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    Agnelli torna dalla sua Juve: è guarito dal Covid

    Il presidente della Juve, Andrea Agnelli, è guarito dal Covid. Risultato positivo la scorsa settimana, e per questo motivo costretto a rinunciare ad assistere alla Supercoppa a San Siro contro l’Inter, il numero uno bianconero, regolarmente vaccinato e asintomatico, si è negativizzato. Lo si apprende da fonti vicine al club, che al momento ha il solo Aaron Ramsey positivo nel gruppo squadra.Guarda la galleryJuve, caccia alla punta: ecco i possibili colpi last minute LEGGI TUTTO

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    Juve, Di Canio affossa Rabiot: “Forse mi sono rinc…”

    Secondo Allegri “ha sovrastato Barella” nella sfida di Supercoppa contro l’Inter, ma Paolo Di Canio è di tutt’altro avviso. L’ex attaccante ha criticato duramente prestazioni e rendimento di Adrien Rabiot: “Quando ho letto le parole di Max mi son detto ‘Allora mi sono rincoglionito io’. Al 75’ mi sono un attimo distratto ed ho sentito ‘Rabiot’. Allora ho detto ‘Ah, ma è entrato’. Impalpabile, il nulla – l’analisi dagli studi di Sky Calcio Club – Cos’è? Lega il gioco? Anche al Psg ha segnato 20 goal in 250 partite con una squadra che crea 20 azioni da rete a gara. E lui gioca da mezzala offensiva, perché è uno con qualità tecniche, elegante… Non tira mai, non fa un assist verticale veloce, addosso al compagno, non va deciso sui cross e non riempie l’area di rigore. Dici: ‘Stai parlando di uno che non può giocare a calcio?’ Cos’è?”. Guarda la galleryJuve, da Dybala a Bonucci: le reazioni social dopo il 2-0 all’Udinese LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri: “Dybala? Non c'era nessuno in tribuna”

    TORINO – Dopo il 2-0 rifilato all’Udinese allo Stadium, con cui ha celebrato la trecentesima partita sulla panchina della Juventus, anche Massimiliano Allegri interviene sulla questione Dybala che non ha esultato dopo il gol e alle prese con il nodo del rinnovo contrattuale: “Non c’era nessuno in tribuna – ha detto il tecnico bianconero, scherzando nel post partita sull’occhiataccia lanciata dall’argentino verso quel settore dello stadio -. Ha simulato come se la tribuna fosse piena. È stato un bellissimo gol, una bellissima azione. Paulo è un grande giocatore e stasera ha avuto un ruolo importante. Si è preso la responsabilità di gestire la palla e di farlo in un certo modo. L’attesa per il rinnovo? Questo dà dei vantaggi a Paulo, se li saprà sfruttare. In questa seconda parte di stagione, visto che nella prima parte ha avuto qualche problema, ha tutto il tempo per aiutare la squadra e fare gol importanti”.Guarda la galleryJuve, Dybala non esulta dopo il gol: rabbia e sguardo di sfida verso la tribuna
    “Classifica? Intanto siamo salvi”
    Questa invece l’analisi del match: “Nel primo tempo abbiamo gestito bene la partita – spiega Allegri -, aspettando il momento propizio e l’occasione giusta per fare gol. Nella ripresa invece non siamo entrati benissimo in campo, ci siamo rilassati e abbiamo subito un po’ l’Udinese. Poi Paulo ci ha dato una mano in uscita gestendo bene alcuni palloni e siamo rivenuti fuori. Con pochi tifosi come questa sera bisogna stimolarci tra di noi, altrimenti può essere facile uscire dalla partita”. Poi un focus sugli obiettivi: “Ancora non siamo in grado di gestire la partita in maniera difensiva, dobbiamo correre più degli altri o almeno pari agli altri per poi far valere la nostra tecnica. Dybala ha ripreso a segnare e i centrocampisti hanno inizito a farlo, adesso ci mancano un po’ i gol sulle palle inattive. La classifica? Intanto siamo salvi – ha concluso ancora scherzando il tecnico della Juventus -. Psicologicamente è importante stare a pari punti con l’Atalanta e a -2 dal Napoli, anche se hanno della partite da recuperare”.
    Guarda la galleryDybala apre, McKennie chiude: la Juve stende l’Udinese LEGGI TUTTO

