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    Lo studio: “La Juve finirà così in campionato”

    La Juve può già dire addio alla prossima Champions League, cammino europeo a parte. Almeno secondo il CIES, l’osservatorio statistico sul calcio, che ha ‘profeticamente’ pubblicato la classifica finale della prossima Serie A. Inter campione d’Italia davanti a Napoli, Milan e Roma. E la squadra di Allegri? Chiuderà la stagione al sesto posto. Prestazioni dei club nell’ultimo anno, esperienza dei giocatori e investimenti per rinforzare le rose: questi alcuni dei parametri adottati che hanno portato alla realizzazione dello studio.Guarda la galleryJuve, i giocatori sui social dopo il Milan: “Continuiamo a lottare”
    CIES: “La classifica finale di Serie A”
    1. INTER (scudetto)2. NAPOLI3. MILAN4. ROMA5. ATALANTA6. JUVENTUS7. LAZIO8. SASSUOLO9. FIORENTINA10. BOLOGNA11. UDINESE12. SAMPDORIA13. TORINO14. GENOA15. EMPOLI16. HELLAS VERONA17. CAGLIARI18. VENEZIA (retrocesso)19. SPEZIA (retrocesso)20. SALERNITANA (retrocesso)
    Come finiranno gli altri campionati europei
    Nessun titolo di Premier per Cristiano Ronaldo: il trionfo sarà del Manchester City di Guardiola. In Bundes il Bayern Monaco non avrà nessun problema, così come il Psg di Messi in Francia. E proprio Leo, ormai lontano dal Barça, potrebbe rivelarsi un vero fattore. Per il CIES la Liga verrà vinta dal Real davanti ad Atletico e Barcellona.
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    Juve-Milan, le pagelle dei bianconeri: super Dybala non basta

    SZCZESNY 6.5 Sul gol non ha colpe. Quanto al resto, gli toccano cross, tiri da fuori, un retropassaggio neanche tanto agevole da smistare e soprattutto un destro ravvicinato di Kalulu. Lui gestisce tutto quel che può e salva in corner sul tiro del terzino rossonero, suscitando applausi del pubblico e sancendo così una riappacificazione che resetta le difficoltà iniziali.

    DANILO 6.5 Balla tra Hernandez e Leao: non è facile districarsi in questa doppia trappolona, ma il brasiliano sbroglia le incombenze lavorando ora di fisico e ora di mestiere in una difesa che per carisma, temperamento, blasone ricorda quella dei tempi migliori. Siamo all’A-B-C… D della materia.

    Guarda la galleryLo scavino di Morata illude la Juve: Rebic gela lo StadiumTuttosport League “Torneo a Gironi”, crea la tua squadra ora LEGGI TUTTO

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    Juve, Dybala e il rinnovo: ci siamo. Accordo vicino, sì in pochi giorni

    TORINO – Paulo Dybala è un uomo romantico, che ama il lieto fine. Come nelle favole, ma la trattativa per il rinnovo del suo contratto con la Juventus è ormai diventata una telenovela: senza colpi di scena, sia ben chiaro, ma con il “the end” non ancora scritto e autografato. Dopo parecchi incontri, molti contatti, anche telefonici, per la prossima settimana è programmato un nuovo vertice, stavolta decisivo, per smuovere le posizioni e appianare le divergenze: c’è grande ottimismo che si arrivi finalmente alla firma, con le strette di mano e la foto di rito. La Joya attende fiduciosa e la questione non sembra fargli perdere il sonno o la tranquillità in questo avvio di stagione che, sulla carta, sarebbe l’ultima in bianconero.Guarda la galleryJuve-Milan, la probabile formazione: ecco i due assetti provati da Allegri LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri studia la formazione anti-Milan: ballottaggio De Ligt-Chiellini

    TORINO – La Juventus va di corsa. Così il primo allenamento  post Malmoe, dopo il mercoledì di riposo, si trasforma in una sorta di prima prova in vista del big match  di domenica sera contro il  Milan. Non è ancora tempo di scelte definitive – ci  sono ancora l’allenamento di oggi e la rifinitura di domani per nuovi cambiamenti o intuizioni dell’ultima ora – ma  intanto nella seduta di ieri mattina Massimiliano Allegri qualche test lo ha effettuato. E, siccome in questo momenTo cambiare poco può aiutare nella ricerca di equilibrio e solidità, non stupirebbe più di tanto che la  formazione di domenica  fosse molto simile a quella proposta con insistenza in mattinata. Un 4-3- 3 trasformabile in 4-2-3- 1 grazie all’avanzamento  di Adrien Rabiot, sempre più prezioso come arma tattica grazie al suo mix di  fisicità e dinamismo. Un  po’ come in passato, in  zone anologhe, lo erano stati Paul Pogba e Mario Mandzukic.

