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    Dybala-Vlahovic, è feeling anche sui social: il serbo ringrazia per l'assist

    TORINO – Subito feeling tra Dybala e Vlahovic, protagonisti nel match vinto allo Stadium dalla Juventus contro il Verona. A sbloccare il match è stato proprio il nuovo centravanti, servito dal fantasista. Sintonia in campo ma anhe sui social, con l’argentino che dopo la partita ha postato sul proprio profilo Instagram una foto in cui lo si vede esultare con il nuovo compagno. E immediato è arrivato il “grazie” del serbo che in coppia con la ‘Joya’ fa ora sognare i tifosi i bianconeri, che nei commenti al post colgono l’occasione per invitare Dybala a rinnovare e a restare alla Juve.Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala LEGGI TUTTO

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    Morata: “Vlahovic uno dei più forti al mondo, alla Juve sto bene”

    TORINO – La Juve torna a sorridere con il 2-0 sul Verona e anche Alvaro Morata che seppur non andato a segno ha trovato gloria nella serata dell’Allianz Stadium con l’assist per il raddoppio di Zakaria. Al termine della gara l’attaccante spagnolo, alla domanda e ai complimenti di Barzagli su Dazn, ha risposto: “Sì, grazie, sono contento di vederti anche se in tv. Sono contento perchè abbiamo ritrovato un po’ quello che ci mancava, essere alla Juve, queste sensazioni, questa positività, questa carica, sono contento perchè alla fine io ho passato l’ultimo mese senza sapere cosa succedeva, finchè il mister e la società mi hanno detto che avevano tanta fiducia in me e questo è importante. Si vede che uno sta anche più tranquillo, è più sereno e più carico soprattutto”. Un mese difficile che Morata sembra essersi lasciato alle spalle: “Quello che è successo è successo, io sono qua. Il mister e la società mi hanno detto che hanno tanta fiducia in me e questo è molto importante per me. Anche oggi i tifosi, quando mi hanno sostituito, avevo bisogno anche di questo e sono molto contento per i tre punti, per la partita e soprattutto per la solidità che abbiamo dimostrato oggi”. E larrivo di Vlahovic più che disturbarlo, lo esalta: “Io ho quasi 30 anni e la società ha preso uno degli attaccanti più forti al mondo, un giocatore che può avere una carriera meravigliosa, sono contento perchè sa giocare anche con i compagni, con Dybala ha una buona intesa. Mi piace anche il ruolo dove ho giocato oggi, ho più spazi. Io sono contento di stare alla Juve e sono pronto anche ad andare in panchina, questo vuol dire essere squadra”.Guarda la galleryLa Juve fa festa con Vlahovic e Zakaria: battuto il Verona LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, gol e linguaccia. Del Piero: “Impari in fretta!”

    Dusan Vlahovic come…Alessandro Del Piero. Alla leggenda bianconera non è sfuggita la linguaccia sfoggiata dal nuovo bomber di Allegri dopo il gol al Verona. “Dusan, impari in fretta!” ha scritto l’ex numero 10 della Juve in una storia su Instagram ricordando i fasti di quel gesto diventato celebre grazie a una punizione capolavoro messa a segno contro l’Inter. Il colpo di mercato della società bianconera ha sbloccato il risultato al 13’ con un pallonetto splendido su assist ancora più virtuoso di Dybala, il raddoppio lo ha invece firmato l’altro acquisto Zakaria.Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala LEGGI TUTTO

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    Allegri si gode la 'nuova' Juve: “Vlahovic? Brava la società”

