consigliato per te

  • in

    De Ligt, pilastro Juve: 100 presenze in bianconero e fedelissimo di Allegri

    Nella sfida di Coppa Italia contro il Sassuolo, per Matthijs de Ligt sono arrivate le 100 presenze con la Juve. Il difensore olandese, arrivato a Torino nel 2019, è uno dei punti fermi del club bianconero nonostante la sua giovane età. Lo dicono le presenze e i numeri: nella stagione corrente è tra i giocatori più utilizzati dall’allenatore bianconero, con oltre duemila minuti di giocato. Una statistica che da sola silenzia chi vorrebbe far credere che Allegri non abbia fiducia in lui. Nonostante le voci di mercato, il club bianconero ha più volte sottolineato la massima fiducia in De Ligt, anche perchè Chiellini è alle prese con l’ennesimo infortunio e Bonucci non è più giovanissimo. Ma non solo, in più occasioni Matthijs ha dimostrato di essere un vero leader. Una qualità innata, ma che ha avuto modo di perfezionare in questi anni, giocando al fianco dei due campioni d’Europa che hanno sempre manifestato la loro stima per l’olandese.Guarda la galleryDecide ancora Vlahovic, Sassuolo ko: la Juve vola in Coppa Italia

    Il futuro di De Ligt

    Ma quale sarà il suo futuro? I tifosi chiedono a gran voce la sua permanenza, ascoltate anche le parole nebulose del suo procuratore Mino Raiola. Il contratto di De Ligt, che alla Juve guadagna 8 miloni più 4 di bonus ( 12 milioni in totale), scade il 30 giugno 2024, ma la Juve al momento è serena e non ha mai manifestato l’intenzione di privarsi di Matthijs. Dopo la conquista della semifinale di Coppa Italia, tramite il profilo twitter, la Juve ha sottolineato la grande prestazione del difensore, complimentandosi con l’olandese per le 100 presenze raggiunte: “100 presenze in bianconero. Semifinale di #CoppaItaliaFrecciarossa raggiunta. Un’altra super partita GRANDE, MATTHIJS! ”

    Guarda la galleryJuve-Sassuolo: Dybala decisivo, Alex Sandro versione lusso. Le pagelle bianconere LEGGI TUTTO

  • in

    Juve-Sassuolo, la moviola: bravo Marinelli

    Al 47’ pt Dybala va giù in area del Sassuolo e il pubblico rumoreggia: il bianconero è contrastato da Maxi Lopez, al suo fianco, in modo energico ma non falloso. Giusto lasciar correre. All’11’ st Vlahovic protesta per una trattenuta di Ferrari, che lo tiene per un braccio: su segnalazione del guardalinee però Marinelli fischia fuorigioco e il var non lo smentisce. Al 13’ giustamente ammonito Traore, che trattiene Dybala in corsa verso l’area del Sassuolo. Ineccepibile anche l’ammonizione di Henrique che al 22’ atterra Locatelli in contropiede. Al 47’ Bonucci a terra dopo un colpo di Scamacca: involontario, entrambi stavano cercando di prendere posizione. Giusto non sanzionarlo. Guarda la galleryJuve-Sassuolo: Dybala decisivo, Alex Sandro versione lusso. Le pagelle bianconere LEGGI TUTTO

  • in

    Cadena Ser: “Retroscena Vlahovic, proposto al Real prima della Juve”

    Ciò che è fatto, è fatto. Dusan Vlahovic è il nuovo bomber della Juve anche se l’intenzione della Fiorentina, secondo quanto svelato da Cadena Ser, era ben diversa. Quando la società di Commisso stava per rendersi conto dell’avvicinamento tra l’attaccante serbo e i bianconeri, l’avrebbe offerto al Real Madrid sperando anche di poter racimolare una cifra ben più alta. La risposta di Florentino Perez non si sarebbe fatta attendere: un ‘no’ categorico per puntare tutto in estate su Mbappé, fuoriclasse in scadenza di contratto e ancora lontano dal rinnovo con il Psg.Guarda la galleryJuve, da Vlahovic a Dybala e Zakaria: è festa sui social LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, inchiesta plusvalenze: Gdf acquisisce documenti in sede Covisoc

    MILANO – Il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Milano si è recato in mattinata presso gli uffici della Covisoc, ovvero la Commissione di vigilanza sulle società di calcio, organo interno della Federcalcio, nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze dell’Inter e di altre squadre realizzate attraverso la compravendita di giovani calciatori. Da quanto si apprende, le Fiamme Gialle hanno acquisito la relazione stilata proprio dalla Covisoc su 62 operazioni sospette che sarebbero avvenute tra il 2019 e il 2021, relative al trasferimento di altrettanti giocatori a Inter, Juventus, Napoli ed altre squadre italiane. LEGGI TUTTO

