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    Juve, ecco la quarta maglia: colori, arte, inclusione. Verrà indossata contro il Bologna

    Dopo indiscrezioni e primi spoiler, la Juve ha ufficialmente mostrato a tutti il quarto kit nato il collaborazione con Adidas e lo street artist Kobra. La maglia speciale verrà indossata dalla nella sfida contro il Bologna, in programma per domani. Anche la Juventus Women indosserà la nuova maglietta nella partita di Coppa Italia contro il Milan che si giocherà il primo maggio.

    Juve, come è nato il progetto della quarta maglia

    La quarta maglia della Juve è nata dalle idee, dalla visione e dall’arte di Eduardo Kobra, famosissimo street artist brasiliano. Kobra ha portato avanti anche una bellissima iniziativa in Brasile: nelle scorse settimane infatti ha dipinto il murale della Juventus Academy di Perus, distretto a nord ovest di San Paolo (sua città natale). Un capolavoro, il suo, che attraverso il sorriso di due bambini vuole raccontare i valori di educazione, unione e inclusione del calcio, che Kobra, da sempre molto attento ai temi sociali, ama rappresentare attraverso l’utilizzo di forme geometriche e colori. Quegli stessi colori che dipingono, letteralmente, il Quarto Kit. I colori e il calcio, dunque, si uniscono in una divisa che, così come la street art di cui Kobra è uno dei massimi esponenti, vuole essere portavoce di valori inclusivi, vuole raccontare un mondo in cui le differenze si fondono per creare qualcosa di grande.

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    Juve, col Bologna tutto su Zakaria e Rabiot: il lanciato e il rilanciato

    TORINO – Tira la volata ai suoi, Massimiliano Allegri… E, nello specifico, tira in porta. Al volo. Durante l’allenamento (di ieri). Lo fa in una classica sfida, di quelle che piacciono tanto a lui, in cui si diverte a rivaleggiare con i suoi calciatori per dimostrare che pure “il mister” qualcosa la sa combinare con il pallone tra i piedi… Ma, soprattutto, al di là dell’indole personale, lo fa per alleggerire il clima, stimolare il gruppo, cementare lo spogliatoio. Fermo restando che tra una conclusione e l’altra al volo (prima con gli scarpini, poi a piedi nudi) trova il modo di dare qualche indicazione ad esempio ad Alvaro Morata: «Quand’è così, mira l’angolino basso». Indicazione che Morata osserva alla lettera («Vedi, mister?», rimarca poi).E via così: con Dusan Vlahovic, con Federico Bernardeschi, con i tre portieri Wojciech Szczesny, Mattia Perin, Carlo Pinsoglio. […]Guarda la galleryJuve, Vlahovic sfida Cristiano Ronaldo: sarebbe il 10° capocannoniere bianconero

    Le scelte di Allegri

    […] Le scelte di formazione saranno dunque limitate e saranno proprio le opzioni di mediana a condizionare modulo e 11 titolare. Denis Zakaria e Adrien Rabiot saranno giocoforza i prescelti: un lanciato e un rilanciato da Allegri. Nel senso che lo svizzero, pur essendo ultimo arrivato, ha già catturato l’attenzione e dimostrato a tecnico e società di avere la stoffa per stare alla Juventus. Il francese, invece, reduce da difficoltà e critiche, ha però raccolto da Allegri stima e fiducia. Non a caso Rabiot, con i suoi 2.697 minuti in 38 presenze, è nella top-5 dei bianconeri (di movimento) più utilizzati sinora.

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    Juve, Morata: “Che rimpianto la finale di Champions! Tevez uno dei più forti di sempre”

    È un Alvaro Morata senza veli quello che ha parlato ai microfoni di Dazn nel format 1vs1. L’attaccante spagnolo ha tracciato un bilancio sulla stagione della Juve: “Ci sono stati tanti momenti diversi, ma credo ci sia stata una crescita importante da parte della squadra, come gruppo. Le valutazioni si faranno quando faremo le valigie per andare in vacanza. Si capisce la differenza quando certi episodi, un fallo sulla linea ad esempio, possono cambiare le partite. Siamo tornati a essere Juve, all’inizio non era così. Guardiamo con positività il futuro. I rimpianti non servono a nulla. Abbiamo vissuto 2-3 mini stagioni dentro la stessa. È importante quello che si sta facendo, quello che abbiamo nella testa, lamentarsi non serve a niente. Vogliamo giocare anche una finale di Coppa Italia che comunque una coppa, quando uno smette di giocare e torna nella stanzetta dei ricordi, è sempre importante. Le foto con le coppe contano più delle altre cose. A volte si dà per scontato vincere una Coppa Italia o una Supercoppa italiana, ma ci sono tanti campioni che non le hanno vinte”.Guarda la galleryJuve, Vlahovic sfida Cristiano Ronaldo: sarebbe il 10° capocannoniere bianconero LEGGI TUTTO

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    Sun: “United, offerto un maxi ingaggio a Pogba: lo spogliatoio si ribella”

