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    Donnarumma stile Ronaldo. I tifosi: “Vieni alla Juve”

    Allo Juventus Stadium ci riprovano. Dopo aver circuito con gli applausi Cristiano Ronaldo, stavolta ritentano con Gianluigi “Gigio” Donnarumma: coccolato per tutto il pomeriggio prima, durante e dopo la sfida dell’Italia contro il Belgio. Ma delle suggestioni di mercato, casomai, ci occuperemo dopo, prima è doveroso e bello segnalare come l’accoglienza nei confronti del portiere della Nazionale campione d’Europa (a prescindere da chi sia, perché questo è il punto focale della questione, casomai qualcuno non l’avesse ancora elaborato) sia stata molto diversa e soprattutto molto più congrua a Torino che a Milano. […] Quanto all’atmosfera, davvero Gigio si è potuto godere un pomeriggio di affetto. Fin da quando è uscito, come al solito per primo, per il riscaldamento è stato accolto on gli applausi ai quali ha risposto con una sorta di timidezza. […]

    Donnarumma, che accoglienza allo Stadium! Lui ricambia così

    Allo Stadium applausi per Donnarumma, come con CR7

    […] Dolce, però, stavolta: perché sottolineata dagli incitamenti arrivati soprattutto dalla Curva Sud, quella in cui si affollano gli juventini più appassionati. Ecco: è all’interno di questa atmosfera che a molti è venuta alla mente l’associazione con quel che successe – sempre allo Stadium – il 3 aprile del 2018. Ricordate? Si giocava l’andata dei quarti di finale di Champions e la Juventus ospitava il Real Madrid che vinse 3-0: un risultato impreziosito dalla straordinaria rovesciata di Cristiano Ronaldo. Bella, talmente bella che il pubblico si alzò in piedi e gli tributò una standing ovation di rarissima concezione negli stadi di calcio. E’ molto più che leggenda il retroscena secondo cui fu proprio quel riconoscimento a far scattare nel portoghese la scintilla nei confronti della Juventus. E allora perché non riprovarci anche con Donnarumma? Che, peraltro, molto vicino alla Juventus lo è stato davvero prima di accettare l’offerta del Psg.

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    Juve, Maressa sulle orme di Gavi

    TORINO – Nella settimana in cui i riflettori si sono posati sull’eleganza e sul talento di Gavi, il centrocampista del 2004 che Luis Enrique ha  lanciato dal primo minuto nella semifinale di Nations League della Spagna contro  l’Italia, la Juventus ha presentato al grande pubblico il coetaneo Tommaso Maressa. Nessun paragone azzardato tra i due, s’intende: il gioiellino del Barcellona pare avere i tratti del giocatore destinato a segnare un’intera generazione calcistica, inoltre i tempi di maturazione sono differenti di Paese in Paese. Chi dimostra qualità superiori alla media, in Italia, si  fa generalmente largo nella trafila del vivaio da sotto età. Ecco, il 17enne bianconero di Palizzi (Reggio Calabria) ha condiviso il rettangolo di gioco con compagni e avversari più grandi di un paio d’anni, dagli esordi nella Reggina passando per il salto all’Empoli fino ad arrivare a quella Juventus di cui veste i colori dal 2019.

