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    Juve, Kulusevski cambia procuratore: entra a far parte della World Soccer Agency

    Dejan Kulusevski ha cambiato procuratore: l’attaccante bianconero è entrato a far parte della World Soccer Agency di Alessandro Lucci. La nota agenzia, che tra i suoi assistiti annovera altri due bianconeri, Leonardo Bonucci e Juan Cuadrado, ha annunciato l’ingresso del fantasista svedese con un post sui social. “Diamo il nostro migliore benvenuto nella famiglia della World Soccer Agency a Dejan Kulusevski, centrocampista classe 2000 della Juventus e della Nazionale Svedese. Forza Dejan, benvenuto in famiglia”, questo il messaggio pubblicato sul profilo Instagram dell’agenzia. L’attaccante della Juve ha confermato la notizia ripostando sui suoi social il post della World Soccer Agency.Tuttosport.fun, nasce il grande gioco dei pronostici. Partecipa gratis e vinci! LEGGI TUTTO

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    Juve, Chiellini: “Ronaldo? Sarà la Juve di Dybala”

    NAPOLI – Giorgio Chiellini non fa drammi e ha parlato con fiducia dopo il ko al Diego Armando Maradona contro il Napoli. Nel post-partita il difensore bianconero ha parlato così ai microfoni di Dazn: “La squadra ha giocato una buona partita. Dobbiamo essere soddisfatti e orgogliosi di quanto messo in campo. Siamo stati ordinati e meritavamo di fare risultato, al netto degli episodi. Non dobbiamo fare chiacchiere e proclami, dobbiamo lavorare e pensare al quotidiano – aggiunge – Sapevamo ci sarebbero state delle difficoltà, non di trovarci qui dopo tre partite. Ma è il calcio, ho tanti compagni che aiuteranno. Ora torniamo in campo martedì e torneranno i sudamericani”.
    Chiellini: “Potevamo essere più pericolosi”
    Una Juve scesa a Napoli con assenze importanti, questa l’analisi dettagliata del capitano: “Abbiamo giocatori di velocità e contropiede. E difensori, tranne un po’ De Ligt, che non possono competere con Osimhen in velocità. Per scelta e loro caratteristiche abbiamo fatto questa partita. Abbiamo concesso poco al Napoli – aggiunge – È chiaro che poi con Cuadrado, Chiesa, Dybala è diverso che giocare con De Sciglio, che con tutto il rispetto ha diverse caratteristiche. Potevamo essere più propositivi e pericolosi. Ma chiedere di più a Kulu e Morata era difficile, vorrei farvi vedere in che condizioni sono tornati dalle Naionali. Dobbiamo andare avanti con equilibrio”.
    Guarda la galleryNapoli-Juve, quanti errori: Szczesny e Kean bersagli dell’ironia social
    Chiellini: “Già vissuto questa situazione”
    Chiellini ha anche parlato del labbiale con Allegri durante Juve-Empoli: “Ho detto ad Allegri che c’è da lavorare. La sua squadra è diversa da quella che aveva prima piena di campioni. Poi c’è stata tanta fantasia nelle interpretazioni. Usciamo arrabbiati, ma abbiamo vissuto già queste situazioni. Pian piano risaliremo”
    Chiellini: “Cristiano? Sarà la Juve di Dybala”
    La figura di Cristiano Ronaldo aleggia ancora nell’ambiente juventino ma il capitano della Nazionale ha già girato pagina: “Dovremo cambiare un po’. Quando hai un fuoriclasse così devi giocare per lui. Dobbiamo essere grati a lui, era un passaggio che ci stava. Ora voltiamo pagina. Questa sarà la Juve del mister e di Dybala. In questi anni ha abbassato un po ‘ le sue medie proprio per la presenza di Cristiano ma lui è il giocatore chiave per questa squadra ed è una cosa riconosciuta da tutti all’interno”
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    Marchisio: “Juve, questa si vince con l'anima. È il momento di compattarsi”

    TORINO – Seduto al tavolo del suo Legami, ristorante di sushi a Vinovo, Claudio Marchisio ride solo di fronte a una domanda: «Cosa farai da grande?». Si guarda in giro: «Dai, ho le mie attività e seguirle mi impegna parecchio». E il calcio? «Fare l’opinionista mi piace molto. Mi basta questo. Per ora». E ovviamente seguire la Juventus.  Buongiorno Marchisio, come si affrontano partite come Napoli-Juventus di questa sera: emergenza totale, uomini contati e circostanze complicate da un solo punto in due partite? 

