelle ultime settimane ha fatto valere il suo carisma toccando le corde giuste del 29enne campione del mondo. L’affare non è ancora chiuso del tutto e con il Psg di mezzo non si può escludere a priori un rilancio talmente fuori mercato da cambiare le va. […]Sullo stesso argomentoJuve, Pogba si scalda per il ritorno a casaCalciomercato Juventus

    Pogba ha già dato la disponibilità a ridursi lo stipendio pur di favorire l’accordo con la Juventus. E se gli sgravi fiscali previsti dal Decreto crescita danno una mano, l’avvocato Rafaela Pimenta e i dirigenti bianconeri stanno lavorando per far quadrare le cifre. Nessuno si sbilancia, visto che comunque si tratta di una operazione tutt’altro che semplice dal punto di vista economico (sipendio da 7-8 milioni più bonus; attualmente il francese ne guadagna 13 netti più bonus), ma l’ottimismo è segnalato in crescita. Fiducia rafforzata dal desiderio del francese di tornare in quell’Allianz Stadium che considera casa sua.

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    Tacconi, gli auguri di compleanno della Juve: “Forza Stefano”

    TORINO – Stefano Tacconi spegne oggi 65 candeline e la Juventus ha voluto festeggiarlo con anche un messaggio di incoraggiamento “Forza Stefano” in questo momento delicato. L’ex portiere bianconero è ricoverato all’ospedale di Alessandria dopo essere stato colpito da un’ischemia il 23 aprile, le sue condizioni sono in miglioramento dopo il report pubblicato su facebook dal figlio Andrea. Tacconi ha militato nelle fila dei bianconeri dal 1983 al 1992 collezionando 254 presenze e vincendo: 2 campionati, una Coppa Itala, una Coppa delle Coppe, una Supercopap Uefa, una Coppa Uefa e una Coppa Campioni. LEGGI TUTTO

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    Juve, Vlahovic e Chiesa punti di partenza

    La Juventus non riparte da zero ma da due. Vlahovic e Chiesa sono le sole certezze di una squadra che va riformata, in ogni settore. Due certezze di valore oggettivo, una mortificata da quando è arrivata da Firenze, ovviamente trattasi della punta serba, l’altra con l’interrogativo di una condizione atletica e fisica da recuperare. Il resto è routine ordinaria, di un gruppo che ha smarrito le sue caratteristiche storiche, la fame, la cattiveria, il cinismo oltre alla qualità degli interpreti. Mi limito a sottolineare le due valenze, anche di bilancio, perché c’è molto da scartare se davvero si voglia ricostruire, almeno nel quadro tecnico, l’identikit della Juventus che tutti conoscevano. Nessun dubbio sul valore del portiere, di Bonucci o di Cuadrado, di Rabiot o di McKennie, di Locatelli o Morata ma siamo a note di margine mentre non si può pensare di ricominciare con la coppia brasiliana Arthur-Alex Sandro, così come De Sciglio e Rugani o, ancora, Bernardeschi e Zakaria, tutta gente che fa numero e provincia, raramente fa grande squadra.Sullo stesso argomentoAllegri e Juve, ora serve di piùJuventus

    La missione non è facile, anzi è impossibile considerato il patrimonio a disposizione dei dirigenti che, a loro volta, non sono esenti da responsabilità. In questa Juventus, fatta eccezione per il presidente che ha scelto la politica del silenzio, sono in troppi a parlare e la staffetta dei portavoce, nei prepartita, è la didascalia di quello che accade. Nedved, poco prima della partita con il Genoa, azzarda un paragone di Kean con Ronaldo e garantisce almeno 25 gol ma a condizione che il ragazzo giochi vicino alla porta, lo stesso Kean sbaglia in modo fantozziano il gol che avrebbe chiuso la partita invece subito dopo vinta dal Genoa. Arrivabene spiega il momento di Vlahovic ricordando che anche Ibrahimovic al primo anno ricevette critiche e poi esplose l’anno successivo, cosa che invece accadde esattamente al contrario. Ognuno ha il proprio quarto d’ora di gloria. Su Allegri non aggiungo altro. Mi è bastato vedere Dybala nel compito di “schermare” Brozovic. A voi studio.

