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    Morata, la Juve sta studiando un piano per tenerlo a Torino

    TORINO – Una sorpresa, ma non per tutti. Non per Massimiliano Allegri stupito dello stupore di chi aveva assistito alla prestazione di Alvaro Morata con il Verona. Attaccante a tutto campo, di lotta e di movimento, pronto a dispensare un assist da applausi a Denis Zakaria per il 2-0 della Juventus. «Non è un nuovo ruolo – così il tecnico nel dopopartita -. Alvaro ha fatto sei mesi da punta centrale, che non è nelle sue caratteristiche. Ha bisogno di un altro davanti e, quando ha campo, diventa importante. Ha tecnica, non deve dare riferimenti». È quanto si era visto in campionato all’Olimpico con la Roma (cross da destra per il colpo di testa di Manuel Locatelli), è quanto si era visto in Supercoppa con l’Inter (cross da sinistra per la capocciata di Weston McKennie). E l’avvento di Dusan Vlahovic ha fatto benissimo allo spagnolo, altro che deprimerlo. I due si sono cercati, hanno dialogato e il serbo ha mancato per un nonnulla la rete del raddoppio su un invito di Alvaro nel primo tempo.

    Una prestazione che ha soddisfatto Morata, che ha spazzato le nubi di gennaio e che getta una luce nuova sul futuro. Lo spagnolo, prima: «Sono contento perché ho passato l’ultimo mese senza sapere cosa succedeva. Ma Allegri e la società mi hanno detto che avevano tanta fiducia in me e questo è importante. Uno sta più tranquillo, più sereno e, soprattutto, più carico. Anche i tifosi, quando mi hanno sostituito… Avevo bisogno di questo. Alla fine penso che qualsiasi persona, in qualsiasi lavoro, in qualsiasi situazione ha bisogno di sentirsi voluto e di sentirsi importante. Ora mi sento così. Sono contento di giocare, di essere alla Juve e mi metto a disposizione, anche se devo stare in panchina». Le nubi, poi. Sono quelle comparse a gennaio, quando Morata sembrava destinato a lasciare Torino per trasferirsi al Barcellona. Allegri respingeva l’ipotesi («Per sostituire Alvaro devi prendere uno dei quattro-cinque centravanti che ci sono e che non ti danno»), ma la trattativa c’era. Poi non se ne è fatto nulla, il centravanti è arrivato e lo spagnolo è rimasto comunque. […]

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    Il futuro di Morata

    Da qui si parte per ipotizzare quanto sarebbe stato complicato immaginare solo pochi giorni fa: una conferma di Morata in bianconero. Il primo elemento è lo spazio occupato dall’ex Arsenal al Barcellona, che toglie una opportunità. Il secondo, a meno di ribaltoni a fine stagione – visto come stanno andando le cose – è Diego Simeone sulla panchina dell’Atletico: il tecnico (eufemismo) non stravede per l’attaccante. Il terzo è il vecchio-nuovo Morata, quello che soddisfa appieno Allegri (da sempre suo estimatore), a suo agio in un ambiente in cui si è trovato sempre bene. Il quarto è la difficoltà di vedere alternative differenti rispetto a un eventuale ritorno in Spagna. Per questo la Juventus sta prendendo in serissima considerazione la prospettiva di tenersi Morata, a patto però che l’Atletico accetti l’idea di uno sconto sui 35 milioni che restano da pagare.

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    Juve, ecco Zakaria il rubapalloni

    TORINO – Sono le conclusioni finali su Juventus-Verona di whoscored.com, sembrano la descrizione di un protagonista ben preciso. Il sito specializzato in statistiche individua così i punti di forza dei bianconeri nella serata di domenica: hanno rubato spesso palla agli avversari, hanno creato occasioni con passaggi filtranti, hanno finalizzato con precisione, hanno giocato in ampiezza. Caratteristiche che ben si attagliano a Denis Zakaria, arrivato dal Borussia Mönchengladbach per dare un nuovo significato al centrocampo di Massimiliano Allegri. Palloni rubati? Con 5 intercetti è stato il più bravo (segue Danilo a 4). Passaggi filtranti? Ha dettato ad Alvaro Morata quello del 2-0. Precisione nelle finalizzazioni? Un tiro, un gol. Gioco in ampiezza? Lo raccontano le statistiche: la Juventus si è espressa al meglio sulle fasce. Più d’attacco a sinistra, dove agiva il trio formato da Mattia De Sciglio, Adrien Rabiot e Alvaro Morata, che ha inciso per il 42% sulle azioni offensive, contro il 35% della corsia destra dove si muovevano Danilo, Zakaria e Paulo Dybala. Ma è stato il centrodestra a registrare il maggior numero di tocchi: 167 contro 122.Sullo stesso argomentoJuve-Verona 2-0: Vlahovic e Zakaria show, Allegri sorrideJuventus

    Zakaria in crescendo durante la partita

    In verità Zakaria non è che abbia partecipato molto alla fase del fraseggio, per via anche di un inizio in cui ha, per dire, “preso le misure”. È poi emerso nella ripresa, ma questa è una sua caratteristica. Preferisce rompere piuttosto che costruire. Mandare in confusione l’avversario con la sua capacità di allungare in agilità le gambe (lo aiuta un fisico flessuoso, nonostante i 191 centimetri di altezza) e di inserirsi negli spazi vuoti. Esemplare il movimento che ha portato al raddoppio. È stato il coronamento di una prestazione super, premiata con la stellina verde da whoscored.com, il simbolo che indica il giocatore che ottiene il rating più alto nel corso di una partita. Zakaria ha ottenuto un punteggio di 8.1, calcolato da un algoritmo che pesa 200 statistiche grezze all’interno del match.

