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    Juve, Morata riabbraccia Tevez: “Giocatore e persona molto speciale”

    Morata e l’amicizia con Tevez
    Tra questi anche Alvaro Morata che, su Instagram, ha postato due foto mentre riabbraccia Tevez, accompagnate da una didascalia che testimonia quanto affetto ci sia tra i due: “Un giocatore e una persona molto speciale. Uno dei migliori di sempre. Grazie per tutto quello che hai fatto per me. Che allegria rivederti, amico!”. LEGGI TUTTO

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    La Juve ricorda Luis Del Sol: avrebbe compiuto 87 anni

    87 anni fa, nella regione di Castiglia e Leon, più precisamente ad Arcos de Jalón, nasceva Luis Del Sol. Di origini piemontesi, di Vercelli, mosse i primi passi e si mise in mostra con la maglia del Betis Siviglia, club del quale è diventato un’icona e al quale ha chiuso la carriera. Dopo un biennio al Real Madrid, nel 1962 passò alla Juve e sotto la Mole visse otto lunghe stagioni. Nonostante sia passato tanto tempo, la società bianconera non l’ha dimenticato e nel giorno del suo 87° compleanno gli ha voluto rendere omaggio.
    La Juve ricorda Luis Del Sol
    Lo scorso 20 giugno, quando ci ha lasciato, la Juve sul proprio sito ufficiale ha scritto: “Luis Del Sol gioca 294 partite nella Juventus, segna 29 gol, vince una Coppa Italia e uno scudetto. Gli otto anni alla Juventus – dal 1962 al 1970 – sono stati dominati dalla sua personalità. Un trascinatore senza eguali, che ha rappresentato anche un punto di riferimento per quei giovani cresciuti con lui – come Francesco Morini e Giuseppe Furino – che nel decennio successivo hanno rappresentato la spina dorsale di una grande Juve proprio basandosi sull’esempio del centrocampista iberico”. LEGGI TUTTO

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    Il 2022 della Juve: J come jella

    TORINO – L’ultima caso è stato Manuel Locatelli, con la sua «lesione di primo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio destro» rimediata domenica sera durante la sfida contro l’Inter a seguito dello scontro di gioco con Danilo D’Ambrosio. Ne avrà, come ormai risaputo e ufficialmente comunicato, per quattro settimane. Ultimo caso, si intende, di una lunghissima – e insolita – serie di infortuni di origine traumatica che hanno condizionato gravemente la stagione di alcuni giocatori bianconeri nonché giocoforza della Juventus tutta. Parlare di sfortuna, oltre che di infortuni, è inevitabile giacché questo tipo di guai fisici è imprevedibile e indipendente da fattori ponderabili legati alla preparazione, alla gestione di altri acciacchi. No, l’infortunio traumatico dipende da una botta, da uno scontro di gioco, da un movimento sbagliato. E se dunque la Juventus – una volta terminata la stagione – come tutti i club dovrà interrogarsi sul numero degli infortuni muscolari e chiedersi se si tratti di dati in linea con la media e se sia il caso di intervenire in qualche modo nella preparazione e nelle tabelle individuali, beh, per ciò che riguarda gli infortuni traumatici non potrà fare altro che… imprecare. Magari chiedendosi come sarebbe andata la stagione se mano a mano non avessero dovuto alzare bandiera B – per lungo tempo – alcuni dei giocatori più importanti e insostituibili del gruppo. […]Sullo stesso argomentoJuve, Locatelli infortunato al ginocchio: stop di un mese, il comunicatoCalciomercato Juventus

    Juve, un cammino condizionato da infortuni e sfortuna

    […] Insomma, considerando che ci sono stati picchi di anche 9 indisponibili a partita, è facile capire fino a che punto il cammino bianconero sia stato condizionato da sfortune più ancora che infortuni. Allegri dixit: «Nell’arco di una stagione ci sono sempre delle problematiche muscolari, il problema è che tanti degli infortuni sono traumatici».