    TORINO – Massimiliano Allegri gongola dopo il 2-0 rifilato al Verona allo Stadium, che ha consentito alla Juve di portarsi momentaneamente al quarto posto a +2 sull’Atalanta. Una vittoria firmata dai nuovi arrivati Vlahovic e Zakaria, entrambi a segno al debutto: “È stata brava la società e devo farle i complimenti – ha detto il tecnico bianconero dopo il match -. Hanno preso tre giocatori e hanno segnato tutti e tre, anche Gatti nel Frosinone”. 
    Juventus-Verona 2-0: statistiche e tabellino
    Sciabola e fioretto
    Sono serviti sciabola e fioretto per superare la squadra dell’ex bianconero Tudor: “È stata una partita tosta, perché il Verona corre molto. Ci hanno fatto dannare e costretto ad affrontare tanti duelli, ma alla fine è  venuta fuori la nostra qualità. Siamo stati bravi nell’approccio e c’è stata grande disponibilità da parte di tutti. L’arrivo dei nuovi aveva creato entusiasmo e sarebbe stato un peccato non vincere questa partita”.
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    Rotta su Bergamo
    Tre punti che consentono ad Allegri di rientrare in zona Champions, non abbastanza secondo lui però per pensare ad altro: “Lo scudetto è una questione tra Napoli, Inter e Milan. Noi pensiamo a fare un passo alla volta: prima c’è la Coppa Italia e poi andremo a giocarci lo scontro diretto a Bergamo contro l’Atalanta, che adesso è dietro ma deve recuperare un match. Purtroppo ci mancano quei quattro punti che ci avrebbero consentito di stare lassù, purtroppo non li abbiamo fatti e ora dobbiamo solo pensare a fare un passo alla volta”.
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    Promossi i nuovi
    Poi il giudizio sui singoli, a partire da Vlahovic: “Ha iniziato male, sbagliando due o tre stop e su questo deve migliorare, così come nello smarcarsi sul destro. Nella lotta lui si esalta ma non c’è solo la lotta, deve migliorare nella pulizia del gioco”. Così invece su Zakaria: “È uno abituato a giocare nella mediana a due, ma siccome è intelligente e capisce in fretta questa sera è stato bravo a fare l’interno, buttandosi spesso in avanti. Molto bene poi ha fatto Arthur, più in fase difensiva che nella costruzione di gioco, ma ha giocato a due tocchi velocizzando l’azione e di questo tutti hanno tratto beneficio”. Infine sul tridente: “Davanti c’era bisogno di qualità per venire fuori dalla pressione, ma sia Morata che Dybala sono stati bravi, sia nella fase di non possesso che in quella offensiva”.
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    Vlahovic conquista la Juve: “Voglio migliorare sotto tutti i punti di vista”

    “Era importantissimo vincere questa partita perché dopo la sosta è sempre difficile, anche mentalmente. Abbiamo avuto il giusto approccio e alla fine siamo riusciti a fare quello che era più importante, ovvero vincere”. A Dusan Vlahovic sono bastati 13 minuti per prendersi la Juve ed entrare subito nel cuore di tutti i tifosi. L’ex bomber della Fiorentina è intervenuto a Dazn dopo il 2-0 al Verona: “Devo ringraziare i compagni e il mister che mi hanno accolto benissimo, aiutandomi tanto. Sto cercando di capire come funziona, devo solo continuare a lavorare sempre più forte”.Guarda la galleryJuve, a Vlahovic bastano 13′: subito in gol su assist di Dybala
    Vlahovic: “Allegri mi ha detto che andrà tutto bene”
    “Oltre a fare gol, vorrei migliorare sotto tutti i punti di vista, dal palleggio allo smarcamento. Allegri mi ha chiesto di stare calmo, di non avere ansia e che andrà tutto bene. La Juve punta sempre gli obiettivi più alti, sono qui per aiutare e dare il mio contributo, vediamo partita per partita. L’esultanza con Dybala preparata? No, era tutto spontaneo”. LEGGI TUTTO

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    Juve-Verona 2-0: Vlahovic e Zakaria show, Allegri sorride