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    Juve, Coppa Italia nel mirino: squadra al lavoro in vista del Sassuolo

    TORINO – Dopo il trionfo di ieri contro il Verona di Igor Tudor, con le reti dei due nuovi arrivati Dusan Vlahovic e Denis Zakaria, la Juve è già proiettata sulle prossime gare. Giovedì all’Allianz Stadium i bianconeri affronteranno il Sassuolo per cercare di approdare in semifinale di Coppa Italia. La squadra si è riunita questa mattina allo Juventus Training Center: lavoro di scarico per chi è sceso in campo ieri contro gli scaligeri, mentre il resto del gruppo ha svolto una seduta tecnica con esercitazioni sulle combinazioni e lo sviluppo del gioco, prima di proseguire con il lavoro tattico e una partitella.Guarda la galleryJuve, da Vlahovic a Dybala e Zakaria: è festa sui social LEGGI TUTTO

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    Juve, missione Coppa Italia con Bonucci e Locatelli

    TORINO – Prima dello scontro diretto con l’Atalanta (domenica), sotto con la missione Coppa Italia. La Coppa di casa – di cui la Juventus è campione in carica – è uno degli obiettivi principali dei bianconeri. Massimiliano Allegri lo ha fatto capire chiaramente già negli ottavi schierando quasi tutti i titolari contro la Sampdoria. Giovedì, nel quarto contro il Sassuolo, sarà la stessa cosa. Rotazioni dei big ridotte al minimo con l’obiettivo di staccare il biglietto per le semifinali di marzo-aprile in modo tale da potersi concentrare sulla corsa al quarto posto e sugli ottavi di Champions League contro il Villarreal (match d’andata il 22 febbraio, in Spagna). Archiviato il campionato per qualche giorno, la Juventus si dedicherà alla Coppa Italia. Appuntamento tutt’altro che scontato: allo Stadium arriverà quel Sassuolo che già lo scorso ottobre si è imposto in casa dei bianconeri. Un successo storico che la squadra di Alessio Dionisi, ieri ko 4-0 contro la Sampdoria, proverà a bissare.Guarda la galleryJuve, da Vlahovic a Dybala e Zakaria: è festa sui social

    Riecco Leo

    Per tutti questi motivi, al netto delle condizioni fisiche post Verona e nonostante lo scontro diretto contro l’Atalanta di domenica prossima, Allegri giovedì si affiderà a quasi tutti i titolari. A partire da Leonardo Bonucci, pronto a tornare a guidare la difesa dopo aver trascorso ai box l’ultimo periodo. Il vice capitano, tornato in panchina ieri sera, non gioca da prima della sosta per le nazionali. Per il posto al suo fianco sarà ballottaggio tra Matthijs De Ligt e Daniele Rugani, grande protagonista in questo avvio di 2022. In difesa potrebbe trovare spazio anche Alex Sandro, atteso in gruppo dopo aver superato il Covid. Il brasiliano sfiderà Luca Pellegrini per la titolarità della fascia sinistra. Di sicuro, dietro a Bonucci, ci sarà Mattia Perin, il portiere di Coppa Italia. L’ex genoano nei giorni scorsi si è negativizzato dal Covid e contro il Sassuolo proverà a regalarsi la doppia semifinale contro la vincente di Fiorentina-Atalanta.

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    Dybala-Vlahovic, è feeling anche sui social: il serbo ringrazia per l'assist

    TORINO – Subito feeling tra Dybala e Vlahovic, protagonisti nel match vinto allo Stadium dalla Juventus contro il Verona. A sbloccare il match è stato proprio il nuovo centravanti, servito dal fantasista. Sintonia in campo ma anhe sui social, con l’argentino che dopo la partita ha postato sul proprio profilo Instagram una foto in cui lo si vede esultare con il nuovo compagno. E immediato è arrivato il “grazie” del serbo che in coppia con la ‘Joya’ fa ora sognare i tifosi i bianconeri, che nei commenti al post colgono l’occasione per invitare Dybala a rinnovare e a restare alla Juve.Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala LEGGI TUTTO

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    Morata: “Vlahovic uno dei più forti al mondo, alla Juve sto bene”

