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    Cambiaso non ci crede: colto alla sprovvista dal tifoso dopo Juve-Napoli

    Un viso incredulo, genuino e spiazzato. E’ il volto di Andrea Cambiaso. Un altro simbolo della Juve, un po’ come quello di Federico Gatti con cui condivide la gavetta prima di prendersi la scena in bianconero. Testa sulle spalle, piedi ben piantati a terra e la parola lavoro come mantra da seguire per inseguire i sogni. I suoi si sono avverati vestendo la maglia della Vecchia Signora dopo esser passato dalle battaglie sui campi della D fino a quelle contro i campioni d’Italia in carica. Contro il Napoli annulla Kvaratskhelia e serve l’assist proprio al centrale: testa, cuore e, nel suo caso, gambe perché sulla destra corre avanti e indietro come un forsennato. Prestazioni in crescendo sin dalla sua prima con l’Udinese e l’apprezzamento dei tifosi ne è la dimostrazione lampante. Ma come detto sempre piedi piantati a terra, ecco perché la sua reazione è quella di un ragazzo stupito e incredulo, oltre che spiazzato dalle parole di un tifoso bianconero.
    Cambiaso, maglia autografata e reazione
    Ma cosa è successo dopo Juve-Napoli? L’esterno della Juve è andato a trovare i tifosi in mix zone per portare la sua maglia a un suo sostenitore, da qui le parole verso uno dei suoi giocatori preferiti bianconeri. Prima i saluti e poi complimenti “per come hai mangiato Kvara” a cui sono seguiti i ringraziamenti dello stesso Cambiaso che, come regalo, gli porta la sua maglia. L’autografo è doveroso, ma è qui che il tifoso spiazza il calciatore: “Questa la metto vicino a quella di Ronaldo”. La reazione è tutta da ridere: “Oh la Madonna”, ma è quella che fa capire la semplicità del ragazzo nato e cresciuto a Genova e che sta raccogliendo i frutti del suo lavoro, come lui stesso aveva raccontato sul canale Twtich della Juve. Piccoli gesti che danno l’idea di quello che sta facendo Cambiaso con la Juve. La corsa è appena iniziata e lui non ha la minima voglia di volersi fermare. LEGGI TUTTO

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    Zielinski, applausi Juve: ammessa la differenza con il 5-1 Napoli di gennaio

    TORINO – Basta una rete di Gatti alla Juventus per superare davanti al proprio pubblico l’ostacolo dei campioni d’Italia del Napoli e vendicare i ko dell’annata passata con il 5-1 del Maradona e l’1-0 di Raspadori al ritorno. Un colpo di testa del numero 4 permette ai bianconeri di Allegri di trovare tre punti preziosi in uno scontro diretto che dà maggiori informazioni sulle gerarchie del campionato 2023-2024. Al termine della partita è il centrocampista del Napoli Piotr Zielinksi ad analizzare la sfida dello Stadium e il paragone con lo scorso anno è subito evidente: “Lo scorso anno avremmo vinto questa partita. Abbiamo fatto una buona partita, tenendo il possesso e cerando occasioni. Siamo mancati nella finalizzazione. Se stasera facevamo uno o due gol nel primo tempo, la partita sarebbe stata diversa”. E proprio sul paragone con la passata stagione, Zielinski insiste parlando anche della Juve: “La differenza c’è. L’anno scorso l’abbiamo affrontata in un momento non buonissimo, oggi è una squadra solida che fa gol e non lo subisce. Soprattutto, vince le partite”.
    Zielinski dopo Juve-Napoli
    Zielinski prosegue: “Col Real Carvajal marcava a uomo Kvara. Anche Osimhen è sempre tenuto a bada dalla difesa. Ognuno deve fare di più, se loro sono marcati bene altri devono prendersi la responsabilità e fare qualcosa. Noi a centrocampo dobbiamo muoverci bene e giocare meglio tra le linee. Siamo giocatori tecnici, se occupiamo meglio le posizioni possiamo creare occasioni per gli attaccanti. Sicuramente, io devo tirare di più. Il mister ce lo chiede, dobbiamo lavorare di più su questo”. E su Mazzarri conclude: “Il Mister ci chiede di riaggredire subito, per creare subito occasioni senza fare corse indietro. Ci chiede anche di chiudere le traiettorie, cosa che nelle ultime due partite non le abbiamo fatte bene”. LEGGI TUTTO

