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    Juve, Golden Gravenberch in scia a Tchouameni

    TORINO – Il mercato, anche quello della Juventus, è fatto di piani A, B, C e D. Il primo nome nei pensieri del dg Federico Cherubini e dell’allenatore Massimiliano Allegri è sempre Aurelien Tchouameni, 21enne mediano del Monaco e della Francia campione di Nations League. I contatti proseguono, la pista resta calda e tra gennaio e giugno un tentativo i bianconeri lo effettueranno. Provarci, però, non significa sempre riuscirci. Soprattutto se, come nel caso di Tchouameni, potenze del calibro di Chelsea, Liverpool, City e Real Madrid nei prossimi mesi trasformeranno l’attuale interesse in un’offensiva vera e propria. Il rischio è concreto, specie in caso di asta multimilionaria con incremento del prezzo oltre i 40-45 milioni. Per tutti questi motivi la Juventus, seppur in questo momento si trovi ancora in pole position per il monegasco grazie all’ottima semina, continua a lavorare anche su possibili alternative.

    Juve, gli obiettivi per il centrocampo

    Nella “lista centrocampisti”, oltre al pallino Tchouameni e alle due opportunità in odore di svincolo estivo (Witsel e Zakaria), figura sempre il nome di un giovane-vecchio pallino. Quel Ryan Gravenberch dell’Ajax nel mirino juventino da almeno due anni e fresco di candidatura tra i 20 finalisti del Golden Boy, lo storico premio di Tuttosport che negli anni è diventato il più importante riconoscimento internazionale per i talenti Under 21. In attesa del voto della giuria composta dai 40 giornalisti delle più prestigiose testate europee, alla Continassa continuanno a tenere le antenne dritte sul giocatore anche grazie all’ottimo rapporto con l’agente Mino Raiola. […] La Juventus c’è e monitora: il profilo, del resto, sarebbe perfettamente in linea con il progetto varato in estate. Gravenberch è giovane, ma con già una buona esperienza in Champions League.

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    Marchisio: “Chiesa, che scossa! Dybala leader, lui e la Juve felici insieme”

    Icona di stile, ma con il focus puntato sempre e comunque sul calcio. Claudio Marchisio ieri ha presentato la sua partnership con il marchio Red nella splendida cornice di Terrazza Martini a Milano. Con il Duomo alle spalle, l’ex centrocampista bian- conero ha fatto una disamina sulla Juventus attuale e sui suoi protagonisti.

    La Juve è partita un po’ a singhiozzo come qualche anno fa, quando poi ci fu la rimonta fino allo scudetto. Ci sono delle analogie o parliamo di percorsi diversi?

    « È sempre complicato fare paragoni con il passato. Quello che conta è il presente. La Juve ha avuto una partenza difficile, con assenze importanti, con difficoltà nel gioco e nei risultati che, adesso, sembra che stiano andando alle spalle come dimostrano le gare giocate prima della sosta per le nazionali, sia in campionato sia in Champions. Ci sono state tante partite, anche con le nazionali, credo che aver trovato un minimo di equilibrio sia la base per ripartire bene».

    Con un Dybala sempre più leader e, magari, con un contratto nuovo?

    «Ha già dimostrato in passato di poter essere un lea- der della Juventus, anche quando era più giovane. Ha molte più partite alle spalle, sa quanto ha dato e sa quanto può dare. Lui come tanti altri. La Juve, lo scorso anno, ha vinto due trofei e se arrivano critiche, è perché la Juve vuole stare sempre in alto. Paulo, così come altri, dovranno avere grande voglia di dimostrare sul campo di poter essere competitivi oltre a un grande senso di attaccamento alla maglia. I contratti, per come la vedo io, andrebbero chiusi prima dell’inizio della stagione, ma speriamo che si chiuda il prima possibile e che sia Dybala sia la Juve possano essere felici insieme»

    […]

    Federico Chiesa è un campione o ancora un progetto di campione?

