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    Dybala, trattativa ai box: ecco quando la Juve si rivedrà con Antun

    TORINO – Una partita a scacchi. In questo si è trasformato il rinnovo di Paulo Dybala, con mosse all’interno di elaborati (e dissimulati) progetti tattici. Dopo la scelta di rinviare l’incontro previsto ieri, la sensazione è che la Juventus sia in una posizione più di vigile attesa che di forza. Una attesa in cui capire se e come il numero 10 potrà essere ancora utile al progetto bianconero. Serve una verifica dal punto di vista fisico, perché i tanti (troppi) infortuni hanno aperto la strada ai dubbi su un rinnovo lungo e, soprattutto, in cui le parti fisse siano preponderanti rispetto a quello variabili. Ovvero, si punta a una remunerazione più legata agli obiettivi (personali e collettivi), perché il giocatore stesso si senta ulteriormente coinvolto. Poi serve una verifica dal punto di vista dei risultati perché, nel frattempo, è subentrato il fattore Dusan Vlahovic. La presenza del serbo ha cambiato radicalmente volto alla Juventus, portando alle vittorie anche in assenza di Dybala. Oggi non si può pretendere che l’ex Fiorentina diventi il leader bianconero, ma vista la sua velocità di apprendimento e di adattabilità si candida a raccogliere presto quello che avrebbe dovuto essere in questa stagione (una volta salutato Cristiano Ronaldo) il ruolo della Joya.Guarda la gallerySun: “La prossima Juve: Pogba, Renato Sanches e Emerson Palmieri (senza Dybala)” LEGGI TUTTO

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    Emerson Palmieri sfreccia: Juve attiva sull’azzurro

    TORINO – Non solo Giacomo Raspadori. C’è un altro campione d’Europa nel mirino della Juventus: Emerson Palmieri. L’italo-brasiliano di proprietà del Chelsea, la scorsa estate trasferitosi in prestito al Lione, è un vecchio pallino dei bianconeri. Più volte, in passato, alla Continassa hanno pensato all’ex Roma e Palermo per la fascia sinistra. Il pensiero è tornato di moda in quest’avvio di 2022. Merito di Emerson, che in Francia sta giocando su ottimi livelli: 27 presenze, un gol e 2 assist. L’OL non ha l’obbligo di riscatto e, al netto di come evolverà la situazione societaria del Chelsea, il giocatore a giugno tornerà a Stamford Bridge, non per restarci. Emerson Palmieri (contratto in scadenza nel 2023) cambierà aria. La permanenza al Lione è un’ipotesi, ma occhio alla Juventus. Il terzino azzurro non è indifferente ai bianconeri e tornerebbe volentieri in Italia. È ancora presto per fare previsioni, però una cosa è certa: la Juventus, in caso di separazione da Alex Sandro, un laterale sinistro lo dovrà acquistare e in cima ai pensieri del ds Federico Cherubini c’è proprio l’italo-brasiliano.Guarda la galleryVlahovic show in allenamento: la Juve si prepara per la Sampdoria LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri e il retroscena su Arthur: “Allora sei bravo”

    TORINO – Avesse dovuto buttar giù una formazione, durante l’allenamento di ieri, Max Allegri non avrebbe fatto fatica. Per le esercitazioni tecniche e la partitella, infatti, il tecnico ha avuto a disposizione appena dieci giocatori di movimento della prima squadra, cui è giunta in soccorso una corposa nidiata di Under 23. Alla Continassa non si è presentato Cuadrado : decisione precauzionale, dato che martedì il colombiano aveva manifestato qualche linea di febbre. Lavoro personalizzato sul terreno di gioco secondario per gli acciaccati Chiellini , De Sciglio e Alex Sandro , oltre che per Dybala , mentre ha svolto una seduta in palestra Aké . Andature e qualche allungo con i compagni per Danilo e Rabiot , che poi sono a loro volta rientrati al chiuso per seguire un lavoro personalizzato programmato.Guarda la galleryVlahovic show in allenamento: la Juve si prepara per la Sampdoria

    Allegri prende in giro Arthur

    Nel corso dell’allenamento, cui ha invece preso parte fino alla fine Bernardeschi , elogi di Allegri all’indirizzo di Arthur : «Se vuoi, allora, sei bravo!», ha scherzato durante un’esercitazione tecnica. Nella partitella finale a ranghi ridotti, in dieci contro dieci, in evidenza Kean : un gol, una traversa e tanta voglia di rincorrere il pallone, anche quando il tecnico lo ha schierato a tutta fascia («Adesso si difende, Moise!») con Vlahovic-Morata come terminali offensivi.

    Sullo stesso argomentoAllegri, Arthur e la cura PjanicJuventusMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    De Winter: “Tifo Juve da quando ho incontrato Pogba”

    TORINO – Quattro minuti in campo e un gol, quello che domenica ha deciso Pro Sesto-Juventus Under 23. Un rientro che spiega bene la voglia di Koni De Winter di riprendere il suo inseguimento al futuro, interrotto dal Covid tra il 29 dicembre e il 5 gennaio, poi dalla lussazione alla spalla sinistra il 9 gennaio.