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    Iling sblocca il mercato: conteso tra 4 club, la cifra che chiede la Juve

    Molte delle dinamiche di mercato in casa Juventus ruoteranno intorno a Samuel Iling-Junior. Il talento inglese, infatti, potrebbe essere ceduto e in quel caso i bianconeri incasserebbero importanti risorse economiche. Soldi da ridistribuire sulle operazioni da effettuare in entrata per regalare a Max Allegri i rinforzi richiesti e alzare così l’asticella, provando a puntare dall’obiettivo quarto posto allo scudetto. Ma torniamo a Iling Jr: il classe 2003 finora ha visto il campo col contagocce. Appena 4 apparizioni per un totale di soli 113 minuti disputati. Dopo un avvio positivo con assist vincente per Vlahovic nell’1-1 interno col Bologna alla seconda giornata, Samuel è pian piano finito ai margini. L’ultima volta che ha messo piede in campo è stata addirittura un mese fa contro il Cagliari. Troppo poco per sentirsi soddisfatto e protagonista come desidererebbe.
    Iling verso l’addio alla Juve
    Se a questo aggiungiamo un contratto in scadenza il 30 giugno 2025 con relativi dialoghi per il prolungamento attualmente in stand-by, diventa quasi inevitabile considerare l’opzione di un addio. A maggior ragione a titolo definitivo. Per una soddisfazione che potrebbe essere reciproca. Il giocatore altrove troverebbe una società che – investendo una cifra significativa su di lui – sarebbe pronta a garantirgli spazio e tanti minuti in campo; mentre la Vecchia Signora farebbe cassa in maniera importante. LEGGI TUTTO

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    Allegri, conferenza Juve-Napoli: “Solo un dubbio. Tutti recuperati tranne…”

    TORINO – Dopo il successo al 94′ contro il Monza, la Juve si prepara per la super sfida dell’Allianz contro i campioni d’Italia del Napoli. I bianconeri sfidano gli azzurri di Mazzarri in un big match che mette in palio punti pesanti nella corsa Scudetto all’inseguimento di un Inter che nella scorsa giornata è riuscita a passare al Maradona con un netto 3-0. Massimiliano Allegri presenta l’incontro in conferenza stampa.

    La conferenza stampa di Allegri

    Allegri chiarisce subito la posizione su Pogba con la richiesta di quattro anni di squalifica da parte della Procura antidoping: “Per quanto riguarda Pogba non posso rispondere perchè ci sono altri giudizi che vanno fatti finchè la questione non è chiusa. Ci siamo scritti per messaggio, l’ho sentito, aspetto che finisca questa situazione per poterlo rivedere”. Poi si immerge nella sfida ai campioni d’Italia: “A parte Weah sono tutti recuperati. La partita di domani è uno scontro diretto, mancano 5 partite alla fine del girone di andata, abbiamo due scontri diretti in casa con Napoli e Roma e tre trasferte difficili e complicate. Mettiamoci un obiettivo, fare più punti rispetto al girone di andata dello scorso anno. L’anno scorso erano 38, non pochi, ora siamo a 33”. LEGGI TUTTO

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    Pirlo, il tifo Inter, la rivincita Juve e l’aneddoto su Lippi: “Scelse me”

    Ai microfoni di Radio Tv Serie A, il tecnico della Sampdoria Andrea Pirlo si racconta partendo dalla sua strepitosa carriera da calciatore: “Ho sempre vissuto con tante aspettative. Tutti si aspettavano che facessi qualcosa di importante. Pian piano ho fatto quello che ho fatto, dimostrando sul campo quello che raccoglievo, sempre pronto a subire le critiche. Non è facile per un bambino vivere così, però tu devi pensare a giocare e a divertirti. Non mi sono mai posto limiti, volevo essere uno dei migliori. Volevo vincere un mondiale e una Champions League. Non mi sono mai accontentato nella mia vita; non mi bastava mai quello che avevo fatto prima, cercavo sempre di migliorarmi. Il talento si migliora con il lavoro e con gli stimoli che devono spingerti a fare sempre meglio”.

