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    Juve, tapiro d'oro ad Allegri dopo la sconfitta contro l'Inter

    TORINO – Questa sera a ‘Striscia la notizia’ (Canale 5, ore 20.35) l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, riceve da Valerio Staffelli il Tapiro d’oro – il quarto della sua carriera – dopo l’amara sconfitta nel derby d’Italia contro l’Inter, che rischia di tagliare definitivamente fuori i bianconeri dalla corsa per lo Scudetto. “Le sconfitte fanno parte del calcio, bisogna andare avanti perché la stagione non è finita: la vetta è ormai quasi irraggiungibile, dobbiamo stare attenti alla Roma di Mourinho che è lì dietro e anche alla Fiorentina in Coppa Italia”, ha ammesso Allegri, che in chiusura dribbla le domande di Staffelli sugli eventuali errori arbitrali nel match contro i nerazzurri: “Irrati è stato molto bravo, ha arbitrato bene. Poi le decisioni ogni tanto vanno da una parte e ogni tanto dall’altra”.Guarda la galleryJuve, Allegri è una furia: getta via il cappotto dopo il rigore per l’Inter LEGGI TUTTO

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    Juve, il messaggio di Dybala dopo l'Inter: “Fino alla fine”

    Soltanto tre parole, accompagnate dalla foto di uno sguardo che invece dice tantissimo. Paulo Dybala, tramite il suo profilo Instagram, ha voluto mandare un messaggio a tutti i tifosi della Juve dopo la sconfitta per 0-1 nel derby d’Italia contro l’Inter: “Fino alla fine”. Si tratta della prima foto postata a tinte bianconere dopo l’annuncio di Arrivabene sul mancato rinnovo del contratto. Il post ha ricevuto una valanga di interazioni, tra cui quella dell’ex bianconero Miralem Pjanic, che ha commentato con l’emoji del cuore (oltre ad aver postato nelle storie una foto del figlio che mostra lo sfondo del cellulare con una foto dell’argentino), e del Papu Gomez, che scrive “Ti voglio bene”. Oltre a loro, chiaramente, tantissimi tifosi hanno voluto esprimere il loro supporto al numero 10, tra chi gli chiede di restare a Torino e chi inizia già a salutarlo, augurandogli il meglio.Guarda la galleryJuve-Inter, tutti gli episodi: dal rigore su Zakaria a Darmian-Morata. Lautaro da rosso FOTO LEGGI TUTTO

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    Juve-Inter: Tevez allo Stadium con Marchisio e Pepe

    Grande entusiasmo sugli spalti dello Stadium per il «ritorno a casa» di Carlos Tevez. L’ex bianconero, acclamato dai tifosi e sommerso da richieste di autografi e foto, ha voluto salutare così sui social il popolo bianconero: «Ciao, vi mando un forte abbraccio. Spero vada tutto bene, un saluto a tutti. Si torna a casa». Tevez era insieme con due ex compagni alla Juve, Claudio Marchisio e Simone Pepe. Ma ieri sera è stato un ritorno di vip allo stadio, con di nuovo il 100% della capienza. Tra questi, Eros Ramazzotti, Federica Pellegrini, Alessandro Cattelan, Linus e Nicola Savino, Khaby Lame e Laura Chiatti. Prima della gara, momenti di grande emozione quando Gaia e la cantante ucraina Kateryna Pavlenko hanno cantato “Imagine” di John Lennon con i giocatori abbracciati a centrocampo: è una delle iniziative della Lega per manifestare contro la guerra in Ucraina.Guarda la galleryJuve-Inter, da Ramazzotti alla Pellegrini: quanti vip in tribuna LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri: “Ora si potrà dire che siamo fuori dalla corsa scudetto”

    TORINO – Il contestato gol su calcio di rigore di Calhanoglu regala all’Inter il successo sul campo della Juventus. Il tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri evita le polemiche e preferisce elogiare la squadra per l’atteggiamento e la prestazione. “Evitiamo di dire cose che non servono. Parlerei molto volentieri della prestazione della squadra. Abbiamo creato molto, tirato molto in porta – ha dichiarato ai microfoni di Dazn –  peccato per la sconfitta perchè è stata una bella Juventus. Abbiamo margini di miglioramento, ma siamo già migliorati tanto. Oggi abbiamo verticalizzato di più e giocato una buona gara.  C’è mancato solo il gol, ma sono contento della prestazione. Da oggi si potrà dire che siamo tagliati fuori definitivamente dallo scudetto. Ora dobbiamo fare più punti possibii per difendere il quarto posto e poi puntare allo scudetto il prossimo anno”. Uno sguardo al futuro, un altro al presente. “Ci sono margini affinchè questa squadra migliori. Ci sono tutti i presupposti per far si che il prossimo anno lotteremo per vincere il campionato. Ora abbiamo sette partite e dobbiamo cercare di fare più punti possibili per mantenere il quarto posto, visto che abbiamo la Roma a meno cinque”. 
    “Guardiamo il bicchiere mezzo pieno”
    Allegri evidenzia i miglioramenti della sua squadra. “Quest’anno siamo partiti male e abbiamo recuperato tanti punti. Siamo stati condannati dagli episodi nei match decisivi. Ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno. I giovani sono cresciuti e la squdra è migliorata. In questo mese e mezzo continueremo a lavorare per crescere e fare più punti possibili. La Juve del prossimo anno? Ci vedremo con la società e faremo il punto della situazione. Oggi non era il momento giusto”. Ier in conferenza stampa aveva lasciato molti dubbi di formazione. “In realtà l’avevo decisa già ad inizio settimana. Avevo solo un dubbio a metà campo perchè Rabiot veniva da tante gare giocate. Stasera ha fatto una grandissima partita. Poi è entrato Zakaria al posto di Locatelli e ha fatto benissimo. E’ un giocatore lineare, ma che ogni partita crea un’occasione da gol. La favorita per lo scudetto? Resta l’Inter, ha un calendario più facile rispetto alle altre. E la vittoria di questa sera regalerà ai nerazzurri una grande spinta. Locatelli? Starà fuori almeno una ventina di giorni”. 
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    Juve-Inter, Agnelli e Zhang ancora amici (nonostante la Superlega)

