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    Il figlio di Pirlo, il pari Juve a Udine e quell'applauso social polemico

    Il pareggio all’esordio contro l’Udinese ha fatto infuriare Max Allegri che certamente auspicava un inizio di campionato differente. La Juve, dopo il doppio vantaggio nel primo tempo, si è fatta rimontare dalla formazione friulana. Sul banco degli imputati è finito soprattutto Szczesny, autore di una prestazione deludente. Il portiere è stato preso di mira dai tifosi bianconeri che si sono sfogati sui social. Tra i vari commenti però c’è anche chi non ha apprezzato il lavoro di Allegri: nello specifico ha fatto clamore la foto postata da un sostenitore della Vecchia Signora che ha attaccato la Juve, difendendo Andrea Pirlo: “Il calcio è bello perché, se la Juve si fosse fatta rimontare due gol l’anno scorso, sarebbe stata colpa di una sola persona. Che quest’anno però non c’è”, queste le parole scritte sotto a uno scatto dell’ex tecnico bianconero. 

    Nicolò Pirlo e la stoccata sui social

    Lo sfogo del tifoso non è passato inosservato, soprattutto in casa Pirlo. Nicolò, figlio dell’ex allenatore della Juve, ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: non solo ha ricondiviso il post sulle sue storie di Instagram, ha anche aggiunto l’emoticon dell’applauso per sottolineare di condividere totalmente il pensiero esposto dal supporter bianconero. Il gesto di Pirlo Jr è stato criticato sui social a tal punto che il ragazzo ha scelto di rimuovere il post.

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    Clamorosa idea di scambio last minute: Paratici su McKennie, Ndombele per la Juve!

    TORINO – Irrompe Fabio Paratici nel mercato della Juventus. L’ex dg bianconero, ora uomo mercato del Tottenham, si è fatto avanti per Weston McKennie, una delle sue tante intuizioni di scouting realizzate negli undici anni a Torino. Paratici aveva scovato il centrocampista americano seguendo la Bundesliga durante il primo lockdown e alla fine, visto il muro della passata stagione del Sassuolo per Manuel Locatelli, aveva deciso di affondare con un blitz dei suoi. A distanza di un anno la Juventus ha ingaggiato l’azzurro e la posizione di McKennie è segnalata in bilico. Così Paratici ha bussato alla porta dell’ex braccio destro Federico Cherubini, diventato il suo successore alla Juventus, per verificare la situazione del jolly statunitense. Il Tottenham cerca una mezzala, ma per fargli spazio vorrebbe prima vendere qualcuno. Ecco perché Paratici, nei contatti avuti con Cherubini, ha proposto uno scambio di centrocampisti: Tanguy Ndombele, già trattato dalla Juventus quando il francese giocava ancora nel Lione, per McKennie. Al momento è un’idea. Paratici e Cherubini ne stanno discutendo e, stando a quanto filtra dai salotti del mercato, per il momento ad avere maggiori dubbi sembra essere proprio la Juventus.Guarda la galleryUdinese-Juve, così giocherebbe Allegri senza Ronaldo LEGGI TUTTO

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    Ecco la doppia Juve di Allegri: che attesa per il debutto bianconero!

    TORINO – Cresce l’attesa per il debutto juventino, domani a Udine. Ma al contempo cresce la curiosità. Curiosità – dell’ambiente – legata alla voglia di scoprire che tipo di impronta Massimiliano Allegri voglia dare a questa sua creatura lasciata obtorto collo due stagioni fa e ritrovata per acclamazione. Essì perché la sensazione è che il tecnico livornese sia davvero nelle condizioni e nella volontà di fare il suo calcio punto e basta, senza mediazioni di sorta. Forte di un contratto di durata e di sostanza degno d’un plenipotenziario e forte d’una carica, d’una voglia di fare che nelle ultime due stagioni di lontananza dalle panchine è montata più della pressione in una bottiglia di Champagne in fase di scuotimento. Lo si è capito subito forte e chiaro.Guarda la galleryLa Juve di Allegri con (e per) Cristiano Ronaldo