    “La top 50 dei migliori allenatori in attività”

    Il Mondiale, Calciopoli e il Real Madrid

    E proprio il 2006 ha rappresentato per Pirlo un anno molto particolare con la vittoria del Mondiale, il caso Calciopoli a stravolgere la Serie A e la possibilità di lasciare l’Italia con le avance del Real Madrid: “Lippi scelse me come primo per calciare il rigore della finale. Non fu una passeggiata perché la tensione era tanta però non pensai troppo e calciai. Era il periodo di calciopoli, e non si capiva come sarebbe ripartita le serie A. Appena finito il Mondiale firmai un contratto con il Real, ma poi quando comunicarono che il Milan sarebbe ripartito dalla Serie A con una penalizzazione, d’accordo con Galliani scelto i rossoneri”. LEGGI TUTTO

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    “Allegri non va bene, lo dobbiamo far fuori”: clamoroso retroscena dell’ex Juve

    L’ex Juve Romulo ha rivelato dei segreti importanti al canale Twitch della IFS TV. Ha parlato della sua esperienza in bianconero e ha fatto un paragone molto importante per elogiare Fabio, il portiere del Fluminense che a oltre 40 anni ha appena vinto la Copa Libertadores: “A 41 anni si allenava molto più forte e con più agilità di Buffon a 38. Non ho mai visto un portiere con questi riflessi, forza, velocità, è una roba impressionante. Ora è il capitano del club e nonostante l’età sembra un ragazzino. Lui ha voluto fare la storia qui in Brasile, ha rifiutato il Milan. Per me è il più forte che abbia mai visto, nonostante abbia giocato con una leggenda come Gigi”.

    La multa a Pogba per colpa delle cuffie

    Romulo ha raccontato un aneddoto molto divertente con protagonista Pogba prima di un match contro il Sassuolo, deciso proprio grazie a un suo gol: “In Italia mi ricordo benissimo che abbiamo vinto una partita con il Sassuolo fuori casa. Pogba ascoltava le canzoni con le sue cuffie, ma con un volume altissimo, talmente tanto che si sentiva in tutto lo spogliatoio. Allegri il giorno dopo gli fece una multa di 20mila euro, nonostante avesse fatto un gol strepitoso. Una cosa che in Brasile non esisterà mai”. Il centrocampista ha poi svelato un retroscena che avrebbe potuto cambiare la storia recente della Juventus e riguarda proprio l’attuale allenatore… LEGGI TUTTO

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    Matuidi con Buffon e Khedira: “Juventini riuniti, che bello vedervi”

    Matuidi e i ricordi alla Juventus

    “I ricordi hanno bisogno di molto tempo per sparire. Ma gli basta un nulla per riaffiorare. Una voce, un suono, un’immagine, un profumo, un odore” – da Giorgio Faletti, la “carogna” di Notte prima degli esami a Matuidi, il pensiero è lo stesso. Il centrocampista ha sempre parlato bene della Juventus e quando ha avuto occasione di riverdere i suoi ex compagni lo ha fatto sempre con piacere, come quando ha riabbracciato Allegri in estate. E ora di nuovo il passato affiora alla mente. Tre protagonisti assoluti dei tanti scudetti vinti dai bianconeri e delle cavalcate in Champions League. I tifosi di certo non li hanno dimenticati e i messaggi sotto il post del francese sono stati molti. “Ci mancate molto”, tre parole, tanta riconoscenza. LEGGI TUTTO