  • in

    Morata, la Juve sta studiando un piano per tenerlo a Torino

    TORINO – Una sorpresa, ma non per tutti. Non per Massimiliano Allegri stupito dello stupore di chi aveva assistito alla prestazione di Alvaro Morata con il Verona. Attaccante a tutto campo, di lotta e di movimento, pronto a dispensare un assist da applausi a Denis Zakaria per il 2-0 della Juventus. «Non è un nuovo ruolo – così il tecnico nel dopopartita -. Alvaro ha fatto sei mesi da punta centrale, che non è nelle sue caratteristiche. Ha bisogno di un altro davanti e, quando ha campo, diventa importante. Ha tecnica, non deve dare riferimenti». È quanto si era visto in campionato all’Olimpico con la Roma (cross da destra per il colpo di testa di Manuel Locatelli), è quanto si era visto in Supercoppa con l’Inter (cross da sinistra per la capocciata di Weston McKennie). E l’avvento di Dusan Vlahovic ha fatto benissimo allo spagnolo, altro che deprimerlo. I due si sono cercati, hanno dialogato e il serbo ha mancato per un nonnulla la rete del raddoppio su un invito di Alvaro nel primo tempo.

    Una prestazione che ha soddisfatto Morata, che ha spazzato le nubi di gennaio e che getta una luce nuova sul futuro. Lo spagnolo, prima: «Sono contento perché ho passato l’ultimo mese senza sapere cosa succedeva. Ma Allegri e la società mi hanno detto che avevano tanta fiducia in me e questo è importante. Uno sta più tranquillo, più sereno e, soprattutto, più carico. Anche i tifosi, quando mi hanno sostituito… Avevo bisogno di questo. Alla fine penso che qualsiasi persona, in qualsiasi lavoro, in qualsiasi situazione ha bisogno di sentirsi voluto e di sentirsi importante. Ora mi sento così. Sono contento di giocare, di essere alla Juve e mi metto a disposizione, anche se devo stare in panchina». Le nubi, poi. Sono quelle comparse a gennaio, quando Morata sembrava destinato a lasciare Torino per trasferirsi al Barcellona. Allegri respingeva l’ipotesi («Per sostituire Alvaro devi prendere uno dei quattro-cinque centravanti che ci sono e che non ti danno»), ma la trattativa c’era. Poi non se ne è fatto nulla, il centravanti è arrivato e lo spagnolo è rimasto comunque. […]

    Sullo stesso argomentoMorata: “Vlahovic uno dei più forti al mondo, alla Juve sto bene”Juventus

    Il futuro di Morata

    Da qui si parte per ipotizzare quanto sarebbe stato complicato immaginare solo pochi giorni fa: una conferma di Morata in bianconero. Il primo elemento è lo spazio occupato dall’ex Arsenal al Barcellona, che toglie una opportunità. Il secondo, a meno di ribaltoni a fine stagione – visto come stanno andando le cose – è Diego Simeone sulla panchina dell’Atletico: il tecnico (eufemismo) non stravede per l’attaccante. Il terzo è il vecchio-nuovo Morata, quello che soddisfa appieno Allegri (da sempre suo estimatore), a suo agio in un ambiente in cui si è trovato sempre bene. Il quarto è la difficoltà di vedere alternative differenti rispetto a un eventuale ritorno in Spagna. Per questo la Juventus sta prendendo in serissima considerazione la prospettiva di tenersi Morata, a patto però che l’Atletico accetti l’idea di uno sconto sui 35 milioni che restano da pagare.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryJuve-Verona, le pagelle: Vlahovic e Zakaria illuminano lo Stadium LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, ecco Zakaria il rubapalloni

    TORINO – Sono le conclusioni finali su Juventus-Verona di whoscored.com, sembrano la descrizione di un protagonista ben preciso. Il sito specializzato in statistiche individua così i punti di forza dei bianconeri nella serata di domenica: hanno rubato spesso palla agli avversari, hanno creato occasioni con passaggi filtranti, hanno finalizzato con precisione, hanno giocato in ampiezza. Caratteristiche che ben si attagliano a Denis Zakaria, arrivato dal Borussia Mönchengladbach per dare un nuovo significato al centrocampo di Massimiliano Allegri. Palloni rubati? Con 5 intercetti è stato il più bravo (segue Danilo a 4). Passaggi filtranti? Ha dettato ad Alvaro Morata quello del 2-0. Precisione nelle finalizzazioni? Un tiro, un gol. Gioco in ampiezza? Lo raccontano le statistiche: la Juventus si è espressa al meglio sulle fasce. Più d’attacco a sinistra, dove agiva il trio formato da Mattia De Sciglio, Adrien Rabiot e Alvaro Morata, che ha inciso per il 42% sulle azioni offensive, contro il 35% della corsia destra dove si muovevano Danilo, Zakaria e Paulo Dybala. Ma è stato il centrodestra a registrare il maggior numero di tocchi: 167 contro 122.Sullo stesso argomentoJuve-Verona 2-0: Vlahovic e Zakaria show, Allegri sorrideJuventus