    MANCHESTER (Inghilterra) – Paul Pogba andrà quasi certamente in scadenza di contratto con il Manchester United alla fine della stagione, ma la dirigenza del club sta lottando contro il tempo per trovare una soluzione che non comporti l’addio a parametro zero. Secondo quanto riportato dal ‘Sun’, le alte cariche dei ‘Red Devils’ hanno presentato un’offerta da 400.000 sterline a settimana all’inizio di questa stagione, con un ulteriore bonus di altre 100.000 sterline. Secondo numerose indiscrezioni l’offerta ricevuta dal centrocampista francese ha fatto infuriare alcuni dei suoi attuali compagni di squadra, che non ritengono l’ex Juve “meritevole” di un simile aumento di stipendio, dato che “gioca di rado”. Sempre stando al ‘Sun’ alcuni dei giocatori sono frustrati dalle modalità che Pogba ha spesso usato di recente per criticare il club e parlare del proprio addio a Old Trafford. La stampa inglese, in coro, ha anche aggiunto – grazie a una fonte all’interno dello spogliatoio – che potrebbe esserci un “ammutinamento” contro la società se Pogba dovesse accettare l’offerta e rimanere. Attualmente, sul classe ’93, ci sono il Paris Saint-Germain, il Real Madrid e infine la Juve, data per favorita nella corsa per ingaggiarlo. LEGGI TUTTO

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    Juve, Chiellini valuta: sarà Giorgio d'America?

    Il 14 agosto saranno 38 (anni), ma la voglia di giocare non pare svanire. Che sia la Juventus, con cui ha un accordo fino al 2023, o altrove. Questo emerge dalle parole di Giorgio Chiellini, tra i protagonisti dell’evento di presentazione di Reset Group, agenzia del suo storico procuratore Davide Lippi. «Mi godo la giornata, a breve vediamo – così il capitano bianconero -. Sono contento, sono sereno: devo capire e valutare tante cose. Nel frattempo penso alle partite, mi godo quelle». Un concetto ribadito dallo stesso Lippi, aprendo a una ipotesi oltre l’Atlantico: «È ancora presto per parlare del futuro di Giorgio, lui è concentratissimo sulla Juventus e pensa solamente a chiudere al meglio la stagione. Sirene dall’America? Parliamo di un atleta internazionale. Non si sa quale destinazione potrà avere, ma le offerte non mancheranno. Con un giocatore del genere ci vuole pazienza per prendere le decisioni». Un futuro su cui ha finito per pesare in maniera determinante la precoce e deludente eliminazione dell’Italia al playoff mondiale contro la Macedonia del Nord. Perché, se gli azzurri si fossero qualificati a Qatar 2022 battendo anche il Portogallo, per Chiellini sarebbe stato naturale rimanere alla Juventus, sua casa dal 2005.Sullo stesso argomentoJuve, Chiellini sul futuro: “Devo valutare tante cose, vedremo a breve”Calciomercato Juventus

    Il centrale difensivo avrebbe potuto preparare l’appuntamento di novembre-dicembre continuando a frequentare la Serie A, per farsi trovare pronto alla chiamata di Roberto Mancini. Il fallimento di Palermo ha invece cambiato radicalmente le carte in tavola per tutti, a cominciare da chi – come Chiellini – è ormai vicino a salutare il calcio giocato. Ma l’addio, se ci sarà, dovrebbe concretizzarsi nel 2023. Come accennavamo, il capitano è ancora legato alla Juventus per un’altra stagione, ma questo non significa che le strade non potranno dividersi. Il motivo sta tutto nel rapporto quasi ventennale che si è creato tra società e giocatore, uno entrato nella storia bianconera con i successi e le partite collezionate: giunto a quota 554 presenze, ha raggiunto il terzo posto tra gli juventini di sempre, strappando la posizione sul podio a Gaetano Scirea e ponendosi alle spalle di Alessandro Del Piero (705) e Gigi Buffon (685). Per questo se Chiellini chiederà di essere lasciato libero a fine stagione, non ci saranno problemi di sorta. L’idea che frulla da tempo nella testa del centrale è quella di una esperienza di vita all’estero, per sé e per la famiglia. E la Mls statunitense non è più quel cimitero degli elefanti di un tempo, ma un torneo di alto profilo.