    Quella di Max II sarà una Juve funzionale a se stessa

    Lo si è capito, ad esempio, giacchè per la prima volta dal 2018 ad oggi non s’è manco per sbaglio sentito parlare di “una Juventus da costruire in funzione di Cristiano Ronaldo/per far rendere al meglio Cristiano Ronaldo”. No, al contrario quella di Massimiliano II sarà una Juve funzionale a se stessa e nella quale Ronaldo dovrà integrarsi, portando un valore aggiunto (posto che non saluti prima la compagnia, è chiaro…). Tanto è vero che si può addirittura parlare sostanzialmente di due approcci tattici alla nuova annata, già un po’ intravisti in questo precampionato. Uno che pogga su un classico 4-3-3 in cui Ronaldo possa partire dalla sua amata corsia sinistra, per poi puntare la porta, o avendo comunque avere la libertà di spaziare a piacere e sentimento confidando nel conseguente adattamento dei compagni. Così è andata fino ad ora e con lo stesso Allegri in panchina, riscontrando tuttavia una certa difficoltà bianconera ad incidere nei (pur rari) momenti in cui Ronaldo non riusciva a fare la differenza da solo.

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    Dybala è pronto per Udinese-Juve. Certezza Chiesa, anche Bonucci è al top

    TORINO – Una volta si sarebbe parlato di Juventus A contro Juventus B e lo si sarebbe fatto a Villar Perosa. Il passare del tempo e il circolare del virus impongono però variazioni sul tema. E dunque si passa a commentare Juventus vs Juventus Under 23. Che comunque il suo bel perché ce l’ha in quanto prova generale d’inizio stagione: la prima di campionato in trasferta a Udine è in programma domenica alle 18.

    Vien da sé che l’assenza di Ronaldo (“come da programma ha svolto lavoro personalizzato, idem Cuadrado”) possa incidere sul copione da recitare. Ma un bel po’ di indicazioni sullo stato di forma di taluni interpreti sono emersi forti e chiari e appariscenti (quanto la nuova terza maglia) nel 3-0 firmato da Dybala, Morata e Ramsey. Risultato che solo i montanti e alcune ottime parate di Israel (in tuffo sul tiro da fuori di Ramsey e in uscita bassa su Dybala) hanno ridimensionato.

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    McKennie in Premier League: serve un’offerta da 30 milioni. Pjanic aspetta

    TORINO – Miralem Pjanic non è mai stato considerato un’alternativa a Manuel Locatelli, semmai un’ipotetica aggiunta purché a condizioni favorevoli. E la Juventus non ha mai perso il sonno pur di riportare il bosniaco a casa dopo un anno di “esilio”, ma al tempo stesso se si prospettasse un’opportunità vorrebbe non lasciarsela scappare. Massimiliano Allegri dai “portatori di qualità e genio” è sempre incantato e se l’ex romanista tornasse a Torino non direbbe di no, come testimoniano i frequenti contatti tra i diretti interessati. Però occhio a due elementi fortemente condizionanti: 1) per Pjanic non c’è posto nell’attuale lista Champions bianconera; 2) per Pjanic va trovato l’accordo con il Barcellona in tutti i dettagli, senza contare il fatto che il suo agente Fali Ramadani lo stia proponendo ovunque e la Roma un pensierino lo fa volentieri.Guarda la galleryJuve, c’è un ospite speciale: ecco Quartararo

    McKennie è quello che ha ricevuto le proposte più interessanti

    Detto che se fosse solo per il giocatore non ci sarebbero dubbi – destinazione Juventus – il primo nodo potrebbe essere risolto con l’uscita di un componente della rosa di Allegri. Aaron Ramsey? Per la verità, più passano i giorni e più non solo il gallese si autoblinda ai cancelli della Continassa, ma di offerte concrete neppure l’ombra. L’indiziato, ora, sarebbe l’americano Weston McKennie. Intendiamoci, Max non l’ha bocciato, però non ha neanche consigliato di custodirlo in una teca gigante per le grandi occasioni. Il nazionale statunitense classe ’98, dopo la titolarità contro il Cesena quando il resto del gruppo era ancora in ferie, è sempre entrato in corso d’opera in questo precampionato senza brillare: al cospetto di Barcellona, Atalanta e Under 23, poca sostanza. Mettiamola così: Wes non è un titolarissimo di Allegri, il che non significa che il ragazzo non abbia le capacità per esaudire le richieste del tecnico – i 10 gol auspicati possono bastare – ma dovrà lavorare molto. Allora perché proprio McKennie sul banco dei cedibili? Perché è colui che ha ricevuto le proposte più interessanti.