    Sullo stesso argomentoVlahovic e la Juve, clamoroso messaggio d’amore sui socialJuventus LEGGI TUTTO

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    DIRETTA Juve U23, sfida al Padova per il sogno Serie B

    Juve U23 DIRETTA: chi è il Padova, da Donnarumma a Ronaldo
    Il Padova è chiaramente di un avversario ostico e complicato, che in questa stagione ha già vinto la Coppa Italia di Serie C e che l’anno scorso ha visto sfumare solo in finale dei playoff il ritorno in Serie B (dove manca dalla stagione 2018/2019). La squadra è guidata dal campione del mondo ex Lazio e Milan Massimo Oddo (che abitualmente si schiera con un 4-3-3) e in organico ha giocatori di categoria, che hanno già calcato palcoscenici più importanti. Tra questi il difensore nazionale albanese Arlind Ajeti (ex Torino, Basilea e Grasshoppers), il prodotto del settore giovanile del Napoli (con un passato nel Parma e 198 presenze in Serie B) Jacopo Dezi, il centrocampista sloveno Jelenic (altro veterano in cadetteria e con qualche apparizione in Serie A da giocatore del Genoa) e, soprattutto, l’attaccante Fabio Ceravolo: in questo campionato ha messo a segno 11, in carriera ne ha collezionati 8 in Serie A e ben 71 in Serie B. In porta poi c’è Antonio Donnarumma, fratello di Gianluigi, mentre a centrocampo con la maglia numero 10 e la fascia di capitano c’è un certo Ronaldo. Chiaramente non ha niente a che vedere con CR7 o il “Fenomeno”, ma si tratta di “Pompeu da Silva” diventato “famoso” nel gennaio 2016 quando Lotito lo acquistò a sorpresa per la Lazio, salvo poi girarlo immediatamente alla Salernitana.
    Juve U23 DIRETTA: sorteggio playoff
    Il sorteggio si è tenuto a Firenze e i possibili avversari dei bianconeri erano le teste di serie FeralpiSalò, Entella, Palermo e Monopoli (le altre non teste di serie sono Padova, Reggiana e Catanzaro, arrivate seconde nei rispettivi gironi). A uscire dal sorteggio è stato appunto il Padova. Le gare di andata saranno giocate martedì 17 maggio, quelle di ritorno sabato 21. In caso di parità nel punteggio al termine delle due gare, la squadra bianconera verrà eliminata, poiché da regolamento non sono previsti i tempi supplementari, ma la qualificazione della squadra testa di serie.
    9.46 – Questi i sorteggi completi:

    FeralpiSalò vs. Reggiana
    Monopoli vs. Catanzaro
    Juve U23 vs. Padova
    Virtus Entella vs. Palermo

    9.44 – Il Padova è la squadra che dovrà affrontare la Juve U23 nel prossimo turno dei playoff promozione.
    9.39 – Quattro le possibili avversarie dei bianconeri: si tratta di FeralpiSalò, Entella, Palermo e Monopoli. Con la FeralpiSalò la squadra di Zauli si è già confrontata tre volte in stagione, due nel corso del campionato di Serie C (Girone A) e una in Coppa Italia, vincendo in due occasioni (3-2 in coppa e 1-0 in campionato, sempre in casa) e perdendo in una (3-2).
    9.10 – In programma alle ore 11 a Firenze l’inizio del sorteggio dei playoff, la Juve U23 è in seconda fascia.
    Juve U23 DIRETTA: i giovani bianconeri alla ribalta
    9.25 – Miretti e i “suoi fratelli”, il vero segreto dei giovani della JuveA partire dall’attività di base fino ai traguardi in Europa, passando per uno spirito bianconero coltivato già in tenera età. Ecco come nascono i successi della baby Juve.
    9.18 – Nicolussi Caviglia e la fine del tunnel: “Grazie Juve per avermi aspettato”Le parole di Hans Nicolussi Caviglia, tornato a giocare dopo il lungo infortunio con l’Under 23 juventina nella recente sfida contro la Pro Vercelli.
    9.10 – La storia di Miretti, la speranza che diventa realtàNel sua brillante prestazione contro il Venezia ha entusiasmato i tifosi bianconeri. Ma cosa c’è dietro all’ascesa del giovane talento bianconero?  LEGGI TUTTO