    Zakaria in crescendo durante la partita

    In verità Zakaria non è che abbia partecipato molto alla fase del fraseggio, per via anche di un inizio in cui ha, per dire, “preso le misure”. È poi emerso nella ripresa, ma questa è una sua caratteristica. Preferisce rompere piuttosto che costruire. Mandare in confusione l’avversario con la sua capacità di allungare in agilità le gambe (lo aiuta un fisico flessuoso, nonostante i 191 centimetri di altezza) e di inserirsi negli spazi vuoti. Esemplare il movimento che ha portato al raddoppio. È stato il coronamento di una prestazione super, premiata con la stellina verde da whoscored.com, il simbolo che indica il giocatore che ottiene il rating più alto nel corso di una partita. Zakaria ha ottenuto un punteggio di 8.1, calcolato da un algoritmo che pesa 200 statistiche grezze all’interno del match.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryZakaria, debutto da sogno: subito in gol con la maglia della Juve LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Coppa Italia nel mirino: squadra al lavoro in vista del Sassuolo

    TORINO – Dopo il trionfo di ieri contro il Verona di Igor Tudor, con le reti dei due nuovi arrivati Dusan Vlahovic e Denis Zakaria, la Juve è già proiettata sulle prossime gare. Giovedì all’Allianz Stadium i bianconeri affronteranno il Sassuolo per cercare di approdare in semifinale di Coppa Italia. La squadra si è riunita questa mattina allo Juventus Training Center: lavoro di scarico per chi è sceso in campo ieri contro gli scaligeri, mentre il resto del gruppo ha svolto una seduta tecnica con esercitazioni sulle combinazioni e lo sviluppo del gioco, prima di proseguire con il lavoro tattico e una partitella.Guarda la galleryJuve, da Vlahovic a Dybala e Zakaria: è festa sui social LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, missione Coppa Italia con Bonucci e Locatelli

    TORINO – Prima dello scontro diretto con l’Atalanta (domenica), sotto con la missione Coppa Italia. La Coppa di casa – di cui la Juventus è campione in carica – è uno degli obiettivi principali dei bianconeri. Massimiliano Allegri lo ha fatto capire chiaramente già negli ottavi schierando quasi tutti i titolari contro la Sampdoria. Giovedì, nel quarto contro il Sassuolo, sarà la stessa cosa. Rotazioni dei big ridotte al minimo con l’obiettivo di staccare il biglietto per le semifinali di marzo-aprile in modo tale da potersi concentrare sulla corsa al quarto posto e sugli ottavi di Champions League contro il Villarreal (match d’andata il 22 febbraio, in Spagna). Archiviato il campionato per qualche giorno, la Juventus si dedicherà alla Coppa Italia. Appuntamento tutt’altro che scontato: allo Stadium arriverà quel Sassuolo che già lo scorso ottobre si è imposto in casa dei bianconeri. Un successo storico che la squadra di Alessio Dionisi, ieri ko 4-0 contro la Sampdoria, proverà a bissare.Guarda la galleryJuve, da Vlahovic a Dybala e Zakaria: è festa sui social

    Riecco Leo

    Per tutti questi motivi, al netto delle condizioni fisiche post Verona e nonostante lo scontro diretto contro l’Atalanta di domenica prossima, Allegri giovedì si affiderà a quasi tutti i titolari. A partire da Leonardo Bonucci, pronto a tornare a guidare la difesa dopo aver trascorso ai box l’ultimo periodo. Il vice capitano, tornato in panchina ieri sera, non gioca da prima della sosta per le nazionali. Per il posto al suo fianco sarà ballottaggio tra Matthijs De Ligt e Daniele Rugani, grande protagonista in questo avvio di 2022. In difesa potrebbe trovare spazio anche Alex Sandro, atteso in gruppo dopo aver superato il Covid. Il brasiliano sfiderà Luca Pellegrini per la titolarità della fascia sinistra. Di sicuro, dietro a Bonucci, ci sarà Mattia Perin, il portiere di Coppa Italia. L’ex genoano nei giorni scorsi si è negativizzato dal Covid e contro il Sassuolo proverà a regalarsi la doppia semifinale contro la vincente di Fiorentina-Atalanta.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala LEGGI TUTTO