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    La Juve studia il mercato: Cavani o Icardi per la Champions

    TORINO – E dunque occhio a uno Aurélien Tchouameni che «costa quanto il Casinò». La Juventus, però, le sue fiches da puntare nel mercato estivo è decisa a rimediarle (cedendo giocatori non più centrali nel progetto o facendo anche qualche sacrificio). E vuole puntarle, la Juventus, le sue fiches sul centrocampista francese (o chi per lui, in mediana) e per un attaccante. Un goleador.Sullo stesso argomentoJuve, il piano per Icardi. Un bomber per gennaioCalciomercato Juventus

    Juve, caccia alla punta

    E’ forse proprio quest’ultima la priorità degli uomini mercato bianconeri. Rimediare un centravanti che la butti dentro con frequenza e che possa essere spalla perfetta per Paulo Dybala (lui sì, con il suo rinnovo pronto all’annuncio, sarà un punto fermo per il futuro). Finora il rendimento delle punte è stato ampiamente sotto le aspettative. Tanto che lo stesso tecnico Massimiliano Allegri lo ha detto chiaro e tondo, ripetutamente: «Ci servono cinque occasioni per fare un gol, ci mancano precisione, lucidità; ci manca la scelta giusta». E pur senza entrare più di tanto nel dettaglio anche il vice presidente Pavel Nedved, a margine dei sorteggi degli accoppiamenti degli ottavi di finale di Champions League, ha sottolineato che «per vincere e passare il turno dovremo fare di più di quanto stiamo facendo ora, speriamo di stare meglio fra due mesi; il nostro obiettivo primario era superare la fase a gironi, adesso dobbiamo fare il massimo per andare avanti». Pubblicamente nessuno parla di mercato (anzi nel caso scattano le inevitabili e sagge diplomazie e strategie di rito e del caso, le smentite), ma sottotraccia qualcosa si muove. Mauro Icardi ed Edinson Cavani sono in top alla lista dei potenziali innesti per l’attacco. Profili diversi e operazioni agli antipodi, ma in ambo i casi si tratta di profili assolutamente funzionali.

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    Juve, Chiellini e Pinsoglio ricordano Alessio e Riccardo

    TORINO – Giorgio Chiellini e Carlo Pinsoglio hanno ricordato Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, scomparsi 15 anni fa a Vinovo. Il difensore e il portiere bianconero hanno reso omaggio ai due ragazzi posando una corona di fiori sotto il monumento che li ricorda. I due giovani calciatori della Beretti annegarono in uno dei laghetti del centro sportivo il 15 dicembre del 2006.
    Il ricordo del club
    Il bel gesto di Chiellini e Pinsoglio è arrivato dopo il saluto del club che in mattinata, tramite il proprio sito, ha ricordato i due ragazzi: “Ale e Ricky, due nomi uniti da una grande passione per il calcio e, purtroppo, da un destino che li ha portati via troppo presto”. Così comincia il saluto della Juventus, che poi continua: “Sono passati 15 anni da quel gelido 15 dicembre, quando a Vinovo se ne andarono Alessio Ferramosca e Riccardo Neri. Quella sera se ne andò per sempre anche una parte di ognuno di noi, insieme ai loro sogni che erano quelli di poter vestire la maglia della Prima Squadra. Alessio e Riccardo ci hanno lasciati a Vinovo – aggiunge il club sul suo sito – dove è intitolato alla loro memoria il campo su cui giocano le ragazze e i ragazzi della Juve: quello stesso posto dove giovani calciatrici e calciatori, giorno dopo giorno, corrono, lavorano e si allenano, con il sorriso”. Infine, la Juve conclude così: “Quello stesso sorriso che accompagnava i sogni dei nostri Ale e Ricky, che ci hanno salutato troppo, troppo presto. Dal 15 dicembre 2006, per sempre insieme a noi.”
    Guarda la galleryChiellini e Pinsoglio, l’omaggio per Alessio e Riccardo LEGGI TUTTO