    TORINO – No, non è una Juventus «fuori giri», come temeva Allegri alla vigilia. E’ un’altra Juventus, sveglia e concentrata, quella che cancella le velleità di un Verona sbarcato a Torino con l’ambizione di ripetere la straordinaria prova dell’andata, quando Simeone sembrava Cristiano Ronaldo e i bianconeri s’erano passivamente inchinati al Cholito. E’ una Juve tosta, cattiva, affamata, talmente trasfigurata da piombare su tutti i palloni con insolita veemenza e vincere i duelli: rarità, quest’anno. E poi lì davanti c’è finalmente un riferimento, un attaccante che punta la porta, una “bestia” per come azzanna il match. Gol, set, match: protagonista, Dusan Vlahovic. La prima della Juventus targata DV7 equivale al primo monumento da costruire in onore del nuovo idolo che infiamma lo Stadium, spalleggiato da un generosissimo Morata e da un Dybala che s’accende a tratti, ma quando lo fa sono dolori per gli avversari. Finisce 2-0, perché il bis è servito dall’altra new entry (monsieur Denis Zakaria), e adesso la corsa Champions, con l’Atalanta stoppata dal Cagliari, ingolosisce. Juve quarta in classifica, davanti ai nerazzurri da incrociare domenica a Bergamo. E anche se serviranno ulteriori «svenimenti» da parte dell’Inter, nessun tifoso commetterà peccato se vorrà sognare la sua squadra recuperare otto punti alla capolista che ha pure una partita in meno.Guarda la galleryLa Juve fa festa con Vlahovic e Zakaria: battuto il Verona

    Vlahovic ha fame, tutti affamati

    Nel tridente d’attacco bianconero, con Dybala che ondeggia tra il lato destro e il centro, più Morata bravo ad allargarsi, nel cuore emerge un carrarmato. Mister gol ha il profilo massiccio di un serbo approdato alla Juve nei tempi giusti. Gli stessi che consentono a Vlahovic di prendersi la partita e portarla dalla sua parte in un amen. Tre minuti gli bastano per il primo controllo, sette scarsi per il primo pallone schiaffeggiato con il sinistro e respinto da Montipò, dieci per la prima protesta per un fallo ai suoi danni, non fischiato, dodici per la palombella vincente dell’1-0 su assist sublime di Dybala. Primo gol da juventino al debutto per l’ex Fiorentina: come la Joya, Tevez, Higuain, Sivori, Charles e altre stelle nel firmamento bianconero. Vlahovic è il simbolo inconfondibile di una squadra che governa la partita a suo piacimento: attacca quando trova spazi, difende con ordine e riparte con quei tre davanti, una minaccia costante. Zakaria, altro debuttante, dà solidità e infonde sicurezza lì in mezzo, Arthur seduto sulla sedia del regista fa il suo, Rabiot e De Sciglio governano palloni scivolosi e leggono bene le mosse del nemico. Il Verona cerca di pressare alto, la Juve quand’è costretta rimane bassa e difende in undici, compatta e senza timore di sbagliare. E’ la versione “animalesca” dei bianconeri, quella che troppo spesso è mancata in questa stagione: c’è appetito, c’è fame, c’è il senso di qualcosa che si può ancora correggere come un’annata del genere. Ed è tutto orientato, costruito, finalizzato a scatenare la fisicità di Vlahovic, che meriterebbe anche un rigore dopo un contrasto al limite con Gunter in area veronese. Morata fa – bene – lo sporco lavoro di assistente e assistman geniale: ricevuto il pallone da Dybala, ecco un regalino al serbo che apre troppo l’interno e non centra il portone.

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    Il segno di Zakaria

    Tudor, oltre a Simeone squalificato, deve fare a meno di Faraoni e Caprari: davanti c’è Lasagna e non Kalinic, con Barak chiamato anche a coprire eventuali magagne altrui. Il peccatuccio della Juve è non chiudere la gara nel primo tempo, così il Verona si arma di pazienza e coraggio e in avvio di secondo tempo è Szczesny ad alzare la voce davanti a Lasagna. Ma basta un lampo per ristabilire le distanze, giusto il tempo che serve a Morata per avviare una ripartenza con assist strepitoso per Zakaria. Solo soletto, lo svizzero rompe il ghiaccio come Vlahovic e i decibel montano allo Stadium. Anche questa, una novità a modo suo. Dybala, servito da un colpo di tacco di uno strepitoso Danilo, centra Montipò e il 3-0 resta in canna, anche quando Rabiot riduce Tameze ai minimi termini e sfiora il tris. Allegri tiene tutti in campo per tre quarti di gara, poi cambia Chiellini (che aveva chiesto di uscire) con Rugani e Dybala (non contentissimo) con Cuadrado. Tudor aggiunge Kalinic a Lasagna e toglie Barak, ormai fuori contesto. Tra un tacco e una scivolata, Vlahovic ne ha ancora. Nel finale, applausi anche per Morata sostituito da Kean, mentre Zakaria un po’ malconcio viene rimpiazzato da McKennie. Anche il texano va a un passo dal 3-0 (Kean lo imiterà nel recupero), ma Montipò si conferma di gran lunga il migliore dei suoi. Poi è solo festa, con Vlahovic e Zakaria che cominciano a godersela sul serio.