    «Ora è super determinante, perché la Juve sta giocando senza Dybala e Morata. Ma è super determi- nante perché è stato l’unico a dare la scossa alla squadra. E’ molto importante per questo, ma per diventare un campione non bastano solo le prestazioni, servono degli anni in cui accumuli esperienza. Ci saranno momenti in cui le giocate non gli verranno, ma sulla strada per diventare campioni, si passa anche da questi passaggi»

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    Juve, sondato Zakaria: è sfida alla Roma

    TORINO – Non c’è soltanto Paul Pogba, il grande sogno dei tifosi della Juventus, con il contratto in scadenza a giugno. Se l’ex bianconero non ha ancora rinnovato con il Manchester United, ma gli inglesi insistono, di sicuro Denis Zakaria non prolungherà con il Borussia Monchengladbach. Il 24enne centrocampista svizzero – 191 centimetri d’altezza – tra gennaio (in saldo) o giugno (da svincolato) lascerà la Germania. La sensazione è che il divorzio si consumerà in inverno e in pole position per l’ex Young Boys c’è la Roma di José Mourinho. Stando a quanto filtra da fonti svizzere, però, negli ultimi tempi la Juventus ha ripreso i contatti per Zakaria, già valutato in estate tra le alternative a Manuel Locatelli.

    Zakaria uno dei piani B della Juve

    La sensazione è che Zakaria, ora come ora, sia uno dei piani B dei dirigenti bianconeri, ancora decisi a rinforzare il centrocampo con il sempre più ambito Aurelien Tchouameni del Monaco (i dettagli sopra). Ma dovesse andare storto qualcosa con il francese, non è escluso un ritorno di fiamma per Zakaria. Ovviamente Roma permettendo. Di sicuro lo svizzero si presenta come una opportunità, almeno a livello economico: a gennaio potrebbe bastare un piccolo indennizzo, magari in gran parte sottoforma di bonus, per ottenere il via libera anticipato da parte del Borussia Monchengladbach, che in quel modo eviterebbe di perdere il giocatore a zero euro in estate.

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    Women Champions League, Juve-Chelsea all'Allianz su Dazn

    TORINO – Con il ritorno della Women’s Champions League sul campo da gioco, lo scorso 5 ottobre è entrato nella storia del calcio femminile. Tutte le 61 partite previste della competizione sono disponibili in diretta mondiale su DAZN e gratuitamente sul nuovo canale YouTube della piattaforma di streaming, interamente dedicato alla UEFA Women’s Champions League.Guarda la galleryJuve Women al debutto nei gironi di Champions: il sopralluogo
    Juve-Chelsea su DAZN
    Nella prima giornata Juventus, Paris Saint-Germain e Real Madrid hanno esordito con una vittoria, ma il 13 ottobre si torna di nuovo a giocare alle ore 21, con le ragazze del mister Montemurro che – dopo aver sconfitto il Servette in Svizzera – affronteranno la loro prima partita in casa contro il Chelsea all’Allianz Stadium di Torino. Un ritorno speciale della UEFA Women’s Champions League che per l’occasione avrà una conduzione tutta al femminile con Diletta Leotta e Giorgia Rossi, più a bordocampo Federica Zille; il commento del match è affidato a Pierluigi Pardo, con Marta Carissimi, ex calciatrice e pilastro del calcio femminile italiano, nel ruolo di seconda voce.
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    Juve, si ferma McKennie con gli Usa: le sue condizioni

    Non c’è pace per il centrocampo della Juve: dopo Rabiot risultato positivo al Covid e già in isolamento, dagli Stati Uniti arriva la notizia dello stop di Weston McKennie. Il centrocampista bianconero non ha preso parte al match tra gli Stati Uniti e Panama, valido per la qualificazione ai Mondiali del 2022, a causa di un risentimento muscolare alla coscia destra. Dopo la gara contro la Giamaica, McKennie è stato sottoposto a una risonanza magnetica che non ha evidenziato lesioni, ma il ct degli Usa ha preferito tenerlo a riposo a scopo precauzionale.