    Il momento pubblicamente più evidente della loro amicizia è andato in scena all’università Bocconi a settembre del 2019: Andrea Agnelli e Steven Zhang fianco a fianco tra i relatori di un convegno organizzato dall’ateneo milanese sul futuro del calcio. I presidenti di Juventus e Inter esibirono una notevole sintonia sugli interventi necessari per modernizzare il mondo del pallone.

    Caso Superlega

    Un patto diventato ancora più forte con il lancio della Superlega un anno fa. Inter e Juventus erano tra le 12 firmatarie del contratto della competizione durata lo spazio di 48 ore. Le uniche due squadre italiane tra i soci promotori oltre al Milan. Da allora le strade sembrano essersi allontanate. La Juventus è rimasta fra le tre società ancora convinte della bontà del progetto, insieme a Barcellona e Real Madrid. L’Inter, invece, è stata la prima italiana a lasciare. […]

    Sullo stesso argomentoSuperlega, Elkann con Agnelli: “Il calcio va riformato, Andrea e la Juve sostengono il cambiamento”Juventus

    I contatti proseguono

    […] Ma questa posizione differente rispetto alla Superlega non ha allontanato Agnelli e Zhang. I presidenti di Juventus e Inter continuano a sentirsi e si frequentano. Questa sera si ritroveranno in tribuna all’Allianz Stadium, ma nemmeno nei due anni di pandemia i rapporti si sono interrotti. Ci sono state telefonate tra Nanchino e Torino nel periodo in cui il proprietario nerazzurro è stato a lungo in Cina. Restano punti di contatto. Entrambi sono arrivati molto giovani ai vertici di Juventus e Inter: Agnelli a 35 anni, Zhang a 26. E ritengono necessario che ci sia un continuo confronto fra due club cosi importanti per il calcio italiano a livello di risultati sportivi e seguito di tifosi. Hanno una visione comune sulla necessità di svecchiare il calcio per renderlo più fruibile alle giovani generazioni che si stanno progressivamente allontanando dal mondo del pallone. Esiste un terreno condiviso sull’esigenza di nuove modalità di comunicazione del calcio.

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    Diretta Juve-Inter ore 20.45: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

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    Juventus-Inter: dove vederla in tv e in streaming
    Juve-Inter è in programma alle ore 20.45 allo Stadium di Torino e sarà visibile in diretta streaming su DAZN. Sarà possibile inoltre seguire il ‘live’ del match sul nostro sito.
    Serie A, la classifica
    Juventus-Inter, le probabili formazioni
    JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Zakaria, Locatelli; Cuadrado, Dybala, Morata; Vlahovic. Allenatore: Massimiliano Allegri.
    A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Bonucci, Rugani, Arthur, Rabiot, Bernardeschi, Kean.
    Indisponibili: Chiesa, Kaio Jorge, McKennie. Squalificati: Lu. Pellegrini. Diffidati: Morata, Vlahovic
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro Martinez. Allenatore: Simone Inzaghi.
    A disposizione: Radu, Cordaz, Ranocchia, Dimarco, Darmian, Dumfries, Gosens, Gagliardini, Vidal, Vecino, Sanchez, Correa.
    Indisponibili: -. Squalificati: -. Diffidati: Bastoni, Lautaro Martinez, Vidal
    ARBITRO: Irrati di Pistoia.
    GUARDALINEE: Ranghetti e Vivenzi.
    IV UOMO: Ghersini.
    VAR: Mazzoleni
    AVAR: Passeri.
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    Juve-Inter, Ambrosini esclusivo: “Vince chi ha coraggio”

    Massimo Ambrosini, domani sera commenterà Juventus- Inter per Dazn: che gara si aspetta?

    «Una partita molto tattica, anche perché la posta in palio é altissima soprattutto per Inter».