    «Dipende da ognuno di loro. Dalla concentrazione, dallo stare sul pezzo, dal carattere che riesci a mettere sulla partita. Al di là della condizione atletica, della tattica, della tecnica. Non devi sbagliarla a livello di testa e di cuore. Anche perché se perdi colpi, in situazioni del genere puoi anche prendere delle saponate storiche. Ma devi andare lì, compatto e convinto, senza pensare troppo».

    Allegri, in una situazione di questo genere, è un valore aggiunto con la sua calma?

    «Certamente! E’ uno che sa benissimo come rimettere in carreggiata tutti, amalgamare il gruppo e non pensare al calendario e a cosa è successo prima. Isolare la partita dal contesto. Non devono pensare al punto in classifica, solo al Napoli e a vincere».

    […]

    Lei ha conosciuto Locatelli, come le è sembrato? E’ uno da Juventus, uno fatto della pasta del vecchio ciclo? 

    «Come umanità e come grinta, sì. Ma non basta. Poi vai in campo e devi dimostrare altro e questa è una stagione complicata. Forse anche più complicata di quella con Pirlo l’anno scorso, quindi entra in un contesto non semplice, ma avrà grandi insegnanti come Chiellini e Bonucci. Però sono ottimista: Locatelli, così come Bernardeschi, Chiesa e magari anche Kean possono formare il nuovo zoccolo duro italiano che porti avanti la tradizione vincente. Le premesse ci sono»

    […]

    Conta anche su Morata?  «Certo! E’ uno che segna sempre gol pesanti. Anche lui, tuttavia, si trova davanti a una stagione nella quale cambiare definitivamente marcia. Trovare la continuità che spesso gli è mancata, mostrare più cattiveria agonistica nel corso della stagione. E’ arrivato a un’età nella quale un grande campione inizia il periodo migliore, quello che poi rimane nella storia. Deve esserne consapevole e sfoderare l’annata migliore della sua carriera».  Una storia che vale anche per Dybala?

    «Certo, molte responsabilità ricadranno su Paulo, inevitabilmente. E lui lo sa».

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    Juve, c'è Fede anche senza Cristiano: il racconto del prete di Bernardeschi

    Dalle lacrime dopo la vittoria dell’Europeo, al matrimonio con la compagna Veronica: un’ estate da incorniciare per Federico Bernardeschi che ora è pronto a riprendersi anche la Juve. L’attaccante bianconero ha scelto di ripartire dalla maglia. Ha abbandonato lo storico numero 33, scelto per la sua grande fede religiosa, per passare al numero 20: “Il numero 20 è stato sudore, sacrificio, amicizia, passione, riscatto, gioia in #azzurro! È stato quelle “notti magiche” di Wembley. Il 20 mi ricorderà per sempre la festa nelle piazze, la gioia nei sorrisi dei bambini, un abbraccio di 60 milioni di persone. Ora voglio portare con me in bianconero queste stesse emozioni”, questo il messaggio dell’attaccante.