    Juve-Torino, tabellino e statistiche

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    Atalanta, Gasperini nei guai per la Juve: Musso squalificato, Zapata ancora ko

    Giornata negativa per l’Atalanta di Gasperini. Oltre alla sconfitta contro il Cagliari, per i bermagaschi non ci sono buone notizie: domenica 13 febbraio al Gewiss Stadium arriva la Juventus di Max Allegri. Contro i bianconeri, il tecnico non avrà a disposizione Musso. Il portiere, espulso contro il Cagliari, salterà il match per squalifica. Nella sfida con i sardi, il numero 1 nerazzurro è stato sostituito dal terzo portiere Rossi e non da Sportiello che proabilmente sarà titolare contro la Juve.Guarda la galleryAtalanta sconfitta in casa: Palomino non basta, vince il Cagliari

    Zapata da valutare: out contro la Juve?

    Non solo Musso. Per la sfida contro la Juve, Gasperini dovrà rinunciare anche a Zapata? L’attaccante colombiano è tornato in campo dopo la lesione di primo grado all’adduttore rimediata lo scorso 21 dicembre contro il Genoa, ma la sua partita è durata un quarto d’ora. Subentrato a Muriel al minuto 58, Zapata è stato costretto a chiedere il cambio dopo soli 14 minuti per un problema fisico. L’attaccante nerazzurro ha abbandonato il campo zoppicando e le sue condizioni verranno valutate nei prossimi giorni.

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    Verona, Atalanta e Toro: è pressing sulla Juve!

    TORINO – Verona, Atalanta e Torino: riparte così la Serie A della Juventus. Un inizio di febbraio che metterà pressione nel senso più genuino del termine, viste le caratteristiche delle avversarie. Tre squadre che fanno dell’intensità e della ferocia agonistica il tratto distintivo di un gioco che non ammette pause. In ogni zona del campo, dove la marcatura è pressoché sempre a uomo contro uomo. Tre squadre in cui a fare da capofila c’è Gian Piero Gasperini. L’allenatore, oggi all’Atalanta, ha posto le basi del suo credo tattico nei lunghi anni al Genoa dove, prima in campo e quindi negli staff tecnici, l’allievo più attento è stato sempre Ivan Juric. E il croato, che oggi guida il Torino, si è consacrato nel biennio 2019/21 di Verona dove, in questa stagione, è stato sostituito da Igor Tudor, dopo un breve iniziale interregno di Eusebio Di Francesco. E quindi prima Gasperini, poi Juric, infine Tudor. Ognuno con una personale interpretazione del calcio dove, comunque, la pressione posta sull’avversario è il punto di partenza, cui segue un gioco che sa essere anche divertente e produttivo.Guarda la galleryJuve, la formazione ufficiale di Allegri contro il Verona

    Le statistiche

    Si tratta di una impressione esterna suffragata dalle statistiche elaborate da Wyscout e che trovate nelle tre tabelle in pagina: Verona e Torino si alternano ai primi due posti, mentre l’Atalanta è sempre al quarto, tranne in quella per i falli commessi, dove cala all’ottavo gradino. Una statistica, quest’ultima, in cui emerge l’eccellenza (se vogliamo adoperare questo termine) del calcio italiano, visto che ben sei squadre di Serie A – Torino, Verona, Juventus, Genoa, Roma e Cagliari – sono nella top 10 dei cinque campionati più importanti d’Europa. La conferma di una abilità tattica che finisce per sfociare nel tatticismo, portando a una ricerca esasperata del fallo per impedire alla controparte di colpire.

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