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    Sullo stesso argomentoGatti: “De Ligt marziano, Vlahovic un fenomeno. Farò di tutto per restare alla Juve”Calciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve, scatta Cuadrado ma si tratta: biennale con spalmatura

    A 33 anni – quasi 34, li compirà il 26 maggio – il “señor” Juan Cuadrado fa ancora la sua meravigliosa figura nella Juventus. Chi lo segue da un pezzo non si stupisce, anche se non dev’essere così semplice mantenere costanti i suoi ritmi a quell’età. I ritmi, per l’appunto, di un corridore infaticabile e capace di trasferirsi da una fascia all’altra senza perdere l’orientamento o di agire da autentico regista aggiunto per la squadra di Massimiliano Allegri. Metti sul piatto i buoni rapporti tra il colombiano e la società, tra chi lo assiste e il club, senza contare il feeling intoccabile con l’ambiente e il disegno si completa: l’esterno resterà in bianconero perché qualsiasi altra situazione non converrebbe a nessuno. È la realtà? Non ancora, ma è qualcosa di molto simile. La realtà racconta di un’opzione nel contratto, scattata sabato sera al raggiungimento della 40ª presenza stagionale di Cuadrado in bianconero. Come Manuel Locatelli, meno solamente di Alvaro Morata.Sullo stesso argomentoMarino: “Juve, prendi Molina: non ti sbagli”Calciomercato Juventus

    Si può dunque sostenere che da oltre 48 ore l’accordo che lega il colombiano alla Juve andrà in scadenza il 30 giugno 2023. Il terzino, quindi, non fa più par te del ristretto clan dei calciatori a rischio di svincolarsi tra due mesi e mezzo. Però c’è una variabile, che a meno di clamorose sorprese non cambierà le carte in tavola: con la nuova scadenza contrattuale l’ingaggio non sarà lo stesso, vale a dire i 5 milioni di euro netti sinora percepiti. Resterebbe immacolato solamente se d’improvviso il club della Continassa rinunciasse alla politica volta a una rigorosa riduzione del monte ingaggi, ma non è il caso della Juventus. Ecco perché corrisponde al vero il fatto che l’opzione 2023 sia scattata, ma le parti sono d’accordo nel dover ridiscutere i termini dell’intesa. Possibile punto d’incontro: un biennale con stipendio inferiore e spalmato su più annualità.

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    Juve, giallo Vlahovic: sparisce dai social e poi riappare

    Dopo aver segnato il gol vittoria contro il Cagliari, Dusan Vlahovic non ha festeggiato con il classico post social e i tifosi si sono subito preoccupati. Non solo, a distanza di qualche giorno, l’attaccante della Juve è sparito da Instagram per poi riapparire dopo qualche ora. Il suo profilo è rimasto disattivato e subito è scattato il tam tam social con i tifosi bianconeri che si sono chiesti che fine avesse fatto il loro bomber. “Ma perché il profilo Instagram di Vlahovic è sparito?” , “Vlahovic sparito da Instagram. Che succede?” “Ma in che senso è saltato Vlahovic su Instagram”, questi alcuni dei tweet scritti dai supporter juventini prima del grande ritorno.Guarda la galleryVlahovic e Dybala, che intesa! L’esultanza infiamma i tifosi della Juve

    I tifosi ironici: “Vlahovic ha seguito il consiglio di Allegri”

    “Vlahovic ha seguito il consiglio di mister Allegri” aveva scritto ironicamente qualche tifoso ricollegando la scelta di Vlahovic a un recente intervento di Allegri al Festival dei giovani “I social? Un’ulteriore fonte di condizionamento per i giocatori, a volte è utile tirarsi fuori da queste situazioni”, queste le parole dell’allenatore bianconero che ormai da qualche anno ha deciso di dire addio ai social. Il gigante serbo è però tornato attivo dopo solo qualche ora, pubblicando una storia Instagram: in allegato l’emoji che fa il segno della vittoria.

    Sullo stesso argomentoAllegri: “Basta parlare di campioni dopo due partite. I social? Meglio stare fuori”Juventus LEGGI TUTTO

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    L'ex arbitro di A Bergonzi: “Rabiot? Annullare quel gol è un insulto al calcio”

    Mauro Bergonzi, ex arbitro di Serie A, è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. L’ex fischietto ha commentato l’operato degli arbitri nell’ultimo weekend di Serie A: “Hanno arbitrato bene, con serenità, la giusta voglia e quella concentrazione di finire tra i migliori in campo. Ho visto molto bene gli arbitri e sono contento, specialmente per questa fase cruciale del nostro campionato. Marinelli bravo in Inter-Verona, Doveri bravissimo in Torino-Milan. Marinelli tenetelo d’occhio, perché sarà uno degli arbitri migliori della Serie A. Doveri e Marinelli sono stati i migliori del weekend”. D’altra parte però Bergonzi ha voluto sottolineare il suo pensiero su uno degli episodi che ha fatto più discutere: il gol annullato alla Juve nella partita contro il Cagliari.Sullo stesso argomentoRabiot, ancora l’arbitro nel mirino: “Sto cercando di capire”Juventus

    Bergonzi sul gol annullato alla Juve

    “È una follia del calcio annullare quel gol, hanno usato il regolamento come la multa del vigile. E’ assurdo, il giocatore si volta, chiude le braccia ma il gol viene annullato lo stesso” – ha affermato Bergonzi che ha poi aggiunto: ” È opportuno che i vertici si riuniscano e rivedano le regole, perché non si può annullare un gol del genere. Non voglio criticare perchè, se applichi il regolamento al 100% non puoi avere torto, ma bisogna rivedere le regole perchè, annullare quel gol, è un insulto al calcio”. LEGGI TUTTO