    Bernardeschi e il rapporto con la fede

    Dal numero 33 ai tatuaggi della Madonna, sulle pagine della rivista Maria con te, Padre Luigi Sparapani, il prete che ha celebrato il matrimonio dell’attaccante bianconero con Veronica Ciardi ha raccontato la fede del calciatore della Juve. “Dall’orazione dell’Ausiliatrice da bimbo prima di scendere nel campetto dei Salesiani di Carrara all’omelia delle nozze, il riferimento alla Regina del Cielo per lui è una costante”. “È un ragazzo che ha una fede autentica ha un grande trasporto per Gesù, tanto da aver scelto in passato di portare a lungo il numero 33 proprio in omaggio agli anni di Cristo, e di conseguenza per la Madre che lo ha offerto al mondo”. E sul tatuaggio del Cuore Immacolato ha rivelato: “Ho chiesto alla sua mamma e mi ha detto che non c’è una ragione specifica, se non “pura e semplice fede”. Lui le ha sempre detto che quando prega avverte proprio dentro di sé la sensazione di non essere solo. Insomma, crede fortemente sia in Cristo sia nella Madonna e ne avverte la presenza nella quotidianità”. Il parroco ha raccontato anche un aneddoto curioso: “Un giorno glio avevo dato l’appuntamento per la catechesi online mentre era in ritiro a Coverciano e mi ha risposto: “Non posso a quell’ora sono a Messa”.
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    Napoli-Juve, Allegri perde Cuadrado: ko per gastroenterite

    Napoli-Juve, assenti anche gli altri sudamericani
    La lista degli assenti si allunga poi con gli altri sudamericani, impegnati con le rispettive nazionali nella notte e che faranno rientro in Italia sono domani alle 11, a poche ore dalla delicata sfida contro gli azzurri di Luciano Spalletti: “Portarli a Napoli col rischio che si facciano male penso abbia poco senso. Restano a casa e riposano, martedì abbiamo una partita importante perché la prima di Champions e la più importante del girone”, il commento di Allegri. LEGGI TUTTO

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    Juve, Dybala e il rinnovo di contratto: si va a oltranza

    Jorge Antun non parte. Rimane a Torino a cercare l’accordo per il rinnovo del contratto di Paulo Dybala. A suo modo una buona notizia per la Juventus, perché anche se la distanza fra la domanda e l’offerta resta consistente, è altrettanto importante la volontà di trovare un accordo. Il succo è questo, perché al momento non ci sono appuntamenti in vista, per lo meno non sono annunciati, perché in queste settimane piccoli contatti ci sono sempre stati.

    Quando l’agente di Paulo Dybala si era seduto al tavolo con Maurizio Arrivabene e Federico Cherubini, il discorso era stato travolto dal ciclone Ronaldo. Ora il discorso verrà ripreso, nel tentativo di trovare un compromesso.

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    Lo chef di Cristiano Ronaldo: “La sua dieta? Ecco che gli preparavo”

    Uno dei tanti segreti dell’eterna giovinezza di Cristiano Ronaldo è l’alimentazione. Nei suoi tre anni a Torino si è affidato allo chef Giorgio Barone che ai tabloid britannici ha svelato tutti i piatti preferiti da CR7. “Non esistono cibi costosi, ma soltanto cibi sani. Pesce, pollo, vitello, uova, avocado, olio di cocco e riso nero. Bisogna prendersi cura del proprio corpo esattamente come si fa con una Ferrari. L’olio di cocco è un ingrediente che oltre a stimolare il senso di sazietà, rafforza il sistema immunitario, favorisce la digestione, migliora i livelli di colesterolo e aiuta a bruciare il grasso addominale. Cucino tutto con l’olio di cocco”. Guarda la galleryCristiano Ronaldo, ecco tutti i piatti cucinati dallo chef Giorgio Barone
    Lo chef: “Ronaldo ama bere molta acqua”
    “Per quanto riguarda l’idratazione, Ronaldo ama bere molta acqua, assolutamente purificata. Il piano nutrizionale è abbinato a un duro allenamento, ma il riposo è fondamentale quanto l’allenamento o l’alimentazione, anche nel pomeriggio. Così come mangiare presto la sera, non troppo tardi. Non mi è pesato far parte del suo staff. Cristiano è un campione per tutti: un grande uomo, un grande padre, una grande famiglia”. Giorgio Barone è uno chef privato che lavora in giro per l’Europa. Da Buffon a Boateng, passando per Lucas Hernandez: tanti fuoriclasse del pallone si sono affidati alle sapienti ricette del cuoco sardo.
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