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    Juve, Kulusevski e McKennie per Bologna

    TORINO – Archiviata con il mesto bottino di un punto e un infortunato eccellente la trasferta in Laguna, Allegri guarda agli ultimi due impegni del 2021 della Juventus con la speranza di ritrovare almeno un paio di frecce in più. Ad un Dybala che entra in infermeria, infatti, dovrebbero corrispondere le uscite di McKennie e Kulusevski, nuovamente a disposizione del tecnico in vista della trasferta di sabato a Bologna e del successivo impegno a Torino contro il Cagliari.Sullo stesso argomentoInfortunio Dybala, che calvario: Juve spiazzata, condizioni e recuperoJuventus

    Juve, a Bologna tornano McKennie e Kulusevski

    Il centrocampista texano, alle prese con un fastidio al ginocchio destro, già giovedì aveva ripreso ad allenarsi parzialmente in gruppo e questa settimana dovrebbe tornare a lavorare a pieno regime, consegnando ad Allegri un’opzione in più nella ricerca dell’elemento da affiancare in pianta stabile a Locatelli in mezzo al campo (l’incursore a stelle e strisce, al momento dello stop contro l’Atalanta, era reduce da cinque gare di fila da titolare). Lo svedese, invece, sta smaltendo i postumi dell’intervento chirurgico per la risoluzione di una sinusite acuta e, terminati i sette giorni di riposo imposti dall’intervento, da martedì si metterà nuovamente a disposizione dello staff tecnico bianconero, che per gli ultimi 180′ del 2021 potrà contare anche su Arthur, ieri assente per motivi disciplinari (punito per essere arrivato in ritardo all’allenamento).

    Guarda la galleryJuve, il pareggio a Venezia fa infuriare i tifosi: “Vergogna!”

    Chiesa e Danilo: gli aggiornamenti sulle condizioni

    Indefiniti i tempi di recupero di un Ramsey sempre più lontano dall’orbita Juventus, più ampi invece quelli dei lungodegenti Chiesa e Danilo. L’azzurro sta lavorando per smaltire la lesione al bicipite femorale della coscia sinistra e rientrerà dopo la sosta, con la Juventus attesa dal filotto Napoli-Roma-Inter tra campionato e Supercoppa, mentre la tabella del brasiliano indica fine gennaio come data del ritorno in gruppo.

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    Juve, Allegri: “Due punti buttati. Dybala? Abbiamo rischiato”

    VENEZIA – Deluso ma lucido Massimiliano Allegri dopo l’inaspettato pari sul campo del Venezia, dove la sua Juventus non è riuscita a difendere il vantaggio trovato nel primo tempo con Morata ed è stata punita nella ripresa da un sinistro dal limite di Aramu: “I ragazzi hanno fatto un bel primo tempo, poi c’è stato un black-out – spiega il tecnico bianconero dopo il match – che ha portato al pari. La stessa cosa ci era capitata con la Salernitana, quando eravamo stati fortunatamente salvati dal palo”.
    Venezia-Juve 1-1: statistiche e tabellino
    “Troppo poco brutti”
    Ecco cosa Allegri rimprovera alla squadra: “Era già da 5-6 minuti che andavamo in giro per il campo, non giocavamo più e regalavamo a loro la palla quando bastava giocarne due o tre sulle punte contro i loro due centrali già ammoniti. Quando ci sporcano le partite bisogna avere la capacità di leggerle. Dopo il gol abbiamo ricominciato a giocare e il Venezia non ha creato più niente. Ci sono momenti in cui siamo belli ma quando c’è da stringere non lo facciamo. A volte c’è da fare dieci minuti brutti che poi brutti non sono – precisa l’allenatore juventino – perché sono quelli che ti fanno vincere la partita”.
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    “Preoccupato per Dybala”
    A complicare i piani (anche per l’immediato futuro) l’infortunio di Dybala, uscito dal campo dopo una decina di minuti: “Vediamo, abbiamo rischiato e ora vediamo – dice un preoccupato Allegri -. Mercoledì era uscito per un affaticamento, sembrava che stesse bene e invece non era così”. Al suo posto è entrato il giovane Kaio Jorge: “Ha fatto un bel primo tempo, si è mosso bene e ha attaccato la profondità. Nella prima parte della ripresa poi un po’ tutta la squadra non ha girato”. E quando gli chiedono se il quarto posto (che vale la Champions) diventa un’impresa, il tecnico juventino risponde cosi: “Non bisogna pensare a questo, ma ai due punti persi contro un buon Venezia. Due punti che oggi dovevamo portare a casa”.
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    Guarda la galleryAlla Juve non basta Morata contro il Venezia: che gol Aramu! LEGGI TUTTO

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    Nedved: “Vlahovic? Pensiamo a migliorare i giocatori che già abbiamo”