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    Fiorentina, Commisso: “Chiesa alla Juve? Ce l'hanno rubato”

    ROMA – “Chiesa ce l’hanno rubato perché hanno molti soldi che noi non possiamo fare perché non abbiamo ricavi”. Così Rocco Commisso torna sulla cessione dell’attaccante alla Juventus avvenuta l’anno scorso: “Più ricavi e più puoi spendere: questa è la differenza fra noi e loro – ha detto il presidente della Fiorentina a Marina di Gioiosa Ionica (Calabria), dove gli è stata conferita la cittadinanza onoraria -. Ci sono club come la Juventus, come il Barcellona, come l’Inter, che sono indebitate per un lavoro ‘sporco’”.
    Vlahovic e Milenkovic ‘blindati’
    E per quanto riguarda la vittoria del prossimo campionato di Serie A, secondo Commisso “la Juve è sempre favorita. Quando loro hanno 300 milioni di monte stipendi e io ne ho 70, loro sono sempre favoriti. I soldi contano in questo mondo”. Infine sul calciomercato, con il numero uno viola che ‘blinda’ Vlahovic: “Credo che resterà, questa è la mia intenzione – ha detto Commisso -. Ora vediamo… Oggi abbiamo ufficializzato che Milenkovic resterà e che Pezzella forse andrà via”.
    Guarda la galleryMaglia Fiorentina, ritorno agli anni ’80: Vlahovic come Socrates LEGGI TUTTO

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    Juve, Danilo: “Possiamo vincere lo scudetto”. Su Dybala…

    Prima partita con la maglia numero 6, quella che fu di Gaetano Scirea, per Danilo. Il terzino brasiliano, al termine del match contro l’Under 23 di Zauli, vinto per 3-0 dalla squadra di Allegri (in gol Dybala, Morata e Ramsey), ha parlato dell’inizio della stagione ufficiale e dell’esordio in campionato di domenica contro l’Udinese: “Stiamo lavorando bene con tanta corsa e intensità in vista dell’esordio. L’obiettivo è portare già da Udine subito i primi tre punti. Dobbiamo dimostrare che ogni partita è importante. È questo quello che ci è mancato lo scorso anno, domenica dobbiamo cominciare a 100 all’ora e pensare che ogni partita sia una finale per noi. Se facciamo così sicuramente possiamo vincere la Serie A”, commenta Danilo ai microfoni di Sky.
    Sulla 6 di Scirea e su Dybala
    “Numero 6 di Scirea? È una maglia importante per un difensore centrale, un terzino. Spero di onorarla e averla per tanti altri anni”.  Infine su Dybala: “Sta bene, c’è tanta fiducia, sono felice di averlo come compagno. Quando le cose sono difficili gli passo la palla e lui sistema tutto. Con lui mi diverto”. LEGGI TUTTO

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    Juve, niente test in famiglia per Locatelli e Ronaldo: ecco perché

    TORINO – Ci sarà ancora da aspettare per vedere Manuel Locatelli in azione con la maglia della Juve. Arrivato ieri dal Sassuolo, il centrocampista non parteciperà al test in famiglia alla Continassa tra la squadra di Allegri e la selezione Under 23 (ultima amichevole prima dell’esordio in campionato sul campo dell’Udinese): per lui programma di lavoro differenziato, al pari di Kaio Jorge, Cuadrado, Perin e Cristiano Ronaldo. Un’assenza, quella di CR7, che come ha spiegato il club bianconero era “in programma”.Guarda la galleryLocatelli, Stadium e firma con la Juve FOTO LEGGI TUTTO