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    Locatelli, Inter-Juve è un derby doppio. Un altro urlo a San Siro…

    TORINO – Allo schieramento stellare dell’Inter a centrocampo, che si presenta con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, al momento la Juventus risponde con una sola certezza, Manuel Locatelli. Certo, Massimiliano Allegri confida nel recupero di Adrien Rabiot e spera che la botta presa sabato da Weston McKennie si sia già assorbita senza avere ripercussione sulla presenza del texano. Intanto però l’ex Sassuolo resta la garanzia, che nulla ha da invidiare ai rivali di reparto, a cui aggrapparsi nello scacchiere del tecnico per un derby d’Italia che, nonostante arrivi soltanto ai primi di febbraio, può già dare precise indicazioni sulla corsa scudetto.
    Juve, Locatelli stakanovista
    Costante la crescita di Locatelli che, da buon mediano di copertura, si è trasformato in regista: un ruolo fondamentale nella Juventus, che svolge dando non soltanto ordine e compattezza ma anche un tocco di imprevedibilità alla manovra. Doti che hanno convinto Allegri ad affidargli le chiavi del gioco e a schierarlo con costanza: non è un caso che proprio il numero 5 bianconero sia, dopo Bremer, il giocatore più utilizzato della stagione. Anche i numeri delle sue prestazioni sono ragguardevoli e confermano il profilo del metronomo bianconero sia per quanto riguarda la fase di costruzione sia per quella di contenimento. LEGGI TUTTO

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    Lautaro Martinez, il post con la Juve sottointesa che scatena i tifosi

    Ormai sembra un copione già scritto: gol di Lautaro Martinez e tre punti per l’Inter. L’argentino sta vivendo una stagione d’oro, con 19 gol in campionato e prestazioni di alto livello. Questa volta la miccia l’ha accesa nel post partita del match contro la Fiorentina. “Proseguiamo per la nostra strada, senza guardare e parlare di nessuno. Continuiamo così, insieme per i nostri obiettivi. Grandi ragazzi” – ha scritto su Instagram. Un riferimento alle parole di Allegri? Intanto il derby di Italia inizia a scaldarsi.
    Lautaro scalda Inter-Juve: frecciata ad Allegri?
    In queste settimane la “guerra verbale” al microfono ha appassionato come una Serie Tv. “Noi siamo Sinner perché più giovani, mentre l’Inter è Djokovic. Ma non so se a loro va bene, sono permalosi” – aveva detto Allegri qualche giorno fa, scatenando i tifosi sul web già caldi per la battuta dopo Juve-Sassuolo: “Noi cacciatori? Come il gioco guardie e ladri, i ladri scappano e le guardie rincorrono”. Una frase detta con il sorriso stampato sul volto, ma che ha scatenato i più maliziosi. Tanto da far tornare l’allenatore bianconero sui suoi passi: “Mi scuso per le mie battute, se ho urtato la sensibilità di qualcuno: a Livorno ci si prende in giro di continuo”. Inzaghi però non sembra averla presa male, come ha ribadito dopo la vittoria contro la Fiorentina: “Parole di Allegri? Nessun fastidio per quanto mi riguarda. Non penso ci sia stata maleducazione”. Ma ci ha pensato Lautaro a prendere posizione. E per il derby d’Italia manca ancora un bel po’. LEGGI TUTTO

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    Mercato Juve, Kean a Madrid: sarà a Atletico-Valencia, lunedi visite e firma

