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    Juve-Inter in Coppa Italia: le 5 sfide indimenticabili per i bianconeri

    TORINO – Tutto pronto per la finale di Coppa Italia tra Juve e Inter: il 34° derby d’Italia nella seconda competizione nazionale. Allegri e Inzaghi, dopo la Supercoppa Italiana, tornano a giocarsi un trofeo importante per chiudere la stagione arricchendo la bacheca. Una rivalità storica quella tra le due squadre, con 5 serate indimenticabili per i bianconeri che hanno voluto ricordare quei momenti sul proprio sito. L’ultima, in ordine cronologico, è realtiva allo scorso anno con la doppietta di Crisitano Ronaldo a San Siro a ribaltare il vantaggio iniziale di Lautaro Martinez: lo 0-0 dell’Allianz Stadium garantirà l’approdo all’ultimo atto della manifestazione vinta poi da Pirlo contro l’Atalanta.Guarda la galleryCoppa Italia, scendono in campo gli idoli di Juve e Inter
    Juve-Inter in Coppa Italia, le sfide indimenticabili per i bianconeri
    Altro doppio confronto che regala alla Juve il biglietto per la finale avviene nel 2004. A decidere il passaggio del turno sono i calci di rigore con l’errore di Christian Vieri, ipnotizzato da Antonio Chimenti, che porta i bianconeri all’ultimo atto. Un’altra doppietta storica, questa volta nei quarti, è invece quella di Roberto Baggio che a San Siro ribalta il momentaneo vantaggio nerazzurro, dando forza all’1-0 dell’andata firmato Di Canio. Tornando più indietro nel tempo, finao al novembre 1979, c’è da ricordare la grande serata di Cesare Prandelli: nel 2-1 a Milano è lui ad aprire le marcature e a propiziare anche la rete della vittoria con una conclusione che trova la deviazione di Occhipinti. Nel 1973 è storico il 4-2 maturato a 5′ dalla fine con la doppietta di Anastasi, insieme ai gol di Causio e Longobucco a riblatare il 2-1 dell’Inter firmato Mazzola e Boninsegna. LEGGI TUTTO

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    Fagioli: “Pronto per tornare alla Juve. Ogni tanto chatto con Ronaldo”

    Un passo indietro per compierne due in avanti. La prima parte della missione di Nicolò Fagioli, 21enne centrocampista della Juventus in prestito alla Cremonese, si è chiusa in trionfo, con la promozione diretta in Serie A. […]

    Se chiude gli occhi e rivive la cavalcata con la Cremonese, qual è la prima immagine che le torna in mente?

    «Il gol a Buffon. Gigi è anche una gran persona: a fine partita mi ha fatto i complimenti».

    Il primo ex compagno della Juventus che le ha fatto i complimenti per la promozione in Serie A?

     «I primi sono stati Chiesa e Morata. Con Alvaro e la sua famiglia ho un ottimo rapporto dallo scorso anno».

    Morata, quando lei lasciò Torino per trasferirsi a Cremona, le disse: «Ci rivediamo alla Juve». Si sente pronto?

    «Sì. Il mio sogno resta quello, ma non conosco il futuro e nemmeno quello di Alvaro. Adesso mi godo questa vittoria, poi ci sarà tempo per parlare con i dirigenti della Juventus e i miei agenti».

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    Chi è il suo modello?

     «Modric».

    […]

    Si trovasse a cena con Modric?

     «Gli chiederei come fa ad avere ancora una fame così».

    Beh, lei che ha visto da vicino Cristiano Ronaldo non dovrebbe essere troppo stupito…

    «In effetti Cristiano aveva uno spirito unico. Ogni tanto gli scrivo ancora e lui mi risponde sempre».

    Si parla tanto di rinforzi a centrocampo per la Juventus: e se diventasse lei il Modric bianconero?

    «Quello è il mio sogno, vedremo cosa succederà».

