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    Juve, scatta Cuadrado ma si tratta: biennale con spalmatura

    A 33 anni – quasi 34, li compirà il 26 maggio – il “señor” Juan Cuadrado fa ancora la sua meravigliosa figura nella Juventus. Chi lo segue da un pezzo non si stupisce, anche se non dev’essere così semplice mantenere costanti i suoi ritmi a quell’età. I ritmi, per l’appunto, di un corridore infaticabile e capace di trasferirsi da una fascia all’altra senza perdere l’orientamento o di agire da autentico regista aggiunto per la squadra di Massimiliano Allegri. Metti sul piatto i buoni rapporti tra il colombiano e la società, tra chi lo assiste e il club, senza contare il feeling intoccabile con l’ambiente e il disegno si completa: l’esterno resterà in bianconero perché qualsiasi altra situazione non converrebbe a nessuno. È la realtà? Non ancora, ma è qualcosa di molto simile. La realtà racconta di un’opzione nel contratto, scattata sabato sera al raggiungimento della 40ª presenza stagionale di Cuadrado in bianconero. Come Manuel Locatelli, meno solamente di Alvaro Morata.Sullo stesso argomentoMarino: “Juve, prendi Molina: non ti sbagli”Calciomercato Juventus

    Si può dunque sostenere che da oltre 48 ore l’accordo che lega il colombiano alla Juve andrà in scadenza il 30 giugno 2023. Il terzino, quindi, non fa più par te del ristretto clan dei calciatori a rischio di svincolarsi tra due mesi e mezzo. Però c’è una variabile, che a meno di clamorose sorprese non cambierà le carte in tavola: con la nuova scadenza contrattuale l’ingaggio non sarà lo stesso, vale a dire i 5 milioni di euro netti sinora percepiti. Resterebbe immacolato solamente se d’improvviso il club della Continassa rinunciasse alla politica volta a una rigorosa riduzione del monte ingaggi, ma non è il caso della Juventus. Ecco perché corrisponde al vero il fatto che l’opzione 2023 sia scattata, ma le parti sono d’accordo nel dover ridiscutere i termini dell’intesa. Possibile punto d’incontro: un biennale con stipendio inferiore e spalmato su più annualità.

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    Guarda la galleryIl mercato cambia la Juve: come sarà il dopo Dybala FOTO LEGGI TUTTO

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    Juve, giallo Vlahovic: sparisce dai social e poi riappare

    Dopo aver segnato il gol vittoria contro il Cagliari, Dusan Vlahovic non ha festeggiato con il classico post social e i tifosi si sono subito preoccupati. Non solo, a distanza di qualche giorno, l’attaccante della Juve è sparito da Instagram per poi riapparire dopo qualche ora. Il suo profilo è rimasto disattivato e subito è scattato il tam tam social con i tifosi bianconeri che si sono chiesti che fine avesse fatto il loro bomber. “Ma perché il profilo Instagram di Vlahovic è sparito?” , “Vlahovic sparito da Instagram. Che succede?” “Ma in che senso è saltato Vlahovic su Instagram”, questi alcuni dei tweet scritti dai supporter juventini prima del grande ritorno.Guarda la galleryVlahovic e Dybala, che intesa! L’esultanza infiamma i tifosi della Juve

    I tifosi ironici: “Vlahovic ha seguito il consiglio di Allegri”

    “Vlahovic ha seguito il consiglio di mister Allegri” aveva scritto ironicamente qualche tifoso ricollegando la scelta di Vlahovic a un recente intervento di Allegri al Festival dei giovani “I social? Un’ulteriore fonte di condizionamento per i giocatori, a volte è utile tirarsi fuori da queste situazioni”, queste le parole dell’allenatore bianconero che ormai da qualche anno ha deciso di dire addio ai social. Il gigante serbo è però tornato attivo dopo solo qualche ora, pubblicando una storia Instagram: in allegato l’emoji che fa il segno della vittoria.