    L’affare tra la Juve e l’Atletico Madrid per il prestito secco di sei mesi di Kean è ormai concluso sulla base di 500mila euro. Il giocatore si trova già in Spagna da questa mattina e, come riporta Marca, sarà anche presente per la sfida tra i colchoneros e il Valencia. Un primo approccio per conoscere quelli che saranno i suoi prossimi compagni di squadra e il suo allenatore. Sempre stando al quotidiano spagnolo, sarebbe già stato stilato un programma che porterà alla firma.
    Kean-Atletico Madrid, affare fatto: il programma 
    Domani lunedì 29 gennaio Kean svolgerà le visite mediche e poi metterà nero su bianco sul contratto che lo legherà con l’Atletico Madrid per i prossimi sei mesi. Passeranno quindi poche ore per l’annuncio ufficiale dell’attaccante italiano. L’idea sarebbe quella di presentarlo alla stampa martedì 30, il giorno dopo della conferenza di Vermeeren, centrocampista belga acquistato dall’Anversa. In stagione con i bianconeri ha collezionato dodici presenze in Serie A, senza realizzare neanche un gol. L’esplosione di Yildiz e la presenza di Vlahovic e Milik, ha ridotto ulteriormente il suo minutaggio. Dopo aver già giocato in Ligue 1 e Premier League, ora si prepara a questa nuova avventura in Liga. È solo questione di pochissimo tempo prima che vada a riformare una coppia tutta bianconera con Alvaro Morata, con l’obiettivo Europeo in mente. LEGGI TUTTO

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    Yildiz parla dopo Juve-Empoli e scatena i tifosi, “C’è solo un cammino…”

    Yildiz e il commento social
    “Quando fai così bene e sei sempre sui giornali, tendi a rilassarti, rifarei questa scelta” – ha ribadito Allegri riferendosi alla panchina di Yildiz. Anche Szczesny ne ha parlato: “Kenan ha davvero le qualità per essere forte, però deve restare con i piedi per terra. La strada per lui è ancora lunga. Però dal primo giorno, in allenamento, si sono viste le giocate di un potenziale fuoriclasse. Ci deve mettere ancora tanto lavoro e tanto impegno per essere un vero campione”. Il turco ha commentato con estrema umiltà con un post su Instagram: “C’è solo un cammino per il successo, lavorare duro”. Una risposta che mette in evidenza tutta la sua maturità. Non solo arte in campo, anche fuori. LEGGI TUTTO

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    Bonucci torna a parlare di Juve, Inter e di…Yildiz: il clamoroso giudizio

    Leonardo Bonucci torna a parlare della Juventus. L’ex difensore e capitano bianconero, attualmente al Fenerbahce dopo sei mesi passati in Germania all’Union Berlino, ha rilasciato una lunga intervista all’agenzia Anadolu toccando diversi temi: “Lavoriamo insieme ai nostri tifosi per vincere il campionato. La cosa più importante è che dobbiamo lavorare tutti insieme per raggiungere l’obiettivo. Il Fenerbahce è stata la scelta migliore per me. La Super League è un campionato bello e di alta qualità. Nel summit ho sentito quanto tutti mi volevano e questo è stato molto importante per me. Successivamente ho incontrato Dzeko che mi ha dato informazioni dettagliate sul club”.
    Bonucci, l’Europeo e Ronaldo
    Successivamente il difensore azzurro ha parlato della sua voglia di essere ancora protagonista con l’Italia al prossimo Europeo: “Il mio obiettivo è esserci. Ho avuto un incontro con Spalletti prima del trasferimento. Non è un torneo facile. Ci sono nazionali forti, ma noi siamo i campioni. Andremo a difendere il titolo. Voglio esserci con la Nazionale e darò il massimo quando sarò lì”. Poi, un commento su Cristiano Ronaldo: “È una grande persona e un grande giocatore. È uno dei migliori giocatori al mondo con Messi. È stato un onore giocare insieme nella Juventus. È innamorato del suo lavoro e lavora tanto, ama moltissimo le sfide. Italia, Inghilterra e Spagna sono campionati importanti, ma neanche questi campionati (Turchia-Arabia Saudita) sono facili. Rispetto la sua carriera”. LEGGI TUTTO

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    Juve-Roma, lancio del seggiolino e bicchiere: applicato il “Gradimento”