    “La vittoria del girone di Champions può portare entusiasmo, ma non è una sicurezza. Vogliamo dare continuità a prestazione e risultati, però sappiamo quante difficoltà incontreremo stasera”. Pavel Nedved archivia la gioia europea e si tuffa soltanto sul campionato. Ecco cosa ha detto il vicepresidente della Juve a pochi minuti dalla sfida contro il Venezia: “Siamo indietro sotto il profilo realizzativo, abbiamo perso un giocatore da 30 gol a stagione (Ronaldo, ndr). Se i nostri giocatori facessero numeri che normalmente fanno, avremmo più opportunità di attaccare i primi posti – le sue parole a Dazn – Vlahovic? Al di là del mercato di gennaio, finestra in cui non è semplice intervenire, credo che noi dobbiamo pensare a migliorare i nostri giocatori, a farli rendere sul campo. Dobbiamo dargli fiducia. A gennaio arriva qualcuno? Non credo sia impossibile, ma se i giovani iniziano a migliorare…”. LEGGI TUTTO

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    Non scordatevi gli infortuni Juve

    Parafrasando George Orwell, «tutti gli infortuni sono uguali, ma alcuni infortuni sono più uguali degli altri». Dopo la citazione letteraria che dà un bel tono all’incipit, segue una serie di banalità: la stagione è lunga e logorante, si gioca troppo e il rischio di farsi male va calcolato, la panchina lunga è necessaria per chi ambisce a traguardi importanti.

    Il calcio, lo sport in generale, non hanno memoria e vivono in un eterno presente. Basta un refolo di vento a cambiar giudizio e così in una sola settimana il brillante Napoli di Spalletti, che sconfisse la Lazio a suon di gol perché in una squadra forte le riserve valgono i titolari, ne ha presi tre dall’Atalanta rimarcando le assenze pesanti. In tv, nelle radio, sui giornali opinionisti partenopei hanno cominciato quel prevedibile pianto antico che li accompagna ogni anno: “chiagnano” la contemporanea mancanza di Osimhen, Anguissa, Insigne, Koulibaly e non mi ricordo più chi altri, alibi per le brutte sconfitte contro le pretendenti Inter e appunto Atalanta che ne ridimensiona di molto le ambizioni.

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    E il Milan? Nonostante il primo posto in classifica il pensiero costante va verso l’infermeria sempre più piena. Scuotono la testa i tifosi, sanno che non potrà durare con oltre mezza squadra indisponibile. Ibra non è eterno, i giovani sono inesperti. Due tornei sono troppi, meglio “liberarsi” della Champions e dire addio all’Europa, intanto.

    Insomma, se non vinceranno qualcosa di importante, Milan e Napoli saranno ampiamente giustificate dalla situazione sanitaria. Altri si sono lamentati in passato, ma i loro infortuni sono più infortuni degli altri.

    E la Juve? Particolari irrilevanti. Inutile ricordare la formazione di Napoli, tanto avremmo perso lo stesso, sostengono gli esperti. Si sono fermati in parecchi e per parecchio tempo: Dybala, sai che novità, Chiesa, ma tanto Allegri non ci crede, Danilo, e vabbé un terzino che vuoi che sia, Morata, per quanto segna, Rabiot, meglio così, McKennie, aveva appena cominciato a giocare decentemente, Bernardeschi, mai stai scherzando e quel De Sciglio che sembrava finalmente in palla. Altri me li sono dimenticati. Spontanea mi sorge allora una domanda: sarà per colpa di questi malanni che siamo solo quinti in Serie A oppure è merito della poca attitudine al lamento che abbiamo superato il girone di Champions al primo posto, persino davanti al Chelesa?

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    Venezia-Juve, la probabile formazione di Allegri: Cuadrado e Bernardeschi per allargare il Penzo

    TORINO – E’ uno dei fattori che preoccupano Massimiliano Allegri, la larghezza del Pier Luigi Penzo, storico stadio del Venezia: «Il campo è piccolo», ha detto mercoledì dopo la vittoria sul Malmoe e ribadito ieri. E nel frattempo è facile immaginare che lo abbia ripetuto ai suoi giocatori. Ma, soprattutto, ha pensato a come allargarlo, sfruttando in particolare le caratteristiche di due di loro: Juan Cuadrado e Federico Bernardeschi. Che non avranno certo il compito di ritracciare le linee laterali, ma quello di aiutare la squadra a sfruttare tutto lo spazio che delimitano. Loro giocheranno sulla stessa, di linea, ma in questo caso si tratta di quella immaginaria formata dai tre trequartisti alle spalle di Morata: con Dybala centrale, il colombiano a destra e l’azzurro a sinistra. Dove, ha spiegato Allegri, «paradossalmente gioca meglio che a destra, dove è più incasinato nel gioco perché ha solo una via d’uscita, mentre a sinistra ha più libertà d’azione». Paradossalmente perché spesso i mancini amano partire da destra per rientrare verso il centro portandosi palla sul sinistro, ma proprio questa è «l’unica via d’uscita» a cui allude il tecnico. Da sinistra invece Bernardeschi può comunque dirgersi verso l’interno (assist a Dybala con il Genoa e a Chiesa con il Chelsea) o allargarsi portandosi la palla sul piede preferito. Lo stesso farà Cuadrado a destra, dando più ampiezza rispetto a Kulusevski, impiegato in quel ruolo nelle ultime partite, prima dell’operazione al naso (tornerà a disposizione martedì): proprio perché anche lo svedese, mancino pure lui, è portato a giocare rientrando verso il centro.Guarda la galleryLa Juve è arrivata Venezia: viaggio in vaporetto per raggiungere l’hotel

    Ad aiutare Cuadrado e Bernardeschi saranno De Sciglio e Pellegrini o Alex Sandro, che giocheranno alle loro spalle pronti a salire. Nella zona centrale i soli dubbi, con Chiellini e De Ligt a contendersi il posto accanto a Bonucci, Rabiot e Bentancur quello al fianco di Locatelli.