    McKennie, la Juve tira un sospiro di sollievo

    L’esito negativo degli esami ha fatto tirare un sospiro di sollievo in casa Juve. Il centrocampista ha già raggiunto l’Ohio e dovrebbe rientrare nella sfida contro la Costa Rica che si disputerà nella notte tra mercoledi e giovedi. Al suo rientro in Italia verranno effettuati ulteriori accertamenti per capire se sarà disponibile per la sfida di campionato contro la Roma.
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    Donnarumma stile Ronaldo. I tifosi: “Vieni alla Juve”

    Allo Juventus Stadium ci riprovano. Dopo aver circuito con gli applausi Cristiano Ronaldo, stavolta ritentano con Gianluigi “Gigio” Donnarumma: coccolato per tutto il pomeriggio prima, durante e dopo la sfida dell’Italia contro il Belgio. Ma delle suggestioni di mercato, casomai, ci occuperemo dopo, prima è doveroso e bello segnalare come l’accoglienza nei confronti del portiere della Nazionale campione d’Europa (a prescindere da chi sia, perché questo è il punto focale della questione, casomai qualcuno non l’avesse ancora elaborato) sia stata molto diversa e soprattutto molto più congrua a Torino che a Milano. […] Quanto all’atmosfera, davvero Gigio si è potuto godere un pomeriggio di affetto. Fin da quando è uscito, come al solito per primo, per il riscaldamento è stato accolto on gli applausi ai quali ha risposto con una sorta di timidezza. […]

    Donnarumma, che accoglienza allo Stadium! Lui ricambia così

    Allo Stadium applausi per Donnarumma, come con CR7

    […] Dolce, però, stavolta: perché sottolineata dagli incitamenti arrivati soprattutto dalla Curva Sud, quella in cui si affollano gli juventini più appassionati. Ecco: è all’interno di questa atmosfera che a molti è venuta alla mente l’associazione con quel che successe – sempre allo Stadium – il 3 aprile del 2018. Ricordate? Si giocava l’andata dei quarti di finale di Champions e la Juventus ospitava il Real Madrid che vinse 3-0: un risultato impreziosito dalla straordinaria rovesciata di Cristiano Ronaldo. Bella, talmente bella che il pubblico si alzò in piedi e gli tributò una standing ovation di rarissima concezione negli stadi di calcio. E’ molto più che leggenda il retroscena secondo cui fu proprio quel riconoscimento a far scattare nel portoghese la scintilla nei confronti della Juventus. E allora perché non riprovarci anche con Donnarumma? Che, peraltro, molto vicino alla Juventus lo è stato davvero prima di accettare l’offerta del Psg.

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    Juve, Maressa sulle orme di Gavi

    TORINO – Nella settimana in cui i riflettori si sono posati sull’eleganza e sul talento di Gavi, il centrocampista del 2004 che Luis Enrique ha  lanciato dal primo minuto nella semifinale di Nations League della Spagna contro  l’Italia, la Juventus ha presentato al grande pubblico il coetaneo Tommaso Maressa. Nessun paragone azzardato tra i due, s’intende: il gioiellino del Barcellona pare avere i tratti del giocatore destinato a segnare un’intera generazione calcistica, inoltre i tempi di maturazione sono differenti di Paese in Paese. Chi dimostra qualità superiori alla media, in Italia, si  fa generalmente largo nella trafila del vivaio da sotto età. Ecco, il 17enne bianconero di Palizzi (Reggio Calabria) ha condiviso il rettangolo di gioco con compagni e avversari più grandi di un paio d’anni, dagli esordi nella Reggina passando per il salto all’Empoli fino ad arrivare a quella Juventus di cui veste i colori dal 2019.