    Sullo stesso argomentoAllegri: “Basta parlare di campioni dopo due partite. I social? Meglio stare fuori”Juventus LEGGI TUTTO

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    L'ex arbitro di A Bergonzi: “Rabiot? Annullare quel gol è un insulto al calcio”

    Mauro Bergonzi, ex arbitro di Serie A, è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. L’ex fischietto ha commentato l’operato degli arbitri nell’ultimo weekend di Serie A: “Hanno arbitrato bene, con serenità, la giusta voglia e quella concentrazione di finire tra i migliori in campo. Ho visto molto bene gli arbitri e sono contento, specialmente per questa fase cruciale del nostro campionato. Marinelli bravo in Inter-Verona, Doveri bravissimo in Torino-Milan. Marinelli tenetelo d’occhio, perché sarà uno degli arbitri migliori della Serie A. Doveri e Marinelli sono stati i migliori del weekend”. D’altra parte però Bergonzi ha voluto sottolineare il suo pensiero su uno degli episodi che ha fatto più discutere: il gol annullato alla Juve nella partita contro il Cagliari.Sullo stesso argomentoRabiot, ancora l’arbitro nel mirino: “Sto cercando di capire”Juventus

    Bergonzi sul gol annullato alla Juve

    “È una follia del calcio annullare quel gol, hanno usato il regolamento come la multa del vigile. E’ assurdo, il giocatore si volta, chiude le braccia ma il gol viene annullato lo stesso” – ha affermato Bergonzi che ha poi aggiunto: ” È opportuno che i vertici si riuniscano e rivedano le regole, perché non si può annullare un gol del genere. Non voglio criticare perchè, se applichi il regolamento al 100% non puoi avere torto, ma bisogna rivedere le regole perchè, annullare quel gol, è un insulto al calcio”. LEGGI TUTTO

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    La Juve omaggia Renato Cesarini, l'uomo degli ultimi minuti

    Esattamente 116 anni fa, 11 aprile 1906, a Senigallia nasceva Renato Cesarini. Dopo pochi mesi di vita emigra a Buenos Aires con la famiglia ed e qui che inizia a manifestare una certa propensione per il calcio. Dopo le giovanili, passate tra Borgata Palermo e Alvear, a diciotto anni veste la maglia del Chacarita Juniors, con cui gioca fino al 1929. Poi, decide di tornare nuovamente in Italia per giocare nella Juve. Indosserà la divisa della Vecchia Signora fino al 1935 vincendo cinque cinque scudetti consecutivi e divenendo uno degli pilasti di quella che passerà alla storia come la Juve del Quinquennio. Per la sua capacità di decidere le gare nel finale, verrà coniato il termine “Zona Cesarini”, devenuto ormai famosissimo nel gergo calcistico.
    Il mito della “Zona Cesarini” e il ritorno alla Juve da allenatore
    Un mito “nato” in un momento ben preciso, il 13 dicembre 1931. Quel giorno, la mezzala offensiva della Juve segna la rete del definitivo 3-2 dell’Italia sull’Ungheria al 90′. Un fatto che ormai era quasi divenuto un’abitudine per l’italo-argentino, che si vide affibbiare questo appellativo dai cronisti dell’epoca. Terminata l’avventura in bianconero, tornerà nella sua seconda patria per vestire nuovamente la maglia del Chacarita Juniors (1935-36) e del River Plate (1936-37). Appesi gli scarpini al chiodo, intraprese la carriera di allenatore che lo porterà ancora alla Juve nel biennio 1946-48 e poi come direttore tecnico oltre un decennio dopo, 1959-60, vincendo in questa ultima esperienza un campionato e due Coppe Italia. Nel giorno di quello che sarebbe stato il suo 116° compleanno, la Juve lo ha voluto omaggiare con un post sui social.  LEGGI TUTTO

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    Juve, un blitz per Tielemans: nuova idea in mediana

    TORINO – S’aggiunge Youri Tielemans alla lista dei centrocampisti nel mirino della Juventus. In realtà il 24enne del Leicester è una giovane-vecchia idea che torna di moda. Merito della crescita del belga, monitorato dai bianconeri già ai tempi dell’Anderlecht e del Monaco, e anche dell’attuale situazione contrattuale con il club inglese. L’accordo di Tielemans con il Leicester scade nel 2023. Il divorzio estivo, in assenza di rinnovo, è molto più che probabile. Anche perché la società dello storico trionfo in Premier firmato da Claudio Ranieri nel 2016 difficilmente parteciperà alle Coppe europee nel 2022-23. Attualmente le Foxes sono none in Premier League e ancora in corsa in Conference League. Giovedì scorso, nei quarti d’andata della nuova competizione continentale, hanno pareggiato contro il Psv. Una partita che, stando agli spifferi che giungono dai salotti della Premier, Tielemans ha disputato con gli occhi della Juventus puntati addosso. Fonti inglesi raccontano di un emissario bianconero a Leicester. Un blitz per seguire da vicino il duttile centrocampista belga e per riattivare i contatti con l’entourage.Sullo stesso argomentoÈ la Juve di De Ligt: gioca e parla da leader, la squadra lo segueJuventus LEGGI TUTTO