    TORINO – La Juve torna a sorridere con il 2-0 sul Verona e anche Alvaro Morata che seppur non andato a segno ha trovato gloria nella serata dell’Allianz Stadium con l’assist per il raddoppio di Zakaria. Al termine della gara l’attaccante spagnolo, alla domanda e ai complimenti di Barzagli su Dazn, ha risposto: “Sì, grazie, sono contento di vederti anche se in tv. Sono contento perchè abbiamo ritrovato un po’ quello che ci mancava, essere alla Juve, queste sensazioni, questa positività, questa carica, sono contento perchè alla fine io ho passato l’ultimo mese senza sapere cosa succedeva, finchè il mister e la società mi hanno detto che avevano tanta fiducia in me e questo è importante. Si vede che uno sta anche più tranquillo, è più sereno e più carico soprattutto”. Un mese difficile che Morata sembra essersi lasciato alle spalle: “Quello che è successo è successo, io sono qua. Il mister e la società mi hanno detto che hanno tanta fiducia in me e questo è molto importante per me. Anche oggi i tifosi, quando mi hanno sostituito, avevo bisogno anche di questo e sono molto contento per i tre punti, per la partita e soprattutto per la solidità che abbiamo dimostrato oggi”. E larrivo di Vlahovic più che disturbarlo, lo esalta: “Io ho quasi 30 anni e la società ha preso uno degli attaccanti più forti al mondo, un giocatore che può avere una carriera meravigliosa, sono contento perchè sa giocare anche con i compagni, con Dybala ha una buona intesa. Mi piace anche il ruolo dove ho giocato oggi, ho più spazi. Io sono contento di stare alla Juve e sono pronto anche ad andare in panchina, questo vuol dire essere squadra”.Guarda la galleryLa Juve fa festa con Vlahovic e Zakaria: battuto il Verona LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, gol e linguaccia. Del Piero: “Impari in fretta!”

    Dusan Vlahovic come…Alessandro Del Piero. Alla leggenda bianconera non è sfuggita la linguaccia sfoggiata dal nuovo bomber di Allegri dopo il gol al Verona. “Dusan, impari in fretta!” ha scritto l’ex numero 10 della Juve in una storia su Instagram ricordando i fasti di quel gesto diventato celebre grazie a una punizione capolavoro messa a segno contro l’Inter. Il colpo di mercato della società bianconera ha sbloccato il risultato al 13’ con un pallonetto splendido su assist ancora più virtuoso di Dybala, il raddoppio lo ha invece firmato l’altro acquisto Zakaria.Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala LEGGI TUTTO

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    Allegri si gode la 'nuova' Juve: “Vlahovic? Brava la società”

    TORINO – Massimiliano Allegri gongola dopo il 2-0 rifilato al Verona allo Stadium, che ha consentito alla Juve di portarsi momentaneamente al quarto posto a +2 sull’Atalanta. Una vittoria firmata dai nuovi arrivati Vlahovic e Zakaria, entrambi a segno al debutto: “È stata brava la società e devo farle i complimenti – ha detto il tecnico bianconero dopo il match -. Hanno preso tre giocatori e hanno segnato tutti e tre, anche Gatti nel Frosinone”. 
    Juventus-Verona 2-0: statistiche e tabellino
    Sciabola e fioretto
    Sono serviti sciabola e fioretto per superare la squadra dell’ex bianconero Tudor: “È stata una partita tosta, perché il Verona corre molto. Ci hanno fatto dannare e costretto ad affrontare tanti duelli, ma alla fine è  venuta fuori la nostra qualità. Siamo stati bravi nell’approccio e c’è stata grande disponibilità da parte di tutti. L’arrivo dei nuovi aveva creato entusiasmo e sarebbe stato un peccato non vincere questa partita”.
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    Rotta su Bergamo
    Tre punti che consentono ad Allegri di rientrare in zona Champions, non abbastanza secondo lui però per pensare ad altro: “Lo scudetto è una questione tra Napoli, Inter e Milan. Noi pensiamo a fare un passo alla volta: prima c’è la Coppa Italia e poi andremo a giocarci lo scontro diretto a Bergamo contro l’Atalanta, che adesso è dietro ma deve recuperare un match. Purtroppo ci mancano quei quattro punti che ci avrebbero consentito di stare lassù, purtroppo non li abbiamo fatti e ora dobbiamo solo pensare a fare un passo alla volta”.
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    Promossi i nuovi
    Poi il giudizio sui singoli, a partire da Vlahovic: “Ha iniziato male, sbagliando due o tre stop e su questo deve migliorare, così come nello smarcarsi sul destro. Nella lotta lui si esalta ma non c’è solo la lotta, deve migliorare nella pulizia del gioco”. Così invece su Zakaria: “È uno abituato a giocare nella mediana a due, ma siccome è intelligente e capisce in fretta questa sera è stato bravo a fare l’interno, buttandosi spesso in avanti. Molto bene poi ha fatto Arthur, più in fase difensiva che nella costruzione di gioco, ma ha giocato a due tocchi velocizzando l’azione e di questo tutti hanno tratto beneficio”. Infine sul tridente: “Davanti c’era bisogno di qualità per venire fuori dalla pressione, ma sia Morata che Dybala sono stati bravi, sia nella fase di non possesso che in quella offensiva”.
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