    Si dice: se la Juve vince, torna in corsa per lo scudetto; se l’Inter perde, è tagliata fuori.

    «Indubbiamente se l’Inter non dovesse vincere, farebbe fatica a riprendersi, per il nuovo contraccolpo psicologico e soprattutto se il Milan, ma anche il Napoli, dovessero vincere le loro gare. L’Inter se vuole rimanere pienamente in corsa per lo scudetto deve raccogliere i tre punti, anche se la squadra di Simone Inzaghi ha una gara in meno e margine ancora per rientrare avendo un calendario più semplice rispetto al Milan».

    E la Juve?

    «Quando Allegri parla di scudetto impossibile io gli credo, però al tempo stesso spero che voglia interpretare la partita con la voglia di vincere. Se la Juventus si impone dà un senso alle ultime giornate di campionato, altrimenti la testa andrebbe poi focalizzata sulla Coppa Italia. Se la Juve non vince, quel 10% che Pioli dà ai bianconeri per lo scudetto, si abbassare al 2-3%».

    L’ha sorpresa di piu? la Juventus in difficolta? di inizio stagione o quella che ha rimontato nella seconda meta??

    «Sicuramente le difficoltà iniziali. Non ero fra quelli che pensavano che la Juve avrebbe dominato il campionato, ma la rosa e i valori per stare in alto fin dall’inizio c’erano. Tutti potevano dare di più ed è mancata una reazione in quella prima fase disastrosa perché ricordiamo che già dalla quinta-sesta giornata, i bianconeri hanno iniziato a correre».

    […]

    Dove si decide la partita?

    «Nel coraggio degli allenatori».

    Milan e Napoli che risultato tiferanno?

    «Per un pareggio, perché la Juve che arriva forte in volata può fare paura a tutti».

    Tutta l’intervista esclusiva sull’edizione di Tuttosport

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    Juve-Inter, derby da 1 miliardo: super rose, maxi ingaggi e top player

    Mettiamola così: il miliardo in questione arriva a metà del bicchiere. Quindi ognuno può vederlo mezzo pieno o mezzo vuoto, argomentando senza limiti per sostenere l’uno o l’altro punto di vista. Perché se il calcio italiano e, nella fattispecie la Serie A, riesce ancora esprimere una sfida fra due squadre il cui valore delle rosa sfonda il tetto del miliardo è comunque una buona notizia: siamo messi male, ma in fondo c’è ancora la possibilità di mettere in scena una partita luccicante di nomi, prestigio e un minimo di glamour. D’altra parte, però, sarebbe infantile nascondersi che quella di domenica è l’unica partita da veri ricchi in Serie A e, oltretutto, ricchi che hanno debiti e non possono più spendere con la libertà di prima. Anzi, nel caso dell’Inter resta la necessità di affontare altre cessioni per tenere a galla i conti, mentre la Juventus ha ceduto due Under 25 a gennaio (Kulusevski e Bentancur) e non ha rinnovato il contratto al suo numero dieci Paulo Dybala.Guarda la galleryJuve, da De Ligt a Vlahovic: valore rosa, età media e totale ingaggi

    Insomma, Juventus-Inter, il derby da un miliardo potrebbe essere uno scatto di dignità per la bistrattata e impoverita Serie A, ma bisogna stare attenti a esaltarsi, perché dietro il miliardo e i top player resta lo scenario problematico maturato negli ultimi dieci anni di immobilismo su tutto dalle riforme agli stadi a un piano coerente e condiviso per lo sviluppo commerciale dell’ex campionato più bello del mondo, le cui vestigia domani sera saranno illuminate dai riflettori di uno dei nuovi tre stadi costruiti negli ultimi dieci anni, quello della Juventus che domani affronta l’Inter con una rosa leggermente più cara (una quarantina di milioni in più) e leggermente più costosa (30 milioni di ingaggi lordi in più), ma in compenso molto più giovane, perché tre anni di età media in meno non sono pochi: 27 anni per gli uomini di Allegri, 30 per quelli di Inzaghi. Il segno tangibile del processo di ringiovanimento, avviato nell’estate del 2020 e proseguito in modo abbastanza perentorio nelle successive campagne acquisti. E che a gennaio è culminato con l’acquisto di Vlahovic (22 anni) che ha – di fatto – segnato l’addio di Dybala (28 anni). La rosa della Juventus oggi è ancora in una fase di transizione: Allegri si aspetta che in estate venga completata con un pizzico di esperienza in più a centrocampo ed è pronto ad accogliere altri giovani di talento (da Zaniolo, obiettivo caldo, a Gatti, già preso a gennaio). Arrivabene e Cherubini cercheranno di accontentarlo, sapendo che in vista del nuovo fairplay finanziario, ma soprattutto in ottemperanza del loro obiettivo di sostenibilità, sarà necessario far dimagrire ulteriormente il monte ingaggi.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryInter, da Bastoni a Brozovic: valore rosa, età media e totale ingaggi LEGGI TUTTO