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    Juve, il saluto di Dybala e Danilo ad Aguero: “Un orgoglio”

    TORINO – La notizia era nell’aria ed ora è ufficiale. In una conferenza stampa, Sergio Aguero in lacrime ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. “La mia salute viene prima del calcio”, così ha concluso l’incontro El Kun che ha ricevuto l’omaggio di compagni di squadra ed avversari, tra cui anche tre della Juventus. Dybala, Danilo e Soulé hanno salutato l’argentino nel suo giorno più duro. Nell’ultimo periodo l’attaccante argentino aveva accusato dei problemi cardiaci che sono stati sottoposti ad esami medici. Il responso dei sanitari non è stato positivo e l’ex Manchester City è stato costretto ad appendere gli scarpini al chiodo.
    Il saluto dei bianconeri
    Il saluto ad Aguero è arrivato anche da Dybala, Danilo e Soulé. Il primo ha salutato l’ormai ex compagno di nazionale con un post sul suo profilo Instagram ufficiale in cui gli ha augurato il meglio. “Giocare con te è stato un orgoglio. Ti auguro il meglio e che tu possa essere felice”. Con queste parole la Joya ha salutato Aguero e sulla stessa linea si è tenuto Danilo: “I migliori auguri per la prossima parte della tua vita. È stato un onore condividere grandi momenti con un giocatore e una persona così magnifica”. Dalla Juventus arriva anche il saluto di Matias Soulé, dell’Under 23, che ha pubblicato uno scatto in tenera età insieme al suo idolo Aguero mentre vestiva la maglia dell’Independiente.
    Guarda la galleryDa Dybala a Soulè e Danilo: quanti messaggi per il ritiro di Aguero LEGGI TUTTO

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    Diretta sorteggi ottavi Champions ore 12: come vederli in tv e streaming

    La Juve da testa di serie, l’Inter da seconda del gruppo. Oggi alle 12, a Nyon, si terrà il sorteggio degli ottavi di Champions League. Nessuna squadra può affrontarne una della stessa nazionalità o già incontrata nella fase a gironi: per i bianconeri il rischio è il Psg di Messi, Mbappé e Neymar mentre sui nerazzurri incombono le inglesi come le due di Manchester o il Liverpool. Ma occhio anche al Bayern Monaco di Lewandowski. La regola dei gol in trasferta è stata abolita, quindi in caso di parità di reti dopo 180 minuti si va ai supplementari ed eventualmente ai calci di rigore. Le partite di andata si giocheranno il 15, 16, 22 e 23 febbraio e quelle di ritorno l’8, 9, 15 e 16 marzo.
    Dove vedere in tv e in streaming i sorteggi di Champions
    La cerimonia dei sorteggi di Nyon, in programma alle 12, sarà visibile in tv su Canale 20 e Sky Sport 24. Tuttosport.com seguirà l’evento in tempo reale.
    Le squadre teste di serie
    AjaxBayernJuventusLiverpoolLille Manchester CityManchester UnitedReal Madrid 
    Le squadre non teste di serie
    Atletico MadridBenfica ChelseaInterPsgSalisburgoSportingVillarreal LEGGI TUTTO

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    Juve, Kulusevski e McKennie per Bologna

    TORINO – Archiviata con il mesto bottino di un punto e un infortunato eccellente la trasferta in Laguna, Allegri guarda agli ultimi due impegni del 2021 della Juventus con la speranza di ritrovare almeno un paio di frecce in più. Ad un Dybala che entra in infermeria, infatti, dovrebbero corrispondere le uscite di McKennie e Kulusevski, nuovamente a disposizione del tecnico in vista della trasferta di sabato a Bologna e del successivo impegno a Torino contro il Cagliari.Sullo stesso argomentoInfortunio Dybala, che calvario: Juve spiazzata, condizioni e recuperoJuventus