    Allegri: due formazioni per battere il Milan

    Allegri ha alternato due formazioni:  prima  ha schierato gli undici iniziali di Malmo e poi quelli che in Champions League sono entrati a partita in  corso o non sono stati protagonisti. La sensazione è  che la squadra anti Milan sarà molto simile a quella  che ha battuto gli svedesi  e che ieri il Conte Max ha  proposto inizialmente. Ossia Szczesny in porta, linea a quattro con Danilo e Alex Sandro sulle fasce,  Bonucci e De Ligt in mez- zo; centrocampo “storto” –  come lo ha ribattezzato Allegri – con Bentancur, Locatelli e Rabiot pronto a  sdoppiarsi: un po’ mezzala da 4-3-3 e un po’ più alto  nel 4-2-3-1. In attaco Cuadrado, Morata e Dybala,  prima “falso 9” (nel 4-3- 3) e poi a rimorchio dello  spagnolo quando il  tecnico ha rispolverato un telaio simile a quello della ca- valcata Champions  2016-17. Una formazione che potrebbe essere replicata  contro i rossoneri al  netto di quache variante, come l’impiego di Giorgio Chiellini (al posto di De  Ligt) accanto a Bonucci. Ieri si sono allenati in gruppo anche Federico Chiesa e Federico Bernardeschi, entrambi assenti in  Svezia perché reduci da acciacchi, però l’impressione  è che domenica i due campioni d’Europa ex Fiorentina torneranno utili più per  spaccare la partita in corso d’opera.

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    Allegri, prove di svolta: la ripartenza Juve tra rimproveri e consigli

    TORINO – Meritato riposo, ieri. Utile anche, ai calciatori bianconeri, per autoconvincersi che… non era un sogno: questi benedetti tre punti sono finalmente arrivati per davvero. Oggi – una volta presa pienamente coscienza del ben fatto – la Juventus torna di nuovo in campo alla Continassa. Il tecnico Massimiliano Allegri ha le idee chiare, chiarissime. E magari ha la voce non proprio al massimo della potenza, visto che al New Stadium di Malmoe ci ha dato dentro in termini di decibel e indicazioni. Non sono mancati rimproveri e improperi, considerazioni che giocoforza detteranno la linea circa il tipo di allenamento che verrà svolto in vista della sfida contro il Milan.Guarda la galleryJuve, i giocatori festeggiano sui social: “Grande vittoria”Tuttosport League “Torneo a Gironi”, crea la tua squadra ora LEGGI TUTTO

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    La sveglia di Allegri, la ceramica di Gasperini

    Erano quasi nove anni che la Juve in Champions League non segnava tre gol nel primo tempo ed era dal 2 marzo che non riusciva a chiudere una partita senza subire gol: bastano questi due dati per comprendere l’importanza della vittoria di Malmoe, decisamente tonificante dopo il disastroso avvio in campionato e l’unico punto raggranellato nelle prime tre giornate. Sia chiaro: sarebbe un errore pensare che tutti i problemi siano stati risolti d’acchito in Svezia, come se la falsa partenza stagionale dovesse essere minimizzata o, peggio ancora, cancellata.

    Il primo a esserne consapevole è Allegri, tuttavia la sveglia che ha dato alla squadra ha funzionato. Oltre, naturalmente, al recupero dei grandi assenti al Maradona se è vero che rispetto alla partita in Campania, inizialmente Max ha presentato una formazione nuova per sei undicesimi. Dybala era atteso a una prova degna della sua classe e l’argentino ha risposto, coadiuvato da Morata che, Allegri lo ripete spesso, segna sempre gol pesanti. E come non sottolineare l’indispensabilità di Cuadrado: quando c’è lui in campo, è un’altra Juve. Il successo di Malmoe restituisce una parte della serenità perduta: per ritrovarla completamente, domenica il Milan capiterà a proposito.