    Alla scoperta di Tommaso Maressa

    Maressa è approdato a Vinovo da mezzala, ma è stato presto reinventato come esterno d’attacco:  così ha vissuto le sue prime apparizioni in Under 19 la scorsa stagione, quando era ancora un perno dell’Under 17. A proposito di esperienze sotto età. Nel test con l’Alessandria, ieri, ha ripagato la fiducia accordatagli da Allegri con il destro a giro dal limite che ha sbloccato il punteggio: un gesto tecnico dal coefficiente di difficoltà elevato, cui ha fatto seguire un timido sorriso. «Qualche anno fa dopo i  gol non esultava nemmeno, perché quasi si vergognava ad attirare su di sé l’attenzione: forse anche per questo è   cresciuto nel mito di Ibrahimovic, il suo esatto opposto  a livello caratteriale», raccontava un paio d’anni fa  papà Domenico a proposito del figlio.In tema di precocità, l’amichevole della Continassa è stata decisa in pieno recupero da un altro giovane emergente del vivaio bianconero. Ange Chibozo, classe 2003, era stato voluto nella bolla della prima squadra da Sarri  – alla ripresa dopo lo stop per la pandemia – un anno  e mezzo fa. Un paio di seri infortuni ha rallentato l’esplosione del 18enne nato in Benin, che però quando scende in campo non perdona: quattro gol nelle prime quattro partite con l’Under 19 in questa stagione,  prima di un cartellino rosso costatogli tre turni di squalifica. E una rete anche ieri di fronte all’Alessandria, con un morbido scavetto che ha  dato un bacio alla traversa e  deciso la partita. Un punto   di (ri)partenza per Chibozo,   arrivato a Milano dall’Africa   insieme alla mamma e su-  bito finito nel mirino del- le big: l’Inter l’aveva coccolato, ma mai tesserato per problemi burocratici, così è stata la Juventus ad ottenere la sua firma dopo mezza stagione nell’Under 15 della Giana Erminio, rigorosamente da sotto età, impreziosita da otto reti. Quelle non se l’è mai fatte mancare.
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    Juve, Pogba dici sul serio? Il nome caldo è Tchouameni

    TORINO – Prima i cuoricini, poi le parole d’amore. Il ritorno di Paul Pogba a Torino ha i contorni rosa di un incontro più o meno casuale  ra due ex che non sono ancora riusciti a dimenticare la loro storia. Così, sul prato dello stadio dove è sbocciato campione in bianconero, giovedì sera il francese ha detto: «Parlo sempre con i miei ex compagni alla Juventus. Ma ora sono a Manchester, ho ancora un anno di contratto, poi vedremo… Ma a Torino sto sempre bene». Una dichiarazione  che ha mandato in fibrillazione milioni di tifosi che ancora lo rimpiangono. Anche perché mentre da Manchester fanno trapelare notizie di una trattativa per il rinnovo molto ben avviata e descrivono un Pogba di nuovo innamorato dei Red Devils, dopo l’arrivo di Cristiano Ronaldo, Pogba non ha esattamente garantito che resterà all’Old Trafford e che il rinnovo è una formalità. «Ho ancora un anno di contratto a Manchester, poi  vediamo…» è una dichiarazione che lascia aperti molti scenari. E l’ipotesi di un divorzio è sempre una delle più probabili. E poi? Il ritorno alla Juventus? No. O quanto meno “ni”. L’operazione Pogba è difficile, anzi difficilissima, nonostante l’affetto reciproco e la necessità, per la Juventus, di inserire un centrocampista con le sue caratteristiche nella rosa. Ma non con il suo stipendio. Anche se Pogba si libererà a  parametro zero il prossimo 30 giugno, chi  lo vorrà ingaggiare dovrà prendere in considerazione un ingaggio di almeno 15 milioni netti a stagione che con il decreto crecita non diventano 30, ma superano i 20. Una cifra che, in questo momento storico, la Juventus non sembra intenzionata a  spendere per un ingaggio, anche se si tratta di Paul Pogba.[…]

    Juve, l’obiettivo a centrocampo è Tchouameni

    Ma, attenzione, non c’è solo Pogba nei piani bianconeri e giovedì sera, sul prato dell’Allianz Stadium, c’era un osservato molto speciale. Aurelien Tchouameni, centrocampista del Monaco, sul quale la Juventus ha messo gli occhi fin da gennaio, resta un grande obiettivo. Ha giocato soltanto l’ultimo quarto d’ora più recupero, ma gli osservatori e i dirigenti della Juventus lo conosco bene. Tchouameni ha caratteritiche diverse, ma ha 21 anni e uno stipendio ancora del tutto compatibile con i parametri juventini (attualmente intorno al milione di euro).

