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    L'Italia senza Chiellini e Bonucci, la Juve senza 14 giocatori

    TORINO- Il forfait di Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci (risentimento per il capitano, affaticamento muscolare per il secondo) contro la Fiorentina crea problemi anche al ct dell’Italia Roberto Mancini che dovrà rinunciare al muro bianconero per la difficile sfida, valida per le qualificazioni al Mondiale in Qatar nel 2022, contro la Svizzera (venerdì all’Olimpico di Roma), con cui gli azzurri condividono la vetta del girone C, a quota 14 punti. I due difensori risponderanno alla convocazione dell’Italia e dopo le visite mediche a Coverciano dovrebbero fare ritorno a Torino. Senza loro, e senza Moise Kean, che rientrerà dall’infortunio dopo la sosta, restano soltanto tre i bianconeri che vestiranno l’azzurro: Manuel Locatelli, Federico Chiesa e Federico Bernardeschi saranno a disposizione anche per la trasferta dell’Italia in Irlanda del Nord (lunedì 15al Windsor Park di Belfast).

    Juve, Allegri senza 14 bianconeri

    In totale sono 14 gli juventini che lasceranno per una decina di giorni la Continassa: nell’elenco manca anche il polacco Wojciech Szczesny, convocato dal ct Paulo Sousa per le gare contro Andorra e Ungheria, ma il portiere ieri ha saltato la Fiorentina, fermato da una contusione al costato che gli imepdiva di allungarsi e quindi di parare. Dovrebbe presentarsi nel ritiro della Polonia, ma poi rientrare in Italia. […] Tutti termineranno gli impegni martedì e saranno a disposizione di Allegri giovedì 18 novembre.

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    Juve-Fiorentina, Dybala e compagni: “Lottiamo fino alla fine”

    TORINO – “Stasera era importante vincere, bravi ragazzi”. Rodrigo Bentancur festeggia sui social il successo contro la Fiorentina raggiunto in extremis grazie alla rete segnata da Cuadrado. L’esterno colombiano, pubblicando l’immagine della sua esultanza, preferisce affidarsi ad un salmo della Bibbia: “Trova la tua gioia nel Signore, ed egli appagherà i desideri del tuo cuore”. Dybala e Morata, preferiscono puntare sulla voglia della squadra di non mollare: “Fino alla fine”, scrivono i due attaccanti. Stesso concetto espresso da Federico Bernardeschi, che aggiunge anche un “Tutti insieme”. Ancor più esplicito il commento di Bonucci: “Avanti con questo spirito. Sempre”. Mentre Chiellini preferisce pubblicare solo un’immagine di festa con i colori bianconeri, Perin, titolare contro i viola, pubblica l’immagine di una sua parata, accompagnandola con la frase: “Lottiamo punto su punto e su ogni pallone, sempre, con questa testa e con questo spirito”. Guarda la galleryJuve, festa sui social per la vittoria contro la Fiorentina LEGGI TUTTO

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    Chiellini ko prima di Juve-Fiorentina: Rugani in campo

    TORINO – Giorgio Chiellini ha accusato un problema all’adduttore destro durante il riscaldamento ed è per questo che Allegri ha mandato in campo Daniele Rugani, che inizialmente doveva andare in panchina. In panchina c’è anche Leonardo Bonucci, che non gioca per un affaticamento muscolare, ma potrebbe scendere in campo all’occorrenza se ci fosse un infortunio. Con l’uscita di Chiellini, il capitano sarà Paulo Dybala.Guarda la galleryJuve-Fiorentina, la formazione ufficiale di Allegri LEGGI TUTTO

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    Witsel alla Juve a gennaio: l’indiscrezione dalla Germania

    Dopo che il suo nome è stato accostato alla Juve in diverse finestre di mercato, stavolta Witsel potrebbe accettare definitivamente la corte dei bianconeri e approdare a Torino. Le indiscrezioni sul possibile trasferimento arrivano dalla Germania: a riportarle è Sport Bild, secondo il quale la Vecchia Signora avrebbe già un’offerta pronta per gennaio. Un ulteriore innesto per il centrocampo bianconero che nonostante gli ultimi acquisti non ha ancora trovato il giusto equilibrio.

    Witsel, rinforzo per il centrocampo della Juve

    Il centrocampista belga, che a giugno sarà svincolato, potrebbe lasciare il Borussia Dortmund nel mercato invernale. I bianconeri sono pronti a una possibile operazione low cost: Witsel piace ad Allegri che, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco ha già le idee chiare: schierarlo al fianco di Manuel Locatelli. Al momento l’unica incertezza riguarda il nodo ingaggio: Witsel guadagna più di 7 milioni. LEGGI TUTTO

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    Juve, dramma Peeters: soffre di neuropatia e starà fuori a tempo indeterminato

    Non arrivano buone notizie per la Juventus. Douda Peeters, centrocampista dell’Under23, quest’anno in prestito allo Standard Liegi dovrà stare lontano dal campo per un periodo indeterminato. Con una nota sul proprio sito, il club belga ha comunicato che al classe ’99 è stata diagnosticata una neuropatia: si tratta un’alterazione dei nervi periferici che causa anomalie sensoriali e difficoltà motorie. A causa di questo disturbo, il calciatore dovrà osservare un periodo di riposo forzato: le sue condizioni di salute verranno monitorate dallo staff medico.