    Juve, a Bologna tornano McKennie e Kulusevski

    Il centrocampista texano, alle prese con un fastidio al ginocchio destro, già giovedì aveva ripreso ad allenarsi parzialmente in gruppo e questa settimana dovrebbe tornare a lavorare a pieno regime, consegnando ad Allegri un’opzione in più nella ricerca dell’elemento da affiancare in pianta stabile a Locatelli in mezzo al campo (l’incursore a stelle e strisce, al momento dello stop contro l’Atalanta, era reduce da cinque gare di fila da titolare). Lo svedese, invece, sta smaltendo i postumi dell’intervento chirurgico per la risoluzione di una sinusite acuta e, terminati i sette giorni di riposo imposti dall’intervento, da martedì si metterà nuovamente a disposizione dello staff tecnico bianconero, che per gli ultimi 180′ del 2021 potrà contare anche su Arthur, ieri assente per motivi disciplinari (punito per essere arrivato in ritardo all’allenamento).

    Guarda la galleryJuve, il pareggio a Venezia fa infuriare i tifosi: “Vergogna!”

    Chiesa e Danilo: gli aggiornamenti sulle condizioni

    Indefiniti i tempi di recupero di un Ramsey sempre più lontano dall’orbita Juventus, più ampi invece quelli dei lungodegenti Chiesa e Danilo. L’azzurro sta lavorando per smaltire la lesione al bicipite femorale della coscia sinistra e rientrerà dopo la sosta, con la Juventus attesa dal filotto Napoli-Roma-Inter tra campionato e Supercoppa, mentre la tabella del brasiliano indica fine gennaio come data del ritorno in gruppo.

    Guarda la galleryPagelle Juve: Pellegrini decisivo, Rabiot sotto ritmo, De Ligt si fa valere LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri: “Due punti buttati. Dybala? Abbiamo rischiato”

    VENEZIA – Deluso ma lucido Massimiliano Allegri dopo l’inaspettato pari sul campo del Venezia, dove la sua Juventus non è riuscita a difendere il vantaggio trovato nel primo tempo con Morata ed è stata punita nella ripresa da un sinistro dal limite di Aramu: “I ragazzi hanno fatto un bel primo tempo, poi c’è stato un black-out – spiega il tecnico bianconero dopo il match – che ha portato al pari. La stessa cosa ci era capitata con la Salernitana, quando eravamo stati fortunatamente salvati dal palo”.
    Venezia-Juve 1-1: statistiche e tabellino
    “Troppo poco brutti”
    Ecco cosa Allegri rimprovera alla squadra: “Era già da 5-6 minuti che andavamo in giro per il campo, non giocavamo più e regalavamo a loro la palla quando bastava giocarne due o tre sulle punte contro i loro due centrali già ammoniti. Quando ci sporcano le partite bisogna avere la capacità di leggerle. Dopo il gol abbiamo ricominciato a giocare e il Venezia non ha creato più niente. Ci sono momenti in cui siamo belli ma quando c’è da stringere non lo facciamo. A volte c’è da fare dieci minuti brutti che poi brutti non sono – precisa l’allenatore juventino – perché sono quelli che ti fanno vincere la partita”.
    Guarda la galleryDybala infortunato: lascia il campo al 12′ di Venezia-Juve
    “Preoccupato per Dybala”
    A complicare i piani (anche per l’immediato futuro) l’infortunio di Dybala, uscito dal campo dopo una decina di minuti: “Vediamo, abbiamo rischiato e ora vediamo – dice un preoccupato Allegri -. Mercoledì era uscito per un affaticamento, sembrava che stesse bene e invece non era così”. Al suo posto è entrato il giovane Kaio Jorge: “Ha fatto un bel primo tempo, si è mosso bene e ha attaccato la profondità. Nella prima parte della ripresa poi un po’ tutta la squadra non ha girato”. E quando gli chiedono se il quarto posto (che vale la Champions) diventa un’impresa, il tecnico juventino risponde cosi: “Non bisogna pensare a questo, ma ai due punti persi contro un buon Venezia. Due punti che oggi dovevamo portare a casa”.
    Serie A, la classifica
    Serie A, risultati e calendario
    Guarda la galleryAlla Juve non basta Morata contro il Venezia: che gol Aramu! LEGGI TUTTO