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    Juve, tapiro d'oro ad Allegri dopo la sconfitta contro l'Inter

    TORINO – Questa sera a ‘Striscia la notizia’ (Canale 5, ore 20.35) l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, riceve da Valerio Staffelli il Tapiro d’oro – il quarto della sua carriera – dopo l’amara sconfitta nel derby d’Italia contro l’Inter, che rischia di tagliare definitivamente fuori i bianconeri dalla corsa per lo Scudetto. “Le sconfitte fanno parte del calcio, bisogna andare avanti perché la stagione non è finita: la vetta è ormai quasi irraggiungibile, dobbiamo stare attenti alla Roma di Mourinho che è lì dietro e anche alla Fiorentina in Coppa Italia”, ha ammesso Allegri, che in chiusura dribbla le domande di Staffelli sugli eventuali errori arbitrali nel match contro i nerazzurri: “Irrati è stato molto bravo, ha arbitrato bene. Poi le decisioni ogni tanto vanno da una parte e ogni tanto dall’altra”.Guarda la galleryJuve, Allegri è una furia: getta via il cappotto dopo il rigore per l’Inter LEGGI TUTTO

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    Juve, il messaggio di Dybala dopo l'Inter: “Fino alla fine”

    Soltanto tre parole, accompagnate dalla foto di uno sguardo che invece dice tantissimo. Paulo Dybala, tramite il suo profilo Instagram, ha voluto mandare un messaggio a tutti i tifosi della Juve dopo la sconfitta per 0-1 nel derby d’Italia contro l’Inter: “Fino alla fine”. Si tratta della prima foto postata a tinte bianconere dopo l’annuncio di Arrivabene sul mancato rinnovo del contratto. Il post ha ricevuto una valanga di interazioni, tra cui quella dell’ex bianconero Miralem Pjanic, che ha commentato con l’emoji del cuore (oltre ad aver postato nelle storie una foto del figlio che mostra lo sfondo del cellulare con una foto dell’argentino), e del Papu Gomez, che scrive “Ti voglio bene”. Oltre a loro, chiaramente, tantissimi tifosi hanno voluto esprimere il loro supporto al numero 10, tra chi gli chiede di restare a Torino e chi inizia già a salutarlo, augurandogli il meglio.Guarda la galleryJuve-Inter, tutti gli episodi: dal rigore su Zakaria a Darmian-Morata. Lautaro da rosso FOTO LEGGI TUTTO

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    Juve-Inter: Tevez allo Stadium con Marchisio e Pepe

    Grande entusiasmo sugli spalti dello Stadium per il «ritorno a casa» di Carlos Tevez. L’ex bianconero, acclamato dai tifosi e sommerso da richieste di autografi e foto, ha voluto salutare così sui social il popolo bianconero: «Ciao, vi mando un forte abbraccio. Spero vada tutto bene, un saluto a tutti. Si torna a casa». Tevez era insieme con due ex compagni alla Juve, Claudio Marchisio e Simone Pepe. Ma ieri sera è stato un ritorno di vip allo stadio, con di nuovo il 100% della capienza. Tra questi, Eros Ramazzotti, Federica Pellegrini, Alessandro Cattelan, Linus e Nicola Savino, Khaby Lame e Laura Chiatti. Prima della gara, momenti di grande emozione quando Gaia e la cantante ucraina Kateryna Pavlenko hanno cantato “Imagine” di John Lennon con i giocatori abbracciati a centrocampo: è una delle iniziative della Lega per manifestare contro la guerra in Ucraina.Guarda la galleryJuve-Inter, da Ramazzotti alla Pellegrini: quanti vip in tribuna LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri: “Ora si potrà dire che siamo fuori dalla corsa scudetto”