    Peeters, dall’Under 23 all’esordio con Sarri

    Douda Peeters, arrivato alla Juve nel 2019, ha collezionato 44 presenze in Serie C con l’Under 23. Le sue qualità hanno impressionato prima Sarri che lo ha fatto esordire in prima squadra nella stagione 19-20 durante una sfida di campionato contro il Cagliari e poi anche Andrea Pirlo che lo ha convocato più volte durante la scorsa stagione. Poi la scelta del club bianconero di mandarlo in prestito per aumentare ancor di più il suo processo di crescita. LEGGI TUTTO

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    Le due Juve di Allegri: mai così né in campionato né in Champions

    È una Juve a due facce quella del nuovo corso di Massimiliano Allegri: bruttissima quella mostrata in campionato, mai così bella quella sfoggiata in Champions League. Le quattro vittorie su quattro partite della fase a gironi non trovano precedenti nelle passate stagioni del tecnico toscano a Torino. La Vecchia Signora ha mandato al tappeto il Malmoe, il Chelsea e due volte lo Zenit, realizzando nove reti e subendone due. Solo nella Champions 2018/19 Max andò vicino a questo poker, conquistando nove punti nelle prime tre gare, salvo poi crollare  in casa contro il Manchester United a causa di un gol e un autogol nei minuti finali. Dati statistici, certo, che però fanno riflettere e soprattutto stridono al confronto con il cammino in campionato. Di seguito il resoconto delle scorse edizioni della Champions League bianconera targata Allegri.

    Champions League 2014/2015

    Juve-Malmoe 2-0Atletico Madrid-Juve 1-0Olympiacos-Juve 1-0Juve-Olympiacos 3-2

    Champions League 2015/16

    Manchester City-Juve 1-2Juve-Siviglia 2-0Juve-Borussia M. 0-0Borussia M.-Juve 1-1

    Champions League 2016/17

    Juve-Siviglia 0-0Dinamo Zagabria-Juve 0-4Lione-Juve 0-1Juve-Lione 1-1

    Champions League 2017/18

    Barcellona-Juve 3-0Juve-Olympiacos 2-0Juve-Sporting Lisbona 2-1Sporting Lisbona-Juve 1-1

    Champions League 2018/2019

    Valencia-Juve 0-2Juve-Young Boys 3-0Manchester United-Juve 0-1Juve-Manchester United 1-2

    Champions League 2021/22

    Malmoe-Juve 0-3Juve-Chelsea 1-0Zenit-Juve 0-1Juve-Zenit 4-2

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    Juve, Allegri e la formula vincente da non cambiare

    TORINO – E chissà che Juventus-Zenit di martedì sera non abbia consegnato soltanto l’uomo da mettere al centro del progetto bensì anche il progetto stesso. Quello tattico. La sensazione è che tutta una serie di equilibri che sinora sembravano squilibrati assai, possano finalmente trovare una ragion d’essere nel 4-4-2 a trazione anteriore disegnato da Massimiliano Allegri nell’ultima uscita.

    Chiesa, Bernardeschi, Locatelli e gli altri

    Questione di Fede, in corsia, per l’occasione: con Chiesa a sparigliare le carte, nell’uno contro uno, partendo a testa bassa e petto in fuori. Bernardeschi sul versante opposto: mobile, propositivo, più propenso all’assist. La loro mobilità serviva a dare ampiezza alla manovra bianconera e offriva a Manuel Locatelli l’opportunità di tentare l’apertura in maniera più ambiziosa, azzardata, accattivante. L’ex Sassuolo, insieme con Weston McKennie, ha costituito una mediana propositiva e predominante come mai (o quasi mai) la si era vista in questa nuova versione allegriana della Juventus. A ruota – al netto dello svarione finale e dell’inciampo fortuito del momentaneo pareggio, l’autogol di Leonardo Bonucci anche il reparto difensivo ha fatto la sua parte in termini di compattezza e supporto. Squadra meno sfilacciata del solito, movimenti più organici.

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    Juve, così Allegri sfrutta la qualità che serve per la Champions League

    TORINO – Non si vincono le partite da soli, ma i singoli possono aiutare a vincerle. Lo si è visto in maniera plastica martedì sera, grazie alla prestazione di Paulo Dybala contro lo Zenit San Pietroburgo. Una partita perfetta, la sua, che ha trasformato la Juventus confusa – almeno quella scesa in campo contro Sassuolo e Verona – in squadra irresistibile. Certo, occorre fare la tara degli avversari, apparsi non all’altezza della Champions League. Però i bianconeri sono stati di nuovo compatti e determinati, con una prestazione confortante dal punto di vista tattico e caratteriale. E con un leader ritrovato in campo. Dybala, per l’appunto.Guarda la galleryJuve-Zenit, le pagelle: Dybala migliore in campo, McKennie show

    La Juventus ha avuto un atteggiamento diverso, a cominciare dalla “presenza” sul terreno di gioco. Se contro il Verona aveva sviluppato soltanto il 26% della partita nella trequarti avversaria, contro lo Zenit è stata per il 35% del tempo nella trequarti russa, cui aggiungere un 45% a centrocampo, per lasciare agli ospiti solo il 22% dalle parti di Szczesny. Una squadra che ha preferito attaccare per il 47% dalla fascia destra (dove spingeva Chiesa), ma cercando la conclusione virando in mezzo: il 65% dei tiri è stato effettuato nell’area avversaria (il 47% a Verona), con un altro 65% da legare ai tiri scoccati dal centro. Analisi che hanno indicato come Dybala si sia mosso galleggiando sulla trequarti juventina, tra Alvaro Morata e il resto della squadra, in una posizione che ne ha esaltato le qualità.

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