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    Juve, così non Var: i bianconeri infastiditi

    TORINO – Alla fine lo dice ancora solo Adrien Rabiot, ma la Juventus, intesa come squadra, è infastidita dal trattamento ricevuto dagli arbitri. «Sto ancora cercando di capire??», doppio punto interrogativo e due faccette: una dubbiosa, l’altra che ride. Il centrocampista francese si affida ancora a Instagram per esprimere tutta la sua perplessità per la decisione del Var che, sabato sera, ha annullato il gol della Juventus per la sua deviazione che l’arbitro Valeri, di fronte al monitor, ha deciso essere stata di braccio.Guarda la galleryCagliari-Juve 1-2, le pagelle: Dybala si riscatta con l’assist

    E, per rispondere a Rabiot, bisogna sottolineare come la nuova norma non si presti a interpretazioni: se è il tiro che va in porta e tocca il braccio è comunque fallo di mano (lo spieghiamo diffusamente qui accanto). Il problema, dal punto di vista di Rabiot, è se la deviazione sia stata effettivamente con il braccio, perché le immagini non sono affatto chiare e dirimenti. Si vede Rabiot rannicchiato, che fa di tutto per non toccare il pallone che, tuttavia, rimbalza su di lui prima di finire in rete. Sul braccio? O sulla spalla? Le immagini sono davvero difficili da interpretare, ma il Var annulla. All’interno dello spogliatoio bianconero ricordano bene come domenica scorsa il rigore di Bastoni su Zakaria nei minuti iniziali del secondo tempo di Juventus-Inter non sia stato assegnato per mancanza di chiarezza delle immagini. Due decisioni incoerenti, visto che in assenza di filmati nitidi si è deciso di non intervenire in un caso e di intervenire nell’altro. Non solo, un utilizzo così occhiuto del Var avrebbe potuto ravvisare il fallo di Marin su Dybala nell’azione che ha portato al gol di Joao Pedro.

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    Sullo stesso argomentoJuve, Chiellini e Dybala all’unisono: “La reazione che serviva”Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve, Chiellini e Dybala all'unisono: “La reazione che serviva”

    TORINO – Il successo in rimonta a Cagliari per 2-1 ha rimesso la Juventus in carreggiata dopo la sconfitta casalinga contro l’Inter, un successo che il capitano Giorgio Chiellini e Paulo Dybala hanno esaltato via social. L’attaccante argentino ha commentato così su Instagram la vittoria di sabato: “Molto importante tornare subito a vincere” al quale ha fatto eco, sempre via social, il difensore azzurro: “La reazione che serviva per un successo determinante, avanti così”. Tra i protagonisti della vittoria Matthijs de Ligt (autore del gol del pareggio) che, oltre alla gioia della marcatura, si proietta già alla prossima sfida: “Felice del gol ma è più importante prendere i tre punti, ora tutta la nostra concentrazione deve andare sulla prossima partita”.Guarda la galleryCagliari-Juve 1-2, le pagelle: Dybala si riscatta con l’assist LEGGI TUTTO

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    Juve, De Ligt a Cuadrado: “Grazie Panita!”

    TORINO – La Juventus si è portata a casa i 3 punti dalla trasferta a Cagliari, successo arrivato per 2-1 grazie al gol decisivo di Dusan Vlahovic ma a raddrizzare la serata bianconera è stato l’asse Cuadradro-De Ligt. Infatti l’ex giocatore dell’Ajax ha realizzato il gol del pareggio sul finire del primo tempo: un colpo di testa perfetto su un altrettanto perfetto crosso del compagno di squadra colombiano. Cuadrado, in una storia Instagram, ha fatto i complimento a De Ligt per l’incornata e quest0ultimo ha riposto con un: “Grazie Panita!”. LEGGI TUTTO