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    Juve, la tabella di Allegri: a novembre in zona Champions

    TORINO – Andiamo per ordine. Addì 21 settembre. Posto nelle condizioni di commentare l’imbarazzante classifica (Juventus penultima con soli 2 punti fatti in quattro turni), Massimiliano Allegri alias l’Oracolo di Livorno, aveva didascalicamente chiosato: «Cominciamo a provare a battere lo Spezia, è uno scontro salvezza». Per la cronaca, la Juventus s’era poi imposta 3-2 in casa dei liguri. Subito dopo il match, rimirando una classifica che a quel punto vedeva la Juventus al 13° posto in classifica (5 punti, 8 in meno di Inter e Milan) il tecnico toscano aveva sintetizzato così la  situazione: «Ok, bene. Bisogna fare il nostro percorso. Abbiamo vinto uno scontro salvezza e ora dovremo vincere una partita contro una squadra pari punti con noi come la Sampdoria. E magari  faremo un altro passettino in avanti». Per la cronaca, anche questa volta, la Juventus s’era poi imposta con il punteggio di  3 gol a 2, in casa contro i liguri. Era così riuscita  a scollinare la parte sinistra della classifica per la prima volta dall’inizio del campionato: 8 punti, nono posto. Terza tappa della rinascita, la partita contro il Toro. […]

    Il piano di Allegri

    […] E  dunque, nello specifico,  ha chiesto alla squadra di focalizzare energie e concentrazione sull’obiettivo di giungere alla sosta  di novembre tra le prime  quattro in classifica (o giù di lì: quantomeno in zona Europa, via, ché all’inizio le cose s’erano messe proprio male. Calendario alla mano, dopo la prima vittoria in  campionato sospirata a lungo e dopo la prima vittoria allo Stadium, anco più agognata, Allegri punta al primo successo in un big match di Serie A da che ha ripreso la guida dei bianconeri. C’era andato vicino contro il Milan, a dire il vero, ma nel finale i suoi hanno subìto  il classico contraccolpo. Alla ripresa, dopo questa sosta, le occasioni per provare a  rifarsi non mancheranno: pronti via, domenica  17, c’è la Roma (ora giallorossi a + 4) allo Stadium e subito dopo, domenica 24, ecco la trasferta a San Siro contro l’Inter.

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    Juve, sabato amichevole con l'Alessandria al JTC

    TORINO – La Juventus disputerà, al JTC, un’amichevole contro l’Alessandria. Il test è in programma sabato 9 ottobre alle 11 e sarà un modo per consentire a Massimiliano Allegri di preparare la squadra in vista del match con la Roma all’Allianz Stadium di domenica 17. Intanto oggi i bianconeri, sempre privi dei tanti nazionali, hanno sostenuto una seduta atletica. LEGGI TUTTO

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    Facchinetti choc: “Cuadrado? Andrebbe preso a calci nel c…”

    Juan Cuadrado preso di mira dal grande tifoso nerazzurro Francesco Facchinetti, che lo ha attaccato duramente nel corso dell’ultima puntata di Tiki Taka. “È un gran giocatore ma non gli possiamo dare 27 giornate di squalifica – ha detto l’ex Dj Francesco – in NBA lo farebbero. È insopportabile, è bravissimo ma andrebbe preso a calci nel culo. Non è un cascatore, è la Cagnotto. E si arrabbia pure se non gli danno rigore. È insopportabile e non è vero che anche gli altri attaccanti fanno così”. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, assist Juve: adesso tutto è possibile