    Tutta l’intervista sull’edizione di Tuttosport

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    Barzagli compie 41 anni, gli auguri speciali della Juve

    Festa grande per Andrea Barzagli. L’ex difensore, infatti, compie oggi 41 anni e la Juve lo ha voluto omaggiare nel giorno del suo compleanno. Nato a Fiesole, comune della città metropolitana di Firenze, dopo essersi messo in mostra con il Chievo Verona di Delneri è esploso definitivamente nel Palermo. In Sicilia ha vissuto quattro stagioni da protagonista venendo anche convocato da Lippi e vincendo il Mondiale del 2006. Nel 2008 il passaggio al Wolfsburg e la conquista della Bundesliga al primo anno. Due stagioni e mezzo in Germania, poi, nel gennaio del 2011 la chiamata della Juve.Guarda la galleryBarzagli, quante vittorie e battaglie con la maglia della Juve
    Andrea Barzagli, una carriera da numero uno
    A Torino Barzagli ha trovato una seconda casa, formando con Bonucci e Chiellini un tridente difensivo che ha garantito alla Vecchia Signora trofei a ripetizione. Nei suoi otto anni e mezzo in bianconero, infatti, il difensore toscano ha vinto ben otto scudetti – solo il primo anno a trionfare è stato il Milan di Max Allegri -, mettendo in bacheca anche quattro Coppe Italia e altrettante Supercoppe italiane. Nel 2019, fermato da continui problemi fisici, decide di appendere gli scarpini al chiodo scegliendo però di restare nella società come collaboratore tecnico di Maurizio Sarri, figura che ricoprirà solo per una stagione. Ora si divide tra il ruolo di opinionista televisivo per Dazn e assistente delle giovanili della Nazionale italiana. 
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    Cremonese, Fagioli “sapeva” già della promozione in A. E Pirlo e Chiesa approvano…

    CREMONA – La Cremonese torna in Serie A dopo 26 anni grazie al successo sul campo del Como (e al ko del Monza a Perugia) all’ultima giornata, tra i protagonisti della promozione il centrocampista Nicolò Fagioli. Il prodotto della Juventus, ceduto in prestito, ha pubblicato su Instagram lo screen di una chat della scorsa estate dove confermava il prestito alla squadra lombarda aggiungendo: “Ah e vi dico una cosa, li porto in Serie A”. Nella didascalia sul social Fagioli ha scritto: “27/08/21 gruppo amici. Non li porto in serie A, ma è stato il gruppo a portare me. Ma sono DETTAGLI.!!!!! Sono stato di pArolA”.
    I complimenti di Pirlo e Chiesa
    Andrea Pirlo, che aveva lanciato Fagioli in Serie A durante la sua avventura sulla panchina della Juventus, ha apprezzato il post con il classico Like mentre il figlio Nick ha commentato con la doppia emoji degli occhi a cuore. Anche Federico Chiesa si è complimentato con il classe 2001 usando anche lui le emoji degli occhi a cuore aggiungendo anche un applauso. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Juve, Allegri: “In campo i migliori. Coppa Italia? È un obiettivo”