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    Juve, Chiesa sarà operato ad Innsbruck dal prof. Finck

    TORINO – Federico Chiesa sarà operato ad Innsbruck dal professor Finck: dopo la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro rimediata nel match che la Juve ha giocato contro la Roma lo scorso 9 gennaio, il numero 22 dei bianconeri subirà nei prossimi giorni l’intervento alla clinica Hochrum della città austriaca dallo stesso chirurgo che ha operato, fra gli altri, Zaniolo, Demiral e Chiellini: per il calciatore i tempi di recupero saranno di 6-8 mesi. LEGGI TUTTO

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    Pagelle Juve, Alex-Sandro: che incubo!

    Perin 6.5

    È amara la sua prima finale. Quasi si scansa sul rigore di Martinez, che l’aveva spiazzato già con lo sguardo, in controllo sui tentativi di Calhanoglu, Dumfries, Martinez e Perisic.

    De Sciglio 5

    La catena con Rugani scricchiola da subito, il fallo da rigore su Dzeko che dava le spalle a tutti è di un’ingenuità incalcolabile.

    Rugani 5.5

    Pessimo cliente, Perisic, quando scavalla in corsia. Alla terza di fi la, com’era abituato ai tempi di Empoli, a volte fatica a parlare la stessa lingua di Perin. Beffato da Sanchez al gong.

    Chiellini 7

    Fa valere fisico ed esperienza su Barella esaltando la curva juventina. Energico, forse anche troppo su Dzeko in fase di ripartenza, una sola volta Martinez gli prende il tempo.

    Alex Sandro 4

    «Io sto alla grande», diceva nel prepartita. Insomma… Il suo è un passo lento, passeggiante e rincorrente avversari che hanno altro ritmo. Sovrastato da Dumfries in occasione del palo nerazzurro, regala la Coppa all’Inter con un controllo sbagliato.

    Sullo stesso argomentoSupercoppa Italiana, la Juve si congratula con l’Inter sui socialCalcio LEGGI TUTTO

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    Juve, l’ora dei tiri mancini: tocca a Kulusevski e a Bernardeschi

    TORINO – E ora? E ora – direbbe Massimiliano Allegri, e magari lo dirà davvero oggi presentando la sfida di Supercoppa contro l’Inter – giochiamo con quelli che abbiamo. E quelli che ha sono peraltro l’unico, piccolo, parziale motivo di consolazione che la Juventus può trovare nel durissimo colpo inflittole dall’infortunio di Federico Chiesa, che terrà l’azzurro lontano dal campo per il resto della stagione. Perché se la squadra bianconera perde uno dei suoi uomini migliori, se non altro lo perde in un ruolo in cui le alternative non mancano. Chiariamo: l’infortunio di Chiesa è pesante come lo sarebbe stato quello di pochi altri calciatori dell’organico bianconero. Nessuno ha i suoi strappi in velocità, sul lungo come sul breve, nessuno la sua capacità di spostare la palla e calciare in spazio e tempo minimi con entrambi i piedi. Però, mentre se avesse perso per il resto della stagione Morata la Juventus avrebbe dovuto obbligatoriamente muoversi sul mercato per un centravanti (e potrebbe farlo comunque), di esterni offensivi ne ha e di livello: valuterà comunque la possibilità di intervenire, ma senza affanno.Guarda la galleryJuve, da Dybala a De Sciglio: che festa sui social dopo il 4-3 alla Roma

    Tiri mancini a San Siro

    A Roma a prendere il posto del figlio d’arte è stato Dejan Kulusevski e il fatto che abbia firmato il 3-3, secondo stagionale e primo in campionato, potrebbe dargli la spinta per far svoltare una stagione fin qui abbastanza anonima. Proprio i gol saranno il principale problema nella sostituzione di Chiesa, terzo marcatore bianconero assieme a Kean alle spalle di Dybala e Morata, terzo anche nella passata stagione con 14 reti dietro a Ronaldo (36) e allo spagnolo (20).