    È rottura fra Dusan Vlahovic e  la Fiorentina. Lo annuncia in  modo piuttosto clamoroso il presidente della Viola, Rocco Commisso, con un duro comunicato nel quale rende conto ai tifosi dell’ultimo rifiuto del bomber alla proposta di rinnovo. E con un «prendiamo atto della volontà del giocatore e del suo entourage» sembra chiudere a  qualsiasi ulteriore trattativa e, seppure in modo  indiretto, mettere il giocatore sul mercato. Dove  forse volevano arrivare il giocatore o il suo entourage. Adesso la loro posizione è senza dubbio rinforzata. Se Vlahovic verrà ceduto dalla  Fiorentina – e a questo punto è molto probabile, anzi quasi certo – la sua volontà peserà in modo determinante, perché con il contratto in scadenza il 30  giugno del 2023, si può permettere di aspettare e andare via a parametro zero.  Quindi è molto probabile che si scateni una piccola asta intorno al ventunenne di Belgrado, già  nel mirino di molte società, ma non sarà la Fiorentina a scegliere o, per lo meno, non sarà da  sola. Un film già visto con cento altri club e centro altri giocatori che si avvicinano alla scadenza di contratto. Un film che ha fatto infuriare il  presidente Commisso che era arrivato a offrire  a Vlahovic un contratto da 4 milioni a stagione  (che sarebbero diventati 5 negli anni a seguire) con una clausola da 75 milioni e 3 milioni  di commissione agli agenti. Di fronte al rifiuto, l’imprenditore italoamericano si è infuriato e  ha deciso di scrivere ai tifosi per illustrare loro  la posizione della Fiorentina. «Dal mio arrivo  a Firenze ho sempre promesso ai nostri tifosi  che sarei stato sincero con loro e che non avrei  mai fatto promesse che non potevo mantenere», inizia il presidente, che poi spiega: «Come sapete la Fiorentina ha fatto un’offerta molto  importante al calciatore, una proposta di contratto che lo avrebbe reso il giocatore più pagato della storia del club.

    Vlahovic sul mercato: la strategia della Juve

    La Juventus, che nella corsa per Vlahovic è senza dubbio iscritta, avrebbe qualche difficoltà ad  anticipare lo sprint, ma non rimarrebbe a guardare. Certo, la situazione sarebbe più semplice  se la volata per Vlahovic si disputasse in estate,  quando i bianconeri avrebbero agio di muoversi con maggiore agilità finanziaria e gestire meglio le necessarie cessioni o dismissioni, per fare  spazio nella rosa e nel monteingaggi a Vlahovic.  Anche se il serbo, che si è visto offrire dalla Fiorentina 4 milioni a stagione, percepirebbe subito uno stipendio importante, sarebbe comunque  dentro i parametri del club. Non solo: con il suo talento e la sua età coincide perfettamente con il nuovo modello tecnico-economico della Juventus, che non ha bloccato gli investimenti, ma li vuole indirizzare verso giocatori di prospettiva, che abbiamo molti anno di rendimento davanti a loro o possano diventare affari remunerativi in caso di rivendita.

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    Vlahovic, Chiesa e la strana coincidenza che fa sognare i tifosi della Juve

    Il 5 ottobre 2020 è stato l’ultimo giorno di un mercato particolare, condizionato dal Covid ma non privo di grandi colpi, come l’ufficialità del trasferimento di Federico Chiesa dalla Fiorentina alla Juventus, giunto proprio in tale data. Oggi, 5 ottobre 2021, la società toscana tramite il presidente Rocco Commisso ha annunciato che Vlahovic, noto obiettivo di mercato bianconero, non rinnoverà il contratto in scadenza nel 2023. È bastato pochissimo, ai tifosi juventini, per ricordare questa particolare coincidenza che è rimbalzata di post in post sui social, sull’onda dell’entusiasmo per uno dei possibili futuri colpi di mercato. Un altro giocatore top che verrebbe strappato alla Fiorentina, da sempre acerrima avversaria.Guarda la galleryJuve, Vlahovic non rinnova e i tifosi sognano: che entusiasmo sui social!

    Il tweet della Juve sul 5 ottobre

    Ad infiammare ulteriormente gli animi degli juventini ci pensa un tweet del profilo ufficiale della società bianconera. Alla foto di un esultante Chiesa vengono aggiunte queste parole: “Un anno fa era ufficiale il suo arrivo alla Juve. Un anno dopo ________ (completate voi)”. Il cinguettìo ha ricevuto tantissimi commenti e molti utenti, accettando l’invito della Juve, hanno completato la frase citando proprio Dusan Vlahovic e il suo possibile arrivo a Torino.

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