    Alla scoperta di Tommaso Maressa

    Maressa è approdato a Vinovo da mezzala, ma è stato presto reinventato come esterno d’attacco:  così ha vissuto le sue prime apparizioni in Under 19 la scorsa stagione, quando era ancora un perno dell’Under 17. A proposito di esperienze sotto età. Nel test con l’Alessandria, ieri, ha ripagato la fiducia accordatagli da Allegri con il destro a giro dal limite che ha sbloccato il punteggio: un gesto tecnico dal coefficiente di difficoltà elevato, cui ha fatto seguire un timido sorriso. «Qualche anno fa dopo i  gol non esultava nemmeno, perché quasi si vergognava ad attirare su di sé l’attenzione: forse anche per questo è   cresciuto nel mito di Ibrahimovic, il suo esatto opposto  a livello caratteriale», raccontava un paio d’anni fa  papà Domenico a proposito del figlio.In tema di precocità, l’amichevole della Continassa è stata decisa in pieno recupero da un altro giovane emergente del vivaio bianconero. Ange Chibozo, classe 2003, era stato voluto nella bolla della prima squadra da Sarri  – alla ripresa dopo lo stop per la pandemia – un anno  e mezzo fa. Un paio di seri infortuni ha rallentato l’esplosione del 18enne nato in Benin, che però quando scende in campo non perdona: quattro gol nelle prime quattro partite con l’Under 19 in questa stagione,  prima di un cartellino rosso costatogli tre turni di squalifica. E una rete anche ieri di fronte all’Alessandria, con un morbido scavetto che ha  dato un bacio alla traversa e  deciso la partita. Un punto   di (ri)partenza per Chibozo,   arrivato a Milano dall’Africa   insieme alla mamma e su-  bito finito nel mirino del- le big: l’Inter l’aveva coccolato, ma mai tesserato per problemi burocratici, così è stata la Juventus ad ottenere la sua firma dopo mezza stagione nell’Under 15 della Giana Erminio, rigorosamente da sotto età, impreziosita da otto reti. Quelle non se l’è mai fatte mancare.
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    Juve, Pogba dici sul serio? Il nome caldo è Tchouameni

    TORINO – Prima i cuoricini, poi le parole d’amore. Il ritorno di Paul Pogba a Torino ha i contorni rosa di un incontro più o meno casuale  ra due ex che non sono ancora riusciti a dimenticare la loro storia. Così, sul prato dello stadio dove è sbocciato campione in bianconero, giovedì sera il francese ha detto: «Parlo sempre con i miei ex compagni alla Juventus. Ma ora sono a Manchester, ho ancora un anno di contratto, poi vedremo… Ma a Torino sto sempre bene». Una dichiarazione  che ha mandato in fibrillazione milioni di tifosi che ancora lo rimpiangono. Anche perché mentre da Manchester fanno trapelare notizie di una trattativa per il rinnovo molto ben avviata e descrivono un Pogba di nuovo innamorato dei Red Devils, dopo l’arrivo di Cristiano Ronaldo, Pogba non ha esattamente garantito che resterà all’Old Trafford e che il rinnovo è una formalità. «Ho ancora un anno di contratto a Manchester, poi  vediamo…» è una dichiarazione che lascia aperti molti scenari. E l’ipotesi di un divorzio è sempre una delle più probabili. E poi? Il ritorno alla Juventus? No. O quanto meno “ni”. L’operazione Pogba è difficile, anzi difficilissima, nonostante l’affetto reciproco e la necessità, per la Juventus, di inserire un centrocampista con le sue caratteristiche nella rosa. Ma non con il suo stipendio. Anche se Pogba si libererà a  parametro zero il prossimo 30 giugno, chi  lo vorrà ingaggiare dovrà prendere in considerazione un ingaggio di almeno 15 milioni netti a stagione che con il decreto crecita non diventano 30, ma superano i 20. Una cifra che, in questo momento storico, la Juventus non sembra intenzionata a  spendere per un ingaggio, anche se si tratta di Paul Pogba.[…]

    Juve, l’obiettivo a centrocampo è Tchouameni

    Ma, attenzione, non c’è solo Pogba nei piani bianconeri e giovedì sera, sul prato dell’Allianz Stadium, c’era un osservato molto speciale. Aurelien Tchouameni, centrocampista del Monaco, sul quale la Juventus ha messo gli occhi fin da gennaio, resta un grande obiettivo. Ha giocato soltanto l’ultimo quarto d’ora più recupero, ma gli osservatori e i dirigenti della Juventus lo conosco bene. Tchouameni ha caratteritiche diverse, ma ha 21 anni e uno stipendio ancora del tutto compatibile con i parametri juventini (attualmente intorno al milione di euro).

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