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    Torricelli: “Chiesa, che forza!”

    «Max è entusiasta. Com’è giusto che sia quando si torna, perché hai voglia di ricambiare la fiducia dell’ambiente. Se ti hanno richiamato senti addosso responsabilità, ma anche ottimismo e consapevolezza che avrai tutto per vincere».

    Che Juventus vedremo?

    «A me piace molto Allegri, perché vede il calcio come me, come lo vedevamo noi che veniamo dalla stessa epoca. E’ amante della profondità e della voglia di andare a vincere. Credo che spariranno quasi del tutto i passaggi orizzontali. Va bene il possesso palla di questi ultimi due anni, ma se devi vincere devi andare dritto e buttarla dentro. Poi, logicamente, ogni partita ha i suoi momenti e ogni tanto ci sta anche controllarla con un po’ di gioco orizzontale».

    Secondo lei Allegri sente di dover dimostrare qualcosa?

    «Lo sport è questo: ogni anno azzerare tutto e ricominciare. I cinque anni di trionfi sono lì e non spariranno mai, ma logicamente Allegri sa che alla Juve conta solo vincere e, anzi, probabilmente è tornato proprio per quello. E’ uno degli allenatori italiani più vincenti di sempre, ma adesso deve rivincere».

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    Cristiano Ronaldo, scatta il 4° anno: è tornato, ma ora dica che rimane

    TORINO – Il jet bimotore Gulfstream G200 proveniente da Lisbona ha toccato terra qualche minuto dopo le 15 di ieri, nell’area riservata ai voli privati dell’aeroporto di Torino Caselle, e l’applauso virtuale per l’atterraggio è scattato tra il popolo bianconero: CR7 is back, Cristiano Ronaldo è tornato. Nessuna immagine del giocatore, che ha raggiunto la villa sulla collina torinese. Come annunciato dal vicepresidente della Juventus Pavel Nedved, il fuoriclasse portoghese è rientrato alla base dopo un’Europeo a tinte chiaroscure (eliminato agli ottavi, si è parzialmente consolato vincendo la classifica marcatori del torneo, eguagliando il primato di gol – 109 – in Nazionale dell’iraniano Ali Daei e battendo il record di reti nella manifestazione di Michel Platini) e un periodo di vacanza trascorso con la compagna Georgina e i figli: in questo mese si è rilassato, tra gite in barca a bordo del suo yacht, auto di lusso, serate in famiglia o con gli amici, come ha ampiamente documentato sui profili social, ma ha avuto modo anche di riflettere sul suo futuro. LEGGI TUTTO

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    Juve, il Borussia Dortmund vuole Demiral: in arrivo un’offerta dalla Germania

    TORINO – Lo stallo Juve-Atalanta su Merih Demiral apre la strada alla voglie del Borussia Dortmund. Il club giallonero ha (parecchi) soldi da investire, dopo aver ceduto Jadon Sancho al Manchester United per 85 milioni: una notevole plusvalenza, visto che l’esterno era stato pagato 8 milioni per averlo dal City. È vero che a Dortmund preferiscono non spendere troppo, dedicandosi alla ricerca di giovani talenti da prendere a poco e vendere a tanto. Il prossimo sulla lista sarà, per esempio, Erling Haaland. Però Demiral potrebbe rientrare nella categoria degli investimenti importanti per dare sostanza a una squadra che, in difesa, non ha mai regalato troppe certezze. Al momento i centrali titolari sono Manuel Akanji (26 anni) e Mats Hummels (33 a dicembre), servirebbe una alternativa soprattutto di prospettiva. Come il 23enne Demiral, a caccia di uno spazio che in questo momento non trova alla Juventus, stretto tra Matthijs De Ligt e Leonardo Bonucci, e con Giorgio Chiellini in attesa di prolungare per un altro anno dopo un Europeo straordinario.

    L’Atalanta ha le idee chiare: per Romero no al Tottenham

    Per Demiral c’era stata a lungo l’Atalanta, in caso di partenza di Cristian Romero. Ma i nerazzurri hanno le idee chiare e nelle ultime ore hanno detto ancora a no al Tottenham, che ha offerto 50 milioni: ne servono 60. Una posizione che ha bloccato il centrale turco e smosso il Dortmund, che proporrebbe 30 milioni ai bianconeri e un contratto fino al 2026 al giocatore. Una cifra che, al momento, non accontenta la Juve, che ne vuole almeno 35. Se i tedeschi salissero garantirebbero al club un tesoretto per il mercato e a Demiral una nuova prospettiva, dopo le fatiche post-infortunio in bianconero e un Europeo non all’altezza con la Turchia. LEGGI TUTTO