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    Juve, Chiesa in vacanza col fisioterapista

    TORINO – Il trionfo all’Europeo vale anche una bella botta. È il caso di Federico Chiesa che, durante la finale di domenica scorsa contro l’Inghilterra, ha abbandonato il campo poco prima del novantesimo con la caviglia destra sanguinante. L’euforia per la vittoria e i successivi festeggiamenti hanno inizialmente fatto passare in secondo piano il dolore. Nei giorni scorsi l’ala della Juventus e della Nazionale si è sottoposta ad accertamenti. Gli esami, effettuati in Toscana, hanno fatto tirare un sospiro di sollievo a Chiesa e alla Juventus. Nessuna lesione, ma comunque una bella contusione. Tutto ampiamente risolvibile durante le vacanze post Euro in modo tale da essere pronto per la ripartenza delle prossime settimane. Ma tanto Chiesa quanto la Juventus non vogliono correre rischi. E così, stando a quanto filtra dagli ambienti vicini al 23enne bianconero, il figlio d’arte, in vacanza con la fidanzata Federica, in questi giorni è seguito anche un uomo dello staff medico juventino. Chiesa alternerà sole e relax a qualche terapia. Federico è abituato ad andare di corsa e a non perdere tempo. Dopo essersi ambientato a tempi di record nella sua prima stagione a Torino, adesso ci tiene a ripetersi per presentarsi al nuovo allenatore Massimiliano Allegri in forma.

    Chiesa è giovane ma è già molto maturo

    Un po’ il carattere e i consigli del padre Enrico. E un po’ le lezioni imparate vedendo lavorare da vicino Cristiano Ronaldo e Giorgio Chiellini nella sua prima annata alla Juventus: Chiesa è giovane, ma è già molto maturo e ha chiaro in testa che per migliorare e raggiungere il top è necessario fare sacrifici e curare ogni dettaglio.

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    Juve, confermato lo staff storico: tutti gli uomini di Allegri

    TORINO. Decisamente non avrà bisogno di fare un giro allo Juventus Center per conoscere la struttura, Massimiliano Allegri. Ennò perché a ben pensarci fu proprio lui, nella stagione 2018-19, ad inaugurare il nuovo quartier generale della prima squadra (e non solo) bianconera. Conosce bene il suo ufficio, gli spogliatoi, la sala per le riunioni tecniche, i 4 campi a disposizione. E così come il tecnico livornese a proprio agio si trovernno anche i componenti dello staff. La lista completa non è ancora stata ufficializzata, ma i nomi grossomodo sono già trapelati nei giorni scorso e riportano alla memoria la precedente esperienza dell’allenatore alla Juventus (tra il 2014 e il 2019). Confermato come vice allenatore Marco Landucci, il tattico sarà Aldo Dolcetti, il preparatore dei portieri Claudio Filippi. Confermati anche il collaboratore di campo Maurizio Trombetta, il preparatore atletico Simone Folletti, il fisioterapista StefanoGrani. E un ruolo lo coprirà pure Marco Storari, ex portiere ma anche – dal 2020 – dirigente bianconero con la qualifica di “Professionals Talent Development della Juventus” (settore giovanile).

     Allegri avrebbe voluto inserire nel gruppo Andrea Barzagli, ex campione bianconero che con Max ha costruito successi accanto ad un solido rapporto umano e professionale, fatto di stima e amicizia. La proposta al campione del mondo del 2006 c’è stata, ma la risposta è stata tanto garbata quanto fermamente negativa. «In questo momento della vita preferisco essere più libero e godermi la famiglia. Mi piace avere la possibilità di programmare qualcosa, staccarmi dalla quotidianità del calcio restando però nell’ambiente grazie a questo nuovo ruolo a Dazn», ha spiegato l’ex difensore e ora commentatore. Barzagli, del resto, subito dopo aver appeso gli scarpini al chiodo era diventato collaboratore di Maurizio Sarri, salvo poi decidere di fare un passo indietro. «Non mi sentivo pronto, avevo sbagliato ad accettare la proposta. Avrei dovuto prendermi un po’ di tempo per me. E’ stata comunque una bella esperienza che mi ha consentito di lavorare con Sarri e il suo staff. Capitava che discutessimo, che non fossimo d’accordo. Ma non abbiamo mai litigato. E andai via perché la pandemia mi fece riflettere su cosa davvero volessi dalla mia vita. Al campo non riuscivo a dare quello che avrei potuto: era colpa mia» LEGGI TUTTO

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    Juve, c’è il nodo Ramsey: non trova squadra

    TORINO – Otto milioni di euro netti all’anno. Già, non sono solamente i 7 noti a tutti, quelli che rappresentano l’ingaggio base, ma va aggiunto un milioncino di bonus. I classici premi che non guastano mai. Lo stipendio, centesimo più centesimo meno, di Aaron Ramsey fa riflettere il popolo juventino, soprattutto se confrontati con il rendimento offerto dal centrocampista gallese nel corso delle due stagioni torinesi.