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    Locatelli: “Forever Juve”. Arthur in punizione

    TORINO – Sintetizzando: uno arriva in ritardo, l’altro è in anticipo sui tempi.

    Partiamo dal ritardatario che ha dovuto scontare non solo la punizione, pure il pubblico ludibrio. «Arthur è arrivato tardi all’allenamento e non sarà convocato. Sono cose che capitano, non un dramma, ma il giorno prima della partita non è giusto arrivare in ritardo. Dalla prossima settimana tornerà in gruppo». Massimiliano Allegri lo dice chiaro e tondo. Senza far drammi, per carità, ma neanche sconti nei confronti di un giocatore che già in passato è stato al centro dell’attenzione per atteggiamenti non esattamente encomiabili, fortunati, esemplari (due incidenti d’auto, un blitz a Dubai che fece discutere.). Atteggiamenti non esattamente esemplari che fanno il paio con un rendimento ben lontano dalle speranze e dalle aspettative che erano inizialmente riposte su uno dei giocatori più valutati della storia della Juventus: 72 milioni di euro nell’ambito dello scambio che ha coinvolto Miralem Pjanic, trasferitosi al Barcellona.

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    In molti sostengono che il brasiliano non si sia ancora calato nell’ambiente juventino. Al punto che sul futuro bianconero del giocatore comincia a campeggiare un punto interrogativo.

    Juve, Locatelli è imprescindibile

    Ben diverso, invece, il momento di Manuel Locatelli. L’ex Sassuolo – che pure è arrivato in qualità di fresco campione d’Europa – appariva tendenzialmente bisognoso di un po’ di tempo per fare il grande salto in una big. Eppure ha impiegato poco per rivelarsi ampiamente all’altezza della situazione fino a diventare pressoché imprescindibile.

    E’ lo stesso giocatore, emozionandosi ancora, a dare l’idea di quanto possa essere stato stimolante l’impatto con la nuova realtà. «Ho vissuto in particolare due momenti da pelle d’oca da quando sono alla Juve – ha detto Locatelli al canale della Serie A – il primo quando ho firmato il contratto e ho visto la scritta Juventus Football Club, è stato qualcosa di fantastico. La seconda quando sono andato allo stadio e per la prima volta ho visto la mia maglia con il mio numero e il mio cognome, è stata una grande emozione. Ho preso la maglia, me la sono baciata e mi sono detto: Manuel adesso sei qui ed è arrivato il momento di giocare».

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    La Juve brinda allo Zenit per il primo posto: il siparietto sui social

    TORINO – La Juve batte il Malmo per 1-0 e grazie al pari raggiunto al 94′ dallo Zenit contro il Chelsea chiude in vetta al girone H della Champions League. Un risultato, quello arrivato in Russia, che permette alla formazione di Allegri di accedere all’urna di Nyon per gli ottavi di finale in prima fascia. Un regalo non da poco per i bianconeri e così arriva anche lo scambio di battute sui social tra i due club. Da San Pietroburgo il cinguettio: “You’re Welcome”, da Torino la replica con la gif di Leonardo Di Caprio che brinda in segno di ringraziamento. Un simpatico siparietto dopo quanto accaduto nell’ultimo atto della fase a gironi.Guarda la galleryBernardeschi per Kean, intesa Juve: Malmoe ko e primo posto LEGGI TUTTO

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    Juve-Malmoe, i convocati di Allegri: riecco De Sciglio, Kean ce la fa

    Torna Mattia De Sciglio, assente dallo scorso 27 ottobre, e c’è anche Moise Kean che ha smaltito la botta alla caviglia. All’Allianz Stadium, alle ore 18.45, la Juve ospiterà  il Malmoe nel match valevole per la sesta e ultima giornata della fase a gironi della Champions League. I bianconeri andranno alla caccia del primo posto, ma tutto dipenderà anche dal risultato del Chelsea, impegnato nella trasferta di San Pietroburgo contro lo Zenit.
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    Juve, i convocati di Allegri
    Portieri: Szczesny, Pinsoglio, PerinDifensori: De Sciglio, Chiellini, De Ligt, Cuadrado, Alex Sandro, Bonucci, Rugani, De WinterCentrocampisti: Arthur, Bernardeschi, Rabiot, Locatelli, Bentancur, MirettiAttaccanti: Morata, Dybala, Kean, Da Graca
    Guarda la galleryJuve-Malmoe, Allegri in campo così: ecco la formazione ufficiale LEGGI TUTTO