    Il club ha dato il suo contributo per individuare il responsabile. Allo stesso modo sono stati identificati anche i supporter bianconeri che hanno lanciato un bicchiere di plastica semi-pieno e una lattina. La società ha applicato il “Gradimento” nei loro confronti, vietando l’accesso alle prossime manifestazioni sportive organizzate dalla stessa, estendendolo anche ai tifosi ospiti.
    Il comunicato della Juve
    Questa la nota ufficiale della società: “In occasione della partita Juventus-Roma, svoltasi lo scorso 30 dicembre all’Allianz Stadium, il comportamento di alcuni tifosi, ha causato le seguenti decisioni del Giudice Sportivo (Comunicato Figc 131).  La Roma è stata sanzionata per “avere, al termine della gara, lanciato un seggiolino in un settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria causando il leggero ferimento di uno spettatore; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS”.  La Juventus è stata sanzionata invece per “avere suoi sostenitori, all’11° del primo tempo, lanciato sul terreno di giuoco un bicchiere di plastica semi-pieno e nel recinto una lattina; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS”. Anche in questa circostanza, il Club ha collaborato nell’individuazione dei responsabili di tali comportamenti e ha applicato nei loro confronti il “Gradimento” ai sensi del “Codice di Condotta” che prevede il divieto di accesso alle manifestazioni calcistiche dalla stessa organizzate: è la prima volta che la società applica le disposizioni del Codice di Condotta anche ai tifosi della squadra ospite”. LEGGI TUTTO

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    Sorrentino e la lotta scudetto: “Più Juve che Inter. Sono allegriano…”

    Sorrentino, Allegri e la lotta scudetto Juve-Inter
    Tantissimi anni al Torino e al ChievoVerona in Serie A, l’ex portiere Stefano Sorrentino ha detto la sua sulla lotta scudetto dando un paio di punti a favore dei bianconeri: “Si giocano lo scudetto all’ultima giornata, fino alla fine la Juventus non molla mai, ha sette vite come i gatti. E dico più scudetto Juve che Inter”. Il motivo l’ha spiegato: “I nerazzurri fanno la Supercoppa, mentre i bianconeri restano qua a fare la settimana tipo”. E a chiudere il discorso ha parlato di Allegri: “Sono un allegriano perché è risolutivo, poche chiacchiere, fai pochi gol, ma ne subisci veramente pochi. È l’allenatore più criticato che c’è, la squadra che non fa calcio ma è seconda”. Una lotta ‘fino alla fine’ nel più classico dei motti Juve, Sorrentino non ha dubbi.  LEGGI TUTTO

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    McKennie, la Juve e le ragioni del cambiamento: così è diventato protagonista

    La capacità di stravolgere le situazioni è uno dei lati più affascinanti del calcio e proprio uno di quegli stravolgimenti si sublimerà in Lecce-Juventus. Protagonista Weston McKennie, che poco più di un anno fa al Via del Mare si infortunò e perse il posto da titolare a vantaggio di Nicolò Fagioli, entrato al suo posto e autore del gran gol della vittoria. Sorpasso che rischiò di far perdere al texano anche la stessa Juve: il 30 gennaio passò in prestito al Leeds con la speranza bianconera che gli inglesi a fine stagione pagassero i 34,5 milioni del riscatto. Così non è stato e McKennie non solo è tornato a Torino, ma è anche subito uscito dalla lista dei partenti e si è presto ripreso pure il posto da titolare.

    McKennie, da esubero a protagonista

    Anzi, è diventato un giocatore chiave, protagonista sia da esterno che da mezzala. Tanto che il suo rientro dalla squalifica che lo ha fermato contro il Sassuolo è accolto con soddisfazione da tutto il mondo bianconero, per quanto Miretti abbia fatto bene martedì e non solo martedì. Ma cosa ha portato lo statunitense da essere fuori dal progetto un anno fa a diventarne un pilastro? LEGGI TUTTO