    […]

    Più grande l’emozione dell’esordio assoluto in prima squadra, a Londra all’80’ di Chelsea-Juve, o quella del debutto da titolare, in Juve-Malmoe?

    «Momenti fantastici, contro il Malmoe di più. Eravamo in casa e giocare 60 minuti per la Juve in Champions è stato bellissimo. Nei 10 minuti prima della partita ero un po’ stressato ma, al primo pallone toccato, tutto è sparito».

    […]

    Il primo pensiero quando ha saputo che la cercava la Juve?

    «Ho detto subito che volevo andare (lo dice schioccando le dita), perché sono juventino fin da piccolo. La mia mamma mi aveva portato qui a Torino e avevo incontrato Paul Pogba in via Roma, ho ancora la foto. Da lì iniziai a tifare per la Juve».

    Le piacerebbe giocarci assieme?

    «Sì (ride), mi piacerebbe giocare con tutti i giocatori forti».

    Sullo stesso argomentoDe Winter, il più giovane della Juve a partire titolare in ChampionsJuventus

    […]

    Si allena con tre dei centrali migliori d’Europa: cosa ruberebbe a Bonucci, Chiellini e De Ligt?

    «A Bonucci la capacità di vedere sempre prima le giocate. A Chiellini la capacità di difendere. A De Ligt la capacità di fare tutto, lui è un mix».

    […]

    Il suo modello?

    «Vincent Kompany, lo guardavo sempre da bambino nel Belgio».

    Tutta l’intervista sull’edizione di Tuttosport
    Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Occhio a Grimaldo. Ma la Juve teme la concorrenza del Barcellona

    Non solo l’attacco del futuro, in questi giorni (sia pure tra incontri fatti o rimandati all’ultimo) la Juventus è – già – all’opera anche per la nuova difesa. La corsia sinistra, in modo particolare, catalizza le energie, giacché Alex Sandro dopo otto anni di carriera bianconera potrebbe lasciare la truppa.

    Ingaggio ingombrante (da vecchia repubblica del pallone, ormai) e rendimento altalenante. Costante, invece, è stata la sensazione che il brasiliano fosse lì lì per compiere il definitivo salto di qualità salvo poi fermarsi sul più bello. Il passaggio da ottimo giocatore a campione non risulta e, anzi, Alex Sandro soprattutto nelle ultime due stagioni ha offerto prestazioni a livelli inferiori rispetto agli standard iniziali. Marcandole con errori anche grossolani, peraltro, come quello commesso in Supercoppa italiana contro l’Inter.

    Guarda la galleryJuve, la formazione 2022/23 con Dybala

    Ecco perché, insomma, questa potrebbe essere la volta buona nonostante il contratto di Alex Sandro scada nel 2023 (o forse proprio per questo: almeno c’è la possibilità di incamerare denari grazie alla cessione del cartellino).

    Alcuni nomi di sostituti sono già emersi nei giorni scorsi. A quanto già svelato si aggiunge un’opzione: Alejandro Grimaldo del Benfica. Pista calda alla soglia dello scottante, visto che la concorrenza è molto agguerrita e la partita potrebbe teoricamente chiudersi in tempi anche rapidi, visto che lo spagnolo al Barcellona ha già giocato dal 2008 al 2016 tra giovanili e squadra B. Conosce, insomma, molto bene l’ambiente e la piazza. La Juve, però, monitora la situazione. Non ha dubbi sulle qualità del giocatore (188 presenze nel Benfica di cui 31 tra Champions League ed Europa League) ed è convinta che la sua tecnica e l’abilità nel trovare il fondo per servire cross ai compagni possano esaltare le qualità di Dusan Vlahovic. Non ha neanche dubbi, però, la Juventus, sul fatto che il Benfica non farà sconti nonostante la scadenza di contratto ormai prossima.

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    Allegri e la frase profetica durante Juve-Spezia che ha scatenato i tifosi

    Contro lo Spezia, la Juventus ha portato a casa tre punti importantissimi per la classifica in chiave qualificazione Champions: ora i bianconeri hanno sei punti di vantaggio sull’Atalanta che è quinta, ma ha una partita da recuperare. Un risultato di misura che ha visto il ritorno al gol di Alvaro Morata, a secco in campionato dal 18 dicembre. A fine partita, durante l’intervista, Allegri ha sottolineato l’importanza dei tre punti conquistati, ribandendo la sua filosofia: “C’è bisogno di vittorie con sofferenza per arrivare ai grandi trionfi”. Lo stesso tecnico bianconero è stato anche il protagonista di una frase, ripresa dalle telecamere di Dazn, diventata virale sul web.Guarda la galleryIronia social su Juve-Spezia: dalla sofferenza al corto muso di Allegri

    La reazione social alla richiesta di Allegri

    Durante il primo tempo di Juve-Spezia, al minuto 19, l’allenatore toscano è stato pizzicato mentre urla una serie di indicazioni ai suoi giocatori: “Calma, va bene va bene ragazzi. Bisogna palleggiare finché non troviamo il buco”- le parole pronunciate da Allegri che non sono sfuggite ai tifosi juventini che si sono scatenati sui social. “Allegri maestro di vita”, “Come al solito ha avuto ragione il grande Max”, “E infatti l’hanno trovato”, questi sono alcuni dei commenti dei supporter bianconeri. In realtà, quella di Allegri è stata una vera e propria profezia perché dopo soltanto due minuti è arrivato il vantaggio firmato da Morata.