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    Chiesa, il professor Tencone: “Due aspetti incoraggianti”

    Professor Fabrizio Tencone, ora cosa succederà?

    «Chiesa sarà operato per la ricostruzione del legamento crociato anteriore. Da quel che ho capito si tratta di una lesione “isolata”, significa che non ci sono stati altri danni e questo è positivo. Di incoraggiante c’è anche il fatto che Chiesa sia giovane ma non giovanissimo. Abbiamo finora constatato che il rischio di rifarsi male è più alto negli under 20. Per i più grandi le probabilità sembrano decisamente minori».

    Guarda la galleryChiesa, i tifosi in coro sui social: “Tornerai più forte di prima, forza Fede”

    Tempi di recupero di almeno sei mesi, concorda?

    «Ormai nei tempi di recupero nessuno va in cerca di record: 6, 7, 8 mesi. E’ inutile stare a contare le settimane. L’importante è non avere fretta e abbassare o annullare il pericolo di rifarsi male. Comunque sì: i dati dicono che in questo caso, di norma, il rientro al calcio agonistico è ipotizzabile per la prossima stagione».

    Il programma di lavoro dopo l’operazione cosa prevede?

    «Già dopo l’intervento, anche con il tutore, ci sarà un riposo attivo: Chiesa dovrà cominciare a fare esercizi e fisioterapia blanda ma utile per mantenere tono muscolare e caratteristiche che è bene non perdere nelle prime settimane. Primo grande step: quando togli le stampelle devi camminare bene, e di solito servono 3-4 settimane. Un altro momento cruciale è quando cominci a corricchiare anche solo in modo blando sul tapis roulant. E qui potenzialmente occorrono 3 mesi dall’intervento. Anche se oggi non si tende a parlare di tempi precisi, si preferisce invece osservare criteri di recupero: quando sei sgonfio puoi fare quello, quando pieghi a 120 gradi puoi fare quell’altro. Finché non ottieni un determinato risultato è inutile mettersi a fare cose che non sei ancora pronto a fare».

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    Guarda la galleryDai compagni ai club di Serie A, sul web tanti messaggi per Chiesa LEGGI TUTTO

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    Juve, Szczesny è stato di parola: è tornato protagonista indiscusso in bianconero

    TORINO – Seconda partita dell’anno solare e subito la ripresa delle buone abitudini. Nel 2021 Wojciech Szczesny aveva annullato cinque calci di rigore, all’Olimpico ha inaugurato la serie del 2022 parando a Lorenzo Pellegrini quello del possibile 4-4 per la Roma e regalando alla Juventus un successo utile per la classifica e ancor più per l’autostima. Lo scorso anno il portiere polacco era stato protagonista in Italia come in Nazionale (penalty annullato allo spagnolo Gerard Moreno all’Europeo). Su tutto spiccava il faccia a faccia con Lorenzo Insigne nella finale della Supercoppa italiana a Reggio Emilia, con l’intuizione giusta che aveva impedito l’1-1 del Napoli e consegnato il trofeo alla bacheca bianconera. E il 2021 si era chiuso, guarda il caso, con la squadra con cui le buone abitudini sono state appena rinnovate. Szczesny aveva ancora una volta detto un no a un pareggio, quando sul dischetto si era presentato Jordan Veretout per cercare l’1-1 dopo il vantaggio di Moise Kean.Guarda la galleryDai compagni ai club di Serie A, sul web tanti messaggi per Chiesa

    Due incroci contro la Roma e quattro punti firmati dal polacco. Che, a suo modo, è stato di parola, dopo un inizio tutt’altro che semplice. La stagione era infatti cominciata il 22 agosto in maniera disastrosa a Udine, con i due interventi alla base della rimonta friulana dopo l’uno-due juventino: prima la parata farlocca sulla conclusione di Arslan, che aveva portato al rigore trasformato da Pereyra, quindi l’imbarazzante controllo con i piedi alla base del 2-2 di Deulofeu. Una prova che aveva acceso le critiche dei tifosi, aumentate alla terza giornata dopo il goffo intervento sul tiro di Insigne che, a Napoli, aveva aperto la porta all’1-1 di Politano, primo passo verso la vittoria dei padroni di casa.

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