    Ramsey si è integrato poco nel calcio di Sarri e Pirlo

    Era arrivato come colui che con qualità ed esperienza avrebbe potuto/dovuto far svoltare la squadra. Eppure al netto della fragilità dei suoi muscoli soggetti a frequenti infortuni, rimane forte la sensazione che il mancato impatto di Ramsey sui destini bianconeri dipenda da altro. S’è integrato poco, l’ex Arsenal, nel calcio di Maurizio Sarri prima, di Andrea Pirlo poi. E il ko al bicipite femorale maturato in Europa League contro il Napoli nell’aprile 2019 (Aaron era ancora un Gunner) ha davvero stoppato la sua ascesa.

    La morale, se c’è? Detto che Ramsey in avvio di Europeo non ha pronunciato parole carine sui bianconeri, adesso il gallese rischia di rivelarsi un peso a livello tecnico – Massimiliano Allegri non lo vedrebbe granché nella sua idea di Juve – e di sicuro il suo lauto ingaggio è un freno a eventuali nuovi investimenti, che ci saranno (per Manuel Locatelli, soprattutto) ma ridurre il monte stipendi resta un obiettivo alla Continassa.

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    Juve, Chiellini firma il rinnovo. Dybala rientra e tratta

    TORINO – Prima di Cristiano Ronaldo, sicuramente Carlo Pinsoglio ritroverà Paulo Dybala in campo per le mitiche sfide a tiri in porta di fine allenamento. Già, perché se CR7 godrà di qualche giorno di vacanza in più come tutti i reduci dall’Europeo, la Joya, avendo saltato la trionfale Coppa America dell’Argentina, mercoledì vivrà fin dalla prima seduta l’Allegri bis. Un’opportunità per programmare una grande ripartenza dopo i tanti acciacchi dell’ultima stagione, ma anche un’occasione per far ripartire in prima persona le trattative per il rinnovo di contratto. L’accordo tra la Juve e il numero 10 scade nel 2022. Dybala, dopo una lunga fase di stallo, è pronto a riprendere il negoziato: stavolta al posto di Fabio Paratici (trasferitosi al Tottenham) ci sarà il suo successore Federico Cherubini dall’altra parte del tavolo. Rivedersi di persona sarà il primo passo della cosiddetta Fase 2, ma non l’ultimo: Paulo vuole capire bene il progetto che la Juventus ha in mente per lui e nelle prossime settimane è atteso a Torino anche Jorge Antun, il rappresentante dell’ex Palermo. LEGGI TUTTO

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    Juve, per Locatelli c’è l’appuntamento. Attenzione alla concorrenza dell’Arsenal

    TORINO – Lo aveva chiesto il giocatore e tutti sono stati di parola. Manuel Locatelli non voleva sentire indiscrezioni sul suo futuro fino alla conclusione dell’Europeo. Per fortuna dell’Italia (e nostra) il cammino azzurro si è protratto fino all’atto conclusivo di domenica contro l’Inghilterra: da lunedì liberi tutti, soprattutto di decidere il proprio destino professionale. Quello del centrocampista del Sassuolo prenderà nuove vie, con un salto di qualità innegabile. Perché Locatelli piace tantissimo, da noi come all’estero, dopo una stagione ad alto livello e dopo un torneo in cui Roberto Mancini lo ha adoperato parecchio, ricevendo sempre risposte convincenti in cambio. Dalla settimana prossima sapremo, almeno a sentire Giovanni Carnevali.

    Sulla Juve Carnevali è stato chiaro

    L’amministratore delegato neroverde ne ha parlato ieri, giorno della presentazione del nuovo allenatore Alessio Dionisi: «In questo periodo non abbiamo parlato né con il ragazzo, né con il suo agente. Locatelli aveva bisogno di stare tranquillo. L’obiettivo di tutti è che la Nazionale porti a termine l’Europeo nel migliore dei modi, dopo ci sarà tutto il tempo a disposizione». Sulla Juventus, Carnevali è stato chiaro: «Ne abbiamo parlato, ma non c’è stata una vera e propria trattativa. Non siamo mai entrati nei dettagli economici, ci incontreremo la prossima settimana per capire se da parte dei bianconeri c’è una possibilità. Siamo però consapevoli che, in questo momento, è difficile che arrivino offerte importanti dal mercato italiano». Differente è invece la situazione fuori dai nostri confini: «Società straniere possono fare questo tipo di investimento, con una di queste il contatto è particolarmente avanzato. Vedremo da lunedì, quando parleremo con l’agente del giocatore».

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