    Guarda la galleryJuve-Spezia: Danilo terzino totale, Szczesny decisivo. Le pagelle bianconereMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Moviola Juve-Spezia: Rabiot-Ferrer, chiusura ok. Reca, braccio non punibile

    Al 15’ Cuadrado in ritardo su Nikolau: fallo, ma giusto non ammonire perché il bianconero accorgendosi di essere fuori tempo evita ogni intervento e lo scontro è solo fortuito. Al 17’ Nikolau respinge un tiro di Cuadrado, forse con un braccio ma ha le mani dietro alla schiena: giusto lasciar correre. Al 24’ Pellegrini a terra dopo uno scontro con Gyasi che lo contrasta con il braccio largo: poteva starci un fallo, non l’ammonizione.

    Severo il giallo a Vlahovic all’11 st: spallata ad Erlic fallosa, ma appunto, una spallata. L’ammonizione poteva starci anche per Agudelo al 18’ st per fallo su Arthur. Sempre per fallo su Agudelo ammonito Bernardeschi al 22’ st: severo, ma ci sta. Al 24’ Reca respinge un tiro di Bernardeschi con un braccio, aderente al corpo: anche in questo caso giusto lasciar andare. Al 39’ lo Spezia protesta per una chiusura di Rabiot su Ferrer, al tiro: nessun fallo, il contatto (esaminato dal var) è successivo alla conclusione, forse deviata dal francese. Poteva semmai esserci angolo.

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    Juve, il gruppo unito vale un bomber

    «I ragazzi hanno capito il valore di questa vittoria». Massimiliano Allegri lo sottolinea perché non è scontato e perché è importante: la sua squadra, ieri pomeriggio, ha compreso che i tre punti conquistati con lo Spezia non sono punti qualsiasi perché in questo momento del campionato consolidano l’obiettivo del quarto posto e per il modo con cui sono stati conquistati, soffrendo tutti insieme, aiutandosi nei momenti difficili della ripresa, con l’applicazione agonistica che contraddistingue i grandi gruppi. Perché alla fine, e la Juventus lo sa bene, un gruppo unito vale come un bomber, perché parecchi punti di inizio stagione sono stati persi a causa dello sfilacciamento morale della squadra nei momenti critici. È per questo che Leonardo Bonucci, uno dei leader, ieri in panchina nonostante l’infortunio, ma pronto a scattare in campo per festeggiare il successo, ha scritto sui social: «Ci sono vittorie che quando le porti a casa, in qualsiasi modo, valgono di più. Siamo un grande Gruppo, una Squadra». L’utilizzo generoso delle maisucole è comunque altrettanto indicativo del concetto.Guarda la galleryDa Morata e Vlahovic a Bonucci e Chiellini: la festa social dopo Juve-Spezia

    I messaggi di De Ligt, Arthur e Rugani

    «Una vittoria molto importante al termine di una settimana durissima», ha spiegato invece Matthijs de Ligt, ricordando che la Juventus era reduce dalla combattuta semifinale di Firenze e che non c’è stato turnover, avendo una squadra intera ferma per infortunio. «Una vittoria importante verso il nostro obiettivo!», dice Arthur Melo, senza specificare se è uno di quelli che pensa allo scudetto o resta legato al realistico quarto posto. Nello spogliatoio il sogno scudetto, peraltro, è ampiamente condiviso e anche questo è un fattore che cementa il gruppo, perché quell’euforia: «Un solo obiettivo, i tre punti! Un passo alla volta, la direzione è quella giusta», dice Daniele Rugani, tornato in campo e protagonista di una partita solida, nella quale spicca il pallone intercettato e con il quale ha innescato l’azione del gol. La Juventus rinasce come gruppo, da lì Allegri potrà costruire più facilmente quello che ancora manca. Ma il finale di stagione, nel quale i nervi contano più della tattica, la Juventus sta andando nella direzione giusta, consapevole dei propri mezzi, consapevole dei propri limiti. Sarà importante nelle ultime giornate di campionato, nella semifinale di ritorno contro la Fiorentina, che potrà dare alla Juventus l’occasione di giocarsi un trofeo contro Milan o Inter, nella partita di ritorno contro il Villarreal che può riconsegnare la Juventus all’elenco delle prime otto squadre d’Europa. Tutto questo sarebbe la base migliore per la ricostruzione della prossima stagione.

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