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    Nedved: “Vlahovic? Pensiamo a migliorare i giocatori che già abbiamo”

    “La vittoria del girone di Champions può portare entusiasmo, ma non è una sicurezza. Vogliamo dare continuità a prestazione e risultati, però sappiamo quante difficoltà incontreremo stasera”. Pavel Nedved archivia la gioia europea e si tuffa soltanto sul campionato. Ecco cosa ha detto il vicepresidente della Juve a pochi minuti dalla sfida contro il Venezia: “Siamo indietro sotto il profilo realizzativo, abbiamo perso un giocatore da 30 gol a stagione (Ronaldo, ndr). Se i nostri giocatori facessero numeri che normalmente fanno, avremmo più opportunità di attaccare i primi posti – le sue parole a Dazn – Vlahovic? Al di là del mercato di gennaio, finestra in cui non è semplice intervenire, credo che noi dobbiamo pensare a migliorare i nostri giocatori, a farli rendere sul campo. Dobbiamo dargli fiducia. A gennaio arriva qualcuno? Non credo sia impossibile, ma se i giovani iniziano a migliorare…”. LEGGI TUTTO

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    Non scordatevi gli infortuni Juve

    Parafrasando George Orwell, «tutti gli infortuni sono uguali, ma alcuni infortuni sono più uguali degli altri». Dopo la citazione letteraria che dà un bel tono all’incipit, segue una serie di banalità: la stagione è lunga e logorante, si gioca troppo e il rischio di farsi male va calcolato, la panchina lunga è necessaria per chi ambisce a traguardi importanti.

    Il calcio, lo sport in generale, non hanno memoria e vivono in un eterno presente. Basta un refolo di vento a cambiar giudizio e così in una sola settimana il brillante Napoli di Spalletti, che sconfisse la Lazio a suon di gol perché in una squadra forte le riserve valgono i titolari, ne ha presi tre dall’Atalanta rimarcando le assenze pesanti. In tv, nelle radio, sui giornali opinionisti partenopei hanno cominciato quel prevedibile pianto antico che li accompagna ogni anno: “chiagnano” la contemporanea mancanza di Osimhen, Anguissa, Insigne, Koulibaly e non mi ricordo più chi altri, alibi per le brutte sconfitte contro le pretendenti Inter e appunto Atalanta che ne ridimensiona di molto le ambizioni.

    Guarda la galleryJuve, la probabile formazione di Allegri con il Venezia

    E il Milan? Nonostante il primo posto in classifica il pensiero costante va verso l’infermeria sempre più piena. Scuotono la testa i tifosi, sanno che non potrà durare con oltre mezza squadra indisponibile. Ibra non è eterno, i giovani sono inesperti. Due tornei sono troppi, meglio “liberarsi” della Champions e dire addio all’Europa, intanto.

    Insomma, se non vinceranno qualcosa di importante, Milan e Napoli saranno ampiamente giustificate dalla situazione sanitaria. Altri si sono lamentati in passato, ma i loro infortuni sono più infortuni degli altri.

    E la Juve? Particolari irrilevanti. Inutile ricordare la formazione di Napoli, tanto avremmo perso lo stesso, sostengono gli esperti. Si sono fermati in parecchi e per parecchio tempo: Dybala, sai che novità, Chiesa, ma tanto Allegri non ci crede, Danilo, e vabbé un terzino che vuoi che sia, Morata, per quanto segna, Rabiot, meglio così, McKennie, aveva appena cominciato a giocare decentemente, Bernardeschi, mai stai scherzando e quel De Sciglio che sembrava finalmente in palla. Altri me li sono dimenticati. Spontanea mi sorge allora una domanda: sarà per colpa di questi malanni che siamo solo quinti in Serie A oppure è merito della poca attitudine al lamento che abbiamo superato il girone di Champions al primo posto, persino davanti al Chelesa?

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