    Il debutto stagionale delle italiane in Champions è stato molto positivo: per merito della Juve e dell’Atalanta di ferro che a Vila-Real poteva vincere, ha rischiato di perdere, ma ha firmato un pareggio degno dell’EuroDea. Alla terza partecipazione consecutiva, Gasperini ha ripresentato una squadra in spolvero, nello stadio della Ceramica, la casa dei vincitori dell’ultima Europa League capaci di portare ai rigori il Chelsea campione d’Europa nella finale di Supercoppa. Dice bene Musso, superstar in Spagna: in Champions, tutto può succedere. Anche che CR7 perda contro lo Young Boys in un girone dove tutto può accadere. E dove l’Atalanta si divertirà molto. LEGGI TUTTO

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    Malmoe-Juve, le pagelle: Cuadrado sfreccia, Alex Sandro colpisce

    Malmoe, le pagelle degli svedesi

    DIAWARA 6 In fondo al sacco ne raccoglie parecchie, ma riesce comunque a limitare il conteggio.

    BERGET 5 Molto ospitale e garbato con Alex Sandro: un “prego si accomodi” pressoché ininterrotto, da parte sua.

    AHMEDHODZIC 5.5 Anche lui è tutt’altro che dedito a ergere barriere, la Juve ringrazia.

    NIELSEN 5 Sulla coscienza ce li ha, alcuni gol bianconeri: provoca il rigore su Morata e poi contribuisce a fornirgli l’assist per il 3-0.

    BRORSSON 5.5 Sempre in difficoltà quando Cuadrado lo punta, non sa proprio come venirne a capo.

    RIEKS 5.5 Soffre in copertura, meglio quando (all’inizio, almeno) prova a spingere fino a sfiorare l’1-0. Olsson (30′ st) ng.

    RAKIP 6 Nella prima parte è fastidioso con i suoi movimenti tra le linee, però gradualmente scompare. Fino al cambio. Nalic (14′ st) 5.5 Si sbatte, ma non cambia l’inerzia.

    INNOCENT 6 Discreto avvio, da fulcro del gioco. La durata lascia a desiderare. Nanasic (30′ st) ng.

    CHRISTIANSEN 6.5 Una spanna più su dei compagni, anche se non basta a fare la differenza.

    BIRMANCEVIC 6 Alcune buone combinazioni le sforna, ma non basta a impensierire. Abubakari (14′ st) 6 Prova a dare tutto, non basta…

    COLAK 5.5 Decisamente poco incisivo.

    ALL. TOMASSON 6 Non la prepara male, ma non trova il bandolo della matassa allorché si tratta di far cambiare marcia ai suoi dopo lo svantaggio.

    Guarda la galleryJuve, tris al Malmoe in Champions: Allegri sorride in panchina LEGGI TUTTO

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    Juve, Locatelli: “Critiche normali, ma sappiamo come uscirne”

    MALMOE (Svezia) – Dopo il 3-0 sul campo del Malmoe, Manuel Locatelli ha parlato ai microfoni di JTV: “Era fondamentale vincere per iniziare bene il girone dopo che non abbiamo cominciato bene in campionato. Ci dà fiducia e non abbiamo preso gol, questo è importante. È una vittoria fondamentale per noi”.Guarda la galleryJuve, tris al Malmoe in Champions: Allegri sorride in panchina
    Juve, emozione Locatelli
    Poi il centrocampista azzurro ha proseguito, parlando del suo esordio in Champions League: “È stata una grande emozione sentire per la prima volta la musica della Champions, ho avuto i brividi, ma devo giocare a calcio, farmi trovare pronto e non posso farmi trascinare dalle emozioni. Le critiche ci sono, è normale perché siamo la Juve ed è normale che ci siano, ma sappiamo cosa dobbiamo fare per uscirne”.
    Guarda la galleryJuve, la prima vittoria stagionale scatena i tifosi sui socialTuttosport League “Torneo a Gironi”, crea la tua squadra ora LEGGI TUTTO