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    Locatelli, il messaggio dopo l'Inter: “Juve per sempre sarà”

    La delusione per la finale di Coppa Italia persa per 4-2 contro l’Inter non è ancora passata in casa Juve. Dopo i messaggi social di Vlahovic e Morata, arriva anche il post di Manuel Locatelli. “Ogni pagina nuova sai, sarà ancora la storia di tutti noi… Questa è una pagina triste lo sappiamo, il rammarico è grande e c’è tanta delusione. Dovevamo fare di più. Ma dalle sconfitte escono gli uomini e noi abbiamo un solo obiettivo. Tornare a vincere con questa maglia. Juve per sempre sarà” ha scritto il centrocampista bianconero, concludendo con l’hashtag #finoallafine. Locatelli è entrato al 66° minuto della finale (quando la Juve era ancora in vantaggio per 2-1) dopo diverse settimane di stop a causa dell’infortunio rimediato proprio nel match di ritorno contro l’Inter in Serie A (perso 0-1 all’Allianz Stadium), senza riuscire ad incidere come avrebbe voluto e rimendiando un cartellino giallo.Guarda la galleryJuve-Inter: Vlahovic non molla, Chiellini addio da grande. Le pagelle bianconere LEGGI TUTTO

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    Chiellini, l'addio alla Juve è ufficiale: “Cedo lo scettro”

    ROMA – Ora è ufficiale: Giorgio Chiellini lascerà la Juve a fine stagione. Al termine della finale di Coppa Italia, persa contro l’Inter il capitano bianconero ha annunciato: “Lunedì saluterò lo Juventus Stadium contro la Lazio, poi se sto bene giocherò anche a Firenze. Cedo lo scettro, spero di aver lasciato qualcosa ai più giovani. Penso di aver dimostrato di esserci ancora a grandi livelli, soprattutto a me stesso. Lascio per decisione mia anche se non è facile perchè ti resta dentro questa squadra”. Il difensore azzurro terminerà dunque la sua avventura con la Juve nelle prossime due gare di campionato, ma senza un trofeo dopo gli ultimi dieci anni di successi: “Non ero abituato a restare senza trofei, è chiaro che qualcosa non è andato. L’avevamo detto anche nei gironi scorsi, c’è stato un percorso di miglioramento, ma siamo ancora lontani dai più forti”.
    Chiellini, addio alla Juve: è ufficiale
    “Se facciamo un’analisi più ampia, questa squadra deve migliorare nella continuità, nella voglia, nel carattere. A questa squadra manca qualcosa che è stato della Juve per tanti anni. Ho vissuto le chiusure dei cicli e le nuove aperture, credo che Allegri sia la migliore persona per trasferire il dna vincente”. Prosegue così Chiellini nell’analisi post partita, e aggiunge: “Dispiace perchè la partita a livello di occasioni eravamo riusciti a tenerla bene, Perin non ha mai fatto nessuna parata decisiva. Però va accettata, l’Inter ha dimostrato di essere più forte tutto l’anno nellgli scontri diretti. Spero che le 3 sconfitte su 4 contro i nerazzurri diano voglia di reagire per la prossima stagione. Dispiace lasciare con un anno senza vittorie dopo 10 anni. L’imortante è essere consapevoli di dover fare un processo di crescita, io ho vissuto due settimi posti e quando le cose vanno male non è facile. Però siamo ripartiti, abbiamo fatto 10 anni straordinari”.
    Guarda la galleryVlahovic illude la Juve, ma Perisic trascina l’Inter alla Coppa Italia LEGGI TUTTO