    TORINO – Domani la sfida con il Genoa, una partita con vista sulla finale di Coppa Italia in programma mercoledì contro l’Inter. La Juve di Max Allegri, che nell’ultima giornata di campionato ha conquistato matematicamente la presenza nella prossima edizione della Champions League, si prepara per questo doppio confronto ravvicinato. Queste le parole del tecnico nella conferenza stampa della vigilia: “Domani andrà in campo la formazione migliore. Danilo riposerà, tornerà con la squadra domenica mattina. Pellegrini ha la caviglia in disordine e non sarà a disposizione, Cuadrado e De Sciglio invece ci saranno. Mattia, non giocando mercoledì, spero possa fare 90 minuti. Da qui alla fine del campionato dobbiamo cercare di fare più punti possibili. Abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo del quarto posto con tre giornate di anticipo e siamo contenti di questo. Domani bisognerà fare una bella partita”.Guarda la galleryFOTO Juve, l’abbraccio dei tifosi. Vlahovic il più acclamato
    Obiettivo Coppa Italia
    Sempre restando in tema formazione: “Chi gioca domani in attacco? Deciderò oggi. Zakaria? Difficile giocare benissimo tutte le partite, lui è arrivato da un campionato diverso, qui c’è più dispendio di energie a livello mentale. Io sono molto contento di lui è un ragazzo intelligente e apprende”. Chiaramente però la mente va anche alla finale di Coppa Italia: “La Coppa Italia è un obiettivo, come la Champions che è una competizione molto difficile da vincere. Niente è impossibile e deve sempre esserci l’ambizione di poter vincere, non bisogna mai limitarsi. A inizio stagione, quando partiamo, tutte le competizioni devono essere un obiettivo. Ci giocheremo questa partita mercoledì e siamo contenti di esserci arrivati. Siamo a tre giornate dalla fine del campionato con la finale di Coppa Italia da giocare e tutti dobbiamo metterci a disposizione della squadra per ottenere i risultati. Alla fine conta solo quello che succede in campo”. Riguardo l’ambientamento di Dusan Vlahovic, poi, il tecnico bianconero ha spiegato: “Sono molto contento di Dusan. Non mi aspettavo riuscisse a calarsi così bene nella squadra e nella Juventus. Ha fatto benissimo fin qui e sono davvero soddisfatto. Lui, come altri, può solo migliorare. Domani probabile che giochi”.
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    Complimenti ad Ancelotti e Orsato
    Allegri ha commentato anche la semifinale di Champions vinta dal Real Madrid sul Manchester City: “Una partita meravigliosa. Devo fare i complimenti a Carlo Ancelotti perché ha fatto qualcosa di straordinario.Sono molto contento per lui, perché dopo tutto quello che ha fatto è stato criticato molto. Non era ritenuto di moda, ma come dico sempre: le mode passano, i classici rimangono. Per lui deve essere stata una soddisfazione immensa vincere 5 campionati in 5 paesi diversi e ora ha la possibilità di vincere 4 Champions. Bisogna solo fargli i complimenti. Anche Orsato li merita per come ha arbitrato ieri in modo straordinario, con grande sicurezza”.
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    La crescita dei giovani
    Tornando all’ambito bianconero, Allegri è fiducioso per le prossime gare: “La Juventus quando gioca le partite le gioca per vincere, andare in giro a fare brutte figure non è da Juventus. Domani dobbiamo fare una bella partita: giocheremo in uno stadio pieno contro una squadra che lotta. Mi aspetto anche che faremo meglio tecnicamente perché siamo sgombri dal peso di dover raggiungere il quarto posto”. A centrocampo potrebbe trovare spazio ancora Miretti: “Miretti è a disposizione e ha possibilità di giocare. Vediamo come sta Arthur e se potrò girarli un po’. I giovani se sono bravi giocano. A volte si generalizza un po’, noi in Italia dobbiamo fare quello che sappiamo fare bene. I giovani bravi ci sono ed è normale che più giocano più fanno esperienza ed è fondamentale. C’è un percorso che va fatto. Devo fare i complimenti a mister Zauli, perché ieri l’Under 23 per la prima volta ha passato due turni dei Playoff. La Seconda Squadra è molto importante, acquisiscono una mentalità diversa da quella della Primavera”.
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    Le scelte di formazione
    In ogni caso per il ragazzo promosso dal settore giovanile ci sarà spazio, come conferma ancora Allegri: “Domani Miretti gioca! Poi Szczesny, Rabiot e anche De Sciglio. La Coppa Italia non sposta la valutazione della stagione, ma c’è un trofeo in palio. Sarà una bellissima serata di sport, negli ultimi 2 anni la finale si è giocata davanti a poche persone mentre si torna a Roma davanti a una cornice di pubblico diverso. Sono eventi belli da vivere, se siamo fortunati la portiamo a casa ma l’importante è essere lì a giocarla. Tutti stiamo aspettando la finale, ma prima c’è un’altra partita e poi bisogna arrivare con serenità alla sfida contro l’Inter, che è la squadra più forte del campionato. Per quanto riguarda la Serie A, essere già quarti in questo momento penso sia un ottimo risultato, visto che qualche mese fa eravamo molto lontani dal quarto posto. Ora dovremo fare il meglio possibile per chiudere nel migliore dei modi”. LEGGI TUTTO

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    La Juve festeggia i 65 anni di Domenico Marocchino

    TORINO – Il 5 maggio, oltre al 26° scudetto, in casa Juventus si festeggiano anche i compleanni di Emanuele Giaccherini e di una leggenda bianconera, Domenico Marocchino. Il club torinese sui suoi profili social ha reso omaggio al giocatore che oggi spegne 65 candeline: Marocchino è cresciuto nelle giovanili bianconere facendo il suo debutto in Serie A nel 1978 con i colori dell’Atalanta. Nel 1979 torna alla Juve dove gioca per 4 stagioni vincendo 2 scudetti ed una Coppa Italia collezionando 99 presenze e 9 gol.Guarda la galleryJuve, i tifosi festeggiano il 5 maggio sui social: “Che goduria” LEGGI TUTTO

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    La Juve apre la Continassa ai tifosi