    TORINO – Il contestato gol su calcio di rigore di Calhanoglu regala all’Inter il successo sul campo della Juventus. Il tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri evita le polemiche e preferisce elogiare la squadra per l’atteggiamento e la prestazione. “Evitiamo di dire cose che non servono. Parlerei molto volentieri della prestazione della squadra. Abbiamo creato molto, tirato molto in porta – ha dichiarato ai microfoni di Dazn –  peccato per la sconfitta perchè è stata una bella Juventus. Abbiamo margini di miglioramento, ma siamo già migliorati tanto. Oggi abbiamo verticalizzato di più e giocato una buona gara.  C’è mancato solo il gol, ma sono contento della prestazione. Da oggi si potrà dire che siamo tagliati fuori definitivamente dallo scudetto. Ora dobbiamo fare più punti possibii per difendere il quarto posto e poi puntare allo scudetto il prossimo anno”. Uno sguardo al futuro, un altro al presente. “Ci sono margini affinchè questa squadra migliori. Ci sono tutti i presupposti per far si che il prossimo anno lotteremo per vincere il campionato. Ora abbiamo sette partite e dobbiamo cercare di fare più punti possibili per mantenere il quarto posto, visto che abbiamo la Roma a meno cinque”. 
    “Guardiamo il bicchiere mezzo pieno”
    Allegri evidenzia i miglioramenti della sua squadra. “Quest’anno siamo partiti male e abbiamo recuperato tanti punti. Siamo stati condannati dagli episodi nei match decisivi. Ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno. I giovani sono cresciuti e la squdra è migliorata. In questo mese e mezzo continueremo a lavorare per crescere e fare più punti possibili. La Juve del prossimo anno? Ci vedremo con la società e faremo il punto della situazione. Oggi non era il momento giusto”. Ier in conferenza stampa aveva lasciato molti dubbi di formazione. “In realtà l’avevo decisa già ad inizio settimana. Avevo solo un dubbio a metà campo perchè Rabiot veniva da tante gare giocate. Stasera ha fatto una grandissima partita. Poi è entrato Zakaria al posto di Locatelli e ha fatto benissimo. E’ un giocatore lineare, ma che ogni partita crea un’occasione da gol. La favorita per lo scudetto? Resta l’Inter, ha un calendario più facile rispetto alle altre. E la vittoria di questa sera regalerà ai nerazzurri una grande spinta. Locatelli? Starà fuori almeno una ventina di giorni”. 
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    Juve-Inter, Agnelli e Zhang ancora amici (nonostante la Superlega)

    Il momento pubblicamente più evidente della loro amicizia è andato in scena all’università Bocconi a settembre del 2019: Andrea Agnelli e Steven Zhang fianco a fianco tra i relatori di un convegno organizzato dall’ateneo milanese sul futuro del calcio. I presidenti di Juventus e Inter esibirono una notevole sintonia sugli interventi necessari per modernizzare il mondo del pallone.

    Caso Superlega

    Un patto diventato ancora più forte con il lancio della Superlega un anno fa. Inter e Juventus erano tra le 12 firmatarie del contratto della competizione durata lo spazio di 48 ore. Le uniche due squadre italiane tra i soci promotori oltre al Milan. Da allora le strade sembrano essersi allontanate. La Juventus è rimasta fra le tre società ancora convinte della bontà del progetto, insieme a Barcellona e Real Madrid. L’Inter, invece, è stata la prima italiana a lasciare. […]

    Sullo stesso argomentoSuperlega, Elkann con Agnelli: “Il calcio va riformato, Andrea e la Juve sostengono il cambiamento”Juventus

    I contatti proseguono

    […] Ma questa posizione differente rispetto alla Superlega non ha allontanato Agnelli e Zhang. I presidenti di Juventus e Inter continuano a sentirsi e si frequentano. Questa sera si ritroveranno in tribuna all’Allianz Stadium, ma nemmeno nei due anni di pandemia i rapporti si sono interrotti. Ci sono state telefonate tra Nanchino e Torino nel periodo in cui il proprietario nerazzurro è stato a lungo in Cina. Restano punti di contatto. Entrambi sono arrivati molto giovani ai vertici di Juventus e Inter: Agnelli a 35 anni, Zhang a 26. E ritengono necessario che ci sia un continuo confronto fra due club cosi importanti per il calcio italiano a livello di risultati sportivi e seguito di tifosi. Hanno una visione comune sulla necessità di svecchiare il calcio per renderlo più fruibile alle giovani generazioni che si stanno progressivamente allontanando dal mondo del pallone. Esiste un terreno condiviso sull’esigenza di nuove modalità di comunicazione del calcio.

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    Guarda la galleryJuve-Inter, la formazione ufficiale di Allegri LEGGI TUTTO