    TORINO – In casa Juve, dopo la conquista aritmetica della Champions League, si respira un clima sereno. I bianconeri, grazie al successo per 2-1 contro il Venezia firmato Bonucci (doppietta) e allo 0-0 della Roma in casa contro il Bologna, si sono guadagnati il pass per la prossima edizione della massima competizione europea per club e per festeggiare l’importante traguardo hanno deciso di aprire i cancelli della Continassa ai tifosi. La squadra di Allegri sarà chiamata a rispondere presente negli ultimi tre turni di campionato ma soprattutto si giocherà la Coppa Italia contro l’Inter nella finale del prossimo 11 maggio allo stadio Olimpico di Roma. Dopo il ko, sempre conto i nerazzurri, in Supercoppa italiana, la Vecchia Signora ha così l’occasione di mettere in bacheca un trofeo anche in questa stagione, fino a questo momento incolore e con molti alti e bassi.Guarda la galleryMercato Juve: i nomi nel mirino per cinque ruoli

    Juve, i tifosi assistono all’allenamento alla Continassa

    Intanto oltre 250 tifosi hanno assistito all’allenamento della squadra in vista del match di campionato di venerdì al Ferraris contro il Genoa, reduce dal ko nel derby contro la Sampdoria e in piena lotta per non retrocedere. Per la gara contro il Grifone Allegri cercherà di recuperare Cuadrado e De Sciglio, mentre restano ai box i lungodegenti Chiesa, Kaio Jorge, Locatelli e McKennie.

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    Bonucci: “Juve in costruzione. Scudetto? Dico Inter”. Su Vlahovic…

    TORINO (ITALPRESS) – Domenica, grazie alla doppietta di Bonucci che ha steso il Venezia e allo 0-0 della Roma in casa contro il Bologna, è arrivata l’aritmetica qualificazione alla prossima edizione della Champions League, eppure in casa Juve c’è il rammarico di non poter lottare per lo scudetto, ormai appannaggio delle due milanesi. A tal proposito, il difensore bianconero, ospite di Supertele su Dazn, ha commentato: “C’è del rammarico perché abbiamo perso punti per strada che col senno di poi fanno pensare. Con tre-quattro punti in più gestiti in un’altra maniera eravamo lì, a combattere fino all’ultima giornata. Però la Juventus è in un momento di cambiamento e certi errori ci possono stare, basta che siano da insegnamento per guardare avanti e crescere. La speranza è quella di fare qualcosa in più il prossimo anno sia in Italia che in Europa”.Guarda la galleryJuve, primato italiano in Champions: ecco le più presenti
    Bonucci sulla lotta scudetto
    Tornando al duello tra Milan e Inter, il difensore della Nazionale vede favorita la squadra di Inzaghi: “Questo campionato ci ha riservato sorprese anche se i nerazzurri hanno tre sfide abbordabili. È bello vivere questa lotta fino all’ultimo, peccato non esserne protagonisti perché bastavano pochi punti in più”. Come quelli persi nello scontro diretto all’Allianz Stadium contro l’Inter, partita che Bonucci ha vissuto da bordocampo così come quella contro il Villarreal che ha decretato l’eliminazione dei bianconeri agli ottavi di Champions League. “Viverle da fuori è stato veramente difficile, soprattutto perché non puoi aiutare i compagni – sottolinea Bonucci -. Purtroppo, ho saltato partite cruciali quest’anno ed è un grosso rammarico. Ora voglio chiudere la stagione alla grande”.
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    Miretti, direzione futuro: subito con la Juve di Allegri o in prestito
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    Bonucci sulla parentesi al Milan e i consigli a Vlahovic
    A proposito della stagione in rossonero rivela: “Per me prima di tutto viene la Juventus. Quella scelta fu dettata da momenti di delusione, rabbia e frustrazione poi cancellati. Dagli errori si impara, ma oggi sono contento di essere un esempio per i giovani e spero di esserlo per almeno altri due anni, fino alla scadenza del contratto nel 2024”. A Vlahovic consiglia: “Deve capire che deve giocare con meno frenesia. Gli viene chiesto di tenere la palla per farci salire e quindi deve capire la cosa giusta da fare. È giovane ed è normale che voglia strafare, ce lo teniamo stretto perché ci ha portato entusiasmo, gol e pesantezza in avanti togliendo responsabilità ad altri. Per noi è importante”. Sul dibattito giochisti-risultatisti sentenzia: “Abbiamo fatto grandi partite di livello agonistico e non è arrivato il risultato, mentre altre volte in cui abbiamo faticato poi abbiamo vinto. In questa stagione abbiamo pagato la poca esperienza dei tanti giovani di questa rosa, ma le basi per fare qualcosa di importante in futuro ci sono”.
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    Tacconi, striscione dei tifosi fuori dall’ospedale: “Ti siamo vicini” LEGGI TUTTO